venerdì 24 agosto 2012

La ‘Filosofia Unitaria del Tutto’ derivante dalla 'Presenza'.




Non si può proprio dire che a questo Mondo manchi l’umorismo e, anche, che il Servizio Meteo non sia sempre più preciso:

altre piogge e temporali dalla Liguria raggiungeranno la Toscana, l’Umbria e il Lazio con un temporale anche a Roma alle 14
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Mi raccomando, a Roma alle 14 aprite l’ombrello…

La mano umana, riflessa d’Antisistema, è sempre più evidente:

Atene 2004, cattedrali nel deserto.
Dopo otto anni, lo stato di degrado e abbandono delle strutture di Atene 2004 è evidente.
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Tutto ciò è molto ‘triste’. Soprattutto per chi vive d’empatie con il timbro energetico di ogni ‘cosa’

Vedere le fotografie, i trofei, mi mette troppa tristezza. È come una stanza piena di fantasmi...
Ogni maledetta domenica
 
La ‘sensibilità’ umana descrive un ambito vasto e sorprendente; ella è sfaccettata come un profilo di ghiacci mutuato nel Tempo ed, allo stesso Tempo, costituisce una solida ‘realtà’ con la quale confrontarsi giorno dopo giorno. Stiamo cambiando. Lo si capisce perché la ‘febbre’ del Mondo si  sta alzando, perché l’opera umana ha raggiunto un livello di degrado e di grandezza sempre più colonizzanti l’escursione massima della possibilità esprimibile in Terra 3d:

dal male al bene e viceversa,  contemporaneamente

Tanto che è difficile orientarsi e fidarsi di qualcuno, ed allo stesso Tempo si è pronti a togliersi gli abiti di dosso per donarli ad un altro, se solo accettiamo di ‘lasciarci andare’. Non è forse così? 

C'è così tanta generosità a questo Mondo... Come non vederla? Ovvio che 'non è da sola'.

Quando ci troviamo di fronte ad una ingiustizia palese, quando osserviamo ‘cose’ paradossali, soprattutto dal punto prospettico privilegiato del cittadino occidentale, che vive anche di turismo internazionale. 

Quando assistiamo ad una rappresentazione cinematografica di un aspetto reale, che mai avremmo conosciuto in altro modo. Quando l’abitudine di subire un telegiornale sfocia in un moto biodiverso, animandoci come mai. 

Tutti vettori che si dissolvono solitamente nel ‘nulla’, dopo poco Tempo, per vie previste dallo Spirito del Contenimento ad opera del Controllo. Il fatto notevole è che noi siamo contemporaneamente le due polarità della ‘scala valori’: ognuno di noi. È come essere rappresentati dalla sincronica presenza d’eventi, che caratterizzano i due emisferi planetari, solo geograficamente distanti ma, allo stesso Tempo, presenti a testimonianza frattale della presenza umana e viceversa.

Il tessuto radicale umano è interconnesso a se stesso e dunque al Tutto.

Il riflesso convince di essere stati generati da una serie di azioni ‘madre’, solitamente le più evidenti e grandi, tuttavia lo scenario risente a sua volta dell’osservatore ritratto: 

è un apparente Nastro di Moebius a cui diamo un senso monodirezionale pur nella sua più ampia struttura e funzione motrice.

In SPS sta emergendo una nuova filosofia

Me ne rendo conto giorno dopo giorno. È come usare la plastilina con continuità: nel Tempo ci si accorgerà della propria mano d’artista. Nel Tempo il proprio ‘tocco ‘sarà sempre più evidente ed andrà a caratterizzare la struttura abitata tutt’intorno al proprio sé ed alla propria persona. Cosa fa un qualsiasi terrestre allorquando compra un pezzo di terra e ci va ad abitare? Personalizza e colora quel piccolo ambiente con la propria mano co creatrice. 

Conferisce il proprio ‘colore’ a quella terra, secondo il proprio ‘stile’ e tratto energetico.

Questa personalizzazione avviene costantemente e si confronta all’opera altrui, sia della Terra che delle leggi umane, le quali tentano di ‘entrare in casa propria/altrui’ cercando di modellare quello che è stato modellato. È sempre così, in ogni ambito: 

siamo sempre alle prese con una coesistenza sottile tra forze che scaturiscono da eventi e che generano nuovi eventi. È come essere sempre e costantemente in trincea a difendere per poi avanzare (resistere).

Questa è la frontiera dell’Universo, le Colonne d’Ercole, la linea co creatrice dell’intento e dell’immaginazione Divina. E noi tutti siamo ‘sonde’ o ‘unità d’informazione’ (Human Bit) in individuale e globale evoluzione

La Filosofia espressa in SPS è in costante presa d’atto. Cresce di pari passo alla sua alimentazione in termini di coerenza, presenza, costanza, tenacia, etc. Essa è una funzione che emerge come un’isola dal mare. Caratteristiche particolari spingono affinché questa ‘isola’ emerga alla luce del Sole. E, perché questo accada, è necessario che la fonte d’ispirazione e la mano che decodifica siano sempre interconnesse. Chiamiamo questo esercizio costante: 

'Presenza'.
 
Non so ancora ‘cosa sia esattamente’ e ‘dove conduca’, mancando tuttora quell’aspetto di concretezza 3d, che potrebbe ‘spiegarla’ molto meglio a livello di frattale più vicino e, forse, maggiormente comprensibile anche a quella parte di me, più ‘logica’. Staremo semplicemente a ‘vedere’…

Per riassumere brevemente la ‘Filosofia Unitaria del Tutto’, passo ad elencare un insieme di punti salienti, che posso essere sicuro di avere opportunamente decodificato durante questo intervallo di Tempo durato ormai quasi tre anni:

- Esiste un punto d’inizio e di fine, superiori, che coincidono ad un eterno (dal nostro punto prospettico) presente. Questo è il livello del Creatore.
- Egli è caratterizzato dall’essere e descrivere una summa omnicomprensiva della possibilità, che è sempre pari a ‘100’ (qualsiasi numero sarebbe idoneo a rappresentarlo, ma il 100 è sempre un ottima base per rendere l’idea dell’unità che forma l’intero e dell’intero che è formato da unità).
- Questo ‘valore’ di ‘100’ rappresenta anche il risultato attuale in termini di valore aggiunto dell’esperienza proveniente dalla Creazione in toto.
- Questo ‘100’ rimane sempre tale ma cambia di consistenza in funzione della diversa miscela dei suoi componenti. Il ‘100’ che rimane se stesso, ma a diverse gradazione della possibilità, è anche e sempre diverso, rappresenta il livello evolutivo del Creatore: un gioco di parti opportunamente miscelate. - Questa è l’equazione che tenta, attraverso l’esperienza di Sè, di risolversi secondo una linea di principio simile a quella riscontrabile nell’umano in perfetto equilibrio con la Natura, dal momento in cui un simile risultato è riflesso dall’integrazione dei fattori, piuttosto che da una evidente dimostrazione d’attrito.
- L’umano in perfetto equilibrio deriva da una perfetta miscela di componenti vitali a livello di ‘Vita interiore’, la quale mai da sola o spezzettata avrebbe potuto raggiungere nessun tipo di perfezione, non avendo ‘idea’ o consapevolezza di Sé come inserita nell’altro.
- La consapevolezza scorre concentricamente, come ogni altro valore o ‘cosa’ nelle 3d, luogo o scenario designato per provare concretamente lo sviluppo delle speculazioni a proposito della risoluzione dell’equazione da parte della Vita in toto, ad immagine e somiglianza dell’intento espresso dal Creatore.
- La consapevolezza dipende dal proprio 'orizzonte degli eventi', dall’apertura prospettica a cui possiamo accedere mentre facciamo esperienza nell’avatar fisico umano nelle 3d.
- Questa sorta di rappresentazione olografica di un desiderio di esperienza concreta, che viene proiettato dall’alto, è come un banco di test o di prova a tutti gli effetti, perfettamente calibrato nella sua funzione eistenziale: lo scenario 3d è solo un aspetto, uno strumento, una lavagna cancellabile, a disposizione dell’opera Divina di esperimentazione e crescita evolutiva sostenibile.
- Lo scenario 3d è un substrato d’energia a bassa vibrazione, adatto ad ospitare al meglio l’esperienza di Vita delle unità Human Bit; una tavola solida sul quale posare piedi in luogo di ‘ali’ non molto sensibili.
- Lo scenario 3d è versatile e idoneamente programmabile (simile al programma ‘Struttura’ di Matrix). Esso è stato nel Tempo polarizzato da quella componente più sviluppata ed allo stesso Tempo da riequilibrare, che prende il nome di ‘energia negativa’.
- Lo scenario 3d è una scuola governata da un Corpo Docente non sempre cosciente di esserlo (forze naturali di vario livello) che persegue, per induzione, uno scopo di auto apprendimento, nel quale ognuno si riflette nell’altro, diventando una sorta di altra piccola lavagna a specchio mobile, capace di riflettere l’operato altrui e di assorbirne in parte gli effetti più utili alla propria esperienza scolastica di auto apprendimento.
- Le leggi che a cascata discendono dall’alto si moltiplicano e velano la Luce, intesa come massimo spettro possibile dell’intensità d’essenza. Il tutto si geometrizza e si consolida, ad ogni livello raggiunto, dando luogo a vortici o a orbite di contenimento energetico, dando luogo ai vari livelli d’esperienza descritti dalla presenza Karmica dell’insegnamento.

- Tutto è regolato da Analogia Frattale a specchio con l’alto.

- Tutto è regolato da un comune linguaggio esistenziale, che ognuno decodifica in funzione del proprio livello di consapevolezza raggiunta, estraendo valore aggiunto idoneo a permettere di procedere. Il livellamento è intelligente e non permette di estrarre significato al di sopra del proprio punto di conservazione energetica (status quo), allo stesso Tempo si è come esposti ad una certa sensibilizzazione ispirante, che spinge morfologicamente a superare progressivamente ogni asperità o blocco dell’esperienza.
- Facendo una sorta di ‘vuoto’ attorno a noi è possibile richiamare a sé il disegno che esprime sempre più chiaramente questa verità. È come ‘esserci’ sempre in un determinato luogo vibrazionale. Nel Tempo si inizierà certamente a ‘pesare’ sull’equilibrio presente prima della nostra manifestazione. Sarà come divenire una presenza costante ed influente sull’ordine -1, che esisteva prima di noi, proprio come la manifestazione sottile ma fisica di un Buco Nero.
- Allora le informazioni inizieranno a scorrere verso di noi, avendo piegato la struttura spaziotemporale formatasi come risultante del perfetto sforzo senza sforzo energetico, tendente ad una sorta di risparmio energetico sostenibile delle informazioni disponibili a quel dato livello di contenimento.
- Sarà come inserire una palla di ferro al centro di un lenzuolo: tutto sarà attratto dalla nuova e pesante presenza, incurvandosi di conseguenza.
- Osservando i principi della Natura si possono comprendere molte cose che sfuggono alle attuali possibilità espresse dalla Mente. È solo con una orchestrazione d’eventi che è possibile ‘andare oltre’; unendo quindi le nostre capacità d’intelligenza provenienti da tutti gli organi ed esseri diversi che ci compongono…

È come descrivere interamente una scala o limitarsi a descrivere un solo piolo che la compone. In tal senso la frase ‘La materia è il termine delle vie di Dio’, del mistico Oethinger, è quanto di più ‘efficace’ abbia mai trovato al fine di ‘dare una idea’ della struttura che sorregge il Tutto e che collega tutto al Tutto. Pensiamoci bene:

‘La materia è il termine delle vie di Dio’.

Questa frase ha la capacità di creare una ‘istantanea’ di un processo sempre in movimento, almeno per la nostra prospettiva attuale. L’istantanea in questione ha in sé la capacità di evidenziare un punto fermo della struttura del Creato e di permettere di uscire dal loop che contiene opportunamente

Immaginiamo, finalmente, il Creatore non come un cerchio o una qualsiasi figura ‘chiusa’, ma invece come un qualcosa di ‘aperto’, che termina in un dato punto o luogo della possibilità. Logicamente si apre immediatamente un’altra domanda: cosa c’è al di fuori del Creatore? 

Chiamiamo semplicemente, per ora, questa materia come ‘possibile’. 

E poi irradiamo luce sulla figura del Creatore, adesso maggiormente identificabile. Non importa se immaginiamo di vederne solo una parte, va bene così. La mente sviluppa nuove sinapsi e accede a livelli maggiori dell’interpretazione, avendo ben chiaro che la migliore risposta, per ora, all’estensione della possibilità, non è l’infinito ma la figura a loop, multilivello, multiprospettica, multidimensionale, ripiegata su se stessa.

Proprio come l'atto descritto da un 'motore'.

La materia è come la parte finale di un ‘tentacolo’ di un polipo. Il polipo è una figura vivente 'aperta, ma ripiegata su se stessa come una figura chiusa'. La Mente afferra meglio in questa concomitanza e utilizzando l’Analogia Frattale ci si può muovere su un terreno più facilmente interpretabile.

Ce lo sentiamo un simile ardore?

La storia umana e del Mondo è diversa da quella deviata che ci raccontano, ma in quello che è giunto sino a noi c’è comunque valore aggiunto, al fine di decodificare quello che ci serve per espandere la nostra consapevolezza. Le chiavi non mancano mai. La storia umana descritta da SPS fa parte di un altro articolo che apparirà forse in un prossimo futuro.

Segniamoci questi termini:
  • Analogia Frattale
  • Metodo Indiretto
  • Anello di Contenimento
  • Costante di sfasamento
  • Terzo Stato Quantico dell’Essere
  • Human Bit.
Segniamoci queste massime:
  • Insieme siamo Uno
  • Il Futuro è in Onda
  • Dipende anche da Noi. 


L’iniziativa ‘Legàmi’, il libro ‘Prospettiva Vita’, il Blog ‘SPS’, le mie Poesie, etc. permettono l’emersione di un punto prospettico meditativo d’ordine diverso rispetto al consueto:

facendo il vuoto ed ‘arrendendosi’, si aggancia una vena creativa artistica di base dell’energia d’etere che ci ammanta. Fermandosi a leggere pagine di paziente ‘descrizione del nulla’, di versi poetici avvolgenti, di Valzer di parole aleggianti nel vento dell’Arte sensibile d’essere, di espressioni e sensazioni provenienti dalle immagini che conversano con chi le ‘rispetta’, allora emerge o si accede ad un lato diverso della spiegazione sensoriale, che siamo abituati a conferire a quello che ci circonda.

Questo è quello che posso fare per me e per chi è in risonanza. Senza ancora sapere cosa esattamente sia, comprendo che questa vera e propria forma d'Arte è diventata l’ossatura portante della mia esperienza di Vita. Ne solo felice e lieto. Spero che possa portare alito di brezza fresca per ogni 'avventuriero' impegnato a discernere nella propria equazione esistenziale.

Questo è un piccolo sunto dell’opera attuale di me stesso.




Se applichiamo l’Analogia Frattale e il Metodo Indiretto alla questione Rai, potremo riscontrare ogni asperità che vincola e blocca lo scorrimento energetico a nostra perfetta somiglianza. Nessun giudizio, quindi, ma solo opera contemplativa proattiva. Questo, al fine di concludere l’articolo di oggi, e per conferire ‘concretezza’ alla ‘Filosofia Unitaria del Tutto’ espressa in SPS: 

un’opera attuale sempre sul punto di scoperchiare il vaso di Pandora.

Attraverso anche le parole altrui, emesse da proprietari divini ed immemori, noi, è possibile decodificare un ordine diverso della realtà intesa come verità. Il segnale di verità è sempre presente in ogni fonte riflessa dallo scenario 3d. A prescindere dal livello di studi o di appartenenza ai vari ceti sociali, dal tenore di Vita o dal possesso di denaro, dal livello di intelligenza o altra caratteristica distintiva apparente… Considerando questa verità al suo massimo livello di potere, possiamo ascoltare/leggere ogni tipo di substrato ed informazione, ad ogni livello sensoriale e, frattalmente, decodificare il linguaggio universale dell’Universo, il quale ci parla continuamente ed in ogni situazione, rispondendo alle nostre domande effettuate e dimenticate per ‘mancanza di presenza’ (Fede/Fiducia in se stessi).

Leggiamo:

La Rai resta un terreno accidentato, e le mosse della neo-presidente - e del dg Luigi Gubitosi, 51 anni, un manager che ha lavorato per 20 anni in Fiat, che è stato anche AD di Wind e siede nel cda dell'Oxfam, un ong che lotta contro fame e povertà - rischiano di innescare reazioni tra i sindacati e i partiti...
 
Un primo scivolone già c'è stato nelle settimane scorse, quando a Gubitosi è stato concesso uno stipendio di 650.000 euro lordi annui, quanti al suo predecessore. Molti... hanno protestato contro una decisione del genere in tempi di crisi. Poi però Tarantola ha tagliato il proprio stipendio di circa il 20% e la polemica è rientrata….
 
Il più grande rimpianto di Lucia Annunziata, ultima donna alla guida di Viale Mazzini prima di Tarantola, è probabilmente quello di non essere mai riuscita a mettere le mani sul faraonico e semi-leggendario registro dei circa 40.000 collaboratori della Rai, che si affiancano a circa 12.000 dipendenti.
 
‘Come presidente ho cercato disperatamente di avere il registro di tutti i collaboratori di cui si avvale l'azienda: non ci si sono mai riuscita. Le collaborazioni sono il vero polso di dove conta la politica’, racconta Annunziata, 61 anni, che al vertice della Rai rimase solo un anno, tra il 2003 e il 2004, prima di dare le dimissioni per protesta
 
Nell'intervista, Tarantola ha anche ricordato che a fine anno scade il contratto triennale di servizio tra la Rai e il ministero dello Sviluppo economico, che stabilisce la ‘missione e il ruolo’ dell'azienda radio-tv, dalla ‘qualità dell'informazione’ alla ‘diffusione dell'educazione finanziaria ed economica’
 
A metà degli anni 70, con un'importante riforma seguita all'avanzata elettorale della sinistra, la Rai smette di essere direttamente al servizio del governo, e passa sotto il controllo del Parlamento. È quello che qualcuno chiama ‘pluralismo’, qualcun altro ‘lottizzazione’, con la divisione delle reti in sfere d'influenza dei principali partiti e in alcuni casi delle sue correnti…
 
In Rai i partiti si spartiscono le cose più importanti, l'informazione è lottizzata al 100%. Se prende il Tg1, può notare che indipendentemente dalla cronaca e dalle notizie, ai partiti si tende a riservare sempre il medesimo tempo... c'è un controllo quasi militare. Per non parlare dei posti dirigenziali, dei giornalisti, della spartizione degli appalti, che vanno anche a familiari di politici e a società costituite da dirigenti’...
Marco Beltrandi
 
La privatizzazione della Rai, pure sancita nel 1995 da un referendum popolare, non piace in genere ai politici italiani…
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Non intendo leggere frattalmente questa notizia, per quest’oggi. Sarà compito ed esercizio di chi, in autonomia, si sente di cimentarsi in un simile atto di decodifica. Basti ricordare sempre che, quello che fa la differenza tra ‘lotta e resistenza’, è l’opera altruistica al di sopra di ogni forma di giudizio:

si osserva e si deduce – si decodifica il segnale portante. Colui che è il ‘portatore’, il canale, non è passibile di nessun’altro tipo di osservazione, pena il solo riflettersi nella di lui immagine, che altri non è poi che la propria.
  • lotta – qualcosa che rafforza il loop di contenimento, che non permette di ‘andare oltre’
  • resistenza – qualcosa destinato a rompersi permettendo di ‘andare oltre’.
Grazie per l’attenzione…

Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano.

Antoine De Saint-Exupéry

Il piccolo principe racconta che, nel vagare per lo spazio, ha conosciuto diversi personaggi strani, che gli hanno insegnato qualche cosa

La cura per la sua rosa lo ha fatto soffrire molto, perché spesso questa si è mostrata scorbutica. Ora però che è lontano, il piccolo Principe scopre piano piano che le ha voluto bene, e che anche lei gliene voleva

Purtroppo però non si capivano…
Il Piccolo Principe

230812 S 32,6 - 236 S. Rosa Da Lima (la prima Santa del Nuovo Mondo) - -

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com