lunedì 9 novembre 2009

I primi 3 corpi dell'uomo riflettono il cosmo.







Secondo il pensiero di Ermete Trismegisto "Come in alto, così in basso, come fuori così dentro, come sopra così sotto. Tu dividerai il grezzo dal sottile e riunificherai tutte le cose in Uno", oppure nella preghiera del “Padre Nostro”… sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra… “ è possibile notare, nella velatura del linguaggio, le caratteristiche tipiche dell’Universo:
  • struttura frattale ( che si ripete entro se stessa in un movimento a spirale )
  • struttura olografica ( ogni singola parte contiene tutto il resto )
  • struttura senziente ( tramite il meccanismo degli specchi/riflessi )
Ossia sembra che la scienza moderna e quella antica stiano, molto lentamente, tornando a convergere come lo erano sicuramente nella loro condizione originale. Il moto di divisione al quale è stato sottoposto anche il sapere umano viene rispecchiato nella realtà fisica, ad esempio, nella divisione dell’originale ed unica massa di terre emerse che era la Pangea (dal greco antico παν, "tutta", e γεα, "terra", cioè "tutta la terra").
Abbiamo sempre questa sorta di interattività o riflesso tra i regni invisibili ( come lo è ad esempio quello del pensiero ) e quelli visibili ( come è la manifestazione fisica e visiva alla quale siamo agganciati ).
Gli elementi superiori spirituali si creano una espressione, una fisionomia, in quelli inferiori che ci appaiono davanti agli occhi nel mondo sensibile. Prendiamo il corpo fisico dell’uomo, ma non quello che vediamo con gli occhi, bensì quel complesso di forze che lo hanno costruito; il corpo fisico è in comune con il mondo della, ritenuta, natura priva di vita – il regno minerale e ciò che si cristallizza nel corpo fisico è in diretta correlazione con tali forze silenti. Con il mondo vegetale l’uomo ha in comune il corpo eterico, il quale solleva la sostanza fisica alla vita, cioè che trasforma in “succhi vitali” le cosiddette forze prive di vita ( e che ha la stessa funzione anche nel regno animale ). Il corpo eterico dispone in una struttura vivente ciò che è solo sensibile. Il corpo astrale compenetra il corpo eterico e sollecita la sostanza messa in moto a sperimentare interiormente la circolazione, il movimento dei succhi materiali; così il movimento fisico si rispecchia nelle esperienze interiori.
Questa è la visione omnicomprensiva dell’uomo inserito sino al regno animale. Tutte le sostanze di cui è composto l’uomo hanno il diretto riscontro anche al di fuori di esso, nella natura “priva di vita”: ossigeno, azoto, idrogeno, zolfo, fosforo, etc.
La compenetrazione dell’astrale nell’eterico consente di creare interiori immagini riflesse di quanto avviene fuori, in quanto il corpo astrale genera la sensazione. A questo livello la sensazione viene generata in maniera speciale:
  • il corpo eterico trasforma la sostanza inorganica in succhi vitali
  • il corpo astrale trasforma la sostanza vivente in sostanza senziente
Un essere “fermo” ai tre corpi in questione “sente” solo se stesso, solo i propri processi vitali, conduce una vita chiusa in sé. È da rimarcare come l’opera del corpo astrale, la trasformazione della sostanza vivente in sostanza senziente, sia da mettere in relazione alla disposizione di un sistema nervoso formato; ossia otteniamo una sostanza compenetrata da nervi dotati di sensibilità.
"Nella forma di un cristallo vive tutto il cosmo, ed allo stesso modo tutto il cosmo si manifesta nella sostanza vivente di un singolo essere. I succhi in movimento di un essere sono già un piccolo mondo, l’immagine del grande Universo. Quando poi la sostanza viene chiamata a sentire, che cosa vive nelle sensazioni dell’essere più semplice? In quelle sensazioni si riflettono le leggi cosmiche, e quindi il singolo essere vivente sente microscopicamente in sé tutto il macrocosmo. La vita di sensazione di un essere semplice è quindi una immagine del cosmo, come il cristallo è una immagine della sua forma.”
Materiale estratto dal pensiero di Rudolf Steiner.

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