venerdì 6 novembre 2009

“Vedere” con occhi nuovi: i sintomi della liberazione prematura della Kundalini.



 


Nella duplice natura umana di essere tutti parte della “sorgente” dell’Uno, siamo allo stesso tempo anche unici nella nostra individualità; ognuno di noi ha caratteristiche proprie che ci spingono a distinguerci con intensità pari al fluire dell’energia vitale. Tale “spinta” fa parte della forza evolutiva di ricercare l’illuminazione pur rimanendo uomini. È indicativo che il termine Persona derivi dal greco πρόσωπον, prósōpon e significhi “maschera dell'attore”; l’etimologia delle parole, molto spesso, delinea il più alto significato, nascosto o dimenticato, della terminologia entrata a far parte dell’uso comune. Noi siamo dunque degli attori che partecipano alla libera rappresentazione del gioco della vita attraverso l’utilizzo di “maschere” che indossiamo di volta in volta nel corso delle vite e della vita ( come anche Pirandello ricorda ). L’intensità con la quale viviamo e versiamo verso la spinta naturale evolutiva, determina anche il tempo o la maturazione degli eventi; questa intensità è una tensione energetica che dipende dalla Kundalini, un termine sanscrito che significa “energia circolare” e descrive una energia di base dell’evoluzione individuale, presente in noi, in differenti quantità, sin dalla nostra nascita. La quantità di energia disponibile determina il grado di intelligenza della persona dal livello più basso alla genialità. Si tratta, dunque, di risvegliare la parte più cospicua della componente umana che stanzia nella riserva Kundalini, situata alla base della colonna vertebrale. Ora, tutti noi siamo entrati nell’età dell’acquario e della parallela liberazione spontanea delle potenti energie Kundalini. Parliamo di una energia naturale inserita in un processo altrettanto naturale. Le informazioni di base relative a tali concetti sono ormai alla portata della gran parte della massa del cosiddetto mondo civile, tramite libri e internet; eppure pochi riescono a discernere e comprendere la differenza sostanziale che esiste tra tutto ciò e quello che narra, ad esempio, un buon romanzo di fantascienza. Semplicemente non lo si crede sino in fondo che esistano queste dinamiche “ultraterrene”, anche perché ufficialmente siamo portati a snobbare o a ritenere questi argomenti molto “volatili”, ossia che non portano nella nostra realtà di tutti i giorni praticamente nulla. Alla prematura liberazione dell’energia Kundalini sono legati problemi fisici, mentali ed emotivi o di esaurimento; come se liberassimo una tensione di 220 volt in un sistema che ne “regge” la metà, ottenendo la fusione dei “circuiti” o perlomeno dei fusibili di protezione. Nell’antichità la liberazione di Kundalini avveniva sotto il controllo di maestri ed in determinate situazioni; una tale emissione di energia incontrollata può provocare in un individuo la classificazione dello stesso nella categoria sociale dei malati di mente o psichicamente labili. Il processo infatti non causa solo gioia e sollievo, ma anche un accentuato stato di confusione e di paura ( per approfondimenti cercare in rete, Gopi Krishna, il quale fu testimone di tale forza evolutiva nell’era moderna ).
Quali sono i sintomi ( facendo media delle nostre individualità ) della liberazione prematura? Vediamoli:
  • Malattie inspiegabili
  • Un comportamento anomalo
  • La sensazione di “perdersi” e di non poter affrontare la vita quotidiana
  • Brividi o colpi di calore
  • Sdoppiamento della personalità
  • Eccessivi sbalzi d’umore: depressione o estasi
  • Periodi di apatia o di attivismo eccessivi
  • Disorientamento nei confronti di se stessi, degli altri, del lavoro e del mondo in generale
  • Cambiamenti drastici dell’aspetto ( sembrare ringiovanire di anni e poco dopo invecchiare di colpo )
  • Sensazioni visive: visioni di luci e colori, di forme geometriche, di episodi di vite passate o del futuro
Qual è lo scopo?
Kundalini segue la sua direzione naturale, scorrendo lungo la colonna vertebrale e fuoriuscendo dalla sommità del capo; lungo il cammino dona nuova consapevolezza, nuove capacità e assicura il raggiungimento di stati trascendentali. Come una pianta cerca la luce, Kundalini cerca l’illuminazione, eliminando i blocchi energetici che la ostacolano e causando in tal modo la comparsa dei sintomi precedentemente elencati.
Prima o poi, tutti sperimentano Kundalini: quanto più saranno pronti ed informati, tanto più appagante sarà tale esperienza…
( Materiale tratto dal libro di Genevieve Lewis Paulson “Kundalini e Chakras” ).
Con il tempo continuerò l'esposizione di questo argomento basilare nel nostro processo di consapevolezza e crescita...

2 commenti:

  1. Grazie 1000 Davide!!!!
    Argomento molto interessante..."fatalità" sto
    seguendo un corso di Sahaja Yoga... che mira al risveglio della Kundalini a livello di massa...

    Una abbraccione,
    Flavia

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  2. Grazie di cuore Flavia,
    e perdona se mi sono dimenticato di rispondere al tuo commento...
    Il tuo "lavoro" è una gran "cosa" in termini globali...
    Siamo noi che ti dobbiamo ringraziare per quello che fai!
    Un abbraccio anche a te :)
    Serenità

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"Fai..." un po' Te.