martedì 10 maggio 2011

Mantenersi stabili nella rotazione...




Negativo attira positivo, positivo attira negativo. La nostra componente magnetica tridimensionale ha proprio lo scopo di permettere l'evoluzione secondo esperienza, attraverso periodi o cicli. È tutto ciclico e, per capirlo, basta solo osservare i fenomeni naturali in cui siamo immersi.

Positivo attira positivo, negativo attira negativo. In ambito ‘sovramagnetico’, ovvero nei processi legati al pensiero, le cose funzionano in altra maniera, ossia la carica polare di cui ci ammantiamo attira altra carica affine. Il famoso detto ‘pensa positivo’ sembra proprio il manifesto di questa vera e propria legge.

In Fisica abbiamo il Principio dei vasi comunicanti, in cui si raggiunge un equilibrio 'nel mezzo', mentre in ambito eterico l'energia va dalla fonte più 'debole' a quella più 'forte', raggiungendo un equilibrio 'nel fine'. Un esempio? Un frattale che lo dimostra? La speculazione attuale o il modello sociale/economico a clessidra che si è ottenuto introducendo l'Euro: le due polarità più forti attirano e si dividono il 'centro'. Non esiste più un 'centro'... 

Dunque? Come ci possiamo orientare in un simile dedalo di diverse fattezze? Mantenendo l’equilibrio

In che modo? Il famoso ‘Uomo Vitruviano’ di Leonardo non è nulla di meno che un giroscopio (osservate la dinamica visibile dal link proposto o da questo video). Un fotogramma che rappresenta un evento in movimento. Un singolo ‘scatto’ di un intero ‘film’. 


L’uomo costituisce il fulcro e i raggi della ruota costituita dal senso delle forze che gli ruotano attorno. È la trasposizione del mito di Atlante, ossia del ‘Gigante’ che tiene sulle proprie spalle e con la propria forza e responsabilità l’intero Globo. 


Sulle spalle di ogni singolo individuo la Vita può divenire un pesante fardello, una Via Crucis, o assumere la leggerezza di una piuma; ciò dipende dal ‘momento’ raggiunto nel microcosmo delle forze che s’emanano e s’irraggiano dalla singolarità intrecciata nella pluralità

La singolarità rappresenta il ‘Conosci Te Stesso’, il propulsore inserito in ognuno di noi, capace di coordinare la sfera energetica delle forze, la loro rotazione attorno al fulcro della nostra essenza immobile. Come lucidamente esposto dall’amico Carlo: la rotazione di figure geometriche ha condotto alcune persone a vedere forme come, ad esempio, l’Aura

Ma che cosa hanno visto? 

Il risultato della loro rotazione, ossia un’illusione. Un’altra illusione. Anche accedendo a quel piano sottile degli eventi, riusciamo ancora a vivere d’illusioni, la cui trasposizione nel piano fisico tridimensionale, risulta pari alle vicissitudini esistenziali che pensiamo di subire o emanare a seconda del nostro punto prospettico. Quando David Wilcock parla di solidi di geometria sacra che ruotano all’interno della Terra, con moto inverso l’uno rispetto all’altro, è di questa verità a cui s’ispira

Figure solide che ruotano creando un effetto che illusoriamente per i sensi significa una ‘realtà’. Etere in movimento. Com'è la vera Natura della Terra, allora? E se riuscissimo a fermare la rotazione, cosa vedremmo? Una sfera immobile? Non lo penso più, ormai. Cosa vedremmo? Enne figure solide ferme? Non penso nemmeno questo. Allora? Ciò che potremmo vedere probabilmente è un qualcosa che sfugge, ma anche se fossimo in grado di catturarne le fattezze, secondo me saremmo assoggettati ancora ad un altro piano dell’illusione, cioè? 

Le figure solide e ferme d’innanzi a noi vestono panni simili a quelli di una barriera corallina, ossia formata da tantissime piccole parti viventi e/o deposte. Da cosa sono costituite queste ‘forme’? Atomi, Prana, Etere, Energia? Non è mai finita. Allora comprendo che non ha senso questo volere scoprire con mente scientifica la Natura intima della Creazione. Lasciamo correre. Accettiamo questo scenario. 

È come interessarsi delle tecniche costruttive del residence che ci ospita, in una località vacanziera magnifica, perdendosi il senso della vacanza stessa. Perché andiamo in ‘vacanza’? Qual’è lo Spirito che soffia in noi quando siamo in vacanza?
 
Dopo la tragedia il Giappone riscopre gli affetti: boom di nozze.
Riscoprire l'importanza dell'amore e di avere una persona accanto: è una delle conseguenze della catastrofe che ha colpito il Giappone. Dopo il terremoto, lo tsunami e l'incidente nucleare di Fukushima il business dei matrimoni è decollato del 30%, per la soddisfazione di wedding planners e agenzie matrimoniali. Yoko ha 49 anni e cerca marito. 'Finora mi dedicavo solo al lavoro, ma è tempo di concentrarmi sulla mia vita. Devo muovermi ora, prima che succeda un altro disastro'

La paura è la spinta per la riscoperta dei sentimenti: un effetto che neanche gli esperti del settore si aspettavano, spiega Miyuki Uekusa, titolare di un'agenzia di incontri. 'Tutti i miei dipendenti hanno lo stesso timore della morte. Vedere le immagini tristi in televisione ha ricordato loro l'importanza di avere un compagno o una compagna'. A beneficiarne sono anche i gioiellieri: le vendite di anelli sono aumentate del 15-20%, le coppie festeggiano così la loro unione.

Maki Maruta si sposerà il mese prossimo: la tragedia ha dato un nuovo significato al grande passo. 'Il disastro mi ha ricordato l'importanza della famiglia, è importante conservare qualcosa di prezioso'. Dal dolore i giapponesi hanno imparato che non si può controllare la propria vita, ma si può cercare conforto e sostegno negli altri.

La tragedia insegna sempre qualcosa, solleva leggermente il 'velo'. Negativo porta positivo. Positivo porta positivo se il giroscopio funziona bene, ossia se la perturbazione delle forze rimane esterna al fulcro dell’essenza e non la ‘contagia’

È come essere in un videogioco e sapere che è solo un gioco. Come vivremmo le ‘cose’ mantenendo fissa questa consapevolezza? Certamente in altra maniera rispetto all’essere coinvolti integralmente dalla simulazione in atto. Senza questa bussola, questa ‘fede’, tutto rimane invariabilmente esposto all’inondazione della trama del videogioco. I ‘mostri’ diventano reali e possono anche interagire con noi in maniera oltremodo programmata. Ossia, a quel punto, iniziamo una interattività, uno scambio energetico che può condurre nel tempo e nell’abitudine del confondersi e smarrirsi nel ‘gioco’.

Il motivo sfugge da sempre. Il motivo per cui siamo stati inseriti nel ‘gioco’. Il motivo per cui ci siamo inseriti nel ‘gioco’. In realtà, il motivo non sfugge da sempre, ma da grande tempo. Il tempo di ogni Vita trascorsa in Terra 3d, all’interno del ‘gioco’. Il ‘velo’ che oltrepassiamo quando nasciamo permette di dimenticare. È un filtro. Un filtro passa-non passa. Secondo quale ‘logica’ esegue la propria funzione? Secondo il grado di consapevolezza raggiunto di Vita in Vita. 

Secondo ciò che una ‘buona’ Morte ci permette di portare con noi oltre all’apparenza di una fine, ancora solo illusoria.

Secondo ciò che una ‘buona’ Vita ci permette di esperimentare con fare solido e duraturo. È come fare un sogno in cui ci vengono detti i segreti dell’Universo e poi, al risveglio, non riuscire più a ricordare nemmeno un singolo costrutto. Che rabbia e che delusione, vero? È successo a tutti noi almeno una volta nel corso del sonno. Il ‘velo’ spoglia di tutto ciò che non è ancora conforme alle maglie, dal momento in cui le ‘maglie’ sono costituite dalla ‘forma/sostanza’ della nostra energia

È una questione di risonanza e polarizzazione. È come sostenere un esame, una Tac, una scannerizzazione legata a quello che ‘siamo’, tradotto nella forma che, poi, ruoterà su se stessa. Forma costituita da energia. Energia pressata e plasmata dal soffio dell’Anima. Anima in evoluzione, per cui manchevole della completezza che, a specchio, riflette il Verbo… il ‘Conosci Te Stesso’, ossia la 'sete' d’evoluzione del Creatore in perenne stato di perno per la rotazione delle proprie ‘immagini’.

Sarebbe meraviglioso scoprire che la figura che origina il ‘tutto’ sia una forma di margherita a sette petali o un fiore di Loto. Wow… Che cosa è, dopotutto, il fiore della Vita? Si parla di una ‘matrice’, no?

Una matrice. Una ‘forma’. Se la facciamo ruotare cosa succede? 

Cosa succede ad una trottola quando la azioniamo? Succede che un Mondo di forze si emana all’istante, alimentato dalla forza della mano e dell’intento che l’ha permesso. La forza che sviluppiamo, se immaginata di proporzioni immani, cosa potrebbe provocare? Avrebbe senso parlare di energia infinita? Di free energy? Sì, ma non nel reame della ciclicità degli eventi, perché prima o poi quella forza, quella carica si esaurirà. Per cui, secondo me, hanno ragione tutti, sia i fisici che i mistici.  

La differenza la fa solo la dimensione ciclica in cui ognuno di noi si inserisce, ossia il punto prospettico da cui si osserva

È la finitezza della nostra osservazione che delimita i limiti, il nostro ‘coraggio’ che scolpisce delle delimitazioni. Ha senso parlare di Libero Arbitrio? Sì e no, ossia dipende da quello che vogliamo esperimentare. Non abbiamo limiti ma abbiamo limiti: è solo una questione di filtraggio delle opportunità. Vogliamo trascorrere del tempo in una certa realtà: ok. Ma poi non confondiamo quella realtà per l’intera sua gamma.

La vibrazione assunta comporta differenze d’ogni tipo.

L’esperimento della sabbia disposta su una superficie, a cui si applicano diverse vibrazioni, è evidente quanto una sassata  in testa. Cosa non ci permette di renderci consapevoli del fenomeno, non riuscendo a vederlo nella nostra stessa Vita? La paura, una vibrazione bassa della concettualizzazione dell’essere. Paura uguale ad energia di un certo tipo e via di seguito… Ricordate? Volador e compagnia bella? È incredibile come nel giro di circa un mese, questo concetto sia emerso e sia già stato dislocato nella sua corretta gestibilità e senso evolutivo...

Castaneda e altri potevano scrivere di questo per una intera Vita, perché era la loro Missione, ma noi non possiamo rimanere ‘fermi’ su un simile concetto, che diverrebbe di conseguenza depotenziante. Dobbiamo ‘andare avanti’, muoverci anche ‘di quello’. Siamo più ‘forti’ dopo avere scoperto le fattezze della resistenza. La nostra vibrazione è diversa, più sottile.

Ecco due news che, lette insieme, danno una direzione alle dinamiche relative alla ‘caduta’ della consapevolezza legata al ‘chi si è’:

Farmaci: Nel 2010 Una Spesa Di Quasi 26 Miliardi Di Euro.
Nel 2010 la spesa per farmaci è stata di 25.961,6 milioni di euro, con un incremento netto di 408,8 milioni di euro nei confronti del 2009. Ne sono stati venduti 2.482,6 milioni di confezioni, di cui 1.515 milioni di pezzi relativi a farmaci con ricetta e 675 milioni di confezioni di prodotti cosiddetti non registrati, mentre i farmaci di autocura venduti sono stati 292,5 milioni di confezioni, in netto calo rispetto ai 305,6 milioni venduti nel 2009. I dati sono stati resi noti in occasione della presentazione, oggi a Milano, di 'Cosmofarma Exhibition', la manifestazione sul mondo e sull'evoluzione delle farmacie la cui 15esima edizione si terrà a Bologna dal 13 al 15 maggio prossimi. 
Da Yahoo 

Ancora più ricchi i mille più ricchi.
Nonostante la crisi, le mille più grandi fortune britanniche hanno visto la loro ricchezza aumentare del 18% rispetto agli ultimi dodici mesi, portandosi a 452 miliardi di euro. 
Da Yahoo 
 
Cosa ci leggo? La nostra momentanea abdicazione a favore di un potere esterno che abbiamo emanato, rilasciato, liberato al fine di essere meglio comprensibile. Un lato oscuro di noi che adesso è interamente dispiegato ‘davanti’ a noi. Adesso lo possiamo ‘misurare’ e trasmutare. È il nostro punto prospettico che fa la differenza. Da noi s’emana il tutto: lo abbiamo dimenticato! 

Subiamo quello che dovremmo padroneggiare.

Il momento è topico: i tanti di noi che si sono prestati ad interpretare parti negative, pretendono che adesso, la massa, noi tutti, facciamo il nostro ‘dovere’. Il Castello oscuro è finalmente emerso ed è stato minato dall’interno, ma il detonatore è nelle nostre mani; nelle mani di coloro che si sono dispersi o hanno fatto finta di disperdersi. Ricordate? È un gioco, una simulazione

La ‘spinta’ prima o poi finirà, così terminerà un’altra ‘mano di carte’. I cicli dell’evoluzione richiedono anche di consolidare l’esperienza acquisita. Il Creatore deve meditare sull’accaduto e calibrare l’equazione tenendo conto di tutta la massa delle informazioni acquisite. Lo ‘sento’...

C’è qualcosa di strano nella percezione delle ‘cose’. Una sorta di perfezione in ogni azione umana, solo celata all’evidenza. L’umanità, o la sua parte più ‘evoluta tecnologicamente’, manda astronavi nello Spazio, secondo una precisione ed una conoscenza consolidata delle leggi che regolano ogni ambito relativo all’impresa. Se osservo un qualsiasi lavoratore all’opera, percepisco una enorme capacità di ottimizzazione dei gesti e della tecnica, utilizzata in maniera conforme al proprio ‘disegno’ interiore.

Sorgono città dal nulla, opere di ingegneria che sembrano estratte da copioni di film di fantascienza, e perfezione legata alle cose più usuali che, con passione ed osservazione, qualcuno si sente di innovare e/o inventare. È vero anche che le ‘cose’ sono fatte con grande approssimazione, oggigiorno, ma ciò corrisponde solo ad un rumore di fondo.

L’opera umana globale funziona molto bene, se non la analizziamo dal punto di separazione del giudizio. 

Si poteva scegliere un’altra strada, certamente, ma la strada scelta è stata percorsa estraendo dal ‘cilindro’ grande competenza e professionalità. Vogliamo metterci a criticare un edificio opulento come un grattacielo? Va bene. Però pensiamo a quali grandi imprese i costruttori si sono dedicati al fine di superare difficoltà raramente immaginate da una persona non avvezza alle tecniche costruttive ed al solo immedesimarsi, che non sia fine a cavalcare un’onda di protesta di qualsiasi tipo. Se notiamo questi ‘progressi’ possiamo comprendere come le facoltà del genere umano siano del tutto preservate in ambito frattale e di potenziale. Non abbiamo perso nulla, nonostante il DNA spazzatura e la ghiandola Pineale 'incrostata' e ridotta di dimensioni. Nulla… 

In questo giorno, la mia personale percezione legata al ‘gioco della Vita’ è ancora più evidente. 
 
L’entità può dimorare simultaneamente in migliaia di strumenti umani sparsi lungo 200.000 anni di tempo lineare. Ad uno strumento umano di un determinato periodo di tempo sembrerà essere l’unica e sola esistenza, ma per l’entità tutte le sue vite stanno accadendo nell’adesso. 

La coscienza d’entità è il 'perno' intorno al quale i suoi vari strumenti umani si collegano come i raggi di una ruota, e nella dimensione di vita planetaria, la circonferenza esterna della ruota è rappresentata come tempo circolare.

Tutti i 'raggi', o vite basate sul tempo, sono collegate insieme alla coscienza d’entità dove convergono nel non-tempo. Dalla coscienza d’entità, attraverso il portale del Navigatore di Totalità, questa stessa esperienza è trasmessa alla Sorgente Primaria, elaborata dalla Sorgente d’Intelligenza, e rimandata alla coscienza d’entità in forma d’energia che allarga la prospettiva dell’entità in termini di destino, esistenza e scopo. 

È di fatto impossibile esprimere questa inter-relazione tra Sorgente Primaria, Sorgente d’Intelligenza, entità, strumento umano e tempo. Il tempo rende possibile segmentare questa conoscenza in frammenti che possono essere condivisi tra i singoli strumenti umani.
Estratto da - Evoluzione e concetto di Tempo - Wingmakers

Le scelte di Vita intraprese non sono casuali, mai. La paura ed il giudizio bloccano gran parte di quello che vorremmo fare 'se fossimo liberi dalla paura e dal giudizio’. È una lama, un peso, un senso di soffocamento, una immagine pressante, un groppo al gola o allo stomaco, un senso di calore o di freddo, etc.

Siamo tutti uguali, solo in fasi diverse del percorso.

Il colore della pelle o le abitudini sono temporanee e danno luogo ai cicli dell’esperienza. Eventalmente avevamo bisogno di vivere le guerre, la violenza, il dolore, la sofferenza, il dramma, la separazione, etc.

Non è una resa, ma una evidenza. 

E questo corrisponde al lavorare su se stessi senza permettere più che accadano certi eventi attorno/dentro di noi. Noi siamo il cancellino e la cura, la mannaia e la mano che si stringe, un abbraccio o la coltellata inferta a tradimento. Siamo solo noi:

Siamo solo noi
che andiamo a letto la mattina presto
e ci svegliamo con il mal di testa
siamo solo noi
che non abbiamo vita regolare
che non ci sappiamo limitare
siamo solo noi
che non abbiamo più rispetto per niente
neanche per la mente
siamo solo noi...
quelli che poi muoiono presto
quelli che però è lo stesso
siamo solo noi
che non abbiamo più niente da dire
dobbiamo solo vomitare
siamo solo noi
che non vi stiamo neanche più ad ascoltare…
Vasco Rossi

Siamo solo noi… chi/che altro?

'Non ritornerò indietro', è una frase che molti di noi hanno detto alla propria famiglia e amici. Alcuni di noi hanno perso il lavoro, la pensione e/o messo fine a un matrimonio o relazione primaria. Tuttavia, non è il lavoro, la casa o la relazione a cui non ritorneremo.  

È lo stile di vita

Finalmente, siamo emersi da molte vite di duro lavoro, fardelli finanziari, solitudine, disperazione e/o disinganno. E non stiamo tornando indietro. Potremmo non sapere esattamente dove stiamo andando, ma sappiamo bene dove non andremo.
Da - Processo di Realizzazione - Suzan Caroll 

Cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente
avrei bisogno di…
cerco un centro di gravità permanente
che non mi faccia mai cambiare idea sulle cose e sulla gente…
Franco Battiato

Ecco la morale che imperversa al giorno d’oggi nel reame occidentale del ritmo televisivo:

Una vecchia bretone
con un cappello e un ombrello
di carta di riso e canna di bambu'
capitani coraggiosi
furbi contrabbandieri macedoni
gesuiti euclidei
vestiti come dei bonzi per entrare a corte
degli imperatori

della dinastia dei Ming
Franco Battiato

È troppo ermetico? Vorreste che riaprissi i commenti per scrivermelo? È strano ma evidente come, da quando ho chiuso i commenti, quasi nessuno abbia scritto alla e-mail che lascio ogni giorno in calce all’articolo. Che cosa significa? Ognuno tragga il proprio insegnamento… Non sono certo, io, in grado di esprimere un simile parere, che rimane sempre e solo un punto di vista. È più opportuno che la domanda e la risposta vengano poste e siano date personalmente.

La Verità è che tutta la Terra di terza dimensione è un’illusione…
Da - Processo di Realizzazione - Suzan Caroll

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011