lunedì 8 agosto 2011

Il miracolo della Fenice.




Nel recente film ‘I guardiani del destino’, con Matt Damon, si scrive un nuovo capitolo della saga del ‘controllo’. In questo caso, la trama è caratterizzata dall’assenza del concetto del ‘male’

Non è immediatamente percepibile, ma tant’è. 

Sembra che delle entità non ben specificate (angeli o alieni?) abbiano la responsabilità di assistere il genere umano, il quale, se lasciato solo, ha la spiacevole tentazione di distruggere il Pianeta sul quale vive. 

Si parla, dunque, di ‘responsabilità’ della razza che ‘precede’ per evoluzione; un po’ il concetto che s’emana leggendo il materiale Wingmakers.

Nel film, tali osservatori, seguono ‘il piano del Presidente’, previsto per ogni umano sulla Terra e, quando il piano è messo a dura prova, gli osservatori possono anche intervenire fisicamente deviando il flusso di realtà maturante, in disarmonia con il piano stesso

Il Libero Arbitrio assume dei connotati diversi da ciò che viene usualmente inteso, proprio come già espresso in SPS:

siete liberi di scegliere il colore del dentifricio’. 

Il Libero Arbitrio esiste ad un certo livello della vibrazione dell’essenza e, quando ne siamo ri compresi, si riassume in uno 'spazio elastico' percorribile. La sua portata dipende dalla nostra consapevolezza, proprio come quando non si permette ad un bimbo di attraversare la strada da solo ma, qualche anno dopo, il bimbo, divenuto più grande, la by passa senza alcun indugio ‘da solo’.

Ancora una volta ci troviamo a tu per tu con il concetto di evoluzione e campo morfogenetico. Anche il discorso dimensionale non viene tralasciato nel film, infatti queste entità, del tutto identiche agli umani, possono aprire delle porte fisiche ed accedere ad un livello diverso, alternativo, della struttura conosciuta della 'città'. Grazie ad un dispositivo contenuto nel cappello, che ognuno di loro indossa, essi agganciano una dimensione ‘curvata’ ed alternativa di quella usuale agli umani. 

I percorsi paralleli conducono  a zone mappate delle 3d, come se fossero delle scorciatoie, e un Mondo nel Mondo si cela oltre al pomello di una porta

Questo concetto dipinge molto bene quell’ambito sfuggevole relativo al fatto che le diverse dimensioni possano esistere contemporaneamente l’una nell’altra, sovrapposte sottilmente. È solo la nostra ‘sensibilità’ che permette di accedere ad un livello piuttosto che all’altro

Molte persone vivono seguendo il cammino scelto da noi, perchè troppo timorose per esplorarne altri. Ma ogni tanto arrivano persone come voi, che superano gli ostacoli che mettiamo lungo la strada. Persone che capiscono che il libero arbitrio è un dono che non si sa mai come usare, fino a quando non si lotta per ottenerlo

È questo il vero piano del presidente, e cioè che un giorno non saremo noi a scrivere il piano, ma voi.
Harry (Anthony Mackie) ne ‘I guardiani del destino’

Questo concetto è un inno alla ‘libertà’. È un chiedere, senza ‘manifestarlo’ esplicitamente, di ‘andare oltre’. È un evocare un potenziale dormiente

Personalmente mi sono sempre sentito in questo modo.

Infatti, analizzando le scelte prese in passato, sembra che brillino tutte sotto alla stessa luce di una certa polarità dell’essenza: scrivere una nuova pagina, creare un’alternativa a quello che sembra scolpito nella roccia.

Queste entità conferiscono ‘sincronicità’ agli eventi, oppure sbarrano ogni porta possibile ed immaginabile, se una certa 'azione' non è prevista dal ‘Piano’. Da ciò si capisce come mai certi progetti abbiano le ali ai piedi e altri sembrano ‘non potercela fare mai’. Ma il paradossale è questo aspetto
 
ogni tanto arrivano persone come voi, che superano gli ostacoli che mettiamo lungo la strada.

Il proverbio recita: chi la dura la vince. Un po’ il concetto di ‘resistenza’, presente in Natura, che permette di muoversi per reazione, dopo avere accumulato sufficiente energia sulla ‘porta che ancora non vuole/può aprirsi’

È tramite la resistenza che nel Mondo si concretizza un evento ‘alternativo/nuovo’. La resistenza mette a dura prova il consueto mediante attrito e strisciamento di forze diverse, le quali sembrano annullarsi di fronte alla consuetudine dell’apparenza, eppure il lavorio instancabile, come quello delle onde del mare, delle forze in gioco è, alla fine, talmente ossessivo e convinto da ‘piegare’ la realtà manifesta, da piegare persino il ‘Piano’ o il ‘Disegno’ previsti sino a quel momento.

L’emergere alla fisicità di una alternativa è come lo sbucare, dalla linea delle acque, di un sommergibile. La luce diretta del Sole ‘solidifica’ l’energia: assume l’alternativa dandole spessore e concretezza. Allora, da questo punto di vista, da dove scaturisce un ‘miracolo’?
 
Dal profondissimo credere a quello che non si vede ancora alla luce del Sole, ma che si è già manifestato dentro di noi. 

A quella energia che sta lottando, resistendo, alle forze ‘naturali’ che presiedono allo status quo. È una lotta, un braccio di ferro tra diverse energie. Quello slittamento di forze può condurre all’apertura di un varco nel piano usuale della realtà, da cui penetrare il substrato denso, il velo, del percepito e del percepibile

Una volta aperto il 'varco', le entità vengono come by passate ed il ‘Piano’ deve essere riscritto oppure gli attori devono essere resettati: ossia c’è ancora della resistenza, un’ultima carta da giocare da parte dell’Antisistema.

Questo meccanismo di controllo responsabile è l'Antisistema? Diciamo che è 'anche' l'Antisistema, un nostro riflesso. Una sterilizzazione del concetto del 'male', che si manifesta ad una certa vibrazione dell'essenza ma che, ad un altra 'quota' assume una ben diversa valenza: il nostro giudizio fa la differenza.

Fra non molto io porterò il mio ‘miracolo’ in questa dimensione della fisicità. Qualche mese ancora. Poi, tutto potrà cambiare, perché emergerà un’alternativa e le persone potranno scegliere ‘anche in base a questa nuova via’… 

Rimanete sintonizzati su queste frequenze (se vi va), ne ‘vivremo delle belle’… La Fenice sta per risorgere dalle proprie ceneri.

Tutte le porte che erano chiuse si sono improvvisamente aperte.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com