mercoledì 17 agosto 2011

'Speculando' è una parolaccia?




Settimana scorsa i mercati finanziari globali hanno rischiato il collasso. Cosa stava succedendo? Semplice, potrei 'banalizzare'. 

Stava chiudendo il ciclo a due anni. 

Le notizie, puntualmente, sono giunte sulla polarizzazione ciclica del tempo (marzo 2009 – agosto 2011). Infatti, siamo ancora nella possibilità elastica dei cicli di contrarsi e/o espandersi sino al 25% della loro durata ideale. 

Chiedersi se il ciclo segua la realtà o la realtà il ciclo, lascia il ‘tempo che trova’, come in ogni loop vorticante di pensiero.

Magicamente le notizie 'negative' sono giunte proprio al momento giusto, ossia durante la fase di discesa o di chiusura del ciclo. Sarà un caso? Da questo punto di vista, il ‘tutto’ sembra come pilotato inconsciamente dalle aspettative e dalle intenzioni. Aspettative e intenzioni sono riferibili a due diversi ‘macro gruppi di attori’ del palcoscenico esistenziale:


ancora la dualità.


‘Noi e Loro’ ci troviamo alle due estremità della ‘fune’. ‘Noi’ siamo in tanti ma incredibilmente ‘Loro’ sembrano ancora avere la meglio. Perché? Perché ‘Noi’ non siamo coesi mentre ‘Loro’ sì…

I nostri sforzi sono ‘isolati’ e tendono ad essere poco efficaci.

Manovra: 'Contributo' In Serie A? Calciatori Contro 'Patron'.
Il contributo di solidarietà sui redditi oltre i 90.000 ed i 150.000 euro fa 'litigare' i calciatori con le società sportive di appartenenza. L'AD del Milan, Adriano Galliani: ‘Qualunque cosa ci sia scritto sulla manovra del governo sul contributo di solidarietà, anticipo che per noi graverà al 100% sui calciatori


Se non sarà così facciano lo sciopero tutta la vita. 

È un aspetto sul quale non si transige. È una tassa che pagheranno loro e non le società’. ‘Ogni calciatore - ha detto il presidente dell'AIC Damiano Tommasi- sul proprio contratto, ha ben definito come devono essere corrisposti gli emolumenti (al netto delle imposte, ndr)’.
Da Yahoo 

Si rimane davvero senza 'fiato' di fronte a comportamenti di questo tipo. Evitiamo di giudicare e iniziamo ad osservare che dopo l’aumento della tassazione delle rendite finanziarie al 20%, si è introdotto anche questo contributo di solidarietà per coloro che guadagnano di più


Si va, insomma, a colpire la speculazione, prima e dopo la sua formazione. Che altro?

Crisi: Merkel, tassa transazioni finanza.
Francia e Germania propongono per settembre una tassazione sulle transazioni finanziarie. È quanto hanno annunciato il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel. I due hanno bocciato l'ipotesi degli Eurobond, giudicando sufficiente la dotazione del fondo salva-stati. Secondo la Merkel, ‘gli Eurobond sono l'ultima spiaggia. E non ci troviamo in questa situazione’. Drastico anche Sarkozy secondo il quale non sarebbero in grado ‘di controllare il debito’.
Da Yahoo 

Le transazioni finanziarie verranno tassate. Leggasi: la speculazione finanziaria verrà tassata. Bene. Stiamo a vedere in cosa consisterà questa nuova prassi. E ricordiamo che ci sono tanti tipi di 'speculazione' a questo Mondo... 


Trovo curiose alcune espressioni relative all’ultima citazione soprariportata:
  • gli Eurobond sono l'ultima spiaggia
  • non sarebbero in grado ‘di controllare il debito’.
Il debito non è controllabile, infatti il ‘gioco’ prevede proprio il ‘tutti contro tutti’ e, mi dispiace dirlo ma… siamo all’ultima spiaggia, o forse l’abbiamo già lasciata indietro. I politicanti fanno sempre finta di minimizzare, perché una ‘massa’ chiaramente impaurita è una ‘massa’ non controllabile e può fare grossi danni. I disordini di Londra sono una prima avvisaglia.

Il debito non è controllabile. Ecco una storia delle tante:

I governi del debito pubblico.
Il debito pubblico italiano è alle stelle. Secondo le previsioni degli analisti il 2011 si chiuderà con il rapporto tra debito e Pil che toccherà quota 120,4%, con una crescita di oltre un punto percentuale rispetto al 2010.

 
Ma nella storia italiana quello di quest'anno non sarà il peggiore risultato della storia e, soprattutto, la crescita del rapporto tra debito e prodotti interno lordo è una costante quasi infinita del nostro Paese. Se la media del rapporto tra il 1950 e il 1969 si era attestata sul 30%, salendo al 44% tra il 1970 e il 1975, è negli ultimi 35 anni che il debito pubblico italiano ha avuto un'impennata, con solo brevi periodi di calo.

 
L'incremento conosciuto con i governi Andreotti III, IV e V (rispettivamente nel 1976, nel 1978 e nel 1979) - dal 54 al 65% - subisce nel 1980 la prima frenata, con il rapporto debito/Pil che torna al 55% sotto il governo Cossiga. Stabile con Forlani, Spadolini e Fanfani, ritorna a salire intorno alla metà degli anni '80. Una crescita rapida e repentina che, tra il 1983 e il 1987 vede il rapporto passare dal 60 all'88,6%. È il quadriennio di governo Craxi, il primo a dare una brusca virata verso l'innalzamento del debito pubblico italiano.

 
Sulla scia delle politiche del primo governo a guida Psi, gli anni '80 si chiudono con il rapporto debito/Pil in crescita costante anche se con numeri più contenuti. Così si arriva al 1992, ultimo governo Andreotti e tramonto della Prima Repubblica con il debito che raggiunge il 98% rispetto al Pil.

 
Ed ecco il secondo scossone, che giunge proprio mentre la vecchia politica sta crollando sotto i colpi di Tangentopoli. Tra il 1992 e il 1994, quando arriverà il primo governo Berlusconi, il rapporto debito pubblico/Pil s'impenna e sotto la guida di Amato e Ciampi passa dal 98% al 121,8%, record assoluto per l'Italia.

 
Il primo governo Berlusconi si riduce a una meteora, cui seguono vari governi di centrosinistra guidati da Lamberto Dini, Romano Prodi, Massimo D'Alema e nuovamente Giuliano Amato. Tra il 1995 e il 2000 il debito pubblico finalmente scende, arrivando nel nuovo millennio a toccare il rapporto di 109,8% rispetto al Pil.

 
Nel 2001 torna al governo Silvio Berlusconi e per la prima volta porta a termine la legislatura con i governi Berlusconi II e III. In questi cinque anni, tra il 2001 e il 2006 il rapporto debito/Pil è sempre in costante diminuzione, nel 2005 tocca il 103,9% per risalire nel 2006 a 105,9%.

 
Nel 2006 le elezioni vengono vinte da Romano Prodi e nei due anni di governo di centrosinistra vi è prima un aumento al 106,6% e poi un calo al 103,6%. Nel 2008, anno di transizione da Prodi a Berlusconi il debito pubblico risale al 106,3%, ma sono gli ultimi due anni ad aver visto un nuovo balzo.

 
Complice la crisi economica e le politiche di governo, infatti, il rapporto tra debito pubblico e Pil nel 2009 si è attestato al 116% e al 119% nel 2010. Come detto, le previsioni vedono un'ulteriore crescita al 120,4% per quest'anno, anche se la conferma arriverà dai numeri ufficiali.
Da Yahoo 
 
È tutto un gigantesco gioco di riflessi illusori:

Cipro: Ue Esclude Piano Salvataggio Dopo Declassamento Debito.
‘La situazione non è cambiata, non è stato discusso alcun piano di salvataggio’, così la portavoce del commissario Ue agli affari economici e monetari Olli Rehn


La portavoce ha spiegato che l'economia cipriota è ‘fondamentalmente sana’ e che Nicosia è decisa ad ‘attuare le riforme’. Ieri Fitch ha declassato il debito pubblico di Cipro da A- a BBB. In precedenza anche Moody's e S&Poors avevano tagliato il merito di credito sul debito pubblico cipriota. 

Cipro è un paese aderente all'Euro.
Da Yahoo 

Tutto il Mondo è paese, nel piano percettivo Antisistemico di dominio delle entità parassite... Mi viene alla mente, chissà perchè, la preghiera di Conan al Dio Crom:



Crom, non ti ho mai pregato prima d'ora, non saprei come farlo. Nessuno, nemmeno tu ricorderai se eravamo buoni o cattivi, perché abbiamo combattuto, o perché siamo morti. No, ciò che conta è solo il coraggio, e che due si son battuti contro molti, ecco cos'è importante! Tu ammiri il coraggio Crom, quindi accogli la mia unica richiesta: fa' sì che mi vendichi. E se tu non m'ascolti, allora va' alla malora
Conan in 'Conan il barbaro'
 
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com