martedì 27 settembre 2011

Fai una capovolta, falla un'altra volta...




In questi giorni di bassa energia personale, mi limiterò a fare opera di condivisione della parte meditativa della malattia, ossia di quella introspettiva funzione del fermarsi per un disagio fisico. 

Tutto ciò mi riconduce per mano alla condizione energetica del ‘letargo’, un fatto molto concreto che abbraccia l’intera Natura ad eccezione del genere umano, sempre alacremente impegnato a ‘fare’. Non sarà un caso che per tre anni di fila io mi sia ammalato solo e proprio in questo periodo.

Fermarsi è… gustare meglio quello che ‘arriva’, quell’energia di ‘scambio’ o cambio di stagione tanto apprezzata dalla 'corrente abitudinaria' della Natura. Il letargo corrisponde alle nostre ‘vacanze’? Non proprio. 

Infatti, durante le nostre vacanze ci saturiamo di stress ugualmente, senza mai magari ammetterlo, ma è proprio così. Ci manca qualcosa nella condotta di Vita. Anche nella condotta di Vita ‘pratica’ o fisica, è sempre più difficile lasciarsi andare completamente.

Il letargo corrisponde di più alla nostra ‘malattia’, piuttosto che alle nostre vacanze.

Osserviamo come si ‘chiude’ un discorso di malattia ed uno di vacanza:
  • guarigione
  • rientro
Il valore aggiunto legato alla guarigione da una malattia è notevolmente più elevato rispetto a quello, quando c’è, legato al rientro dalle vacanze

È più facile vederlo da questa prospettiva.

C’è della musica, adesso, che mi solleva lo Spirito. Nella mia stanza e dappertutto. Sono lieto e leggero di dondolare in questa fragranza di suoni che, espansi fuori e dentro di me, si fondono con lo stato meditativo della malattia e generano… benessere.

Fermo, nel centro di me stesso, mi abbandono a me stesso, sicuro, certo, con fede in me stesso e nella Natura di quello che mi accompagna.

Nulla può accadere che non abbia un senso evolutivo, per cui in questo momento è tutto perfettamente allineato con il campo morfologico dell’Anima: sono al cospetto della mia energia più elevata. Mi espando e provo brividi di bellezza, di raccoglimento, come gli estremi che si toccano.

Vorrei anche proporre degli spunti quotidiani, presi dalla cronaca popolare di Yahoo; un segno dei tempi che scorrono/cambiano:
  • Invece di superare la crisi del debito sovrano, rischiamo un aumento della propensione al deficit pubblico - Jens Weidmann, presidente della Bundesbank... Link 
  • Il ministro delle Finanze russo, Alexei Kudrin, ha presentato le dimissioni dopo l'invito che gli ha rivolto il presidente Dmitry Medvedev a farlo a seguito delle critiche espresse dall'esponente governativo nei riguardi della politica economica del Cremlino... Link 
  • Fiat licenzia lavoratori in Polonia e si prepara ad assumere in Usa... Link
  • L’immondizia è sempre lì e si distrugge soltanto quando qualcuno si assume la responsabilità delle perdite... Link
  • Le società di rating, essendo strettamente colluse con le grandi banche d'affari, intendono alimentare continuamente e strumentalmente, l'emergenza di un possibile fallimento (shock economy)... Link
Il tempo scorre o cambia? Si limita a fluire oppure muta il suo percorso a prescindere dalla pendenza del ‘territorio’ che attraversa? La ‘pendenza’ potrebbe anche essere artificiale…

La verità è tutta alla luce del Sole, basta osservare bene anche talune espressioni che vengono dette e che appaiono sui Media. 

Facciamo attenzione ed evidenziamo quelle parti del discorso che hanno un’energia diversa dal resto del contesto: è un fatto naturale. Le voci che descrivono la situazione globale in maniera imparziale ci sono. Ascoltiamole attentamente se la nostra coscienza non riesce a raggiungerci in altra maniera.

La paura alimenta paura sui mercati e alla fine si arriva alla situazione, ben nota, della profezia che si avvera, del default virtuale che diventa reale.
Andrea Fumagalli, docente di Economia Politica presso l'Università di Pavia

Sulle note suadenti della musica che mi allevia, i piccoli dolori fisici invertono la loro funzione o, chissà, forse comunicano in un nuovo modo… molto più profondo e solidale.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com