venerdì 14 ottobre 2011

La storia si ripete: ma che cos'è che si ripete?




Scrivendo con continuità si incide ‘nero su bianco’ ciò che è inerente ad un processo che usualmente si definisce 'mentale', in maniera biunivoca con il ‘tutto’, secondo una modalità evolvente d’intendere se stessi e per riflesso la propria Vita e l’ambiente in cui ci si è ‘installati’.

L’abitudine dello scrivere conferisce il trovare e formare uno stile personale ‘di scrivere’, uno stile che può comunque sempre cambiare. Attualmente il mio modo di ‘riporre pensieri nel Blog SPS è inerente ad una rilettura sottile delle notizie che vengono postate sul web dai maggiori siti d’intrattenimento di massa

Secondo l’analogia frattale è possibile rilevare significati superiori analizzando anche questo tipo di notizie: è una 'sensibilità' di chi scrive ma anche un esatto feedback di precise leggi universali in vigore a questa ‘latitudine’ della vibrazione

Abbassando la nostra ‘frequenza’ esistenziale possiamo cogliere le leggi superiori ‘spalmate’ su livelli dimensionali inferiori, come quello tridimensionale, nei quali gli accadimenti sono fisici ma, comunque, devono rispondere perlomeno a due fenomeni particolari a cui le leggi universali vanno 'incontro':
  1. una loro moltiplicazione
  2. una loro densificazione
La moltiplicazione conferisce complessità e ipotetico caos interpretativo da parte del genere umano che le ‘respira’ senza consapevolezza.
La densificazione conferisce semplicità perlomeno ‘visiva’, ossia si ha una maggiore possibilità di comprensione di alcune dinamiche superiori opportunamente levigate all’altezza del genere umano. 

Si ottiene, insomma, una loro esemplificazione al livello attuale che contiene la nostra esperienza di Vita. L’analogia frattale permette di evidenziare e comprendere quello che ‘è sopra’ tramite quello che ‘è sotto’, perché semplifica e rende manifesto quello che, in altre ‘zone’ della vibrazione, normalmente non lo è. Ad esempio l’osservazione dei diversi stati dell’acqua permette di capire, per analogia, i diversi stati dell’energia Universale.

Abbiamo, dunque, ancora una volta il pieno rispetto della dualità 3d, anche in questo caso, infatti ad una maggiore complessità risponde una maggiore semplificazione; queste due polarità avvengono allo stesso istante e contemporaneamente descrivono la stessa verità unificante che sottintende

La proliferazione delle leggi nelle dimensioni inferiori permette a coloro che ‘non hanno dimenticato’ come il genere umano, ossia le entità non incarnate, di poter eseguire dei precisi piani legati al proprio livello evolutivo. È come agganciare dei ‘fili’ a delle marionette e farle eseguire ogni tipo di movimento: ecco cosa può succedere al livello attuale in cui versa il genere umano.

Noi abitiamo un corpo, un avatar, opportuno per esperienziare le 3d, per cui questi ‘fili’ esistono addirittura per default, nel bene o nel male in funzione del controllo animico o parassitario

Al livello incarnato è insito un canale di collegamento superiore, ‘wireless’, necessario per mantenere la comunicazione con la struttura sottile del contesto evolutivo umano biologico/spirituale.

La lotta per questo ‘comando e controllo’ è sempre stata aperta da quando abbiamo deciso di fare l’esperienza tridimensionale, ovvero di vivere ‘la frontiera’ o la ‘trincea’ del Piano Divino in espansione nei reami del tempo e del non-tempo. Questa 'lotta' è rispecchiata a pieno in tutto quello che il genere umano ha condotto dall'alba dei tempi 'mappabili' dalla storia deviata: la guerra.

La lotta è parte dell’avventura esplorativa frattale universale. Lo 'è' in quanto ancora in una fase di ‘buio’ globale. 

C’è ancora molto ‘lato oscuro’ libero di spaziare e di fare, per cui la risultante è questo stato di ‘agitazione’ che nel genere umano viene così facile osservare, proprio in funzione di quello scritto poco sopra, ossia di questa ‘semplificazione’ atta a permettere una maggiore comprensione di talune dinamiche, che normalmente non potrebbero essere comprensibili ad altri livelli della vibrazione.

‘Il 2012 non fa paura’ - Intervistato sul quotidiano Libero da Caterina Maniaci, il maestro Quetzasha ha risposto: ‘No, nessuna paura per il 2012. Ci vuole riflessione, meditazione e preparazione interiore per quello che avverrà’. 

Per lo sciamano del resto è impossibile che succedano altre catastrofi, e il motivo è presto detto: ‘Secondo voi, già non viviamo in un mondo di catastrofi? Le guerre continue, l’odio religioso, il disastro nucleare in Giappone, interi popoli, in Africa, spazzati via dalle carestie e dai genocidi. Ma poi ci sono le catastrofi quotidiane. Perché il primo vero disastro, la prima distruzione è quella della famiglia’…

Il passaggio decisivo dell’intervista a Quetzasha è su quello che avverrà nel 2012: ‘Gli antichi maya hanno lasciato messaggi scritti nelle piramidi e nel loro celebre calendario. Quel che hanno registrato è il cambio di frequenza che si verifica costantemente nel pianeta, attraverso fenomeni naturali (equinozi, solstizi, ecc.). Si tratta di uno scambio di energie nella Terra ma anche dentro l’uomo’. E nella data del 21 dicembre, secondo il maestro Quetzasha, effettivamente, qualcosa potrebbe succedere...
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Per quanto anche la famiglia sia un’illusione è un’illusione che può valere la pena di vivere, dal momento in cui ‘siamo qua’ a fare anche questa esperienza. L’importante è non essere preda di questo concetto ma viverlo in maniera aperta e con vivo spirito di partecipazione, ossia dando il meglio di sé nel pieno rispetto della propria essenza e centratura.

È, alla fine, tutto funzione della prospettiva da cui osserviamo, per cui funzione della vibrazione che diventiamo, così come l’altezza, funzione di un bel panorama, conferisce maggiore profondità alla visione interna ed esterna dell’osservatore.

Quanto conta ciò che pensiamo sia vero? Quanto siamo influenzati dalle abitudini? Leggiamo questa porzione di articolo per renderci conto che anche l’analogia frattale ha più livelli interpretativi:

Noi siamo convinti che la Storia si ripeta e attraverso gli eventi storici si possono fare delle previsioni/proiezioni serie ed affidabili…  Per investire con successo sui Mercati Finanziari, c’è bisogno di una mappa, una mappa che nasca dalle statistiche storiche e ci permetta di guardare al futuro con più tranquillità, e di investire con le probabilità a favore.

Noi abbiamo capito che se si guarda a quello che è avvenuto nel passato, si può investire con successo e con probabilità a favore per il futuro.
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Il meccanismo di ‘scatole cinesi’ in cui siamo inseriti è un dedalo interpretativo che sfugge. La storia si ripete, ok. 

Ma se questo modello che si ripete è ‘deviato’, allora che cosa in realtà si ripete? 

Solo la nostra ignoranza, cecità, illusione; solo questa versione del paradigma. Per quanto tempo vogliamo far sì che si ripeta un modello infausto? Sino a che, molto probabilmente, smetteremo di fare 'opportunismo materiale', credendoci a tempo limitato e dunque cadendo nella trappola della ‘paura di finire’ dopo la Morte.

Questo tipo di analogia frattale ripercuote un modello deviato. Per uscirne occorre alzarsi di livello ed applicarla con altra consapevolezza, ossia ri-comprendere il panorama osservato da un’altezza superiore:

il comportamento evidenziato, pur con sagacia, logica, ‘saggezza’, nell’articolo citato mette in evidenza un livello predatorio inerente ad uno scenario predatorio, a cui ci si adatta senza battere ciglio.

Eppure qualcosa sta succedendo nei livelli massivi del genere umano:

Germania: Sondaggio, 4 Tedeschi Su 5 Contro Aiuti a Banche.
Quattro tedeschi su cinque (78%) sono contrari agli aiuti alle banche in difficoltà da parte dello Stato. Lo rivela un sondaggio del settimanale 'Stern', dal quale emerge anche che tre quarti dei tedeschi (74%) chiedono una stretta regolamentazione del settore bancario, mentre il 73% è convinto che i banchieri esercitino un'influenza troppo grande sui politici...
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Quattro su cinque: è un dato di fatto molto importante questo. C’è una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica, che riesce a filtrare la marea informativa 'da ko', in maniera molto diversa rispetto al passato. Un ottimo segnale.

Mantenendo poi uno stato di non-giudizio, possiamo leggere questa ‘lettera’ aperta che alcuni personaggi, legati al mondo della speculazione, hanno scritto rivolgendosi all’organismo Europeo: 

Soros e altri 95 scrivono all'Europa.
Sul Financial Times di oggi è stata pubblicata una lettera di George Soros con la quale l'investitore, insieme a funzionari politici, manager e analisti finanziari tra cui George Magnus di UBS, lancia un appello per l'integrazione fiscale dell'area euro.
 
La salvezza dell'Unione Europea non può prescindere dalla crescita, dalla creazione di un Tesoro comune e dal rafforzamento delle operazioni di supervisione.
 
‘Noi, europei preoccupati - si legge nella lettera - esortiamo i governi dell'area euro a trovare un accordo di principi sul bisogno di un'intesa legale che 1) stabilisca un Tesoro comune che possa reperire fondi per l'eurozona e assicurare che gli stati membri aderiscano alle regole di disciplina fiscale; 2) rafforzare le operazioni di supervisione comune, di regolamentazione e di assicurazione dei depositi all'interno dell'area; e 3) sviluppare una strategia che produca sia una convergenza economica sia una crescita duratura, perché non si può pensare di risolvere il problema del debito senza la crescita.
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È anche questo un segnale importante che questi personaggi lanciano all’Unione Europea: essi temono davvero, questa volta, che il cambiamento li possa spazzare via con tutto ciò di materiale che hanno ottenuto in questa Vita. 

Essi chiedono a gran voce di fare qualcosa: unire maggiormente il tessuto europeo. Ma per fare cosa? Per mantenere quel livello privilegiato materiale che hanno ottenuto a scapito della massa.

È un giudizio il mio? Può essere… Oppure la struttura demniaca del debito è stata creata proprio per giungere a questo traguardo unificante?

Il cambiamento in corso è ‘vero’ e questa modalità della comunicazione di Soros lo può far capire, perché  lo ‘teme’.

Però, da un altro punto di vista, mi viene da sintetizzare tutta la storia degli ultimi secoli all’insegna di questa ‘spinta’ unificante. È come se tutto quello che è accaduto nella storia deviata fosse una partita a scacchi già ‘scritta’ per giungere al livello di unificazione dell’Europa e per ‘derivazione’ di tutti gli altri blocchi continentali, per infine dare luogo all’unificazione globale.

Quale ‘bandiera’ sventolerà sul Governo Mondiale?

Questo campo morfogenetico unificante risponde a quello superiore inerente al Principio Divino, per cui è tutto in linea con l’intento Creativo? Sì, ma alla lunga distanza. Può fare molto male vivere il tempo che rimane prima dell’unificazione morale del Mondo. Come riempiremo tutto questo tempo? Cosa faremo? Come ci comporteremo?

Tutto dipende da noi. Da ogni singolo ‘granello’ di comportamento umano. 

La percepiamo tutta questa responsabilità? Oppure deleghiamo tutto a questo paradigma abitudinario in cui ogni uomo è un lupo per ogni altro uomo?

Fare della conoscenza un'abitudine piuttosto che uno sforzo.
Vi siete mai chiesti perché la vostra vita non sembra riflettere l’ispirazione e la saggezza che avete appreso in tutti quei libri di auto-aiuto che avete letto, ai vari workshop e alle conferenze alle quali avete partecipato, dalle cassette audio che avete ascoltato o dalle sessioni di terapia che avete fatto? Va bene, presumiamo che abbiate letto i libri giusti, assistito a innumerevoli workshop e ascoltato i più potenti 'guru' del pianeta. Perché vi tormenta il dubbio che le cose nella vostra vita non siano affatto cambiate?
 
Fare pace con se stessi.
Questo libro tratta del tassello mancante tra metterci più sforzo e metterci più intelligenza, tra grandi intuizioni e una grande vita, tra acquisire saggezza e mettere in azione questa saggezza nella vostra vita.
 
Leggere il libro è un primo, importante passo in un processo di trasformazione a due fasi. 
  1. Il primo gradino è ottenere le informazioni necessarie per decidere perché fare le azioni qui proposte. 
  2. Il secondo è quello d’imparare come trasformare l’informazione in azione, ed è un processo interattivo ed empirico.
Le tecniche PSYCH-K™ per cambiare le credenze di cui si parla in questo libro possono essere sperimentate al meglio in sessioni private o in workshop tenuti da istruttori certificati PSYCH-K™ sia negli Stati Uniti che in altri paesi.
 
Imparerete anche come fissare degli obiettivi nella vostra vita in modo che diventino più delle profezie auto-realizzanti che una continua lotta!
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Tutto ‘bello’. Bene… Però lo schema duale è sempre in atto:

Le tecniche PSYCH-K™ per cambiare le credenze di cui si parla in questo libro possono essere sperimentate al meglio in sessioni private o in workshop tenuti da istruttori certificati PSYCH-K™ sia negli Stati Uniti che in altri paesi.

Crearsi il proprio ‘regno’ di potere abitudinario sulla gente, il proprio reame di monopolio e di esclusività a pagamento, i propri ‘abbonamenti’ a Vita, i propri contratti vergati con il controllo degli altri.

Non è facile da far capire quello che intendo dire.

Questo è un altro schema che ricalca i ‘pendoli’ descritti da Zeland, allo stesso tempo è opportuno osservare che l’informazione si fa sempre più ‘precisa’ e che la massa è investita sempre di più da un contesto che la scuote dalle fondamenta. Questi libri si trovano anche al supermercato…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com