giovedì 26 gennaio 2012

Il buco nero che non t'aspetti.




Quanto contano le abitudini nel 'panorama internazionale' e individuale odierno? Il tema è stato già ampiamente trattato in SPS, tuttavia vorrei continuare a ribadire l’importanza di ‘accorgersi’ di questi sottili gioghi dell’energia

Le abitudini vengono solitamente ‘rilevate’ quando un individuo, dopo un certo lasso di tempo e per qualche motivo, si rende conto che la propria Vita, o un ambito del proprio tempo, è polarizzato secondo dei cardini che rientrano in una stretta ‘recinzione’ della possibilità.

Come se fosse intercorsa una sorta di ‘fossilizzazione’ della capacità creativa di vivere. 

È opportuno continuare ad evindenziare che l’Antisistema è ‘sintonizzato’ proprio su un certo tipo di programmazione ‘abitudinaria’, per cui il paradigma, o la forma pensiero ‘allargata’, è ormai divenuto molto simile ad una ragnatela o ad un ombrello aperto e 'protettivo' della conservazione del timbro energetico co creato inconsciamente dall’intero genere umano.

È inutile nascondersi dietro al paravento del 'giudizio in merito a quello che appare', secondo il quale metro, l’individuo si soffoca con le proprie mani, tra:
  • vittimismo
  • senso di colpa
  • colpevolizzazione altrui
  • distacco dal proprio potere personale.
Queste sono forze che, globalmente, si neutralizzano lasciando ‘svuotati’ in profondità, proprio dove si annida la personalità divina, che non trova spazio per emergere nella corporeità fisica; schiacciata da una serie impressionante di cardini e vincoli ‘autorizzati’ dalla programmazione mentale e ‘permessi’ dall’insieme amalgamato delle leggi Cosmiche e Planetarie. L’esempio che mi viene in mente è quello di un’ambasciata in terra straniera:

quel ‘fazzoletto’ di terra in cui è ubicata l’ambasciata è una continuazione del proprio Paese rappresentato. Le leggi che vigono all’interno dell’ambasciata sono, molto spesso, diverse da quelle relative al Paese ‘ospitante’, pur facendo parte dell’insieme di terre racchiuse dalla stessa Entità Paese ‘ospitante’. Bene… ora vediamo l’ambasciata come l’Antisistema e il Paese ospitante come l’Universo.

L’Antisistema ‘lavora’ con leggi ‘diversamente amalgamate’ rispetto a ciò che esiste ‘fuori’. È permesso per via della biodiversità, del libero arbitrio, etc.
 
Se inquadriamo in questa maniera l’ambito 3d Antisistemico, possiamo scorgere quella sostanziale differenza che alimenta il paradigma terrestre rispetto alla consapevolezza che circola liberamente tutt’attorno.  Quello che occorre è anche una maggiore capacità di ‘astrazione’nella quotidianità del nostro tempo.

Il paradigma è costituito da profonde ‘radici’, che si alimentano dell’attenzione umana, dando luogo a circoli dell’energia che confondono, ammaliano e danno l’impressione di non esistere sino al momento in cui ‘succede qualcosa dentro di noi’

Il nastro di Mobius rende molto bene l’idea di ‘non accorgersi di una abitudine’, in quanto procedendo sempre ‘avanti’, si torna in realtà al punto di partenza senza avere idea di essere all’interno di un loop.

È molto sottile il ‘gioco’. Tanto sottile da essere 'invisibile' ai sensi

Un'ultima parte del suo intervento in Senato Monti l'aveva dedicata al tema cosiddetto delle ‘radici giudaiche-cristiane’ della Ue e a tale proposito ha ricordato che l'Unione ‘rimanda a valori etici che spesso sono mancanti nella legislazione degli Stati nazionali’. 

Il presidente del Consiglio ha fatto riferimento in questo senso alle politiche che ha definito per la ‘giustizia distributiva’ e per l'’equità intergenerazionale’.
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Valori etici che spesso sono mancanti nella legislazione degli Stati nazionali

Questa è una verità coi 'fiocchi'. Monti lo ha affermato alla luce del 'Sole Europeo', per questioni di interesse nazionale. Se lasciamo da parte la questione legata al 'Patrio interesse', la verità emerge molto più nitidamente. Ciò equivale a sostenere che, dentro di noi sappiamo molto bene ‘come stanno le cose’

Se fosse possibile cambiare le 'cose' grazie all’interessamento anche di una sola individualità 'libera di essere', costei saprebbe certamente molto bene cosa ‘fare’. Non è credibile questa verità? Beh… per me lo è.

Ciò che non emerge nelle 3d è ampiamente vivo nel nostro ‘humus’ interiore, ossia in quel substrato ancora intatto della senzienza, in cui nessuno può venire 'a raccontarcela'. Non so se riesco a spiegarmi, confido nella capacità deduttiva e sensibile dei lettori.

Monti, ad esempio, pur essendo un uomo di ‘Anti Sistema’, lo sa molto bene; tanto bene da ribadirlo pubblicamente in ambito di ascolto europeo. Che cosa avrà mai voluto dire? Una frase ‘aliena’ nel timbro del discorso improntato, oppure un chiaro monito rivolto alla platea silente, di cui egli è il primo per ‘assenteismo’ proattivo?

La vulnerabilità finanziaria, convenzionalmente identificata da una rata per il rimborso dei prestiti superiore al 30 per cento del reddito, riguarda l'11,1 per cento dei nuclei indebitati e si concentra presso le famiglie con entrate modeste
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Questa è un’abitudine? Certamente. Una brutta abitudine, che guarda caso è inerente alla massa, dal momento in cui è la massa a ‘soffrire’ di entrate modeste. Presa per la gola della propria ‘debolezza’, la massa risponde 'prontamente', adattandosi a vivere di debito

In questa maniera ‘anestetizza’ il proprio potere, che invece è diametralmente polarizzato sull’abbondanza naturale dell’Universo, per cui il risultato è un lento e progressivo smorzamento della ‘fiamma’ esistenziale.

Vivere di debito è vivere al traino di un potere altrui. 

Un 'potere' non bene identificato, dal momento in cui il concetto stesso di debito è stato reso virtuale. Non si capisce chi siano i ‘creditori’, mentre è molto chiaro chi siano i ‘debitori’. Sembra che tutti siano debitori verso qualcuno o ‘qualcosa’. Ecco un altro aspetto del loop: si procede tornando indietro, ma senza accorgersi, perché la direzione è sempre quella determinata da ‘un passo avanti l’altro’. Wow, che astuta strategia, degna del miglior giocatore di scacchi.

Irlanda torna su mercati dopo 16 mesi: chiesto scambio 11,8 mld bond.
L'Irlanda torna sui mercati finanziari per la prima volta dopo 16 mesi dopo il prestito di salvataggio internazionale. La National Treasury Management Agency ha comunicato di aver chiesto agli investitori che detengono 11,8 miliardi di euro in bond con scadenza a gennaio 2014 di scambiare tale obbligazioni con nuovi titoli che matureranno 13 mesi dopo.

La scambio servirà a ridurre i costi di rimborso per i primi mesi del 2014, momento critico per il debito irlandese secondo gli analisti. I fondi dal prestito di salvataggio da Ue e Fmi per Dublino dovrebbero esaurirsi entro dicembre 2013. L'Irlanda si è ritirata dai mercati a settembre 2010.
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Non si ‘scappa’. L’alternativa è molto sbiadita e la ‘concertazione’ spinge a riflettersi sulle stesse 'sponde causali'. Quel ‘qualcosa’ a cui dobbiamo il nostro debito, si guarda bene dal manifestarsi. Lo sa che non ne vale la pena, perché la strategia verrebbe meno

L’importante è riscuotere il debito economico sotto forma di alimentazione energetica, prolungando a tempo indefinito il ‘risarcimento’ finale. 

Per questo motivo, nelle 3d, si discute di rifinanziamenti, di ristrutturazione del debito, di patteggiamenti, etc. Perché l’intenzione è quella di prolungare all’infinito questa polarizzazione della possibilità, addensata nell’attuale forma di paradigma.

È tutto sotto il controllo del ‘creditore invisibile’. E tutto è indebitato sino al collo. Ci si tramanda debito ormai. I nuovi venuti sono già indebitati, ancora prima di iniziare a dire ‘Mamma’ o ‘Papà’.

Il debito karmico è riflesso ampiamente nelle 3d; il suo frattale è questa ‘abitudine’ tendente al paradossale. Un motivo incantesimale a lunga gittata. Un’avvolgente spirale attorno alle fisicità mentali neutralizzate dalla ‘corrente di loop’ che scorre senza fine di continuità.

Davos, Soros: Ue protegga Italia e Spagna, mezze misure insufficienti.
Il filantropo ed ex finanziere George Soros ha sollecitato le autorità europee ad adottare misure più decisive per proteggere le economie di Italia e Spagna dalla crisi. Parlando al World Economic Forum di Davos, ha sostenuto che ‘le mezze misure’ finora adottate non sono sufficienti per riportare alla crescita i due Paesi

I Paesi più deboli dell'eurozona, ha aggiunto, sono stati 'relegati al rango di Paesi del terzo mondo', che devono ripagare i debiti in valuta estera. Soros ha espresso il timore che le richieste irrealistiche a loro rivolte aggraveranno la tensione politica all'interno dell'Unione europea e ha appoggiato l'emissione di eurobond.
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‘Le mezze misure’ finora adottate. Mezze misure? Questa è una bella verità, che emerge per bocca stessa della speculazione storica. Dove voglia arrivare la ‘vecchia volpe’, non lo so, però so che egli dice cose vere anche se intenzionate a spingere verso lidi ripetitivi. Diciamo che prendo solo la bontà frattale relativa all’emersione della verità per bocca di Soros e Monti:
  • valori etici che spesso sono mancanti nella legislazione degli Stati nazionali
  • debito eccessivo
  • creditori non manifesti
  • mezze misure.
  • richieste irrealistiche.

Ecco il 'colore' della situazione in cui versiamo. Ora, non che voglia fare del pessimismo, ma semplicemente indicare lo stato dell’arte, inquadrandolo da una ‘altezza’ panoramica diversa da quella permessa dall’abitudine. Ricordo che, il Piano Divino è sempre all’opera ed è per sua costituzione, l’onda massima della legge d’ottava, la sorgente che alimenta il senso del nostro ‘viaggio’, che dunque non può fallire. Anche se il termine ‘fallimento’ è inteso con molta più apertura vibrazionale rispetto a quello che usualmente siamo portati a comprendere e identificare nelle trame sociali.

Stiamo realizzando un telescopio virtuale il cui specchio, idealmente, è grande come l'intero pianeta Terra’ spiega ai media Sheperd Doeleman, responsabile del progetto Event Horizon Telescope.
 
I risultati di questo esperimento daranno modo agli scienziati di verificare sul campo una parte della Teoria Generale della Relatività di Einstein, secondo la quale le polveri e i gas nei pressi di un buco nero - l'unica cosa che il supertelescopio riuscirà a fotografare visto che il buco nero, di per sé, è per l'appunto... nero - formano un circolo perfetto.
 
Se questa forma dovesse risultare anche solo minimamente distorta, bisognerà ripensare gran parte delle ipotesi formulate dello scienziato tedesco.
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Allora… intendo terminare per oggi analizzando per bene questa porzione di notizia. 

Com’è il ‘telescopio? Sì, ‘virtuale’ e ‘grande come l’intero pianeta Terra’. Siamo, dunque, ‘noi tutti’, che guardiamo nell’Universo. Che cosa stiamo andando a guardare? Un ’buco nero’ attorno al quale dovrebbe esistere un ‘circolo perfetto’ di gas e polveri. Un ‘loop’.

E com’è il ‘buco nero’? Invisibile.

Eppure è il diretto fautore di tutto quello che succede attorno al proprio raggio d’azione. È un ‘qualcosa’ che non ‘esiste’, perché non è visto? No, perché gli scienziati lo sanno che esiste. Per cui? Perché non si ammette che esiste anche il grande ‘Creditore’, il potere parassita, etc.?

I suoi effetti nel Mondo sono molto evidenti, perché riflessi dal nostro comportamento. Non basta, vero? E sapete il perché? Perché il grande ‘Creditore’ ha il controllo delle 3d, di questo scenario, attraverso il controllo del nostro inconscio e di conseguenza ha il controllo dell’Anti Sistema; lo speculare riflesso del Sistema che è relativo al trascendente e che non può manifestare se stesso in maniera lineare per causa della distorsione dimensionale.

Il 'telescopio' è virtuale, ossia inerente ad una forma di tecnologia differente da quella sviluppata in Terra 3d.

Il Volador sulla nostra Aura, la sua macchia scura, è il frattale di un ‘buco nero’ nello Spazio o delle ‘macchie solari’ sul Sole. Un effetto negativo? Dipende da noi rilevarlo e rivelarlo

‘Non è tutto oro quello che riluce’ – allo stesso modo ‘non è tutta tenebra quella che non riluce’.

Risvegliamo il nostro potenziale, attiriamo a noi le personali modalità, alziamo la prospettiva e manteniamola stabile, afferriamo il nostro centro giroscopico e smettiamo di ruotare insieme con gli eventi scatenati per esperimentare la Vita e, al fine, se stessi; 'conosciamoci' sempre meglio, adottiamo la modalità di non giudizio, aboliamo i sensi di colpa ancestrali e chiediamo di ‘vedere sempre meglio’, crediamo che l’Universo ci parli ad ogni istante e che non siamo mai stati 'abbandonati' e che tutto sia in un ordine perfetto.

Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il Mondo.
Prof. Keating – L’attimo fuggente

Guarda il mondo con occhi nuovi. Colora la tua giornata d’ottimismo. Tutto dipende dal modo in cui affronti le piccole cose della vita. Puoi cambiare la prospettiva, sempre. 

Solo Tu puoi decidere se essere davvero Felice!
Anton Vanligt - Mai troppo folle

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com