venerdì 19 ottobre 2012

L'apparenza del cellulare.




Se scrivo, ‘viviamo in un reame apparente’, suppongo che mediamente le persone pensino: ‘basta con queste storie; la Vita è dura altro che apparente’

Infatti, la chiave di Volta del discorso è un’altra e ruota o si colloca in una prospettiva diversa dell’osservazione. 

Utilizziamo un esempio; quando usciamo di casa, decidiamo che strada prendere in funzione di quello che abbiamo deciso di fare, ossia… scegliamo tra una serie di possibilità alla nostra portata. Anche senza evidenziare che la nostra ‘portata’ si è sempre di più ristretta, per una serie interminabile di induzioni comportamentali, comunque effettuiamo una scelta:

ciò significa che, letteralmente, manifestiamo uno scenario piuttosto che un altro.

Uscire di casa e prendere l’auto o il motorino, fa la differenza in termini di scenari attraversati e di vicissitudini teoriche a cui andiamo incontro. Spero non ci siano dubbi su ciò.

Se siamo in treno e il treno si guasta, l'accaduto non avrebbe ripercussioni sul nostro Tempo, se fossimo stati in automobile e viceversa. Andando in moto potremmo giungere più velocemente al lavoro ma, allo stesso Tempo, se piove ci si bagnerebbe da capo a piedi. Ogni scelta ha le proprie ripercussioni e conseguenze, ha i propri punti di forza e di debolezza.

Ci pensiamo mentre siamo impegnati a respirare?

Dipende da quale livello ci poniamo nell’affrontare questa delicata questione. Si direbbe che, ad altri livelli, il Potere di Controllo sia super attrezzato nel fare questo, senza mai lasciare nulla al caso. L’Antisistema è totale, mentre noi siamo anche solo al di là del solo pensarlo.

L’esempio della scelta, mette in evidenza qualcosa di sottile, di ‘non detto’, di potenziale, di ‘non scelto nel scelto’. Tutto quello che si annida nel campo del potenziale inespresso e non caricato della nostra attenzione energetica. Ciò equivale a sostenere che esiste un ambito emerso e una serie di ambiti potenziali.

Andando ancora più nel sottile, questo autorizza a pensare che lo scenario emerso sia apparente, nel senso che non è l’unica componente del vasto arco del bacino del potenziale.

Apparente, quindi, non significa ‘non vero o tangibile o finto’, bensì significa:

che pare ma in realtà non è…
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Un simile scenario ha le proprie caratteristiche, anche dure e scontrose, ruvide e spigolose. Nessuno afferma il contrario. Esso è semplicemente una freccia della faretra.

Possiamo soffrire in un simile scenario ma, ciò, non significa che sia l’unico. Ok?

L’apparenza è legata all’abitudine, al controllo, al paradigma in corso d’opera, a quello su cui la Massa si sintonizza per induzione e/o autoinduzione.

Il nostro focus alimenta lo scenario ‘scelto’.

Vediamo alcuni casi che mettono in evidenza una simile apparenza. Casi simili all’episodio del gatto nero, o deja vu, visualizzato in Matrix.

Alpha acquista controllata greca Credit Agricole per 1 euro.
Alpha Bank ha accettato di acquistare per la somma simbolica di un euro la controllata greca di Credit Agricole, Emporiki.  

L'istituto di credito francese aveva deciso di liberarsi dalla sussidiaria ellenica per le forti preoccupazioni legate alla crisi finanziaria del Paese e per le ingenti perdite incassate sui titoli di Stato e le partecipazioni azionarie

Alpha ha spiegato che ricapitalizzerà Emporiki con ulteriori 550 milioni di euro, dopo l'iniezione patrimoniale affrontata da Credit Agricole a luglio per 2,3 miliardi. Per la banca francese è previsto un impatto sui conti. L'accordo sarà finalizzato entro la fine del 2012.
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Tutti noi siamo abituati a credere che un’azienda abbia un costo notevole. No, non sempre, a quanto pare. Con 1 Euro non acquistiamo più nemmeno un gelato ormai.

Suvvia, ognuno di noi si fa idee completamente personalizzate rispetto ad ogni termine utilizzato. Qualcuno sta cercando di utilizzare questo potenziale umano direzionandolo (redirect) verso un unico obiettivo emerso. La piramide (grande figura di riferimento storica), tutto sommato, sembra proprio avere questa caratteristica selettiva, come una grande antenna che mette tutti d’accordo.

Borsa: trader, con Tobin Tax rischio marginalizzazione per Milano.
Piazza Affari in negativo con una flessione dello 0,30%, in una seduta dove nelle sale operative si cominciano a disegnare gli scenari sugli effetti della prossima introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie, la cosiddetta Tobin Tax … Non conviene fare trading perché il balzello mangia gran parte del potenziale guadagno. Crediamo che gli scambi sui derivati si sposteranno su piazze che non applicano la Tobin Tax

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Si sceglie di vedere questo scenario impoverente in luogo di un altro finalmente un filo più etico e morale. Non è apparenza, questa? È una scelta vera e propria e, dipende da noi, esattamente come il frattale di un referendum popolare.

Cosa scegliamo di portare ad emersione e vedere? Quale sarà la nostra prospettiva?

Rivista Usa Newsweek solo online dal 2013, addio carta.
L'autorevole settimanale statunitense Newsweek cesserà le pubblicazioni su carta il 31 dicembre e dal 2013 sarà presente soltanto con l'edizione digitale. Lo ha annunciato oggi la società editrice.

La pubblicazione ‘all-digital’ sarà intitolata Newsweek Global e avrà un'unica edizione mondiale, secondo un post che compare sul sito web Daily Beast.
Il nuovo Newsweek sarà consultabile dietro il pagamento di un abbonamento
e disponibile sia su Internet sia su tablet, mentre alcuni contenuti verranno pubblicati anche sul sito Daily Beast, hanno scritto Tina Brown, direttore di Newsweek Daily Beast e Baba Shetty, chief executive.

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Il processo di riassorbimento nel bacino eterico della possibilità è sempre all’opera. Si sceglie di manifestare o di non manifestare. È sempre una scelta che effettuiamo direttamente o indirettamente. La carta sta per essere abbandonata globalmente. Le tendenze attuali sembrano escluderla dal futuro perlomeno tratteggiato da certi ambiti. L’abbonamento è anch’esso una scelta, così come l’utilizzo di un tasto del telecomando del televisore. La Massa detiene il vero scettro del potere.

La Massa è sotto incantesimo. 

È persino logico. Perché? Perché il processo biodiverso umano permette l’esistenza di ogni ambito della scala potenziale di valore, ossia, esiste il povero ed il ricco, esiste l’alto ed il basso, esiste il potere e la remissione, etc.

Per cui deve esistere per forza colui che intende comandare sugli altri

Non mi riferisco solo all’evidenza emersa, ad esempio, attraverso le figure dei ricchi magnati esistenti sulla Terra, ma soprattutto all’esistenza di un potere che esiste tra le righe del Mondo. Un potere non solo umano. Un potere anche di configurazione energetica autorizzata dalla Massa e di entità sottili di vario stampo.

Un’abitudine conferisce all’energia autorizzata, l’iniziazione a condensare una forma esistente e sempre più manifesta, che intende sopravvivere, come ogni altra forma di Vita 3d.

La Magia è la Vita stessa nei suoi cardini meno credibili e apparenti.

HomeBox, la casa che si smonta e si spedisce.
Si chiama HomeBox ed è una delle ultime realizzazioni dello studio tedesco d'architettura Slawik. Uso permanente o temporaneo, d'emergenza o di svago, poco importa. Per l'edificio intelligente l'imperativo è la portabilità, l'idea di farne una casa nomade ma completa da recapitare in un porto e ritirare in un altro

‘La struttura principale è di legno e le misure sono perfettamente corrispondenti con gli standard internazionali per i container merci — ha detto a Gizmag, Han Slawik, capo dello studio tedesco — quindi dopo il primo uso si può facilmente trasportarla altrove e riutilizzare HomeBox in tutto il mondo’…

Costo complessivo, circa 25mila euro l'una, con lo sconto per chi compra più di dieci pezzi. Senza contare che la divisione spaziale può mutare: 

mentre la nuova versione battezzata HomeBox 2 sfoggia misure e altezze diverse per le finestre, è in progettazione proprio in questi mesi una terza generazione di modulo abitativo. Anzi: di casa portatile.
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Il concetto di ‘portatile’ aggancia latitudini del pensiero ‘free’, libero, aleggiante, leggero, indipendente, etc. Come nuvole, vaghiamo per i cieli di questo Pianeta, che equivalgono alla terra e al calpestarla fisicamente. Mettere radici significa diventare concreti? Non solo, significa anche crescere attaccamenti.

L’equilibrio non è solo concreto. 

Anche per questo l’umanità riflessa dai singoli è tanto bisognosa della giusta misura. Le città sono come zavorre pesanti per la nostra spiritualità.  

La tecnologia nemica del sonno.
Per dormire bene, è necessario staccare la spina. Un consiglio da prendere alla lettera, stando ai risultati di una ricerca realizzata all'Hospital for Sick Children di Toronto e pubblicata sulla rivista Canadian Medical Association Journal

Per cadere serenamente tra le braccia di Morfeo, infatti, niente televisione, né computer, cellulari e altri dispositivi elettronici che rischiano di compromettere il riposo notturno… Eppure, sembra essere ormai un'abitudine consolidata, tra gli adolescenti in particolare, infilarsi sotto le lenzuola con cellulari, videogiochi o tablet in mano. Abitudine che, secondo i risultati di una ricerca del Sleep Disorders Center del Jfk Medical Center di Edison, non solo compromette la qualità del sonno, ma anche lo stato di salute generale. Può causare problemi di insonnia, ma anche depressione, ansia, deficit di attenzione e iperattività. 

Queste attività stimolano il cervello e stravolgono i regolari cicli di sonno-veglia’ spiega Peter Polos, l'autore dello studio.

Quindi, per evitare di dormire male la notte ed essere stanchi e assonnati di giorno, bisognerebbe ‘rendere la propria stanza da letto un santuario, al riparo dalle preoccupazioni della giornata’ suggerisce Allison Harvey, esperta di disturbi del sonno, dell'Università di Berkeley. Anche secondo Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di medicina del sonno dell'Istituto San Raffaele di Milano, 'bisogna assolutamente lasciare fuori dalla stanza da letto televisione, computer, cellulari e videogiochi. L'ideale sarebbe spegnere tutto dopo le nove di sera, ma non è così facile. Allora, impegniamoci a spegnere la tv almeno mezz'ora prima di quando abbiamo intenzione di andare dormire e un'ora prima, invece, tutti gli altri dispositivi elettronici'.

Cellulare.
Lasciare il telefonino acceso in camera da letto, appoggiato sul comodino o addirittura infilato sotto il cuscino, per scambiarsi messaggini con gli amici fino a tarda notte? Assolutamente no. Danneggia la qualità del riposo notturno. Non solo perché a livello inconscio siamo sempre in attesa di ricevere un nuovo messaggio, ma anche perché, effettivamente, non poche volte durante la notte veniamo svegliati dall'arrivo di un sms o di una telefonata. Secondo una ricerca della National Sleep Foundation, negli Stati Uniti succede ogni notte (o quasi) al 9% degli adolescenti e un paio di volte a settimana agli adulti. 

In ogni caso, il messaggio che arriva nel corso della notte, anche se lo stimolo sonoro è molto basso e non ci sveglia, causa dei microrisvegli ripetuti al nostro cervello. Così, finiamo col non riposare adeguatamente’ spiega Ferini Strambi…
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E torniamo al ‘tormentone cellulare’. Non vogliamo credere che sia pericoloso? Bene, questa è la nostra scelta e, ciò, autorizza un certo scenario a manifestarsi ed apparire. Non è l’unico, per cui l’alternativa è sempre possibile a prescindere da tutto quello che pensiamo o che ci fanno pensare.

‘Il cellulare causa il cancro’. Innocente Marcolini e la sua battaglia contro l'elettrosmog.
C'è ben poco da festeggiare, ma per Innocente Marcolini è pur sempre una vittoria della giustizia e un riconoscimento ad una battaglia che porta avanti dal 2002 sui danni che le onde elettromagnetiche provocano all'uomo.

È stato l'uso continuo e prolungato del cellulare a provocare il tumore al cervello a questo ex direttore finanziario di una multinazionale: lo ha confermato la Corte di Cassazione, sezione Lavoro, a sviluppare il tumore benigno al trigemino, respingendo così il ricorso dell'Inail che si rifiutava di riconoscere la malattia di Marcolini come una malattia professionale. 

Da ora in poi, all'uomo verrà riconosciuta una pensione di invalidità all’80%.

Ma non è per i soldi che il 60enne di Carpenedolo, nel bresciano, ha portato avanti questa battaglia: 

'Volevo che venisse riconosciuto il legame che c'era tra la mia malattia e l'uso del cellulare e del cordless. Volevo che questo problema diventasse di dominio pubblico perché molte persone non sanno ancora il rischio che corrono parlando a lungo al cellulare senza utilizzare l'auricolare, oppure tenendolo infilato nella tasca dei pantaloni'… Oggi la Cassazione conferma le sue ricerche, portate avanti anche grazie ad un team di oncologi e medici - i professori Giuseppe Grasso, neurochirurgo di Brescia e il professor Angelo Gino Levis, oncologo e ordinario di Mutagenesi Ambientale all'Università di Padova - che lo hanno affiancato nella sua battaglia.

‘Una sentenza importante’ afferma Levis, perché ‘finalmente si riconosce ufficialmente la correlazione, nonostante la contropropaganda e le ricerche per nulla allarmistiche finanziate dalle compagnie che fabbricano cellulari, di tumori provocati dalle onde elettromagnetiche’.

Danni che si manifestano soltanto dopo molti anni - dieci, talvolta quindici -  per questo è importante per Levis evitare categoricamente l'uso del telefonino ai bambini, oltre ad evitare di portarli in tasca o metterli di notte sotto il cuscino. Consigli e accorgimenti che l'oncologo suggerisce costantemente sul suo sito applelettrosmog.it

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È dimostrato. Ci crederemo davvero? Utilizziamo il ‘Metodo Indiretto’ per comprendere quanto le compagnie produttrici di cellulari mettano ‘le mani avanti’ nell’ammonire la propria clientela sul pericolo di base a cui si espone quando accetta di utilizzarlo. Sanno molto bene, perché lungimiranti, che prima o poi le cose cambieranno e infilano paletti tra le righe per in un futuro ipotetico poter affermare: 

‘ve l’avevamo detto. Eravate stati informati. È stata una vostra scelta’.

I passi seguenti sono tratti dai libretti sulla sicurezza di alcuni modelli di cellulari di recentissima produzione.

‘Per garantire la conformità alle norme di esposizione alle radiofrequenze stabilite dall’FCC, dalla IC, dal MIC e dall’Unione Europea, trasportare il dispositivo (si intende ‘il cellulare’) a contatto con il corpo utilizzando solo accessori con clip per cintura integrato forniti approvati da RIM Research in Motion. L’utilizzo di accessori non espressamente approvati da RIM può comportare la violazione delle norme FCC, IC e dell’Unione Europea relative all’esposizione alle radiofrequenze e l’annullamento della garanzia applicabile
al dispositivo’.

Se non viene utilizzato tale accessorio.
Tenere il dispositivo ad almeno 25 cm dal corpo quando il dispositivo sta trasmettendo. Quando si utilizzano le funzioni dati del dispositivo con o senza cavo Usb, tenere il dispositivo ad almeno 25 cm dal corpo.

E ancora indicazioni per ridurre l’esposizione.
Per ridurre l’esposizione alle radiofrequenze (RF), tenere in considerazione le seguenti istruzioni sulla sicurezza: 

utilizzare il dispositivo.. nelle aree dove è presente un segnale wireless forte. L’indicatore che fornisce informazioni sulla forza del segnale wireless si trova nell’angolo superiore destro della schermata iniziale e visualizza cinque barre in ordine crescente. Tre o più barre indicano che il segnale è forte. Una condizione di segnale ridotto, che potrebbe verificarsi in aree come un parcheggio sotterraneo o durante viaggi in treno o in auto, può indicare una maggiore energia erogata dal dispositivo.. nel tentativo di eseguire la connessione a un segnale debole.

Norme d’uso corretto.
Utilizzare la funzione vivavoce se è disponibile e tenere il dispositivo ad almeno 25 cm dal corpo, compreso l’addome per le donne incinte e l’addome inferiore per gli adolescenti, quando il dispositivo è attivato e connesso alla rete wireless… ridurre il numero di ore trascorse in conversazioni telefoniche.

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L’elettrosmog è invisibile all’occhio umano ma non per questo 'meno pericoloso'.

Il telefono cellulare è utilizzato da oltre 5 miliardi di persone nel mondo, in particolare dai giovani e dai minori in età. È diventato uno strumento irrinunciabile per comunicare, ma deve essere utilizzato con precauzione.

Il 31/05/2011 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha classificato 'possibili cancerogeni' i campi elettromagnetici a radiofrequenza sulla base dell’aumento di rischio di glioma (un tipo di cancro maligno al cervello) associato all’uso dei telefoni mobili.

Gli studi scientifici più recenti indicano effetti biologici dovuti all’uso di cellulare e cordless non solo nel lungo termine ma anche nel breve termine. Per questo motivo, nell’uso dei telefoni mobili, è indispensabile seguire il Principio di Precauzione, cioè la minimizzazione dell’esposizione.

I telefoni cellulari sono dispositivi che emettono e ricevono onde radio ad alta frequenza (microonde):

queste, collegano ogni cellulare ad una rete di stazioni radio base, in modo da permettere agli utenti di fare e ricevere chiamate. La quantità di energia da radiofrequenza assorbita da un corpo esposto ad un campo elettromagnetico come quello prodotto dal cellulare (o dal cordless) è espressa dal SAR (Specific Absorption Rate), ossia Tasso di Assorbimento Specifico la cui unità di misura è il Watt/kg.

Minore è il SAR minori sono le emissioni del cellulare. Controllate le emissioni dei cellulari che comprate cioè il livello di SAR in Watt/Kg.

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A questo link è possibile prendere atto di studi molto circostanziati sempre inerenti alla pericolosità dell’utilizzo dei cellulari.

Sarà sufficiente diffondere notizie di questo tipo per convincere la platea? 

Pensiamo a quando in televisione si vedevano fumare persone ‘degne di fiducia’. Ciò equivaleva a convincerci indirettamente che il fumo non facesse male. Oggi è vietato fumare. Quindi?
 
Sino a quando non cambierà il vento che ci ispira, darà difficile osservare un cambiamento epocale nel Mondo. Questo vento si alimenta di noi e poi ci ispira a continuare a farlo.

Noi siamo l’ago della bilancia, la struttura dell’imbarcazione, l’acqua, i remi, etc. Le condizioni meteo risentono di quello che ‘facciamo/pensiamo’. Ma noi riteniamo di subire le bizze del Tempo.

Abbiamo deciso di fare così. Perché?

A scuola cosa ci hanno insegnato? I nostri genitori cosa ci hanno detto? Perché?

Da dove è partita questa onda? Perché è partita?

Domande lecite a cui è interessante dare delle risposte… Ricordiamoci sempre che lo sappiamo benissimo cosa dovremmo fare per cambiare quasi all’istante ciò che tanto ci infastidisce ma che accettiamo ugualmente. 

Dipende da noi.

18102012 S 0 – 292 San Luca Evangelista (Troppo lontano nel Tempo) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com