venerdì 9 agosto 2013

L'albero del denaro.

  
 

Il denaro non cresce sugli alberi.
Detto popolare

Il debito e la leva finanziaria sono permessi a livello legislativo. Se il “codice di leggi” in vigore non permettesse di indebitarsi, la società risultante sarebbe diametralmente diversa da quella usuale, in cui sei auto installato.

È, dunque, a quel livello che occorre guardare e puntare, se veramente sta a Cuore la situazione dell’economia e del conseguente futuro/destino umano?

Oppure, è un altro livello apparente?

Le leggi sono decise da “gruppi autorizzati” di uomini e donne, eletti dalla "base" come loro rappresentanti. O, almeno, questo è quello a cui sei portato a credere al fine di "separarti".
Esistono molti modi per influire sul voto e sul risultato finale di una elezione (legali e non legali, dal momento in cui la "legalità" è un livello apparente, nonchè un "punto di vista" a tutela di una fonte di potere o status quo).

Andare al Governo equivale al controllare l’emissione legislativa? Nemmeno per idea. E questo è un altro luogo comune che impazza alle tue coordinate mentali.

Esiste, infatti, un potere trasversale (diciamo, per semplificare, a livello di Lobby) che controlla i Politici.

Quindi:
  • il voto
  • gli eletti
sono fenomeni apparentemente cardinali. Strumenti per poter parlare di democrazia tra la gente e conferire l’idea che l’umanità si sia mossa (evoluta) nel corso del Tempo o della storia deviata.
 

Questo “conferimento di idee” è un fluido gravitazionale che permette di mantenere il controllo della società umana, visto che un simile “trattamento” è oramai globale ed accomunabile per modalità di somministrazione e caratteristica funzionale.

Diciamo che occorreva un ordinamento di questo tipo per mantenere la Massa ad un livello “appeso” tra “convinzione di contare qualcosa” e “delegazione della propria presunzione di contare qualcosa”. Cioè, per mantenere la Massa aderente allo scorrimento della trama che ha necessità della presenza umana ma non in termini di “influenza”, quanto solo nelle vesti di “ricchi partecipanti” (ricchi di energia individuale).

Il discorso è molto profondo o, meglio, multi livellare.
Il “ricco partecipante” è anche “l’individuo importante” che corrisponde, ad altra prospettiva, all’incarnazione di una energia superiore, che necessita di un mezzo/vettore/scenario al fine di potersi “misurare con se stessa”.

Frattalmente, il discorso sopra riportato, evidenzia una sorta di “manipolazione sottile”, molto abilmente giocata, da parte di un potere che per meglio adempiere al proprio compito/destino deve, necessariamente, rimanere celato tra le righe… pena il decadimento dell’intera “teatralità” del luogo di confronto 3d.
Le infrastrutture servono per amministrare o "permettere una trama", intrattenendo i partecipanti.

Al loro interno tutto è polarizzato, allineato alla funzione insita a livello molecolare (dimensionale); nelle 3d, creare “attrito” al fine di:
  1. ricavare energia
  2. intrattenere
  3. consumare.
Ma anche (ad altro livello):

"permettere qualcosa".

Un loop al cui centro ci sei tu. La free energy sviluppata è su base umana ed è anch’essa una finzione, in quanto l’umano pila/lampadina viene, in realtà, come del tutto prosciugato della propria energia, giungendo infine a morire pur di sottrarsi da una simile condizione.
Dunque, trattasi non di “free energy” ma di “consumo” della risorsa/ingranaggio umano. Umano che va a costituire una "società dei consumi" e che osserva la Natura come costituita da  una “catena alimentare”…

Ergo, le 3d attuali, permettono la riflessione ed il riflettere.

Sino a quale punto puoi accettare di adattarti, pur di evitare di prendere atto che sei caduto in un pozzo verticale d’oblio, corrispondente a quella “caduta immaginaria” che compie l’Anima per raggiungere/nascere nella realtà 3d?

Si narrava del debito e della leva, della legge e dell’illusione… beh, di una serie di fattori che caratterizzano lo "sfondo" entro il quale ti muovi. “Cose” astruse rispetto al tuo cammino ed alla tua presenza? Si direbbe proprio di no, visto che simili caratteristiche sono ormai giunte a minare intere esistenze.

Chi trae vantaggio dall’industria del debito? Sembra, apparentemente, nessuno. Anche guardando le dichiarazioni dei redditi di coloro che amministrano certi tipi di "debito minore", non sembra di intravvedere un grande agio derivante da una simile industria o impianto di condizionamento umano.

Perché? Perché il modello di leggi imperante, li tutela. Perché è sempre possibile nascondere, celare, omettere, soprassedere, su certi numeri e coi numeri.
Tuttavia, non è veramente quello il livello da assumere per cercare anche solo minimamente di intuire la portata dell’infrastruttura del debito/leva. Trattasi di altro livello illusorio.

Come illusorio è il ricorre stesso allo strumento del debito:

le imprese utilizzano il ricorso al debito come fonte di finanziamento (ovvero l'uso di capitali di terzi quali banche o altri finanziatori)… per il vantaggio fiscale che esso genera (gli interessi passivi, formalmente denominati oneri finanziari, che esso genera possono essere usati in sede di stesura del bilancio d'esercizio per diminuire l'utile ante imposte, permettendo un abbattimento delle stesse, aumentando così il valore dell'impresa)…
Link

È una prassi. Una mentalità instaurata nel Tempo e permessa a livello di legge. Una consuetudine. Una via aperta e sempre più seguita. 

Il “valore dell’impresa” è diverso da quello che scaturisce in questa maniera.

Il livello illusorio del "debito pubblico" di una Nazione è ormai per intero alla luce del Sole.

Banche italiane: a giugno quota titoli di Stato sale oltre i 400 mld.
In aumento sui nuovi livelli record la quota di titoli di Stato detenuti dalle banche italiane. Dai dati contenuti nel Bollettino statistico Moneta e banche di Bankitalia emerge che a giugno l'entità dei bond governativi del nostro Paese detenuti dalle banche italiane è cresciuta di 6,6 miliardi di euro attestandosi a quota 401,8 mld di euro.

Link 
 
Sono le banche principalmente a comprare Titoli di Stato dalle aste ufficiali. Banche che ricevono denaro quasi a costo zero dalla Bce e che lo mettono in circolo attraverso la rete di intermediari, che provvedono a gonfiare il costo del denaro ai consueti livelli (a prescindere dal suo "costo all'origine"), sino a raggiungere aziende e privati, veri centri di riferimento del viaggio del denaro, da virtuale a reale per opera degli individui stessi.

Il debito pubblico non esiste.

È un vortice apparente con centro di massa, nella Massa.

Pensa a qualcosa che:
  • non esiste
  • poi esiste per convenzione
  • sino a giungere a divenire "centrale", ossia, reale, per “mancanza di alternativa apparente”.

Ciò che manca a livello globale (scarsità di pecunia) è addirittura traboccante quando si parla della liquidità che ha inondato i Mercati, per opera delle Banche Centrali di tutto il Mondo, al fine di mantenere stabile qualcosa che, invece, tenderebbe a collassare sotto al peso della “crisi”.

Dove va a finire tutta questa liquidità?

Se lo stato economico delle famiglie e delle imprese è sempre più allarmante, in cosa consiste allora questa abbondante presenza di denaro elettronico?
Tutto ciò che viene emesso dall’Autorità Centrale diventa inerzialmente “debito”. Perché? Perché essendo la creazione di denaro, di fatto, un monopolio… è gioco forza che l’intera filiera funzioni a debito.

Di conseguenza, tutto è incoraggiato a funzionare a debito (a norma di legge).

Non c’è alternativa, perlomeno apparente…

Le proprie risorse difficilmente vengono investite da un imprenditore, preferendo ricorrere allo strumento del debito. Perché? Perché la letteratura finanziaria e il proprio livello di sopravvivenza lo affermano/richiedono.

Calcoli alla mano, l’uomo d’affari sa quanto potrà rendere il proprio business. Per cui, gli basterà indebitarsi ad un tasso sostenibile, in maniera tale che nel giro di qualche anno raggiungerà prima il “pareggio” e poi inizierà a guadagnare.

Il tutto senza toccare le proprie risorse, i propri beni e proprietà, le quali rimarranno al di fuori del “rischio d’impresa”.

Giusto o sbagliato che sia, rimane ed è solo un punto prospettico legato al modo presente di respirare consuetudine. 

L’incoraggiamento ricevuto è tra le righe, ossia, proveniente dal centro di potere alimentante gli approvvigionamenti di denaro:
  • la rete di Banche Centrali emittente indiretta del debito.
Una infrastruttura anch’essa.
La centralità del “sistema denaro” è nella mani della famiglia Rothschild.

Una rete umana che ha “deviato”, per quanto riguarda il proprio ambito, il cammino della storia umana.
Niente a che vedere con il potere non manifesto, autenticamente centrale, del Nucleo Primo.

Il controllo del flusso e della creazione di denaro, conferisce massima autorità su tutto quello che discende a cascata. Gli organi di controllo e di Polizia, guardano a valle e mai a monte.

Un perfetto modo per rimanere sempre inosservati ed impunibili. 

Come si potrebbe mai pensare di incriminare le massime Autorità del Globo? È semplicemente impossibile.
Solitamente, quando cade un Impero… in realtà avviene una sua trasformazione.

Livelli più piccoli di potere, le cosiddette “cupole”, vengono meno (vuoto di potere) quando possono essere sacrificate al fine di giustificare accelerazioni di potere diametrali e difficilmente ricollegabili al contesto offerto come capro espiatorio agli occhi dell’opinione pubblica (che non esiste, perché altro fenomeno artificiale).

Un esempio:

come risulta dalla seguente tabella, proveniente da pagina 14 della pubblicazione “Moneta e banche” redatta dalla Banca d’Italia, le “consistenze” della stessa Banca d'Italia relative alle risorse in oro e crediti in oro (seconda colonna da sinistra), sono progressivamente diminuite dal dicembre 2012.


Link 
 
Oltre 30000 milioni di Euro di differenza negativa, in 7 mesi di Tempo, corrispondenti a maggiori vendite o a diminuzione del valore del proprio patrimonio in oro (visto il calo corrispondente del prezzo dell'oro)?
Ossia, la Banca d’Italia è rimasta alla finestra, assistendo alla relativa perdita di valore dei propri asset in oro, oppure si è adeguata vendendo copiosamente?

Il consueto loop con “fermo immagine” relativo alla capacità del singolo di poter “capire”.

Le molte informazioni presenti e disponibili non rivelano mai nulla che vada al di là del “consentito”. 

Come da copione, sei imbrigliato a dovere!

Questa volta l'oro sarebbe un asset inusuale.
L'altro giorno in Commissione Servizi Finanziari, Bernanke è intervenuto dicendo che “nessuno è in grado di prevedere i prezzi dell'oro e il loro andamento” e che “le persone acquistano oro per proteggersi da disastri finanziari o economici”. Ha poi aggiunto che l'oro è un asset inusuale

Turchia e Cina pagano il petrolio acquistato dall'Iran in oro. Vada allora a dire agli iraniani che il loro petrolio non viene pagato con qualcosa di valore ma solo con un asset inusuale…
Link 

Spostare le enormi ricchezze parcheggiate da Tempo immemorabile negli asset in oro, equivale a completare l'opera in corso, di eliminare ogni riferimento "sicuro" per investire le proprie risorse. Cioè, il dettame suggerito è quello di "prendersi maggiori rischi"; in questa maniera gli unici che ne potranno beneficiare (le banche) potranno migliorare ulteriormente il proprio contesto finanziario.

E tu? Non importa a nessuno in quale situazione versi...

La famiglia Rothschild controlla da sempre il prezzo di riferimento dell’oro a livello mondiale. Bernanke recita molto bene la propria parte.

Un “dettaglio”? See…

Un dettaglio certamente non provabile, dal punto prospettico di questo sistema giudiziario, creato ad hoc proprio per proteggere l’opera di controllo e manipolazione di poteri troppo grandi per essere… giudicati.

Più si va in alto, però, e più è difficile scorgere differenze nette tra dimensioni diverse, che sembrano sempre più convergere e collimare, evoluzione umana compresa.

Gli Dei ci creano tante sorprese: l'atteso non si compie e all'inatteso un Dio apre la via.
Euripide

Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.
Francesco d'Assisi

Riparti, dunque, da te stesso:
  1. dal necessario
  2. al possibile
  3. per l'impossibile.

Dipende da te. 

Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2013/Prospettivavita@gmail.com 

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