lunedì 13 aprile 2015

Una realtà costruita per "misurarti".


Frequenza di... (ri)uscita.

Sì... Nomad. Ti ho fatto venire io, qui… Ma, ricordati Nick… sei tu che sei venuto a cercarmi... Quindi a questo punto dovresti farti una domanda:
Ho trovato finalmente quello che stavo cercando?”…
The segnal

Nick (ri)trova le "gambe", ma sembra perdere tutto il resto. Poi, grazie alle nuove gambe... perde anche quello che aveva "cercato".
Che cosa gli rimane? He He...
A te che cosa rimane?
Le immagini che si allargano, lasciando spazio alla visione "da girone dell'inferno"... che cosa implicano nello... spettatore?
La trama esce con te, dalla sala cinematografica. Lo sai, vero?
Nel film qua sopra citato, puoi osservare il “lato nascosto” delle abduction, ossia:
che "fine fanno" (dove vengono portati) gli esseri viventi (non solo umani), che vengono “rapiti”, nell’immaginario collettivo fantascientifico descritto leggendaria(mente), dagli… “alieni”?
Ecco dove vanno a finire. In una rappresentazione “vuota” della Vita sulla Terra (luogo di prelievo e luogo di raccolta, per fini di sperimentazione e, chissà, forse di… business).
Ma... una Terra che esiste davvero? Ossia:
la realtà quanto si discosta dalla visione "altra" della realtà stessa?
Potrebbe non esserci sostanziale, differenza...
Si dice che l’atomo sia una rappresentazione “vuota” della materia potenzial(mente) contenuta (una struttura con la sola forma attorno, come una sorta di "campo morfogenetico vivente"); ecco che, anche nel film, tutti gli oggetti non hanno un “anima”.
Il loro interno semplicemente "non esiste", facendo di loro solo un aspetto ordina(rio/to) esterior(mente), come un’apparenza utile più all’inganno visivo che alla sostanza “utile” degli oggetti stessi.
Come se… per la mente “aliena”, nulla di tutto ciò servisse – nella realtà – a “nulla”.
Ora, a Filtro di Semplificazione attivo, SPS “deduce frattal(mente)” che… gli alieni sono una forma umana, che preferisce rimanere nell’anonimato, nel non (ri)preso in considerazione:
il Nucleo Primo.
Il vantaggio del non essere manifesti è sostanziale, e può essere capito da chiunque ri(esca) a distaccarsi, anche per alcuni secondi, dalla f(orma) incantesimale della realtà attuale.
Perché non (ri)cordi più, oltre ad un certo tipo – (pre)confezionato – di memoria?
Perché ti fermi sempre a “quello che sai perché ti dicono che…”?
Perché non ci metti mai vera(mente) nulla di tuo?
Perché (con)segui?
L’ordine frattale della realtà (ri)emersa (e di ogni possibile forma di reale che riemerge) è la “chiave di lettura”. Qualcosa che non ti verrà mai (in)segnato a scuola!
  
Perché “(s)con(viene)” (non conviene) al potere auto imperante, nonostante tu ne sia “alieno” nella sostanza della perpetuazione e della perpetrazione, che ti limiti ad assorbire e replicare…
Il non (ri)cordare cor(risponde) al… “fluire nella corrente”.




Ad esempio, in ambito di “economia”, la narrazione storica parte sempre dal baratto, sino a giungere alla “conclusione” del denaro.
Ma… “prima” del baratto esisteva solo la condizione di “primitività”? Ergo… di una “non condizione d’intelligenza”, che nulla poteva aggiungere al contesto “logico/razionale/pratico/evolutivo/culturale” di tutto ciò che è (con)seguito?
Naa. SPS legge la frattalità, in quanto loop ridondante ma – anche – come linea (con)sequenziale con "originale via di fuga"; la sfera che contiene e la triangolazione e(s)terna... immaginifica (che è “solo” un altro tipo di logica, solo un po’ più scomoda per il Nucleo Primo. Tanto scomoda da essere stata drenata via dal contesto reale umano filtrato ad hoc).
In “The segnal”, tutto è vuoto… com(preso) l’ambito umano post “rapimento”. Qualcosa viene tolto, levato di mezzo, sostituito con altro… come se:
dall’interno di un cuscino venisse levato sottil(mente) tutto il contenuto “naturale”, sostituendolo progressiva(mente), “alla luce del progresso”, con delle sostanze “acriliche”… molto promettenti a livello pubblicitario ma, nella “sostanza” tutt’altro che naturali; ossia diversa(mente) native e, dunque, “aliene a/per quella linea di continuità che non è solo tradizione o paradigma, bensì, “centralità”.
L’umano odierno è un surrogato “acrilico” di ciò che è stato e che “è” ancora nel potenziale (perché “nulla va mai veramente perduto per sempre). 
Un contenitore (s)vuotato dal di d(entro), col proprio tacito (con)senso… perché “non a pieno capito” e perché l’alternativa è stata nascosta oltre ad un velo che, angolar(mente)... alla propria visione, non permette più di vedere (deviazione)…
Ecco che, allora, “Damon” diventa “Nomad” nel ribaltamento dei piani. 

Nella logica utile al rovesciamento di qualcosa, che “esisteva in una certa forma, prima d’ora”. Qualcosa che non è solo “leggenda o simbolo”. Qualcosa di tangibile che, per esempio, rimanendo all’ambito d’insieme (economico) era:
comunione (comunanza).
Hai anche solo minima(mente) idea di cosa significhi “comunione”?
Hey:
lascia perdere l’episodio che viene (in)scenato in ogni funzione di “Messa”. Oppure, la nozione storico culturale che puoi trovare scritta o (ri)portata pubblica(mente)...
La “comunione” è una derivazione del vivere in (ac)comunanza.
Qualcosa che “oggi” è pratica(mente) "utopia", per come gli umani hanno per(messo) che venissero isolati gli uni dagli altri.
Così vicini, nelle città, da alienarsi oltre alle pareti non solo delle proprie abitazioni ma, sopra a tutto, oltre all’ispessimento delle pareti interne del sistema arterioso/venoso, per opera della “dolcificazione coatta dell’organismo umano di trasporto e sostentamento del potenziale (non)cosciente con(tenuto), sepolto e dimenticato”.
Ciò che “era, è”.
Ma giace dimenticato/sepolto in fondo all’oceano più vasto che, a memoria umana, non venga (ri)cordato. Il “tesoro” che brilla sullo (s)fondo è quel qualcosa che hai smarrito di/in te… qualsiasi “cosa” tu sia divenuto oppure, ora, ti contenga… perché (ri)costruita “tutta attorno a te”…


La frattalità, se sei “on air”… ti indica chiara(mente) tutto. Dalla sua prospettiva… la memoria è incancellabile. La frattalità espansa è la legge/strumento:
  • ciò che dal circuito primario (neutro e senza paternità/maternità apparente) viene evocata ogni volta
  • ciò che (re)distribuisce le grandi concentrazioni di massa nello scenario reale, (con)seguente(mente) (ri)emerso (circuito terziario e a seguire)
  • ciò che, "attual(mente)", (ri)produce la (com)presenza dominante del Nucleo Primo (il circuito secondario, l’avvolgimento del primario per generare/manutenere il terziario o... la “tua” realtà unica di riferimento).
Se, da un verso, la frattalità espansa è la “legge” (neutrale)… dall’altro verso essa è lo “strumento” (polarizzabile dal potenziale)
Qualcosa che (ri)corda da molto vicino il concetto di:
fatta la legge, trovato l’inganno”.
Il potere “secondario” che:
  1. (ri)corda
  2. si accorge
  3. è fermo rispetto a se stesso
e
  • può “onorare la legge, mediante il raggiro”.
L’onore è salvo (nel sottile è il potenziale, che non viene meno in termini di presenza ubiqua e di potenziale manifestazione regolatrice), ma… “una nuova forma emerge non vista” (nella materia è una nuova forma di reale, che emerge per evocazione logica, intelligente, arguta, lungimirante, interessata, etc.).
Se ti sembra che manchino sempre delle risposte, è perché non decodifichi nella maniera “opportuna” (lato “risposta altra” mantenendo il tuo terzo stato) tutto ciò che ti raggiunge esatta(mente), come se… ti trovassi lungo una spiaggia oceanica, raggiunta dalle correnti d’insieme… in grado di far confluire sino a te ogni genere di “informazione”).
La frattalità è come un insieme di infrastrutture dal senso compiuto.
Ora, “ciò che lasci, viene (ri)com(preso)”. Da chi/cosa?
Da ciò che, a differenza tua, (ri)cordanon tanto perché dotato di memoria eccezionale, bensì, perché al vertice di una (f)orma di “edificio reale” a… “sua immagine e somiglianza”, dal/del quale de(tiene) la conoscenza di ogni anfratto, significanza completa, mappatura e potere.
Una f(orma) inclinata, dalla quale scendono a valle... gli intenti ispirati ed ispiranti, pro(venienti) dal vertice (dis)staccato della piramide complessiva(mente) inosservata.
In(fatti), invece di osservare la piramide, tu (con)segui... prendendo atto del solo tronco di piramide (senza il vertice) ma, non certo paradossal(mente), convinto/a di rimirarne per intero l’estensione della forma.
Ossia:
(con)vinto/a di… vedere ciò che "è", ma limitandolo nella portata plasmante la realtà di base, ossia, “alla base della forma (ri)edificata”.
È alla base dell’edificio, che giunge tutto ciò che si (di)parte dal vertice.
Le leggi spingono tutto “lì”, man(tenendo) tutto “qua, così”.


E, allora, accade (perché si apre lo spazio sufficiente e necessario) che la frattalità espansa riproduca la forma di un edificio di reale “monco” (ma egualmente "intero"), modificando opportuna(mente) la genetica degli osservatori a valle.
I sensi si riducono. La capacità del “sentire” si auto limita (“auto”, perché trai questa spiegazione, non avendo mai chiara la situazione d’insieme).
E la conclusione è... uno “stato incantesimale”, nel quale hai sempre e solo l’impressione di fare tutto da solo/a. Un reame caratterizzato dall’assenza della "testa pensante" o, meglio... "ispirante"…
Per cui, l’attore principale rimane nell’ombra e solo dei “ritagli frattali” te lo fanno, di volta in volta, “dedurre”, anche se nella Realtà/Mondo (pre)costituita… il modo per giungere al vertice distaccato, al fine di modificare la forma del reale attuale, non passa più dalle tue “corde evidenti”, tese a mantenere – in realtà – tutto ciò che non ti aggrada, ma che sembra non avere nessun tipo di alternativa possibil(mente) (ri)percorribile, alla tua luce… (s)colpita dalla deviazione, utilizzata per mantenerti anestetizzato/a “qua, così”.
Il "vuoto" viene riempito d’altro e con altro:
i dati in Internet con(vergono) tutti in un unico “luogo comune”, essendo tutti sotto ad un controllo nativo. La privacy è una sceneggiata. La competizione aziendale è una farsa ed, in questo caso… le informazioni “vanno verso l’alt®o”.
Esse (ri)salgono la forma del piano inclinato… come dei salmoni che (ri)tornano alle coordinate della loro “(ri)nascita”.
Per questo motivo è sempre in “ombra”, il processo che puoi seguire tu al fine di renderti conto “dove vadano a finire tutte le informazioni”. Così come il vortice del denaro sembra non portare mai da nessuna p(arte). Così come il debito è centrale e misteriosa(mente) svincolato dal tuo controllo.

Il cielo "sembra cambiare, di località in località", ma... le scie chimiche, ad esempio, ci sono sempre (il cielo è unico).
Le leggi sociali non ti per(mettono) di “vedere” e di (in)seguire il “giro del fumo”, che registri solo per un piccolo vorticare alla luce del Sole, ma che nella realtà è solo “fumo negli occhi”.
Il Nucleo Primo ha reso tutto (il reale emerso) una (con)seguenza (in)diretta della propria (com)presenza, non manifesta (il modo usato è stato descritto in SPS più e più volte).
La legge "serve". Internet “serve”. I tuoi dati vengono raccolti e “servono”. A chi/cosa?
Al Nucleo Primo? See. Il Nucleo Primo sa già tutto di te. Perché tu sei già stato invaso e conquistato… molto molto tempo fa.
Al Nucleo Primo cosa può im(portare) il conoscere ciò che pensi, visto che ciò che pensi è un suo prolungamento “controllato a monte”?
Naa. Internet raccoglie notizie di te a livello secondario (per effetto secondario, ossia, per frattalità espansa. Come una semina frattale, che poi germoglia ovunque). I sottopoteri inconsapevoli del Nucleo Primo, lavorano "automatici"... affinché tu rimanga “qua, così”… guadagnandoci analoga(mente) al Nucleo Primo (ma senza sapere dell’esistenza del Nucleo Primo).
Ognuno recita la “p®opria p(arte)”, senza saperlo... perchè (auto)indotti a/nel farlo.
La “comunione” è stata dimenticata e non sai più nemmeno cosa significhi, nel potenziale recintato all’interno di qualcosa, che è stato (ri)vestito d’altro.
Internet ti “ascolta e registra tutto” (non è l'unica fonte di "backup", ovvio).
Tu sei “misurato”, anche così (il tuo "essere" è scandagliato in continuazione).
Invece di farti un esame del sangue… ti monitorano attra(verso) la Rete. Essendo il tutto, frattale, è la stessa cosa. La tecnologia ha per(messo), alfine, la nascita di Internet, che ora reputi centrale, necessario, senza alternativa.
Ma... che cosa sta emergendo per mezzo dell’infrastruttura in questione?
Un “volto”.







Sì… perché la (f)orma evocata è una “firma”.
E, come tale… la firma è nella forma.
  • se non la (ri)conosci è perché non (ri)cordi…
  • se tu vivessi ancora nella comunione, la f(i/o)rma del “nemico” sarebbe sempre molto evidente e chiara; di quel chiaro che è tale perché lo è al di là del dubbio e della paura (di/per perdere qualcosa, che ti sembra sempre troppo “a rischio”).
La comunione è una polarizzazione del reale. Se una simile gradazione viene anche solo lieve(mente) increspata, te ne accorgi subito e (prov)vedi a…
Altrimenti, non te ne accorgi e (re)agisci, paradossal(mente), andando ad irrobustire proprio ciò che, invece, avrebbe necessità di una (ri)comprensione (assorbimento) consapevole, all’insegna dello stato di comunione stesso (terzo stato).
Oltre all’interesse, da cui s’emana ogni forma di possesso senza (s)fondo…

Gli hacker sanno se vedi video erotici, quali, e possono dirlo a tutti.
Sono trenta milioni gli americani che guardano video porno con regolarità. La cifra citata dal Wall Street Journal è notevolmente superiore a quella che emerge solitamente dai questionari anonimi e che si aggira intorno al 12%.
E se il pudore altera i risultati delle indagini, anche se anonime, ci pensa il tracking online a mettere ordine nelle statistiche e a fornire dati credibili. Brian Merchant ha pubblicato un ampio reportage su Vice per fare il punto della situazione sulla privacy dei visitatori dei siti porno e ne è merso un quadro piuttosto eterogeneo, fino alla previsione di un “pornoleaks” in cui le url visitate dagli utenti dei siti con video erotici potrebbero essere rese pubbliche.
Se guardi porno online nel 2015, anche se in modalità di navigazione in incognito, aspettati che a un certo punto la tua cronologia sia rilasciata pubblicamente con attaccato il tuo nome” ha dichiarato l’ingegnere informatico Brett Thomas.
I sistemi di tracking sono diventati sempre più raffinati e sistemi come Google Analytics sono in grado di fornire informazioni dettagliatissime sulla propria utenza. Browser come Chrome e Safari sono configurati per consentire l’identificazione degli utenti che si muovono in rete.
Quando si compie una ricerca su di un sito di video porno non si viene soltanto diretti verso ciò che soddisfa le proprie preferenze, ma si manda una richiesta a compagnie di web-tracking come AddThis.
La keyword è “agganciata” a un indirizzo Ip e secondo Thomas non ci sarebbe nulla di stupefacente se un hacker mettesse alla berlina le preferenze degli utenti di siti porno. In alcuni Paesi un’azione di hacking di questo tipo potrebbe rappresentare un serio pericolo:
pensiamo, per esempio, ai Paesi in cui la visione di video porno gay potrebbe portare a pene detentive quando non a punizioni corporali.
Insomma le abitudini private degli utenti non sono poi così private come si tende a pensare. Cancellare la cronologia e navigare in incognito può nascondere le proprie viste sul proprio pc, ma non ai siti sui quali si è “atterrati” e ai loro partner.

Merchant ha utilizzato l’app Ghostery per riuscire a capire se ci siano differenze fra un sito e l’altro... Grazie a Ghostery l’autore dell’inchiesta ha scoperto che ogni sito ha elementi di tracking installati e può trasferire informazioni a società esterne oppure ai propri partner di pubblicità settoriali.
L’accesso gratuito alla pornografia online per cui in “era analogica” occorreva spendere moneta sonante si paga in maniera obliqua.
È una regola che, naturalmente, non vale solamente per il porno visto che il 91% dei siti sulla salute inviano dati sulle ricerche mediche a corporazioni esterne...

Secondo Cooper Quentin dell’Electronic Frontier Foundation il pericolo dell’esposizione non è determinato da siti come PornHub o XVideos che hanno tutto l’interesse a mantenere intatta la fiducia degli utenti, ma dai data broker e dai web tracker che maneggiano i dati degli utenti...
Una cosa è certa, per gli hacker più disinvolti capire chi vede video porno e quali sono le clip che predilige non è mai stato così facile. E la possibilità che a qualcuno venga in mente di diffonderli, per vendetta, per scherzo o per ricatto, non si può più escludere. 
Link
  • anche se in modalità di navigazione in incognito...
  • i sistemi di tracking sono diventati sempre più raffinati...
  • browser come Chrome e Safari sono configurati per consentire l’identificazione degli utenti che si muovono in rete...
  • quando si compie una ricerca su di un sito di video porno non si viene soltanto diretti verso ciò che soddisfa le proprie preferenze, ma si manda una richiesta a compagnie di web-tracking...
  • insomma le abitudini private degli utenti non sono poi così private come si tende a pensare...
  • cancellare la cronologia e navigare in incognito può nascondere le proprie viste sul proprio pc, ma non ai siti sui quali si è “atterrati” e ai loro partner...
  • grazie a Ghostery l’autore dell’inchiesta ha scoperto che ogni sito ha elementi di tracking installati e può trasferire informazioni a società esterne oppure ai propri partner di pubblicità settoriali...
  • l’accesso gratuito alla pornografia online per cui in “era analogica” occorreva spendere moneta sonante si paga in maniera obliqua...
  • è una regola che, naturalmente, non vale solamente per il porno visto che il 91% dei siti sulla salute inviano dati sulle ricerche mediche a corporazioni esterne...
  • il pericolo... è determinato... dai data broker e dai web tracker che maneggiano i dati degli utenti
 

Parole. Parole. Parole… Dove si colloca la “sicurezza” di browser, che fanno di questa caratteristica il proprio cavallo di battaglia? He He…
Browser come Chrome e Safari (i “browser”) sono configurati per consentire l’identificazione degli utenti che si muovono in rete
Ma non è dav(vero) tutto qua:
è la Rete (intera) una gigantesca ed unica infrastruttura di monitoraggio umano (un "orecchio" nativamente concepito).
I browser sono solo un dettaglio.
La tua “sicurezza” è un abbaglio. Se non succede nulla a te o ai tuoi “soldi”, è solo perché (ri)entri nel piano del controllo, ossia… “sei perfetta(mente) nel solco dell’aratro”; disinnescato "qua, così".
Se tu costituissi un “pericolo autentico”, stanne certo che… il tuo comportamento scatenerebbe delle ovvie e “naturali” prese di posizioni (Anti)Sistemiche.
Il firewall è la Rete stessa.
Qualcosa di tal(mente) grande da non essere più preso in considerazione.
Ok?
Apri la tua prospettiva. È centrale…
La questione non è solo legata al “porno” (che è solo un “servizio” virale diffuso Globalmente, perché Globale è la richiesta… essendo la sessualità un altro mezzo virale per il controllo, l’auto intrattenimento e la permanenza perpetua nel “qua, così”).
La questione è "una" mente che sfrutta la frattalità espansa, la frattalità del/nel tutto.
“Tutto” è, ormai... controllo.
Ti danno qualcosa che rafforza lo status quo ed, allo stesso tempo, ti indebolisce… facendoti pensare all’esatto opposto.
Tu... che cerchi una “via di fuga”, nel caso estremo di una Vita completamente insoddisfacente… a cosa ti appigli… quando nemmeno il denaro non ha più nessuna valenza adatta a man(tenerti) vivo/a?
Quali alternative hai?
Hai tutte le alternative (per)messe. He He… Che amarezza. Vero?
Ci sono tutte le forme di droghe possibili ed immaginabili e c’è sempre il “comodo” suicidio.
Ma nessuna “pista” sembra in grado di condurti sulla “visione frattale anche della (ri)soluzione”. Ossia:
persino nella disperazione più totale, allorquando cadono tutti i “tabù”… non (ri)esci a venirne fuori.
Anche quando sei disposto/a a metterti in gioco senza paure (perchè la paura è diventata tutto e troppo grande), quando non hai più nulla da perdere… non (ri)cordi altro che ciò che ti passa il “convento”.
Sei libero/a di morire, se vuoi.
Sei libero/a di corroderti come meglio credi.
Ma nulla cambia nella sostanza, che ti (pre)vede “qua, così”.
Tu sei un (ri)tornante, senza memoria.
(Ri)torni sempre “qua, così”.
Accorgiti. Fermati. (Ri)corda
Osserva la realtà emersa, con “occhi” che non la vedono per la prima volta. Attingi dal tuo profondo bacino del potenziale. Qualsiasi sia la forza dell’in(canto)… la tua potenza è sempre superiore… perché, nella realtà attuale, sei tu a fare tutto!
Rispondendo al segnale (im)portante ricevuto, attra(verso) la passiva/attiva/neutra(le) (non importa, perché “viene dopo al disinnesco posto invasione e conquista) emulazione.
Ti sembra di essere di(verso/a) da tutti gli altri?
Bah. Le “diversità” attuali consistono nell’essere tatuati… alla moda?
He He… “bel(la) ribelle che sei”.
Ma non ti accorgi di esserti solo uni(formato/a) ad una tendenza, che (di)pende sempre dalla stessa p(arte)? Stai solo recitando
Il piano è inclinato.
Il solco dell’aratro lo puoi percorre anche in “larghezza”, mentre scorri sempre nella direzione del piano inclinato (pre)disposto.
L’apparente “diversità” è… un labirinto ricco di possibilità (direzioni) che, in realtà, portano tutte verso l’unica direzione della (pre)vista... “uscita”; ben camuffata nel/dal fatto che:
  • molte direzioni sono solo un “vicolo cieco”
  • rendendo l’unica “uscita” come quella “giusta”.
Un grande ordito strategico, nell’unico (in)tessuto del reale (pre)visto.
Il denaro è una “via di uscita”? Ossia, se tu (ri)uscissi a renderlo più equa(mente) (re)distribuito… allora la società sarebbe “migliore”? Il Mondo sarebbe un luogo “migliore”?
Come nasce il "tesoretto" - Quel miliardo e mezzo abbondante è spuntato non tanto per politiche virtuose del governo quanto per una delle tante scorciatoie contabili prese da Palazzo Chigi:
di fatto, si tratta di un margine sull'indebitamento.
Con la crescita del Pil stimata per il 2015 allo 0,7% contro lo 0,6% del settembre scorso, il deficit in rapporto al Pil sale dal 2,5% al 2,6%: ecco quei 1,6 miliardi.
Il guaio è che in attesa di tagli non ancora concreti (e senza nuove entrate, cioè nuove tasse, come promesso da Renzi), quei miliardi sono frutto per ora di solo indebitamento
Link
  • una delle tante scorciatoie contabili
  • si tratta di un margine sull'indebitamento
  • quei miliardi sono frutto per ora di solo indebitamento…
Si tratta di 10 milioni di soggetti che riceverebbero 160 euro da maggio a dicembre, ovvero 20 euro al mese. Un quarto del bonus da 80 euro, ma per soggetti che guadagnano circa 400-600 euro al mese si tratterebbe di un incremento del salario del 3-5 per cento...
Link 
Il linguaggio del “denaro” ("numeri") non lo capisci proprio. Figurati quello della sua “ombra portante”:
il “debito”.
Qualcosa che puoi anche spenderci “sopra” tutta la “tua” Vita, magari giungendo ad essere un “esperto… con(vinto) di…”. E, bada bene, puoi divenire anche un esperto in ambito rivoluzionario, illuminato, altruistico, da beatificazione post mortem, etc. … ma, se non ti accorgi di essere sempre dentro al fiume del denaro, a sua volta contenuto nel solco dell’aratro del Nucleo Primo (abbaglio)… allora, a nulla servirà la tua Vita così spesa… se non per “servire a man(tenere) viva l’immagine combattuta e dibattuta del denaro, del debito, di tutto ciò che (con)segue e viene “prima di te”…
La Terra è un “bel Pianeta”. E ci credo! Tu devi “stare bene” in un luogo, per accettare passiva(mente) di… rimanerci in eterno.
Il (ri)cordo è im(presso) nel tutto, perché tutto è… memoria.
La particella fonda(mentale) SPS è l’unica costituente il tutto (a livello di potenziale, ossia... di contenitore + contenuto).
Un tutto artificiale, ovvio…
E come tale, la particella è sempre la sede del (ri)cordo, anche se la memoria è un concetto deviato, che la associa ad un “luogo fisico” ben preciso.
 
Non con(fonderti) troppo le idee con un concetto limitato e limitante di “banco di memoria” (che ti avvolge per abitudine, con ad esempio… ogni forma di struttura di memoria delimitata sul modello di un hard disk o di una chiavetta Usb).
La particella ricetrasmittente il segnale (im)portante del Nucleo Primo, è anche una memoria, della quale “tu sei costituito/a”.
Per motivi legati ad una certa simbologia, come una sorta di induzione energetica alla convergenza del potenziale nella sua localizzazione specifica (cella di memoria fisica, raggruppata in un oggetto specifico)… frutto della (com)presenza di un passato drenato via ma, sostanzial(mente), sempre presente… tu hai la facoltà di (ri)cordare anche credendo a tutto ciò che ti raggiunge, da ciò che fu, e che ha caricato in determinate “zone fisiche” delle informazioni cardinali (aree di memoria).
Un esempio è:
il Cuore (organo e… memoria).
Come ti interfacci al tuo Cuore?
Non certo (ri)pensandolo come alla “pompa per la circolazione del sangue nel corpo”.
No?
Se non “ci credi”… dove vuoi andare?
Semmai, ti limiterai e continuerai a…defluire con la corrente, che nemmeno registri più.
Il (ri)cordo circo(scrive) qualcosa, che non è gradito allo status quo.
Ovvio, un certo tipo di (ri)cordo.
Quale?
Tu che ne dici?
Le nuove generazioni dimenticano sempre di più.
E di questa "direzione" te ne puoi immediata(mente) rendere conto, anche solo osservando a ciò che si va dimenticando, complessivamente, relativa(mente) ad un certo modo di vivere, ancora vivo nella memoria delle generazioni dei “nonni”, guarda caso sempre più re(legati) nelle condizioni di “zavorre rimbambite dai medicinali”.
Non è normale invecchiare in questa maniera.
Non è normale e ciò mette in ri(salto) il vero aspetto di una tecnologia/sapere/religione, che ti assiste mentre muori sempre più distante da te... prolungando solo l'agonia (manipolazione).
Perchè non finisce mica "lì", la... "cosa".
Il morire è una scienza:
da come muori (di)pende come (ri)tornerai in Vita.
Quali sostanze altre hai in corpo, al momento della morte?
La chimica è (cono)sc(i)enza. Una scienza che non capisci
Che cosa ti accade (d)entro?
Che cosa ne sai?
Perché, ad un certo punto, “senti” di doverti abbandonare ad una corrente che ti vuole tanto remissivo/a? Perché in grande depressione?
Dopo che hai “lottato” per una Vita intera… perché ti lasci andare “così”?
Le forze ti mancano, oppure… è la speranza che viene meno?
Puoi morire dentro ed essere ancora vivo/a?
Sì.
È possibile, dal momento in cui esiste la tecnologia, che ti (s)vuota e sostituisce il tuo interno con qualcosa d’altro.
Un frattale "esterno", a tal (ri)guardo, è ad esempio, la chirurgia estetica, che ti "tiene insieme" (ri)correndo ad una attività di (ri)modellazione del tuo aspetto:
aspetto che, poi, osservi (d)allo specchio e che agisce sulla mente, la quale s’illude di vederti (ri)tornato giovane e, per questo, risollevandoti dall’abisso della depressione nel quale eri caduto/a.
E quando (ri)torni a vivere, come ti (com)porti?
Ancora nello stesso modo, aderendo a ciò che ti ha riempito le rughe di una falsa speranza derivante da un… “falso Dio”.
Forse alcuni "film" ti dipingono  migliore rispetto a “prima”, ma… nella sostanza sei il solito “consumatore, che si consuma e consuma se stesso, giorno dopo giorno, ancora una volta e per sempre”…
Ah. Dimenticavo:
la chirurgia estetica non è per tutti.
Ma lo diverrà. Stanne certo/a.
Perché essa è un’altra freccia per l’arco (Anti)Sistemico…
L’articolo è caotico? Beh… allora fai più ordine in te stesso/a.
He He
 
Anche oggi viviamo genocidio causato da indifferenza e silenzio complice…
Link
“Noi non abbiamo più un imperatore anticristiano che ci perseguita, ma dobbiamo lottare contro un persecutore ancora più insidioso, un nemico che lusinga...
Non ci flagella la schiena, ma ci accarezza il ventre; non ci confisca i beni (dandoci così la vita), ma ci arricchisce per darci la morte; non ci spinge verso la libertà mettendoci in carcere, ma verso la schiavitù invitandoci e onorandoci nel palazzo; non ci colpisce il corpo, ma prende possesso del cuore; non ci taglia la testa con la spada, ma ci uccide l'anima con il denaro”…
Ilario di Poitiers, vescovo, V secolo
Oltre Orizzonte.
L’evidenza "corrompe", soprattutto, quando è (app)arente… “vuota” al suo interno.
Qualsiasi f(orma) assuma questa "realtà"... oc(corre) che tu vada "Oltre".
 
Ri)corda(lo) alla “tua… logica”.
 
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com


4 commenti:

  1. che poi se la terra è una prigione dove sistematicamente le nostre anime vengono costrette a reincarnarsi (con buona pace del libero arbitrio), la liberazione dovrà necessariamente avvenire in questa dimensione....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao "Runner", ieri ero a Milano e non sapevo che era in programma la maratona. Wow! C'eri anche tu?

      Esatto! "Qua, diversa(mente)"...

      Cambiamo "musica". Il "disco è rotto" :)

      Grazie e serenità.

      Smile

      Elimina
  2. Fantastico...questa mattina ho scritto di getto un testo che mi è venuto da dentro ... e solo ora ho letto questo articolo, pubblicato da te oggi pomeriggio: tutto corrisponde, tutto combacia. Abbiamo espresso, in modi e "metafore" diverse, più o meno gli stessi concetti (almeno mi pare).

    Ecco il testo (lo lascio così com'è, senza correggerlo o integrarlo):

    -[ Qui, lunedì mattina 13 aprile 2015 ]--------------------

    Si dice che la storia è ciclica e periodicamente si ripete.

    Si dice che questo accade perchè la gente non ha memoria, non ricorda i propri sbagli.

    In effetti nel nostro corpo il processo di imparare dai nostri sbagli funziona, è attivo, e per certi versi ci aiuta a "salvarci la vita" e continuare a esistere. Ne abbiamo prova tutti i giorni.

    Questa nostra "proprietà" di imparare dagli sbagli, il parassita, l'ospite che ci invade e che di noi si ciba, l'ha lasciata intatta, proprio per evitare che il corpo, in cui risiede e di cui ha bisogno, si danneggi troppo presto.

    Ma cosa ci rimane dopo la nostra morte? cosa rimane dopo la morte di 2 o 3 generazioni di questa memoria che potrebbe salvare la vita a noi e a tutta la razza umana?
    Nulla.

    Ecco perchè la storia si ripete ogni, circa, 75/100 anni: perchè noi dimentichiamo tra una vita e l'altra, e la nostra stirpe, la carne della nostra carne, alla quale negli anni abbiamo raccontato i nostri sbagli, dopo un pò si dimentica ... E quando ciò che resta dei nostri errori sarà arrivato ai nostri nipoti, saranno ormai talmente sbiaditi, alterati, inquinati, distrutti dal sistema ... che saranno dimenticati e gli sbagli di un secolo prima ripetuti, un po diversi, ma sempre contenuti nella "forbice" definita dal sistema e accettata dal parassita che ci invade.

    Quindi? chi è che "ricorda"? Chi, oltre al parassita che non ha alcun interesse ne intenzione di svelarsi, potrebbe ricordare oltre la vita? a chi, ora, dobbiamo rivolgerci per .. accorgerci?

    Potrebbe, può, farlo quella parte di noi da troppo tempo dimenticata o ignorata. La parte più eterna del nostro corpo fisico, quella parte di noi che comunemente viene chiamata *anima*, che comunica con noi/corpo tramite la *consapevolezza* utilizzando come canale comunicativo *l'Amore*.

    Quella "parte di noi" che quando il nostro corpo smette di funzionare, ritorna da dove è venuta. Desolata se ha accumulato durante la vita poche e/o pessime esperienze, felice e allega se ha vissuto una vita intensa e consapevole.

    Ma chi vorrebbe ritornare a "farsi un giro" in un corpo fisico, se nel precedente viaggio ha vissuto e visto cose inutili, per nulla gratificanti e in compagnia di un ospite succhia-energia che non gli lascia spazio?
    nessuno, ovvio. E se questo accade nessuna memoria potrà essere passata oltre.

    E allora gratifichiamola questa *anima*! ... facciamogli venire la voglia di tornare a "farsi un giro"! Facciamogli vedere quanto è bella la vita, la natura, il mondo in cui viviamo. Come si sta bene se i rapporti con i nostri cari sono sereni e amabili, come è appagante trattare le persone che gli alti chiamano "i tuoi nemici" come se fossero "allenatori" che ci aiutano ad imparare ed evolvere.... Smettiamo di dare consenso a quell'ospite che si ciba di noi semplicemente perchè lo lasciamo fare. Insomma.

    Cerchiamo di vivere consapevoli e sereni, e chissà che la nostra "anima", arrivata felicemente in noi con in mano una missione nobile e pregna di "cose interessanti da fare", decida di rivelarci qualcosa di utile sulla nostra vera origine. Basta saperla ascoltare.
    ----------------------

    Ciao
    Dario

    RispondiElimina
  3. Ciao Dario, molto bene or dunque :) Ti ringrazio per la condivisione...

    Sull'ambito "Anima": come ben sai, considero l'Anima non come una parte dell'individuo, se non nella misura in cui... accidentalmente un suo frammento è caduto nell'individuo. L'Anima la percepisco di più, come... un essere a sè, intenzionato a recuperare tutti i propri "pezzi". Pezzi che hanno donato la Vita eterna agli ibridi umani (costituiti da/di una trinità di nature diverse)...

    L'Anima, ad ogni effetto, è la fonte del segnale più autentico, relativamente all'intenzione pura di estrapolarci da "qua". Ovvio, lo fa per "divorarci", una volta riuniti ad essa.

    Quindi... attenzione a qualsiasi cosa accada, anche dopo la "liberazione" :)

    Ancora grazie Dario!

    Un caro abbraccione. Serenità. Smile

    RispondiElimina

"Fai..." un po' Te.