venerdì 11 dicembre 2015

Il decreto “salva… chi/cosa”?



Che cosa salvano... i "decreti"? Lo status quo.
Salvabanche, Ue: "Le 4 banche salvate vendevano prodotti inadatti. Governo responsabile"...
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Quale tipo di "pubblicità" è contenuta in "tutto quello che succede"? In Europa, il vento soffia dalla parte della Ue:
la sua condensazione ha preso vigore dal momento in cui... è "scoppiata l'ultima grande crisi internazionale".
“Qua, così” non hai scampo se non inizi ad accorgerti.

Ma, un momento. Urge una definizione esatta dei termini, prima di andare avanti.
Non hai scampo = rimani auto ingabbiato/a in questa versione di reale manifesto (“qui, così”). Ora, a qualcuno potrà anche andare bene ma, una simile presa d’atto, deriva dall’ignorare quello che, così, si evita di raggiungere (alternativa sostanziale). Per cui, si può asserire che:
“qua, così” tu sei ingannato (mantenuto all’oscuro), rispetto al tipo di esistenza che puoi condurre se solo… ricordassi. Una dimenticanza che non è accaduta per caso, bensì, che è sopraggiunta proprio grazie al tipo di indottrinamento che, via via, si è auto installato a livello d’abitudine “forzata”. Senza una causa dominante manifesta, tu consegui.
Accorgerti = renderti conto della causa dominante, che è non manifesta, proprio per una migliore efficacia della propria strategia di “comando e controllo”. Qualcosa che è a metà tra il diretto e l’indiretto e che, in definitiva, “è entrambe le circostanze, allo stesso tempo e sempre a livello causale”.
Dunque, se non ti accorgi“non hai scampo”:
rimani “qua, così”.
  


SPS non continua a ripeterti sempre le "stesse noiose cose", ma… sta trovando il modo di renderle progressivamente sempre più chiare ed evidenti. Sempre più chiare perchécosì talmente evidenti, “se hai gli occhi per vedere”.
Che cosa vedi? La vedi la "rete"? Stai guardando... dalla rete.
Una dima strategica perfetta, intende che “tu” non sappia mai con sufficiente chiarezza, “con chi/cosa hai a che fare, veramente”.
Che “tu” non sappia mai bene cosa fare e a chi/cosa rivolgerti.
Che “tu” sia come isolato da te e dagli altri, a loro volta versanti nelle tue stesse condizioni artificialmente evocate dal Dominio.
Che “tu e gli altri” siate convinti di versioni delle cose che non equivalgono, nella sostanza, al nesso causale che permette viralmente di riprodurre continuamente lo stesso “ceppo batterio dominante”.
Tutto ciò, e molto altro, è il “non rendersi conto/non accorgersi” dei motivi e dei perché/come, la realtà manifesta è così tanto… discutibile.
L’isolante perfetto è un insieme di leggi, mansioni, professioni, arti e mestieri, che ricadano sempre e solo sotto all’egida della dipendenza.
Dipendenza totale e parziale, non importa (perché è “tutto assieme”, che funziona meglio).
Senza idee chiare, non vai mai "Oltre Orizzonte".
Senza una chiarezza, derivante anche da una concezione della “responsabilità diretta”, non “paga mai veramente nessuno ed, allo stesso tempo, pagano sempre e solo dei capri espiatori, a vario livello ma mai causali dominanti”.
Causali dominanti = all’altezza gerarchica (a monte, alla sorgente, alla causa, alla ragione) del Dominio.

Spazio Sostanza.
Tutto il resto, che non è “causale dominante” è solo una conseguenza, al tuo pari. Infatti, tu puoi riassumere vari aspetti, inerenti a vari ambiti che vai a ricoprire “qua, così”. Per cui, puoi ricoprire vari ruoli, ma non puoi mai divenire “causale dominante”.
Almeno, sino a quando, non porti a termine un iter (ricordare di essere), che SPS sta riportando progressivamente alla luce manifesta dell’accortezza.
È nel pamphlet, intessuto nei tempi richiesti, che SPS sta accumulando, condensando e focalizzando in termini di valore aggiunto, tutto questo e oltre. Ma non ti preoccupare:
non è, questa, una forma di pubblicità per il classico “libro ad evento mediatico”. No. SPS non fa questo. Perché, SPS non è questo.
L’opera, leggera e leggibile, quando sarà pronta, sarà disponibile su questa frequenza “gratuitamente” (per maggiore franchezza: sarà gradita una spontanea offerta. Quello che reputi “giusto, per la tua economia”. Se non puoi, non importa… perché, a quel punto, allora “sarà giusto così. E l’opera sarà comunque tua, scaricando la tua copia gratuitamente”).
È complesso, giungere al fulcro di ogni questione, accorgendoti della “causa dominante” (la “questione è unica”).
Ma, una volta che hai agganciato lo “schema (la dima frattale espansa)”… tutto diventa “semplice”. Perché, a quel punto, si tratta di seguire coerentemente “uno schema che si replica in continuazione”.
Nota bene:
  • uno schema che si replica in continuazione.
La “chiave è… frattale espansa (o chiamala come Diavolo credi)”:
un effetto virale
che si diparte da una origine celata ai sensi della Massa.
Pensionato suicida dopo aver perso risparmi, la lettera sul pc
Luigino D'Angelo, il pensionato 68enne di Civitavecchia, che lo scorso 28 novembre si è tolto la vita, dopo aver scoperto di aver perso tutti i suoi risparmi alla Banca dell'Etruria, ha lasciato sul suo pc una lettera in cui spiega le ragioni del suo gesto...
È lui stesso a raccontare, da quanto scrive Etruria News, nero su bianco il suo calvario...
Una lettera con molti refusi, segno di confusione e disperazione ma, allo stesso tempo, straordinariamente sintetica e concisa.
Un duro atto d'accusa mosso a tutte quelle persone, dipendenti della Banca dell'Etruria, che con lui avevano avuto a che fare in questi ultimi mesi.
Quando la banca decide di cambiare il suo profilo nell'investimento, da basso rischio ad altissimo, gli ha impedito, con mille scuse e mille espedienti (così racconta la moglie a Etruria News) di rientrare in possesso del suo capitale di 110mila euro e un lingottino d'oro.
Nella lettera, l'uomo parla dei tentativi fatti, del responsabile titoli della banca che non gli ha mai detto realmente come stavano le cose. Del funzionario inviato dalla sede centrale di Arezzo (una donna) che ha continuato a rassicurarlo:
"Luigino stai tranquillo, anche i miei genitori hanno fatto questo tipo di investimento. Se non fosse stato sicuro glielo avrei impedito io, non ti pare?".
Luigino le ha provate tutte. Si è rivolto anche ad alcuni colleghi giornalisti per raccontare la sua storia. Ha contattato avvocati ed è andato pure nella caserma della Guardia di Finanza per sporgere una denuncia che però non è andata a buon fine.
Voleva che tutti sapessero cosa stava accadendo dal giugno di quest'anno ma non c'è riuscito.
Il colpo di grazia è stato il decreto "salva-banche" che ha azzerato tutte le azioni e le obbligazioni subordinate e mandato sul lastrico decine di migliaia di piccoli risparmiatori.
Per lui più che la perdita dei risparmi di una vita, è stata l'umiliazione, quella presa in giro costante, che l'hanno privato poco a poco, oltre che dei soldi, della propria dignità.
Correntista da oltre cinquant'anni con la filiale di Civitavecchia della Banca dell'Etruria e prima di lui i suoi genitori. Quella fiducia violata. Un tradimento inaccettabile.
Sulla morte del pensionato sono intervenute anche le varie associazioni dei consumatori, Adusbef, Federconsumatori, che hanno espresso le condoglianze per la tragedia che ha colpito "un risparmiatore di Civitavecchia che si è suicidato dopo aver appreso di aver perso i risparmi di una vita investiti nella Banca Popolare dell'Etruria e Lazio, oggetto dell'esproprio criminale del risparmio anticipato del bail-in". Le associazioni hanno anche chiesto al procuratore capo di Civitavecchia di aprire un'indagine per verificare se il decreto sulla risoluzione delle quattro banche sia "compatibile con le norme penali e con la Costituzione". E, a quanto si apprende, la procura di Civitavecchia avrebbe formalmente aperto un fascicolo sulla vicenda.
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L'umano è "umiliato", reso impotente dagli "altri" e dalle "Autorità".
Che cosa è successo, veramente? A parte le “colpe parziali, di mezzo”, dell’isolante AntiSistemico… che cosa succede, ad ogni istante?
La restaurazione temporale del Dominio (status quo by reset).
Ma, si capisce che - vista la notizia appena riportata - tu abbia necessità di maggiore concretezza. Per cui, SPS abbassa di ottava la prospettiva, in maniera da inquadrare ancora la “stessa cosa”, ma in una maniera a te più consona. Appunto, rilevando il Dominio attraverso i Punti (più vicini) di Riunione AntiSistemica (potere sotto dominante):
  • Renzi (la politica)
  • Banca d’Italia (asset centrale bancario italico)
  • Unione Europe (Bce, asset centrale bancario europeo).
Le Autorità.

E, poi, ancora più “sotto”:
  • sindacati
  • operatori
  • associazioni di consumatori
  • politici
  • magistrati
  • giornalisti
  • ordini vari
  • funzionari, etc.
L’origine “detta” (trama) e le sotto origini “scrivono” (intessono), mentre, la Massa “legge ed elegge”.

Sei "senza rete di protezione", a differenza dello status quo.
Il signor D’Angelo “aveva tentato di sottrarsi da qualcosa, che non lo soddisfaceva più”. Tradito. Avvilito. Avviluppato da/in... Non era “ignorante (nel senso che non ignorava quello che stava per accadere. Il rischio che correvano i suoi risparmi).
Ma a nulla sono valsi i suoi “tentativi di svincolarsi da qualcosa che non sente mai ragioni, per lasciarti andare prima del tempo”.
Prima devi essere “divorato e digerito”. Devi fare il “tuo” tempo.
Il suicidio gli complica ancora di più le “cose”. Ma non è in questo articolo che vanno approfondite certe tematiche.
A chi poteva rivolgersi “qua, così”? Oltre al Gabibbo, a nessuno.
Perché, nessuno è veramente a capo del “come vanno le cose”.
Ognuno compie un pezzettino di strada. Ma, poi, si ferma “lì”. Ignorando cosa ci sia d’altro, al di là della propria mansione, competenza, giurisdizione, ordinamento, intenzione, impedimento, interesse, ambizione, dovere e/o diritto, etc.
Nessuno sa. Nessuno conosce. Nessunopuò.
E, dunque, non è una scusa… quello che può asserire un qualsiasi funzionario di/a qualsiasi livello. C’è sempre un passato da accusare e un presente da cavalcare. E il futuro? C’è sempre un futuro da mantenere nei parametri di leggi trascritte e mai, veramente, scritte nè descritte sostanzialmente.
Qualcosa che per ispirazione “discende dal cielo”, lasciando dietro di sé solo tracce frattali espanse e null’altro. “Qua, così”, dunque, per tenon c’è mai una pista chiara, da seguire senza nessun dubbio.
La fascia isolante, tra te e la causa, esiste proprio perché “non ti accorgi più della causa dominante”, per cui… tutto si riallinea di conseguenza. Per “capirlo” hai due vie:
  1. ricordarlo
  2. ricomprenderlo per via frattale espansa.
Ora, il ricordare è qualcosa che necessita della “goccia che fa traboccare il vaso”, per cui, forse, è più semplice “accorgersi (frattalità espansa)”.
Esiste anche la terza, canonica, via, nella quale è il Dominio che ti rifornisce le originali informazioni (memoria) ma, “qua, così”, è quantomeno impossibile che accada. Non trovi?

Auto velo.
Salva-banche, il dramma dei risparmi in fumo. Cosa sta succedendo?
Quattro gli istituti coinvolti: Banca dell’Etruria, Banca Marche, le Casse di Risparmio di Ferrara e di Chieti.
La denuncia: “Risparmiatori beffati”.
Duello con la Ue sul salvataggio.
Che cos’è il decreto salva-banche
È un decreto emanato dal governo Renzi che salva degli istituti di credito dividendoli in due parti:
una “good bank” - o banca ponte - cui sono stati conferiti gli attivi ad eccezione dei crediti in sofferenza, e una “bad bank”, il contenitore delle suddette sofferenze.
Non è tecnicamente un salvataggio di Stato, perché i soldi ce li mettono le altre banche: ben 3,6 miliardi...
Molti cittadini lamentano di aver perso tutti i propri risparmi, come sarebbe accaduto al pensionato suicida a Civitavecchia. Come è potuto succedere
Il decreto salva-banche del governo ha azzerato il valore delle obbligazioni subordinate. Secondo le stime di Federconsumatori, i risparmiatori toscani in possesso di obbligazioni subordinate di Banca Etruria sono fra i 30 mila e i 50 mila, e avrebbero perso una media di 15-20mila euro a testa
Perché i risparmiatori hanno investito in obbligazioni subordinate
È vero anche che molti risparmiatori sarebbero stati indotti a sottoscrivere titoli della propria banca in cambio di condizioni di favore per prestiti e conti correnti, ma quelle obbligazioni hanno spesso garantito rendimenti piuttosto alti. Rendimenti maggiori, corrispondono a rischi più alti di perdere parte o totalità del capitale investito. Non solo, il tempo per accorgersi di quanto stava accadendo molti l’hanno avuto:
le quattro banche virtualmente fallite (Banca Etruria, Cassa Marche, CariChieti e CariFerrara) prima di finire all’asta sono state commissariate per mesi (Etruria) o addirittura per anni, come CariFerrara. 
Chi ha perso i propri soldi ha qualche speranza di essere rimborsato in futuro
Gli obbligazionisti subordinati dei quattro istituti oggetto del decreto salvabanche, come Banca Etruria, “sono liberi di protestare: e se sentono di essere stati non rispettati da qualcuno nei loro diritti, ci sono le autorità giudiziarie competenti della Repubblica, le autorità di vigilanza competenti sul mondo bancario, e quindi ci sono giudici in grado di dare risposte”, ha detto Antonio Patuelli, presidente dell’Abi a La Stampa.
Inoltre il governo sta lavorando a un fondo di solidarietà che prevede risarcimenti: si tratta, ha detto il ministro del Tesoro Padoan, di una “misura umanitaria”
Bankitalia ha accusato l’Europa di aver detto “no” ai salvataggi attraverso il Fondo Interbancario. Perché questo duello con l’Unione Europea
Dal primo luglio 2014 la Commissione tratta le iniziative, come il salva-banche, alla stregua di aiuti di Stato. Secondo il capo della vigilanza della Bankitalia Carmelo Barbagallo il mancato intervento con il Fondo Interbancario di Tutela dei depositi è stato stoppato per la "preclusione manifestata dagli uffici della Commissione Ue".
I paletti di Bruxelles, dunque, avrebbero impedito un salvataggio meno doloroso. La Commissione ha però replicato che c’erano tre possibili strade per salvare le 4 banche italiane:
una con fondi privati, una usando il fondo di tutela dei depositi, che comunque avrebbe fatto scattare la risoluzione e le perdite per gli obbligazionisti subordinati, la terza (poi percorsa) usando il fondo salva-banche.
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Alla luce della lettera del pensionato suicidatosi, come ti appare queste espressioni?
il tempo per accorgersi di quanto stava accadendo molti l’hanno avuto
sono liberi di protestare: e se sentono di essere stati non rispettati da qualcuno nei loro diritti, ci sono le autorità giudiziarie competenti della Repubblica, le autorità di vigilanza competenti sul mondo bancario, e quindi ci sono giudici in grado di dare risposte…
Certo. Sei nel consueto loop. In quanto tempo ti verranno date le “risposte? Fai, prima, in tempo anche a… morire.

Sei libero/a di… protestare”:
diabolico (come a dire: sono cavoli tuoi).
Chi/cosa “vigila sul territorio”? Chi/cosa ci guadagna? Di chi/cosa continui a non accorgerti?
Gli “aiuti umanitari” a chi si danno? Sei, dunque, ad un simile livello? A quanto pare, sì. Ma continui a non esserne convinto/a.
Che cosa deve ancora accadere? Le persone vengono tradite da altre persone, mentre ognuno recita la "propria" parte ad arte, senza nemmeno riconoscersi e riconoscerlo.
Padoan: aiuto umanitario a obbligazionisti banche ristrutturate.
Non sarà in contraddizione con le norme Ue il provvedimento a cui sta lavorando il governo per una forma di sostegno ai risparmiatori delle fasce più deboli, titolari di obbligazioni convertibili, che hanno subito perdite a seguito della recente ristrutturazione di Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti.
Lo ha affermato oggi a Bruxelles, durante una conferenza stampa al termine del Consiglio Ecofin, il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan.
"Deve essere chiaro - ha detto il ministro - che il governo sta studiando misure a sostegno delle fasce più deboli dei risparmiatori che sono stati interessati da questa operazione di risoluzione. È una misura i cui termini sono ancora da precisare: in questi giorni troveremo una soluzione da sottoporre al Parlamento, e farò un'audizione alla Camera, se non sbaglio sabato, anche per parlare di questo".
Padoan ha spiegato che le misure già prese e approvate dall'Ue per la risoluzione delle quattro banche si collocano, a livello europeo, in una sorta di "regime intermedio", fra il vecchio "bail out" e il nuovo "bail in" (risoluzione delle crisi bancarie nel primo caso con fondi pubblici, nel secondo con fondi provenienti dallo stesso sistema bancario).
"Dal primo gennaio 2016 - ha ricordato - entrano in vigore misure Ue più stringenti sulla risoluzione delle crisi bancarie, con il passaggio dal 'bail out' al 'bail in', che sarà in gran parte appannaggio dell'Unione bancaria europea".
Comunque, ha aggiunto il ministro sempre parlando delle quattro banche, pur non essendo ancora operativo il nuovo meccanismo, "bisogna cominciare a introdurne alcuni principi, cosa che è stata fatta nel pieno rispetto delle regole europee".
Nella Commissione, tuttavia, c'è la preoccupazione che le misure a favore di detentori di obbligazioni subordinate si configurino come un aiuto di Stato a una categoria di creditori delle banche ristrutturate, che invece, secondo il nuovo regime di "bail in" dovrebbero essere chiamati a pagare la loro parte nella risoluzione subito dopo gli azionisti.
Il ministro ha sottolineato "l'aspetto, diciamo così, umanitario" del provvedimento a cui pensa il governo, "che non ha nulla a che fare con misure che potrebbero essere interpretate come in contraddizione con il regime di risoluzione", e che sarebbero "immediatamente in contrasto con la disciplina Ue degli aiuti di Stato".
"I termini quantitativi e operativi di questo fondo sono ancora da chiarire, li sapremo nei prossimi giorni.
L'idea - ha spiegato Padoan - è quella di riconoscere che c'è un gruppo di cittadini in difficoltà economiche.
Quindi questa misura è equivalente, se posso fare un parallelo, a misure a sostegno della povertà, che non hanno niente a che fare, non interferiscono con il meccanismo finanziario di quest'operazione".
Né si può parlare di "rimborso", perché sarebbe "una parola non precisa", ha puntualizzato il ministro:
"Non è un rimborso dei costi sostenuti da un segmento di una classe di risparmiatori; è un'operazione che ha natura totalmente umanitaria, che riconosce il fatto che c'è una parte della popolazione in situazione di bisogno perché improvvisamente, per ragioni che andrebbero esplorate più a fondo - ha concluso Padoan -, si è trovata a riconoscere di aver fatto scelte sbagliate".
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  • è un'operazione che ha natura totalmente umanitaria
  • che riconosce il fatto che c'è una parte della popolazione in situazione di bisogno
  • perché improvvisamente, per ragioni che andrebbero esplorate più a fondo
  • si è trovata a riconoscere di aver fatto scelte sbagliate...
Loop: un tremendo loop.
C’è troppo da chiarire, per un solo articolo.
SPS ci ritornerà.
Intanto:
è una misura i cui termini sono ancora da precisare: in questi giorni troveremo una soluzione da sottoporre al Parlamento, e farò un'audizione alla Camera, se non sbaglio sabato, anche per parlare di questo…
Un loop non è solo un loop. È, infatti, costituito da sotto loop, che lo mantengono… nello stato di loop.
Una sorta di "regime intermedio", fra il vecchio "bail out" e il nuovo "bail in" (risoluzione delle crisi bancarie nel primo caso con fondi pubblici, nel secondo con fondi provenienti dallo stesso sistema bancario):
  • risoluzione delle crisi bancarie con fondi pubblici (in parte anche tuoi, indistintamente a livello di Stato)
  • risoluzione delle crisi bancarie con fondi provenienti dallo stesso sistema bancario (se “leggi bene”, ancora in parte anche tuoi, distintamente se... possessore di...).
Non cambia nella sostanza “la musica”. Il possessore delle obbligazioni subordinate, sarà (è) ancora la Massa. Quale difficoltà a convincere delle persone che sono messe nelle condizioni di “non capire”?
Una volta ti rifilavano i “bond argentini”. Ora, ti rifilano “asset civetta, che in caso di crisi bancaria, rispondono direttamente al dissesto finanziario”. Se puoi evitare di essere un azionista (forse), dovrai ricordarti di non acquistare obbligazioni di un certo tipo.
Informati sempre per bene... prima.

Banche corazzate da tutto.
Le Autorità conseguono, come te. Perché sono gerarchizzate e non vanno al di là del proprio “naso”.
Svolgono il “proprio” dovere, come dei perfetti ingranaggi. Sviluppare odio per “loro” è inutile. Tantomeno, suicidarti. Per chi/cosa? Per "loro"? Per il "tuo" denaro perduto? 
È ancora la guerra tra poveri. Mentre il “terzo gode”, inosservato perché causale dominante.
Perché esiste la crisi bancaria? Come può raggiungere un simile livello, una banca?
Stampati per bene in mente questa verità:
una banca non può fallire.

Utile dal "nulla... reso concettuale".
Per cui, non può nemmeno andare in “crisi”. Ormai, sei al paradosso. Le crisi bancarie sono previste a livello legislativo. Sono state rese abitudinarie, per cui.. te le aspetti, ormai.
La tua diffidenza è sensata, quindi? Certo. Diventi diffidente, nel tempo ciclico, da tutto e tutti. E ciò ti pone in una luce particolare.
Ecco l’effetto primario desiderato dal Dominio.
La crisi e la banca (il denaro) sono solo dei "messi", per far sì che sia tu a far tutto e, così, ad auto isolarti, rimanendo fermo e stantio nel “qua, così”.
Lo status quo ideale per la continuazione dominante.
Una banca non può fallire (e, SPS, non aggiunge altro, perché davvero non c’è nient’altro da aggiungere. Perché tutto il resto è una scusante sempre secondaria rispetto al contesto originale).
Per Bankitalia bail-in può aumentare rischi sistemici, minare fiducia in banche.
Il bail-in, cercando di non far pagare il costo dei salvataggi bancari ai contribuenti, può però aumentare i rischi sistemici minando la fiducia, alla base dell'attività bancaria.
Lo ha detto Carmelo Barbagallo, capo della vigilanza della Banca d'Italia, in una audizione alla Camera…
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Il bail-in, cercando di non far pagare il costo dei salvataggi bancari ai contribuenti (ma, sono ancora i contribuenti a pagare. È appena successo, ancora una volta. Gli obbligazionisti subordinati “chi sono”? Puoi sempre pensare “sono cavoli loro”. Ma, potresti anche essere tu. Perché “te la rifilano in ogni modo, quella spazzatura”).
Pensaci bene prima di “ridere degli altri”.
Tu sei esattamente identico/a.

La "politica della banca", quale è?
Banche salvate, Assopopolari propone soluzione alternativa a fondo risparmiatori
Coinvolgere le banche nel rimborso di una parte delle perdite subite dai sottoscrittori dei bond subordinati dei quattro istituti oggetto del salvataggio con il Fondo di Risoluzione non è la strada corretta.
Lo dice Assopopolari in una nota in cui lamenta che non è stata presa in considerazione una proposta formulata dalle banche che prevedeva l'acquisizione di partecipazioni totalitarie negli istituti salvati.
"Si pretende che le banche si facciano carico di un problema da altri creato. Ma la via di gravare sempre più con nuovi oneri sulle banche che non hanno problemi non è una via né corretta né giusta:
è una via che può solo creare altri problemi.
E chi ha la vista lunga, non può pretenderlo", dice il presidente Corrado Sforza Fogliani in una nota.
Ieri il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ha dichiarato che il Governo sta studiando delle misure per i risparmiatori più deboli coinvolti nel salvataggio di Banca Marche, Carife, CariChieti e Banca Etruria. L'ipotesi ventilata dai quotidiani riguarda un fondo di solidarietà da 100 milioni finanziato per due terzi dalle banche e per un terzo con soldi pubblici.
"Le banche italiane erano pronte a finanziare la messa in sicurezza delle quattro banche. Non glielo hanno lasciato fare e nessuno si è interessato perché lo potessero fare. Con la soluzione che le banche avevano promosso, il problema delle obbligazioni subordinate non si sarebbe posto perché era prevista l'acquisizione di partecipazioni totalitarie nelle banche interessate alla messa in sicurezza", prosegue Sforza Fogliani.
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Questo è solo “fumo negli occhi”. Nient’altro. Ognuno recita ad arte, secondo interesse e secondo funzione del Dominio (inconsciamente replicato ad hoc).
Si pretende che le banche si facciano carico di un problema da altri creato. Ma la via di gravare sempre più con nuovi oneri sulle banche che non hanno problemi non è una via né corretta né giusta:
è una via che può solo creare altri problemi
Il “problema” non è “da altri creato”. O, meglio, lo è, ma… ad altro livello.
Il Dominio “crea tutto, ‘qua, così’”.



Ma le banche, ad un livello successivo, creano gli stessi “problemi” che, dalla prospettiva dominante, non sono inquadrabili come tali, bensì, sono e rimangono “strategia ad effetto collaterale”.
Ciò che si riversa sulla Massa, è inversamente proporzionale. A cosa? Alla causa dominante che, per capirla, devi ribaltare completamente quello che accade “qua, così”. 
Perché, tutto ha sempre un senso dominante ed infiniti sensi dominati.
Se capovolgi la “normalità abitudinaria”, ottieni, “la normalità (causalità) dominante”.
Abi: salvataggio 4 banche pesa per oltre metà utili stimati in 2015.
Il salvataggio delle quattro banche commissariate con il Fondo di risoluzione costerà alle banche italiane 2,35 miliardi nel 2015 che sono oltre la metà dei 4 miliardi di utili stimati per il settore quest'anno.
Lo ha detto il direttore generale dell'Abi Giovanni Sabatini in audizione alla Camera…
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Le banche sono sempre parte in causa, “azioniste” delle banche in crisi e, dunque, devono pagare (come gli obbligazionisti subordinati). È giusto?
È… così.
Ma, le banche hanno infinite possibilità di rientrare da questi “costi”. Tu, invece, no.
Le banche aumentano i “tuoi costi” e rientrano.
Le banche hanno un business centrale.
Alle banche... non conosci alternativa, perché te l’hanno sempre impedita.
E quando “vanno in crisi”, ci entrano strategicamente. Perché esse non possono conoscere nessuna vera crisi, né possono fallire.

Chi/che cosa "si salva"? Quello che deve rimanere. Quello che deve esserci sempre "qua, così":
gerarchia, controllo, poteri... sfuggevoli. L'idea che ci sia progresso, civiltà, democrazia, libertà, diritto, etc.
Bankitalia: L'intervento del Fondo di tutela è stato stoppato dalla Ue.
Per salvare le 4 banche in crisi era "emersa la disponibilità" del Fondo Interbancario di Tutela dei depositi, ma l'intervento "non è stato possibile per la preclusione manifestata da uffici della Commissione Europea, da noi non condivisa". Lo afferma il capo della Vigilanza della Banca d'Italia, Carmelo Barbagallo, in un'audizione alla Camera...
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Perchè la Ue ha impedito tutto ciò?
Per un motivo “ancora più grande”
Banche, Ue chiede a Italia di applicare garanzia depositi.
La Commissione Ue ha chiesto formalmente all'Italia e ad altri 9 Pesi di dare attuazione alle norme europee sul sistema di garanzia dei depositi bancari.
È quanto emerge dalle comunicazioni di Bruxelles. Gli altri Stati che non hanno attuato le norme nei propri ordinamenti nazionali sono Belgio, Cipro, Estonia, Grecia, Lussemburgo, Polonia, Romania, Slovenia e Svezia. La richiesta della Commissione assume la forma di un parere motivato.
Se detti Stati membri non si conformeranno a tale richiesta entro due mesi, la Commissione potrà decidere di deferirli alla Corte di giustizia dell'Ue.
I depositanti, spiega Bruxelles, "beneficeranno di rimborsi più rapidi e di una rete di sicurezza più solida", con "una maggiore uniformità delle prescrizioni in materia di finanziamenti garantirà che i sistemi di garanzia dei depositi siano prefinanziati e adempiano con maggior efficienza i loro obblighi nei confronti dei depositanti".
La Commissione sottolinea che "si tratta di un primo passo verso un'unione bancaria a pieno titolo, volta a garantire una maggiore sicurezza e solidità del settore finanziario in seguito alla crisi finanziaria".
Per gli Stati membri aderenti all'unione bancaria, l'attuazione della direttiva è un prerequisito per poter utilizzare in futuro il sistema europeo di assicurazione dei depositi proposto dalla Commissione.
"Questo futuro sistema - continua Bruxelles - garantirebbe una copertura assicurativa più solida e più uniforme ai titolari di depositi bancari all'interno dell'unione bancaria, consentendo loro di avere la stessa fiducia nella loro banca a prescindere dalla sua ubicazione".
Il termine per il recepimento delle norme negli ordinamenti nazionali era il 3 luglio 2015.
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A chi/cosa “serve” il… “terrorismo, il clima di terrore finanziario, la crisi, etc.”?
A unire (formare) la Ue. In maniera tale da renderla sempre più radicata e “unita a te. In... te”.
Sì, perché… chi/cosa è la Ue?
Chi è? Chi sono. Di che cosa si tratta?
Di una “multinazionale (impresa)”, con dentro centinaia di milioni di… “clienti”.
Come può avvalersi di simili avvenimenti internazionali? Perché è previsto a livello superiore, per cui… anche gli altri agglomerati d’impresa (Usa, Cina & Co.) compartecipano.
Ricorda che “sopra a tutto” c’è una sola “ragione sociale”:
  • quella dominante, il Dominio.
"Le banche italiane erano pronte a finanziare la messa in sicurezza delle quattro banche. Non glielo hanno lasciato fare e nessuno si è interessato perché lo potessero fare. Con la soluzione che le banche avevano promosso, il problema delle obbligazioni subordinate non si sarebbe posto perché era prevista l'acquisizione di partecipazioni totalitarie nelle banche interessate alla messa in sicurezza", prosegue Sforza Fogliani...
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Le banche non fanno mai niente per niente. Così come la Ue/Bce.
Un problema di “aiuti di Stato”? Per favore.
E, allora, il Qe che cosa è?
Ancora e sempre “aiuti di Super Stato”.
Aiuti il circuito finanziario Globale:
  • aiuti a mantenere stabile lo status quo, instaurando un clima di maggiore "fiducia".
Fiducia in cambio didepressione intima.


Banche, Italia Unica: imbarazzante gestione del governo.
"Il dissesto di Banca Marche, CariFerrara, Banca Etruria e CariChieti ed il frettoloso decreto salvabanche, sono sintomatici di come il Governo affronti le vicende con imbarazzante superficialità.
Alle proteste di chi ha perduto i propri risparmi pagando pegno a un mercato gestito spesso con pericolosa disinvoltura, Padoan ha risposto cianciando di interventi umanitari, preoccupato dalla cavalcata populista di Grillo e Salvini...
Così in una nota Italia unica, il movimento guidato da Corrado Passera.
"E che dire di Renzi, che in due anni di governo non ha saputo stroncare il rapporto incestuoso tra politica e banche locali? Ora siamo alle "iniziative umanitarie", mentre Bruxelles alza il dito contro gli aiuti di Stato alle banche.
Insomma, un pasticcio, l'ennesimo, sulla pelle di cittadini e imprese", conclude.
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Chi parla lo fa sempre auto elevandosi. Come se...
Sintomatici di come il Governo affronti le vicende con imbarazzante superficialità (non è per nulla affatto “superficiale”, il come il “Governo affronta le vicende.
È "perfetto".
Perfetto in sede di ottica dominante.
Una prospettiva che il Governo si limita ad “auto incarnare, senza coscienza”. Senza saperlo. Come un “portatore sano, invertito”. Tutto rientra nel piano strategico del Dominio. Nulla è per caso).
Processo rating, Padoan lascia il tribunale.
È durata quasi due ore la deposizione del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan che questa mattina è stato ascoltato come teste nel corso dell'udienza del processo per manipolazione del mercato a carico di analisti e manager dell'agenzia di rating Standard&Poor's, in corso a Trani.
Il ministro ha evidenziato che è stato sorpreso dal doppio declassamento deciso dall'agenzia di rating e ha specificato che non si può parlare di attacco perché "l'attacco presuppone una volontà a danneggiare".
Il processo riprenderà il prossimo 29 gennaio e tra i testimoni vedrà anche Mario Monti.
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Danneggiare è, anche... guadagnare sulla pelle altrui. Senza danneggiare le infrastrutture ma "solo" le persone.
Non si può parlare di attacco perché "l'attacco presuppone una volontà a danneggiare" (quando, allora, qualcosa avviene inconsciamente, allora, come te lo spieghi?).
Quando sei tu “a fare” ma, non sei tu “a decidere”, limitandoti a recepire ispirazione, “ordini superiori, ricevuti insieme all’aria che respiri…
Il processo ad Eichmann è stato “vivisezionato” da Hanna Arendt, dimostrando (se hai orecchie per intendere) che quell’uomo era stato come “ipnotizzato, dal clima totale nel quale versava, insieme a milioni di connazionali”.
Non era consciamente nè direttamente responsabile per le decisioni che aveva preso. Era come caduto in un “sonno letargico da sveglio”, che “qualcosa” aveva provveduto a diffondere ovunque, nella Germania nazista. Era stato Hitler? No. O meglio, non a livello causale dominante.
Erano stati quei poteri che, in seguito, avrebbero “vinto, invadendo l’Europa”? No. Non solo. Non a livello dominante.
È stato il Dominio.
Gli ufficiali che si sono sempre difesi dietro alla gerarchia militare, che “obbedivano solo a degli ordini superiori (in realtà, preda del "sonno letargico da svegli")”, è da tempo ormai (dal processo di Norimberga) che non possono più sostenere (difendersi) “di avere solo obbedito”. Perchè la legge li ritiene ugualmente responsabili.
Così è stato possibile giustiziare molti "prigionieri di guerra".
È una scusante non più valida ma, a quanto pare, è ancora valida in molti altri ambiti:
non si può parlare di attacco perché "l'attacco presuppone una volontà a danneggiare"…

Volontà o... dipendenza (intenzione altrui)?

Quale volontà? Quale, sel’intenzione, che viene prima, è ricevuta per ispirazione? E l’ispirazione non è certificabile con un esame del sangue.
Con la frattalità espansa, ti accorgi e, poi, ricordi.
Così puoi arrivare a “riunire tutto, alla causa dominante”, scindendo le origini. Infatti, a quel punto c’è autentica scelta alternativa:
la causa dominante, “là, così”, non è la “tua” causa dominante.
Tu sei libero/a di “scegliere da te”... solo quando sei “libero/a di scegliere da te”.
Un altro loop? No. La verità, oltre, alle verità di parte.
   
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com

2 commenti:

  1. per capire meglio il bail-in: non pagheranno solo gli obbligazionisti. in realtà pagheranno le banche nel loro complesso autotassandosi. quindi, di riflesso, chiunque usufruisca di servizi bancari, quindi tutti. la differenza è che si attua il principio di "solidarietà" tra banche, che in teoria dovrebbero essere concorrenti tra loro. di fatto si sancisce il fatto che esiste un cartello autorizzato e garantito.

    immaginiamoci se nel mondo del l'edilizia tutti i costruttori dovessero autotassarsi per creare un fondo destinato a salvare un costruttore in fallimento. cosa accadrebbe? a me sembra evidente che di fatto di costituirebbe un cartello dove in quanto il rischio imprenditoriale normalmente sulle spalle di un imprenditore sarebbe in qualche modo distribuito su tutti.

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    1. Caro Prof, questo "isolante bancario" (in qualsiasi modo lo si voglia definire), rimane quello che è nella sostanza, ossia... "un incantesimo". La cosa diabolica è che puoi dimostrare in mille modi, quello che sanno tutti - senza poter fare niente - ma, "non ci crederà nessuno e soprattutto non ci crederanno coloro che hanno il potere di poter far qualcosa". Questo, perchè il Dominio prevede tutto "qua, così".

      Scrivi bene. Ma... la realtà manifesta è davvero densa e coesa, verso la solita direzione di spinta a loop.

      Grazie e un caro abbraccio.

      Serenità. Smile

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"Fai..." un po' Te.