venerdì 4 dicembre 2015

Illimitato ma limitato.



Tutta la città allargava le gambe per te, e stronzate come “mangia, bevi e sii felice” e “cogli l’attimo”, di sicuro non rendevano nessuno più sveglio.
E il bello era che nessuno ci rimetteva.
Giravano troppi soldi perché qualcuno cadesse senza avere sotto un bel cuscino soffice. Marchi dell’occupazione. Stampati apposta per noi. Soldi del Monopoli.
La gente non sentiva di averli persi, quando li perdeva.
E i russi dovevano spenderli prima di tornare a casa. Questo era l’unico pensiero fisso. Tornare a casa. Per tutti, anche per i russi. Ma chi è che voleva tornare?
Potete dire quello che vi pare della guerra e, certo, non avrei mai voluto che milioni di persone morissero ma, la guerra era la cosa migliore che mi fosse mai capitata.
Perché, quando hai i soldi per la prima volta nella vita, non capisci… che cosa fanno i soldi per te. Mentre prima capivi solo che non ce li avevi. I soldi ti permettono di essere quello che sei veramente…
Intrigo a Berlino
Questo è il pensiero di un dozzinale militare americano, nella Berlino occupata, subito dopo la fine della seconda guerra mondiale (invasione del continente europeo).
Il pensiero di “uno”, che è morto dopo meno di mezz’ora di trama, nel film.
Il pensiero di un “finto furbo” che, comunque, pur nella fiction, ti “regala” uno spaccato di Vita del/nel 1945; nel fulcro di quello che rimane del “centro nazista, del Terzo Reich”. Berlino come Roma, quando per la prima volta cadde – dopo "mille anni" – preda dell’invasione “barbarica”.
Una città, una Nazione, un popolo, annientati… come se quello che erano stati indotti a pensare (nella totalità di pensiero, in cui erano lentamente precipitate "cento milioni di persone"), si fosse rovesciato – “legge del taglione o del trapasso” alla mano – su tutti loro.
Una Massa allo sbando, che ripartiva dall’occupazione occidentale ed orientale.
La Blitzkrieg, la “veloce manovra a tenaglia”, aveva mostrato il proprio volto, a boomerang, non perdonando nulla alla Germania, anzi, schiacciandola di più... in maniera tale da trasformarla in una “base solida e stabile”, per la futura Europa Unita.
Un accentramento di popoli, divisi da culture secolari, uniti insieme nel nome della “moneta unica (alias, in apparenza: benessere, lavoro e diritti… sul modello esperimentato, con successo, dagli Usa).
Ancora, un grande abbaglio generale.
Ancora, la stessa musica... che non necessita nemmeno di suonatori, bensì, di… ingranaggi da far girare e che girano a ritmo coordinato (clock).
   
Anche "da quattro frasi spiaccicate in un film" (basato su una storia vera), puoi accorgerti di quanto il denaro sia “finzione di parte, convenzionalmente presa per buona, per mancanza di alternativa sostanziale (come l’asfissiare in un grande locale chiuso ed osservare che l’unica uscita, che sembra possibile attraversare, è quella che “brilla/appare” di più. Dov’è che ti stanno fregando?).
Nulla è per caso. Questo è un monito inflazionato, ormai. Tanto che, lo si recita a pappagallo, senza nemmeno più comprenderne, a fondo, il vero significato, che è... e rimane:
c’è una causa dominante, da qualche parte, che decide e prevede, qua così, tutto.
Per questo motivo fondamentale, “non esiste il caso.
Il caso esiste solo se… lo lasci fare, agire, attuarsi. E anche questo aspetto, rientra nel famoso “prevenire è meglio che curare”.

È in una equazione, questa “tua” esistenza.
Nel senso che, è “ispirata da una serie di intenti”. Così come esistono i programmi e le App, infatti, esistono anche gli “intenti”.
Un intento è di più di una volontà.
L’intento è totale.
La volontà risente sempre di infinite resistenze ed attriti.
L’intento è “prima della volontà”.
La volontà consegue all’intento.
“Qua, così” è tutto inclinato nella direzione della gerarchia, la quale punta sempre, perchè discende, dal Dominio.
Qualcosa a capo di tutto, che “non esiste – per te – ma c’è”.
Come puoi esistere così? Omettendo dall’equazione la “sua causa prima”? Relegando tutto ciò a Dio. Annullando ogni tuo senso altro. Tacitando le tue percezioni. Annichilendo il tuo essere
Come puoi?



Ti abitui a tutto. Vero? Anche a vivere “qua, così”. In un reale manifesto, che si è dischiuso su di te, confondendo tutto e tutti. Senza un motivo plausibile. Senza risposte certe e “sincere”… perché non c’è nessuno che ti sembra originalmente “sapere/conoscere/ricordare, come sia iniziato tutto ciò”.
E non ricordando, non ti resta molto altro da fare, oltre che a “farti andare bene quello che ritrovi”.
Nella finzione, che diventa reale, perché la accetta la Massa (perché senza altra via da percorrere), una marea di regole e di leggi e di Autorità, d’ogni tipo, ti amministrano e ti veicolano verso quel futuro, che è stato programmato per te.
Qualcosa che "ti strappa via" e che ti appare molto “nebuloso”. Buio. Freddo. Vacuo. Senza speranza, seppure credi sempre che migliorerà (“pensi positivo”).
Un’altra “marea”, ti avvolge, quando presumi di alzare la testa al cielo:
quella delle “frasi fatte”, della spiritualità, di un libro al giorno… che hanno la pretesa di “salvarti la Vita”. Infiniti esperti, che ti raggiungono per venderti il loro prodotto miracoloso.
Non è cambiato niente, perché “qua, così” non può cambiare niente.
SPS intravede un futuro davvero singolare, procedendo su questa direzione. Quale?
Quello di una “giustizia sociale finalmente approvata per legge e volontà”. Quello della stessa “giustizia emersa”, però, non per intenzione.
L’intenzione è “sotto/dentro/prima”. Per cui, che cosa vede SPS?
Lo status quo. Solo quello…
Ossia? Come può essere estesa la "giustizia sociale", tra pari, ed allo stesso tempo, essere un palliativo, un’apparenza, una eterea realtà, scambiata per la realtà... tanto acclamata ed ottenuta dai più?
Si può. Eccome, se si può fare/ottenere. Certo, perché qualsiasi “cosa” che è immaginabile è, anche, realizzabile se… godi del sufficiente “vantaggio” su tutti gli altri.
Non è una questione di denaro. Infatti, il denaro può anche essere "superato", facendoti pensare che “tutto sia ritornato al normale ad autentico stato di giustizia”.
Non è quello.
SPS vede la società umana, di “fra qualche tempo”, come accomunata da uno splendore dal sapore come di… (finto) Eden.
Uno splendore che, se osservi bene come viene alimentato, puoi renderti conto che è un “Sole artificiale”. Non è luce… è energia che s’irradia da dispositivi che “bruciano/consumano”... la luce (che rimane esattamente dove si trova adesso. Nel cielo. Lontana da te).

Limitazione dell'illimitato.
Il Dominio può realizzare qualsiasi tipo di scenario “qua, così”.
Ma, sino a quando è sempre il Dominio, a scegliere… allora è sempre il suo intento, che “vede e prevede”.
Non cambiando nulla, nella sostanza.
Cancelleranno il debito (alla fine). E sarà una grande festa, che convincerà tutti. Ma, non servirà a nulla. Perché tutto ripartirà ancora alla stessa stregua. Cambierà la “tua” percezione delle “cose”. E basta. Ma non cambierà la direzione impressa al Mondo intero. Il futuro sarà ancora quello. La “nave” sarà ancora indirizzata verso la stessa meta. Quale?
Quella del mantenimento dello status quo, ossia, del Dominio.
Il progresso? Lo sviluppo?
Suvvia. “Qua, così” cresci (assumi la forma adulta ed invecchi, morendo) e basta. Consumi, consumandoti. Ti cibi d’altro e d’altri.
Tutti lo fanno… Il Dominio ricorda, perchè questa linea di tempo, si diparte da esso. Tu non ricordi, cosa è già successo, perchè consegui.
Pessimismo, da togliere la speranza? Vedila un po’ come ti pare. In fondo, sei tu che sei qua, a leggere SPS e non il contrario. Sei sempre libero/a di… smettere di leggere SPS. No?
Puoi sempre scegliere. C’è Topolino, ad esempio. Tex. Tanti bei romanzi. Ne hai così, di scelta…

Ciò che desideri, per il “tuo” divertimento. Accettando tutto ciò che “ti passa il convento”.
Tutto ciò che si sviluppa, nello status quo attuale, èprevisto.
Infatti, se chiudi dentro ad uno stanzone, tante persone (Grande Fratello) che cosa succede? Che le persone iniziano a strutturarsi secondo linee guida convenzionali e che, nel tempo, “tirano fuori parti di sé, particolari” ma sempre rientranti in ciò che permette allo status quo, di continuare a sussistere.
Ossia, tutto quello che succede dentro (contenuto), non cambia nulla di quello che c’è fuori (contenitore), perché il fuori, per te e per tutti, non esiste nemmeno. Per cui, non riesci nemmeno ad immaginarlo.
La fantascienza? È tutto ciò in cui releghi, quello che “senti dentro, come anche lontanamente probabile”. È pernon sentirti un matto, una matta
Esprimi qualcosa e lo etichetti come fantascienza. No? Così, la tua “sanità mentale” è preservata. E l’immagine di te, che hanno gli altri, è sempre “in equilibrio”.
Anche ciò che pensano di te, le Autorità… conta.
Sì, perché… corri sempre il rischio di essere interdetto/a. Di vederti limitare i “tuoi diritti”. Perché puoi anche diventare “pericoloso, per il quieto vivere. Per gli altri”.
"Il dato di oggi della Banca d'Italia sull'aumento della percentuale di italiani a basso reddito sotto la soglia dei 9.600 euro, è la conferma che la ripresa economica è ancora lontana e che bisogna fare ogni sforzo per riprendere la strada della crescita e dello sviluppo". È quanto ha sottolineato oggi a Bergamo la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
"Siamo un Paese con forti disuguaglianze sociali e contrapposizioni, tra nord e sud, ricchi e poveri, uomini e donne, anziani e giovani. Solo il 5% delle famiglie italiane ha in mano il 30% della ricchezza complessiva del Paese. Questo è un elemento di disparità costante negli ultimi vent'anni.
Per questo la Cisl sollecita una svolta nella redistribuzione del reddito. Occorre una riforma fiscale - osserva Furlan - che riduca il peso delle imposte sulle famiglie, sui lavoratori dipendenti e pensionati attraverso un bonus di mille euro per chi è al di sotto della soglia dei 40 mila euro".
Questa sarebbe… una operazione di equità fiscale che favorirebbe anche la ripresa dei consumi e la crescita complessiva del Paese.
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  • una operazione di equità fiscale (con mille euro in più all’anno?)
  • che favorirebbe anche la ripresa dei consumi (tutto è orientato verso il continuare “qua, così”)
  • e la crescita complessiva del Paese (quale “crescita”? Che cosa è il Paese? Chi è il Paese?).
Pensa: ti danno “soldi del Monopoli”, in cambio della tua Vita.
Carta colorata, in luogo di…
Convenzione, al posto di…
Libertà, diritto, democrazia? La storia? La cultura? I “valori”?
Di che cosa stai parlando? A cosa pensi? Dove sei?

Dispersione.
Vai al sodo ed osserva il Dominio (e lo Stato di Dominio), a livello frattale espanso, per mezzo degli “evidenti esempi”, che emergono ad ogni latitudine e, non a caso, sempre più generalizzati e grandi (totali, Planetari).
Dopo tutto quello che hai letto, dopo il “doping di Stato (non solo russo)”, durante Mafia capitale, crisi bancaria mondiale, etc.
Calcio Internazionale - Scandalo Fifa, la corruzione nel calcio era istituzionalizzata.
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Nulla cambia. Tutto è "così".
Elettricità, cosa cambia in bolletta?
Dal 1 gennaio 2016 rivoluzione nelle tariffe per 30milioni di utenti e da gennaio 2018 ogni utente pagherà in modo equo per i servizi che utilizza…
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Ogni utente pagherà in modo equo? Su quale... base? Da quale prospettiva?
Bolletta elettrica, così cambierà dal 2016. La riforma e chi ci guadagna.
In arrivo una stangata per chi consuma di meno
Come sarà la nuova bolletta elettrica.
Tra le tante autorità di cui si sente parlare molto poco, figura l’Aeegsi, che sorveglia il corretto svolgimento del mercato idrico, dell’energia elettrica e del gas
Obiettivo dell’Aeegsi è quello di eliminare il principio della tariffa progressiva, quindi basata sul mero consumo, poiché allo stato attuale risulterebbe iniqua per i milioni di contribuenti che consumano più energia. Il punto medio è intorno ai 2mila e 700 chilowattora annui:
chi è sopra l’asticella, vedrà il proprio onere ridursi, a scapito di chi consuma meno, che potrebbe spendere qualcosina in più.
In questo modo, quasi 30 milioni di bollette potrebbero essere interessate dalla riforma, con aumenti da 19 a 71 euro all’anno per 20 milioni di famiglie, contro simili riduzioni ma limitate ad “appena” 10 milioni di bollette.
E più si consuma, più alto sarà lo sconto.
A parere delle opposizioni, questo è il conto che viene presentato a chi, ad esempio, ha costruito un impianto fotovoltaico e secondo lo Stato consuma comunque di meno.
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  • e più si consuma, più alto sarà lo sconto (consumare sempre di più)
  • secondo lo Stato (dunque: secondo chi/cosa? Non ti dicono che sei, anche tu, lo Stato? Qualcuno ti ha interpellato?).
Luce, ecco la nuova bolletta.
Dopo anni di promesse e di ingiustizie le bollette elettriche diventano finalmente più eque. Premieranno l'efficienza, faranno pagare il giusto a tutti, renderanno più efficace e trasparente la concorrenza tra i contratti proposti dagli operatori…
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Dopo anni di promesse e di ingiustizie (questa è una certezza. Chi ti dice, ora che/e perché… dovrebbe cambiare qualcosa a livello sostanziale?).
Natale, Sangalli: Condizioni favorevoli per ripresa consumi
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È tutto rivolto a quello: farti consumare di più. Alias: bruciare più in fretta il "filamento".
La tecnologia sta mettendo a punto, tutte quelle “parti di ricambio”, che promettono di prolungare sempre di più la tua permanenza “qua, così”; in eterno ma, senza accorgertene, come in un incantesimo.
Le risorse sono illimitate. Ma tu, sei limitato/a dal Dominio.


Accorgiti.
  
Davide Nebuloni 
SacroProfanoSacro 2015/Prospettivavita@gmail.com 

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