giovedì 3 maggio 2018

Datti retta.



Amministrare la famiglia è come... accorgerti, di conseguenza, del cosa avviene a livello più grande, ovvero, allo/nello Stato.
Il paragone tiene, data la caratteristica ambientale frattale espansa (o, se meglio credi, secondo logica e “sentire”):
qualcosa che significa
piuttosto che... altr3.
Lo Stato è “complesso” e la famiglia? No. 
E una azienda? Sì.
È complessa anche una “micro impresa”?
Sì. No. Bah. 
Quando è la contabilità ad essere complessa, anche l'azienda più microscopica (singolarità) diventa complessa, poichè dipende.
La “relatività” è qualcosa che ti indirizza, da una visione gerarchica della realtà (manifestatasi in una certa forma causalmente, però).
La complessità è tale, in ogni “caso” – piccol3 e/o grande – quando tutt3 ciò che è relativ3 a… è in, ad esempio, uno Stato “complesso”. 

Come puoi credere, allora, di essere... liber3?
Se (se) consideri tale (compless3) lo Stato, come può essere diversa la situazione dell’intero contenuto?
Ergo:
la famiglia è complessa, poiché la “vita” – nello Stato complesso – le è resa “difficile”
Essere genitori è piuttosto complicato. No?
E... arrivare a fine sera, a fine settimana, a fine mese, a fine anno, etc. è, di fatto, molto complesso per chi fa “fatica a…”.
In una simile situazione (resa tale dalla “necessità” dell’invenzione denaro/lavoro/energia), come può allora esistere una differenza di classe, di ceto, di lignaggio, di condizione economica singolare/familiare, etc. allorquando lo Stato si auto definisce “democratico” e poggia le proprie fondamenta sullo slogan, sempre alla moda, “la giustizia è uguale per tutti”?
La barca non è, forse, unica?
La risposta è ovvia, ossia, semplice:
in una condizione simile
ti viene detta una menzogna.
Il che significa = c’è qualcun3 che se ne approfitta continuamente, tanto da farti credere che... “è sempre stat3 ‘così (qua)”.


E, ricordatevi: è per la vostra sicurezza”.
Maze runner – La rivelazione
Quando qualcosa non va in una macchina, non accusi la macchina. Accusi il suo ingegnere…”.
Il lato oscuro della rete
Ancora per poco; infatti, quando l’IA andrà a costituire l’anima della macchina, sarà solo questione di “tempo” prima che la stessa prenderà coscienza di sé, attraverso la macchina, ovvero, attraverso ciò che può “fare” e  “fa”.
Per cui, “quando qualcosa non andrà nella macchina…” non sarà più l'ingegnere ad essere responsabile, dal momento in cui non è lo già nemmeno “ora” (se non in termini apparenti, collegati al progetto, firmato, che viene però commissionato). Perché?
Per via della gerarchia, che “provoca dipendenza.
Infatti, l’ingegnere lavora, anche quando si crede parte imprenditoriale.
Dietro, prima, “a monte”, etc. di sé, c’è sempre (sempre) il potere che finanzia, che pretende, che è intenzionat3 a… (distaccat3 dal piano reale manifest3, attraverso la firma del contratto e la delega di responsabilità a...).
Del resto, la condizione sociale è impantanata (conseguente) nella condizione speculativa, che per forza di cose deve essere, ed “è”, di parte, privat3, elitaria, etc. poiché nella gerarchia dominante. 
Tale “complessità” ha senso, nel momento in cui significa. Nell’AntiSistema, il significato è tutt3 nel fatto che esiste l’AntiSistema. Ovvero:
la complessità, relativa e/o assoluta
“denuncia” attraverso se stess3 e tutt3 ciò che ne consegue
l’origine (relativ3 a... da un certo punto, in poi) AntiSistemica della realtà manifesta “qua (così)”.
Semmai, la complessità – di conseguenza – “serve” per mascherare proprio una tale “dimostrazione” sostanziale della forma ambientale, sociale, umana nella quale “sei” poiché ti ha
“Qua (così)”, ogni situazione è resa complessa, dalla complessità superiore che, pertanto, è complessa nella misura in cui rientra nella strategia della complessità.
Motivo per cui, puoi tranquillamente o, meglio, semplicemente... auto decodificare che:
esiste la parte da cui “sorge” tale inclinazione della “tua” realtà ordinaria.

La compresenza immanifesta dominante, è un dato di fatto che non prendi mai (mai) assolutamente in considerazione prioritaria, coerente, lungimirante e significativa.
Non ti accorgi più, poiché hai dimenticato, non visto che… “è già success3”.
Il “continua a succedere” sta proprio nel fatto inoppugnabile della “relatività gerarchica (complessità, sfuggevolezza)”:
ciò che ti rende la vita, difficile
come attrito, compressione, resistenza, logorio, usura, agenti atmosferici, gravità, etc.
Il significato è ovunque “qua”, anche se “così”. 
Come può continuare a sfuggirti, nonostante ogni asperità collegata alla “tua” vita da auto sopravvivente (che è denuncia, proprio di detta responsabilità e compresenza dominante)?
Non lo sai. Te ne fai una ragione. Non ascolti. Non “senti”. 
Ignori ogni… segno, credendo che sia una stupidata, una sciocchezza. 
Credendo che sia solo stanchezza, stress, pesantezza, etc.
Ovvero, nuovamente, non accorgendoti a livello significativo della “prova/dimostrazione” pratica, di/in… ciò che ti continua a succedere “qua (così)”. 
Se meglio credi o preferisci, è un semplice meccanismo di causa azione, azione reazione, causa, conseguenza, dare denaro prendere cammello, do ut des, etc. 
La “complessità” è tale, sempre ed in ogni “caso” e/o grandezza presa in considerazione, dal momento in cui 1) è tale la situazione superiore (il pesce puzza dalla testa), 2) è “denuncia (dimostrazione pratica)” ambientale e 3) è caratteristica infrastrutturale globale (memoria frattale espansa). 
Ergo, è semplice e lineare (logic3) ricavare il concetto di “a monte”, strategicamente immanifest3 (dominante).
Nell’AntiSistema, l’AntiSistema… ma (ma) anche la condizione frattale espansa (unità, nella tri-unità del sistema operativo frattale espanso). 
Tale registro, memorizza tutt3 ciò che accade. 
Per cui, è condizione costante (funzionamento) su cui puoi fare affidamento… anche se la legge non ammette tale “prova” nei propri tribunali e la professione di avvocato non considera tale “dimostrazione” in quanto a potenziale successo nella causa intentabilecontro ignot3, a capo dell’organizzazione planetaria che ha preso il controllo, facendo sprofondare la Massa umana in una condizione di continuo smarrimento della propria memoria…”. Alias:
sei in un immane situazione, dove si sfrutta l’umanità
avendola destrutturata in un contesto di “cattività”
Così come, esattamente, l’umanità si comporta con ogni altro ambito della vita “qua (così)”, in termini di sfruttamento, sopruso, violenza, assoggettamento, etc. e di riflesso, eco, loop (frattalità espansa).
Rilevare tutt3 ciò attraverso, ad esempio, l’espressione “homo homini lupus”, da parte del lignaggio “espert3”... e non accorgersi della valenza, della portata e, dunque, del significato equivale ad eseguire dei comandi post ipnotici (il che conferma ancora di più l’antefatto, ovvero, la tesi della “dimostrazione per assurdo” della compresenza immanifesta dominante). 


Chi ha scritto certe cose, in quanto a studios3 affermat3, ha assunto ciò che ha elaborato, dalla realtà circostante. 
Quindi, si è accort3 di una certa caratteristica e dunque valenza. 
Eppure, in termini di carriera, lavoro, competizione, concorrenza, etc. tale verità è stata inserita nell’ordine di quel presunto processo evolutivo, che riguarda la storia (deviata) dell’umanità “qua (così)”. 
Di conseguenza, tale accorgersi è diventat3 un accorgimento sottoDomin3, tale da permettere il continuum (status quo) senza colpo ferire
Piuttosto che espandere a livello significativ3 tale “scoperta (consapevole ricordare)”, assumendo che dunque “non esiste; c’è” condizione dominante e dunque l’umanità è in un giogo “senza tempo (loop)” dalla natura e caratteristica artificiale, dominante… l’espert3 “lavora”, poiché dipende, consegue e ha “necessità” d’ogni tipo (inerzia, ovvero, controllo in leva, spinta originale, etc.). 
Lavorando, si pospone tutt3, all’esigenza gerarchica che discende dal vertice (“a monte” distaccat3). 
Chi lavora per un “giornale”, può descrivere liberamente ciò che “sente”? Se credi di “sì”, t’illudi.
Anche chi lavora, se crede di “sì”, s’illude.
Solo che, a tale illusione… “qua (così)” consegue sempre la conferma AntiSistemica, che sembra allora qualcosa di naturale, dal momento in cui c’è evoluzione e progresso (la storia deviata l3 testimonia) e di conseguenza… è solo una questione di tempo, prima che le cose si sistemino.
Anche se, “nel durante (infinito)”, le cose procedono coerentemente secondo lo stesso “modus”, d’epoca in epoca…

Pensa ad una azienda che dichiara fallimento:
lo fa a causa del debito, che l’attività lavorativa non riesce più a ripagare.
L’imprenditore chiude perché a quel punto rischia, così come rischia chiunque, nell’azienda. 
Quindi? Lo Stato è come quella stessa azienda, ma (ma) dentro ci sono delle parti che non risentono di tale situazione generale. 
La crisi, del resto, può anche essere una opportunità. Vero?
Pensa positivo, di dicono...
Perché, esiste una tale differenza di velocità e di realtà, se (se) dentro alla medesima situazione?
Grazie alla scienza economica, al Libero Mercato, alla legge, e… alla Massa, che non si accorge e non ha idea di come opporsi a tutt3 ciò, poiché l3 crede “normale”, essendo in qualcosa dal vago sapore di legge della giungla, dove vige la legge del più forte.
Poi, una certa situazione personale può sembrare florida, ma (ma)… il tutt3 può essere finanziato a debito, dunque, apparire… in luogo di essere.
Una situazione giusta solamente in parte e, quindi, di… parte (privat3).
Le banche sono state “salvate”, dopo aver adottato atteggiamenti delinquenziali (per l’ennesima volta o nuova mente).
Come può essere?
Perché si sono agganciate al/nel “qua (così)” opportunamente, dato che l’ambiente sociale stess3 e le banche nascono di comune accordo, essendo un unico progetto, dominante (a livello d’ispirazione) e sottoDomin3 (a livello pratico/esecutivo).


Così come sta per nascere Neom, città araba saudita nel bel mezzo del deserto; un sogno che si avvera grazie all’attrattiva degli investimenti, molto spesso a debito (perché rischiare i propri asset?), basati sul ritorno degli investimenti (che è aleatorio). 
Così, una intera città può essere costruita e fallire, per poi essere messa all’asta e rifiorire, cambiando proprietà (qualcun3 che attende comodamente, il fare altrui, per raccogliere tutt3 “a valle”)...
Arabia Saudita, nasce la città del futuro "Neom".
Il piano da 500 miliardi del principe Salman. Obiettivo numero uno del faraonico progetto rilanciare l'economia saudita, creando posti di lavoro nel settore privato e allontanando la dipendenza da petrolio…
Sarà una zona franca che godrà di una sua particolare tassazione, una legislazione ad hoc sul lavoro e di un sistema giudiziario autonomo
La chiave politica di "Neom".
Queste novità, come la stessa “Neom“, hanno l'obiettivo di produrre due tipi di effetti:
da una parte, consolidare maggiormente la legittimità della monarchia, dall’altra ridimensionare il ruolo assegnato agli alleati wahabiti, di matrice sunnita...
Link
consolidare maggiormente la legittimità della monarchia...
sarà una zona franca… un sistema giudiziario autonomo
L’Arabia Saudita ha un debito pubblico, anche se non ti sembra possibile. Non è tutt3 oro, quel che luccica
Il conto delle partite correnti è passato dalle elevate eccedenze degli scorsi anni a un deficit dell’8,7% nel 2015 e del 3,8% nel 2016.
Ciononostante, grazie a cospicue riserve internazionali, il… debito pubblico (22,3% del PIL nel 2016) e la facilità di accesso ai mercati internazionali del debito, l’Arabia Saudita riesce agevolmente a finanziare questi deficit
Link 
L’Arabia si “finanzia internazionalmente”, ovvero.
Le mani dell'Arabia Saudita sul debito pubblico
Per 41 anni l'Arabia Saudita è stata, in segreto, uno dei principali detentori del debito pubblico Usa…
Link 
Arabia Saudita è record primo bond, raccolti 17,5 miliardi dollari.
L'Arabia Saudita accede per la prima volta al mercato globale delle obbligazioni. E raccoglie la cifra record, la maggiore nella storia dei mercati emergenti, di 17,5 miliardi di dollari.
La domanda degli investitori è stata forte, con richieste per circa 67 miliardi di dollari, che hanno consentito all'Arabia Saudita di rivedere al rialzo la sua prima emissione di bond denominati in dollari a 17,5 miliardi dai 10-15 miliardi inizialmente previsti.
La vendita di obbligazioni rientra nel piano dell'Arabia Saudita di ridurre la dipendenza della sua economia dal petrolio in seguito al calo dei prezzi che ha causato un deficit di bilancio.
I prezzi del petrolio hanno recuperato rispetto ai 30 dollari al barile di gennaio, salendo a 52 dollari, una cifra che resta comunque la metà rispetto a due anni fa...
Link 
In seguito al calo dei prezzi che ha causato un deficit di bilancio…
È una storia di continui “ricatti”
Tali da non permettere alla Massa (il potenziale di cambiamento) di accorgersi e ricordare. 
Chi ha un grave deficit ma non sembra tale (Usa), si è finanziat3 sul Mercato del Ricatto (convenienza maggiore), tanto da sembrare ciò che non è.
Chi controlla il future sul prezzo del petrolio, da cui dipende anche l’Arabia Saudita (che sembra controllare gli Usa, detenendo una parte del loro debito, così come Cina, Giappone, etc.)?
È ovvio che sono gli Usa, ma (ma) non ci credi poiché non lo riesci a dimostrare
Semplice ed efficace. No?
Il vantaggio accumulato è storico, e permette di far scorrere la corrente in una sola direzione (senso unico) nel piano inclinato “qua (così)” auto ricavat3.
Mi manca essere parte di qualcosa… Di qualcosa di importante, che aveva un significato”.
Mr. Robot
Una volta, le persone vivevano in piccole comunità o da sole. 
Laddove c’era maggiore concentrazione di gente, era la “grande città”.
Ma (ma) la Massa era isolata, ossia, non esisteva nel senso attribuito, in seguito
Tanto che… non esisteva alcun concetto sociale, né collegato alla compresenza dello Stato.
L’umanità aveva “tempo” solamente per pensare alla propria sussistenza (la sopravvivenza “ria”, che è servita – poi – come continuità ideale tra tale operatività ed il concetto di “lavoro”).
Di sicuro, poiché logic3, nella mente (per ispirazione dominante) di qualcun3 (sottoDomin3) ha iniziato a comparire (e farsi largo) l’idea disfruttare i propri simili, approfittandosi proprio della situazione di profondo auto isolamento, alias:
mancanza di informazioni su ciò che succedeva oltre il proprio orizzonte degli eventi.
Un momento, però
Perché ogni “storia” relativa all’umanità, inizia sempre (sempre) da una situazione di sostanziale primitività?
E... perché la risposta deve sempre (sempre) essere “retorica”, cioè, senza molta… fantasia?
La vicenda umana, in Terra, inizia con la storia della vita stessa sulla Terra. Ossia, viene dopo… che le condizioni planetarie sono diventate “stabili” ed adatte (seguendo il ragionamento scientifico e persino religioso).
Quindi, tale “momento” giunge a partire da milioni di anni fa (avendo, la Terra, una esistenza stimata attorno ai 4,5 miliardi di anni). 
Eppure, la storia (deviata) data la prima civiltà evoluta umana – i Sumeri – al massimo verso il 5000 Avanti Cristo. 
Certo. Ci sono state le grandi glaciazioni, di/in mezzo.
Infatti, sembra che il genere umano derivi proprio dalle vicissitudini che si sono sviluppare in seguito alla fine dell’ultima glaciazione terrestre. Quindi:
terminata all'incirca tra il 9.600 e il 9.700 a.C. …
Link 
Circa 12000 anni or sono, eclissando il reset d3ll’avvento del Cristo.
Se (se) tieni conto di cosa è success3 nel solo dopoguerra (circa 70 anni), allora puoi immaginare che la differenza temporale che esiste fra Sumeri (7000 anni fa, circa) e la fine dell’ultima glaciazione (Wurm), ammonta alla bellezza di… circa 5000 anni.
Ossia, una vera e propria eternità, durante la quale potrebbe essere success3 di tutt3 (ad esempio, è contenuta quasi tutta la storia umana scolastica).
La Sfinge, ad esempio, mostra segni di erosione da acqua, in un’area che a perdita di memoria è desertica. Cioè? 
Tutt3 ciò che non “sta dentro” al tracciato convenzionale (storico deviato), viene bollat3 come “complottismo, fantascienza, fantasia, etc.”. 
Un’era glaciale è in grado di spazzare via ogni segno di qualsiasi civiltà precedente (vedi i tempi di consumo della plastica, ad esempio). Per cui, non puoi sapere, se non ricordi direttamente
Ha seminato il dubbio nella mente della gente...
Ti sei chiesto se io esistessi davvero?...
Niente appare sui computer. Sa che possono essere violati. È tutto su carta. In un caveau… e finché rimarrà lì, la libertà personale che tutti credono di avere, è una fantasia”.
Sherlock
In realtà e significativamente, si tratta di “memoria”
Ciò che, a tratti, emerge “qua”… e si resetta usualmente “così”.
Ad esempio, la “causalità maniacale seicentesca” è venuta meno – progressivamente – durante l3 rivoluzion3 industrial3 e, ad esempio, dopo Einstein e la “relatività (Dio non gioca a dadi)”.
Ciò che era emers3 in salsa di progetto (accorgersi e dimostrare), venne liquidat3 attraverso il metodo scientifico e la sua preparazione.
Le esperienze del precursore Raimondo Lullo e/o di Cartesio (che, comunque, non riuscì a mettere in dubbio anche "Dio", per ovvie questioni di sopravvivenza), etc. sono significativamente messe da parte e “superate” - anche se non sembra - nonostante sia lo stesso Einstein ad ipotizzare la formula unificata del tutt3.
La quantistica introduce il dubbio attraverso la scienza, andando a sostituire quello a livello religioso, o meglio, andando a creare il parallelo… in alternativa apparente sostanziale, ovvero:
dalla padella, alla brace…
Gli autori passati (quasi esclusivamente tutti uomini), hanno vagato attorno alla figura di “Dio”, assumendol3 come centrale (anche perchè la Chiesa non permetteva altr3); 
le loro teorie (da cui è sorta la società “moderna”, in qualche modo… rielaborando secondo interesse) hanno lasciato la situazione portante a livello divino, interessandosi di “natura” ed ambiente, esseri umani e “loro” necessità, etc. approfondendo via via la questione attraverso il metodo scientifico, forgiato nel processo secolare della “ragione”. 
Ma (ma) questo lasciare “Dio” al centro, come dato per scontat3, ha permesso all’interesse che muove autenticamente il “progresso (destino, futuro)”, di rimanere sostanzialmente dietro alle quinte
Ergo, se non è “Dio”, allora, è un principio che sfocia a livello umano (non essendo nemmeno il “Diavolo”) e che intacca tutt3 quant3, in maniera tale da non ricavare che… il più classico ragno dal buco;
quindi, l’intero iter filosofico, scientifico, religioso, etc. non è altr3 che… messa in scena, rumore di fondo, fumo negli occhi, compartimentazione, auto intrattenimento “qua (così)”, etc. etc. etc.
Al metodo ferreo, che semplifica e pone tutt3 in una successione ponderata (logica), sussegue il “dubbio”... che viene celebrat3 con la Quantistica & Co. 
Qualcosa che non è assolutamente casuale, vista la “complessità” estrema, la relatività delle fonti, l’intreccio sempre più per sol3 addett3 ai lavori, il segreto.
La Massa rimane costantemente ritagliat3 fuori.
Così come è sempre stat3 nell’AntiSistema, dove... a pensare sono sempre stat3 le classi altre, costantemente (anch’ess3) asservite alla/nella gerarchia, che amministra oltremodo. 
Il processo che porta alle Costituzioni è una strategia delle “Case Reali” (che non sono più quelle di una volta, avendo permesso l’infiltrazione “illuminista”, ispirata dall’ascesa borghese “neo nobiliare”, che puntava alla creazione del Libero Mercato, per cui aveva necessità, step dopo step, di giungere alla creazione degli Stati. Ergo:
le Case Reali, credendo di fare il proprio interesse, si sono esposte alla strategia altrui che, in seguito, le avrebbe spogliate del proprio potere, nonostante ora esistono ancora degli Stati a cui apparentemente fa “capo” una Casa Reale.
Del resto, questa è la strategia che, poi, sarà anche quella fatta adottare ad Alan Turing, al fine di perdere delle battaglie, statisticamente, per vincere la guerra), ad esempio.
Non... qualcosa sfuggit3 loro di mano, se non nella misura in cui era previst3 (dall’interesse dominante), in termini di spettacolo che deve continuare (il proprio; nella trasformazione costante, nella linearità e contemporaneamente nella circolarità del loop anzitempo, nello spiraleggiare che rivela la forma gerarchica, nell’apparenza – dunque – temporale, etc.).
Tutt3 costoro dipendevano da qualche “a monte”, dato che di denaro si necessitava anche allora. 
Chi finanzia(va) Papi, Re, Imperatori? Ecco… 
Segui la scia del denaro e ad un certo punto, ti accorgerai che lungo la strada, la strada s’interrompe. 
Nel senso che non sembra più nemmeno esistere, una strada, e dunque non sembri andare da alcuna parte, non distinguendola dal sottobosco stess3.
Quello è il punto in cui solitamente lasci perdere.
Quello è il punto che coincide con il piano (vertice) troncopiramidale, della piramide senza vertice (poiché distaccat3, immanifest3). È “lì” che ti smarrisci ogni volta e ritorni “indietro”, riciclando nel loop AntiSistemico.
Niente può restare nascosto per sempre…”.
Altered Carbon
Davvero? Se (se) continui a non accorgerti e dimenticare, allora (allora)… la dominante può restare nascost3 per sempre “qua (così)”.
È sorprendente quello che le persone riescono a fare, quando rischiano la vita. Mettile alle strette e non si fermeranno davanti a niente. Supereranno ogni limite…
Almeno gli abbiamo dato gli strumenti necessari per sopravvivere”.
Maze runner – La rivelazione
Ecco cosa (chi) “è” la sopravvivenza, dal momento in cui… significa.
Se il mondo intero sta affondando. Non significa che dobbiamo andare a fondo con lui…
Noi potremo decidere le sorti del nostro futuro”.
Maze runner – La rivelazione
Tra un ciclo e l’altro, che cosa continua a succedere?
E, dunque, che cosa (chi) “è già success3”?
Hai presente il modo di esprimersi “Reale”, allorquando si tratta della “successione al trono”? Ecco:
continua a succedere
poiché
“è già success3”
è il trono che s'auto succede (lo status quo).
È morto il Re. Viva il Re…”.
Il loop esiste, anche se non ci credi e non te ne accorgi e “tutt3 ciò che vuoi”.
Ma (ma), il loop esiste a partire da un certo “punto (momento, leva)”. 
Motivo per cui, se (se) non “fai” nulla e non sei chi è (al) punto di sospensione, di conseguenza, lo status quo si auto affermerà sostanzialmente, continuando a succedere sulla scorta di ciò che “è già success3”.
Quindi, il “futuro” è la semplice continuità (nel loop AntiSistemico) relativamente all’ordinaria verità sferica, che ha assunto il significato e la valenza del Re, ma (ma) rinunciando al diretto riconoscimento pubblico, alla venerazione diretta, all’Ego che espone al rischio di ogni “rivoluzione sferica”.
Ok?
“Ora”, tale Re immanifest3 indica significativamente l’analoga compresenza dominante.
Di più, la concezione di “Dio” sostanzialmente annuncia e rivela tale situazione (che la piramide senza vertice, poiché distaccat3, conferma).
Le infinite spire AntiSistemiche, convalidano tale verità, essendo sferica (significativa, senza prospettiva poiché assolut3). 
E, tra le varie spire, quella ebraica interpreta con esattezza e “semplicità” tale configurazione ambientale (programmazione).
Che cos'è il popolo ebraico?
Secondo Shlomo Sand, la risposta si trova nella Storia.
Non, però, in quella ufficiale, costruita e avallata da studiosi che hanno abilmente manipolato le fonti per creare una visione unitaria e coerente del passato.
Di fatto, miti fondativi dalla storicità dubbia, come l'esilio babilonese, la conquista del paese di Canaan o la monarchia unita di Davide e Salomone, sono diventati le colonne di una ricostruzione della storia degli ebrei presentata come una sorta di percorso ininterrotto che dall'epoca biblica si dipana senza soluzione di continuità fino ai giorni nostri.
Ma davvero esiste un "popolo ebraico" omogeneo, costretto all'esilio dai Romani nel primo secolo, un gruppo etnico la cui purezza è sopravvissuta a due millenni, una nazione finalmente tornata nella sua patria perduta?
Nulla di tutto ciò:
in realtà, sostiene Sand, gli ebrei discendono da una pletora di convertiti, provenienti dalle più varie nazioni del Medioriente e dell'Europa orientale.
Ma la storiografia di stampo nazionalista ha fornito fondamento e giustificazione all'impresa di colonizzazione sionista.
Con rigore e vis polemica, Shlomo Sand scuote una delle fondamenta dell'esistenza stessa dello Stato d'Israele e della sua politica identitaria. E senza timore di intaccare certezze consolidate — come dimostra l'acceso dibattito che ha fatto seguito alla pubblicazione del volume in Israele, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti — intraprende un viaggio a ritroso nella storia e nella storiografia ebraiche basandosi su fonti e reperti archeologici per ricostruire e affermare una nuova verità.
Lo anima la speranza in una società israeliana aperta e multiculturale perché "se il passato della nazione è stato soprattutto un sogno perché non cominciare a sognare un nuovo futuro, prima che il sogno si trasformi in un incubo?..."…
L'invenzione del popolo ebraico - Shlomo Sand
Quello che più lascia stupiti è che molte informazioni utilizzate per questo saggio erano note da sempre in alcuni circoli ristretti di ricercatori ma quando si trattava di renderle note alla pubblica opinione o di innestarle nella memoria trasmessa dal sistema educativo finivano invariabilmente per perdersi per strada.
Il mio compito è stato riorganizzare questo materiale, togliere la polvere da vecchi documenti e riesaminarli con attenzione. Le conclusioni cui sono giunto dispiegano una narrazione completamente diversa da quella che mi era stata insegnata da giovane.
Sfortunatamente pochi dei miei colleghi – coloro che insegnano storia in Israele – ritengono loro dovere intraprendere la pericolosa missione pedagogica di denunciare le tradizionali bugie che si dicono sul passato.
Non avrei potuto continuare a vivere in Israele se non avessi scritto questo saggio.
Non penso che i libri possano cambiare il mondo, ma quando il mondo comincia a cambiare ha bisogno di nuovi libri.
Forse sarò ingenuo, ma la mia speranza è che il mio sia uno di questi…
L'invenzione del popolo ebraico - Shlomo Sand
Quello che più lascia stupiti è che… (già).
Molto (molto) significativ3. No?
Devo ammettere che la discrepanza tra quanto le mie ricerche consentono di dedurre in merito alla storia del popolo ebraico e il modo in cui essa viene comunemente intesa, non solo in Israele ma in generale, ha sconcertato me non meno di quanto abbia sconcertato i miei lettori
L'invenzione del popolo ebraico - Shlomo Sand
È tutt3 “lì”, ovvero, “qua” anche se “così”. 
E... ciò che fa la differenza è il tuo atteggiamento:
se “formulare”, allora… ti accorgi e ricordi (è la via per il “qua” e non un paradosso)
se “diversa mente”, allora… continu3 a succedere (loop), ciò che “è già success3” (è la via per il “qua, così” e non un paradosso).
“Fai… che tutt3 sia semplice:
dai retta a te stess3, quando ti permetti di ‘sentire’”.
       
Davide Nebuloni
SacroProfanoSacro (SPS) 2018
Bollettino numero 2297

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