Visualizzazione post con etichetta A mio padre.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta A mio padre.. Mostra tutti i post

venerdì 21 novembre 2014

E se non lo sono Io, allora, non può essere.


Può mai essere che… “mio padre, che è morto da dodici anni, abbia architettato ed ispirato migliaia di persone affinché potessero dare alla luce 'Interstellar', ben sapendo che io lo avrei visto sicuramente, in maniera tale da raggiungermi con il proprio messaggio o, meglio, per farmi intuire che mi può ancora contattare, dal 'luogo' (d)ove si (ri)trova (nell’ora della nostra morte… Amen)”?
He He He…
Perché no?
Ieri notte l'ho anche sognato. Stava bene... era in "forma".
Parlavamo di qualcosa... (forse, proprio di ciò che stai per leggere, ora. Chissà)...
Dai... lasciami immaginare. Che ti costa? Ok... Ok... Pensa che anche i tuoi cari, di conseguenza... possono fare altrettanto. Così, va meglio? Bene...

Ho percepito, qualche tempo fa, da sveglio… una comunicazione, che è avvenuta tra “me e altro” (diverso da me), ad un livello più “alto” rispetto al pensiero e alla telepatia.
Qualcosa che ha avuto il “sapore” di… una immagine con dentro un (ri)cordo fatto di sensazioni, tracce, insiemi.
Qualcosa che, quando te ne accorgi, ti dice tutto d’insieme. Qualcosa che è senza dettagli ma che ha solo il fatto centrale:
il “colore a tinta unita”.
La quintessenza dell’esperienza o della “comunicazione”.
Qualcosa che esiste e non esiste, per i parametri di funzionamento considerati di default, nel/del complesso umano. Qualcosa che esiste quando gli concedi una possibilità d’esistenza. Qualcosa che esiste a prescindere da questa “possibilità”, che gli concedi. Qualcosa che è “lì” e che attende solo che tu lo (ri)conosca, in te, direttamente… 
Immaginazione? Beh… se il “nome” può ridurre il contesto… allora il linguaggio è un velo.

mercoledì 6 gennaio 2010

A mio padre.






























Avete presente una qualsiasi storia che narra di fate e magia?
Avete presente le scintille provocate dall’agitarsi della bacchetta magica?
Ebbene, mio padre era per me come una di queste scintille…
Un nobile battito di vita,
una doppia elica coerente sino alle radici più nascoste,
        una primavera fiorita,
            un giocatore rispettoso dell’avversario.
 

Il mio pensiero intende raggiungerlo e ringraziarlo per ogni cosa.
La mia preghiera è energia della sua stessa natura.
Il mio ricordo non è un sentiero senza uscita,
è più una incisione che unisce due mondi divenuti diversi;
una sovrapposizione di speranza di ritrovarsi.

Al di là di tutto questo,
nascerà un nuovo mattino in cui ogni tempo sarà presente.
Oh! Gioia di una saggezza maturata con troppo ritardo.
   
Penso di sapere dove si possa trovare in questo momento: felice tra di noi.