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venerdì 27 aprile 2012

Non è successo niente.





Rassegnazione:
da ‘rassegnare’, nel senso di ‘mettersi nelle mani altrui’. L’uniformarsi al volere altrui; e dicesi particolarmente del ‘conformarsi’ alla divina volontà.
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Bisogna volere, quel che Dio vuole. 
Chi è causa del suo mal, pianga se stesso.
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Se ci facciamo una immagine 'mentale'
di Dio, limitata - ma che ci rappresenta nell'adesso, allora, ‘quel che Dio vuole’ è Conoscere Se Stesso. No? Come potrebbe essere diversamente? 
 
Noi in un modo ed Egli in un altro? No. Non è possibile.
 
Egli ha priorità diverse rispetto alle nostre? Ha altre ‘faccende’ più importanti a cui dedicare la propria attenzione? No… Non penso proprio.

Non ‘penso’, ossia sto esprimendo un concetto ‘mentale’, come mi è stato più volte fatto notare. È un fatto tanto negativo? È una cosa così sminuente? Occorre pensare dal/col Cuore, si dice. Certo.

La Società è cosparsa di ‘Maestri’ a quanto pare, eppure la Società è quel Mondo che è messo così come ben sappiamo ‘tutti’ e lo sappiamo non solo in Cuor nostro ma anche nella Mente nostra. Dunque? Manca l’effetto aggiunto, nella Società, di tutti questi  ‘Maestri’, che vivono al suo interno. 

Non c’è da meravigliarsi, comunque, perché questo è solo l’ultimo dei paradossi. Non c’è davvero da meravigliarsi… Siamo stretti tra l’incudine e il martello; tra quello che ‘Dio vuole’ e ‘quello che ognuno di noi vuole’. Parliamo lingue diverse, non ci capiamo, eppure diciamo tutti la stessa cosa attraverso i fatti che accadono in questo Mondo. Che cosa diciamo?
 
Che siamo ‘rassegnati’, assenti a noi stessi. Che ci siamo ‘messi nella mani altrui’. Nella mani di chi?

Di Dio. Di Dio? Certo. È come scoprire l’acqua calda, infatti siamo fatti a sua immagine e somiglianza, vero? Quello che Egli vuole anche noi vogliamo. Dunque vogliamo un Mondo come questo?

È così. Non ci sono alternative. Noi questo Mondo lo vogliamo così.

Se non apriamo la prospettiva, essa ci dipinge solo due strade:
  1. noi vogliamo questo (accettazione della rassegnazione)
  2. è un Mondo di disonesti, che sono tutti al potere (accettazione della rassegnazione).
Dov’è l’alternativa? Esiste l’alternativa? Certo che esiste:

pensiamo in profondità al ‘che cosa vogliamo se…’. 
 
Ecco l’alternativa. L’unico problema è che si trova in una dimensione non manifesta rispetto al ‘pelo d’acqua’ delle 3d. Dunque? Che fare?

Occorre sintonizzarsi a quel ‘che cosa vogliamo se…’ e togliere la particella ‘se’. Poi conviene utilizzare il termine ‘intendiamo’ in luogo di quello ‘vogliamo’. Infine mettere tutto al singolare…

Che cosa intendo?

Facciamocela questa domanda. A cosa stiamo ‘in tendendo’, ossia ‘tendendo’? Verso ‘dove’ stiamo andando? Osserviamo i ‘segni’ che emergono a corollario e personalizzazione di questo Mondo.

Come sono? Ah… cane che si morde la coda. Certamente. Disegniamo loop nelle 3d. Ormai è più che chiaro, no?

Osserviamo questo Mondo e riassumiamo a livello di percezioni il ‘cosa’ ci produce dentro. Sono percezioni buone, che ci fanno stare bene? O cos’altro? 

Non ci fanno stare bene? Ok, allora intendiamo un altro Mondo. In che modo? Iniziando ad essere quello che vorremmo vedere accadere nel Mondo desiderato. Se noi, per primi, non diventiamo il simbolo vivente di quello in cui crediamo, come lo può diventare il Mondo intero?
 
Dare il buon esempio.

Proprio quello che accade tutti i giorni attorno a noi, vero? Il buon esempio.

Ho visto ieri, in Youtube, una presentazione di Beppe Grillo, del suo ultimo libro. Prima di sentire il ‘comico’ parlare, dobbiamo sorbirci della pubblicità. Capite? Le logiche commerciali della Tv stanno progressivamente contaminando anche lo spazio Web. È questo il frattale della ‘serpe strisciante’. 
 
È inossidabile e inarrestabile, perché noi tutti insieme lo permettiamo. La pubblicità è pur vero che rende la gran parte dei servizi presenti in Internet, gratis o quasi. Ad esempio, dopo più di dieci anni di utilizzo della ‘Posta Elettronica’, come potremmo ora farne a meno? Se ‘domani’ mettessero un canone sul suo utilizzo, lo pagheremmo tutti, no? 
 
Ma ci sono le Chat, Twitter, Facebook, etc. Ok. Ma, sul modello fisico della Old Economy, non esiste forse quella sorta di piallatura della scelta, effettuata lentamente ma costantemente nel Tempo, attraverso la costituzione di ‘Cartelli’ d’interesse? Attraverso una congiunzione strettissima di intrecci Politico/Commerciali di controllo…
 
Se la Posta elettronica divenisse a pagamento, nel Tempo, lo diventerebbero anche le altre modalità di comunicazione. Questa è una verità...

Tutto concorre a far sì che… la Massa sia sempre con le ‘cannette succhia energia al collo’.

A questo non c’è davvero alternativa. Anzi, a questa possibilità non è permesso di affiorare, perché tutto cambierebbe di ‘destinazione’. Coloro che si approfittano di questa situazione di malessere globale, non hanno alternative. Dipende la loro sopravvivenza da questa energia che noi tutti insieme ‘offriamo’ loro.

Chi sono ‘loro’? Chi legge SPS da qualche Tempo, spero che ormai lo abbia capito molto bene o perlomeno intuito:

‘loro’, sono entità parassite liberamente circolanti nel Cosmo, sfuggite dalle ‘Cantine del Creatore’. Sono il ‘lato oscuro’ che le Religioni hanno da sempre chiamato ‘Demoni’
 
A parte il nome che le vogliamo conferire, esse esistono veramente. Esse ci costringono a fare la guerra dei poveri, tra noi. La ‘Classe’ umana che li rappresenta sulla Terra 3d è costituita dagli uomini e dalle donne di 'Potere autorizzato' dalle entità parassite. 
 
SPS ha sempre cercato di affermare che ‘questa versione delle cose’ ha un senso auto educativo. Ok? Per cui a questa ‘latitudine’ non si deve respirare negatività, anzi. Tuttavia il rassegnarsi, ossia il mettersi nelle mani altrui, è molto pericoloso nelle 3d. Perché? Perché si rischia di ‘addormentarsi’ nell’Incantesimo e di dimenticare nel Tempo
 
È come se uscissimo di casa per fare un giro in centro e non tornassimo più o tornassimo dopo cinquant’anni. 

Com'era accaduto a Ulisse sull’Isola della Maga Circe.

Beppe Grillo, in quella presentazione più sopra solo accennata, riesce esattamente a trasmettere quel senso di fastidio, di misura colma, di rottura estrema, di asfissia, a cui siamo sottoposti. Quel ‘non se ne può più’ deve sfociare in un movimento controllato, relativo all’emersione dell’alternativa. Non deve sfociare nella violenza o nel concetto di rivoluzione

Se dovesse accadere la rivoluzione, statene certamente sicuri, che non si tratterrebbe altro di un effetto studiato a tavolino dai ‘Piani alti del Controllo’. Avete ancora in memoria Tienanmen? Ecco

C’è sempre il solito ritornello in azione nel Mondo: 
 
quello dell’ingiustizia velata d’autorità, a norma di legge.

L’ingiustizia è al comando nel Mondo. Dietro a Tienanmen c’è, indirettamente, la figura di Hu Yaobang, che morì proprio nel 1989, in seguito ad un attacco cardiaco (?):

Hu riabilitò molte delle vittime della Rivoluzione culturale, fra le quali l'ex Presidente della Repubblica popolare cinese, Liu Shaoqi. Inoltre, tentò di implementare l'autonomia del Tibet, ritirando alcuni quadri comunisti cinesi dalla regione.
 
Tuttavia, nel 1987 Deng lo costrinse a rinunciare al suo posto, accusandolo di avere compiuto 'errori e inesattezze varie'. In questo periodo non gli venne risparmiata nessuna colpa…
 
Durante la protesta di piazza Tiananmen, molti dei manifestanti presero d'esempio la destituzione di Hu come simbolo del nepotismo del potere politico cinese, accusando Deng di aver silurato tutti quelli che non facevano la sua politica. Gli studenti in particolare elogiavano le idee di Hu per la libertà di parole e di stampa
 
Dopo il 1989, i media trascurarono totalmente la figura di Hu, fino al 2005, anno del 90º anniversario della sua nascita. Il Partito Comunista Cinese celebrò ufficialmente tale evento e, per l'occasione, pubblicò una sua biografia ufficiale, dove si legge una tenue rivalutazione dei fatti di Tiananmen e della stessa politica di Hu.
 
L'attuale Presidente cinese, Hu Jintao, sembra volere attuare una vera e propria riabilitazione di Hu Yaobang. I suoi detrattori sostengono che questa è soltanto una manovra politica per guadagnare popolarità.
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Nel Tempo deviato, in cui siamo auto installati, tutto è funzione della ‘pazienza’ del Potere, il quale ha solo da giocare bene le sue carte ed attendere che l’energia manifesti a livello 3d la propria intenzione. Il vero paradosso è che questa energia la fornisce la Massa, ossia quella parte preponderante che si fa, quindi, auto sabotaggio. Perché? 
 
Per mancanza di alternativa, Tempo e consapevolezza e di scarsa ‘memoria’. 

La vera rivoluzione la si esegue in ‘casa propria’, ossia dentro di sé. Quando l’individuo sarà superiore a tutte le forme di ‘droghe’, autorizzate per legge, allora sarà in grado di diventare l’esempio vivente che potrà camminare per le vie del Mondo senza temere nulla e nessuno.

L’esempio vivente diventa un Archetipo, o aggancia l’Archetipo Cosmico auto esistente
 
L’esempio diventa l’alternativa. Non più un Santo o un Asceta, un Eroe o un Martire. Non più una persona unica e inarrivabile, ma un esempio direttamente replicabile da ognuno di noi.  

Un simbolo.

Come un tatuaggio, che si sceglie nel libro dei tatuaggi, e lo si ‘esegue sul corpo’.

Questi ‘simboli’ non mancano già oggi, ma dove li troviamo soprattutto? Al cimitero. Perché? Per due motivi:
  1. sono  Ascesi
  2. sono stati eliminati dalle pratiche Antisistemiche, perché le ‘Mosche Bianche’ sono apparentemente deboli in quanto isolate dalla loro ‘altezza’, rispetto alla rimanenza della Massa auto livellata. Esse brillano nel panorama e si rendono subito evidenti e intercettabili. Non è più tempo di ‘Mosche Bianche’
Cooperazione oppure ciclicità, ossia reset. La cooperazione non cambia questo Mondo, ma permette di Ascendere anche per Gruppi, Popoli, Tribù, etc.

Questo Mondo è ‘fatto così’. Non è colpa sua. Esso è un contenitore, uno Scenario per… esperienziare. Riuscireste a giudicare il luogo dove si è svolta una grande battaglia? Oppure la sala che vi ha ospitati quando avete sostenuto un esame, magari andato male?
 
Non è forse solo una propria responsabilità quello che è accaduto in quel ‘luogo’ o in quella ‘sala’? 
 
I soldati ubbidiscono, si potrebbe sostenere; che colpa hanno? 
 
Certo. Ubbidiscono, permettendo che accada una guerra. Ubbidiscono perché sotto Incantesimo. Perché hanno Paura. Ma quando si trovano a dover sparare a degli innocenti, come reagiscono? E se questi innocenti fossero dei loro familiari, degli amici, dei fratelli o delle sorelle?

Che senso sostiene l’ubbidienza militare? Quello della Paura e della mancanza di alternativa.

Siamo sempre lì.

Nel passato, ma non solo, ci si arruolava volontariamente per entrare nell’esercito. Perché? Per gli stessi motivi sopra esposti:
  • mancanze d’ogni tipo
  • incantesimi.
Che cos’è il patriottismo se non un Incantesimo?
 
Una volta entrati nell’ordinamento militare si è sottoposti alle leggi di quel modello energetico. Tutto quello che ne segue dipende dalla scelta iniziale, sostenuta in ‘piena autonomia’, ma in realtà corrispondente ad uno stato di drogaggio dell’individuo. È come spingere qualcuno, in maniera sagace, sottile, verso uno strapiombo e poi manifestarsi promettendogli questo e quello. Ossia veicolandolo proprio dove lo si voleva premeditatamente condurre, dove lo si immaginava.
 
Si crea il ‘problema’, silenziosamente, e poi ci si presenta con le soluzioni ‘chiavi in mano’.

Questo lo si può fare solo se si possiede una situazione di netto Potere e solo se tutti gli attori, la Massa, è completamente presa dalla propria parte della recita. Altrimenti non sarebbe possibile manifestare un Mondo ‘monocorde’ come questo.

C’è un enorme Potere nelle mani di una struttura di Controllo perfettamente oliata, strutturata nel Tempo e con la Pazienza del più forte. Con il termine ‘più forte’ intendo una ‘fortitudine’ relativa al fatto di essere tra gli unici a non avere dimenticato. 
 
Questa ‘memoria’ è stata utilizzata a discapito degli altri, che invece hanno da sempre ricoperto il ruolo di ‘vittime’ o di ricariche energetiche inconsapevoli.

Lo scopo è di trattenere ‘intelligentemente e in maniera convincente’, nello Scenario 3d, il più a lungo possibile, i generatori energetici, ossia la Massa. Lo possiamo capire dai frattali che emergono dal campo di forze in questione.

Chi necessita di questa energia è tranquillo e teme allo stesso Tempo:
  • è tranquillo per via della ciclicità delle 3d
  • teme perché ‘nulla è per sempre’.
La Paura è insita nella specifica energetica. È compresa. È di… serie. Sino a quando non si raggiungerà un livello tale in cui essa diverrà una parte del ‘Tutto e non il Tutto’, com’è rapportabile oggi.

Eliminarla per sempre non è possibile. Perché? Perché persino il Creatore la ricomprende. Perché? Perché è da Lui che essa si è emanata…

La chiave evolutiva risiede nella Prospettiva dalla quale la si inquadra.

Una Cellula umana può generare un Tumore oppure essere in perfetta armonia. E tutto ciò corrisponde ad un perfetto meccanismo di auto regolazione, che richiede di essere sempre vigili, attenti, presenti, responsabili, consapevoli, etc.

Sarebbe meglio scrivere nei luoghi di memoria 'scomodi': 
 
in questo luogo, nella tal data, non è successo niente. 
 
Quale curiosità s'accenderebbe nelle persone? Ma il Controllo se ne guarda molto bene dall'essere così 'espicito'. Preferisce agire con la consueta intelligenza, avendo dalla sua un'arco infinito di possibilità della gradazione del Potere.

Basta che alla 'fine' o meglio, 'nel durante', la Massa rimanga in una pozza indefinita di possibilità di risveglio. L'Individuo fa la differenza; ne ha le capacità allorchè scorge qualcosa di 'nuovo' nel panorama. Oltre alla rassegnazione di un già tutto conosciuto e tutto scontato, che la scuola, fra l'altro, contribuisce a generare, fornendo nuova linfa energetica ai Vampiri che attendono con sempre rinnovato appetito...

Dipende da noi. Da ognuno di noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012

 

venerdì 9 marzo 2012

Il velo dell'illusione.




Perché si definisce, in certi ambiti della ‘conoscenza’ che questa realtà è illusoria? Forse perché è finta?

Un'illusione è una distorsione di una percezione sensoriale, causata dal modo in cui il cervello normalmente organizza ed interpreta le informazioni che riceve. Le illusioni possono coinvolgere tutti i sensi, ma quelle visive sono le più famose e conosciute, dal momento che la vista spesso prevarica gli altri sensi
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Distorsione di una percezione.
dal latino: [illusio], composto da [in] rafforzativo e [ludere] scherzare - da [ludus] gioco. Dal significato di ironia è passata a quello di derisione, e solo tardivamente ha assunto quello di ingannevole
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Quando si dice ‘il gioco della Vita’ e quando si pensa a come si era da bambini, tutto fa davvero presupporre al ‘ludus’, al ‘gioco’, come perno centrale dell’esistenza incarnata. Per la mente logica, razionale, adulta, moderna, arrivista, è probabilmente 'troppo', per cui ad una certa età subentra e giunge a ‘maturazione’ quel processo di ‘ammaestramento Antisistemico’, che plasma il livello di percezione dalla fase di ‘gioco’ a quella di… come la vogliamo chiamare?  

‘Dramma’? oppure, dato che il gioco è ‘burloso’, il suo contrario è ‘serioso’. Un termine che descrive, con buona approssimazione, il contesto adulto, soprattutto quando cerimoniale, lavorativo, d’apparenza insomma. 

Torniamo al costrutto di partenza: l’illusione.

Se mi metto in giacca e cravatta e ‘appaio’ ad un colloquio di lavoro, cercherò di essere irreprensibile al fine di ottenere un impiego. Sto, in un certo senso, mostrando un’immagine di me ‘alterata’ o illusoria, non tanto perché ‘non vera’, quanto perché non corrispondente all’immagine che mi contraddistingue per la maggior parte del tempo quando sono ‘da solo’, ossia quando ‘sono più me stesso’.

Per cui l’illusione corrisponde ad uno stato dell’essere ‘alterato’, ma comunque direttamente ‘palpabile’, vero – nel senso di concretezza fisica del termine. 

Io sono 'lì', al colloquio, in carne e ossa, davanti all’esaminatore, tuttavia quella scena è una sorta di ‘finzione’ in cui entrambi interpretiamo una parte assegnata dal ‘copione’ della Vita.

L’illusione a cui mi riferisco non è quella, per intenderci’, dell’illusionista, ma un qualcosa di tangibile e non escludibile dai sensi 3d. Un qualcosa che avrebbe convinto anche S. Tommaso. Allo stesso tempo rappresenta solo uno ‘scenario’ delle possibilità offerte. Se quello scenario specifico non corrisponde allo ‘scenario principale’ allora saremo alle prese con una finzione di noi stessi, corrispondente all’alternarsi delle personalità all’interno di noi.

L’illusione è un gioco di prospettive con 'senso'.

È 'vera' quanto ciò che sottintende, ossia è vera quanto le altre ‘dimensioni’ del possibile/impossibile. L’inganno sta proprio nel comprendere che l’illusione è nel senso di ‘altra possibilità’, magari migliore magari peggiore, tuttavia esistente al pari della realtà manifestata.

Questo apparire è ingannevole perché è come essere in una stanza degli specchi che riflettono parti diverse di noi. Parti ‘autentiche’ di noi seppure in ‘movimento esistenziale’, ossia che ci riguardano nell’adesso, nell’ora itinerante, opportuno e in definitiva ‘perfetto’ ai fini della propria funzione auto educativa.

Detto questo, cerchiamo di comprendere questa ‘illusione’, ossia questo piano della manifestazione alternativa autorizzato dalla ‘partecipazione’ attiva/passiva della massa.

L'autostereogramma, è uno stereogramma a singola immagine (SIS: Single Image Stereogram), realizzato per creare una illusione ottica tridimensionale da un'immagine bidimensionale, nel cervello umano.

Al fine di percepire una forma tridimensionale in un autostereogramma, gli occhi devono superare di norma il coordinamento automatico tra messa a fuoco e convergenza
 
Gli autostereogrammi sono simili ai normali stereogrammi, tranne per il fatto che sono visibili senza l'ausilio di uno stereoscopio. Lo stereoscopio utilizza due immagini bidimensionali, riprese da due punti di vista e le fa vedere solamente all'occhio corrispondente, permettendo così al cervello di ricostruire la tridimensionalità dell'oggetto grazie alla disparità binoculare. Con un autostereogramma, il cervello riceve invece degli schemi bidimensionali ripetuti destinati a entrambi gli occhi, ma non li combina immediatamente nel modo corretto. Per poter visualizzare l'oggetto virtuale in essi rappresentato, è necessario posizionare il punto di convergenza ad una diversa distanza rispetto al piano di messa a fuoco
 
Altri utilizzi.
Questa tecnica, oltre a creare l'effetto di tridimensionalità, viene talvolta utilizzata anche per nascondere delle informazioni, specie a chi non conosce la tecnica, infatti guardando l'immagine sembrerebbe una normale immagine casuale o uno sfondo per siti internet.
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È possibile ‘nascondere informazioni’. Ossia? Se applichiamo questo concetto alla realtà 3d, è plausibile che certe informazioni siano direttamente ‘impresse’ nell’aria che respiriamo e che ‘non vediamo’, ma che sappiamo esistere.

L'impressione può riguardare ogni 'cosa' 3d.
 
Questo è il frattale che dimostra l’esistenza del non manifesto e dell’alternativa a questa società, costituita da cellule in cammino individuale, riflesse appunto in questa versione della società.

Quale tecnica migliore di questa per nascondere informazioni? È sufficiente utilizzare la prospettiva degli occhi per iniziare a vedere un qualcosa di diverso, che si cela nella tridimensionalità:

altra tridimensionalità, altro ‘spazio’, altra possibilità, ossia un’alternativa a questo ‘scenario’.

Una coppia di immagini stereoscopiche differiscono fra loro nella prospettiva,  poichè le due immagini sono il risultato di due diversi punti di osservazione...
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Le due immagini sono il risultato di due diversi punti di osservazione’. Esattamente quello che accade tra:
  • punto prospettico umano 3d e punto prospettico parassita
  • punto prospettico umano 3d e punto prospettivo animico
  • punto prospettico umano 3d e punto prospettico divino.
Questa è la Natura dell’illusione che abbiamo co creato:

una possibilità tra le tante da esplorare.

I segnali che incoraggiano questa ‘visione’ sono molti. È sufficiente, appunto, iniziare ad assumerli in un’altra angolazione prospettica. Il fatto che sono gli occhi a dover mutare ‘traiettoria’ al fine di poter ‘vedere’, indica il lavoro fisico di ri-orientamento a cui dobbiamo sottoporci. Un ‘lavoro’ interiore ed esteriore, ovviamente, perché l’input parte solitamente da un aumento della consapevolezza, che sfocia in un adattamento opportuno del mezzo fisico. Ma non è sempre detto che vada in questa direzione, secondo ottica biodiversa.

Se provate a visualizzare un autostereogramma, potrete osservare una struttura nascosta nel livello superficiale del percepito, che deriva dall'utilizzo dell'occhio senza ‘sforzo’, ossia che funziona secondo adattamento programmatico, secondo consuetudine biologica 3d.

Quando imparerete a visualizzarlo, allora provate a passare alla ‘realtà’. Osservate un prato, un terreno qualsiasi, una strada, una casa, la vostra fisicità

Ebbene funziona anche in quel caso.

Molto spesso risalta una struttura nella struttura. La struttura celata può riportare informazioni inerenti alla struttura rivelata o apparente. È una questione di pratica. È possibile ‘leggere’ ad un livello nascosto nella realtà densa emersa, per polarizzazione massiva.

La ‘verità’ è molto più vicina a noi di quanto si possa pensare, scritta direttamente in noi stessi, su noi stessi. Il lavoro di Calligaris, ad esempio, lo dimostrava già molti decenni or sono:

una mappa sviluppata ed impressa su di noi, ad immagine e somiglianza del ‘cielo sovrastante’. Molto simile all’opera ciclopica svolta dagli Egizi nella piana di Giza, con il Nilo a rappresentare la Via Lattea e le Piramidi a rappresentare delle Stelle specifiche:

una mappa terrestre della realtà celeste.

Come è sopra così è sotto…

Osserviamo l’illusione ad ogni livello: 

Wall Street sale e occorre chiedersi: perché?
È notorio che gli analisti sono i migliori al mondo nel trovare, a posteriori chiaramente, le giustificazioni di quanto è avvenuto, ma in una giornata come quella odierna, per riuscire in questa impresa, occorre essere davvero dotati di una sconfinata fantasia.
 
I dati macro sono stati assolutamente negativi, è stato dichiarato lo stato di insolvenza (in altri termini il fallimento) della Grecia, e, come se non bastasse il Presidente della Bce ha annunciato che per l’eurozona il 2012 sarà un anno di recessione.
 
Ed ora giustificatemi, non solo il mancato crollo degli indici borsistici, ma addirittura un’euforia generale partita da Tokyo ed arrivata a New York, passando per Francoforte e Parigi.
 
C’è qualcosa che non torna? Sto parlando solo di logica, pura logica, nulla di tecnico, né tantomeno di scientifico, ma semplicemente di logico. Carissimi lettori, personalmente, quando riscontro che la logica non governa gli eventi, mi spavento, non so (o meglio non voglio pensarci) a cosa possa accadere sul nostro pianeta a breve termine, ma potrebbe essere qualcosa di molto grave.
 
Ovviamente intaschiamo i rialzi, non dico di rifiutarli, ma chiediamoci sempre: perché? E se non riusciamo a darci una risposta, pur in una situazione a noi favorevole, preoccupiamoci! 
 
Brusco scivolone per McDonald’s (-3,21%) dopo l’annuncio delle vendite del mese di febbraio, risultate inferiori al consenso, la catena di fast food più nota al mondo, dopo esser stato il best performer dell’indice nel 2011, nell’anno appena cominciato non sta fornendo grandi soddisfazioni…
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Perche la Borsa Americana sale? È una illusione.

E ancora, andiamo a vedere come sono andate le vendite di McDonald’s, giudicate al di sotto delle stime. Saranno così brutte?
 
McDonald's più prudente sul primo trimestre, il titolo sotto pressione.
La maggiore catena al mondo di fast-food indica nel comunicato relativo ai dati sulle vendite nel mese di febbraio, che la persistente incertezza economica, le misure di austerità in Europa e la pressione sui costi del lavoro e delle materie prime peseranno sulla crescita dell'utile operativo nel primo trimestre. 

La performance di McDonald's a febbraio è stata intanto inferiore alle previsioni. 

Le vendite nelle filiali aperte da almeno un anno sono aumentate lo scorso mese del 7,5%. Gli analisti avevano previsto un aumento dell'8,1%. Le vendite sono cresciute negli USA del 11,1%, in Europa del 4% e nell'area Asia-Medio Oriente-Africa del 2,4%. Le vendite totali di McDonald's, quindi quelle che comprendono tutte le filiali del gruppo, sono aumentate a febbraio del 9,4% (del 9,7% a parità di tassi di cambio). Il titolo di McDonald's scende al momento nel pre-borsa del 3,4%.
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Le vendite totali di McDonald's, quindi quelle che comprendono tutte le filiali del gruppo, sono aumentate a febbraio del 9,4% (del 9,7% a parità di tassi di cambio).
Siamo al paradosso, vero? La Borsa sconta in anticipo la ‘realtà’, tuttavia questo è un meccanismo illusorio agli occhi della massa, che si trova perennemente in ‘ritardo’ nella possibilità di scelta:

prevedibile, perché disposta in quel modo in un piano del tempo deviato.

Salute: mangiare e non ingrassare? Nuovo studio apre via a farmaci.
È possibile non ingrassare pur mangiando di più e muovendosi di meno? È possibile evitare non solo l'obesità, ma anche le sue conseguenze - per esempio, alti livelli di colesterolo e trigliceridi - senza ricorrere a dieta ed esercizio? 

Un articolo pubblicato sulla prestigiosa rivista 'Cell Metabolism' dimostra che farmaci che consentano di realizzare questo obbiettivo, per quanto ancora lontani, potrebbero essere un giorno realizzabili
 
Il nostro cervello produce dei neurotrasmettitori, chiamati endocannabinoidi, che agiscono colpendo gli stessi bersagli cellulari attivati dalla marijuana (in latino, Cannabis). Lo studio dimostra che una di tali sostanze, il 2-arachidonil-sn-glicerolo (2-AG), svolge un ruolo di primaria importanza nella regolazione del metabolismo periferico. I ricercatori hanno scoperto infatti che il 2-AG controlla i circuiti cerebrali che aiutano a conservare energia corporea favorendo l'accumulazione di 'grasso bruno'  - un tipo di grasso che viene utilizzato per generare calore.
 
I ricercatori hanno modificato le cellule nervose in topi da laboratorio in maniera tale da far loro produrre quantità elevate di una proteina che distrugge il 2-AG. A causa di questa manipolazione genetica, i livelli cerebrali di 2-AG nei topi mutanti sono circa la metà di quelli normali. Ciò riduce fortemente la capacità del 2-AG ad esercitare i propri effetti di regolazione di vari circuiti cerebrali, producendo una serie di effetti di primaria importanza sul mantenimento del peso corporeo ed il consumo delle calorie ingerite. I topi mutanti mangiano più dei topi normali e si muovono di meno di essi. Eppure non ingrassano anche se esposti ad una dieta alimentare molto ricca di grassi, e non mostrano conseguenze tipiche dell'obesità quali elevata trigliceridemia e perdita di sensitività all'insulina

I ricercatori hanno scoperto che queste caratteristiche sono dovute al fatto che nei topi mutanti il grasso bruno consuma più calorie (cioè brucia più grassi) che nei topi normali.
 
'Questo studio - afferma Piomelli - apre la strada alla ricerca di nuove molecole capaci di combattere quelle che rappresentano alcune tra le patologie che, oggi, nei paesi industrializzati generano tra i più alti costi sociali e sanitari. Basta pensare che, in Italia, le patologie che fanno parte della Sindrome Metabolica colpiscono circa 14 milioni di persone, con un continuo incremento anche nei bambini e negli adolescenti. 

Poter limitare gli effetti causati da un apporto troppo elevato di cibi grassi e dalla sedentarietà, cioè quelle cattive abitudini che caratterizzano sempre di più la nostra società, rappresenta un grandissimo passo avanti non solo in termini di salute privata e pubblica, ma anche in termini economici per i sistemi sanitari a livello globale'.
Link 
 
La grande illusione legata al principio farmacologico, concepito come ‘effetto magico’, è davvero pericolosa per il nostro ‘equilibrio’. Si cerca di autorizzarci a ‘fare di tutto’ per poi assumere la pillola magica, equivalente all’assoluzione conferita dal Prete. 

La pillola che toglie i peccati, non dal Mondo, ma i peccati in senso di ‘danni collaterali’ nell’individuo, che in questa maniera è sempre più legato mani e piedi al concetto di ‘consumo e irresponsabilità’ e, per effetto, all’assunzione di posticci esterni a carattere di mantenimento dello status quo.

Leggiamo questa porzione di notizia:

La Merkel ha più volte affermato che il default della Grecia deve essere evitato perché avrebbe effetti incontrollabili. Lo scenario preferibile secondo Berlino è quello di un default ordinato con una svalutazione del debito del Paese.

Molti deputati sono fiduciosi sul fatto che la Grecia otterrà il sostegno sufficiente (più del 90% di adesioni da parte dei creditori privati) per il piano di svalutazione dei titoli di Stato greci. Al momento sembra che il tasso di partecipazione si aggiri intorno al 55%, cioè con i detentori di più di 110 miliardi di euro di bond che decideranno di scambiare i titoli di Stato ellenici con nuovi titoli, a scadenza più lunga e con cedole inferiori, subendo un haircut del 53,5% del valore nominale
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Un default ordinato con una svalutazione del debito del Paese.
 
Il Controllo è totale e l’illusione anch’essa. 

Siamo giunti al tempo in cui esistono aziende troppo grandi per fallire e Stati troppo importanti per fallire. La responsabilità per quello che è accaduto viene sotterrata nell’atto giustificante, nella scelta indotta di un alternativa al fallimento.

Il fallimento non corrisponde alla dannazione. No. Corrisponde all’avere preso una via che si è dimostrata sbagliata perché non sostenibile nel tempo, nella moralità, nell’etica e nella giustizia celeste e, semplicemente, ammetterlo a se stessi e pubblicamente.

Ma non se ne vuole prendere atto e si cerca di andare avanti attraverso l’utilizzo di trucchi contabili, suggestioni, ricatti sottili, etc.

Chi vuole andare avanti su questa strada? 

Chi ne ricava un vantaggio. Quindi ‘pochi’. La massa teme che la caduta del paradigma corrisponda alla propria ‘fine’, al ‘ricominciare ancora una volta da capo’. Questa induzione interna determina i movimenti massivi allineati con gli input Antisistemici. In pratica nessuno intende che le cose cambino davvero.

Il motto è ‘alla fine almeno un tetto sopra la testa ce l’ho’…

Si è nascosti dietro ad una ‘foglia d’illusione’. Ma basta un po’ di vento per lasciarci 'nudi' e nella convinzione di esserlo davvero. A quel punto si inizierà davvero da capo, anche se ogni volta non è mai esattamente uguale…

Impariamo ad osservare la realtà manifesta con altri occhi, ossia con quelli che ci troviamo, ma utilizzandoli fisicamente in un altro modo, oppure con gli occhi della consapevolezza alla luce della nostra divinità.

E impariamo a rispettare la nostra vera essenza. La schiavitù non fa per noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 9 gennaio 2012

Un caleidoscopio come cielo.




In questa 'versione del Mondo' – una delle possibilità del 'Tutto' di ‘fare 100’ – abbiamo lo strano caso di Unicredit, che chiede al Mercato ben sette miliardi di Euro, sulla ‘fiducia’ pur essendo praticamente ‘fallita’, ma non eroga al privato nemmeno 5000 Euro, senza le 'dovute' garanzie. È giusto. Da un punto di vista aziendale è corretto, per carità. Io non intendo focalizzare l’attenzione sul ‘giusto o non giusto’, ma sullo status in cui si versa globalmente, messo in luce - evidenziato - proprio da questi paradossi pubblici

Tutto ciò si perpetua perché sembra svanita ogni altra alternativa. 

Esistono allora aziende ‘troppo grosse per fallire’. È come dire che giunti ad un certo livello di ‘massa’, si è al di sopra di ogni legge di Mercato. Non è esattamente così, se non in quel luogo in cui il ‘potere di controllo’ gestisce ormai l’intero processo della filiera, in cui la ‘massa’ è una variabile sotto controllo - come addomesticata

'È così' in questo Mondo ed allo stesso tempo 'non è così'. 

Le leggi Cosmiche imperano, pur amalgamandosi per effetti le une con le altre. È come osservare il mare dall’alto di una scogliera. I flutti sembrano esplodere e ramificarsi a casaccio, tra le spire invisibili d’aria e la forza delle acque, che spinge sulle rocce a dibattere strane ed antiche ‘questioni’. È uno scambio d’informazioni a vari livelli energetici e non solamente un andirivieni regolato dal caos

La massa è al lavoro su altri piani della prospettiva, in quanto l’essere ‘qua’ corrisponde all'effetto di un piano superiore di ‘studi’ altamente sincronici. La 'massa' è molto di più rispetto all’evidenza, che emerge dalla visione della punta dell’iceberg, scambiata per unica realtà.

Tutto ciò che è stato 'asportato' dal Mondo, in termini di conoscenza, è solo tenuto nascosto in un’area di memoria dell’organismo umano globale. I vari ‘ordini’ che si sono occupati di questa operazione sono paragonabili a vere e proprie zone di memoria di un computer, hard disk cablati e protetti. Al fine di penetrare simili banchi di memoria, occorre ben ‘lavorare’ su se stessi. 

Non c'è nessun 'divieto' se non ci si può fare male o fare del male...

Ciò che sfugge è il risultato di un ‘movimento’ che parte dall’individuo, proprio come se fosse immerso in acqua e col proprio movimento, non opportuno, contribuisse ad allontanare un ‘salvagente’ che galleggia davanti a sé. Le piccole onde provocate dai movimenti incauti o goffi e irregolari del ‘corpo’, provocano lo spostamento e l’allontanamento dell’oggetto desiderato, che è sempre ad un ‘palmo di naso’. Tanto vicino quanto sfuggevole.      

Un nuovo satellite cadrà sulla Terra.
Dopo Uars un nuovo satellite, questa volta russo, si abbatterà sul nostro pianeta, secondo i tecnici potrebbe colpire un punto qualsiasi tra le latitudini 51,4 gradi nord e 51,4 gradi sud.
 
Una sonda russa in avaria, nei prossimi giorni entrerà in collisione con il nostro pianeta. Si chiama Phobos-Grunt, e la notizia è stata resa nota da Aleksey Zolotukhin, portavoce del ministero della Difesa della Federazione russa, secondo cui 'a oggi la caduta di frammenti del veicolo spaziale Phobos-Grunt è attesa per il 15 gennaio. La data effettiva della caduta potrebbe cambiare in base all'influenza di fattori esterni'…
 
Il 24 settembre scorso il satellite Uars della Nasa era a sua volta precipitato nell’atmosfera terrestre. Nonostante i diversi allarmismi diffusi nelle settimane precedenti, nessuno dei suoi frammenti era giunto intatto sulla superficie. Il 23 ottobre anche il satellite tedesco Rosat è stato fatto rientrare sulla Terra, precipitando nell’Oceano Indiano senza provocare danni.
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Che cosa sta succedendo nello Spazio aperto? Questi satelliti che rientrano nell’atmosfera terrestre, per vari motivi, significano senz’altro qualcosa; qualcosa che va al di là della spiegazione tecnica.

L’attività del Sole è in fermento. Si leggono spesso notizie come queste. Ovviamente ci si affida alla bontà delle stesse, provenendo sempre dalla medesima fonte, che ‘se la suona e se la canta’. Però, osservando il clima dell’ultimo periodo nella zona del milanese, non si può non accorgersi del particolare stato di alta pressione in cui si vive ormai da mesi

È sempre sereno con un bel Sole caldo. Non piove e, tutto sommato, ghiaccia persino poco di notte. Le scie chimiche ci sono sempre a dimostrare la potenza Antisistemica che svetta sopra alle nostre teste nonostante tutto quello che ognuno di noi può pensare o non pensare.

È tutto normale, ci dicono, tirando fuori dal ‘cilindro’ le spiegazioni del caso, giorno dopo giorno. C’è sempre qualche fenomeno che opportunamente si adatta molto bene al fine di permettere all’attenzione di volgere alle normali routine d’intrattenimento sociale e lavorativo. L’importante è non distogliere la massa dalle proprie attività, dall’economia caricata sulle spalle della massa stessa. 

In un momento di crisi e di austerità imposta, il clima diventa accomodante; in questa maniera è possibile uscire volentieri di casa per andare a fare acquisti, in saldo o non in saldo - anche durante il periodo festivo - e raggiungere il posto di lavoro senza difficoltà o semplicemente ammalarsi di meno. Si è chiamati, in tutti i modi, a fare ognuno il proprio dovere affinchè la ‘nave’ smetta di imbarcare acqua.
 
E, al solito, le ‘parti’ continuano ad essere ben interpretate come di consueto. Chi tira la carretta sono sempre gli stessi, e corrispondono anche a coloro che permettono ad un certo Mondo dello sport, ad esempio, di vivere come degli sceicchi persino in un momento storico tanto ‘teso’ come questo. Ricordiamo che non ci sono solo i politici che interpretano la parte dei 'nababbi'...

Sarkozy: Deregolamentazione cieca ha portato alla catastrofe.
Cosa ha portato alla catastrofe di oggi? Il fatto che tutto era possibile. Il modello della deregolamentazione è cieco. Non possiamo lasciarlo continuare’. Lo ha detto il presidente francese, Nicolas Sarkozy, all'Eliseo al termine dell'incontro col premier italiano, Mario Monti. 

L'Europa - ha aggiunto Sarkozy - è una creazione che non ha precedenti, è una costruzione al servizio della pace. Non abbiamo il diritto di far cadere l'Europa e non possiamo lasciar distruggere l'euro, che è il cuore dell'Europa. Se salta l'euro prima o poi sarà la pace a essere messa in discussione’.
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È facile fare il tiro al bersaglio con una certa classe politica. Sin troppo facile e non opportuno, giunti a questo punto. Le parole del presidente francese veicolano una verità frattale, nidificata a vari livelli della comprensione: la pace. Il ricatto ‘sottile’ è legato alla forma pensiero che unisce il concetto di pace a questa situazione geografico-socio-politica (in catastrofe) in cui ci si trova, come se non ci fosse altra possibilità al di fuori del paradigma attuale. La verità sta anche nei numeri:
  • 99+1=100
  • 98+2=100
  • 97+3=100
  • 57+43=100
  • 21+79=100.
Le possibilità sono 'caleidoscopiche'. Basti pensare alle parti decimali e ai numeri negativi, ad esempio. Oltre alle combinazioni con potenze, radici quadrate, etc. Che cosa rappresenta il ‘100’?
 
Il ‘100’ è la configurazione 'stabile', in un dato momento, del ‘Tutto’. Il ‘Tutto’ mescola le proprie componenti ed ogni risultato conferisce sempre ‘100’. Avrei potuto utilizzare l’unità o un altro numero qualsiasi, per cui il ‘100’ è anche una convenzione. Un numero usato per esprimere un punto prospettico.

Le differenze nel/del ‘100’ consistono nella diversa amalgamazione e relativa trasmutazione dei ‘pesi’ delle diverse componenti che concorrono a formare il ‘Tutto’. È come un caleidoscopio che ripropone nuove configurazioni della possibilità all’interno della potenzialità.

Ci sarà una grande differenza, in termini ‘sostenibili’, del ‘100’ derivante dall’epoca medioevale piuttosto che da quello derivante dall’epoca moderna. Differenza che non è dato comprendere a fondo, qualora ci si mantenga in un livello della consapevolezza ‘figlio’ del livello tridimensionale da cui s’impastano gli elementi. Assumendo una vibrazione superiore, il panorama cambia radicalmente, permettendo di osservare le linee basilari che contornano il paesaggio. Il ‘rumore di fondo’ scema e risulta meno invadente. La nitidezza dello ‘sguardo’ raggiunge vertici energetici che permettono una ‘ossigenazione’ dell’intero costrutto osservatore-osservato: tutto muta nella propria versione ‘migliorata’ e pur sempre perfetta.

Tuttavia, il valore aggiunto desunto dalla visione superiore a che cosa serve, se non ha modo di riflettersi nel complementare valore riflesso a ‘terra’? L’osservare dall’alto diventa fine a se stesso, allora, perché non coadiuvato e reso sensato da quello che di noi possiamo desumere vivendo la materia densa. Il corpo che si muove goffo allontana l’oggetto del proprio desiderio

Il vederlo dall’alto non cambia le carte in tavola, se le due prospettive non s’interfacciano, attraverso un miglioramento del proprio ‘moto’, tenendo in considerazione anche il livello suggerito dalla proposizione superiore. La morfologia del territorio è meglio inquadrata dall’alto, ma il livello di guida è dal 'basso', per cui l’unione prospettica corrisponde all’emersione di un nuovo modo di muoversi in linea con ogni asperità del territorio.

L’avere sempre ben presente questa visione, corrisponde all’aumento della propria consapevole condotta di marcia: se c’è un buco nel terreno oltra alla curva non è colpa di nessuno. È sufficiente anticipare la visione, aumentando la fiducia nei propri mezzi a disposizione. Quella buca è un’opportunità, che riconosceremo solo dopo esserci caduti dentro molte volte, allorquando troveremo il modo di bypassarla. 

Solo dopo ‘vedremo’ in maniera diversa.

Il ‘100’, pur rimanendo ‘100’, è di volta in volta diverso per valore aggiunto. Lasciare ‘casa’ e tornarci dopo un certo cammino ci vede diversi: siamo sempre noi eppure siamo diversi, in un senso o nell’altro. 

L’apparenza è legata alla visione limitata del ‘100’, ma anche se potessimo 'capirla molto bene’, sarebbe sempre una visione non assoluta. L’assoluto è tale solo per la limitatezza. La sua definizione indica i limiti dell’osservatore. La possibilità è talmente variegata da definirla infinita, pur ricorrendo nuovamente ad un termine utilizzato in maniera esponente il limite attuale della visione soprattutto mentale.


Un esempio è il cielo; un caleidoscopio come cielo dalle mutazioni innumerevoli. Il cielo è sempre il cielo, eppure ciò che compare nella sua ‘tavola magica’ è sempre diverso, scie chimiche comprese. Quella differenza nel ‘disegno’ è in grado di mutare le condizioni risentite a terra.

Le nubi, piuttosto che il sereno, conducono effetti opposti sul risentito umano, non a caso gli Antichi temevano che il cielo 'cadesse loro sulla testa'. Storielle per bambini mai cresciuti? O semplice metafora per verità divenute insostenibili dai bambini troppo cresciuti?

La verità è sempre nel mezzo, ovvero dove è auto installato l’essere umano.

Che cosa decidiamo di fare ‘oggi’? Il nostro comportamento, le nostre decisioni, comporteranno una differenza strutturale nella vibrazione del ‘100’. Altro che ‘non esistenza dell’alternativa’. La ‘palla’ è rotonda – si dice.

Mai dire mai. La speranza è l’ultima a morire…

Choronzon: Molto bene, inizio io! Sono un lupo feroce e spietato che attacca la sua preda.
Sandman: Sono un cacciatore a cavallo che trafigge il lupo.
Choronzon: Sono un tafano che punge il cavallo che disarciona il cacciatore.
Sandman: Sono un ragno a 8 zampe che mangia il tafano.
Choronzon: Sono un serpente dal morso letale che divora il ragno.
Sandman: Sono un bue dalla zampa possente che schiaccia il serpente… sento il serpente contorcersi sotto lo zoccolo… le sue vertebre spezzarsi.
Choronzon: Ed io sono un antrace, batterio dei bovini dall’azione letale.
Sandman: (credo di aver capito il gioco di Choronzon, meglio abbandonare la posizione di attacco) - Sono un mondo nello spazio infinito, un mondo fertile.
Choronzon: Sono una nova che esplode e distrugge il pianeta.
Sandman: Sono l’Universo che avvolge ogni cosa ed ingloba la Vita.
Choronzon: Sono la non-vita, la bestia del giudizio eterno, il buio alla fine di ogni cosa, la morte degli universi degli Dei e dei mondi… di tutto! … E tu cosa sei ora? Signore dei Sogni?
Sandman: La Speranza.
Choronzon: … oh… allora io sono… io… io… non so…

Dialogo finale tra Sandman e Lucifero:

Un Demone: Ecco Signore dei Sogni, tieni il tuo elmo, l’hai conquistato con onore.
Sandman: Io vi ringrazio Nobili Signori degli Inferi, non lo dimenticherò.
Lucifero: Nobili? Vuoi scherzare? Guardati intorno Morfeo! Un milione di demoni si è schierato per combatterti, dicci perché dovremmo lasciarti andare. Con o senza elmo non hai alcun potere qui. Che potere hanno i Sogni all’Inferno?
Sandman: Tu dici che non ho alcun potere.. e forse hai ragione. Ma sei sicuro che i Sogni non possano nulla qui? Dimmi Lucifero.. Stella del Mattino… e voi tutti, chiedetevelo. Che potere avrebbe l’Inferno se i dannati non potessero sognare il Paradiso?

La folla di Demoni si fende silenziosa al suo passaggio… incapace di incrociare il suo sguardo.
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Sottilmente, la ‘massa’ è pronta. La vera illusione la respira la ‘tenebra’. Tutto questo è stato creato per vederla venire alla luce…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 2 novembre 2011

La crisi c'è per chi la vive.




In un periodo di ‘crisi’ finanziaria globale, la ‘crisi’ sembra non essere accusata da tutti. Ciò evidenzia il livello di biodiversità all’opera nelle 3d

La crisi non ferma le vendite di crisantemi.
Anche Oltralpe il crisantemo non conosce crisi. Nei giorni dedicati alla commemorazione dei defunti, i francesi continuano ad acquistare questo fiore per un gesto d'affetto nei confronti delle persone care che riposano al cimitero.

Una manna per i fioristi, che vedono il loro giro d'affari crescere vertiginosamente in queste giornate. Fra ottobre e novembre vengono venduti oltre 21 milioni di mazzi di crisantemi, che corrispondono a circa il 90% dei volumi annui pari a 23,1 milioni nell'intero 2010. Alcuni addetti spiegano che ogni anno ci sono clienti che chiamano dall'America, dalla Corsica o da altre parti affinché vengano portati crisantemi alla tomba dei loro cari, vista la lontananza e l'impossibilità di andare di persona al cimitero... 

Come ricorda il parroco di Martigné en Mayenne, ai defunti in questi giorni si cerca di offrire il meglio, a cominciare dai fiori: i crisantemi sono ormai diventati un'abitudine, ma naturalmente c'è chi ricorre ad altri generi di fiori.
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Crisi: una parola sconosciuta nel mondo dei giochi online.
Sembra di vivere in un’altra Italia... Nel nuovo mondo dei giochi online, la parola crisi non esiste.
 
Crescono i volumi di gioco, crescono gli utenti e crescono i player interessati al business. Il decreto Bersani ha di fatto regolamentato la liberalizzazione del gioco, rendendo così l’Italia, con la Gran Bretagna, l’unico paese europeo dove poter investire legalmente nel business del gioco off e online

Tutto questo, in un momento di grande recessione, si è trasformato in un’oasi in Italia. Tra gli operatori del gioco online la parola crisi non esiste
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È, casomai, utile parlare di ‘opportunità’ che vengono a crearsi ogni qualvolta qualcosa scombussola la routine: opportunità più o meno etiche. 

Possiamo notare che, addirittura, certe routine o abitudini ‘tengono’ nonostante la crisi, come ben evidenziato dal business dei crisantemi. In questo caso, tuttavia, esiste una particolarità, ossia il fiore in questione è divenuto una sorta di ‘simbolo’ legato al business della ‘dipartita e della celebrazione’

Per cui l’abitudine è più forte perché coincide anche con dei ‘valori’ interiori/esteriori e si unisce ad una sorta di gara estetica all’abbellimento del luogo di sepoltura. Inoltre questo business è soprattutto strettamente collegato al periodo che culmina con la 'celebrazione dei defunti'. 

Cosa si evince da questa ‘isola felice’ del business in tempi di crisi? Che se s’instaura una tendenza ben radicata ‘fuori e dentro’ della gran parte della massa, a livello di ‘valore’, motivandola tramite un forte 'impulso emotivo’ ed allo stesso tempo si approfitta della tendenza egoica ad 'apparire', mediamente ben diffusa, allora sarà possibile dare luogo ad un fenomeno talmente coeso ad auto alimentato a prova di 'decadenza'

Il discorso dei giochi online è anch’esso particolare ed, allo stesso modo, talmente sottile e tagliente da risultare persino irresistibile. Perché? Perché il portare nella ‘comodità’ delle nostre case la possibilità di poter ‘giocare’ e vincere del denaro è pressoché irresistibile

Questa tentazione a domicilio è costante e continuamente ‘accesa’ ed alla portata di chiunque.

Infatti è un ‘successo’ su tutta la linea, vista la 'debolezza' media diffusa tra le maglie della società.

In questo modo, la massa viene continuamente spogliata e messa a nudo… anzi, la massa è continuamente tentata a mettersi a nudo. È la massa che ‘accetta’, che 'lo vuole'

Le tentazioni sono ovunque nella società odierna. Perché esistono? Che cosa riflettono di noi?
 
Esistono perché riflettono quella parte di noi ‘emersa’, che testimonia l’antica rinuncia al comprendersi. Una ‘rinuncia’ a sua volta ispirata da 'principi tentatori' eppure ‘sensati’ per entrambe le polarità della manifestazione o della scissione celeste. Principi tentatori che sottilmente ispirano a comportarsi in una certa maniera perché ‘fa comodo’ a loro stessi, anche se a loro volta vengono ricompresi nell’opera ‘educativa’ del Piano Divino.

Nel reame temporale 3d ‘tutto’ è illusorio, dove per illusorio s’intende ‘una delle infinite possibilità’. L’illusione è reale quando si manifesta. Illusione e reale diventano la stessa cosa, allo stesso tempo descrivono la polarità della dualità. Diversamente si dovrebbe parlare di ‘miraggio’, come quello che accade nel deserto quando siamo allo stremo delle forze. 

Un miraggio è impalpabile, un’illusione… no: è reale.     

Non 'facciamoci male' da soli utilizzando i termini del linguaggio ‘pre parati’ da ‘qualcun altro’ o provenienti dal nostro passato. Il linguaggio 'vive' grazie alla nostra opera evolutiva ed esistenziale. Ci segue di pari passo. Non possiamo permetterci di subirlo ma di plasmarlo in funzione del nostro punto prospettico di volta in volta rinnovato.

McDonald’s batte le stime su utili e fatturato.
Ancora buone notizie per McDonald’s che si lascia alle spalle un altro trimestre di crescita, con numeri superiori alle attese del mercato. Il colosso dei fast-food ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto pari a 1,51 miliardi di dollari, in rialzo del 9%, con un risultato per azione di 1,45 dollari.

Il dato si è rivelato superiore alle aspettative della comunità finanziaria che si era preparata ad un eps meno corposo di 1,43 dollari. Buona performance anche sul fronte dei ricavi che nel periodo considerato sono aumentati del 14% a 7,17 miliardi di dollari, rispetto ai 7,02 messi in conto dagli analisti. La performance trimestrale è stata favorita dal successo riscosso presso il pubblico dei nuovi prodotti e dei menu offerti dal gruppo

Nel terzo trimestre le vendite di McDonald’s nei centri aperti da almeno un anno sono aumentate del 4,4% negli Stati Uniti, del 4,9% in Europa e del 3,4% nell’area Asia-Africa-Medio-Oriente. A livello globale si è avuto un incremento delle vendite nell’ordine del 5%. Positiva la reazione del mercato che sta premiando il titolo con numerosi acquisti nella fase di pre-apertura dove McDonald’s viaggia in rialzo di quasi tre punti, arrivando a segnare un nuovo record storico a poca distanza dall’area dei 92 dollari.
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Per Mc Donald’s, ad esempio, è sempre ‘festa’. Il titolo è ai massimi storici, alla faccia della crisi. La filosofia del gruppo è particolare: cibo a basso prezzo, buono al palato di grandi e piccini

Un successone assicurato vista anche la posizione di leadership costruita nel tempo. Peccato che, invece, la filosofia che contribuisce a diffondere nel Mondo sia tutt’altro che virtuosa a tavola. Nutrirsi in quella maniera in modalità continuativa è come suicidarsi. 

Del resto sino a quando la pubblicità punterà con ‘simpatia’ a circumnavigare l’inerzia del buon senso della popolazione, le cose non potranno mai andare diversamente. I testimonial d’eccezione non mancano mai, a tal proposito. I ‘campioni’ si prestano a diffondere messaggi ‘dubbi’; basta ricevere il giusto compenso e ogni altra ‘responsabilità’ viene annacquata. Il loro punto di consapevolezza dove è collocato? 

Lo fanno in buona fede oppure ‘sanno’ che quello che aiutano a diffondere è un modello in disarmonia? Non voglio esprimere giudizi o supporre. 

Un campione di uno sport qualsiasi si nutre effettivamente anche con quel prodotto che pubblicizza e consiglia a tutti? Non sto parlando di concedersi di tanto in tanto un ‘dono’ o fare una eccezione al proprio piano alimentare, ma di nutrirsi continuativamente anche con quel prodotto.

In questa maniera si creano e consolidano delle immagini, dei legami sottili nelle menti della massa, come ad esempio l’assoluta 'bontà' della Nutella perché da sempre associata al ‘volto’ di assolutamente ‘sani’ campioni dello sport.  

La riprova che l’alimentazione dettata dalla televisione è disarmonica è il livello di obesità crescente riscontrato nella società e tutti i problemi annessi e connessi all’utilizzo massivo dello zucchero, sia esso bianco che ‘grezzo’ ad esempio.

Le spiagge della California, lo Stato più vicino alla ‘catastrofe’ dell’unione statunitense, non sono popolate da quelle ‘figure statuarie’ tipiche evidenziate nei film e telefilm, piuttosto da quella piccola percentuale frammista ad  una maggioranza schiacciante in sovrappeso o, ancora meglio, frammista all’assenza della maggioranza schiacciante timorosa nello spogliarsi, evidenziando in tal modo il proprio livello decadente della forma.

Si mangia perdendo il controllo e si nasconde ‘tutto’ oltre l’apparenza dell’abito. 

Un modello comodo per fare finta di nulla o illudersi di essere ‘diversi’. Raggiunta questa anticamera della 'disperazione', solitamente scatta qualcosa. Solitamente si apre la possibilità di afferrare un’opportunità che conduce alla manifestazione di una alternativa. Solitamente…

La crisi veicola verso un punto di chiamata, un nodo focale, la ‘punta’ di un vortice, in cui s’annida la mancanza della crisi, ossia il suo esatto opposto. In quell’occhio del ciclone, dove tutto s’acquieta, si rimane ‘nudi’ con le proprie asperità e potenzialità, di fronte alla possibilità di una scelta.

La crisi è un mezzo: che uso ne faremo?

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com