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martedì 15 maggio 2012

Wtc e amianto.




Circolano pubblicità di Imprese che si ‘offrono’ di togliere e smaltire l’amianto dalle case; nelle locandine si cita un ‘obbligo per legge’ relativo all’eliminazione dell’amianto e una compartecipazione alle spese del 50% da parte dello Stato.

Ciò che era consentito ora è fuori legge. 

Lo Stato che permetteva, ora non permette più. È sufficiente questo cambio di rotta, al fine di ritenersi nel ‘giusto’ e di 'lavarsi le mani'? E tutte le imprese che lo hanno utilizzato sino a quando era ‘a norma di legge’, come si possono ritenere responsabili per le malattie delle persone che abitano in case 'pericolose'? E tutti i cittadini che lo hanno utilizzato per eseguire coperture alla ‘moda’? Battono cassa, ovviamente.  

Di chi è la responsabilità, ora che tutti sono vittime e nessuno è colpevole?

Eternit, giudice: emerso ‘dolo di elevatissima intensità’.
Il comportamento degli imputati nel processo Eternit per le morti da amianto ha evidenziato un ‘dolo di elevatissima intensità’. È quanto afferma il giudice di Torino che lo scorso febbraio ha condannato a 16 anni di carcere i due ex dirigenti della società Stephan Schimdheiny e Louis De Cartier De Marchienne.
 
Nelle 733 pagine di motivazioni della sentenza depositate oggi, il giudice Giuseppe Casalbore scrive che i danni dell'amianto erano noti dal 1968 e che ‘sia De Cartier che Schmidheiny hanno continuato nonostante tutto e non si sono fermati, né hanno ritenuto di dover modificare radicalmente e strutturalmente la situazione al fine di migliorare l'ambiente di lavoro e di limitare per quanto possibile l'inquinamento ambientale’.
 
Lo scorso 13 febbraio la Corte d'Assise ha condannato a 16 anni il magnate svizzero Schmidheiny, 65 anni, e il barone belga De Cartier De Marchienne, 91 anni - che hanno annunciato ricorso in appello e per i quali i pm avevano chiesto 20 anni -, per disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche.
 
Alla Eternit spa è attribuita la morte di quasi 3.000 persone in quattro stabilimenti italiani a partire dagli anni 50.
 
Nessuna attenuante.
 
‘Gli imputati - si legge - hanno cercato di nascondere e minimizzare gli effetti nocivi per l'ambiente e le persone derivanti dalla lavorazione dell'amianto pur di proseguire nella condotta criminosa intrapresa, facendo così trasparire un dolo di elevatissima intensità’.
 
‘Non può essere riconosciuta alcuna attenuante mentre risulta evidente che gli imputati hanno agito in esecuzione del medesimo disegno criminoso’.
 
Nella sentenza, il tribunale ha riconosciuto 25 milioni di euro di risarcimento danni al comune di Casale Monferrato, 20 milioni alla Regione Piemonte e 100 mila euro all'Associazione familiari vittime dell'amianto (Afeva).
 
I risarcimenti ai parenti di vittime o malati costituitisi parti civile - oltre 6.000 - sono nell'ordine di una media di circa 30mila euro ciascuno.
 
‘Il comportamento degli imputati, come risulta evidente da tutto quanto fin qui considerato, assume caratteri di notevole gravità con riferimento alla pluralità dei luoghi e degli stabilimenti interessati, con riferimento alla notevole durata della loro condotta e con riferimento alla straordinaria portata dei danni e del pericolo che ne sono conseguiti e che, come si è detto, tuttora continuano a conseguire’, si legge ancora.
 
Il giudice aggiunge inoltre che per De Cartier ‘non può essere ipotizzato un dolo di minore intensità, magari con riferimento alle meno approfondite conoscenze di cui avrebbe potuto disporre circa la pericolosità dell'amianto, perché è utile ricordare che, come si è visto, fin dal 1968 (...) si discuteva dei pericoli per la salute derivanti dalle polveri di amianto’.
Link 
  • i danni dell'amianto erano noti dal 1968
  • fin dal 1968 (...) si discuteva dei pericoli per la salute derivanti dalle polveri di amianto.
44 anni fa si discuteva del problema amianto in Italia, per cui questo ‘problema’ era conosciuto, ovviamente, anche nel resto del Mondo ‘evoluto’, per cui anche negli Usa. Leggiamo cosa dice Wikipedia alla voce ‘Torri Gemelle’:

La realizzazione iniziò nel 1966 con la costruzione della Torre Nord (WTC 1) e dei 4 edifici minori Marriott World Trade Center, WTC 4, WTC 5 e WTC 6. Nel 1968 due gru iniziavano la costruzione della Torre Sud (WTC 2) e 4 anni dopo il WTC 1 era completo con i suoi 417,5 m; nel 1973 fu completata anche la Torre Sud e contemporaneamente alla costruzione del World Financial Center, cominciò la costruzione dell'edificio WTC 7. Il complesso entrò subito a far parte della World Trade Centers Association come tutti i WTC presenti nel mondo.
Link 

Teniamo bene a mente gli anni relativi alla costruzione del complesso del WTC e continuiamo a leggere:

il problema più ingombrante per le Torri Gemelle era rappresentato dall’enorme quantità di amianto che contenevano. Costruite in un’epoca (1969-1973) in cui l’amianto non era ancora proibito...
 
Questo composto fu usato sia per la protezione antincendio delle strutture in acciaio sia come isolante per le condutture dell’aria condizionata e dell’acqua.
 
Solo nei primi anni ’70 l’amianto iniziò ad essere riconosciuto come cancerogeno, ma a quel punto la costruzione delle Torri Gemelle era quasi terminata. Non è chiaro fino a che punto della costruzione sia stato usato, nè quale sia la quantità esatta di amianto utilizzato, ma le stime variano fra 400 e 5000 tonnellate complessive di amianto presenti nelle Torri Gemelle a costruzione ultimata.
 
Man mano che venivano introdotti i regolamenti contro l’amianto, la situazione per le Torri Gemelle si faceva sempre più difficile, finchè nel 1989 l’amianto fu definitivamente proibito in tutte le costruzioni civili. A quel punto si provò una soluzione di fortuna, incapsulando l’amianto delle Torri Gemelle con un cemento particolare, per evitare la dispersione nell’aria delle sue particelle…
Link 

Nel 1989 l’amianto fu definitivamente proibito in tutte le costruzioni civili.

Ovviamente il WTC era già stato costruito, per cui che fare? 

Mi fermo qua perché ho il Cuore pesante. Questo Mondo non mi rappresenta. Che ci faccio qua?

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

 

venerdì 26 novembre 2010

Nebbia nella Tv e Neve fuori.





La nevicata “promessa” è, al dunque, arrivata! Caspita, ormai il Servizio Meteo ci prende con sorprendente precisione. Neve doveva essere e neve è stata. Ciò fa presupporre che i modelli matematici utilizzati siano all’altezza e che, dunque, l’uomo sia in grado veramente di fare bene allorquando, non solo lo vuole, ma soprattutto quando non c’è una volontà contraria che si oppone

Io ho sempre un retro-pensiero che mi sussurra tenacemente che un annuncio strombazzato sui Media sia in grado di attivare una programmazione inconscia della Massa in ascolto, ossia sia in grado di attivare il potere immaginifico dell’uomo di influenzare persino il Clima. 

Oggi vengono "fiocchi" secchi e grossi come noci. La nevicata è fitta per ora e la neve a novembre è foriera di un Generale Inverno molto “affilato”, proprio come scrivevo ieri e qualche giorno fa, secondo ciò che è stato riportato dalle previsioni della Meteorologia non “schierata”: anni freddi alle porte della Società umana

Oggi è anche il giorno della “liberazione” frequenziale dalla Televisione padrona, ossia è il giorno del passaggio al decoder digitale anche per le zone di Milano e di tutta la Lombardia

La mia famiglia ha deciso di approfittare del passaggio obbligatorio, per non aggiornare l’apparato tecnologico di casa ed, in questo modo, staccarsi dalla visione ipnotica dell’aggeggio miracoloso che, da oggi, verrà usato come se fosse una fioriera (battuta storica di mia moglie presa, se non ricordo male, da un film di qualche anno fa).
Accendendo oggi la Tv, come degli automi sotto incantesimo perenne, alla visione della “nebbia grigia fluttuante” dell’assenza di segnale, qualcosa è cambiato in profondità. Un qualcosa di programmato dalla tenera età, che si è come “meravigliato” di un fatto nuovo finalmente: un fatto rilevante e fuori dell’ordinario

Che meraviglia vedere le reti Mediaset sbiancate dentro e fuori, per via della nebbia e della neve!

C’è solo Rai1 e Rai3 che, per ora,  “resistono” e anche Telelombardia. Rai1 si vede molto male da tempo a casa mia, mentre Rai3 è abbastanza limpida, forse come non è mai stata. Misteri delle onde!

Ecco che allora la neve e lo spegnimento del segnale "classico" dell’onda televisiva, si rispecchiano l’un l’altro come a rimbalzare causa ed effetto; la natura frattale della Dimensione in cui “sperimentiamo” le nostre esistenze è sempre in auge e certamente rispettata. Persino la Legge duale. Perché ci saranno sempre le due fazioni di persone che sceglieranno di passare o non passare al digitale terrestre, ci saranno sempre i Partiti che sostengono una scelta piuttosto che l’altra. È normale! Proprio come scrivevo anche ieri. 

La necessità, semmai, è quella di avere sempre ben chiaro che queste caratteristiche di dualità e frattalità sono parte innata della struttura del Tutto in cui siamo immersi. Non le si può combattere, ignorare, dimenticare: ci saranno sempre come le bizze meteorologiche. 

Una volta compresa questa proprietà del Mondo, si smette di dannarsi l’Anima alla ricerca di una chiave interpretativa diversa o troppo complessa. Nella semplice alternanza degli opposti, ma anche nella loro contemporanea presenza, si rischia di perdersi nell’avventura del “cercare di capire cosa diamine stia succedendo su questa Terra”.

Perchè qualcosa sta succedendo, vero?

Semplicemente abbiamo “dimenticato le regole” che vincolano il Creato e, cosa più grave, non facciamo più nemmeno lo sforzo di tornare a comprenderle. Non ci crediamo più! Nel reame dell’Antisistema si respira un’aria plastificata dalle abitudini e dalle consuetudini, dal Paradigma e dalle eggregore, dalle forme d’onda e dalla pressione mediatica in toto, dall’educazione e dalle leggi sociali. Nasciamo e siamo classificati con un Contratto che ci vincola al pezzo di terra che ci ha visti “emergere” dalla pancia di Mamma e con un Debito economico già attivo e vincolante le sorti del “Paese che ci ospita” e che per questo ci chiede in continuazione la questua obbligatoria, come le mance in certi Hotel di lusso o su certe navi da Crociera

Sono noioso, petulante, logorroico? Ma no dai. Sono come un Grillo parlante o come la voce di Totò mentre ricordava alla gente il famoso motto “Vota Antonio! Vota Antonio!”, solo che io non ho interessi di parte ad interpretare questo leitmotiv.

Il mio è un sentire interno, una necessità.

Ora la neve sembra mutare in acqua, a testimonianza  che tutto si trasforma. Probabilmente anche a causa delle imprecazioni di tutti coloro che sono indaffarati a raggiungere i luoghi di lavoro. Che fantasia eh? Potrei mettermi a scrivere “storie” per i bambini; certo. E se scrivessi barzellette? Certamente questo Blog aumenterebbe all’istante il proprio traffico di contatti. Ma forse queste “cose” di cui mi nutro sono delle barzellette, vero? 

Facciamo così! Questo non è un  Blog, ma è un Diario. In un Diario ognuno di noi ci scrive quello che vuole, ma soprattutto ci scrive delle cose “lasciandosi andare”, auto confidandosi. Ecco, io faccio così da più di un anno. Nulla di più!
E sapete quale frattale rispecchia questo mio modo di fare? Quel grande disegno celeste dei Registri Akasici, i Diari di ognuno di noi in presa diretta, in realtime istante per istante.

Adesso piove. Ho fatto delle foto, mezz’ora fa, mentre nevicava copiosamente. Così! Tanto per essere sicuro di non avere sognato tutto. Accendo la Tv per essere certo che non siano tornate le reti Mediaset. Fiuuù! Per fortuna c’è ancora la nebbia.

Perché ci si sposta al Digitale Terrestre? Perché è più “sicuro”? Ma no! Chi ha mai parlato di pericolosità del segnale analogico? È Semplicemente perché l’innovazione tecnologica lo richiede. Certo. E per quale altro motivo? 

Allora, mi chiedo, perché c’è sempre all’opera un frattale di questo tipo! Eccolo. Da sempre l’innovazione in ogni ambito umano, procede “attivando” delle modalità che diventano usuali e tutelate per Legge, come ad esempio l’utilizzo dell’Amianto nelle opere di costruzione – le nostre case e scuole. Poi, dopo svariati anni e danni mascherati, si afferma che l’Amianto è pericoloso per la salute dell’uomo. E allora si induce le persone ad eliminarlo dalle proprie case. E chi non lo fa si trova “fuorilegge”. Wow! Ma che bel modo di fare è questo, cambiando le carte in tavola dalla sera alla mattina. E magari si dice anche che lo Stato “aiuta” il cittadino supportandolo per il 50% nelle spese di alienazione del materiale “tossico”

Sì! Perché il materiale da asportare e smaltire viene chiaramente definito come “tossico e pericoloso”. Ma come? Per 50 anni me lo avete infilato dappertutto e adesso lo definite in questo modo? Ma la mia salute e quella dei mie figli, sempre ammalati e con raffreddori cronici, in questi 50 anni ne avrà risentito? Ecco perché, allora, non dormo di notte, oppure ho sempre mal di testa, o perché i miei polmoni sono "arrabbiati" con il mondo intero. A quel punto si accetta di “credere” a quello che qualche “pirla” aveva sempre detto per anni in maniera inascoltata

Solo perché la “Legge” diceva il contrario e anche il Medico o il Prete a cui dicevo che non stavo molto bene. Ricordate le Torri Gemelle? O le Torri d'Amianto! Quante particelle nell'aria si sono liberate? E quante malattie respiratorie si sono generate da quel 11 settembre in poi?

Funziona così questo livello dimensionale. Ognuno è un cane sciolto che si fa i proprio interessi. L’Ego è fiorito dalle anse della sopravvivenza e ancor domina. Non si accorge che esiste un’altra modalità dell’Essere. È cieco. Pieno di… Calcare come la macchina da lavare.

La stessa cosa succederà coi Cellulari: credetemi! Nel regno duale si è confusi, smarriti, sempre in bilico se si guarda esclusivamente all’esterno di se stessi. 

Notate cosa dice e come termina questo articolo:

I pericoli del cellulare spento.
Torna il mito del telefonino attivato a distanza e che funge da microspie anche da spento. Stavolta a ribadirlo è il Commissariato per l'Energia Atomica.
La "dritta" sembrerebbe autorevole, provenendo direttamente dal responsabile della sicurezza informatica presso il Commissariato per l'Energia Atomica (CEA), l'ente francese che si occupa di difesa e controspionaggio ma anche di alta tecnologia applicata, dalla tutela dell'ambiente ai danni dovuti all'effetto serra, dalle allerte per pericolo tsunami alle nanotecnologie.
I precedenti a comprova del sospetto non mancherebbero. Secondo il CEA, già nel 2004 sarebbe stata dimostrata l'intercettazione delle conversazioni e degli Sms al tempo dei giochi olimpici di Atene; più recentemente pare che la stessa HP avrebbe posto sotto controllo i cellulari di alcuni dipendenti sospettati di spionaggio industriale. Altri casi si sarebbero verificati a livello industriale, anche se per ovvii motivi nessuno ha interesse a confermare i fatti; e almeno alcuni degli arresti "eccellenti" di questi ultimi mesi sarebbero appunto da attribuire a intercettazioni di questo tipo.
I portabili attuali, sostiene la fonte, possiedono quasi certamente la possibilità di attivazione da remoto, in modo da trasformarli in microspie ambientali; e gli operatori telefonici possono, a richiesta di organi di polizia o di magistrati, inviare un comando dalla centrale in modo da attivare questa feature, che resta attiva nonostante lo "spegnimento".
Quali i mezzi di difesa e preservare la privacy? Innanzi tutto quello di sempre, scordandosi le altre leggende metropolitane quali la conservazione nei forni a microonde. Metodo scomodo ma efficace, che consiste nel disinserire la batteria; e, in alternativa, l'avvolgere strettamente il cellulare in fogli di alluminio da forno.
In seconda istanza, l'acquisto di un apposito apparecchio quale ad esempio l'AT&T Security Telephone Device 3600 e similari, in grado di crittografare e decrittare al volo le comunicazioni. Ma occorre che tutti gli apparati in uso adottino la medesima tecnologia e comunque restano tracciati spostamenti e soste tra le varie celle del sistema telefonico.
Il rimedio più semplice e a portata di tutte le tasche consisterebbe invece in una specie di "camiciola di forza", un apposito sacchettino in schiuma sintetica o altro materiale in grado di garantire l'isolamento acustico del cellulare; sarebbero già pronti i prototipi, dotati di un apposito led esterno per segnalare le chiamate in arrivo.
Ognuno di questi sistemi possiede evidenti pregi e virtù; ma la cosa un po' inquietante è la prontissima smentita di Ercom, una società di controllo ed ascolto di apparecchi mobili che lavora essenzialmente per il governo francese, che afferma senza mezzi termini che un telefono spento è un telefono spento e basta. A chi bisogna credere?
Fonte:  www.zeusnews.it 

A chi bisogna credere? Bella domanda! Penso che leggendo questo Blog, si sia potuta radicare una plausibile risposta a questa domanda; ossia?
Occorre “credere a se stessi” per gli infiniti motivi espressi in oltre 450 articoli che, ora, non è possibile elencare, anche se in Cuor nostro sappiamo bene come si "dovrebbe essere" e "cosa si dovrebbe fare".

Non attendiamo di vedere il Mondo cambiare, per accendere in noi il cambiamento. 

Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo (Gandhi).

Anche se questo mondo non può cambiare perché è strutturalmente così, cerchiamo di cambiare noi al fine di ascendere ad un livello dimensionale a frequenza più elevata, nel quale esiste ancora questo mondo, ma trasformato dalla maggiore vicinanza della Luce Celeste e da una Umanità molto più responsabile e conscia della propria presenza e funzione negli ingranaggi del “Tutto”.