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venerdì 17 luglio 2015

Tu che ne dici?


La costr(i/u)zione del tempo.
Tutto, “qua, così” (nel piano di reale manifesto), ha una f(orma) a loop, non casuale.
L’origine di detta costituzione reale è nascosta, nel senso che “si (man)tiene nascosta”. In che modo? Attra(verso) la “tua” (in)capacità a vederla, nonostante i vari gradi di percezione che, comunque, ti caratterizzano… come qualità/frammenti di qualcosa legato al trascorrere nel tempo ed alla convenzione (uni)direzionale del tempo.
Non c’è nulla, in questa rinnovata “attualità”, che sia fine a se stesso… visto che, tutto è fine alla propria origine comune, celata fra le righe, tra l’intendere ed il (con)seguire; una scala di possibilità duale, che sembra quello che non è, anche se – a livello frattale – sembra sempre quello che è, ma… nella sostanza.
Una sostanza “spaziale” (spazio sostanza) che (ri)flette strategica(mente) la sostanza temporale:
un mo(n)do sottile per dis(togliere) l’attenzione dalla forma simbolica della “gabbia di auto contenimento reale manifesto”.
Chiediti, or dunque:
  • se esiste l’orologio
  • è per misurare il tempo
oppure
  • è per creare il tempo?
Ossia:
  • la causa del tempo
  • può essere il “misuratore temporale” stesso? O, meglio... coloro che hanno concepito il "misuratore temporale" e che ne posseggono il controllo ("brevetto del vantaggio").
Tsipras chiede "tempo per riforme più ampie". Parte la trattativa con la Ue...
Link
La Grecia è in crisi, per... "mancanza di denaro".
"Chi ha tempo, non aspetti tempo". Chi... ha (il) tempo? Chi lo amministra...
  

martedì 24 marzo 2015

Crisi e guerra: un solo senso, una sola origine.


Che mestiere fa tuo padre?
Mio padre… era uno schiavo…

Giovani aquile
He He… 

Il Mondo che “ti (ri)trovi” è senza via d’uscita? Nel senso che tu, magari, non la pensi come tutti e vorresti qualcosa di… (di)verso. No? Se, per te, tutto funziona alla rovescia rispetto ad un fantomatico senso dell’ordine, che ti “è” (d)entro, che cosa puoi fare per onorar(lo/ti)?
La "risposta" è, pur(troppo), diventata solo una:
“ti adatti e mandi giù” (nell'attesa di...).
L’adattamento è… adeguarti a vivere al contrario, rispetto a…
Poi realizzi che la guerra non la vince nessuno. Un giorno finisce… Tutti se ne tornano a casa, alla loro vita.
E quelli che a decine di migliaia sono caduti, si sono fatti ammazzare per non avere cambiato un bel niente
Un significato ad una guerra te lo devi pur dare…
Giovani aquile
Poi realizzi che la guerra non la vince nessuno (profondamente sbagliato! La guerra la vince qualcuno. Stanne pur certo/a. La storia è deviata proprio dai vincitori. Lo scenario post bellico o, fra una guerra e l’altra, è preciso e certamente non casuale. Ha senso. Ha imprinting, direzione, sbocco, origine e conseguenza. La “fine della guerra” è una tappa. La guerra permette di creare situazioni che prima non esistevano. È come un aggiornamento del software utilizzato da tutti, ma necessitante di una modifica sostanziale).
La guerra ha un "senso" (vettore).
La guerra la vince lo stesso potere che l’ha immaginata ed ispirata nelle menti (con)seguenti.
La guerra dei poveri “serve”.
La guerra è come la “crisi”:
  • il potere creativo delle banche centrali
  • crea le crisi
e...
  • le risolve
  • quando le condizioni (potenziale) tra il “pre, durante e post” sono finalmente mature.
L’ultima crisi internazionale ha per(messo), ad esempio, alla Ue/Bce di entrare a fondo nel tessuto degli Stati secolari europei, nella loro sovranità.
Prima... non era così.
Se analizzi consapevol(mente) la situazione fino al 2007 e quella odierna, l’Europa ha cambiato volto:
ora esiste una struttura centrale privata
che controlla ogni disposizione nell’ambito giurisdizionale ottenuto.
Prima non era af(fatto),così. Anche se… già inizi a non (ri)cordarlo più.
Nuovo "spazio" (ri)chiede nuove decisioni e nuovi “costi”, a tutte quelle (p)arti che in ogni f(orma) si limitano a (con)seguire...