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mercoledì 15 aprile 2015

L'angolo della memoria.



Memoria di Bergson.
Questo articolo è scritto nella versione di “memo”, essendo troppo il materiale “raccolto” quest’oggi. Questo tipo di “estensione degli articoli” è utile nella misura in cui “li si prende così… come giungono (primo momento)”, fiduciosi che – in un “secondo momento” – la memoria conservata “qua, così” giunga, ad ogni effetto, intera(mente) alla superficie, dando luogo ad un processo di “cottura”, che porta ad “ebollizione” l’intera struttura dell’inform(azione) così (de)codifica(nte/ta).


Gli “esperti” si turino il naso…
Anche se in SPS è quasi utopico che un “esperto, duri per più di qualche secondo” (He He).
SPS te lo (ri)chiede sempre:
che cosa sai?
  • che cosa sai, che de(riva) "diretta(mente) da te"?
  • che cosa sai, che “sai” in quella f(orma) di con(vinzione)… che non è solo un arrendersi alla dominante in corso d’opera?
  • che cosa sai, che "sei" disposto/a a mettere la tua mano sul fuoco?
Nulla. Se ci pensi bene. Se ci (ri)fletti “attorno”… non esiste nulla che abbia una simile “densità di carica”. Ciò che sai è una memoria, frutto di un download (scarico) che, progressiva(mente), attui/adotti vivendo “qua, così”.
Non è tutta “farina del tuo sacco”, che certa(mente) contiene molto più valore aggiunto. Tu sei solita(mente) esposto/a al vento di notizie "auto suggestionanti" come queste...