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mercoledì 20 settembre 2017

Nuovamente per te.



La protolingua o lingua ricostruita è la ricostruzione probabile della lingua originaria di un gruppo di lingue, un ramo o una famiglia linguistica, sulla base di corrispondenze e radici comuni a tale famiglia linguistica che non costituiscano innovazioni o prestiti…
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La neologia è uno dei principali modi in cui una lingua si rinnova. Il ricorso ai neologismi deriva solitamente dall'esigenza di identificare invenzioni, fenomeni, scoperte e realizzazioni di recente comparsa o diffusione, per cui la ricognizione dei neologismi aiuta a rapportare la lingua oggetto d'esame e la cultura che fa uso di quella lingua…
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Si definisce prestito linguistico, o semplicemente prestito, una parola, una struttura sintattica o un fonema che entrano a far parte del patrimonio di una determinata lingua e provengono da una comunità di lingua diversa, in seguito al contatto tra culture diverse.
Con la stessa parola si intende anche il fenomeno stesso di adozione della parola straniera.
È corrente anche il termine di forestierismo:
anche in questo caso si indica una parola, un modo di dire, una frase o altra costruzione linguistica importata da altra lingua. Deriva dal basso latino foristarius… "persona che sta o viene da fuori"…
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Persona che sta o viene da fuori = designazione (esistenza) di un “esterno”, rispetto a quell’interno che – se espandi frattalmente la prospettiva – è il “qua, così”; per cui a livello di analogia frattale espansa, tale “persona” ha la capacità di influenzare l’intera comunità, con la quale viene a/in contatto
Una simile “proprietà (privata)” della trasmissione e distribuzione/caratterizzazione – non tanto del significato, quanto – dell’interfaccia per la comunicazione (una funzione ricetrasmittente) è sempre stata “spiegata” in quanto a… “evoluzione”. 

mercoledì 13 settembre 2017

È una buona giornata per farti un favore…



Nella mia famiglia 1 + 1 era uguale a 3…
Per il mondo erano solo numeri. Ma per noi erano segni invisibili”.
An invisible sign
Dio lascia che i suoi figli siano divorati. Voglio capire perché”.
Amen
Queste sono le regole.
E secondo te, chi ha scritto le regole?
Da che parte stai?
Non ci sono parti. Solo la partita”.
Death note
Sei immers3, dispers3 e ti “cospargi il capo di cenere”… appartenendo a qualcosa (qualcun3) che nemmeno immagini; e non immagini per via di un “blocco mentale”: 
un blocco nella “tua” mente “qua, così”. 
Con “a monte” un evento certo, che non riesci più a prendere in considerazione. 
Probabilmente, ti sarà capitato - almeno una volta, da che “sei viv3” - di sorprenderti mentre, con lo sguardo fisso Oltre Orizzonte, stavi “pensando ad ambiti che, una volta lasciati lì, la mente non sapeva più come mettere assieme, avendo perduto una sorta di connessione altra”.
No? Non è nemmeno il "non ricordare"... è, qualcosa di molto simile al "non essere più in grado di comprendere, di mettere assieme, di ritrovare la logica, il senso, il filo conduttore, etc."; è diverso.
Ricordi solo che non riesci a...
Se (se) non ti è mai successo, ti succederà, poiché fa parte dei frammenti di un evento “a monte”, persino, del “è già successo (del quale non hai alcuna memoria apparente)”. 
Se (se) ti è successo, allora (allora) come puoi fare finta di nulla? 

lunedì 11 settembre 2017

Un modello per tutte le “salse”.



La caratteristica ambientale infrastrutturale frattale espansa è... l’esempio.
Ciò che scambi, ormai “qua, così” per una sorta di banalità.
Ciò a cui non dai più peso, retta, significato. Ciò che ti attraversa, come uno “sciame di neutrini”... senza per/con questo destare la “tua” benché minima “attenzione, curiosità, consapevolezza”… 
La conseguenza (questo “tuo” atteggiamento) di ciò che “è già successo” (l'avvento della ragione fondamentale compresente, immanifest3, sotto dominante = sia dominante che sottodominante, sempre sotto – alla – dominante). 
Qualcosa di assolutamente già dimenticat3. 
Qualcosa di assolutamente sempre (sempre) ricordat3, anche se “qua, così”, dalla/nella similitudine “memoria frattale espansa”: 
una qualità della tri-unità "sistema operativo frattale espanso" (l’anello che permette la congiunzione In-Organica “intenzione, desiderio, idea, pensiero vs azione, fisica, ‘fare’, etc.”. 
Un programma. Una App. Un dispositivo. 
O, meglio, come (ti ricorda) un programma, una App, un dispositivo

giovedì 7 settembre 2017

Principio e anello di congiunzione organico (3).



Tu hai il naso perché le “cose” hanno un odore (da fiutare), oppure, le “cose” hanno un odore poiché tu hai il naso (da usare)?
Come puoi notare, gli anelli sono sempre (sempre) aperti, perlomeno a livello ordinario. 
Ma (ma) se osservi il processo tecnologico, ad esempio, puoi capire quanto l’informazione (anche questa) sia sempre (sempre) compresente e, spesso, immanifesta (alias, te ne devi accorgere e poi auto decodificare, interrogando la situazione da una posizione centrale e portante, della tua capacità sovrana di “sentire”. Questa inclinazione, dalla quale deriva un modello di atteggiamento particolare, se è “formulare”allora – aggancerà il diretto e relativo livello di “competenza, similitudine e simmetria” frattale espansa). 
Il processo tecnologico è, almeno, di due “specie”:
1) quello che s’interfaccia ai processi “naturali ‘qua così’” e 2) quello che genera indotti “artificiali ‘qua così’, completi.
Ossia; il processo “1” indica (“è”) ancora un anello aperto, non avendo “tu” ogni risposta pregressa, utile per “riunire i puntini” da te. 
Mentre, il processo “2” è un anello chiuso, dal momento in cui… il suo processo (funzionamento) ha una origine chiara, un inizio, un “a monte”, etc. ed il completamento del processo (servizio) stesso. 
È come eseguire una sezione in prospettiva, del processo “1”, ma tant’è: 
il processo “2” è completo, in sé, e pertanto ti offre la possibilità (memoria frattale espansa) di comprendere e ricordare anche il processo “1”
I due processi sono, rispettivamente, genitore e figli3. 

giovedì 10 agosto 2017

Se ti dicono che non sai, devi crederci.



C’è sempre, nelle “cose (s-oggetti, fatti)”, un significato.
Di più, c’è sempre – anche – una gerarchia e, quindi, dei livelli. Il che favorisce (permette, genera) la “complessità”, nonché, l’apparenza.
Laddove, l’apparenza non è l’antitesi della Fisica, ma (ma) è assolutamente reale e manifesta sullo/nello stesso piano della misurazione degli eventi (prospettiva), dove esisti anche tu. 
Ora, se (se) questa “esistenza” è una sorta di proiezione - in sede di analogia frattale espansa non è portante - dato che “le informazioni ci sono e ricircolano sempre (sempre)”, anche se codificate di livello in livello. 
È per questo motivo che occorre andare (rimanere) coerentemente al significato (che non cambia mai, da livello in livello). 
La caratteristica frattale espansa è una sorta di “comodità”, perché permette di realizzare (evidenziare, concretizzare, manifestare, generare, etc.) ogni intento (ordine, sogno, idea, comando, desiderio, etc.) “in leva”: 
è sufficiente orientare intento e direzione, al fine di “ispirare” la realtà manifesta conseguente

lunedì 19 giugno 2017

Il “significato” (2).




Avrai certamente già notato che esistono molte “analogie (curiose somiglianze)” tra fenomeni apparentemente diversi
Di solito ti attira a livello di "divertimento (effimero)".
Qualcosa che desta sempre “curiosità”, ma solo in termini di “spettacolo” e di “momento (circoscritto nel/dal tempo)”. 
Ossia, sei sempre meno “impressionabile (flessibile)” e sempre più “arteriosclerotic3 (rigid3)”. 
Non solo; lo sei sempre “di meno ed all’opposto (ma sensatamente) di più”… nel reame giurisdizionale di una “forza”, compresente ed immanifesta, che senza ombra di dubbio esiste (ma non c’è) e/o c’è (ma non esiste)”, in termini di presa d’atto e, dunque, di responsabilizzazione dell’accaduto (“precipitato”). 
“Qua, così”, infatti, le “cose” succedono... e tu non riesci a seguirne, passo passo, l’intero “iter” che va dal “a monte” al “a valle”. 
Più semplicemente, ad un certo punto “appaiono (come dal ‘nulla’)”
Non a caso, del resto, sia la scienza (deviata) che la religione, pongono alla base della “forma” sociale ed umana, considerazioni cardinali che, appunto, prendono, fissano e assumono – in quanto a “ragione fondamentale” – cause prime, che possono ad ogni effetto essere, soprattutto, considerate come una sorta di “creazione dal nulla” (Big Bang e Dio) o "invenzione (teoria)".
Un modo “scientifico, religioso (di parte)” per spiegare ciò che non viene ricordat3, nondimeno, di fissare in termini egoici (interesse) una incerta situazione, al fine di renderla… “certa (deviandola ed assumendola di/in parte)”.
Questa, al di là del “mistero dell’origine”, è la “verità”. 

venerdì 16 giugno 2017

Il “significato” (1).



La realtà manifesta “qua, così” è caratterizzata da una “corsa al potere (interesse)”, ossia, alla sostanziale – per quanto ci giri intorno – sopraffazione premeditata altrui
A volte, non ci credi nemmeno tu. Ma tant'è. 
Non puoi negare che esiste un “buco” nel cielo, che chiami Sole… dal quale fuoriesce luce. No? 
Del resto, provieni - “a quanto si dice” - da una versione delle “cose”, contrassegnata dal famoso marchio “mors tua, vita mea”. 
Ora… 1) quando definiscono il presidente Usa, come l’uomo più potente al mondo e 2) lo stesso uomo è sottoposto ad “attacchi serrati (accuse)”, provenienti – da qualche/molte parti – tutt'attorno a lui… che cosa significa
Quale significato ne ricavi? 
Se è la “testa che puzza”, che fine farà il “corpo”? 
E poi ti parlano e, magari, ti accusano di… “fake news”:
una nuova “malattia sociale”. 


venerdì 12 agosto 2016

Convertire il luogo comune, in immagine reale (sostanza).



Il processo è alquanto intricato (reso complesso). Ma, non complesso, se
godidella prospettiva analoga (non certo per “valore etico, morale, universale, etc.”, bensì, solamente per “posizionamento panoramico, senza per questo perdere, smarrire, snaturare la tua originale centralità sovrana) a quella che lo ha immaginato "qua, così" (creato, ideato, ispirato, retro ingegnerizzato):
  • un “luogo comune” è la condensazione di quella che era/è, l’idea portante di un progetto, esistente nella mente della grande concentrazione di massa (“qua, così”… della dominante e/o delle sottodominanti, facenti sempre “parte” della dominante, per riflesso frattale espanso)
allo stesso tempo
  • un “luogo comune” – ti sembra (appare) – come qualcosa di abbastanza fumoso, da non essere “vero” (nel senso che descrive piuttosto una caratteristica non fisica; qualcosa che confonde, attraverso un processo che lo porta a crearsi e che convenzionalmente la Massa non utilizza, anche e soprattutto, per poter “risalire la corrente”, che lo ha permesso), ossia “che non te ne fai nulla”… avendo ben chiara una simile impressione (deduzione simbolica), derivante dal moto della freccia, che l’arco teso lancia verso il bersaglio, senza la possibilità di ritornare indietro, non lasciando traccia alcuna, rilevabile, della relativa traiettoria dipinta per aria.
Di quale “processo” si tratta