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martedì 26 marzo 2013

Necessità e sua mancanza.



Lo stato di necessità è una causa di giustificazione prevista dal codice penale italiano all'art. 54:

'Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo'.

  
Osserva un fuoco che arde placidamente; nulla sembra perturbarlo. Eppure, egli è un risultato instabile di innumerevoli reazioni, cause ed effetti, biodiversi.  

È sufficiente un alito di vento per scombussolarne la presenza e consumare la Vita della fiamma e del relativo insieme

Egli esiste come conseguenza di sostanze che permettono la combustione. Egli è, per così dire… un effetto.

Se il fuoco arde come l’individuo vive, il karma del fuoco e quello dell’individuo dipendono o sono influenzati da ‘agenti esterni’

Seppure, a livello frattale ogni entità viva e provi ciò che gli 'compete', per quanto inerente al personale discorso relativo al ‘passato derivante dalle proprie azioni'.

Se il fuoco è un effetto, anche l’individuo lo è

Ma, laddove causa ed effetto trovano una pacifica coesistenza, allora il semplice giudizio legato alla mera espressione ‘effetto’, può essere inteso come ‘causa/effetto’ unitamente preso nell’insieme della propria unicità, derivante dalla coesistenza in un sistema di variabili mobili percepito, misurato ed inteso come ‘Mondo Reale’.

Da ciò, è facile osservare come la ‘materia’ sia un effetto anch’essa, ma che comunque sia di 'pubblica utilità', nel momento in cui si esperimenta l’esistenza come approdando ad un isola dopo il naufragio nel più grande oceano che esista:

non l’Universo, quanto il vuoto che lo sottintende.

Dove, in luogo della particella ‘vuoto’, occorre sostituire quella relativa alla ‘presenza da riempire’. Ovvio, il cosiddetto ‘riempimento’ è un vettore quantico della rappresentazione che ci si immagina o pensa:

un luogo in attesa di essere scolpito dalla propria consapevolezza, ma che nel frattempo non manca di essere 'personalizzato'.

Non di appartenenza, quindi, occorre discorrere e sentire, quanto, di scorrimento auto esperienziale nello scenario 3d predisposto anche per questa azione.


Ti trovi sempre nella più grande storia, che non lasci mai.

Analizza per bene la costruzione di quest'ultima espressione. È un nastro di Möbius, lo riconosci? Tu procedi, cammini, vai avanti, vivi, fai esperienza, sbagli o fai bene, ma… alla fine muori e rinasci; come la Natura ti dimostra in maniera tanto mirabile e chiara ad ogni attimo della tua esistenza.

Te ne accorgi?

L’unica cosa che, apparentemente, non rinasce automaticamente, è il denaro. Il denaro non lo trovi sugli alberi. Vero? Si dice così. A dire il vero, non è solo il denaro che non cresce abitualmente, ma tutto quello che concerne la sua ‘ombra’, il suo ‘interesse’

Mentre la sua 'ombra', il debito, cresce in continuazione...

Ossia, tutto ciò che viene intessuto dalla sete e dalla bramosia umana del possesso. Sembra che tutto quello che viene desiderato, lentamente diventi anche ‘raro’; diventi da conquistare, da ricercare e brandire con forza. Cioè, in questo l’individuo esprime una forza attrattivo/repulsiva

È chiaro che l’atto dell’attrazione abbia necessità della propria controparte, che si carica opportunamente dietro alla spinta magnetica dell’intenzione derivante dal desiderio di ‘avere’. Questa polarizzazione opposta e non necessariamente negativa, avviene certamente, ma in maniera non altrettanto certa, avviene la corretta polarizzazione dell’individuo, nel momento in cui la ‘pratica’ richiede la concretizzazione dell’intento del possesso. In pratica:
  • tu desideri qualcosa e ti carichi della relativa polarità attrattiva (tua domanda)
  • l’oggetto del tuo desiderio si carica della opposta polarità (sua risposta alla tua domanda)
  • tu smarrisci la tua ‘idea’ attraverso la tua fisicità o abitudine del vivere (tua risposta alla sua risposta).
Quale sarà la sua risposta alla 'mancanza' della tua risposta?

La scarsità (il vuoto) e tutto ciò che ne deriva.

Questo discostamento tra ‘domanda e risposta’ è relativo a più parti in comunicazione e comunione indiretta. Cioè, non sei solo tu l’attore principale. A vostro modo, siete tutti attori principali.
 
È la Verosomiglianza a discorrere con te, anche questa mattina.

Il karma personalizza tutto ciò che ti contraddistingue. Il Mondo, di conseguenza, diventa una casa che fai fatica a riconoscere, proprio perché ciò che ti è di ostacolo, allo stesso Tempo provoca un tuo rifiuto inconscio nell’affrontarlo. Per questo motivo l’ostacolo si condensa anche davanti agli occhi fisici dell’incarnazione:

così, lo dovrai per forza affrontare, vedendolo, inciampandoci mentre vivi e subendo le relative conseguenze e, semmai, i relativi ‘danni’.

Nella tua infanzia si pongono le basi per la replica anche in questa Vita, del tuo karma, di ciò che ti compete per acquisiti ‘meriti’ lascivi e dimenticati.

La giustizia è una legge oltre che un archetipo. Se pensi che tu possa sfuggire alla sua presenza, ti sbagli e anche di grosso. Ella gioca in un ‘campo’ che ricomprende il tuo senso all’interno del più vasto piano di contenimento.

In definitiva, tutto quello che sei e che diventi, ti compete, ma anche no:

ricordi? Il fuoco che arde ma che dipende da una serie di fattori esterni.

Come giudichi il vento che viene ad alimentare la tua fiamma? Quel vento fluisce per tutti, non solo per te. Puoi concepire allora l’esistenza di un karma comune all’interno del quale esiste il tuo personale karma:
 
un sistema di variabili mobili.

Ha un’importanza la gerarchia di una simile struttura nidificata karmica?

Certamente, anche se frattale e olografica, anche se ti compete sempre; l’importanza è dettata dal fatto che:

tutto è vivo e senziente e, dunque, meritevole di manifestare la propria presenza biodiversa, in maniere dirette e/o indirette.

Per te, che giudichi dall’apparenza della ‘sostanza materica’, non è semplice orientare i diversi piani della Creazione in maniera tale che scorrano all’interno della tua visione consapevole.

Allora, per avere qualche possibilità di riuscita, devi semplificare la tua visione, ossia l’esatta azione che hai compiuto allorquando sei venuto al Mondo:

accettando di divenire anche un ‘effetto altrui’, attraverso l’atto del concepimento.

Questa tua semplificazione riduce in scala ogni senso e non senso. Ossia, ti porti dietro tutto:
  • passato
  • presente
  • futuro.
In una trilogia mutevole di fattori, inizi a camminare per terre già abitate e desiderose di importi il proprio imprinting. Dipende da te rimanere integro, anche se ciò che ti viene imposto ti serve.

Si dice che ‘il gioco è bello quando dura poco’. Una grande verità, tuttavia valida solo quando tu sei pronto ma qualcosa ti impedisce ugualmente di andartene.

Ti sembra che sia il tuo caso?

Oppure, riconosci intimamente di non essere ancora pronto?

Fai attenzione, però, perché ogni riflesso di te ha la duplice valenza della verità e della falsità unite; sei sempre tu l’ago del discernimento:

tu e tutte le tue parti dovreste funzionare all’unisono. Dove sono adesso le tue parti?

Comprendi che cosa sto affermando? Sei in grado di attivare i giusti sensori per la più opportuna traduzione di queste parole?

La celebre cantante statunitense Dionne Warwick ha presentato istanza di bancarotta in New Jersey dopo aver scoperto che deve pagare oltre 10,7 milioni di dollari di tasse, a causa, ha spiegato, della cattiva amministrazione delle proprie finanze. Lo ha reso noto il suo agente…

La bancarotta personale è motivata con ‘la negligente e rozza malamministrazione finanziaria’ da fine anni 80 alla metà degli anni 90, ha spiegato l'agente di Warwick, Kevin Sasaki, in un comunicato.

Secondo l'istanza Warwick ha entrate medie mensili per 20.950 dollari e uscite per 20.940 dollari…

Link

Dunque... il problema del denaro è prima ancora un problema di:

negligente e rozza malamministrazione (di se stessi).

In questa maniera bruci il tuo potenziale, le tue passioni, il tuo talento; il vento che alimenta il tuo fuoco è un agente esterno a cui tu puoi o non puoi delegare la responsabilità della tua bancarotta.

Il tuo karma ti appartiene ed è intrecciato, 'per contratto’, con altre entità che rispecchiano ed onorano gli impegni presi in ‘altra sede’, che tu ora ci creda o meno.

Come può, un simile ed onorevole e perfetto sistema ad incastro, divenire allo stesso Tempo anche la tua ‘prigione’?

Ossia, ripeto:

quand’è che il gioco dura troppo?

Quando tu sei la risposta del karma di ‘qualcosa/qualcuno’ d’altro, sufficientemente ‘grande’ da richiedere la tua presenza costantemente nel Tempo

Dunque, ti chiedo:

che cosa hai ‘firmato’, prima di venire in Terra 3d? La stessa cosa riflessa in quello che fai indirettamente quando nasci:

'firmare ed accettare', per mezzo dei tuoi genitori, il tuo atto di nascita. Il che ti fa subito ereditare del debito materiale ed energetico:

dei vincoli di appartenenza. 
 
È importante che tu capisca se la tua storia personale, il tuo campo energetico, è ancora impegnato nelle incarnazioni, per effettiva necessità propria, oppure per servire ed onorare un ‘debito altrui’, una vicenda che esula dalla tua, ma alla quale sei connesso per ‘contratto’.

Spero sia chiaro.

Se il Nucleo Primo ti conosce bene, quanto io credo… tu sei richiesto nelle 3d in base alla tua promessa di presenza legata alla sua vicenda evolutiva individuale e di gruppo.

Ossia, il concetto di proprietà in cui è stata immersa la Terra 3d relativa a questa versione del paradigma reale, ti ha reso simile all’inquilino di casa che deve pagare in continuazione un ‘affitto’ per poter continuare a viverci dentro.

Se tu diventi ‘moroso’, in virtù del contratto firmato, vai incontro ad una serie di conseguenze ‘penali’; ma lo sfratto non giungerà mai, perché tu devi stare nella ‘casa terrena’. È una illusione saldata a doppia mandata alla tua promessa animica, fatta in un ‘momento diverso’, in cui le parti sono coese, solidali e sincere.

Il denaro è la controparte ombra relativo ad un simile patto.

Spetta a te, perché hai preso un impegno in precedenza, venire a capo della questione, sia relativa al tuo cammino che a quello altrui, che molto sapientemente ti ha coinvolto:

ora, tu sei anche l’altro.

Energeticamente, questo discorso non fa una piega, mentre più difficile è ricordarsene mentre vivi l’esperienza della tua Vita intessuta nei vari altri tessuti esistenziali…

L’umanità è come un grande fiume di coscienza che scorre secondo la sua volontà collettiva. Questa volontà collettiva è condizionata dalla Sorgente Primaria, dalla volontà sovrana della coscienza individualizzata e dallo stesso modello originale del veicolo dell’anima.  

Collettivamente, questi tre elementi convergono e creano le rive del 'fiume', la topografia del suo viaggio e la destinazione verso cui scorre
Wingmakers

Il tuo fuoco si esprime attraverso calore e fiamma:

sensazioni e apparenza.

Non c’è materia, nella tua sostanza, oltre a quello che ti permette di bruciare.

Ti manifesti per apparire agli altri. Esisti per apparire a te stesso.

Conoscerti è prioritario. Anche se la tua conoscenza giungerà attraverso la conoscenza degli altri, che 'altri non sono che'... ancora te.

Come lo dovresti capire?

Percependo la presenza silente del Nucleo Primo (Connubio) a cui 'dobbiamo rimettere ogni nostro debito', in quanto firmatari di una promessa di aiuto che nelle 3d è diventata una catena.

Il frigorifero inizia a emettere ronzii sospetti, la lavatrice passa a miglior vita, il televisore non è più lo stesso. La garanzia? Ovviamente è scaduta da poco. E quando arriva il tecnico, la diagnosi è quasi sempre la stessa: 

Costa più ripararlo che comprarne uno nuovo’. 

Chi non ha mai trovato sospetta la coincidenza?

Obsolescenza programmata. Significa che gli elettrodomestici vengono costruiti per durare poco, o meno di quanto potrebbero.  

Lo scopo delle case di produzione è quello di vendere di più, evitando la saturazione del mercato. Tutto questo a spese dei consumatori

L’obsolescenza produttiva è nota da tempo. Almeno dal 1924, quando i produttori delle lampadine decisero di abbassarne la durata media da 2500 a 1000 ore. Per vendere di più, ovviamente. Altro esempio? Le calze di nylon DuPont, lanciate 70 anni fa, erano troppo resistenti, si smagliavano raramente. Così la loro composizione è stata modificata, e sono state rese molto più fragili

Recentemente, anche Apple ha ricevuto accuse simili. Le batterie non sostituibili dell’iPod avrebbero una durata a orologeria di circa 18 mesi. Ma non è tutto. Molti elettrodomestici o prodotti più tecnologici vengono costruiti in modo che cambiare un pezzo difettoso risulti molto difficile e costoso...

Si è espresso con toni scettici Werner Scholz, direttore dell'associazione tedesca dei costruttori di elettrodomestici. Secondo Sholz una pratica come l'obsolescenza programata alla lunga sarebbe controproducente per i costruttori, dato che i clienti che comprano un prodotto scadente in futuro si rivolgeranno a un marchio diverso.

Link

Se fossero tutti d'accordo? Se ciò costituisse la prassi? 

C’è tutto in questa notizia. Lo schema che si ripete sul tuo sfondo. La tua azione e quella di un principio di continuazione che non riconosce il proprio ‘difetto’, che continua immantinente a difendere il proprio operato e la propria condotta, annuendo a quel vizio di forma derivante dall’esistenza concreta e riduttiva del denaro:

il suo accumulo è appannaggio dell’accumulo di karma.

Tu puoi aiutare il Nucleo Primo, aiutando in primis te stesso, poi, se il ‘gioco continua a durare nonostante tutto’, allora cerca di rescindere il contratto, in quanto le condizioni prestabilite all’origine sono venute meno, oppure onora l’impegno attraverso una tua più piena presenza consapevole all’interno delle regole del gioco:

dipende da te, come al solito.

Il Nucleo Primo ti aiuta, 'non aiutandoti'. Tu che cosa fai, in cambio?

Come ti comporti? Continuando ad accumulare karma tuo e suo?

Lega il denaro alla tua consapevole azione; fai sì che esso sgorghi per tua intenzione riconosciuta da un software, frutto della grande tecnologia a disposizione:

che non è un caso, se è stata sviluppata ed ora esiste.

Sino al giorno in cui, il denaro sarà superato in maniera automatica:

per mancanza di necessità complessiva.

Quando tutti accederanno a questa tecnologia, e ci sarà denaro per tutti, perché 'tutti fanno qualcosa che piace’… allora il denaro non servirà più, sarà superato, riconoscendo il fatto che esso è legato alla propria presenza e non demandato a quella altrui e non ben specificata.

Come potrà accadere?

Radicandosi 'lo stato di mancanza di necessità'.

Lo vedrai…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 28 gennaio 2013

Il problema è la tua reazione al problema.




Hey umani, non so se ve ne siete accorti… ma anche oggi – immantinente - vi siete risvegliati nella più grande storia. Il ‘risveglio’ è un luogo comune, e riguarda un loop esteriore del vortice in cui ‘siete’.

C’è risveglio e risveglio. Quello a cui conferite un significato relativo al ‘destarsi dal sonno’, rivela quel più ampio intreccio di insiemi frattali inerente a quel risveglio più profondo che, prima o poi, vi accadrà se continuerete a percorrere la via, qualsiasi via che abbiate deciso direttamente o indirettamente di seguire.

Chi sogna, e chi viene sognato, non sono svegli alla stessa misura.
Jostein Gaarder

È la misura che differisce il punto prospettico. Misura, alias ‘livelli di apertura'... di cosa? Della Luce

Il ‘sognare ad occhi aperti’ è un motto estremamente vicino alla vostra realtà di sognatori convinti di vivere alla luce del Sole: voi letteralmente ‘sognate ad occhi aperti’, ossia, dormite sognando le vostre Vite:

sognate ad occhi aperti.

Infatti, quando siete stanchi – e lo divenite regolarmente più volte al giorno e soprattutto alla fine di ogni giorno – non vedete più l’ora di andare a dormire, cioè ‘non la vedete più’ perché state già dormendo. Non è un gioco di parole, badate bene… il modello sonno-veglia è invertito, esattamente come ogni 'cosa' che vedete superficialmente. Il sonno è carico di sogni, così come un albero di frutta lo è del proprio seme. Come assumete la visione di un frutto? Come un qualcosa da mangiare con gusto? 

Non lo assumete mai come il contenitore organico di un qualcosa di estremamente prezioso come il seme.

Vedete il frutto come un alimento e gettate con 'disprezzo e disappunto' il seme, ossia quella particella a cui la prosecuzione genetica dell’albero è legata. La scienza ha creato dei frutti senza semi, cercando di venire incontro ai ‘fastidi’ e alla richiesta della Massa, alla quale danno fastidio quei piccoli intrusi.

Il frattale da cui osservate la Vita è esattamente questo:

scambiando la polarità, invertendo l’ordine delle cose, filtrando la prospettiva.

A che serve dormire, se non si è capaci di sognare?
Lamù

Ah, voi siete abili sognatori. E la ‘Luce che non ha nome’ sfrutta molto bene questo effetto. La ‘sostanza nera’ (Substantia nigra) contenuta nel vostro cervello risponde sensibilmente alla sua presenza:

la degenerazione dei neuroni dopaminergici della sostanza nera compatta porta alla malattia di Parkinson, in quanto viene a mancare il rigido controllo della via nigro-striatale sulla facilitazione del movimento.

Esistono inoltre in questo nucleo recettori per gli endocannabinoidi, di cui si sa poco. La sostanza nera, infine, è certamente un sito di azione del Thc

Link

Il delta-9-tetraidrocannabinolo (tetraidrocannabinolo, delta-9-THC, THC) è uno dei maggiori e più noti principi attivi della Cannabis, e può essere considerato il capostipite della famiglia dei fitocannabinoidi…

È stato isolato da Raphael Mechoulam, Yechiel Gaoni, e Habib Edery dall'istituto Weizmann, Israele, nel 1964. 

In forma pura, a temperature più fredde, è un solido vetroso, diventa viscoso e appiccicoso, se riscaldato. Il Thc ha una bassissima solubilità in acqua, ma buona solubilità nella maggior parte dei solventi organici…
Link

Soffermatevi su questa similitudine:
  • in forma pura, a temperature più fredde, è un solido vetroso, diventa viscoso e appiccicoso, se riscaldato
  • il THC ha una bassissima solubilità in acqua, ma buona solubilità nella maggior parte dei solventi organici.
Cioè? Ogni ‘cosa’ funziona in un modo in determinate situazioni e in un altro modo in altre determinate situazioni. Ora… se la vostra scienza afferma una sola delle due modalità e ne plasma un paradigma, ecco che la ‘mezza verità polare’ diventa la verità assoluta.

Dimostrare una certa cosa in un modo scientifico ma sterilizzante della Natura biodiversa della Vita, non esclude che anche l’esatto contrario non abbia una valenza altrettanto importante del lato volutamente illuminato secondo funzione egoica e conservativa del proprio ‘sistema di potere acquisito nel Tempo’.
 
Il lato ombra è quello da cui parte il ‘sistema di potere’ attuale:
  1. assenza di luce dovuta ad un corpo opaco che si trova tra la fonte luminosa e la zona da essa illuminata
  2. (araldica) termine che si applica a una figura dello stesso colore del campo, di cui quindi è disegnato il solo contorno
Link 
  1. assenza di luce dovuta ad un corpo
  2. è disegnato il solo contorno.
Lascio ad ognuno di voi le debite considerazioni.

Dove si trova il ‘corpo’ che vela la Luce? Non certo nella regione fisica delle 3d. Non certo dove pensate di poterlo vedere o trovare. Dove?
 
Nella proprietà dell’energia che la scienza Antisistemica si è guardata bene dall’illuminare. Anzi... per illuminazione di quello che si altera, cambia aspetto, se illuminato. Meditateci sopra… vi conviene.

Il corpo è ‘opaco’, ma non denso o fisico. Può essere anche una membrana, una patina, un velo, etc. Può anche essere energia rarefatta, diversa da quella che siete abituati a ‘vedere’.

Il Sole è tanto brillante! Com’è possibile che la Luce sia velata? 

Non avete termini di paragone, come potete giudicare? Osservate per frattali, per Analogia Frattale e Metodo Indiretto.

Le nuvole cosa rappresentano? Gli ordini di grandezza numerici? Insieme e sottoinsieme? Le caste sociali?

Il lato ombra è una realtà.

Esso è dappertutto. Anche quando andate a fare la spesa. Vediamo un esempio molto sottile/pratico:
  • spendete 4 dando una banconota da 5
  • vi viene dato il resto di 1, che nemmeno controllate mettendolo frettolosamente in tasca.
Poi, guardando lo scontrino risulta che:
  • avete pagato in contanti, 10
  • il resto è stato di 6 (il costo del bene acquistato è corretto, ossia 4).
Che cosa pensate immediatamente?
  • la cassiera ha sbagliato a dare il resto
  • ho guadagnato 2 (6 - 4).
In soldoni, non tornate nemmeno indietro a far presente il fatto.

Però, guardando bene il resto ‘fisico’, ossia quello regolarmente depositato nelle vostre tasche, vi accorgete che esso è corretto: infatti avete 1 (5-4).

È tutto regolare, considererete. Probabilmente la cassiera ha commesso un errore di battitura, però non ci ho rimesso del denaro e va bene così. 

Oltre a tutto, lo scontrino regolarmente emesso conferisce un senso di ‘fiducia’ nel punto vendita.

Tutto regolare! Tutto regolare? Nulla di più falso

Attenzione attenzione signore e signori, andiamo a svelare l’arcano. C’è trucco e c’è inganno…
 
Osservate sottilmente cosa è accaduto dal punto di vista del ‘registratore di cassa’ e a cosa corrisponde sul piano ‘reale’ del punto di vista del ‘proprietario’ e dell’intera struttura che esiste al di là del punto vendita:
  • il registratore segna in entrata 10 (invece di 5)
  • il registratore segna in uscita 6 (invece di 1) a causa del resto dato solo elettronicamente al cliente.
La differenza in uscita è di 5 (6 - 1; la differenza è completamente inesistente, ma nel registratore di cassa genera dei precisi effetti tangibili), infatti… cosa succederà a fine giornata? Che in cassa si saranno fiscalmente/fisicamente 5 denari in più (mai entrati, ma fiscalmente esistenti perché co-creati letteralmente dal nulla. Perchè? Perchè il trucco sta nel non considerare quanto entrato e considerare solo quanto uscito come resto. Perchè è solo una funzione di facilitazione per la cassiera, al fine di non sbagliare a dare il resto, facendo conti a mente e con la fretta, l'ansia e la stanchezza derivanti dall'ambiente di lavoro. Il software prende i dati più rilevanti e tralascia gli altri, oppure anche no. Chi certificherà poi il bilancio? Vedasi a tal proposito il crack della Parmalat)

Badate bene che la cassiera ha dato il resto esatto, ha battuto regolare scontrino ed è in buona fede, ossia… è tutto perfetto dal punto di vista del cliente ed è quindi 'tutto alla Luce del Sole'.

In realtà, c’è stata una sottile evasione per creazione di denaro dal nulla.

Se il registratore di cassa ha un software che, automaticamente, ogni ‘x’ scontrini ne rilascia uno fantasioso, cosa accadrà in quella struttura ‘grande’ in grado di rilasciare centinaia o migliaia di scontrini al giorno? Vero Autogrill?

Tornando all’esempio precedente e ponendo che sia stato battuto solo quello scontrino fantasioso:

in cassa a fine giornata ci saranno 4 denari, ma il registratore ne conterà fiscalmente -2 (10 – 4 = 6 di resto; 4 incassati – 6 di resto = -2). Ossia, una cosa impossibile, visto che il bene è stato venduto e regolarmente acquistato.
 
Ovviamente, il totale sarà mischiato con gli altri scontrini battuti senza fantasie e il tutto si diluirà nella mancanza di controllo. Chi va a vedere che effettivamente ci sia il pezzo da 10 fantasma?

L’effetto finale è che dall’incasso fisico, il proprietario potrà togliere in tutta tranquillità la parte di incasso che risulta consegnata come resto ai clienti forniti di scontrino fantasma.

Ecco cosa accade alla ‘Luce del Sole’:
  • scontrini sempre regolarmente emessi
  • mancata necessità di fare del ‘nero’ nella maniera classica e pericolosa
  • cliente complice indiretto perché non denuncia mai l’accaduto in quanto convinto di avere tratto un vantaggio e comunque certo di non avere perso nulla, comprendendo l’errore di battitura, perchè non abituato a vedere prospetticamente.
  • fiscalità pulita perché il ‘nero’ è alla sorgente
  • dipendenti ignari del ‘trucco contabile’.
Insomma, tutto risulta osservante la legge, no?

Per perpetrare questo sottile gioco, occorre:

un software del registratore di cassa opportunamente calibrato.

Questa è la dimostrazione di come si possa creare denaro dal nulla e di come un certo effetto immateriale abbia sostanziale concretizzazione in questa dimensione ‘reale ma apparente’.
 
Inoltre, dietro al ‘gioco’ chi si cela?
  1. il programmatore
  2. il proprietario
  3. i soci.
Per effetto di cosa possono praticare questa sottigliezza?

Delle leggi, della logica, della tecnologia e della matematica (ossia, della rigidità, del controllo e della precisione apparenti).

Che altro ancora?

Dell’intenzione.

Perché?

Per non pagare troppe tasse.

Cioè?

L’elevata tassazione costringe ad agire secondo altra Natura (sopravvivenza e avidità).

Chi decide la tassazione?

Lo Stato.

Chi è lo Stato?

Sono i cittadini!

Chiedetevi: dov’è che mi stanno imbrogliando? Attenzione… è ancora lo stesso giochetto appena visto.

Tutto possiede nelle 3d una Natura duale che siete voi a polarizzare (direttamente o indirettamente)…
 
Il segreto della serenità? Rimandare i problemi.
Il segreto per essere sereni? Rimandare gli impegni, procrastinare le decisioni, fare finta di niente. Non è il consiglio di uno scansafatiche ma la tesi che regge il saggio 'The Art of Procrastination' di Stanford John Perry, stimato filosofo americano

Le sue teorie sono state riprede un po’ovunque, negli Stati Uniti, rinfrancando non poco chi ama temporeggiare e rimandare i problemi da affrontare.

Che del libro si discuta tanto, anche in Rete, è un segno dei tempi. In un’epoca abituata ad avere risposte immediate, a poter fruire di tutto e subito, Perry afferma che 'rimandare è meglio di sbagliare'. Un altro modo per dire che la ‘fretta è cattiva consigliera’, vecchio adagio delle nonne, dimenticato ai tempi dei social network. 

C’è un sottile motivo psicologico, che nulla c’entra con l’elogio della pigrizia, nelle tesi di Perry: affrontare di fretta il problema o il compito da fare, magari con l’ansia di altre mille incombenze, non fa che peggiorare la situazione

'Il problema – scrive provocatoriamente Perry – non è il problema, il problema è la tua reazione al problema'.

Perry ha definito questa tecnica che richiede, inutile dirlo, anche una certa capacità di ‘ingannare se stessi’, la 'procrastinazione strutturata'. 

Con maggiore consapevolezza, fiducia e calma.

Insomma, l’ansia si vince guardando altrove, senza affrontare di petto il problema, ma ‘colpendolo ai fianchi’.

Link 
 
Dipende da voi.

‘Il problema non è il problema, il problema è la tua reazione al problema’.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com