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venerdì 27 maggio 2011

Il mirino del Cielo.




Oggi accettiamo di immergerci, con le opportune ‘protezioni’, negli abissi dell’Antisistema. In che senso? Nell’insieme denso dell’energia oscura di controllo.  

Noi siamo il 'mirino del Cielo'.  

Prima di farlo assumiamo un ‘tono’ di consapevolezza: leggeremo certe informazioni senza esserne ‘travolti’, rimanendo nel nostro centro e avvolgendoci di una energia protettiva ad ‘uovo’ tutta attorno a noi.

Visualizziamoci in questo modo:
  • protetti
  • al sicuro
  • certi che tutto è, alla fine, solo opportuno.
Allo stesso modo non agganciamo una modalità di giudizio ma di semplice osservazione, come viaggiare in una capsula al di fuori del tempo che ci permette di percepire l’accaduto senza viverlo e assorbirlo. Oggi siamo ‘curiosi’ e abbiamo necessità di sapere. Trasparenti osserviamo certe dinamiche…

Nucleare, Napolitano promulga decreto Omnibus.
Il decreto legge Omnibus è stato promulgato oggi dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Lo riferiscono fonti istituzionali.
 
Il provvedimento contiene l'abrogazione delle norme sulla costruzione delle centrali nucleari. Era stato approvato ieri dalla Camera.
 
La Corte di Cassazione dovrà decidere se il provvedimento sia sufficiente a fare revocare il referendum sul nucleare previsto per il 12 e 13 giugno.
Da Yahoo 
 
L’Antisistema si è chiuso a riccio di fronte alla possibilità di una schiacciante vittoria popolare in merito all’esclusione del ritorno al nucleare. Alla massa, questa volta più che mai convinta, è stata tolta la certezza della possibilità di andare a votare.

Semplicemente non si sa ancora!

È una mossa molto evidente di come siano distribuiti i ‘pesi’. È chiaro che la Casta di Controllo ha interessi che non coincidono con quelli della massa. È lapalissiano.

C’è qualche dubbio che questi ‘signori’ non facciano gli interessi del popolo?

Napolitano parla spesso come un nonno acquisito per i nostri figli; l’apparenza è quella di un tenero signore attempato che vuole bene a tutti. Poi, però non può esimersi dal sancire decisioni già prese a livelli più alti di lui. Egli è una pedina di un modello negativo che teme per la propria sopravvivenza. Questa paura comporta la necessità di una ferrea presa sulla massa.

Questa paura è la paura delle entità parassite…

Non sono questioni di interesse economico a destare le attenzioni dell’Antisistema, ma 'interessi fondamentali' come la sopravvivenza di un impero fondato sul lato oscuro dell’umanità. Lato oscuro che è pressochè interamente esposto alla luce del Sole, come previsto dalle 'maglie allargate' del Piano Divino.

Ora è tutto fuori di noi. 

Lo possiamo vedere, osservare, misurare, ed iniziare a non temerlo più. Non abbiamo più a che fare con un’ombra, o con l’uomo nero. È tutto palese. 

Ora è utile che la massa apra gli occhi e ‘veda’.

È possibile rilevare l’inversione magnetica.
L’anomalia Sud-Atlantica (South Atlantic Anomaly) cresce e si estende verso ovest dal Sudafrica, dove il campo magnetico interno della Terra si indebolisce rapidamente. Il sito web del BGS indica questo fenomeno come ‘la prova iniziale di un’imminente inversione nella direzione del campo magnetico interno della Terra’… 

‘La Terra è nota per essere in grado di rigenerare il proprio campo magnetico, e lo ha già fatto durante la preistoria umana. Comprendere lo sviluppo del SAA può quindi essere significativo per la comprensione del processo di inversione e il suo impatto sulla vita e l'ambiente naturale’.
Estratti tradotti da Carlo Dorofatti per Nexus.

Cosa c’entra questo articolo con quello precedente? Viviamo di frattali, per cui l’inversione magnetica non è solo un fenomeno naturale che abbraccia il Globo, ma è l’evidenza di un cambiamento epocale che sta accadendo a tutta la Vita presente su e nel Globo ed al Globo stesso

La massa sta per invertire la sua polarità esistenziale; cosa significa? 

Che il paradigma in corso, presto, verrà cambiato, ribaltato. Mi attendo segnali rilevanti in ogni campo del ‘potere’ ufficiale, come dichiarazioni 'trasversali' di uomini del controllo che comprendono di doverne uscire in qualche modo. Un richiamo delle coscienze, un risveglio dell’essere, un ribaltamento del piano prospettico.

Continuiamo ad osservare. Le cupole del potere, di tanto in tanto, espellono dei loro esponenti anche di primo grado. Perché? Perché gli uomini del controllo sono ‘umani’ ed in quanto tali sono soggetti all’azione dell’energia di cambiamento che spira sempre più allineata con il senso evolutivo dell’esistenza. La polarizzazione in corso sta accelerando il corso degli eventi, essendosi intrufolata nei cardini, nei gangli vitali dell’Antisistema, nel castello illusorio di ‘carta ed aria’ che 'sfoga' nella realtà percepita.

Quando un uomo di potere perde la ‘protezione’ è perché è divenuto scomodo; da quel momento in poi aspettiamoci che perda la Vita oppure che venga ridotto all’impotenza attraverso la concertazione globale degli organi di controllo mediatico, ‘giustizia’ compresa. Ecco il caso più recente ritratto perfettamente da questo articolo che riporto integralmente perché di importanza basilare:

Lo strano caso di Dominic Strauss-Khan.             
Prima di parlare dello strano caso di Dominique Strauss-Khan è necessario capire cos’è il Fondo Monetario Internazionale e come si è arrivati al ruolo egemonico degli stati Uniti.

Il ruolo egemonico degli Stati Uniti fu favorito dagli accordi di Bretton Woods. Infatti, nella conferenza di Bretton Woods, che si tenne dal 1 al 22 luglio del 1944, si accordò il dollaro come unica moneta convertibile in oro. Con questa mossa, fortemente voluta dal delegato statunitense Harry Dexter White, il dollaro esendo l’unica moneta convertibile in oro, divenne automaticamente la moneta utilizzata negli scambi internazionali.

Gli USA, oltre ad imporre il dollaro come moneta di riferimento mondiale impulsarono la creazione di due organismi: il Banco Mondiale ed il Fondo Monetario Internazionale (FMI). Soffermiamoci ad analizzare il FMI, il cui segretario generale, Dominique Strauss-Khan è finito nell’occhio del ciclone.

Il FMI ha il compito di promuovere la cooperazione monetaria internazionale e facilitare l’espansione del commercio. A tale organismo venne affidato anche un altro importante compito: aiutare gli stati membri in difficoltà economiche, attraverso il prestito di risorse; ossia, se uno stato membro ha un deficit di bilancio, il FMI interviene prestandogli soldi e quindi lo aiuta a superare la momentanea crisi.

Il sistema uscito da Bretton Woods era stato disegnato per favorire gli Stati Uniti ed infatti dopo la seconda guerra mondiale gli USA ascesero al ruolo di superpotenza, assieme alla ex Unione Sovietica; praticamente tutti gli altri stati del mondo si ritrovarono sottomessi.

Aver imposto la propia moneta, il dollaro, come unica moneta di riferimento per gli scambi internazionali ha determinato che tutti i paesi del mondo per poter operare a livello internazionale debbono rifornirsi di dollari.

In secondo luogo, il FMI lungi dall’essere l’organismo destinato ad aiutare i paesi in difficoltà, è sempre stato lo strumento attraverso il quale gli USA ed i suoi principali alleati (Regno Unito, Francia, Germania e Giappone) hanno potuto controllare tutti gli altri paesi del mondo.

Praticamente, un paese che ricorre al prestito del FMI, nel momento di difficoltà,si trasforma in un paese totalmente dipendente dagli USA. A cambio del prestito, lo stato richiedente è obbligato ad applicare determinate politiche economiche imposte dal Fondo a garanzia dei soldi prestati. Ossia, il FMI presta soldi a cambio dell’applicazione di una rigida ricetta economica che prevede sempre le stesse misure: riduzione delle spese sociali, aumento dell’età pensionistica, congelamento o riduzione degli stipendi, aumento delle tariffe pubbliche; aumento delle imposte e soprattutto privatizzazione di tutto quanto sia possibile privatizzare.

Lo stato che si ritrova a dover ricorrere al prestito del FMI, difficilmente si riprende, come ha dimostrato la storia e soprattutto rimane definitivamente assoggetato. Il tutto è stato disegnato per asservire gli stati ed i popoli al dominio statunitense e del suo sistema economico.

La ricetta imposta di fatto impedisce allo stato ricorrente al prestito di uscire dalla crisi. Con i provvedimenti imposti è impossibile la ripresa: lo stato è costretto a privatizzare le più importanti imprese pubbliche che davano ingressi e quindi una volta privatizzate, spesso svendute e 'regalate' ai privati, cessano di apportare ingressi; la riduzione delle spese sociali, il congelamento o la riduzione degli stipendi e l’aumento delle tariffe pubbliche finiscono per minare il potere d’acquisto della maggioranza della popolazione, in particolare dei salariati e conseguentemente ciò si riflette sulla domanda; la caduta della domanda ovviamente si riflette sulla produzione, che reagisce con l’espulsione di ulteriore forza lavoro o la chiusura delle stesse imprese. Tutto il sistema peggiora ed in particolare diminuiscono le entrate fiscali dello stato, che lungi dal migliorare il suo deficit si ritrova con sempre minori ingressi ed ulteriori ricorsi al FMI.
 
In questi mesi, ad esempio, questa situazione si sta ripetendo in Grecia, che dopo il primo prestito e l’adozione di tutte le misure imposte dal Fondo, si trova in una situazione peggiore di prima ed è costretta a chiedere un ulteriore aiuto. Non è difficile ipotizzare prossime esplosioni ad Atene ed in tutta la Grecia. Nella stessa situazione è il Portogallo e presto anche Spagna e Italia potrebbero necessitare l’aiutino del FMI. In passato tanti popoli sono stati affamati, gettati sul lastrico da questo mostro che è il FMI.

Il 27 febbraio del 1989 la miseria estrema in cui il FMI aveva costretto il popolo del Venezuela fece da detonatore per la prima rivolta contro questo organismo al servizio del capitale USA. Ad oggi, quella fu in assoluto la prima ribellione contro i disumani provvedimenti del FMI ed anche l’unica rivolta riuscita vittoriosa. L’esperienza venezuelana dimostra che è possibile ribellarsi e liberarsi del FMI.

In conclusione il FMI agisce come uno strozzino: presta soldi a stati retti da politici corrotti, delinquenti e spendaccioni, che ritrovandosi in un mare di debiti per non affogare è costretto a chiedere prestiti al FMI. Il FMI presta ben volentieri ma a cambio di garanzie, ossia a cambio dell’adozione delle politiche di cui sopra, che finiscono per distruggere totalmente lo stato che cade nelle sue grinfie.

Chi controlla il FMI?

Lo statuto del FMI prevede che le decisioni, soprattutto quelle più importanti, siano prese con una altissima maggioranza qualificata. Il sistema di voto è direttamente proporzionato alla quota detenuta da ogni paese. Inizialmente, gli USA detenevano un terzo del capitale; oggi, quantunque la sua quota sia scesa al di sotto del 20%, continuano ad essere il principale paese detentore; in sostanza, per le decisioni più importanti, occorrendo una altisisma maggioranza qualificata (i 2/3 o 3/4), i paesi che volessero prendere soluzioni contrarie agli interessi USA non hanno alcuna possibilità di farlo.

Di seguito riportiamo l’elenco (aggiornato al 18/05/2011) dei primi 20 paesi membri del FMI, con le rispettive quote di possesso ed i loro attuali rappresentati, avvertendono che nel sito è possibile consultare l’elenco completo dei 187 paesi membri.

 
La moneta di riferimento è il cosidetto SDR, ossia Diritti Speciali di Prelievo; si tratta di uno strumento creato dal FMI nel 1969 e basato su un paniere di quattro monete: il dollaro USA, lo yen giapponese, la sterlina inglese e l’euro.

In sostanza, il Fondo è controllato dagli USA, attraverso il Minsitro delle Finanze. Nessuna decisione può essere presa se USA ed i suoi più stretti alleati non sono d’accordo. Infatti, gli USA col 17,75% detengono la quota più alta ed i primi cinque paesi assieme controllano il 40%.

In conclusione, il sistema incentrato sull’egemonia statunitense si regge su questi due principi: il dollaro come moneta di riferimento mondiale ed il FMI come organismo che controlla gli stati ed i popoli, impedendo a questi di indipendizzarsi dal sistema.

Il superamento di uno o di entrambi questi strumenti pone in pericolo la sopravvivenza stessa degli Stati Uniti. Analizziamo i motivi di questa nostra affermazione.
 
Cosa significa essere moneta di riferimento mondiale? Significa che tutti gli scambi commerciali o la maggior parte di essi si effettuano in dollari e quindi tutti i paesi per le loro esigenze commerciali hanno dovuto riempire le proprie riserve internazionali coi dollari. Se il dollaro cessasse di essere la moneta di riferimento, tutti gli Stati sarebbero costretti a vendere i loro dollari e comprare la nuova o le nuove monete necessarie ad effettuare le transazioni commerciali

Ciò determinerebbe una immediata svalutazione del dollaro ed il tracollo degli USA. 

Da un lato gli USA si ritroverebbero con un dollaro fortemente svalutato e quindi dovrebbero sostenere costi altissimi soprattutto per comprare petrolio; dall’altro, l’economia USA andrebbe incontro ad una iperinflazione; con tutta la quantità di dollari in circolazione, un’ondata inflazionaria sarebbe inevitabile.

Conclusione: gli USA non possono permettersi che il dollaro cessi di essere la moneta di riferimento e pertanto debbono stroncare qualsiasi tentativo che miri a tale misura.

Anche il venir meno degli scopi reali del FMI mina l’esistenza stessa degli USA. Se il FMI smettesse di controllare i popoli e gli stati, questi potrebbero allontanarsi dal sistema dollaro e di conseguenza siamo alla stessa situazione che condurrebbe ad una crisi profonda negli USA.

Gli USA che praticamente non aderiscono o non pagano le quote di molti organismi internazionali (Trattato di Kioto, ONU, Corte penale Internazionale, Unicef), invece tengono strettamente nelle loro mani il FMI e continuano a detenere e pagare la quota di maggioranza.

Le dichiarazioni di Dominique Strauss-Khan.

L’attuale dirigenza del FMI è cosciente della grave crisi attuale e per bocca del suo massimo rappresentante, Dominique Strauss-Khan, il segretario generale, lo scroso febbraio arriva a dichiarare non solo che è necessario abbandonare il dollaro, ma occorre anche agire con urgenza perchè i conflitti all’interno del sistema finanziario mondiale potrebbero trascinare nel caos il mondo intero (vedasi nostro articolo: 'Verso il tramonto del dollaro: anche Dominique Strauss-Kahn, segretario del FMI, chiede l’abbandono del dollaro').

Affermare ciò ed iniziare a mettere in pratica il superamento del dollaro significa – come visto – minare l’esistenza stessa degli USA. Ovviamente gli USA non potevano accettare ed era facile prevedere la reazione; nell’articolo citato avevamo ipotizzato un futuro poco roseo per l’attuale segretario del FMI. Cosi è stato!

Tutti erano a conoscenza delle debolezze di Dominique Strauss-Khan e della sua dipendenza dal sesso, per cui è stato facile tendergli una trappola ed accusarlo di violenza sessuale.
 
Daniel Estulin nel suo articolo 'Sexo en Nueva York' ipotizza che la cameriera che Dominique Strauss-Kahn ha tentato probabilmente di pagare (e non violentare) per ottenere servizi sessuali era un agente del Mossad, il servizio segreto isaeliano e vincolata al QAT internazionale (per i dettagli vedasi l’articolo citato).

Che sia stata una trappola si capisce anche dal fatto che una cameriera non entra a fare le pulizie in una stanza occupata. Meno che meno si permette di entrare in una stanza, quindi disturbare, se l’ospite paga 3.000 dollari a notte. In un hotel di lusso, il cliente è sacro e non va minimamente disturbato, pertanto la cameriera entra a fare le pulizie solo quando è certa che la stanza sia vuota. A meno che il proposito non sia un altro.

Inoltre, appena Dominique Strauss-Khan è arrestato, il segretario USA Timothy F. Geithner, sale a dichiarare che deve abbandonare l’incarico di segretario; non aspetta neppure il tempo necessario per verificare se si fosse trattato di un errore!

Dominique Strauss-Kahn era uno degli uomini più potenti del mondo. Era in pratica lui a decidere del destino di milioni di esseri umani; letteralmente decideva del futuro, della vita e della morte di milioni di esseri umani. Come massimo esponente del partito socialista francese, sembrava anche l’uomo più accreditato a succedere a Sarkozy nella carica di Presidente. All’improvviso, durante il suo soggiorno a New York, in un hotel da 3.000 dollari a notte la sua vita cambia completamente, accusato di violenza sessuale. Dominique Strauss-Kahn è ovviamente un uomo finito.

Come è possibile che si stato capace di cadere così ingenuamente? Probabilmente, essere il segretario del FMI, lo ha portato a sentirsi poco meno che un dio in terra. Si sarà sentito cosi potente da potersi schierare contro la potenza USA, in grave crisi, ma viva e disposta a vendere cara la pelle fino alla fine. Un errore gravissimo aver dato per spacciato il suo padrone.
Nexus - Attilio Folliero

Un altro caso illustre, a livello di quello di Strauss-Khan, è quello relativo a Wim Duisenberg, il quale è ‘scomparso’ nell’indifferenza generale dopo avere occupato le massime cariche del potere economico europeo. Un ruolo dal quale non ci si stacca più nel corso della Vita e, infatti, è stato così:

La scorsa estate è deceduto Wim Duisenberg, primo governatore della Banca Centrale Europea. Per la cronaca una sola cosa è certa: la data del decesso, il 31 luglio 2005. Le cause rimangono ancora oscure e nessuno, a quanto pare, si è preoccupato di indagare.
 
Secondo fonti ufficiali, il banchiere sarebbe stato trovato morto ai bordi della piscina della sua villa nel sud della Francia e la morte sarebbe da attribuirsi, genericamente, ad un malore. Secondo le dichiarazioni, imminenti all'accaduto, della gendarmeria francese, le cause della morte non sono state invece precisate.

Secondo altri, Duisenberg sarebbe morto nel salotto e poi, chissà perché, trasportato fino ai bordi della piscina.
La poco chiara vicenda, degna di una trama da libro giallo, ci porta a far luce sulla figura del banchiere olandese.

Duisenberg inizia la sua carriera nel Fondo Monetario Internazionale, per poi ricoprire il ruolo di Ministro delle Finanze olandese, governatore della Banca Centrale olandese, molto vicino ad Hans Tietmeyer, presidente della potentissima Bundesbank tedesca. Proprio la sua posizione filo-tedesca, volta al rigore monetario, gli comporta molti avversari Oltremanica; in particolar modo in ambienti molto influenti negli Stati Uniti, poiché, dal momento del varo dell’euro, è in atto nel mondo una serie di guerre di apparente basso profilo che motivano la minaccia nei confronti del dollaro

Da governatore della BCE, lo stesso Duisenberg si è permesso di parlare pubblicamente di argomenti che non devono pervenire all'opinione pubblica: ci riferiamo esplicitamente alla risposta che lo stesso governatore fornì al Ministro Tremonti sulla possibilità di adozione di banconote da 1 e 2 euro

Duisenberg osò pronunciare una parola che, unitamente ad altre posizioni assunte, gli risultò fatale: osò parlare di signoraggio. La risposta data alla richiesta proveniente dall’Italia fu infatti questa: Spero che Mr. Tremonti si renda conto che se tale banconota dovesse essere introdotta, egli perderebbe il diritto di signoraggio che si accompagna ad essa.

Dunque se egli, come ministro dell'Economia, ne sarebbe contento non lo so. Duisenberg ha osato tuonare contro i grandi sacerdoti del tempio
Coincidenza davvero poco casuali – di Piero Puschiavo  

Ecco le strane coicidenze:
  • Strauss-Khan mette in dubbio l’egemonia del Dollaro Usa
  • Duisenberg mette in luce meccanismi oscuri, come quelli del Signoraggio
Entrambi hanno pagato con la Vita per questi atti di coraggio. I loro casi parlano un linguaggio oltremodo chiaro. Ancora una volta tutto è alla luce del Sole, ma la massa è ancora troppo impegnata a ‘fare altro’.  

Oppure no? I tempi sono cambiati

In questo viaggio nell’oscurità Antisistemica, abbiamo visto la ‘lunga mano’ del controllo all’opera, proprio come se avessimo assistito alla proiezione di un documentario alla televisione. I protagonisti silenziosi della vicenda non sono le entità che amministrano questo ‘gioco’, ma siamo noi, che assistiamo convinti che tutto ciò stia accandendo su un altro Pianeta o nel Mondo della fantasia.

Tutto ciò sta accadendo a noi e accade proprio in questo momento.

Cosa faremo? Cosa facciamo? Lasciamo il sacchetto di pop corn e la costosa bibita. Siamo noi gli attori principali. Cambiamo la trama allora. È un nostro diritto. Nessuno ce lo imporrà per un grande lasso di tempo, ma prima o poi il ‘conto’ verrà presentato. Il corso di studi necessita la massima applicazione, presenza e consapevolezza

Sulla via del ‘Conosci Te Stesso’ ogni vicissitudine ha un preciso senso evolutivo.

Vi ricordiamo nuovamente che il libero arbitrio dà il consenso a coloro che scelgono di rimanere nello schema dell’esistenza attuale. Non preoccupatevi di loro

L’ingrediente del libero arbitrio nella zuppa dell’esperienza ci insegna un’altra delle Leggi Universali, quella della Concessione

La responsabilità personale è esattamente quella - Personale. Significa che una persona si preoccupa di scegliere la sua esperienza e non è responsabile per le esperienze di altri/altre. A tutti è concesso di partecipare o no in un focus collettivo di esperienza cooperativa. Tuttavia scegliere di non partecipare ha le sue conseguenze. A coloro che scelgono liberamente di non partecipare nel terminare il presente paradigma sarà concesso di continuarlo da un’altra parte in un formato un po’ diverso. Ad essi viene concesso di scegliere la loro modalità esperienziale in questa situazione. 

La Concessione è la più difficile delle leggi da apprendere nel livello tridimensionale per via della necessità di controllare che è profondamente inculcata negli individui. Il controllo è superato grazie alla pratica della Legge della Concessione….
Guida pratica per il nuovo paradigma - George Green 

Abbiamo compreso, ieri, che la ‘responsabilità’ necessita per il suo ‘fluire’ di uno stato di libertà ed allo stesso tempo di una limitazione della libertà stessa, al fine di ‘avere un senso’ sia per l’individuo che, per riflesso, per la collettività.

La responsabilità può essere definita come la possibilità di prevedere le conseguenze del proprio comportamento e correggere lo stesso sulla base di tale previsione…
 
La responsabilità presuppone una situazione di libertà, in cui la persona può scegliere quale comportamento tenere; ove tale scelta non gli fosse possibile, infatti, anche laddove fosse in grado di prevedere le conseguenze delle sue azioni, non potrebbe comunque adottare un diverso comportamento alla luce della sua previsione.

D'altra parte, affinché si possa parlare di responsabilità, è necessario che la persona si trovi in una situazione di libertà limitata, in cui i comportamenti che può tenere non sono del tutto indifferenti giacché, altrimenti, non vi sarebbe ragione di scegliere l'uno piuttosto che l'altro sulla base delle conseguenze previste...
Link 

Uscendo dall’immersione dell’articolo odierno, possiamo tornare ad osservare da un punto prospettico superiore. Che cosa? Il panorama, lo scenario che ‘ci ha’, di cui noi siamo gli artefici in tutto e per tutto.

Responsabilmente parlando ci siamo concessi di co-crearlo e partecipare.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

sabato 12 dicembre 2009

Sul "potere" e la pensione.






"Negli ultimi venti anni abbiamo assistito al progressivo dilatarsi della dimensione della finanza globale, fino ad essere del tutto svincolata dalle esigenze dell'economia reale: con un ribaltamento di paradigma, la finanza da ancilla e' divenuta domina" lo ha detto il Presidente Emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel messaggio video con cui ha voluto partecipare ai lavori del convegno delle Fondazione Italcementi, a Bergamo".
Fonte: http://it.finance.yahoo.com/notizie/crisi-ciampi-finanza-non-domini-economia-reale-agixml-77db4ec68818.html?x=0

Vorrei fare delle riflessioni su certi uomini di potere che, per raggiunti limiti di età, si “fanno da parte” ritirandosi nell’intimità della propria coscienza per trascorrere l’ultima parte di questa, ritenuta, unica vita. Ogni uomo che corrisponde a questa tipologia descrittiva, tramite il proprio “allontanamento” porta con sé tutto il contesto nel quale s’è “fasciato” o “bagnato” per molti anni della propria esistenza. Ora, mi chiedo, esistono soggetti che sono al corrente di quello strato della verità che ai più sfugge perché talmente celato da risultare invisibile, inviolabile, inosservabile, impossibile. Queste persone sono al corrente delle dinamiche, delle decisioni, delle strategie, delle ideologie, dei sistemi, di aziende, nazioni, società segrete, associazioni, etc. che, per anni, hanno coinciso con il proprio credo ed il proprio “centro” esistenziale. Coloro che hanno fatto carriera in questi “organismi” e che hanno avuto ruoli di leadership assoluta, prima o poi si trovano nella situazione di “doverne uscire”. Ovvio che il mio pensiero va a tutti quei soggetti che sono stati a capo di “organizzazioni” d’ogni tipo in ogni ambito del business e/o del “controllo”. Siano essi politici o amministratori, generali o presidenti, ceo o capi, sono sempre uomini che, ad un certo punto, il tempo provvede a “rimuovere” dai loro incarichi. Non è sufficiente avere avuto il comando per 60 anni di fronte allo scorrere del tempo, perché esso passa indistintamente per tutti. Quando viene il giorno che annuncia il proprio “ritiro”, persino ogni uomo di potere lascia quel posto che sembrava essere “una sol cosa” con l’uomo stesso. Non dal giorno dopo, ma dopo qualche anno dal ritiro cosa succede nella mente, nella coscienza di queste persone? Cosa può succedere mi chiedo? E portandoci più avanti nel tempo ancora, quando la vecchiaia diventa realtà? E nella malattia? Nella sofferenza? Nello scorrere della Vita? E di fronte alla morte? Accidenti, la cosa si fa seria secondo me.
Partiamo da questo fatto assodato: nel mondo c’è parecchia ingiustizia.
Un uomo di “sistema”, che si è ritagliato un posto nei suoi ingranaggi e ne ha, per questo, avuto ampi benefici; un uomo che è stato chiamato a mentire, ad insabbiare, a voltare la propria attenzione lontano da certi accadimenti, a fare finta di nulla, a prendere decisioni palesemente contro lo spirito umanitario che dovrebbe reggere le proprie virtù, che ha accettato la corruzione, le tangenti, ha nascosto per questo la verità al mondo, ha accettato di camminare, cenare, pranzare, giocare con altre persone ree di avere compiuto uccisioni, violenze, angherie, ha barattato il proprio senso della giustizia con il senso egoico di vivere oltremodo bene alle spalle degli “altri”… un uomo simile cosa può pensare negli ultimi anni della propria vita, negli ultimi attimi della propria vita? Da quali tormenti sarà attraversato? Avrà tormenti oppure si sentirà ugualmente in pace con se stesso secondo la visione della propria verità?
Spero di essermi spiegato in questa lunga “trama”; intendo riflettere su uomini di comando che abbiano permesso il protrarsi dell’attuale paradigma basato sullo sfruttamento ad ogni costo per perseguire un profitto o il “controllo”, andando contro persino alla propria formazione etica e morale naturale. Uomini che prima o poi si troveranno soli con se stessi a riflettere! Uomini che hanno barattato se stessi per un pingue conto in banca, uomini che hanno anche solo sempre saputo quello che succedeva ma che si sono adeguati senza mai, in realtà, “andare contro”, uomini vinti dalla paura di “morire”, uomini deboli e comprabili.
Sarà sufficiente rilasciare una frase generica davanti ai media, come illustre pensionato, per “ovviare” ad anni di “malessere”?
Non intendo processare nessuno sia ben chiaro, perché io non ne ho il diritto pur essendo parte in causa, avendo vissuto le conseguenze di tutti quegli anni di “cattive decisioni” di queste persone. Allora perché mi sono “brigato” a scrivere di questo argomento? Non di certo per inveire oppure per scaldare gli animi, bensì per la curiosità di riuscire a comprendere “cosa succede in queste persone, in queste anime coraggiose che hanno detto “si” alla proposta spirituale di fare da specchio per l’intera umanità ammalata”. Cosa succede negli ultimi momenti della loro attuale esistenza a queste persone? Veri e propri attori della Vita dimentichi di chi in realtà “essi siano”. Allora cosa succede nelle loro profondità? Riescono a padroneggiare il dialogo con la propria anima? Oppure muoiono nelle sofferenze più atroci dei sensi di colpa? Oppure ci lasciano senza nemmeno colpo ferire? Come al solito avremo casi per ogni famiglia analizzata e, dunque, la mia domanda è fine a se stessa. Dipende, dunque, dalla personale evoluzione spirituale, dal Karma accumulato, dal tipo di “missione” ricevuto… 



"Willem Frederik Duisenberg più conosciuto come Wim Duisenberg (Heerenveen, 9 luglio 1935 – Faucon, 31 luglio 2005) è stato un banchiere, politico ed economista olandese. È stato colui che ha pilotato – come primo presidente della Banca Centrale Europea (BCE) – l'entrata in vigore dell'Euro, la moneta europea. La sua morte è avvenuta in circostanze drammatiche: è stato infatti trovato privo di vita – ufficialmente "per annegamento in conseguenza di un infarto" – nella piscina della sua villa di Faucon, vicino ad Orange (Francia), dove si trovava in vacanza.
In qualità di primo governatore della BCE scelse i primi tagli di euro emessi che portano la sua firma.
Inizialmente keynesiano convinto, Duisenberg ha leggermente rivisto nel corso della sua carriera di banchiere ed uomo politico le proprie vedute in materia economico-finanziaria".
Fonte: Wikipedia


Prendiamo ad esempio questo uomo di potere; muore in circostanze misteriose dopo le sue dimissioni; e dopo avere manifestato “agitazioni” personali un po’ troppo pericolose o perlomeno ambigue dal punto di vista dell’Antisistema:

 
"Quando l'ex Ministro dell'Economia italiano Giulio Tremonti propose di sostituire le monete da uno e due Euro con delle banconote affermò che sarebbe stato possibile ma che, se l'Italia avesse preso questa decisione, avrebbe perso i diritti di signoraggio sull'emissione delle monete a vantaggio della Bce. Duisenberg è stato sposato con l'attivista politica Gretta Duisenberg, la cui proposta di una raccolta di sei milioni di firme per fermare le politiche israeliane nei Territori Occupati creò un certo scandalo a causa della probabile allusione al numero di vittime dell'Olocausto di religione ebraica. Dimessosi dalla carica di presidente della BCE fu trovato misteriosamente morto annegato nella piscina della sua villa in Camargue (sud della Francia), circostanza che ha fatto sorgere in molti l'ipotesi di un assassinio politico mirato ad opera del Mossad israeliano".
Fonte: Wikipedia


Come possiamo notare, la sua morte ruota attorno a due “perni” molto scottanti e importanti per la prosecuzione dello status quo. Chi dell’uomo medio si ricorda di questo uomo che ha diretto la Banca Centrale Europea per la prima volta? Penso davvero pochi…
Mi viene in mente Duisenberg perché, al tempo, mi ero accorto di questa notizia che riportava la sua morte. News veloce con effetto saponetta ad opera dei media. Segno che “era divenuto persona scomoda”, da liquidare in fretta. Nella stessa situazione “percepisco” oggi il Ministro Tremonti; non nel senso che sia in pericolo di vita, ma in pericolo di continuare ad esercitare in un mondo politico ed economico dove il “costrutto” non corrisponde più al 100% con la sua visione personale e spirituale delle “cose”. Capto di questa persona un ”fuoco” interiore che, a giorni alterni, lo dilania e lo porta ad esternare pensieri “anomali” per un filo conduttore secolare come quello previsto da quel profilo istituzionale. Non ho mai letto i suoi libri, anche se percepisco che sarebbe il caso, perché tra le righe egli avrà potuto necessariamente far passare il personale pensiero dell’uomo legato ad un’anima e non dell’uomo legato ad un ruolo o ad un partito.
Quando questo genere di uomini di potere raggiunge uno status di agio a 360gradi, in molti di loro si annunciano i primi vagiti di un “moto nuovo”, legato al ruolo della propria missione animica. Superato il “rumore” legato alla legge della sopravvivenza propria e della propria famiglia e discendenza, questi uomini, nel silenzio delle proprie case e della propria intimità, iniziano ad essere erosi da una energia che mai prima avevano sentito; dopo la grande “corsa”, si fermano a respirare ed insieme all’affanno per il grande dispendio di energia vitale, si accorgono di “non essere soli”, di sentire un “peso che conta sempre più e più forte”…
Da questo “punto” nasce ed evolve una nuova visione del mondo…
E trova senso il loro ruolo centrale, ed ogni decisione presa, perché senza saperlo hanno svolto solo un compito più alto assegnato loro dalla loro anima. Nulla è per caso; la loro evoluzione getterà “semi” preziosi direttamente dal “centro” di potere, perché anche se in “pensione” per loro le “porte” sono sempre un po’ più aperte che per l’uomo medio.


Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa il Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.
(LA GRANDE INVOCAZIONE)

Questa Invocazione o Preghiera non appartiene ad alcuno né ad alcun gruppo, ma a tutta l’Umanità. La bellezza e la forza di essa stanno nella sua semplicità, e nel suo esprimere certe verità centrali che tutti gli uomini accettano, in modo innato e normale, la verità che esiste un’Intelligenza fondamentale cui vagamente, diamo il nome di Dio; la verità che, dietro ogni apparenza eterna, il potere motivante dell’Universo è Amore; la verità che una grande Individualità, dai Cristiani chiamata il Cristo, venne sulla Terra, e incorporò quell’amore perché potessimo comprendere; la verità che sia amore che intelligenza sono effetti di quel che vien detto il Volere di Dio; e infine l’evidente verità che solo per mezzo dell’umanità stessa il Piano divino troverà attuazione.
ALICE A. BAILEY