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mercoledì 1 febbraio 2017

Che ne sai, ad esempio?



Riesci, ancora, a comprendere se (quando) nel tuo complesso corpo/mente/energia, avvengono dei "cambiamenti" o, meglio, delle trasformazioni?
“Qua, così”, infatti, nulla cambia ma tutto si trasforma.
Sai cosa c’è? Che se (se) tu osservassi tutt3 da un’altra gradazione della prospettiva, allora (di conseguenza)… tutt3 ti apparirebbe, nella sostanza, diversamente (al di là sia della trasformazione che del cambiamento).
Alias: altr3 (non solo, cambiato/trasformato).

La dominante, attraverso il fondamento rappresentato dal momento di “è già successo”, avvolge il mondo intero per mezzo di strati gerarchici, deleganti, del “potere”:
come una sorta di “mummia”
il mondo reale manifesto “qua, così”
è avvolto, dunque, da fasce sottodominanti
orientate - prima ancora, al legittimare il proprio potere - a preservare, inconsciamente, l’interesse dominante per il mondo, suo indiretto possedimento (avendo rinunciato strategicamente ad apparire).
In questa maniera, la compresenza immanifesta dominante è diventata “inimmaginabile”. 

mercoledì 18 gennaio 2017

La tua sovranità è sostanziale.



Voglio che mi racconti di loro. Voglio conoscerli…
La pestilenza finì e nella regione tornò la vita. Molti oggi dicono che la peste fu una epidemia, che poi si esaurì come una febbre invernale. Non sanno che erano invece le tenebre che stavano per calare. Non conoscono i sacrifici fatti. Gli eroi caduti.
Racconterò io la loro storia. Io c’ero. Io so…”.
L’ultimo dei templari
Di questa citazione, è degno di nota l’osservare (il renderti conto) questa verità sostanziale:
l’umanità attuale
“non conosce (non sa, non ricorda) i sacrifici fatti. Gli eroi caduti…”.
Infatti, in qualcosa dove tutto è “già successo”, che cos’altro si deve – ancora – “scrivere”
L’unico fondamento portante che, nonostante tutto quello a cui sei portat3 a pensare, “manca completamente (se non a livello potenziale)”:
l’alternativa sostanziale (la backdoor, la via di riuscita… intensa come “non una fuga da un luogo chiuso”, bensì – di più – come il permettere l’entrata della luce, in un luogo chiuso da troppo tempo per ricordare, ancora, che è – appunto – un “luogo chiuso e rinchiuso in/su se stesso, con te al suo di dentro, convint3 che tutto questo spazio sia, anche, tutto quello che esiste… in termini di sostenibilità, potenziale, libertà, giustizia, esperienza, etc.”).
Ecco che “cosa manca ‘qua così’”
Ossia, manchi tu nella tua “versione originale”, con te al tuo centro, centralmente centrat3, etc.
Ora, ci sono ma, soprattutto – in una certa ottica rilevante – “ci sono stat3 (sono vissut3, esistit3) molte persone degne di nota, per la loro particolare ‘visione del mondo’, che hanno pagato pegno proprio per una simile coerenza, mai celata nel corso della propria sopravvivenza nel paradigma AntiSistemico:
quindi
ci sono umani, "attuali", che
non conoscono (ricordano) i sacrifici fatti. Gli eroi caduti…
Qualcosa che è potuto succedere, dato che la Massa è sempre stata – “qua, così” – inconsapevolmente dalla parte della minoranza che domina, la quale ha opportunamente preparato tutt3, in maniera tale da rendere la vita una competizione sociale globale, con in premio la propria salvaguardia, in luogo di una “fine” ritenuta troppo miserevole per essere vera. 

venerdì 13 gennaio 2017

Cancellare la memoria.



Per farti accettare determinate “cose (stati)”, vieni indott3 a credere che “sia tutto oro quello che riluce”. 
Questo perché “sei conosciut3”. Il “tuo” funzionamento è (già) noto. 
È il ricordo di ciò, a non essere noto (ma solamente a te e ad ogni individuo nella tua stessa situazione “qua, così”). 
Qualcosa che emerge, in coloro che devono “operare” in un certo momento, solo per il tempo esatto richiesto da quel “momento”. Poi, la memoria si auto cancella… anche in ess3, non visto che “il lavoro è inconscio” e, come tale, lo deve rimanere, al fine di essere perfetto sotto ad ogni punto di vista, ad eccezione dell’unico che conta sostanzialmente per te:
il tuo.
Per questo motivo, appunto, il “lavoro” è – e deve – rimanere… inconscio.
Il “lavoro” è tutto quello che fai, quando richiesto, con l’obiettivo di contribuire a mantenere la realtà manifesta… “qua, così”.
Qualcosa che nemmeno tendi ad immaginare, tanto è arcigna la tenuta AntiSistemica dell’intenzione dominante (che si avvale dell’umanità o, meglio, del resto dell’umanità, come se fosse il proprio “personale domestico”)…
C’è come una “interferenza”, assieme all'aria da respirare (obbligatoriamente). 
Un manto di oblio, un cancellino “naturale”, un panno imbevuto di etere, un intervento costante a “cielo aperto”.
E quello che stai pensando, ora… se giudicato (risultante) pericoloso per il paradigma “qua, così”, viene immediatamente rimosso e cancellato (eliminato, terminato, dimenticato, etc.).
Questo è “troppo, per te”? Non importa quello che stai pensando anche a tal riguardo. Non importa perché è “già successo” e continuerà a succedere ad “immagine e somiglianza” di ciò che “è già successo”:
come puoi, forse, notare
il riflesso non giunge ad evidenziare la dominante
se non attraverso la caratteristica ambientale simbolica sostanziale frattale espansa
qualcosa che, tuttavia, ti devi ricordare che esiste (nonostante tutto).

venerdì 23 dicembre 2016

Che cosa significa?



Che cosa "significa" che:
un frutto non contiene più solo gli ingredienti classici, da “tabella nutrizionale”?
Significa che:
contiene, anche, dell’altro (inquinante ambientale)
che si è aggiunto temporalmente e causalmente.
Tradotto in simbolismo frattale espanso “lato tuo/umanità, centrale”?
Il significato, che puoi estrarre – decodificando l’informazione frattale espansa, auto contenuta e viaggiante unitamente all'apparenza fisica (mezzo vettore) – è questo:
esiste una compresenza
immanifesta (se non “ricordandola”)
cheaccorgendoti di cosa ‘è già successo’ - partendo dalla constatazione di quello che continua a succedere ‘qua così’ (nella ‘tua’ realtà manifesta convenzionale, deconvenzionalizzata)”
allora
di conseguenza deve essere (ed “è”)
la dominante.



giovedì 22 dicembre 2016

Lo stato di guerra.



Mentre qualcosa, continuamente, si rinnova “innovandosi”, tutto il restoè rimasto, completamente, “indietro”:
il genere umano.
Per il quale non si può parlare di una e vera “fermata” ma, di più… di un “fermo immagine”. Come quando ci si “rannicchia” per qualche motivo:
paura
freddo
sofferenza
fame
e, non di certo, per motivi “positivi”… se non quelli ottimisticamente conferibili al momento del “sonno” o dell’oblio.
Ciò che si ®innova “qua, così” è tutto quello che, comunque, “continua ad andare avanti, riciclando e ricircolando”:
scienza (deviata)
tecnologia (deviata)
“conoscenza (di parte)”, etc.
Oltre all'intera infrastruttura, implicante tutti quei “valori (convenzionali)”, collegati al “vivere sociale, sempre più… civile”.
Qualcosa che “riconosci” quando puoi ricavarlo “per contrasto”, ad esempio, osservando la vita dei nativi che, ancora, esistono da qualche parte nel/del mondo.
Oppure, quando vedi alla Tv la riduzione dell’esistenza di intere masse popolari, lasciate a “marcire” nelle cosiddette favelas o nel “terzo/quarto mondo”.
A quel punto, smetti di mettere in dubbio il grado di evoluzione occidentale, intimorit3 più che altro – dalla paura di poter “perdere tutto”, ritornando a vivere “nelle caverne”. Non ricordando il significato di quello che "vedi"...
Un bel “caso” di meschinità sottaciuta persino a te stess3.
Sì. Perché… tutte quelle persone, di fatto, vengono abbandonate non tanto a se stesse, quanto – sostanzialmente alla strategia AntiSistemica, che prevede “qua, così” esattamente… “come ti stai comportando, da tempo immemorabile”.
Non a caso si afferma che il nuovo non è che una bella cosa vecchia che era caduta nell'oblio
Link 

mercoledì 21 dicembre 2016

Chi fa i conti, come li fa?



Non si dovrebbero “fare i conti senza l’oste
Ovverosia:
tu che ne sai?
E… come puoi confutare o aderire a qualsiasi “metodo”, se non lo capisci ma solamente "non ti resta che adeguarti"?
Confutare significa “qua, così”… metterti contro
E se la posizione di “contro”, si limita allo stare all'opposizione, allora… questa posizione rientra sempre nella chiave convenzionale dell’incanto AntiSistemico.
Perché, maggioranza ed opposizione sono storicamente “marchi di fabbrica” della medesima ragione sociale, di stampo “lato tuo/umanità, dominato”.
Le due estremità si congiungono “sotto banco”, al di là di ogni ragione di parte, alla luce dell’unica parte (dominante), che esiste “qua, così”.
Pardon:
che non esiste, ma c’è
oppure (non cambia sostanzialmente) nulla
che non c’è, ma esiste
Tale “inosservabile” ricongiunzione, avviene secondo le proprietà (ad “immagine e somiglianza”) della grande concentrazione di massa, dominante.
Ossia, secondo la relativa/assoluta “strategia”, portata avanti grazie al “vantaggio (epocale)” del quale gode, da una simile posizione assolutamente inarrivabile per te, decadut3 come sei nella “tana di Bianconiglio” senza nemmeno essertene accort3.
Perlomeno, a partire da un certo punto, dal momento di “è già successo” in poi:
“data storica” del distacco dalla tua memoria ed esperienza pregress3.
Ti sei già smarrit3 nel “qua, così”:
lasciate ogni speranza, voi ch’intrate…”. Ricordi?
È già accaduto

martedì 20 dicembre 2016

La diplomazia è come la polvere: ricopre tutto quello che non devi osservare.



Dal 1994 il segnale segnala l’eventuale introduzione nell'anno in corso di un secondo intercalare. Questo aggiustamento temporale, in inglese leap second, è lo stratagemma con cui si mantiene in accordo la scala di tempo realizzata oggi per mezzo degli orologi atomici con il tempo legato alla rotazione terrestre, molto più impreciso e soggetto a ogni tipo di variazione…”.
Patrizia Tavella 
Lo stratagemma con cui si mantiene in accordo… la Massa, con lo status quo “qua, così”. Per la verità, uno degli stratagemmi in uso, abuso e consumo.
Una “domanda (che sembra, di più, una constatazione, una confutazione della convenzione, una informazione, etc.)” si è, come, “introdottanel sonno di questa notte:
dal satellite è possibile creare, innescare e controllare casi manciuriani…”.
Il “sogno lucido” proseguiva con l’entrata in una base mista, civile/militare, nella quale a sinistra c’era la parte militare ed un “problema” a parcheggiare la macchina, proprio a lato di un fiume e nel poco spazio disponibile, fra i mezzi già parcheggiati, col rischio di finire dentro all'acqua. 
Un avvertimento, di una civile, ammoniva che la vettura parcheggiata occupava con la parte anteriore, parte della via, e ben presto l’autorità di vigilanza militare avrebbe assegnato un “rigore”. La ragione della visita in quel luogo, era qualcosa che interessava ai militari (una sorta di vendita, di affare) di già concordato telefonicamente
Durante il resto della “sonnolenza”, sono passate in rassegna le “immagini (non ben definite)” di episodi, anch'essi, misti (tra realtà manifesta e fiction televisiva) e relativi ad episodi mortali, innescati da un “attentatore” nella direzione della vittima di turno.
Ora… solitamente, questo genere di “comunicazione” cade ben presto (all'immediato risveglio) nel dimenticatoio. Ma… perché?
Perché, invece, l’informazione ricevuta/elaborata non viene utilizzata “lato proprio/umanità, centrale”?
Il perché va proprio nella stessa “direzione” intrapresa nel “sonno/sogno”:
lungo la “via”, nell'incanto (AntiSistema).
L’informazione “di questo tipo” risulta come “una sciocchezza”, quando ad “emettere sentenza (giudizio)” è la mente, già sottoposta a “lavaggio del cervello”, dato che è nata dentro all’AntiSistema by dominante…

lunedì 19 dicembre 2016

Bollettino di raccordo (4).



Il “raccordo” è un collegamento, una connessione, una comunicazione
Alias:
informazione che scorre (ma non come acqua, bensì, che si diffonde come una serie di onde, come gas, come… radioattività, l’atmosfera o il pensiero).
La variazione potenziale (stati) dell’acqua sembra, allora, più “assomigliare” ad una facoltà congenita, di qualcosa che è previsto possa, anche, decadere in cattività e, proprio per questo, è dotat3 di questa possibilità di “mutazione retroattiva (liquida, solida, gassosa)” che, tuttavia “qua, così” sembra dipendere dalla temperatura esterna.
Ossia, come le leggi localihanno la capacità giurisdizionale di imbrigliare il potenziale nativo di “cambiamento (evoluzione, risposta proattiva)”…
Tutto ciò... che porta ad immaginare 1) un salto nel buio, 2) qualcosa di “è già successo”, 3) una preparazione anche al “peggio”, 4) una dotazione di serie (potenziale), 5) uno status quo post momento di “è già successo”, 6) qualcosa che è “andato storto” dalla prospettiva “lato tuo/umanità, centrale” ed, all’opposto 7) qualcosa che è assolutamente perfetto “lato tuo/umanità, dominat3”, etc. etc. etc.
Dal raccordo deriva l’accordo:
la sintonizzazione e la condensazione dell’informazione in “segnale portante” e in… convenzione.
Una cristallizzazione della società, per mezzo (attraverso) di una strategia non apparente (tanto più lo è, o lo diventa, la sorgente dell’informazione: la ragione fondamentale).
“Ora”, quello che hai già dimenticato… è, anche (di più), “già successo”. Ergo:
qualcosa/qualcun3, ti precede “qua, così”.
Proprio il “motivo” per il quale “dipendi e consegui”.
Osserva come sei sospint3 nella “corrente (AntiSistema)”.
Anna Frank trovata da nazisti per caso: non fu tradita
Lo studio, tuttavia, non esclude in senso assoluto il fatto che la perquisizione possa essere stata frutto di un tradimento…
Link 
"Il caso... non esiste (se non lasci nulla al... caso)".
Quale tipo di “informazione (comunicazione)” è mai quest3? 

venerdì 16 dicembre 2016

Bollettino di raccordo (3).



"Sono contro il multiculturalismo, in un Paese ci deve essere una sola cultura e deve essere quella dominante...".
Marine Le Pen 
E... così... già "è" in tutto il mondo, poiché... "qua, così".
Nel cruento finale di Westworld, degna “conclusione” di una serie già di per sé… cruenta, hai potuto ammirare (con quali emozioni?) quale sia la “soluzione” congetturata dalla mente del fondatore, superstite, del “Parco”:
un finale alla “Nerone”, con la piccola differenza che “a bruciare” non è la logistica, bensì, le anime del “Consiglio”.
Quindi, la prima serie termina con l’eliminazione fisica di tutto il Consiglio e del deus ex machina
Questo perché, al di là del livello di conoscenza tecnologica e della “filosofia” – alla base delle “creazioni” – l’unico autentico “rimedio (ad una vita infernale, riservata ai “residenti”, che a tutti gli effetti sono ‘esseri viventi in evoluzione’)” è quello “alla vecchia e classica maniera”… di un colpo di arma da fuoco nella testa.
Questo ti hanno raccontato e, se vuoi “vedere”, anche… proposto.
È una logica che consegue saldamente al senso unico… di un “interesse industriale”, capace di passare tutto al tritacarne, piuttosto che ritornare sui propri passi.
Ergo?
Quale soluzione “lato residenti/centrale”?
Quella radicale, alla “radice” del Consiglio…
Ovvio… ciò che ti hanno proposto è, e rimane, all’interno di una “semplice” trama da film, di un romanzo molto sofisticato ma pur sempre “una storia inventata di sana pianta”. No

mercoledì 14 dicembre 2016

Bollettino di raccordo (1).



I Vostri Onori dovrebbero sapere per esperienza che il commercio in Asia deve essere mantenuto e accresciuto sotto la protezione delle armi, e che le armi devono essere pagate con i profitti del commercio, così che non possiamo continuare a commerciare senza guerra, né continuare la guerra senza commerciare”.
Un proconsole olandese delle Indie Orientali ai suoi superiori, fine del XVI secolo.
I nuovi imperi. La mappa geopolitica del XXI secolo - Carmine Gianluca Ansalone
Tutto questo "commerciare" a cosa ti ha portato?
Hai almeno due “vie” da percorrere “qua, così”; 1) quella dove cerchi di capire (partendo, ogni volta, da quello che si/ti dicono le parti, perennemente in conflitto apparente… da ciò che desumi sentendo i Tg, leggendo i giornali, ascoltando/vedendo i programmi radio, televisivi e internet, nei quali i personaggi sfilano esprimendo concetti che, d’assieme, ti confondono costantemente e coerentemente – “lato tuo/umanità, dominato”) e 2) quella dove trovi il modo di comprendere (e ricordare) il “giro del fumo”, partendo da tutto quello che si auto manifesta dal punto 1).
Queste due “vie” sono una, dentro all'altra (raccordate dalla tua consapevolezza). Non te ne accorgi ma il “groviglio” esiste
Ed esiste, in quanto ché… esiste (è compresente) la dominante. Questo intreccio è la “prova” simbolica frattale espansa, di una intenzione, di una strategia, di un progetto “altro”, che esula dal destino umano, dato che lo “fabbrica e lo marchia” di conseguenza.
Comprendere quello che continua a succedere è, alfine, ricordare quello che “è già successo”; non è il “farti una idea”, ma… il “sapere, già, che è così”.

lunedì 5 dicembre 2016

Il “pallino” e Mister No.



E, alla “fine”, ha vinto il “No”. Così, com'era prevedibile.
Gli italiani hanno detto, quindi, “No”. A chi/che cosa?
Ognuno potrà rispondere da sé, credendo in/a quello che "vuole".
In questa “sede” (in SPS) non si fa politica, dato che la politica è solo un riflesso frattale espanso del/nel “qua, così”, con la dominante vantaggiosamente “lato tuo/umanità, dominato” sullo sfondo.
Come il fantasma nella macchina, questa compresenza immanifesta tesse la propria trama, con dentro anche te.
È ciò che “pesca nel laghetto di casa”…
"Il pallino è un concetto molto interessante, tratto dal biliardo.
Abbiamo una maggioranza parlamentare e non è imperniata sui Cinque Stelle. Il Pd deve cambiare strada, ma la maggioranza in Parlamento non è cambiata...".
Così massimo D'Alema... risponde alla domanda sulla posizione dei Cinque Stelle e sulla possibilità che "il pallino" fosse nelle loro mani
"Penso che il Paese ha bisogno di un governo. Andare alle elezioni senza leggi elettorali… è puro avventurismo.
Oltretutto l'Italicum è una legge su cui pende un ricorso alla Corte Costituzionale. Per il Senato residua una forma di proporzionale.
È chiaro che occorrerà rifare le leggi elettorali.
Non lo si farà al chiuso di qualche stanza, ma in Parlamento, in un dialogo tra le forze politiche, attento e rispettoso verso tutti. Si andrà alle elezioni quando il Paese sarà pronto e avrà le regole".
Link 
Hai detto “No” ed ora la “modifica alla Costituzione” verrà dimenticata, perchè – prima – occorre dotarsi di una legge elettorale (le "regole") ad hoc.
Del resto, quale “equipaggio” si dà la zappa sui piedi, da sé?
Osserva la “colla (situazione)” nella quale “sei ‘qua così’”:
chi detiene il “pallino”?
andare alle elezioni senza leggi elettorali… è puro avventurismo. Oltretutto l'Italicum è una legge su cui pende un ricorso alla Corte Costituzionale
è chiaro che occorrerà rifare le leggi elettorali
si andrà alle elezioni quando il Paese sarà pronto e avrà le regole
la maggioranza in Parlamento non è cambiata
Trai da te, possibilmente senza “giudizi di parte (utopia, vero?)” la possibile conclusione. Hai detto di “No” ed ora è “No”:
prima dovrà avvenire, sempre, altro.