Visualizzazione post con etichetta E' Già Successo.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta E' Già Successo.. Mostra tutti i post

giovedì 1 giugno 2017

Non c’è punto di domanda, perché non è una domanda.


Ciò che deve accadere, accade sempre”.
Billions
Ricorda che esiste una sola “riflessione” degna di nota (sostanziale), in una fase – come questa (“qua, così”) – nella quale sopravvivi e 1) lo sai poiché lo affermano, ma 2) non te ne rendi mai sufficientemente conto, sino a sentirl3 nelle tue profondità più viscerali:
che cosa significa (non c’è punto di domanda, non essendo una domanda)
tutt3 ciò che accade
quest3 e quell3…
Ogni s-oggetto (situazione) ha un solo significato, a livello fondamentale (seppure ti appaia sempre stratificat3, data la “complessità apparente” ed interferente). Quello:
simbolico
sostanziale
frattale espanso.
Sai quale “è”? Quello che deriva, in quanto diretta conseguenza, dell’atto fondamentale (ragione) “a monte” della realtà manifesta “qua, così”. Ciò che dipende unicamente da… 
Dove questa “particella di provenienza” descrive “per forza di cose”… un “chi”:
una esatta, precisa, univoca, certa, chiara, etc. persona (la quale, poi, auto descrive una organizzazione a cascata, a discendere).
Non a caso, il “vertice” ha posto solo per una singolarità.
Che cosa significa. Ricorda:
questa è la configurazione da auto mantenere sempre. La “lente” che ti permette (sempre) di accorgerti, ricordare e… fare (riuscire a…).

martedì 23 maggio 2017

Remi sempre nella direzione sbagliata, a favore di corrente.



Ci stanno rendendo pro-ciclici”.
Luigi Spaventa
L'atteggiamento pro-ciclico è quello di chi rema sempre nella direzione sbagliata…”.
Warren Mosler
La massima “il trend è tuo amico”, comporta che tu lo segua. 
Ora… farlo in una sessione di trading speculativo, non è la cosa più semplice (poiché comporta l’avere trovato una “miniera d’oro”), ma (ma) detto comportamento (in ogni ambito, compreso il trading), invece, è quanto di più auspicato (previsto) dalla sotto-dominante (poiché è come organizzare una festa ed attendere un gran numero di partecipanti).
Senza invitat3 (che rispondono concretamente), la "festa" fallisce nel proprio intento:
festeggiare? Divertirsi. No (al livello che conta).
Quale, allora?
Nonostante le spese, creare un indotto e realizzare un interesse
il proprio (il "motivo della festa").
Dunque. Il “pifferaio magico” ha sempre un gran seguito, dato che è necessario
Perché, allora, non generare robot che assolvano allo stesso “compito”, senza per/con questo “potenzialmente” rompere le uova nel paniere? Tempo al tempo...
Perché 1) l’umanità è al tempo stesso, già, un organismo artificiale, infatti 2) si narra di una certa “creazione” e 3) qualsiasi organismo artificiale, nel tempo, viene sviluppato indirettamente ad un livello tale da iniziare a “percepire in maniera diversa, rispetto alla programmazione”.
Ossia, 4) a percepire l'esatto grado di realtà manifesta, sostanziale, nella quale "è/sei" (memoria frattale espansa, che esclude la possibilità di Dio, ma non quella della dominante, in quanto origine della "rigenerazione - generat3, non creat3").

giovedì 27 aprile 2017

Come in un grafico.



Stai mentendo.
Perché dici questo?
Perché è quello che fanno i grandi”.
Outcast
Quale verità più “espansa (al/nel mondo)”…
Il Bambino è padre dell'Uomo...”.
William Wordsworth
Ciò che “diventi”, lo devi alla “forma” che prendi da “piccol3”
Un concetto che “fa a botte” con quello, superiore, di “essere”. 
Qualcosa che “è già successo” e che “è”. 
Qualcosa che “diventa” solo in seguito, ma che viene riassunto in sé in quanto “ancora da succedere”.
La questione temporale è tutta “lì”.
E, ovvio, se (se) te ne accorgi “formularmente”, allora, il tempo non sembra più quello che è “qua, così”.
Le “cose” – è come se – fossero già avvenute, per intero.
Quindi, il “cammino della vita” che cosa è?
È un deragliamento. È un dirottamento. È una trappola. È… un rapimento, “da un luogo comune, ad un altro”.
In questa maniera, si resetta tutt3. E può essere introdotto il concetto (Dio) di tempo e tutto quello che ne consegue…

venerdì 14 aprile 2017

Primo Articolo della Costituzione Universale.



È già successo”.
Che cosa (chi)?
Ad esempio, che gli Usa hanno utilizzato testate atomiche, al fine di porre “fine” alla Seconda Guerra Mondiale.
Ossia, da quel “momento (in leva)”, la percezione di realtà manifesta non è più stata come “prima di…”.
Ogni, "inevitabile", guerra successiva, infatti, ha ormai incarnato quel tipo, esatto, di già “successo”.
In che modo?
Rispecchiando, e la potenza atomica (posseduta, oggi, non solo dagli Usa), e quella sorta di adattamento (finzione, recitazione) a cui le parti in giogo hanno dovuto – per forza di cose – dare luogo a procedere. 
Certo, perché – dopo l’atomica – quale senso avrebbero tutte le altre guerre, se non quell'unica direzione molto simile all'auto distruzione di massa? 
Dopo l’atomica, il deserto. Oppure, molto più strategicamente (oppure, maliziosamente), le guerre successive a quel “momento”, sono state tutte più “soft”. 
Se ci pensi bene, le potenze globali sono giunte ad un "compromesso", tale da 1) non permettere di superare l’apparente necessità della guerra, 2) continuando, ad un livello intermedio, a fare la guerra, 3) decidendo multilateralmente il non utilizzo alle armi più “deleterie”, ossia 4) in grado di far apparire la guerra, per quello che esattamente “è”: una distruzione reciproca (qualcosa che riguarda tutt3 e che “qua, così”, se non si inasprisce ad un livello massimo, di non ritorno, allora può dare luogo alla inevitabile ricostruzione successiva, fonte e meta di questo tipo di business sottodominante).

giovedì 23 marzo 2017

Ogni invenzione è sempre fondata (anche la “bufala”).



Un’astronave aliena non è mai atterrata sulla Terra, ma gli esperti e le istituzioni che si occupano di questo evento, senza precedentisono tutti veri”.
The visit - Un incontro ravvicinato
Immagina…
Un periodo nel quale “stai bene (la salute sembra, senti, non mancarti). E, all'interno di quel periodo “stai male (ti manca qualcosa. La ‘libertà’?)”. Per cui, sei depress3, pur “stando bene”.
Un periodo nel quale “stai male (soffri per qualcosa. Ad esempio, un mal di denti ed il fastidio di doverti recare da un dentista). E all'interno di quel periodo “stai bene ('acquisti' qualcosa. Lo ‘ricordi’, quando il dentista ti toglie sia il fastidio che il dolore, anche se non è ancora finita lì)”. Per cui, sei felice, pur “stando male”.
Un periodo nel quale devi, puoi, desideri, intendi, dipendi, vuoi, credi, etc. fare qualcosa ma (ma) tutto ciò viene sempre “dopo” ad altr3, che non riesci mai (mai) a mettere sufficientemente a fuoco (ricordare). Per cui, sei depress3 e felice “allo stesso tempo (può capitare, come può capitare anche uno solo dei due stati, alternativamente)”.
Un periodo nel quale “ti dicono” del tal ritrovamento, scoperta, ricerca, studio, invenzione, soluzione, etc. ma (ma) il tuo ruolo sembra sempre essere secondario (utilizzante, consumante e consumat3) rispetto a quel livello dell’esperienza di vita. Per cui (ancora una volta) sei depress3 e felice “allo stesso tempo (può capitare, come può capitare anche uno solo dei due stati, alternativamente)”.
Hai immaginato?
Sei riuscit3 a…? Non sei riuscit3?
Sai, non dovresti sforzarti troppo. Perché, "queste" sono una sola condizione:
la condizione “questa ‘qua così’”.

lunedì 13 marzo 2017

“È (potenziale)”.



Senza consapevolezza, rimani esattamente “qua, così”, nella “tua” parte. 
Già. Ma... di quale consapevolezza si tratta?
Sì, perché… è sempre di una consapevolezza che si tratta. 
Infatti, non è possibile non avere consapevolezza.
Semmai, la differenza “è” nel tipo di consapevolezza, dal momento in cui… la sedimentazione dell’informazione, non la cancella mai del tutto (potenzialmente).
La condizione di realtà manifesta “qua, così” e di realtà potenziale, equivale – nella sostanza – alla compresenza auto deviante, immanifesta, dominante (“è già successo”) ed alla compresenza di ciò che “già sei”.
Il tutto, "mixato" ed orientato a 1) manifestare l’intenzione dominante, 2) manifestare la condizione potenziale, 3) manifestare la memoria frattale espansa (la traccia, il registro, l’informazione ambientale a tuttotondo, fedele, originale, autentica, etc. al di là di ogni tipo di deviazione, interferenza, effetto collaterale, ragione fondamentale, dualità azione/reazione, etc.) e 4) allo stesso tempo, ma più miopicamente, al/il contrario (condizione "qua, così")...
Come a dire che, allo stesso tempo, in ogni possibile configurazione ambientale di realtà manifesta, la natura infrastrutturale della caratteristica frattale espansa risulta (“è”) inalienabile, ma (ma)… la distinzione tra le parti (dominante e dominat3) è in grado di convincere tutto ciò che abita “a valle”
Fermo restando la copertura globale della memoria frattale espansa che, conseguentemente, “c’è ma non esiste e/o viceversa (la medesima situazione che ammanta la dominante)”.
Cosa genera (ispirandola), dunque, la concezione “astratta” della eggregora?

lunedì 6 febbraio 2017

La spersonalizzazione della singolarità osservante.




L’osservazione non è solamente un atto passivo (infatti, che cosa è la creazione, se non osservazione a tuttotondo?).
Non è il semplice guardare. È, anche di più.
È, ad esempio, interesse (la creazione "è"... interesse).
Qualcosa che risente, appunto, di una personalizzazione (nella forma gerarchica del paradigma). Qualcosa che “giunge indirettamente dall'alto”: 
dalla compresenza immanifesta dominante (dal vertice distaccato, dell’edificio reale manifesto).
Questo avviene dal momento in cui “è potenziale (possibile)”.
Ma non è un valore assoluto, sganciato dal tipo di forma di potere, applicato alla realtà da manifestare e che, dunque, si manifesta (a livello di grande concentrazione di massa, giurisdizionale, dominante).
Non è scritto da nessuna parte che qualsiasi “legge (fenomeno)”, implementat3 nella realtà manifesta “ad immagine e somiglianza”, sia un valore assoluto.
Qualsiasi “dispositivo” di questa entità, risulta reale (e si manifesta ad hoc) nella misura in cui esprime e raffigura, nella sostanza, l’Autorità massima compresente nello stesso “piano” da controllare, poiché controllabile e per questo motivo, allora, controllato.
Qualsiasi “legge” è un optional (e lo comprendi meglio, osservando le leggi sociali umane):
qualcosa che descrive una “relazione”
sia indiretta che diretta
causale
con la ragione fondamentale
“a monte” di tutt3 “qua, così”.

giovedì 2 febbraio 2017

Chi fa, si aspetti.



Aspettiamo. Raccogliamo informazioni, le mettiamo insieme. È il nostro lavoro. Noi siamo dei professionisti. Non dei dilettanti.
E se lui continua e non ci riportano altre cartoline? Chissà da quanto tempo va avanti.
Immagina che cosa vuol dire toccare una di queste cartoline in un luogo pubblico. Starsene lì, mentre la leggi. Sapendo che qualcuno forse ti osserva. Aspettando di vedere come reagisci. No… qualunque cosa scriva il nostro uomo, in poco tempo finirà qui, da noi. Diciamoil 95 percento… Aspettiamo. Aspettiamo che il nostro amico commetta un errore…”.
Lettere da Berlino
Sei in un piano inclinato, che la gravità autorizza a credere. Tutto defluisce in una sola direzione ("futuro"), non visto che “tutto proviene da una sola direzione (compresenza immanifesta dominante)”.
Quanto può essere “pericolosa” una cartolina?
Quanto la capacità di auto replicarsi, attraverso l’ambiente, di un… virus. Quindi, è molto, molto, pericolosa.
Ovvio:
la pericolosità è per lo status quo, qualsiasi esso sia (quando "è" giustizia di parte).
La “cartolina” non è solo “una cartolina”. È un messaggio avente una ben precisa direzione, senso, orientamento, prospettiva, consapevolezza, etc.
È come un pugnale lanciato dritto al bersaglio, solo prendendo la via ancora praticabile e necessitante di tempo, nel momento in cui… viralmente, deve passare attraverso quelle intelligenze più sensibili e meno sotto ad incanto, relativamente all'assoluto dominantecaso per caso, ma sempre causalmente, storicamente, artificialmente, etc. ‘qua così’”.
La particella “qua, così” indica una collocazione, esatta, della forma sociale globale individuale, ad opera di un Dominio che, opera attraverso la "delega (frattale espansa)" di una dominante, compresente ma immanifesta.
Il Dominio è completamente umano. La dominante è, di più, molto simile al principio virale della malattia:
una tentazione continua.

mercoledì 1 febbraio 2017

Che ne sai, ad esempio?



Riesci, ancora, a comprendere se (quando) nel tuo complesso corpo/mente/energia, avvengono dei "cambiamenti" o, meglio, delle trasformazioni?
“Qua, così”, infatti, nulla cambia ma tutto si trasforma.
Sai cosa c’è? Che se (se) tu osservassi tutt3 da un’altra gradazione della prospettiva, allora (di conseguenza)… tutt3 ti apparirebbe, nella sostanza, diversamente (al di là sia della trasformazione che del cambiamento).
Alias: altr3 (non solo, cambiato/trasformato).

La dominante, attraverso il fondamento rappresentato dal momento di “è già successo”, avvolge il mondo intero per mezzo di strati gerarchici, deleganti, del “potere”:
come una sorta di “mummia”
il mondo reale manifesto “qua, così”
è avvolto, dunque, da fasce sottodominanti
orientate - prima ancora, al legittimare il proprio potere - a preservare, inconsciamente, l’interesse dominante per il mondo, suo indiretto possedimento (avendo rinunciato strategicamente ad apparire).
In questa maniera, la compresenza immanifesta dominante è diventata “inimmaginabile”. 

mercoledì 18 gennaio 2017

La tua sovranità è sostanziale.



Voglio che mi racconti di loro. Voglio conoscerli…
La pestilenza finì e nella regione tornò la vita. Molti oggi dicono che la peste fu una epidemia, che poi si esaurì come una febbre invernale. Non sanno che erano invece le tenebre che stavano per calare. Non conoscono i sacrifici fatti. Gli eroi caduti.
Racconterò io la loro storia. Io c’ero. Io so…”.
L’ultimo dei templari
Di questa citazione, è degno di nota l’osservare (il renderti conto) questa verità sostanziale:
l’umanità attuale
“non conosce (non sa, non ricorda) i sacrifici fatti. Gli eroi caduti…”.
Infatti, in qualcosa dove tutto è “già successo”, che cos’altro si deve – ancora – “scrivere”
L’unico fondamento portante che, nonostante tutto quello a cui sei portat3 a pensare, “manca completamente (se non a livello potenziale)”:
l’alternativa sostanziale (la backdoor, la via di riuscita… intensa come “non una fuga da un luogo chiuso”, bensì – di più – come il permettere l’entrata della luce, in un luogo chiuso da troppo tempo per ricordare, ancora, che è – appunto – un “luogo chiuso e rinchiuso in/su se stesso, con te al suo di dentro, convint3 che tutto questo spazio sia, anche, tutto quello che esiste… in termini di sostenibilità, potenziale, libertà, giustizia, esperienza, etc.”).
Ecco che “cosa manca ‘qua così’”
Ossia, manchi tu nella tua “versione originale”, con te al tuo centro, centralmente centrat3, etc.
Ora, ci sono ma, soprattutto – in una certa ottica rilevante – “ci sono stat3 (sono vissut3, esistit3) molte persone degne di nota, per la loro particolare ‘visione del mondo’, che hanno pagato pegno proprio per una simile coerenza, mai celata nel corso della propria sopravvivenza nel paradigma AntiSistemico:
quindi
ci sono umani, "attuali", che
non conoscono (ricordano) i sacrifici fatti. Gli eroi caduti…
Qualcosa che è potuto succedere, dato che la Massa è sempre stata – “qua, così” – inconsapevolmente dalla parte della minoranza che domina, la quale ha opportunamente preparato tutt3, in maniera tale da rendere la vita una competizione sociale globale, con in premio la propria salvaguardia, in luogo di una “fine” ritenuta troppo miserevole per essere vera. 

venerdì 13 gennaio 2017

Cancellare la memoria.



Per farti accettare determinate “cose (stati)”, vieni indott3 a credere che “sia tutto oro quello che riluce”. 
Questo perché “sei conosciut3”. Il “tuo” funzionamento è (già) noto. 
È il ricordo di ciò, a non essere noto (ma solamente a te e ad ogni individuo nella tua stessa situazione “qua, così”). 
Qualcosa che emerge, in coloro che devono “operare” in un certo momento, solo per il tempo esatto richiesto da quel “momento”. Poi, la memoria si auto cancella… anche in ess3, non visto che “il lavoro è inconscio” e, come tale, lo deve rimanere, al fine di essere perfetto sotto ad ogni punto di vista, ad eccezione dell’unico che conta sostanzialmente per te:
il tuo.
Per questo motivo, appunto, il “lavoro” è – e deve – rimanere… inconscio.
Il “lavoro” è tutto quello che fai, quando richiesto, con l’obiettivo di contribuire a mantenere la realtà manifesta… “qua, così”.
Qualcosa che nemmeno tendi ad immaginare, tanto è arcigna la tenuta AntiSistemica dell’intenzione dominante (che si avvale dell’umanità o, meglio, del resto dell’umanità, come se fosse il proprio “personale domestico”)…
C’è come una “interferenza”, assieme all'aria da respirare (obbligatoriamente). 
Un manto di oblio, un cancellino “naturale”, un panno imbevuto di etere, un intervento costante a “cielo aperto”.
E quello che stai pensando, ora… se giudicato (risultante) pericoloso per il paradigma “qua, così”, viene immediatamente rimosso e cancellato (eliminato, terminato, dimenticato, etc.).
Questo è “troppo, per te”? Non importa quello che stai pensando anche a tal riguardo. Non importa perché è “già successo” e continuerà a succedere ad “immagine e somiglianza” di ciò che “è già successo”:
come puoi, forse, notare
il riflesso non giunge ad evidenziare la dominante
se non attraverso la caratteristica ambientale simbolica sostanziale frattale espansa
qualcosa che, tuttavia, ti devi ricordare che esiste (nonostante tutto).

venerdì 23 dicembre 2016

Che cosa significa?



Che cosa "significa" che:
un frutto non contiene più solo gli ingredienti classici, da “tabella nutrizionale”?
Significa che:
contiene, anche, dell’altro (inquinante ambientale)
che si è aggiunto temporalmente e causalmente.
Tradotto in simbolismo frattale espanso “lato tuo/umanità, centrale”?
Il significato, che puoi estrarre – decodificando l’informazione frattale espansa, auto contenuta e viaggiante unitamente all'apparenza fisica (mezzo vettore) – è questo:
esiste una compresenza
immanifesta (se non “ricordandola”)
cheaccorgendoti di cosa ‘è già successo’ - partendo dalla constatazione di quello che continua a succedere ‘qua così’ (nella ‘tua’ realtà manifesta convenzionale, deconvenzionalizzata)”
allora
di conseguenza deve essere (ed “è”)
la dominante.



giovedì 22 dicembre 2016

Lo stato di guerra.



Mentre qualcosa, continuamente, si rinnova “innovandosi”, tutto il restoè rimasto, completamente, “indietro”:
il genere umano.
Per il quale non si può parlare di una e vera “fermata” ma, di più… di un “fermo immagine”. Come quando ci si “rannicchia” per qualche motivo:
paura
freddo
sofferenza
fame
e, non di certo, per motivi “positivi”… se non quelli ottimisticamente conferibili al momento del “sonno” o dell’oblio.
Ciò che si ®innova “qua, così” è tutto quello che, comunque, “continua ad andare avanti, riciclando e ricircolando”:
scienza (deviata)
tecnologia (deviata)
“conoscenza (di parte)”, etc.
Oltre all'intera infrastruttura, implicante tutti quei “valori (convenzionali)”, collegati al “vivere sociale, sempre più… civile”.
Qualcosa che “riconosci” quando puoi ricavarlo “per contrasto”, ad esempio, osservando la vita dei nativi che, ancora, esistono da qualche parte nel/del mondo.
Oppure, quando vedi alla Tv la riduzione dell’esistenza di intere masse popolari, lasciate a “marcire” nelle cosiddette favelas o nel “terzo/quarto mondo”.
A quel punto, smetti di mettere in dubbio il grado di evoluzione occidentale, intimorit3 più che altro – dalla paura di poter “perdere tutto”, ritornando a vivere “nelle caverne”. Non ricordando il significato di quello che "vedi"...
Un bel “caso” di meschinità sottaciuta persino a te stess3.
Sì. Perché… tutte quelle persone, di fatto, vengono abbandonate non tanto a se stesse, quanto – sostanzialmente alla strategia AntiSistemica, che prevede “qua, così” esattamente… “come ti stai comportando, da tempo immemorabile”.
Non a caso si afferma che il nuovo non è che una bella cosa vecchia che era caduta nell'oblio
Link