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martedì 26 agosto 2014

Revisionismo Frattale della Storia Deviata by SPS (2).



Livelli della (co)creazione. Chi (co)crea Chi? E... l'ispirazione dov'è, che cos'è e da dove proviene?

In questa puntata numero 2 del “Revisionismo Frattale della Storia Deviata by SPS”, proseguirai nel viaggio all’interno della “Questione Romana” e del/nel suo artifizio, che ha permesso alla “Santa Sede” di rinchiudersi in se stessa, opportunamente, lasciando/permettendo che i suoi territori più espansi venissero annessi al nascente Regno d’Italia, in maniera tale da penetrarlo sottilmente, nel progressivo corso del Tempo, potendo partire dalla consueta base politico/socio/economica (ancestrale) di “dipendenza da senso di colpa per auto suggestione/convinzione” (per intenderci, sul modello della “questione ebrea nella/della Seconda Guerra Mondiale”, dell’11 settembre 2001, dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, etc.).
Una parte recitata alla perfezione.

Qualcosa che necessita di capri espiatori (attori, comparse, cloni, app, etc.) e che non si fa dramma alcuno degli effetti collaterali, avendo in fede solo e solamente se stesso/a ed il proprio interesse.
Signore e Signori, ecco a voi l’intelligenza che modella il Mondo, (ri)utilizzandolo in chiave altra. 
Un’azione/intenzione permessa a livello gerarchico, dall’alto o… meglio, da quel Nucleo Primo, che SPS ha (ri)levato, assegnando un nome e dunque una “connotazione precisa” a qualcosa che, notoriamente, tende a (s)fuggire; ad una sorta di “vuoto” che esiste ma non (ri)trovi (non c’è) e che, per questo, di conseguenza, tu e i tuoi simili venite condotti sottilmente a “riempire” con altro, lasciando lo spazio necessario e sufficiente all’opera deviante del sapere (Anti)Sistemico di agire praticamente indisturbato ed assolutamente sempre più alla luce del Sole.

La storia è deviata: da chi/cosa? Beh… dal Nucleo Primo per primo ma, essendo senza fisicità apparente... deviata per mezzo di tutte le infrastrutture che da esso dipendono/discendono; ossia, da tutto ciò che “conosci” e che ti raggiunge e (ri)modella a “norma di legge” e... sempre alla “moda”.
La “Chiesa Romana” è una di queste infrastrutture “secolari”.

venerdì 17 agosto 2012

Sherlock Holmes, presenze ombra, plastica e frattali.




Tutto quello che è ‘fatto’ dalla Natura ha la stessa ‘mano’. Quello che ‘fa’ l’uomo ha, per ora, fattezza diversa. Si direbbe che esista un’altra ‘matrice’ (biodegradabilità diversa) che regola la ‘creatività’ umana:

la biodegradabilità è una proprietà delle sostanze organiche e di alcuni composti sintetici, di essere decomposti dalla natura, o meglio, dai batteri saprofiti

Questa proprietà permette il regolare mantenimento dell'equilibrio ecologico del pianeta

Una sostanza decomponibile, viene attaccata da alcuni batteri che ne estraggono gli enzimi necessari alla decomposizione in prodotti semplici, dopodiché l'elemento viene assorbito completamente nel terreno. Una sostanza non decomponibile (o decomponibile a lungo termine), rimane nel terreno senza venire assorbita, provoca inquinamento e favorisce diverse problematiche ambientali.
 
Condizioni e conseguenze.
Perché un composto possa essere considerato biodegradabile è necessario che in natura esista un batterio in grado di decomporre il materiale. Tutti i composti organici naturali, come la carta, sono facilmente decomponibili; invece, tutti i prodotti sintetici moderni (esclusi alcuni speciali, come la bioplastica) non possono essere decomposti dalla natura, poiché nessun batterio è capace di elaborare un enzima che semplifichi il materiale

La sostanza non biodegradabile più conosciuta al mondo è la plastica. 

Un materiale non biodegradabile non viene assorbito dal terreno e rimane identico nel tempo, quindi contribuisce all'inquinamento della zona dove si trova; ma tuttavia, non tutti i composti non biodegradabili sono pericolosi: esistono tipi di composto che non danneggiano la vita dell'ecosistema, e che quindi lasciano immutata la situazione.
 
Sostanze.
Le sostanze non biodegradabili più comuni sono le materie plastiche, che sono formate principalmente dal carbonio, l'idrogeno e l'ossigeno

questi elementi sarebbero decomponibili, ma, dalla loro unione, si è formata una molecola troppo complessa per essere decomposta in natura.

La categoria di materiali meno decomponibili è composta dagli idrocarburi clorurati.
 
La situazione attuale.
La biodegradabilità dei composti sta diventando un problema, poiché la maggior parte degli oggetti che utilizziamo ogni giorno, è formata da materiali che contengono materiali non decomponibili. Molti stati stanno lavorando su questo problema, ma attualmente non si è ancora giunti ad una soluzione utilizzabile, se non la sostituzione della plastica con altri materiali biodegradabili.
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L’equilibrio che l’umanità sta mantenendo è d’altro tipo, rispetto a quel livello di sostenibilità che possiamo 'immaginare' leggendo in noi stessi. Gli umani non sono stupidi. Mandano navi spaziali ad esplorare il Sistema Solare e hanno raggiunto un livello di conoscenza tale da risultare ‘ben visibili’ all’interno dell’economia dello Spazio. 

Gli inquinanti umani sono una realtà anche al di fuori della solida Terra. Ossia, la stessa ‘mano’ muove l’umano a caratterizzare il 'tutto'. Il comportamento umano è simile ad un vessillo piazzato su ogni nuova proprietà. Esso dichiara ed identifica una presenza 'ombra'...


La 'soluzione d’equilibrio' trovata è quantomeno non sostenibile nel lungo Tempo:
  • la maggior parte degli oggetti che utilizziamo ogni giorno, è formata da materiali che contengono materiali non decomponibili
  • le materie plastiche, sono formate principalmente dal carbonio, l'idrogeno e l'ossigeno: questi elementi sarebbero decomponibili ma, dalla loro unione, si è formata una molecola troppo complessa per essere decomposta in natura.
Questa ‘molecola’ complessa ed apparentemente ‘immortale’, o ‘non biodegradabile’, forma materiale non assorbito dal terreno che rimane identico nel Tempo:

questo è un preciso frattale, che riporta l’immagine conferita nella 'matrice'. L’immagine dell’entità ispiratrice che, ad immagine e somiglianza, viene ritratta dal riflusso della Creazione.

Queste entità sono evidenti solo attraverso il riflesso della loro ‘presenza’ tra gli umani. Non solo. Le entità hanno dato luogo anche a ‘forme pensiero’ che resistono al trascorrere del Tempo. Questa 'resistenza' è la non biodegradabilità dei composti utilizzati maggiormente attraverso il mezzo dell’abitudine terrestre.


Lo scorso mese Draghi aveva detto che la Banca centrale europea avrebbe fatto ‘tutto il necessario’ per mantenere l'Euro…
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Tutto il necessario. Ossia? Sino a quale punto si può spingere la Bce? Anche oltre al livello di biodegradabilità?
 
L’attuale economia si sorregge su gambe artificiali, costruite proprio con lo stesso materiale non biodegradabile che caratterizza tutti i processi produttivi dell’industria 3d umana. La Terra come può tollerare una simile presenza? Essa ha una infinita capacità di combinazione d’elementi e conosce il modo per rinnovare e trasformare ogni presenza ospite. La plastica potrebbe essere ‘dissolta’ per vie naturali, se solo venisse meno l’input che le conferisce un senso

La plastica è un riflesso di una presenza sottile ma tangibile, perlomeno per gli effetti derivanti dal suo stazionamento nel campo della possibilità umana terrestre…

Perché questa 'differenza strutturale’ tra prodotti della Natura e umani?

Osserviamo qualsiasi frutto della terra: 

non esiste nessun ‘pericolo’ di inquinamento derivante da alcuna parte compositiva del ‘frutto’. Il packaging è tanto perfetto quanto interamente smaltibile nel giro di pochissimo Tempo. Non esistono parti meccaniche, elettriche, etc., tutto è organico e idoneamente funzionale.

Per comprendere questa caratteristica è sufficiente osservare lo 'stile' (la 'mano', il tratto) di un qualsiasi disegnatore o illustratore di fumetti, ad esempio: 

lo ‘stile’ è un marchio indelebile inerente alla ‘mano’ che ha ritratto un Mondo secondo il proprio ‘carattere e senzienza’. Esso è inconfondibile e riconoscibile tra gli altri.

Ora, lo ‘stile’ che caratterizza l’operato umano, a ‘chi appartiene’?
  
Me lo chiedo, non riconoscendomi nel suo retaggio.

A chi rassomiglia questa 'opera inquinante’, disegnata dal movimento umano sullo/nello scenario 3d? Attenzione; non è questo un 'particolare' solo legato alla mancanza di consapevolezza umana, naturale, frutto di un cammino ancora evidentemente in atto e lontano dal suo epilogo. No. Tra questa 'mancanza naturale' (si) è inserito qualcosa d'altro; un 'qualcosa' riferibile certamente ad altra ‘mano’

SPS ha più volte trattato l’argomento ‘parassita’ e continuerà a farlo per altro Tempo ancora, perché è chiaro ed evidente, che una simile ‘ombra’ abbia personalizzato un reame, apparentemente, solo umano. La sua opera ispiratrice è corposa, nel senso di evidente, visibile, se solo si accetta di triangolare da un punto prospettico diverso dal consueto, uscendo dal loop, dal cerchio di contenimento… dalla ‘Caverna di Platone’.

Consapevolezza allargata.

Coscienza.
Il termine coscienza deriva dal latino 'Cum-scire' (‘sapere insieme’) ed indicava originariamente un determinato stato interiore di un individuo che può in qualche modo descrivere e comunicare ad altri

Anticamente con 'coscienza' si intendeva qualcosa di diverso da ciò che si ritiene oggi nell'ambito psicologico e filosofico. Non tutti gli antichi dividevano l'uomo in mente e corpo. Anzi, era molto diffusa l'idea (oggi tornata alla ribalta) che l'uomo avesse tre funzioni relativamente indipendenti chiamate ‘centro intellettivo’, ‘centro motore-istintivo’ e ‘centro emozionale’, collocate rispettivamente: 
  1. in una parte dell'encefalo, 
  2. nella parte terminale della colonna vertebrale (dove un tempo nell'uomo compariva la coda) 
  3. nella zona del plesso solare, in quelli che sono oggi chiamati ‘gangli del simpatico e del parasimpatico’. 
Ebbene ‘coscienza’ indicava quello stato interiore di sintonia tra i tre centri (sapere insieme) che, se raggiunto, permetteva all'uomo di elevare la propria ragione
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Elevarsi per semplificare: questo è il processo naturale della biodegradibilità.
  
Questo ‘sapere insieme’ è sia relativo all’ambito umano, come una sola e grande unità, sia all’ambito individuale, ma sempre con eguale orchestrazione unitaria di eventi al suo interno. Il ‘succo’ della questione mette in evidenza una sorta di unità da raggiungere attraverso l’esperienza 3d di se stessi riflessi negli altri e viceversa.

Il cammino è individuale ma riguarda anche gli altri. Tutto ciò mette in evidenza una struttura, un modello che si corregge o, meglio, che si auto corregge nel Tempo, lungo l'asse del quale, la presenza parassita ha il proprio senso.

La ‘nota musicale’ che contraddistingue ha un apparato di ricetrasmissione che è stato deviato, almeno nella sua parte più ‘bassa’, da un qualcosa di ‘estraneo’ e che rimane sempre nell’ombra, pur modificando il campo sensoriale e percettivo umano

Una strategia chiara messa in campo dal lato oscuro della Forza.

Prenderne atto equivale ad aumentare la propria ‘sapienza non scritta’, ossia quel particolare stato d’animo capace di sovralimentare le strutture più calcificate della possibilità. Una simile presa di coscienza veicola al raggiungimento di un diverso ambito del possibile, permeando l’oceano del ritenuto impossibile…

Spostando al di là, ancora una volta, le ‘Colonne d’Ercole’.

Assumiamo l’Analogia Frattale come strumento principe per camminare anche al buio, almeno sino al momento in cui la luce si accenderà da sola per acquisita capacità di colui/coloro che camminano desiderandola.

- A volte può sembrare leggermente inverosimile, fare grandi congetture basandosi su minimi dettagli.
- Non è affatto così. I piccoli dettagli sono di gran lunga i più importanti…
- Se avesse davanti uno sconosciuto? Cosa può dire di me?
- I gioielli che non porta ci svelano più cose… Era fidanzata. L’anello non c’è più, ma la pelle più chiara suggerisce che ha passato del tempo all’estero sfoggiandolo con fierezza…
Sherlock Holmes

Deduzione. Perspicacia. Attenzione. Osservazione:

Analogia Frattale… alias ‘essere desti, svegli, inclini al proprio equilibrio che deriva dall’osservatore animico mixato all’operato sensibile umano e non solo da quello parassita polarizzante a cascata il tutto’.

Cosa molto ardita e difficoltosa da mettere in atto e, in seguito, 'da mantenere sempre in atto', come una fanaleria accesa per default. È un ‘nuovo’ senso

Una facoltà latente o repressa o male indirizzata…

In un reame di luce tutto lascia un’ombra.

Come non vederla?

Tutto ciò che esiste di non biodegradabile è il riflesso di quell’ombra, del quale operato, l’umanità non è altro che la cieca ‘portabandiera’.

Dipende anche da noi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 29 maggio 2012

Ognuno per sé e il riflesso per tutti.




Iniziamo l’avventura della stesura/lettura del presente articolo, citando un breve testo di origine Wingmakers. Prestiamo attenzione particolarmente, per oggi, al punto3.

La specie di un particolare pianeta, al fine di diventare una forza interdimensionale, ha un suo specifico sentiero di ascensione e un suo specifico tracciato evolutivo. Ciò avviene tramite tre manifestazioni principali:
  1. la specie nella sua interezza impara come fondere il veicolo dell’anima con la sua coscienza individualizzata e a usare il veicolo dell’anima come un’estensione integrata della coscienza individualizzata. Quando questo avviene, il veicolo dell’anima si sposta vibrazionalmente per essere in risonanza con l’anima e questa capacità – a livello di specie - avviene come conseguenza della scoperta del Gran Portale.
  2. la specie è stata iniziata a membro di rilievo nel Network del Superuniverso definendo delle linee di comunicazione con le specie post Gran Portale entro la propria zona di spazio.
  3. la specie - tramite la scienza della realtà multidimensionale - è capace di gestire, con responsabile autorevolezza, il suo pianeta e le forme di vita complementari, tenendo lontane le forme di vita non-complementari con un atteggiamento non-violento.
Queste capacità e condizioni devono convergere nella specie prima che le sia permesso di operare come forza collettiva in modo interdimensionale.
Wingmakers

Il punto 3 pone in evidenza la ‘facoltà’ multidimensionale di una specie, che per SPS si riferisce, prima di ogni altro aspetto, all'individuo, essendo costituita la specie da una miriade di individui che devono avere necessariamente compiuto un certo cammino ‘univoco’ all’interno del proprio ‘Destino’ o ‘Biodiversità’

È molto importante sostenere questo ambito multidimensionale, infatti SPS ha delineato uno schema di massima, evidenziato anche nella pagina 'Mission e Osservazione', capace di tenere in considerazione la ‘somma delle parti’ che vanno a caratterizzare e costituire il complesso individuale dell’energia:
  1. 3d
  2. Sovradimensionale
  3. Divino.
Queste 3 diverse prospettive s’interfacciano in maniera via via meno comprensibile, mentre si discende nella velocità vibrazionale. Il tutto, ovviamente, ha un preciso senso di autenticità del valore dell’esperienza maturata. Il Piano nel Piano nel Piano

L’individuo in grado di mantenere questo triplice aspetto/assetto della Presenza, perfettamente in equilibrio, ha di conseguenza la piena padronanza dell’ambito energetico e del senso originale dell’Universo, inteso come campo auto esperienziale del ‘valore’ massimo a sua volta in auto conoscenza. 

SPS intende questa via secondo un punto prospettico individuale, caratterizzato dunque da un cammino in auto esperienza volto a sviluppare una maggiore conoscenza di se stessi, in riferimento ad un modello più ‘grande’, che è nella stessa maniera impegnato a ‘fare’ la medesima esperienza

Lo Human Bit, ossia l’individuo umano incarnato e volto a fare l’esperienza di se stesso in maniera frattale alla ‘mission’ inerente al Creatore, come lo si appella in SPS, è un termine ‘moderno’ che curiosamente riporta alla mente il termine Tolkiniano ‘Hobbit’:

nella Quarta Età, alla quale non è stata dedicata alcuna opera, ma i cui primi anni si possono trovare riassunti nelle appendici a Il Signore degli Anelli, gli Uomini prendono definitivamente le redini della Terra di Mezzo, mentre le altre razze si avviano a scomparire

Tolkien non scriverà storie ambientate nella Quarta Era del mondo, perché per lui la Terra di Mezzo perde assieme agli Elfi tutto il suo fascino e la sua bellezza.
 
Tolkien immagina il suo fantastico mondo in questa prima opera come un passato remoto del nostro, tant'è che gli Hobbit sono indicati come esseri che vivono ancor oggi e che, per quanto siano molto difficili da vedere, un tempo ebbero un ruolo cruciale nell'estirpare il Male dal mondo che noi conosciamo
Link

Per Tolkien gli Hobbit vivono ancora oggi, ma li considera come una delle ‘razze’ che abitano la Terra, mentre per SPS gli Human Bit sono tutte le incarnazioni che si alternano da sempre e per ‘sempre’ sulla Terra in un  moto di auto esperienza, volto a generare il fenomeno Ascensionale individuale, per recuperare il valore della propria Conoscenza e per riportarlo frattalmente alla Sorgente in cerca della medesima valenza… 

La dimensione multipla è ovviamente il retaggio o il lignaggio di competenza degli Human Bit a cui ci si deve tornare ad ‘agganciare’, dopo averla ‘dimenticata’ per onorare una più ‘autentica’ valenza vicissitudinale nelle 3d. 

(9.01 scossa di terremoto! Precisamente sentita ed accusata come un pesante senso di vertigine e nausea).

Ora, questa parte dell’espressione Wingmakers ‘tenendo lontane le forme di vita non-complementari con un atteggiamento non-violento’ assume un valore molto importante in funzione delle cosiddette specie ‘parassiti’, che certamente esistono e la cui testimonianza frattale è dimostrata dall’innumerevole presenza di insetti e vegetali che vivono di parassitaggio nei confronti di altre ‘razze’ appartenenti allo stesso ‘regno’ e non solo.

Ovviamente, l’umanità ha ‘disegnato mappe' dal proprio punto prospettico, insediandosi al vertice o nel perno centrale di ogni ambito rilevato dal trascorrere del Tempo e dell’auto esperienza, tuttavia non è certamente uno sforzo definitivo e finale quello compiuto dalla nostra presenza nelle 3d, in quanto la ‘mappa’ è certamente da espandere per potersi ricollocare al suo interno nella posizione di ‘vertici in quanto parti della Divinità, ma allo stesso tempo pur sempre nella posizione di – parti’

Da qua occorre comprendere come l’umanità sia inserita in una struttura ancora tutta da riscoprire, che la ricomprende ed avvolge con caratteristiche tuttavia non-locali e secondo concetti Quantistici della questione energetica.

Insieme siamo Uno, insomma.

Le forme di esistenza non-complementari sono quelle forme energetiche che sottintendono ad altri rami temporali dell’esperienza esistenziale. Ciò che ha avuto un senso ‘prima’, ‘poi’ lo può del tutto perdere dal punto prospettico di una specie/individuo, non certamente dal proprio punto di vista, essendo il ‘tutto’ inerente alla stessa emanazione di Vita/Possibilità.

Le forme di Vita parassite risplendono pur sempre di luce propria e certamente non possono comprendere quando esse non siano più ‘complementari’ rispetto all’individuo/specie che le ospita, essendo il tutto una questione di consapevolezza e prospettiva unificate. 

Viceversa, l’individuo/specie ospitante, una volta maturato quel valore aggiunto sufficiente e capace di ‘fargli aprire gli occhi’, anche e proprio grazie alla presenza della forma di Vita parassita, che in quel momento è però del tutto complementare, è in grado di spostarsi nella rappresentazione scenografica dell’esperienza, passando dalle 3d ad un livello successivo caratterizzato dalla non complementarietà del medesimo ‘connubio’, che aveva generato nel Tempo la spinta necessaria al moto Ascensionale.

Per questo motivo, l’individuo sufficientemente ‘evoluto’, rispetta ogni forma di Vita, anche quella che ‘adesso’ è giudicata come ‘non complementare’.

Dunque, riportando il tutto alla questione attuale, ossia all’attuale paradigma in corso, alla cosiddetta ‘realtà’ scambiata come unica realtà a nostra disposizione, ebbene… dove sono le cosiddette forme di Vita non-complementari?
 
SPS ha scritto molto a tal proposito nel corso dei due anni e mezzo di attività; tali forme di esistenza sono quelle che si collocano al di fuori di qualsiasi ‘disegno’ compiuto e creduto dall’umanità ‘fine a se stessa’, ossia che si rispecchia solo ed esclusivamente nello status quo che deriva dall’ultima diramazione temporale scambiata per Storia e per Sistema.

Le Religioni sono tra le uniche a parlare di entità ‘altre’ o Demoniache, che esistono a ‘spese’ degli umani. Le Religioni, adesso, sono in una fase decadente della loro parabola mistica, per cui questa ‘voce’ non viene mai presa veramente sul serio dalla logica e dalla morale abitudinaria autorizzata dal ‘Controllo’.

Ogni concezione logica umana non prende mai in considerazione che i limiti dell’esperienza esistenziale non esistano, perlomeno i limiti interposti dagli umani stessi. Per cui non si prende in seria considerazione che ‘qualcosa’ esista al di là della nostra capacità percettiva sensoriale maggioritaria.

E, si sa, l’opera più grande del ‘Diavolo’ è quella di convincere che esso non esista.

Ovviamente non si tratta di nessun Diavolo, ma di Creature diverse rispetto al consueto, rispetto al nostro punto prospettico, eppure in grado di interagire in maniera sottile, ma quantomai concreta nello sfociare degli effetti nelle 3d

La non-complementarietà è tale quando esse smettono di rivestire panni utili anche nei confronti dell’individuo/specie ospitante. Per questo motivo esse non vengono avvertite direttamente. Perché hanno un senso, uno scopo, un motivo, di essere presenti nel campo Aurico umano. Gli effetti collaterali hanno misura inferiore rispetto al valore che sarà espresso più avanti nel Tempo.

Per questo motivo esse risultano ancora quasi del tutto ‘inosservate’.

Ma i Tempi sono ormai maturi per far sì che la loro presenza venga rilevata con sufficiente esattezza anche da parte della Scienza, seppure sotto al controllo Antisistemico. È la Massa che deve assumere una gradazione diversa della prospettiva, perché di conseguenza tutto muterà di assetto, pur ritenendo sempre le 3d di Natura ciclica.

Da complementare a non-complementare, la misura è colma quando l’individuo/specie ospitante riconosce e avvalora l’individuo/specie ospitata e, dunque, quando la consapevolezza raggiunge, consolida e supera l’ambito del recipiente che contiene. La classica ‘goccia che fa traboccare il vaso’ può essere rivestita dal più comune degli avvenimenti, scambiato per assoluta abitudine e normalità. Uno step in grado di scuotere alle fondamenta l’individuo/specie pronto per vivere il continuum esperienziale in una sua fase successiva ed ‘evoluta’.

Quando si supera un confine, raggiungendo un ‘vertice’, solitamente ci si assesta sulle posizioni raggiunte. Questo meccanismo di ‘riposo’ cela la possibilità di una successiva caduta, se nell’atto del consolidamento si permette a certe forze di rimanere integre e presenti in sé.

Per questo motivo esiste il concetto di non-complementare, che però non avrebbe senso se snaturato dalla sua funzione prospettica temporale ed energetica rispetto all’individuo/specie ospitante.

Un Tempo per ogni ambito del cammino. Un Tempo caratterizzante il grado dell’esperienza.

Da Ieri, SPS ha ufficialmente integrato ed avvalorato il lavoro di Italo Cillo, nella fattispecie tutto quello emerso soprattutto nel numero 8 di ‘Tempo di Cambiare’, ritenendo questa Verità come una preziosa unificazione di molti tasselli inerenti alle vicissitudini storiche e attuali 3d

SPS ritiene questo lavoro utile e da tenere sempre in considerazione sul cammino continuo della comprensione di quello che accade attorno a noi e del perché e del come è accaduto e continua ad accadere. Tutto ciò che Cillo ha espresso in maniera tanto mirabile e persino cortese ed emozionata, è perfettamente avvalorata e sottoscritta dal libero sentire, dall’Anima espressa e colorata in SPS.

SPS considera questa parte del lavoro di ‘riscoperta’ finalmente concluso nella sua colorazione di massima. Da adesso si ‘gioca a carte scoperte’ con l’Antisistema, essendo aumentata non solo la consapevolezza ma anche la concretezza del messaggio di Verità portato avanti da sempre più ‘genti’. 

Presto verrò inserito questo preziosissimo lavoro di emersione, nella pagina relativa alla ‘Mission’ del presente Blog, dando per scontato che ‘sia così’.

Adesso si può iniziare a pensare come si possa agire utilizzando le stesse metodologie attuate con tanta strategia da… chi?
 
Ecco il discorso. SPS ha sempre messo in evidenza una struttura di Controllo inerente alla ‘presenza sottile’ di specie invasive parassitarie, che si nutrono di energia di stampo negativo prodotta dall’umanità, la quale deve produrla in maniera particolare, proprio come si concepisce un allevamento intensivo qualsiasi nelle 3d. 

Queste ‘entità’ si riflettono nel loro corrispettivo umano 3d del cosiddetto ‘Controllo’, ossia di quella parte più alta della Piramide, all’altezza del vertice staccato dal resto della struttura.
  1. Entità sovradimensionali
  2. Controllo umano da parte di umani
  3. Massa.
Da ‘oggi’ sappiamo che l’Italia è una società privata e che ognuno di noi è un ‘asset’ di questa azienda.  Che cosa decidiamo di fare? Dipende da noi il nostro futuro.

Attendiamo la continuazione del lavoro intelligente di Cillo e vediamo dove ci conduce e a quale ‘via di uscita’ ci si può eventualmente avvicinare. Dal lavoro Wingmakers, citato in SPS qualche Tempo fa, Soppressione della Sovranità Integrale abbiamo capito che le strategie di controllo sono veramente profonde, continue e totali. Ad esempio:
  • anche dopo la morte, la Sovranità Integrale non si libera dall’influenza del SMU o dei programmi dello strumento umano
  • è di una sottigliezza talmente potente che anche quando sentite di aver raggiunto l’auto-realizzazione rimanete intrappolati nel Sistema Mente Umana. È un sistema estesissimo, specialmente se paragonato al mondo materiale
  • lo stato di Satori, Nirvana, Coscienza Cosmica, Illuminazione ed Estasi, furono tutti nomi diversi per gli stati superiori del Complesso Dio-Spirito-Anima (CDSA), sempre nell’ambito del Sistema Mente Umana (SMU), ma che diventavano dei posti di controllo innescanti l’intervento del Sistema di Manipolazione Genetica.
Per cui? Facciamo attenzione ad ogni moto emergente nelle 3d. Manteniamo il focus solo su noi stessi, nella centratura ‘una e trina’ dei livelli della prospettiva espressi in apertura di articolo.

E rimaniamo fiduciosi, in ‘ascolto’ di tutto quello che per ognuno di noi è ‘adesso’ complementare.

In ascolto di noi stessi e di Cillo, in questo momento. Egli ha il potere di sapersi fare ascoltare, ha l’indipendenza economica e abita in un contesto particolare dell’energia della Terra 3d, come l’isola di Malta.

Merita la nostra attenzione o perlomeno quella di SPS e bisogna ringraziarlo davvero per tutto lo ‘sforzo’ profuso ed il grado di rischio a cui si è esposto. Rimaniamo in contatto e osserviamo dove lo condurrà il proprio livello di esplorazione dell’esistenza.

Il velo è certamente in una fase di lenta e graduale dissoluzione, almeno per coloro che lo desiderano dal punto di vista più autentico di sé.

Sempre un occhio alle trappole messe in evidenza anche dai Wingmakers.

Viviamo nelle infrastrutture dell’Antisistema che ,quindi, per loro Natura si prestano ad ogni tipo di manipolazione da parte del ‘Controllo’.

Andiamo avanti sulla via. Ognuno per sé e il riflesso per tutti

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

 

giovedì 12 aprile 2012

Dal punto di vista dell'Entità Parassita.




Chi 'siete' usualmente, rispetto alla dualità espressa dalla luce?

il corpo o l'ombra?

Una domanda: 

perchè occorre per forza scegliere?

SPS è abituato a vedere il Mondo nella sua esatta ‘connotazione’ dipinta dall’attuale paradigma; quale?
 
Quella esattamente ribaltata a 180 gradi, rispetto al ‘come dovrebbe essere se... l’etica, la morale, la consapevolezza e, in definitiva, se il cammino dell’umanità l’avesse già condotta a lasciare andare tutto quello che corrisponde al solo attaccamento sulle frequenze della feroce sopravvivenza’.

Tra le notizie di questi giorni, una in particolare sta provando a dipingere il Mondo, o meglio una sua porzione frattale, secondo una nuova ‘tinta’, chiaramente risonante per l'opinione pubblica quanto una chitarra elettrica in un concerto di una filarmonica.

Questa ‘increspatura’ nel campo magnetico polarizzato terrestre, questa ‘distorsione’, corrisponde al tentativo di una certa ‘prospettiva altra’ di farsi largo tra le maglie molto fitte dell’abitudine sociale di ‘digerire’ di tutto, magari tappandosi il naso preventivamente, ma comunque sempre ‘disposti’ a lasciare correre per mancanza di palese alternativa

Quando, nel gergo mediamente popolare, si dice ‘piove Governo ladro’, che cosa s’intende nel profondo della propria senzienza?  

Ognuno avrà la percezione che gli compete, tuttavia il ‘colore’ di questa espressione è tale da avvalorare una comune sensazione di essere amministrati da una classe di persone, che si approfittano di una situazione divenuta perlomeno ‘imbarazzante’:

questa situazione corrisponde alla 'normalità', che scambiamo per unica e senza vie d’uscita, a ‘norma di legge’, impressa a ferro e fuoco da tutto ciò che la ‘Storia Deviata’ ci racconta e non ci racconta.  

Napolitano e Monti denunciati per attentato alla Costituzione.
Paola Musu, avvocato cagliaritano, ha presentato un esposto contro i vertici dello Stato, compresi i ministri e il Parlamento. Hanno ‘sottratto la sovranità al popolo italiano’.
 
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano? Denunciato. Il premier Mario Monti? Denunciato. I ministri? Denunciati anche loro, assieme a tutti i parlamentari. L'iniziativa è di quelle destinate a far discutere. Paola Musu, avvocato cagliaritano, il 2 aprile si è presentata nella Procura nella sua città e ha denunciato i vertici dello Stato e l'intero Parlamento. I reati citati non sono certo roba di poco conto

attentato contro l'integrità, l'indipendenza e l'unità dello Stato italiano; associazione sovversiva; attentato contro la Costituzione; usurpazione di potere politico; attentato contro gli organi costituzionali e i diritti del cittadino; cospirazione politica mediante accordo e mediante associazione. 

Secondo l'avvocato Musu, con l'avvento del governo tecnico si è violato il primo articolo della Costituzione italiana, quello che recita che ‘la sovranità appartiene al popolo’.

Scrive infatti nella sua denuncia: 

‘Contenuto essenziale della sovranità di un popolo è dato dalla propria sovranità in materia di politica monetaria, economica e fiscale... Svuotare un popolo e la sua sovranità di quello specifico contenuto significa, e comporta, privarlo della sovranità stessa, in quanto lo si priva della facoltà e del potere di determinare il proprio destino ed il proprio stesso - essere - compromettendone la sua stessa esistenza’

Napolitano, Monti e gli altri denunciati avrebbero ‘consegnato la sovranità del popolo italiano in materia di politica monetaria, economica e fiscale... e, con essa, la sostanza essenziale ed intangibile della sovranità popolare, nelle mani di organismi esterni alla Repubblica (BCE, SEBC, Commissione), di struttura e composizione prettamente oligarchica e privi di alcun fondamento democratico e, tanto meno, repubblicano e senza che il popolo vi abbia mai manifestato espresso e formale consenso’.

Iniziativa coraggiosa... Partita quasi in sordina dalla Sardegna, la ‘crociata anti-politica’ a suon di carte bollate si sta rapidamente diffondendo. C'è già una petizione online e su Facebook sono nati due gruppi a sostegno che contano quasi 9 mila iscritti: 

in tanti vogliono emulare l'avvocato Musu e presentare la stessa denuncia nelle loro città. C'è persino chi vorrebbe portare la questione davanti alla Corte europea dei diritti dell'uomo di Strasburgo. E c'è chi, come il giornalista Paolo Barnard, oltre a dare il suo appoggio precisa che ‘Giorgio Napolitano, Mario Monti e Mario Draghi sono golpisti da arrestare e processare’. Sarà intanto la Procura di Cagliari a stabilire se l'esposto abbia fondamento o vada archiviato.
Link

Scommettiamo sull’esito di questa ‘diatriba’?

Esito a parte, quello che mi preme evidenziare è la prospettiva diversa che si riesce ad inquadrare attraverso questa polarizzazione della visione del cosiddetto ‘reale’. Ciò che succede, magari, in un piccolo Stato del Centr’America o dell’Africa o dell’Asia, dove possiamo ancora 'oggi' verificare che i ‘colpi di Stato’, le rivoluzioni, gli intrecci politico mafiosi, la corruzione più marcata, le disparità sociali, etc. costituiscono la realtà di ‘tutti i giorni’ e non la trama di un film ben fatto, lo possiamo finalmente anche riportare in un’ottica più vicina a ‘casa nostra’.

Perché in Italia non dovrebbe essere così? È impossibile? 

Se il Dittatore di turno, nel piccolo Stato anonimo, viene dipinto come tale addirittura dai Tg, volete che la sua esistenza sia il frutto del caso? Credete che egli sia una sorta di eccezione? E che ‘da noi’ si sia superata quella fase della storia evolutiva sociale? Credete di essere trattati in maniera tanto migliore?
 
Definire un tenero anziano, come il Presidente della Repubblica, che ci ricorda magari da vicino il nostro nonno preferito di quando eravamo fanciulli, ossia di colui che ci riempiva di affetto, cortesie e mance – ebbene - definirlo come un ladrone approfittatore ci suona tanto male?
 
Non penso affatto, infatti il ‘popolo’ è molto forte quando deve giudicare gli altri, davanti ad una tazzina fumante di caffè o ad un buon piatto di spaghetti e magari dopo avere trangugiato qualche bicchiere di vino. Ma poi? Che succede poi? Che cosa segue, poi?
 
Si direbbe quasi che la ‘chimica’, legata alla sensazione di 'relax e coccole' inerenti alla buona tavola o ad una ‘pausa’ inserita nella classica giornata lavorativa o al fine settimana tra intimi o tra amici, sia idonea a far sì che la persona si ‘lasci andare’. Ma a cosa, per la verità?  
 
Al giudizio, all’Ego, alla separazione, ma anche alla constatazione, di fatto.

Quando una persona si esprime in una certa maniera in riferimento al modello che lo avvolge, additando tuttavia altre persone in ‘qualità ‘di responsabili dello status quo ‘denunciato’ verbalmente, cosa sta facendo? In che maniera si sta comportando?

Vede solo gli altri, l’esterno al proprio Sé, il riflesso dipinto dalla possibilità dei giochi di ombre e luci.

Ma in qualche maniera prende in considerazione, anche per un solo istante, anche la propria presenza inserita nel contesto che sta analizzando? In quale misura anch’esso è responsabile di quello che è accaduto?
 
Qualcuno se lo chiede?

Ok. Molti, penso, se lo chiedono. Ma cosa fanno, poi? Che alternativa hanno o percepiscono?

Non accade, forse, che dopo qualche momento speso in questa modalità ‘tutto’ scemi improvvisamente e torni alla cosiddetta ‘normalità’? E non accade, poi, che sia la persona stessa a darsi del ‘toccato’ per quello che ha appena finito di affermare/pensare?
 
Perché accade questo fatto? Che cosa lo innesca? Come può succedere?

Qualcuno se lo chiede?

In questo nuovo step del ‘processo’, non so quanti individui incarnino un simile sentire. Solitamente accade che la ‘pausa’ finisce e occorre riprendere o iniziare, che il fine settimana termina e occorre ricominciare, che la serata giunge a conclusione e bisogna andare a dormire perché il giorno dopo c’è molto da fare

Ecco. C’è sempre qualcosa da fare, poi. Quel ‘da fare’ che al solo pensiero tutto spazza via.

Che cos’è questo impulso di ‘conservazione’?

Perché non si riesce a dare continuità al sentire precedente? Perché l’energia viene a mancare? Perché subentra il ricatto sociale del ‘poi’ o del ‘da fare’?

Doveri, responsabilità… oppure programmazione indotta proprio dal ‘fare’?

A giudicare da come è rappresentativa dell’umanità questa versione del Mondo, prodotta da noi tutti, la responsabilità e la consapevolezza sono alquanto latenti, eppure la gran parte dell’umanità si ‘piega’ usualmente per desiderare, cercare e onorare il proprio posto di lavoro, che poi mediamente giunge ad 'odiare'

Un fenomeno di massa che si fissa nel campo delle percezioni affermate, secondo consuetudine e ripetizione.

Ricordo il mio primo giorno di lavoro (e non solo il primo): 

mi sentivo come un deportato in un campo di concentramento nazista. A dire la verità lo sentivo anche a scuola, a militare, etc. insomma in tutte quelle circostanze in cui ero forzato a fare qualcosa che ‘mai’ avrei fatto se avessi avuto una possibilità di scelta ‘autentica’.

Per non essere troppo ‘fumoso’ o inconcludente, vorrei evidenziare che a tutto questo discorso manca il 'riflettore' in grado di illuminare un attore principale che sino ad ora è rimasto oltre la scenografia di tutta questa teatralità. Chi?
 
Ma come? Mi riferisco all’immancabile presenza non manifesta dell’entità parassita.

Colei che funge da Regista e da Impresario della ‘Compagnia’. Colei che preferisce rimanere dietro le quinte, perché sempre impegnata a controllare che tutto scorra secondo il copione, secondo la propria intenzione. Da quel ‘luogo’ al di fuori della portata sia delle telecamere che degli occhi, lontano dagli echi delle cronache, dal clamore della gente, etc. riesce a compiere l’opera più idonea alla sopravvivenza della ‘Compagnia’ e, in definitiva, relativa alla propria sopravvivenza.

La paura è quella di ‘non farcela’.

Lo sa che, prima o poi, succederà qualcosa a quelle Creature dimentiche di Sé. Ad una ad una le vedrà completarsi e dissolversi nel nulla, ma non come muoiono bensì come quando ‘non tornano’

Ella intuisce ‘dove vanno e ‘cosa succede loro’, a differenza di quello che tutti sembrano avere dimenticato per incanto. A dire il vero, quell’incanto ha contribuito anch’essa a rafforzarlo e perpetuarlo ma rimane comunque legato ad un Mistero e ad una Magia sempre molto affascinanti:

al 'sale' dell'esistenza.

Anch’essa desidera, in ‘Cuor’ proprio, che prima  o poi tutto quello che ha inteso giunga a conclusione; un desiderio che emerge solo quando è a ‘pancia piena’ e può contemplare con fare persino tenero e omnicomprensivo. In quei ‘momenti’ riesce ad agganciare qualcosa di nuovo persino per lei:

uno strano sentire, probabilmente molto umano, molto simile ad un lieve pizzicore nel campo energetico.

Quando lo 'accusa' è gioco forza osservare con maggiore profondità l’umanità riassunta nell’individuo al quale è agganciata. 

I propri simili hanno sempre 'fatto così', si sono sempre comportati in questa maniera con le razze inferiori. È l’unico modo che conoscono per sfamarsi e per sfamare la propria inesauribile paura di ‘sparire’ come non accade agli umani,  i quali ‘tornano sempre’ sino a quel momento in cui ‘non lo fanno più’.

Che cosa accade all’entità agganciata all’umano che ‘non torna più’? Le solite domande che la propria specie si pone da sempre. Le solite domande senza risposta, perché i suoi simili, che sono scomparsi insieme all’umano ‘non tornato’, non hanno mai, ovviamente, lasciato nessuna traccia dietro di Sé

Per questo motivo ella continuerà a fare quello che sa/deve fare, per paura che l’umano ‘vada via per sempre’.

Occorrerebbe un atto di coraggio da parte di tutti, entità e umani. Ma nessuno sembra fare il primo passo. Le posizioni sono congelate e si protraggono nel Tempo. Le forme pensiero programmate dalle abitudini sono molto forti e non lasciano spirare alcuna alternativa. Serve allora qualcosa di diverso per permettere l’emersione del ricordo nelle 3d:

serve che essa, l’entità, compia il proprio 'dovere', anche velato/scambiato per induzione/paura, perché quell’impulso prima o poi permetterà agli umani di svegliarsi come se qualcuno/qualcosa bussasse talmente forte alla propria ‘porta’ da destare l’inquilino anche dal più profondo dei sonni

La nave del Tempo è ‘Una’, seppure arricchita delle infinite possibilità dello ‘Spazio delle Varianti’.

Dipende da noi scegliere le modalità del ‘Conosci Te Stesso’ e tutto quello che interferisce, in realtà, rafforza.

Osservate come la prospettiva sia ‘bio diversa’:

Conoscere se stesso. Dopodiché diventa impossibile vivere insieme con se stesso.
Ennio Flaiano

Conosci te stesso. Massima tanto perniciosa quanto brutta. Chiunque si osservi arresta il proprio sviluppo. Il bruco che cercasse di ‘conoscersi bene’ non diventerebbe mai farfalla.
André Gide

Come si può conoscere sé stessi? Non mai attraverso la contemplazione, bensì attraverso l'agire.
Johann Wolfgang Goethe

Questa è ‘alternativa’ secondo biodiversità. 

È corretto che sia così, che ci sia ‘scelta’. Strano è quando nel Mondo questa possibilità di ‘scelta/alternativa’ sembra cancellata/non permessa.

È quello un segno che ‘qualcosa’ ha interesse a perpetuare un modello particolare della possibilità.

Sono proprio le soluzioni più semplici quelle che in genere vengono trascurate.
Sherlock Holmes

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 11 aprile 2012

L'interesse dell'abbordaggio.




Qual'è l’interesse, il ‘valore aggiunto’, che emerge dal mantenere il Mondo nell’attuale ‘status quo’? Questa versione della realtà 3d, questo paradigma, a ‘chi giova’?
 
L’insoddisfazione si manifesta un po’ dappertutto. 

In ogni ceto sociale, persino, ovvio con prospettive e percezioni diverse. La tendenza generale è comunque quella determinata da uno stato di malessere ‘condiviso’ tra la gente d’ogni tipo. La globalizzazione ha poi collegato le Nazioni e dunque i ‘destini’ delle Masse popolari. 

La Grecia rischia il fallimento? Allora rischia l’Europa intera.

A distanza di almeno settant’anni è ora possibile farsi un’idea più chiara delle implicazioni, tra cause ed effetti, alla ‘base’ dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Cioè? Che fu una grande opera di strategia per cambiare gli assetti del ‘Controllo’ a livello globale.

L’invasione del Vecchio Continente rappresenta l’intenzione di un Potere 'silente', che si è occupato di gestire le ‘crisi’ pre belliche in maniera sincronica ed opportuna per i propri ‘interessi’. 

Un Potere disposto al sacrificio di grandi masse umane e ad esporre il Mondo al grande rischio ragionato dei cosiddetti ‘danni collaterali’. In un contesto tridimensionale perennemente rovesciato per ‘effetti’, le vittime a cosa corrispondono nella realtà superiore riflessa? 

In Italia è vietato parlare/scrivere di certi fatti storici, apparentemente ‘risolti’, e riportati nella versione della ‘Storia Deviata’ scritta dai cosiddetti ‘vincitori’. Per cui non approfondirà nemmeno SPS un argomento tanto ‘spinoso’. La ‘carne da cannone’ è numerosa al Mondo e non mancherà mai negli ‘allevamenti intensivi sviluppati sulla Terra 3d’. Mi limiterò solo ad enunciare questa espressione:

anche le vittime, ‘tradite dai loro pari’, rientrano nel conteggio dei ‘danni collaterali’. Ora, il cordoglio globale per esse, alimenta lo stesso Potere che le ha mandate al ‘sacrificio contabilizzato’, la cui ri-edizione è stato l'11 settembre 2001.

Torniamo a questo termine: l’interesse.

In economia, l'interesse è la somma dovuta come compenso per ottenere la disponibilità di un capitale (solitamente una somma di denaro) per un certo periodo.
 
Il capitale prestato inizialmente è detto principale o iniziale, e la percentuale del principale che va pagata annualmente come interesse è detta tasso di interesse. I tassi d'interesse sono indicatori cruciali nei mercati finanziari.
 
Esistenza dell'interesse.
L'esistenza dell'interesse ha varie motivazioni:
  • Primo, l'interesse può essere interpretato come la retribuzione a fronte della rinuncia a disporre di una somma di denaro
  • Secondo, l'interesse sul denaro prestato è la retribuzione per aver rinunciato, avendone persa la disponibilità, a compiere investimenti alternativi. In altre parole, il prestito incorre in un costo opportunità a causa dei possibili usi alternativi che si sarebbero potuti fare con il denaro prestato
  • Terzo, ottenendo in futuro la somma prestata, chi la presta vuole essere ricompensato per la perdita di valore d'acquisto causata dall'inflazione
  • Quarto, l'interesse compensa chi presta denaro contro il rischio che il debitore fallisca o sia insolvente. Una parte del tasso di interesse rappresenta quindi un premio per il rischio di insolvenza del creditore. Semplicemente attrazione fisica.
Storia.
I primi prestiti di cui si ha notizia risalgono all'epoca sumerica e avvenivano in metallo e in grano. L'interesse era il prezzo da pagare per l'uso del capitale prestato, dato dalla differenza tra la somma da restituire alla scadenza (montante) e quella ricevuta dal creditore (capitale iniziale).
Il rischio di interessi elevati (vedi usura) ha spinto molte religioni a condannare il prestito con interesse. Se ne trovano tracce tanto nell'Antico come nel Nuovo Testamento e nel Corano.
 
Non mancano tuttavia anche nell'ambito di popolazioni la cui religione vietava il pagamento di interesse, forme di prestito retribuito. Era sufficiente escogitare forme diverse di retribuzione per ottenere lo stesso risultato, senza che sembrasse un prestito a interesse.
 
I monte di pietà, fortemente sostenuti dai francescani, ammettevano l'emissione del credito dietro un pegno e dietro il pagamento di una modica somma che serviva a coprire i costi di gestione del monte.
 
Successivamente interviene la riforma luterana e le idee di Calvino a sostenere la necessità di accettare il pagamento di interessi.
 
Con la rivoluzione francese e il codice civile del 1804 napoleonico si liberalizza il contratto di prestito, le cui caratteristiche vengono lasciate alla determinazione delle parti…
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L’interesse economico è il riflesso frattale di un altro interesse, sottile, inerente al motivo per  il quale, per effetto derivante, il Mondo è diventato come quello che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno. Il Mondo che abbiamo co creato è la risultante dell’interesse di entità che si nutrono della ‘vibrazione’, che la popolazione emette mentre vive nello/sullo scenario 3d opportunamente intessuto.

Tutto il resto è ‘collaterale’ rispetto al vero interesse velato dal ‘vuoto dimensionale’.

Andare alla ‘causa’ significa assumere l’esistenza di entità ‘altre’, che hanno la capacità di ‘veicolare’ le persone attraverso l’utilizzo altamente competente della opportuna miscelazione di leggi Cosmiche e Planetarie. Tutto viene perfettamente ‘spiegato’, o balza all’evidenza, se si accetta che possano esistere delle forme di Vita non riconosciute dalla Scienza né dalla ‘logica pragmatica moderna’, ma molto ben stigmatizzate, ad esempio, dalle Religioni o dalle forme di culto, ad ogni livello, emerse in tutto il Mondo ed in ogni Tempo. Qualcosa vorrà pur dire, vero?

Non ammettere l’esistenza di queste entità significa ‘vorticare a vuoto’ nel gorgo 'polare' delle 3d.

L’umanità è ferma alle consuete domande, senza apparente risposte, che atavicamente si pone da ‘sempre’. La risposta non può essere agganciata rimanendo nelle 3d, senza senzienza sovradimensionale

La famosa ‘fede’, a cui molte religioni si appellano, è divenuta un termine ‘vuoto’. Un involucro sterilizzato ed opportunamente svuotato della sua più autentica valenza:

quella di ‘sentire’ oltre alla usuale percezione sensoriale.

Per applicare questa verità nella maniera più ‘performante’ occorre essere consapevoli della legge dell’Analogia Frattale, già conosciuta in altra ‘forma’ come...

Principio di Corrispondenza.
‘Com’è al di sopra, così è al di sotto; com’è sotto, così è sopra’.
 
Tra le leggi e i fenomeni dei diversi piani di Vita, c’è sempre una corrispondenza. Comprendere questa regola, significa risolvere molti dei tanti paradossi e dei segreti della Natura.

Anche se al di sopra della nostra portata vi sono molti piani d’essere: 

con l’applicazione di questo principio della corrispondenza, ne possiamo scoprire molti lati che altrimenti rimarrebbero oscuri. Inoltre, essendo questa una legge universale, essa vale su tutti i piani:
 
materiale, mentale e spirituale. 

La sua importanza presso gli Ermetisti era tale, da essere considerata uno dei mezzi mentali più efficaci per l’eliminazione degli ostacoli che impedivano al nostro sguardo di infrangere i muri del mistero
Il ‘Kybalion

Alla luce di questo Principio, ho evidenziato delle parti della citazione precedente:
  1. l'interesse sul denaro prestato è la retribuzione per aver rinunciato, avendone persa la disponibilità, a compiere investimenti alternativi
  2. i primi prestiti di cui si ha notizia risalgono all'epoca sumerica
  3. era sufficiente escogitare forme diverse di retribuzione per ottenere lo stesso risultato, senza che sembrasse un prestito a interesse
  4. la riforma luterana e le idee di Calvino sostennero la necessità di accettare il pagamento di interessi.
  5. con la rivoluzione francese e il codice civile del 1804 napoleonico si liberalizza il contratto di prestito, le cui caratteristiche vengono lasciate alla determinazione delle parti…
Cosa emerge?
  1. falso, perché la moderna ‘ingegneria economica speculativa autorizzata legalmente’ ha trovato il modo di utilizzare anche quello di cui non dispone più fisicamente al fine di generare nuovo interesse e dunque nuovo debito attraverso il concetto di ‘leva’
  2. il Piano è molto antico, reiterato e irrobustito nel Tempo, segno che è parte ‘autentica’ del più alto interesse di Natura energetica sovradimensionale
  3. il Piano è talmente potente da aggirare ogni e qualsiasi tentativo di suo arginamento, segno di una ‘insistenza’ scolpita nelle forme pensiero e nelle eggregore memorizzate nei banchi di memoria magnetica del Pianeta
  4. tutto concorre a mantenere lo status quo e i suoi perni inalienabili, persino le riforme, le leggi, le anse della Storia Deviata, etc.
  5. neanche le cosiddette ‘rivoluzioni’ sono servite a mutare la destinazione d’uso di questo Scenario 3d.
Quale è il riflesso frattale?

Che esiste un interesse che si è come impresso nelle 3d, autorizzato a compiersi attraverso la venuta umana e il proprio aggancio eterico al piano terreno, in virtù di un cammino conoscitivo insostituibile ed anch’esso impresso dal campo morfogenetico divino, relativo al ‘Conosci Te Stesso’.

Cerchiamo di espandere la consapevolezza e di riabbracciare il ‘lato oscuro’. È opportuno e costituisce una tappa fondamentale per il completamento di questo livello della propria conoscenza.

Interesse composto.
L'interesse composto o anatocismo, è interesse che viene regolarmente aggiunto al debito

L'interesse viene allora calcolato non solo sul principale, ma anche sugli interessi aggiunti al debito in precedenza, in altre parole, sul montante. Con l'interesse composto, la frequenza di capitalizzazione influenza l'interesse totale pagato nel corso della vita totale del prestito. La funzione dei montanti per l'interesse composto è un esponenziale rispetto al tempo.
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Più passa Tempo, più dobbiamo capitalizzare.

Questo è un gioco perverso la cui risoluzione passa per le sue ‘estremità’:
  • terminare di partecipare al ‘gioco’
  • pagarlo tutto in un sol colpo.
È più semplice rifiutarsi di pagarlo, no? Attenzione. Se l’intenzione è massiva allora il tutto si blocca e di conseguenza il ‘ricatto sociale’ si intensifica nelle solite modalità che conosciamo molto bene e che la ‘crisi’ dipinge in maniera altrettanto precisa.

Ma cosa ha fatto la Grecia, ad esempio? Dopo essere fallita ‘tecnicamente’, ha iniziato ad emettere nuovo debito, convincendo i creditori ad aderire al nuovo ‘patto’. Ossia ha ricominciato a fare esattamente la stessa cosa che ha sempre fatto. Nulla di nuovo, dunque, al Sole? Sembrerebbe… e questo fatto costituisce la prova frattale che questo Scenario 3d cicla in continuazione.

È l’individuo che deve lasciare questo ‘piano’, perché questo ‘piano’ è caratterizzato da una destinazione d’uso molto precisa: 

permettere la sperimentazione di Sé e permettere l’emersione del lato oscuro di Sé, come una sorta di scuola spirituale molto concreta. Perché il ‘lato oscuro’? Perché da buoni ‘allievi’, non siamo ancora ‘completi’, per cui necessitiamo, per imparare la nostra maestria, di padroneggiare il lato che meno si rende evidente… che meno conosciamo.

E questo Mondo ormai lo interpreta molto bene.

Crisi: Lagarde, è interesse Usa aiutare Europa.
È interesse degli Stati Uniti aiutare l'Europa. Lo ha detto il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, che ha chiesto alle 187 nazioni componenti il fondo di aumentare gli stanziamenti a favore dell'organizzazione internazionale per affrontare le crisi finanziarie che imperversano nel mondo.
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L’interesse è 'di parte' ed esprime la necessità relativa al continuum temporale del potere acquisito, appunto, nel Tempo. Gli Usa intendono aiutare l’Europa per ‘interesse’.
 
Cvc si prepara al debutto della F1 a Singapore e punta a 2 mld di dollari.
La Formula Uno si prepara al debutto in borsa. Secondo alcune fonti vicine al dossier Cvc Capital Partners punta a raccogliere oltre 2 miliardi di dollari attraverso il collocamento di un pacchetto del 20% di Formula One Group a Singapore e ha sollecitato le banche interessate a curare l'ipo a farsi avanti con una proposta…

Per il momento sembra che la società di private equity abbia ingaggiato Goldman Sachs per studiare il possibile collocamento di una parte della sua quota nel grande circus.

L'ipo della Formula Uno, che Cvc valuta complessivamente oltre 10 miliardi di dollari, potrebbe rappresentare una spinta per Singapore, che è in competizione con Hong Kong per attirare le aziende di tutto il mondo che cercano di sfruttare economie emergenti asiatiche. In questa prospettiva sono in fase avanzata le trattative tra la città-stato e il Manchester United per portare sul listino i Red Devils.

Il chief executive officer della Formula Uno, Bernie Ecclestone, non avrebbe invece nessuna intenzione di vendere il pacchetto del 5,03% che ancora controlla. Ecclestone, che ha posseduto o comunque gestito il circus sin dal 1995, sta negoziando i termini che scadono il prossimo anno e avrebbe offerto a Ferrari e Red Bull fino a 45 milioni di dollari per iscriversi fino al 2020.
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Interessi personali. Che altro? 

La quotazione in Borsa, solitamente, rappresenta un modello speculativo che nel Tempo lascia la massa col classico cerino spento nella mano. I buoni imprenditori non scelgono la Borsa

La Borsa viene selezionata per smaltire/spartire i debiti e non i profitti. Il dividendo è un buon specchietto per le allodole che, come al solito, emerge in ogni contesto in cui si vuole attirare l’attenzione degli Human Bit immemori di Se Stessi.

L'incredibile caso delle 'cellule immortali' di Henrietta Lacks.
Il nome di Henrietta Lacks è sconosciuto ai più, eppure questa signora vissuta in Virginia e morta 60 anni fa ad appena 31 anni ha contribuito a più di 60 mila pubblicazioni scientifiche, cinque premi Nobel e ancora oggi partecipa a molte ricerche, soprattutto sul cancro.
 
A rendere immortale Henrietta sono state le cellule del tumore che l'ha uccisa, le prime che sia stato possibile far crescere e riprodurre in laboratorio e le cui 'figlie' ancora oggi sono usate.
 
La storia delle cellule HeLa inizia nell'aprile del 1951 a Baltimora, al Johns Hopkins Hospital che ha in cura Henrietta Lacks, una donna di colore discendente di schiavi liberati, e nei cui laboratori viene prodotta la prima linea 'immortale' delle cellule che saranno poi vendute in tutto il mondo.
 
Grazie alla loro capacità di essere infettate dai virus queste aiuteranno a mettere a punto nel 1952 il vaccino per la poliomelite, e sono alla base degli studi che hanno portato alla clonazione, alla genomica e a molte altre aree della medicina, compresi studi sull'Aids e sul Papillomavirus.
 
Oltre a non poter vedere i risultati straordinari delle sue cellule, Henrietta e la sua famiglia non hanno neanche potuto godere di una minima parte delle ricchezze accumulate dalla sua commercializzazione:

le cellule sono state infatti prelevate senza il consenso della paziente, e nessuna partecipazione è stata prevista neanche per i discendenti..
 
‘Queste cellule sono fondamentali non solo per la scienza, ma anche perchè hanno fatto iniziare il dibattito sul consenso informato - spiega Paolo Vezzoni dell'Istituto di tecnologie biomediche avanzate (Itba) del Cnr - io le ho usate in passato, e anche se ora ci sono moltissime linee cellulari diverse e più specifiche, si può dire che quella delle cellule HeLa ha aperto la strada a tutte le altre’.
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Ecco il consueto schema di possesso e arricchimento personale a norma di legge.

Crisi, Fmi: Recessioni più severe e lunghe con aumento debito famiglie.
Dall'analisi sulle economie avanzate negli ultimi tre decenni si può dedurre che ‘le recessioni precedute da un forte aumento del debito delle famiglie tendono a essere più severe e prolungate’. Lo scrive il Fondo monetario internazionale nel suo World Economic Outlook.

‘Nel corso nei cinque anni anteriori al 2007 - prosegue l'Fmi - il rapporto tra debito e reddito delle famiglie è aumentato in media di 39 punti percentuali, al 138%. In Danimarca, Islanda, Irlanda, Paesi Bassi e Norvegia, il debito ha raggiunto il picco di più del 200% del reddito familiare’.
 
Secondo l'organizzazione internazionale ‘quando i prezzi delle case sono diminuiti, dando inizio alla crisi finanziaria globale, molte famiglie hanno visto la loro ricchezza ridursi rispetto al proprio debito e, con meno reddito e più disoccupazione, hanno fatto più fatica a onorare le rate del mutuo’. L'Fmi rileva che prima della fine del 2011 i prezzi delle case sono scesi dai massimi di circa il 41% in Irlanda, del 29% in Islanda, in Spagna del 23% come anche negli Stati Uniti, e del 21% in Danimarca. Secondo il Fondo, ‘le politiche governative possono aiutare a prevenire contrazioni prolungate dell'attività economica affrontando il problema del debito eccessivo delle famiglie’.
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Le politiche governative possono aiutare a prevenire contrazioni prolungate dell'attività economica affrontando il problema del debito eccessivo delle famiglie.
 
Gli ‘esperti’ sanno prevedere con largo anticipo gli esiti delle tendenze attuali proiettate nel futuro. Eppure non cambia nulla nella gestione della ‘cosa pubblica’, ad esempio.

Infatti il Governo Monti non ha potuto che aumentare nuovamente il debito delle famiglie italiane, non avendo alternativa palese.

Capite quanto sia profonda la presenza dell’attuale incantesimo?

È tanto profonda quanto la nostra incapacità di assumere come ‘vero’ il ‘non manifesto’, ossia la 'sorgente' dell'incantesimo', che si guarda molto bene dal rendersi evidente... ovviamente.

Se in Italia i prezzi delle case dovessero veramente crollare, secondo questo studio appena citato, si creerebbe un vortice depressionario senza precedenti, visto che le famiglie italiane sono detentrici in larga parte di abitazioni di proprietà.

Per terminare, intendo evidenziare che la ‘crisi finanziaria globale’ non è iniziata con la decrescita del prezzo delle case, ma semmai quella discesa era già l’effetto 3d dell’intento pianificato di instaurazione del vortice depressionario della crisi, dell’interesse al vedere il prezzo delle case in disgregamento.

È stata una corsa a ripararsi da parte di tutte quelle famiglie che avevano necessità di denaro per ‘onorare’ dei debiti che improvvisamente sono esplosi da un giorno con l’altro.

Una intelligente sinfonia molto simile al gettare un pezzetto di carne tra cani affamati, per poi gustarsi lo spettacolo. Il termine ‘gustarsi lo spettacolo’ è veramente degno di attenzione, visto che si tratta di un vero e proprio ‘banchetto’ energetico organizzato da chi ha la necessità di un nutrimento costante, come frattalmente è riflesso dall’esigenza umana di nutrimento e dalla presenza di allevamenti intensivi destinati alla stessa fame umana.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com