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venerdì 12 agosto 2016

Convertire il luogo comune, in immagine reale (sostanza).



Il processo è alquanto intricato (reso complesso). Ma, non complesso, se
godidella prospettiva analoga (non certo per “valore etico, morale, universale, etc.”, bensì, solamente per “posizionamento panoramico, senza per questo perdere, smarrire, snaturare la tua originale centralità sovrana) a quella che lo ha immaginato "qua, così" (creato, ideato, ispirato, retro ingegnerizzato):
  • un “luogo comune” è la condensazione di quella che era/è, l’idea portante di un progetto, esistente nella mente della grande concentrazione di massa (“qua, così”… della dominante e/o delle sottodominanti, facenti sempre “parte” della dominante, per riflesso frattale espanso)
allo stesso tempo
  • un “luogo comune” – ti sembra (appare) – come qualcosa di abbastanza fumoso, da non essere “vero” (nel senso che descrive piuttosto una caratteristica non fisica; qualcosa che confonde, attraverso un processo che lo porta a crearsi e che convenzionalmente la Massa non utilizza, anche e soprattutto, per poter “risalire la corrente”, che lo ha permesso), ossia “che non te ne fai nulla”… avendo ben chiara una simile impressione (deduzione simbolica), derivante dal moto della freccia, che l’arco teso lancia verso il bersaglio, senza la possibilità di ritornare indietro, non lasciando traccia alcuna, rilevabile, della relativa traiettoria dipinta per aria.
Di quale “processo” si tratta
  

mercoledì 25 febbraio 2015

Dominio sull'intero spettro.



Noi siamo un impero e quando agiamo creiamo la nostra realtà; così, mentre voi studiate quella realtà - con tutto l'equilibrio di cui siete capaci - noi agiamo di nuovo, creando altre nuove realtà che voi potete anche studiare, ed è così che le cose si gestiscono:
noi siamo i protagonisti della storia... e a voi, a tutti voi, sarà solamente consentito di studiare ciò che noi facciamo”.
Karl Rove
Una "sorpresa" per Rove:
tutto ciò che dici è vero, ma anche gli Usa (ri)entrano in una simile prospettiva, di sempre più chiara (de)rivazione 'Made in Nucleo Primo'. Ok?. Se ti basta anche così... allora va tutto bene".

Questa espressione, (ri)trovata solo oggi, illumina e testimonia a pieno la “prospettiva SPS”:
  • sei nella Caverna
e
  • nella Caverna puoi sapere tutto della Caverna (come funziona, studiando le leggi e sviluppando le scienze deviate dalla Caverna)
ma
  • se non ti accorgi di essere nella Caverna
  • tutto quello che sai, corrisponde al nulla, o meglio, alla continuazione senza alternativa apparente dell'esistenza seg(reg)ata nell'inter(n)o della Caverna.
La frattalità espansa è la legge strumento per terra (ri)formare una (di)versa realtà (ri)emersa:
essa è, molto modestamente, l’equivalente frattale, ad esempio, della (ri)cerca che Einstein si è (s)forzato di portare avanti, in termini di “equazione unica”...
Tutto l'universo è spiegabile in un'unica equazione…
Link
Einstein non l'ha mai (ri)trovata, perchè ha continuato a (ri)cercare (pertanto è girato in tondo al "cercare sempre").
L’equazione unica non è una “equ(azione), bensì è la frattalità espansa (ri)utilizzata (strumento) dal Nucleo Primo.
Nulla di divino, ma solo un “dispositivo”, come del resto è qualsiasi legge umana, che fissa dei termini e li (man)tiene sino a quando gli è possibile. Chiamala, se vuoi, “effetto della programmazione originale”.

Uno strumento "mezzo vettore", (in)somma…

"La sua importanza presso gli ermetisti era tale, da essere considerata uno dei mezzi mentali più efficaci per l’eliminazione degli ostacoli che impedivano al nostro sguardo di infrangere i muri del mistero...".