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lunedì 11 gennaio 2016

La crescita esponenziale annulla il tempo.


Crescita istantanea massima = "essenza".
SPS, nella propria attività di “prendere spunto dalle notizie di cronaca giornaliere, d’ogni tipo”, si è accorto che contengono un grande quantitativo di “errori (grammaticali)” e, a livello frattale espanso – dunque – anche di tipo “sostanziale (di parte)”.
Come ti spieghi gli errori (grammaticali), visto che “gli altri” non lo riconosci come tali (ed in effetti, non sono propriamente degli... “errori”).
Con la “gran fretta di copia/incollare”? Di "arrivare prima"? Con la superficialità del non controllare, minimamente, ciò che si è scritto (copia/incollando)? Con la scarsa professionalità derivante dalla viralità informazionale vigente in Rete?
ViralitàCapacità di diffondersi in modo particolarmente veloce e capillare, utilizzando i nuovi mezzi di comunicazione
Link
Che cosa si “diffonde”, quindi, assieme ed oltre all’informazione? L’errore (la strategia dell'errore). 
Gli errori (d’ogni tipo).
Ma… in un ambito "professionale della professione", che – al limite – “usa anche gli improvvisatirifornitori dilettanti (blogger & co.) conviventi per mezzo di Internet”, che cosa – nella sostanza – si propaga insieme all’informazione?
Dipendenza (mascherata da "necessità").
Una forza inerziale, di sospinta, che segue immantinente la corrente dominante. Qualcosa che contiene e diluisce anche l’errore, che “ci sta e rende più umana l’informazione”. Ergo:
in questa presunta “umanità fallace”, anche coloro che hanno smesso (non si fidano) di seguire Tv e giornali, assorbono ugualmente – per mezzo delle “nuove tecnologie” – ancora e sempre/solo lo stesso identico segnale importante AntiSistemico, poiché… dominante inverso, rispetto a ciò che ti aspetti in termini di “giustizia, etica, morale (qualsiasi “cosa”, questi termini, vogliano dire e si attribuisca loro, come definizione da sbandierare, di tanto in tanto, allorquando si è chiamati ad esprimersi di fronte ad una tazzina fumante di “buon” caffè).
Gli “errori grammaticali (imprecisione)” rendono più umana la professione - anche quando non si tratta nemmeno di professione ma, al contrario, si considera l’opera virale del copia/incolla... come una professione?
    

mercoledì 26 novembre 2014

Cosa è... errore?


Ogni anno circa 100 mila persone lasciano l'Italia. Questa è la vera prova di quanto sia difficile essere felici in un Paese che non premia il merito
Roberto Saviano
Merito:
diritto alla stima, alla riconoscenza, alla giusta ricompensa acquisito in virtù delle proprie capacità, impegno, opere, prestazioni, qualità, valore…
Azione opera, qualità degna di stima, di riconoscimento
Per estensione… aspetto sostanziale di una questione; punto essenziale, la sostanza (in opposizione a forma)… entrare nel merito di una questione, prenderla in esame nella sua essenza e nella sua concretezza, a parte i suoi aspetti formali; questione di merito, che riguarda il contenuto…
Link
Il merito è " (pre)tesa di (ri)conoscimento per il lavoro svolto"?

Diverse generazioni di "merito".
In ciò... c'è tutta la tua dipendenza dalla (com)presenza altrui ed il "tuo" vagare nel nulla di un vuoto, che è sempre a "monte" di tutto ciò che, in seguito, (ri)torni a "respirare", alimentandoti di (con)seguenza...
L’attaccamento non conosce fine a se stesso; il “premiare il merito” è qualcosa divenuto contiguo all’esigenza di fondo di denaro. E la felicità lasciata al Sole di un simile “essere premiati con denaro e (ri)conoscimento ufficiale/pubblico” diventa una “sua” dipendenza.
Nel “merito della questione esistenziale”, esattamente… dove sei?
Nella “sostanza”… dove ti (ri)trovi?
Sei nel Paese dell’intrattenimento: Sole e mandolino.
E… "tutto il Mondo è… Paese".
Ossia, non hai scampo su questa “via”, per questa “direzione”.
SPS crede in LSD, al fine di poter porre una fine a questo circolo vizioso, basato sulla scarsità di tutto per meri fini di controllo e “collezionismo di rarità”.


venerdì 8 novembre 2013

La felicità sociale del popolo.


 
 
L'errore non diventa verità solo perché si propaga e si moltiplica. E la verità non diventa errore solo perché nessuno la vede.
Gandhi
È un gioco delle parti da cui togliersi (non fuggire), dove “errore e verità” (i due poli) sono solo i limiti previsti dalle regole attuali; le regole comprendono ciò che la mente configurata riesce a/può raggiungere.
Applicando l’Analogia Frattale, la frase di Gandhi afferma sottilmente che:
qualsiasi “f(atto)” è allo stesso Tempo “errore e verità”. La differenza di “spin” è determinata dal “vedere”. Qualsiasi cosa l’umano (massivamente) “vede”, la trasforma in errore, pur essendo verità.
Lo strumento è dunque l’umano o per meglio dire:
  • lo strumento è l’individuo
  • mentre la Massa è ciò che trasforma in errore la verità.
È l’insieme che distorce, non l’unità che, presa nel proprio contesto… “conosce anche senza conoscere” (sa).

L’insieme, la Massa, produce distorsione perché nel grande numero vi si rispecchia la media e la media, nelle 3d, è necessariamente polarizzata negativamente, essendo questo piano auto educativo. È come andare in un luogo caratterizzato da una certa funzione, ad esempio, le terme. Chi pensi di trovare alle terme? Molto probabilmente una persona che ha “problemi di salute o di stress”.
 
Se vai in Spagna, trovi gli spagnoli.

Non solo. Chi trovi, anche se in minoranza? Altre persone di altre nazionalità. Non solo:
altre specie viventi.
Questo frattale è più che sufficiente, “a casa mia”, per affermare che:
esistono livelli di appartenenza diversi, pur essendo le manifestazioni contenute apparentemente/concretamente nel medesimo ambiente (contenitore).