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venerdì 18 marzo 2016

La free energy de’ noantri (7) e “I droni della morte” (parte 1)



SPS “la voleva finire qua, con la saga de’ noantri”, ma (c’è sempre un “ma”)… ha sentito che “non è ancora finita”.
Non sapendo nemmeno dove intende arrivare, continua (perché… il tema “free energy” tocca aspetti centrali dello stanziante status quo” che, come una immane, eterna, auto vorticante tempesta secolare, non ti lascia mai; poiché ricade su di sé, in termini frattali espansi, fondamentali, l’interesse dominante che ivi solo riflette, sempre che non ti limiti a patirne solo gli effetti, in termini di… destino, mancanza di alternativa sostanziale, conseguenza, dipendenza, norma, abitudine, prassi, convenzione, usi e costumi, moda, tendenza, credo, sapere, ricordo, educazione, alimentazione, valori, politica, tutto compreso, etc.).
Qualcosa “che non vuole finire” è qualcosa che “ha ancora molto da dire”.
Così, anche la presente “saga”, descritta in SPS, non finisce certamente “qua, così”.
Se ti sei stufato/a di “leggerla”, è solo un problema tuo.
 
Ti serve sempre qualcosa di “nuovo”, per destare la "tua" curiosità, per non decadere nella “noia”? Anche questo è un tuo problema, poiché le informazioni (relative a qualsiasi stato dell’arte) sono sempre disponibili tutte attorno e dentro a/di te.
Se… non… ne… vuoi/puoi… prendere… atto… allora conseguirai “qua, così” in eterno, girando sul posto convinto/a sempre di “fare/essere altro”.
La free energy “la incarni tu”. Te ne sei accorto/a?
  

giovedì 17 marzo 2016

La free energy de’ noantri (6)



Nessuno ci può fare nulla. È la purezza…”.
La felicità è un sistema complesso
La… “purezza”.
 
Ormai, dopo molti anni di condivisione, SPS non è più in grado di comprendere se “quello che ritrova in Rete, nella realtà manifesta”, corrisponde a… causa o effetto
(dando per scontato che “qua, così” sia primariamente, tutto effetto, per via del grado “auto ispirante by Dominante”, alias, ragione fondamentale) relativamente aSPS.
Quindi, ciò che SPS trasforma in “citazione”, cogliendolo da fonti abbastanza vicine nel tempo, ha iniziato a divenire, anche, il riflesso frattale espanso della compresenza, pluriannuale, di SPS in “società”, oppure… non ancora?
Tranquillo, non è colpa tua. Non è colpa mia. Non è colpa di nessuno… Com’è che non è mai colpa di nessuno?...”.
La felicità è un sistema complesso
Qual è la “ragione fondamentale” di/per quello che “ti accade”?
Chi/cosa è questo “nessuno”, questa “purezza?
Destino? Piuttosto, sembra la "tua" rassegnazione.
  

mercoledì 16 marzo 2016

La free energy de’ noantri (5)


Quando la "free energy" è... l'effetto.
Se leggi SPS da tempo sufficiente, ti sarai accorto/a di alcuni aspetti fondamentali della realtà manifesta, nella quale sopravvivi. Ad esempio:
  • la bio/diversità? Non esiste, sostanzialmente
  • la ciclicità? È solo una conseguenza
  • la free energy (il moto perpetuo)? Una diatriba che lascia il tempo che ritrova. Essa esiste e non esiste, allo stesso tempo. Da cosa dipende? Dalla tua prospettiva. Nel senso che “non sei tu a decidere se esiste o meno, ma sei tu a decidere se includerla nella tua vita o meno”. La “tua” decisione dipende, a sua volta, dall’intento dominante. Ergo: esiste la free energy? Sì, se ti è permesso di crederci. Ma, in fin dei conti, che cosa è? È... energia da movimento (quindi, teoricamente, infinita, soprattutto se sei alle prese con enormi grandezze in "scorrimento", che generano effetti collaterali, alias, la free energy).
Che senso ha, per te (a questo “tuo” livello di consapevolezza) se – 1) all’universo serve un innesco, per dare inizio al “movimento”, 2) l’universo “lavora” in perdita energetica e, dunque, 3) l’universo deve rimpinguare la fornitura di energia, visto che costituisce un insieme che disperde/consuma, in luogo di… mantenere/conservare/generare di più, rispetto a quello che “brucia”?
Che senso ha? Se per te, ad esempio, la rotazione della Terra costituisce un fattore sfruttabile per i prossimi 4 miliardi di anni, che senso ha – ora, vivendo tu meno di un secolo – fossilizzarti su tematiche fini a se stesse e sostanzialmente auto immobilizzanti?
Perché riesci (non direttamente, tu) a ricavare energia elettrica dal movimento delle acque (cascate, maree, opere d’ingegneria d’ogni tipo, etc.) e non da quello della Terra?
Tutto è in movimento. Per cui?
    

martedì 15 marzo 2016

La free energy de’ noantri (4)



Come mai non hai un lavoro?”.
Che lavoro fai?”…
Le domande ti inquadrano in maniera esatta, relativamente al “luogo comune” nel quale “sei”. E, “qua, così”, avere un lavoro è… tutto.
Se non “lo hai”, allora “non sei” nessuno. Non sei niente. Anzi, “sei un… senza lavoro, un disoccupato (uno/a che non fa... niente. Un perditempo. Un "buono a nulla")”.
Cioè, il fatto di avere o meno un lavoro, corrisponde ad un serio pregiudizio “collettivo”, sulla tua persona (qualcosa che si espande in ogni direzione e profondità, pretendendo di poterti raffigurare/capire per intero; una sorta di “razzismo” convenzionalmente accettato).
Le famiglie con problemi lavorativi, rientrano nei piani delle “agevolazioni per famiglie disagiate”.
 
Disagio = difficoltà, malessere, etc. Come se fosse una... malattia.

Perché “devi” lavorare? Per quale sottile motivo?
Per guadagnare denaro, nonché, “tempo”. Sì perché, senza denaro non hai nemmeno il tempo per poter sopravvivere, come tutti gli altri. Senza denaro “muori lentamente”, proprio come gli altri.
Ma… lo fai, in modo più “intenso”, andando a misurare la ruvidezza del reale manifesto emerso.
Vai a conoscere quel volto della società, che ti ignora… anche se guardi negli occhi tutte le persone che incontri per strada. Eppure, in oriente – nell’immaginario collettivo occidentale – sono proprio “coloro che rinunciano ad una simile condizione”, che hanno tutto il proprio tempo “liberato”, al fine di riuscire a trovare una via diversa per
  

lunedì 14 marzo 2016

La free energy de' noantri (3)



In “questo mondo, ci devi saper stare ('farti furbo').
In che senso?
In quello che... ti devi adattare per poter sopravvivere? Tutto qua? Si riduce a ciò, l’intero ambito della “tua” esistenza “qua, così”?
È lecito, allora, “semplificare” il tutto, paragonandolo ad una lotta senza fine di continuità e senza nessun “valore”, nemmeno in grado di scalfire la “cortina di ferro” del reale manifesto?
 
Presso gli antichi greci, esisteva il duopolio Atene/Sparta; pressi gli uni, si celebrava l’arte della “mente”. Presso gli altri, quella del “fisico”. Ossia, due espressioni facenti capo ad individui, del tutto identici, ma “diversificati per luogo di nascita (manifestazione)”:
  • era, infatti, “sufficiente” nascere qua o là (ed essere valutati “abili”, direttamente al momento dell’arrivo alla luce del Sole)
  • al fine di divenire “ateniesi o spartani”
  • assumendo, nel tempo auto educativo, la valenza una o altra.
Ma, prestandosi a questo, “dove andava a finire il cosiddetto ‘libero arbitrio’ individuale”? Dove… la relativa sovranità? Secondo quale “intento”, i neonati venivano destinati verso una precisa “direzione”?
Oggi, non è diverso. Se ci pensi bene, non è cambiato niente…
  

venerdì 11 marzo 2016

La free energy de' noantri (2)



La disputa sulla esistenza, o meno, della famosa “energia libera (e gratuita per tutti)” è, in realtà, un altro aspetto della “guerra tra impoveriti dentro (non casualmente)”; infatti, il contesto in questione è stato reso – e fatto decadere nell’arena del giudizio di parte, "esperto" – un aspetto che gli umani possono affermare “se esso esista o meno”, a prescindere “se esso esista o meno”.
Cioè, qualcosa che è “caratteristico/infrastrutturale”, diventa così… “possibile o impossibile, lato conoscenza di parte, esperta, umana”.
Disperdendosi nel mare magnum delle definizioni, del linguaggio, della grammatica e della fonetica, del credo e, non per ultimo, dell’interesse (status quo)… qualcosa che il “sapere” conta come il due di picche, anche perché la testimonianza della storia (seppure deviata) è come un bisturi affilatissimo, che afferma:
ciò che l’umanità conosceva (postulava), in un certo tempo, è sempre stato superato (in molti casi, persino smentito) dalle scoperte successive”. Vero?
Ergo, il ritenere la free energy come impossibile, non consiste in sé… anche un valido motivo, perenne, tale da ritenerla impossibile per sempre.
  
Quindi, qualcosa che è destinato a “cambiare, nel tempo (non l’esistenza della free energy, bensì, il paradigma umano che così la contempla)”, lasciando sempre aperto quello “spazio (Oltre Orizzonte)” che accoglie già sin d’ora (potenziale), quella data “dimensione del reale potenziale (non ancora riflesso nel reale manifesto)”.
   

giovedì 10 marzo 2016

La free energy de' noantri (1)


Inefficienza: "impossibilità di essere usato secondo le proprie funzioni...". Link
Le vittorie son la cura per ogni malumore…”.
Link
Davvero?
Sharapova in lacrime: "Ho fatto uso di doping". Prese il Meldonium…
Link
Una sportiva così vincente, ridotta ai minimi termini, “solo perché cambia, da un giorno all’altro, la legge”. Come la vuoi mettere, allora?
Chi/cosa “è”, che vince su “ogni malumore”?
E perché esiste il “malumore”? E che cosa “è”, questo… malumore?
Chi/cosa “è” che… “cura? E chi vienecurato?
C’è come una certa “eco”, che rimbomba sottilmente nella “tua” realtà manifesta. Te ne accorgi?
Non è un suono; è, anche, un suono.
Qualcosa che ti “riempie dentro”.
Del quale non sai nulla, così, ti limiti ad “assorbirlo e, poi, a rimetterlo esternamente”.
Così che “non capisci più ‘cosa viene prima; cosa è causa e cosa è effetto’”.
Nel loop, il loop. Come un tessuto intelligente, che replica sempre il segnale portante ed, in una tale gerarchia, ogni segnale portante all’interno della gerarchia stessa.
L’ordinamento è “tra le righe” e caratterizza anche tutto l’emerso.
  
Una polarizzazione sfuggevole, però, perché la ragione fondamentale (che nel caso del “qua, così” è una dominante) strategicamente sfrutta la caratteristica frattale espansa, al fine di rendersi inosservabile, non manifesta seppure – a pieno – esistente.
Ristagnando nello status quo (a bagnomaria temporalmente), assumi la “forma” che ritrovi maggiormente, quella più avio diffusa (alla moda) ubiquamente nel mondo sempre più globalizzato.
Ogni “cosa” che succede, riaccade… a partire da un senso compiuto che, “la ricerca di Dio” rende sempre più evanescente, distaccando la motivazione di fondo, dal fondo stesso, nel quale “pascola la Massa”.
     

martedì 20 novembre 2012

Crederemo veramente in Keshe?



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Se ragioniamo in base al paradigma attuale, se inquadriamo la situazione da quel che si ‘vede’ ad una simile latitudine, allora è lecito e logico sostenere che la tecnologia dell’Ing. Keshe non funzionerà in questo Mondo. Non funzionerà, non tanto per limiti ‘fisici’, ma per questione di sopravvivenza del vecchio a discapito del nuovo. 

Che cos’è vecchio e cos’è nuovo?

Un iPad è nuovo? Una caldaia a carbone è vecchia?

Attenzione a non cadere preda di facili illusioni.

Il nuovo travestito da vecchio è molto di moda. Le moderne auto replicano lo stesso principio di funzionamento basato sullo sfruttamento del petrolio. Ok, esistono le ibride, le elettriche e quelle a idrogeno (da qualche parte)… ma sono ancora in netta minoranza.

Inoltre, le elettriche ci dicono che hanno il problema dello smaltimento delle batterie. Ecco di nuovo il loop...

Immaginiamo la tecnologia Keshe, che improvvisamente si abbatte sul Mondo odierno. Che cosa potrebbe innescare? Probabilmente l’avverarsi del sogno della grande onda, ossia l’arrivo di uno tsunami.

Se ogni famiglia avesse in casa il suo piccolo generatore di corrente elettrica free, che cosa ne sarebbe dell’Enel, ad esempio? E, cosa del tutto non trascurabile, cosa ne sarebbe dei suoi ottantamila dipendenti?

Tutti a costruire generatori Keshe? See.
 
Cambierebbe tutto alla velocità della luce. Il problema è che cambierebbe tanto in fretta che l’onda di ritorno potrebbe fare molto male in termini di coesione sociale. Adesso, i politici, gli esperti e quant’altro staranno proprio valutando gli effetti collaterali di una simile rivoluzione epocale.

Il limite per la free energy è questo, non è fisico.

Occorre distribuirla nel Tempo, pena la distruzione in luogo della salvezza.

In questo sono d’accordo, mentre non sono d’accordo con il proposito che spingerà le lobby, alimentate dal potere di sopravvivenza delle forme aggregate energetiche e del Nucleo Primo, a decidere per il no. Queste energie di controllo, amministrazione e sfruttamento, sono contrarie e rischiare il proprio dominio in maniera tanto esemplificante, però possono azzardare una sottile strategia sociale, ossia divulgare l’esistenza della tecnologia Keshe, visto che ormai Internet ha fatto da cassa di risonanza planetaria, e pian piano disinnescarla attraverso il proprio parco di esperti polarizzati e polarizzabili, attraverso il condizionamento sociale e attraverso gli infiniti modi Antisistemici di cui gode; in maniera tale che saranno le persone stesse a dire di no ad una simile tecnologia

Se, ad esempio, esplodesse un apparecchio domestico causando la morte di molte persone, come si comporterebbe la Massa?

Il posto di lavoro perduto, come influirebbe psicologicamente?

Il discorso è che questa tecnologia non va a cambiare il perno sul quale si regge questo reame 3d, ossia la necessità di denaro, bensì va ‘solo’ ad affermare i limiti della fisica. La Massa si abituerà presto all’esistenza della free energy, mentre avrà ancora necessità di denaro e dunque di lavorare prestandosi a farlo in ogni modo e situazione.

Il denaro, che è creato dal nulla in quantità controllate dimostrando la fondatezza frattale della free energy, paradossalmente rimarrà il perno attorno al quale questo Mondo continuerà a reggersi ancora.

Allora, vedrete che la tecnologia Keshe verrà distribuita, nel Tempo, ma non cambierà la necessità di base che va a corrompere lo spirito e la libertà dell’individuo

la sete di denaro.

Le strategie messe in gioco da chi detiene il potere delle infrastrutture, sono diverse e potenzialmente anche diaboliche, sfruttando la Massa per mantenere se stessa in se stessa, ossia auto contenuta, cioè prigioniera delle proprie paure.

Le stesse paure che ispirano il lato oscuro (presente nell'immagine raffigurata in apertura d'articolo)  a continuare l’opera di annichilimento umano a scopo di sfruttamento energetico.

C’è la paura alla base del non riuscire a sopravvivere, ossia di morire.

La Massa vive in una grande differita dell’evento esistenziale. La prova frattale è dimostrata dai Tempi di reazione bio psichici, nel reame fisico delle 3d:
  • il pensiero è differito
  • la digestione è differita.
Sono due esempi, certamente opinabili, come del resto afferma anche il Kybalion (esistono solo mezze verità), tuttavia… leggiamo questa citazione:

Come fai a saperlo?
Non lo so. Ma questo è quello che ho scelto di credere.

Prometheus

Crederemo veramente in Keshe?

Si è portati a pensare che il pensiero viaggi in real time, che sia più veloce della luce. Invece non è vero. Il pensiero è come il dolore. Fateci caso; quando si prende una botta, il dolore non giunge immediatamente. Ha necessità di ‘caricarsi’ e solo dopo arriva. Stiamo parlando di frazioni di secondo, ossia, stiamo affermando che esiste sempre una certa differita tra l’osservazione dell’essere e qualsiasi altro effetto, pensiero compreso.

Mi è successo molte volte di rilevare la presenza di quell’effetto che ho chiamato ‘pre pensiero’. Come se esistesse un sistema di elaborazione più veloce di quello relativo al pensiero. L’intuito, ad esempio, viaggia in maniera estremamente più veloce del pensiero.

E l’ispirazione? L’immaginazione?

Allora, diciamo che progressivamente l’individuo è scivolato su un livello di funzionamento altro, basato su facoltà più orientate e basate su un tipo di funzionamento ‘lento’ o differito, rispetto al potenziale di cui dispone. Incanalato su un simile binario, nell’ambito del Tempo artificiale 12/60, è stato più semplice ingabbiarlo o auto ingabbiarsi.

Attraverso quella frazione, che fa la differenza tra ‘diretta e differita’, il controllo può muovere ogni sua pedina.  

Israele: meglio diplomazia che invasione di Gaza.
Israele ha bombardato oggi decine di presunti siti di guerriglieri nella Striscia di Gaza e ha annunciato che anche se si prepara a un'escalation con l'invio di truppe preferirebbe una soluzione diplomatica che ponesse fine al lancio di razzi da parte dei palestinesi.

E mentre si intensificano gli sforzi internazionali per un cessate il fuoco, l'Egitto, Paese mediatore, fa sapere che un accordo potrebbe essere vicino…

Link 
 
La Guerra è sempre stata la privilegiata dal potere Antisistemico, tuttavia oggi in molte aree del Mondo, la strategia è cambiata, precisamente dopo l’invasione e la conquista dell’inconscio della Massa. La guerra è stata trasportata dentro agli individui, luogo dalla quale era partita agli albori dell’esperienza 3d.

La diplomazia è l’arte sottile del convincere. Come? Attraverso, molto spesso, il ricatto e l’inganno.

La diplomazia è una delle modalità di rappresentazione 3d della Magia, della seduzione altrui per scopi trasversali, che nemmeno compaiono sul tavolo delle trattative, essendo indiretti come il potere che si annida oltre alla visione del più o meno semplice scenario 3d.

Tanti uomini e donne che interpretano parti, molto ben curati e vestiti per l’occasione. Menti preparate molto bene a recitare… con convinzione.

Manca la tutela della salute? Legittimo rifiutarsi di lavorare.
È ancora una volta l’amianto, la ‘lana della salamandra’, a scoperchiare il vaso di Pandora di un mondo del lavoro che, se non opportunamente ‘sorvegliato’ dal basso, erode decenni di conquiste sindacali a tutela della salute dei lavoratori. 

Lo scorso 5 novembre la sentenza n. 18921 emessa dalla sezione Lavoro della Corte di Cassazione ha sancito come il datore che non adotti le misure necessarie di tutela della salute sul lavoro sia da considerare inadempiente rispetto al lavoratore e, conseguentemente, obbligato a retribuire chi si sia astenuto dalla propria attività in seguito a questo inadempimento

Il rispetto dell’articolo 1460 del Codice civile – secondo il quale ‘nei contratti con prestazioni corrispettive, ciascuno dei contraenti può rifiutarsi di adempiere la sua obbligazione, se l'altro non adempie o non offre di adempiere contemporaneamente la propria’ - non solo non comporta sanzioni ma prevede che i lavoratori autosospesisi percepiscano la retribuzione salariale loro spettante.

Nell’emettere la sentenza a favore dei ricorrenti, la Corte di Cassazione ha sottolineato la corretta interpretazione, da parte della Corte d’Appello, dell’articolo 2087 del Codice civile, secondo il quale ogni datore di lavoro deve mettere in atto tutte le misure necessarie a garantire l’integrità fisica dei prestatori di lavoro…

Link 
 
Interessante questa notizia, per almeno due motivi:
  1. questa sentenza si potrebbe applicare alla Vita in toto
  2. si parla di ‘corretta interpretazione, da parte della Corte d’Appello, dell’articolo 2087 del Codice civile’.
Il detto ‘fatta la legge, trovato l’inganno’, completa molto bene la ‘corretta interpretazione del Codice Civile’. Cioè? Cioè, la famosa frase scolpita in tutti i tribunali d’Italia ‘La legge è uguale per tutti’, è quantomeno una barzelletta, alla luce delle espressioni appena scritte e lette:
  • la legge è uguale per tutti
  • fatta la legge, trovato l’inganno
  • interpretazione della legge.
Capite? È scritto anche tra le righe, che questa società è preda di qualcosa che non appare mai.

Chi fa veramente le leggi? Chi le interpreta, chi le subisce e chi trova l’inganno di volta in volta (significato frattale)?

Vediamo un caso di Borsa, ossia di quella infrastruttura Antisistemica per eccellenza:

Balice (Aiaf) a Class Cnbc, ipo Sea potrebbe risanare l'ente locale.
Prende il via oggi l'ipo di Sea. ‘L'unica operazione di quest'anno, quindi ha una sua unicità ed è un elemento di interesse anche per questo’, ha affermato il presidente dell'Aiaf, Paolo Balice, ai microfoni di Class Cnbc, aggiungendo che ‘per noi è importante che questa operazione’ vada in porto perché potrebbe portare al ‘risanamento di un rilevante ente locale’

È, infatti, essenziale che gli enti locali portino a casa un risanamento finanziario…

Nel triennio 2009-2011 Sea ha distribuito dividendi ordinari per complessivi 59 milioni. Il 10 ottobre 2012 l'assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo straordinario di 124 milioni da pagare in due tranche da 62 milioni il 14 dicembre 2012 e il 14 dicembre 2013.

Sea ha in scadenza entro 12 mesi un finanziamento da 133 milioni ed è in fase avanzata (con l'obiettivo di sottoscrivere i contratti entro il 2012) per l'ottenimento di due ulteriori linee di credito di durata triennale per 130 milioni complessivi, destinati al rimborso del finanziamento

Le altre quote (30,9 milioni) troveranno copertura attraverso l'utilizzo dei flussi di cassa…
Link 

L’Ipo, ossia la quotazione in Borsa, serve unicamente a raccogliere denaro. È normale, si potrò pensare. E invece no, perché in Borsa ormai si quotano aziende che hanno come unico scopo quello di socializzare le proprie perdite, il proprio ‘Karma’ o destino finanziario

Notate la particella 'Per noi'...

Le aziende sono tutte indebitate. Perché?

Perché Sea distribuirà quel dividendo straordinario, visto che ha necessità di fondi?

L'ottenimento di due ulteriori linee di credito di durata triennale per 130 milioni complessivi, destinati al rimborso del finanziamento…

Si chiede denaro per pagare un debito, un finanziamento.

Il paradigma è interamente schierato. È visibile. È orribile.

Che cosa faremo noi? Noi che ci difendiamo chiamando il Gabibbo.

Dipende da noi.

Ricordiamolo quando metteremo in dubbio persino la tecnologia Keshe.
 
19112012 V 0 + 324 Sant'Abdia (Uno sconosciuto menagramo) ++
 
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 12 novembre 2012

Hai visto mai?



Ringrazio l'Amico Pierangelo per la splendida immagine.

Quello che l’umanità ritiene di sapere, di quale Natura è? Ma, prima di rispondere a questa domanda, rispondiamo a quest’altra: 

Da dove deriva il sapere umano? Da chi?’.

E ancora:

'È l’umanità intera o media, che ha dedotto le leggi fisiche che si suppone la regolino?'.

No. Proprio per niente. Sono stati pochi uomini e donne, che hanno fatto le cosiddette scoperte, mentre il resto dell’umanità era impegnato a fare altro (lavorare e sopravvivere). E questi pochi uomini e donne, come hanno potuto giungere a simili e brillanti interpretazioni logiche dei cosiddetti fenomeni naturali? 

Studiando; avendo l’opportunità di studiare. Ma chi c’è dietro alle scuole e alle università? I finanziatori, gli sponsor, le leggi… il denaro

Seguiamo, allora, anche solo intuitivamente questo discorso:

la società globale è povera in termini di denaro. Sembra che manchi sempre anche quando c’è n’è apparentemente in abbondanza. La scarsità sembra, dunque, regolare il flusso del sapere, che viene somministrato agli studenti al fine di poter poi, forse, scoprire delle verità scientifiche, in maniera tale da migliorare l’intero processo esistenziale di tutto il resto della società.

Chi ha il controllo del denaro? Lo Stato? No, le banche; nella fattispecie… le banche centrali, controllate dalle banche private, controllate da uomini e donne che hanno acquisito un certo ‘vantaggio matematico’ temporale su tutti gli altri. Grandi famiglie o casate che si tramandano il potere.

Insomma… le solite cose, no?
 
Solitamente ci si ferma a questo livello delle cose: pochi umani che decidono il bello ed il brutto Tempo per tutti gli altri. Ok; può anche andare bene così, per oggi. Lasciamo perdere tutta la gran parte dei fattori che possono influenzare il comportamento dell’elite, da cui dipendono le linee guida del resto dell’umanità.

Si disegna comunque una forma piramidale, che dall’alto controlla la situazione. 

Quindi, il sapere umano deriva dal controllo dell’elite o Nucleo Primo.

Quello che l’umanità ritiene di sapere, di quale Natura è? 

È di Natura deduttiva, veicolata, dogmatizzata, in funzione di una ‘dima’ o paradigma in corso d’opera.

La forma d’onda che deriva dalla fonte emittente è molto chiara:
  • tutto è scarso
  • basato sul consumo
  • occorre sopravvivere in qualche modo o... in ogni modo.
La corsa alla sopravvivenza è, tuttavia, molto strana. Un quarto del Mondo consuma per tutta la rimanenza. In quel quarto, un ceto sociale più avvantaggiato consuma di più dell’intero quarto. E così via…

Seguendo questa traccia, il Nucleo Primo dovrebbe essere caratterizzato da una grande capacità di consumo e, quindi, localizzabile per questa sua caratteristica. Invece, sì e no. Perché il Nucleo Primo è praticamente sconosciuto alla Massa. È come se non esistesse

Sono le cerchie esterne che vivono secondo il frutto del suo imprinting. 

La verità è che esso vive nell’abbondanza, senza essere visto.

Il Nucleo Primo non è rintracciabile attraverso la visione storica di Re, Regine ed Imperatori. No. Quelli corrispondono solo alla sua intenzione

La sopravvivenza e la paura che l’umanità rincorre e sfugge, sono comandi instillati nel subconscio, attraverso un lunghissimo lavoro di sfiancamento epocale.

Oggi, ci dicono cose che dovranno accadere anche fra cento anni. Tendenze, proiezioni, studi statistici, etc.

Crisi, Ocse: In Italia crescita lenta fino 2060, ma meglio di Germania.
La crescita economica dell'Italia sarà debole fino al 2060, ma comunque maggiore rispetto a quella della Germania. È quanto emerge dallo studio Ocse 'Looking to 2060: long-term global growth prospects', che stima un aumento medio del Pil globale al 3% annuo in cinque decenni. L'incremento del Pil italiano sarà di appena l'1,4% annuo e per la produzione economica tedesca la stima è del +1,1%. L'aggregato dei Paesi Ocse dovrebbe crescere del 2% annuo, come gli Stati Uniti e poco meno del Regno Unito (+2,1%), mentre gli incrementi a un ritmo maggiore si registreranno in India (+5,1%) e Cina (+4%). Debole la crescita media annua di Spagna (+1,7%) e Francia (+1,6%). Secondo l'organizzazione internazionale con sede a Parigi, il Pil combinato di Cina e India sarà presto superiore a quello delle economie del G7 e a quello dell'aggregato Ocse entro il 2060.

Link 
 
Lo decidono per tutti. Sarà così. La cosa che dovrebbero sempre sottolineare, tuttavia, è che la particella da anteporre ad ogni ‘divinazione’ è questa:

Se continuiamo così’…

È vero che esiste un punto di non ritorno, ma non penso che esista in termini superiori del concetto. Per degli umani che si credono solo il loro corpo, invece sì: questa Vita e sempre l’unica, l’ultima. Prevale il concetto di scarsità sempre ed in ogni caso.

In SPS si era già affrontato il discorso della free energy; com’era stato descritto? In questo modo:

lo sfruttamento di fenomeni così grandi da risultare sfuggevoli, il cui effetto è appunto un’energia collaterale, che gli umani possono scambiare per ‘energia libera ed eterna’. Una sorta di miracolo. Per questo motivo, il Tempo di una Vita deve essere sempre sotto controllo. Perché lo scenario 3d, per essere sempre convincente dal punto di vista della sopravvivenza e della sua scolasticità, deve essere credibile per tutti gli attori/allievi che si alternano in lui

Andiamo avanti, allora, su questa linea alternativa dell’intendere ciò che ci circonda. Intuisco che occorre sviluppare un diverso modo di intendere le ‘cose’

Ecco un esempio. Dove abitiamo? Che cosa sappiamo?

Facciamoci un film di questo tipo:

supponiamo di vivere al secondo piano di un palazzo, dal quale non usciamo mai. Il piano è enorme: un Mondo intero. Però si tratta sempre del secondo piano di un palazzo.

Ciò che vediamo, quando guardiamo in alto è il soffitto della struttura che ci contiene. Sotto di noi c’è il pavimento. Il Sole e tutto ciò che è in cielo è un effetto ottico; diciamo che sono l’equivalente delle lampadine o sono dei buchi dai quali passa la luce proveniente dal piano superiore. Il calore che proviene dalla Terra è l’effetto del riscaldamento del piano inferiore. E via così

Che cosa sarà, in questo caso, la free energy? 

Una sorta di miracolo, oppure un effetto di fenomeni diversi che non riusciamo minimamente a comprendere, anzi… nemmeno a concepire?

Ecco il punto: 

non riusciamo nemmeno a concepire un livello di realtà altra, da cui deriva la nostra.

Se al piano di sopra, un donna cammina regolarmente con delle scarpe col tacco a spillo, sviluppando un classico rumore in movimento, ebbene, per coloro che risiedono al di sotto, a cosa potrebbe corrispondere? Come potrebbe essere inglobato nella visione collettiva?
 
Forse con il rumore di fondo che esiste dai Tempi del Big Bang? Con la radiazione di fondo che esiste in tutto l’Universo?

Le caldaie che alimentano l’intero palazzo, come potrebbero essere spiegate, dal punto di vista umano del secondo piano?

Forse, in alcuni punti del Mondo/Piano, il calore residuo, effetto secondario delle caldaie, sfocerebbe scaldando pozze di acqua, da utilizzare come terme e punti curativi.

Insomma, quello che intendo dire è che si tende a spiegare tutto attraverso il collo di bottiglia della mente attuale e del paradigma attuale. La cosa disarmante è cercare di studiare le popolazioni antiche con la nostra attuale mente, cercando di vederle come pensiamo noi di poterle assumere.

È come fare un quadro di una cerimonia pubblica di 3000 anni fa, attraverso quello che accade oggi nelle nostre piazze. Non si tratta solo di vestire le persone secondo quello che i manufatti ci hanno potuto fare intendere, ma di collocare le valenze caratteriali e comportamentali che nell’Arte sono state codificate. Un linguaggio molto lontano da quello che possiamo desumere oggi, guardando una statuetta antica con l’occhio del critico d’arte televisivo o da libro stampato.

È come imporre l’attuale moda a tutte le epoche storiche precedenti.

La cosa interessante è che dal passato si è forgiato il presente e non il contrario, come supponiamo indirettamente di intessere. Almeno, sino a quando riterremo il Tempo come uni sequenziale.

Quello che riteniamo di sapere è un’ombra che alimenta la visione del sapere stesso. L’attore nascosto è l’origine dell’ombra.

Il potere che mai abbiamo avuto la possibilità, in Tempi moderni, di vedere all’opera.

A livello frattale, quando si legge nel mito che gli Dei si mischiarono ai mortali, che cosa si può desumere e capire? Che questo potere, in epoche passate, era alla luce del Sole, pur esistendo linee demarcanti tra ‘ceti’ già diversi.

Tuttavia, gli uni si mischiarono con gli altri.

Perché? Perché esistono, a loro volta, altri poteri silenti e nascosti in grado di influenzare gli ‘animi’; come l’attrazione sessuale, la bellezza, l’Amore, la tentazione, l’onnipotenza, l’Ego, etc.

Che cosa sono queste forme sottili in grado di cogliere chiunque, sia in luce che in ombra?
 
Forme d’aggregazione energetica.

Idee, pensiero, ispirazione, intenzione, desiderio, etc.

È lì che occorre inserire il proprio processo consapevole di auto esistenza.

Aprire gli occhi al buio, oltre al concetto stesso di paura. Sentire ribollire il sangue di fronte all’ignoto, davanti a ciò che ci tiene separati solo perché esso stesso è separato.

A volte, la rabbia è fonte di luce.

A volte, la rabbia scaccia la paura e non è solo un modo per difendersi dalla paura.

Dipende da noi.
    
09112012 V 0 + 314 B. Elisabetta della Trinità (Una malata interiore) -+
10112012 P 0 0 315 S. Leone Magno (Chiacchiere e distintivo) -0
11112012 V 0 0 316 San Martino di Tours (Dividere qualcosa. Un Concetto estraneo alla Chiesa) -0

 
Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 23 luglio 2012

In un 'centro' ci siamo sempre.




L'allungamento di un corpo elastico è direttamente proporzionale alla forza di trazione applicata. Allo stesso modo la contrazione è proporzionale alla forza di compressione. Legge di Hooke... 
 
Questo vale entro il limite di deformazione elastica, definito come il limite di forza massima applicata entro il quale il corpo elastico, rilasciato, ritorna alle sue dimensioni precedenti all'applicazione della forza; oltre questo limite i legami atomici si rompono e riarrangiano, e la molla si deforma permanentemente
Link 
 
Ieri giocavo con una grossa molla, trovata all’interno di un soffietto a piede per canotti (un pessimo acquisto), e facendola girare sul tavolo sono stato colpito da alcune osservazioni:
  • imprimendo una forza alla molla, la stessa si muove lungo la superficie, dando luogo ad un meccanismo illusorio di 'movimento nel movimento'
  • le sue ‘spire’ sembrano spostarsi lateralmente, rispetto alla rotazione dell’intero corpo, ma il 'vero movimento' è quello dell’intero corpo al quale è stata impressa una forza esterna
  • la luce o i punti di luce che vengono riflessi dalle spire della molla contribuiscono a rendere questo effetto illusorio, ancora più ‘reale’
  • il movimento autentico spinge la molla in avanti, mentre il movimento illusorio crea un effetto di movimento secondario laterale, seguendo lo spostamento ottico delle spire verso destra (effetto ottico della vite continua).
Ora, se l’Universo o la sua energia compositiva della forma, fosse simile ad un meccanismo spiraloide, come la molla, potremmo assumere la sensazione ottica e fisica del movimento, come una triangolazione di stati sensoriali legati proprio al movimento illusorio della molla precedentemente descritto.

Ossia, la nostra sensazione di 'muoverci' potrebbe essere solo il frutto dell’illusione fisico/sensoriale dell’altro movimento, quello ‘reale’, che la spinge in avanti. Questo spostamento in avanti potrebbe non essere registrabile dai nostri sensi, proprio perché gli stiamo ‘dentro o sopra’, mentre registreremmo solo quello illusorio ‘laterale’, dove per ‘laterale’ noi scambieremmo la direzione con la sensazione della direzione

Quello che intendo dire è che in termini 3d, la ‘lateralità’ non è vissuta in quanto tale, perché trattasi in realtà comunque di un movimento intercettato dalla ‘consuetudine’ e mappato secondo un codice interpretativo dalla Scienza e dal vivere comune

Seguiamo queste particelle di energia magnetica luminosa nel loro viaggio verso la Terra. Esse attraversano la Luna, che ne rallenta in parte la loro velocità, e giungono sulla Terra, esercitando su di essa una notevole forza e pressione. Esse scendono verso la Terra con movimento a spirale e si introducono in essa come farebbe una grossa vite, che stringa senza far conoscere la pressione esterna

È appunto grazie a questo movimento a spirale che gli esseri umani ed ogni altra forma di vita terrestre non risentono la potente pressione esercitata dall'energia magnetica luminosa se non indirettamente come peso o forza di gravità
 
Le due spirali di energia magnetica solare e terrestre con il loro movimento contrario uno all'altro in cui si introducono le ombre prodotte dalle macchie terrestri e degli altri pianeti, producono effetti stroboscopici che danno l'illusione che tutto attorno al nostro pianeta si muove, mentre in realtà tutto è fermo

Da tale conoscenza si è arrivati alla constatazione che il tempo e lo spazio sono una conseguenza dell'effetto stroboscopico…
Link

Questo pensiero di Ighina è piuttosto difficile da capire, soprattutto quando afferma che ‘tutto è fermo’. Tuttavia, osservando bene taluni effetti illusori legati al movimento o al pseudo movimento di forme a spirale, come appunto certi tipi di molle, è possibile fare uno sforzo immaginifico e cercare di capire in questo modo cosa voleva dire il nostro scienziato scomparso. 

Ripeto sempre che l’unico astro direttamente osservabile con relativa tranquillità, ad occhio nudo dalla Terra, è la Luna e, questa, come risulta al nostro sguardo?
 
Assolutamente 'ferma'... se non per la sua posizione rispetto al nostro punto di osservazione terrestre, giorno dopo giorno. La sua ‘faccia’ rivolta al ‘pubblico’ è sempre la stessa.

La scienza ha ‘spiegato ‘ i motivi di questa apparente contraddizione, tuttavia quei motivi sono sempre, secondo SPS, non sufficienti per spiegare questa monotonia monocromatica che abbiamo permesso di installarsi nel nostro campo di coscienza. 

Quello che voglio dire è che esiste un movimento ‘vero’ ed uno ‘illusorio’. La terminologia si applica sempre nei confronti del punto di vista terrestre, ma utilizzando una prospettiva che non è solo terrestre.

Due considerazioni 'veloci', da approfondire prossimamente:
  1. la molla, la vite, la spirale, sono degli ammortizzatori naturali, frattale evidente dalla 'discesa ed ascesa' vibrazionale dell'esperienza umana rispetto alle 3d
  2. occorre introdurre un 'fattore d'incognita' (X) in ogni ambito 3d da cui l'umano tende a 'misurare il tutto'. Questo fattore riassume in sè quelle forze che ancora non conosciamo, ma che sono tuttavia alla base di quello che andiamo a misurare. Questa 'misura' dipende e risente di determinate forze originali, che perlomeno devono essere introdotte nelle formule anche al solo scopo di mantenere sempre coerente il nostro punto prospettico rispetto agli altri punti prospettici, in attesa di decodifiche a maggiore valenza spirituale. Il punto di vista della Fisica e delle scienze umane, tiene in considerazione nelle proprie funzioni esperienziali questa verità e lo mette sempre in evidenza, tuttavia non è sufficiente ai fini dell'ancoraggio di una maggiore consapevolezza di essere ricompresi in un qualcosa di 'superiore'. Occorre fissare quel 'delta', quel 'fattore' di non spiegazione ma di libero intuire, che nel tempo fissa dei paletti di non troppo allontanamento dal percorso originale della verità (libero arbitrio, inteso come vortici di una grande spirale esperienziale).
Se il movimento di spinta autentica alla molla, fosse impartito ad un corpo a spirale fissato su ‘paletti di scorrimento statici’, avremmo solo la presenza del movimento illusorio, legato alla luce, e del movimento ‘su se stessi’. 

Tutto ciò riporta alla mente la rotazione della sfera terrestre e la presenza delle stagioni.

La combinazione tra i nostri sensi e la decodifica dell’irraggiamento solare, la luce, favorisce la visione di effetti sensoriali illusori, a cui per abitudine si tenderà a dare un nome e, dunque, la possibilità di riconoscere ed interagire attraverso la cortina della realtà 3d. Questa mappatura di quello che ci circonda, descrive quel fenomeno esperienziale, che ci vede coinvolti attraverso l’intera struttura mente/corpo/altro, nella quale la parte ‘altra’ è ancora in fase latente o relegata ancora in una sorta di 'limbo'.

Accecati dalla componente fascinosa dell’apparenza, siamo rimasti come imbrigliati nel tentativo di decodificare quello che ‘vediamo’, come se fosse ‘vero ed unico’ e di conseguenza come se noi soli fossimo ‘veri ed unici’. Questa visione delle ‘cose’ è tradotta dal nostro campo del sapere in un codice. Tale codice è divenuto un dogma, che persino i satelliti o le macchine generatee programmate dall’umanità, tendono a vedere come i relativi costruttori. 

Abbiamo molto chiaro il frattale del moderno cinema 3d; è difficile credere che lo spettacolo a cui stiamo assistendo sia ‘illusorio’, infatti i nostri centri sensoriali vengono ‘imbrogliati’ dalla visione prospettica a cui il Regista ha dato Vita. Noi, infatti, partecipiamo attivamente, pur rimanendo statici, a quella visione proiettata con tanta efficacia. 

Le illusioni possono essere molto concrete… 

È questo che dobbiamo capire. L’illusione è uno scenario esperimentabile e non un campo immateriale fine a se stesso. L’illusione può ‘rapire’ e permettere il radicamento di cambiamenti molto ma molto concreti.

La luce genera tutto. Per cui genera persino le illusioni.

Abitare una illusione è possibile: basta abituarsi. A quel punto l'illusione o possibilità, diverrà una 'realtà' per coloro che l'hanno assunta ad un simile livello dell'esperienza.

Le convenzioni, le consuetudini, i codici, il comportamento, gli usi e costumi, le leggi umane e non umane… tutto si basa sulla propria facoltà di vedere e interpretare secondo il dato momento storico/evolutivo personale e di massa, più o meno imposto da altri osservatori, resi possibili nel nome della biodiversità della Vita all’interno dell’Universo…

La molla è un frattale prospettico, che non sfugge all’attualità del Mondo 3d in cui crediamo di vivere in maniera che non ammette dubbi o fraintendimenti, scambiata per unica. Esistono movimenti diversi che sfuggono alla nostra osservazione limitata e basata sull’osservazione diretta degli ‘effetti’ piuttosto che delle ‘cause’. 

Un grande esempio a tal riguardo è il ‘colore’ dato alla free energy dall’attuale modello di Controllo, definita come ‘impossibile’ perché il ‘Moto Perpetuo’ è stato dichiarato sulla Terra 3d inammissibile per via di attriti ed altri fenomeni di arresto progressivo del moto impresso all’origine.

Ebbene, se solo aprissimo un po’ di più gli occhi, potremmo intuire che esistono movimenti così grandi i cui effetti secondari sarebbero sufficienti per essere classificati come ‘free energy’ dal punto di vista dell’umanità. È solo un ‘volere imposto da un modello di Controllo’ che ha allontanato da noi questa assoluta verità. È così semplice da ‘vedere e capire’…

Illusione e concretezza vanno a braccetto. L’osservatore decide come tradurre la loro interrelazione. Questa traduzione si riflette sul manto di ‘realtà’ scoperta ed illuminata e, in definitiva, sul modello di Vita scelto per essere esperimentato. È questo lo ‘scenario 3d’ in cui ci si auto installa attraverso l’intenzione della nascita. 

Una intenzione di auto completamento e di auto conoscenza.

Dipende anche da me, questa illusione di concretezza a cui, tuttavia non sento di appartenere completamente. Questo ‘attrito’ è responsabile di una certa ‘ruvidezza’ dell’esperienza 3d, come se un viaggio in aereo fosse un po’ movimentato a causa dei numerosi vuoti d’aria a cui si va incontro.

Questa ‘non appartenenza’ è allo stesso Tempo una profonda ‘intuizione’ e una ‘immaturità’.

Occorre aumentare la propria ‘presenza’ in termini di focus e centratura, perché ‘nulla è per caso’. Perchè, comunque, in un 'centro', ci siamo sempre. La 'coerenza' dell'anello di contenimento fa la differenza in termini di 'libertà' vissuta a livello 3d: maturità sprituale.

Osservando la Vita con ‘occhi diversi’, più liberi da asservimenti all’abitudine, esattamente come fanno tutti i bambini sino a qualche anno di esperienza nelle 3d.

Con responsabilità e coscienza, altrimenti ogni ‘potere’ acquisito si rivelerà solo ed esclusivamente una ‘leva’ da utilizzare sugli altri al fine di obbligarli alla nostra visione: come da sempre si è mossa la storia umana. 

Una 'serpe a spirale', che ricorda tanto lo spiedo sul fuoco lento che cuoce nel Tempo…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 30 gennaio 2012

Un Progetto che emerge nel tempo.




In questa giornata di fine gennaio, che vede già sciogliersi quella poca neve caduta nel fine settimana, un timido Sole irrompe nella routine stagionale, che riempie il tempo assegnato all’inverno. Un inverno, tutto sommato, mite e scarso in precipitazioni ‘naturali’ d’ogni tipo. 

Qualche settimana fa era scesa a terra quella 'neve chimica’, frutto dell’appesantimento delle particelle di inquinanti nell’aria, a causa di correnti fredde provenienti dall’est Europa. Da quel ‘momento’ ho notato in me una strana costipazione polmonare, caratterizzata da tosse molto leggera ma insistente e ho notato, nella globalità che mi attornia, un’eruzione di virus influenzale

 Sembra che, da dopo quello strano episodio ‘chimico/naturale’, si sia innescato un influsso influenzale diffuso. Che sia questa l’origine delle epidemie annunciate, dagli ‘esperti’, mesi prima che giungano in una nazione?
  
Questo tipo di previsione, logica e razionale ed estranea ad ogni valenza ispirativa sovrasensibile, è molto plausibile se ipotizziamo una Natura artificiale del fenomeno influenzale. Tenendo molto bene in considerazione ciò che afferma il Dottor Hamer, ossia che l’influenza è la fase riparatoria di uno ‘shock’ accusato qualche tempo prima, è tuttavia possibile allargare questo raggio della consapevolezza, ammettendo anche la Natura ‘dolosa’ del bacillo influenzale. 

Ciò spiegherebbe anche il perché di questa ‘prevedibilità’ della malattia influenzale, che non solo si sposterebbe, naturalmente trasportata dall’aria e dalla globalizzazione sociale, ma anche attraverso sistemi di diffusione 'aerosol' controllati all’origine.

Coloro che si ammalano d’influenza, poi, sono inquadrabili nell’ottica di Hamer, ossia come diretto 'sfogo post trauma'; che cosa s’intende per ‘trauma’ o shock? Un evento che ha ‘sorpreso’, un fatto inaspettato, un accadimento ‘strano’, che ha costretto il ‘centro 3d umano’ a fiutare la possibilità di un pericolo per l’andamento esistenziale previsto a livello conscio. 

Questo ‘fiutare’, allargando le narici, provoca delle lesioni interne 'riparabili' attraverso l'atto del secernere muco, ossia proprio quello sgradevole effetto che si forma durante la fase evidente di un'influenza e che viene ‘sedato’ immediatamente attraverso i medicinali Antisistemici e costosi, forniti dall’industria farmaceutica

A tal proposito, se s’intendiamo ridurre quegli effetti sgradevoli della malattia, ricordiamoci del rimedio più efficace ed economico che si possa trovare, forse, anche in farmacia:

tre gocce di acqua ossigenata per orecchio, da ‘assumere’ entro le 14 ore dai primi sintomi influenzali. Non è una leggenda poichè io mi curo così da quando ho scoperto questo principio.

Ciò che non si esprime si imprime, per cui le tracce mnemoniche del ‘trauma’ rimangono incise in profondità, procurando una cicatrice o ‘memoria storica’ in noi. A distanza di un ‘anno’, o in funzione dei cicli 'brevi' individuali, aspettiamoci di tornare a vivere lo stesso trauma e la relativa influenza, che torneremo molto probabilmente a sedare 'artificialmente’.

Ciò spiega l'origine e la funzione delle epidemie influenzali di massa.

Karma e libero arbitrio s’interfacciano, dando luogo a loop complessi, sempre più difficili da comprendere e sciogliere. Anche per questo motivo è prevedibile una diffusione influenzale su larga scala. Riassumendo, le due modalità imperanti di previsione dell’influenza derivano dalla conoscenza di:
  1. una diffusione programmata del virus dall’alto (frattale della neve chimica e delle scie chimiche)
  2. una conoscenza della memoria storica attiva nella società (epidemie influenzali stagionali massive).
Quella neve ‘chimica’, condensata nell’aria dal freddo e caduta per terra, è come se fosse la ‘prova’ che le leggi Cosmiche, miscelate a quelle Planetarie, ci forniscono frattalmente per comprendere certi meccanismi Antisistemici di controllo e drogaggio globale

Quello che intendo portare avanti in SPS è l’innesco dell’antica capacità degli ‘Sciamani’ di poter leggere con convinzione i ‘segni’, che tutt’intorno a noi accadono con vivo senso e come vere e proprie ‘risposte’, o cartine tornasole delle verità, sempre esistenti ad ogni livello della vibrazione d’essere.

Tornare ad essere 'Neo - Sciamani' significa tornare a respirare i ritmi naturali che ci competono, anzi… significa tornare ad essere quello che già eravamo ma molto più ‘ricchi’ di quel valore aggiunto derivante dall’esperienza di Sé intercorsa nel frattempo. Davvero molto più ‘ricchi’…
 
Eruzioni solari, cosa succede adesso?
Sulla Terra starebbe per scatenarsi la più grande tempesta solare dal 2005. Lo rivelano i telescopi che hanno visto il Sole emettere una fiammata improvvisa classificata di potenza M9, cioè appena poco al di sotto della massima energia. Le particelle cariche scagliate verso la Terra sono conosciute come ‘espulsione di massa coronale’, o CME, e dal picco dell’ultimo ciclo solare di 11 anni non se ne era più verificata una così intensa. Le grandi tempeste solari avvengono di solito in seguito a un percorso abbastanza (ma non del tutto) coerente nel tempo.
 
Come scrive The Atlantic, la tempesta solare causerà problemi per alcuni satelliti e renderà più belle le aurore boreali nelle regioni artiche vicino ai poli magnetici della Terra. Su una scala che va da S1 a S5, la perturbazione magnetica in arrivo si colloca al livello S3. Che cosa avverrà nei prossimi mesi? 

Per rispondere, occorre ricordare che nel 1859 si verificò una tempesta solare così potente che i telegrafi funzionavano senza bisogno di batterie. È un po’ come se, per fare un paragone con i giorni nostri, l’aria incominciasse a ricaricare gli iPhone senza bisogno di inserire il trasformatore.
 
Come raccontò al New York Times un operatore del telegrafo dell’epoca, ‘abbiamo osservato l’influenza sulle linee fin dal momento di iniziare le nostre attività, alle 8 in punto, ed è proseguita con una tale intensità fino alle 9.30 da costringerci a disinserire le batterie da ciascuno dei due capi della linea e a lavorare utilizzando la sola corrente atmosferica’. Un operatore di Boston scrisse via telegrafo a un destinatario di Porland: 

Le mie batterie sono disconnesse, e stiamo lavorando con la corrente aurorale. Come ricevi i miei messaggi?’. E la risposta fu: 

‘Meglio di quando abbiamo le batterie in funzione’.
Link

I satelliti che hanno 'problemi', come abbiamo già letto anche in SPS nei mesi scorsi, sono sempre di più:

Un secondo satellite giapponese potrebbe essere stato danneggiato dalla tempesta solare. 'Abbiamo perso ogni contatto con Midori-2: non siamo ancora certi che vi sia una relazione di causa ed effetto con la tempesta solare', ha spiegato Junichi Moriumi, portavoce dell’ente spaziale giapponese Jaxa

Midori-2, lanciato nel dicembre 2002, è un satellite per le osservazioni ambientali. 

Jaxa ha già sofferto danni al satellite di comunicazioni Kodama, spento per precauzione ma che dovrebbe riprendere servizio dopo il passaggio della tempesta. Il rischio maggiore per i satelliti è che le particelle cariche ad alta energia emesse dalla corona solare danneggino i sensori dei computer di bordo…
Link

Le notizie ‘curiose’, lette in Rete, che parlano di batterie dei cellulari che non si scaricano grazie agli effetti della tempesta solare, sono secondo me il ‘mettere le mani avanti’ da parte dell’Antisistema, ossia il pre allertare la massa di una possibilità molto concreta, che dunque non dovrebbe sorprendere più di tanto

È una strategia molto sottile di blindare il senso di meraviglia umana. In realtà cosa nasconde? Nasconde, o tenta di celare, quella più ampia verità inerente all’esistenza della free energy, come effetto naturale e come diretta conseguenza di cause molto più grandi ed incomprensibili per il livello di consapevolezza medio raggiunto.

Se allarghiamo ulteriormente il raggio della prospettiva consapevole del ’panorama’ osservato, possiamo addirittura arrivare ad immaginare il perché la Terra sia 'divenuta' il teatro perfetto per l’inscenamento dell’esperienza umana nelle 3d.

Iniziamo a notare la stessa modalità di ‘fare’, che ancora oggi imperversa sul Pianeta, ossia il ‘distruggi e costruisci’, il cui diretto frattale è il disboscamento progressivo ed inaudito della foresta Amazzonica.

A cosa alludo? Alla scomparsa dei dinosauri. 

Non intendo ora scrivere del ‘come’ siano scomparsi, ma sul fatto inequivocabile che non ci siano più in questo piano temporale e dimensionale. La loro scomparsa avviene secondo la stessa modalità in auge ancora oggi: creare il 'problema' per poi avere la scusa di intervenire.

Questa ‘decisione’ sarebbe intercorsa proprio perché la posizione della Terra rispetto al Sole, e rispetto a ciò che era già accaduto nel reame ramificato del tempo, è ‘perfetta’ per non avere pressochè nessuna manifestazione evidente dell’esistenza dell’energia naturale o free energy ed, al contempo, perfetta per essere idonea alla manifestazione vitale naturale nelle 3d. 

Se andiamo ad osservare la fascia asteroidale tra Marte e Giove, ossia quella relativa all’ex Pianeta Maldek:

il professor Arguelles, basandosi sui suoi decennali studi, sostiene che la razza umana abbia tentato tre volte di abitare il Sistema Solare
  1. la prima volta a Maldek, pianeta che è stato poi smembrato nell'attuale cintura di asteroidi; 
  2. la seconda su Marte e poi, quando anche sul pianeta rosso la vita non sarebbe stata più possibile;
  3. sulla Terra…

Le cronache dell’Enuma Elish, tradotte da Sitchin dalle tavolette Sumere, dimostrano l’esistenza di un Pianeta che è stato distrutto in qualche modo ed in qualche ansa del tempo: Marduk.

I nomi si rassomigliano e, coincidenze a parte, credo per empatia in queste descrizioni, che hanno viaggiato a lungo nel tempo, sino a raggiungerci ancora una volta.

Il viaggio umano verso il Sole è inequivocabile: 

Maldek, Marte, Terra. 

Questo è il frattale che dimostra che tutto è in un ordine perfetto, secondo il campo morfogentico del Piano Divino. Ciò non toglie, tuttavia, che sia intercorsa, nel 'mezzo', un’opera di manipolazione cosciente ad opera di entità parassite, liberamente esistenti nell’oceano della ‘possibilità’, derivanti dalle ‘cantine del Creatore'. 

Liberate nel momento stesso della Creazione, al fine di tornare a conoscersi ancora più a 'fondo' e poter aumentare il ‘valore aggiunto’ delle proprie parti meglio disposte, assemblate, compenetrate, etc.

La ‘scelta’ della Terra in luogo di Marte è stata effettuata per la distanza ‘corretta’ dal Sole.

Ovviamente, il potere parassitario che ha svolto l’opera o ha approfittato di stravolgimenti naturali, ha concepito un piano idoneo al mantenimento della razza umana sotto al proprio controllo, per fini di sopravvivenza, causando lo slittamento Planetario oppure cercando di opporsi con intelligenza ad una forza inarrestabile che procede inesorabilmente verso la Luce: la nostra

Anche a questo 'livello' possiamo notare un miscuglio di forze diverse, che operano vettorialmente secondo potenze, altrettanto diverse, diluite nella prospettiva 3d.

Per comprendere meglio questa miscellanea delle ‘forze’ in gioco, non esiste un preciso termine già impiegato nella nostra lingua, ma un tentativo astratto è stato compiuto nel campo dell’arte dell'immaginazione scritta o fantascienza, come diretta premonitrice di un futuro probabile:

Grok è una parola coniata da Robert Heinlein in un romanzo. Significa comprendere completamente un argomento, succhiarne il significato, assorbirlo e farlo proprio.

Grok è un neologismo della lingua inglese, nato ed usato prevalentemente gli anni sessanta in relazione alla cultura hippie ed ancora in uso nell'ambito informatico, che significa avere assimilato pienamente il concetto. In Italiano viene adattato in groccare.
 
Nello specifico, grok o groccare significa avere completamente compreso, assimilato e fatto proprio, quasi digerito, un argomento o un concetto ed averlo reso parte di sé, per un suo ulteriore sviluppo. Il modo di dire groccare la pienezza indica il compimento del groccare, l'incorporazione finale del concetto.
 
Il verbo ‘grokkare’ fu inventato da Robert Heinlein nel suo romanzo 'Straniero in terra straniera', dove era una parola marziana che significava letteralmente 'bere' e, per senso traslato, figurativamente 'comprendere', 'amare' o 'essere uno con'.
Link 
 
Ciò che mi preme evidenziare, è la possibilità di avere sempre uno ‘zoom’, inerente alla propria vibrazione d’essere o consapevolezza, capace di poter assumere le verità non manifeste, nel nostro caso nelle 3d, nella diretta usufruizione e comprensione delle stesse secondo la metodologia dell’analogia frattale

Un modello di ‘giustizia celeste’ previsto nella coesistenza delle leggi Cosmiche e Planetarie, il cui ‘groviglio’ rende meno evidenti le verità sottintese, ossia la ‘memoria’ spirituale che abbiamo accumulato al di fuori dell’esperienza umana 3d. Grazie a questo ‘zoom’, sempre idoneo e inerente al nostro ‘livello’, è possibile assurgere al 'non manifesto' attraverso la visione del diretto e manifesto riflesso frattale.

Ciò è possibile perché ‘Legge’.

'Il vero senza menzogna, è certo e verissimo. 

Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa una. E poiché tutte le cose sono e provengono da una, per la mediazione di una, così tutte le cose sono nate da questa cosa unica mediante adattamento

Il Sole è suo padre, la Luna è sua madre, il Vento l'ha portata nel suo grembo, la Terra è la sua nutrice. Il padre di tutto, il fine di tutto il mondo è qui. La sua forza o potenza è intera se essa è convertita in terra. Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dallo spesso dolcemente e con grande industria. 

Sale dalla Terra al Cielo e nuovamente discende in Terra e riceve la forza delle cose superiori e inferiori. 

Con questo mezzo avrai la gloria di tutto il mondo e per mezzo di ciò l'oscurità fuggirà da te. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida. Così è stato creato il mondo. 

Da ciò saranno e deriveranno meravigliosi adattamenti, il cui metodo è qui. È perciò che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, avendo le tre parti della filosofia di tutto il mondo.
 
Ciò che ho detto dell'operazione del Sole è compiuto e terminato'
Tavola smeraldina di Ermete Trismegisto 

Per mezzo di ciò l'oscurità fuggirà da te. È la forza forte di ogni forza: perché vincerà ogni cosa sottile e penetrerà ogni cosa solida…
 
Non mi hanno mai parlato più chiaramente di adesso questi scritti ‘ermetici’. Una volta possedute le 'chiavi', esistenti ad ogni livello della vibrazione per 'adattamento', tutto diventa interpretabile secondo la lunghezza d’onda più opportuna e, comunque, sempre inerente al livello della vibrazione di colui che ‘osserva’.

Il segnale si ‘apre’ e si decodifica in funzione del livello dell’interrogazione, ricordando la fioritura di una Rosa.


Segnale dopo segnale, verità dopo verità, il cammino procede secondo un ‘senso’ e una ‘direzione’ non-scritti ma ‘caldeggiati’. Il raggio traente del Piano Divino è cosparso del ‘Tutto’ e nel ‘Tutto’

È possibile percepirlo come un calore a cui abbiamo dato il nome di ‘Amore’; un 'calore' di cui sappiamo ancora veramente poco.

Grok...

Amami, anche se io non ti amo.
Amami, anche se non merito l'Amore.
Amami, anche se io non so amare
e amami anche se non esiste l'Amore.
Mary Treadwell

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com