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lunedì 4 aprile 2016

Onore al merito.



Si parte, quest’oggi, con un po’ di citazioni.
Poiché esse descrivono e sono descritte, secondo l’atteggiamento di chi “le trova”, piuttosto di chi “le forgia”.
Cioè, esse servono come una sorta di bussola, in un universo (o reale manifesto) già orientato di suo.
E che cosa indicano? Molti aspetti diversi, eppure tutti insieme convergenti sulla configurazione del “qua (così)”.
E, in questi “aspetti diversi”, c’è anche 1) il segnale portante e 2) il segnale potenziale, riferito ad ogni singolarità umana (per limitarsi agli umani, a Filtro di Semplificazione attivo).
L’1) è AntiSistemico by Dominio (dominante). 
Il 2) è molto più “intimo e profondo (originale)… qualcosa che puoi ancora intuire, ripensando alla tua nascita (manifestazione), momento nel quale “eri, sei (‘è’)”.
Il tuo potenziale è un punto di ancoraggio, come una sorta di cordone ombelicale tagliato alla nascita; motivo per il quale, inizi ad agganciare il segnale portante “locale” (quello che ti sembra di ricordare comeunico).
  
Dunque, per mezzo di quale “lente” riesci a “deformare il tuo potenziale”?
Per mezzo di quella “inconscia”, ossia, per mezzo di un comportamento che deriva da un “atteggiamento altrui”, che riassumi in qualità di raggio traente e luce del faro.
Quale “atteggiamento altrui”? Quello dominante “qua, così”.
Cioè? Quello che “non esiste, ma c’è”. Motivo per il quale, non ne puoi nemmeno parlare con nessuno. Perché ti prenderebbero per “pazzo”, e i primi a farlo sarebbero proprio “coloro che ti vogliono più bene”.
La strategia in gioco è, semplicemente, perfetta. Tanto di cappello. Onore al "merito".
   

giovedì 31 marzo 2011

Succederà questo…





Mondo Tridimensionale Terra Antisistemico: succederà questo…

Mentre assistevo alla visione del film Equilibrium sono stato colpito, come da una freccia o da una lancia, in realtà da una fitta di consapevolezza. Che sia stata una voce, un sussurro di una Guida, o il mio libero sentire… non importa; importa solo che questa ‘visualizzazione’ sia giunta. Fra poco, ciò che proverò a 'descrivere' non costituirà certo una ‘novità’, perché l’ho già letto da qualche parte, tuttavia la 'novità' consiste nel fatto che è un mio 'traguardo', un mio sunto o una mia summa di ciò che fa parte del mio Universo, interfacciato all’Universo globale. 

Quando un individuo raggiunge una ‘convinzione’ dettata dalla sincronia degli eventi, delle coincidenze, del lasciarsi andare a ciò che fluisce ancora liberamente, ebbene... quel risultato terrà certamente in considerazione anche quello che ha potuto imprimersi nell’inconscio, ma non solo quello. Ecco quanto.
 
Andiamo verso la ‘costruzione’ di un mondo sempre più globale, perché le spinte della legge d’ottava vanno in quella direzione. Sia il Piano Divino che l’Antisistema spingono in quel senso, anche se per modalità intime diametralmente opposte. Quindi, globalizzazione sempre più marcata. Il ritorno di fiamma dei regionalismi e dei nazionalismi è solo un fuoco di paglia, che comunque costituisce una modalità di lenta prosecuzione della memoria storica e di un rilascio non totale delle tradizioni: diciamo che sono onde secondarie che potranno o meno estinguersi in funzione degli eventi preponderanti futuri. Ora, la storia deviata ci racconta di episodi chiave che hanno contraddistinto il percorso filoguidato dell’umanità

Episodi chiave sono sempre accaduti ad intervalli più o meno regolari. Per rimanere al XX e al XXI secolo, posso citare lo scoppio delle due guerre mondiali e l’11 settembre 2001. Teniamoci molto ampi come portata e risonanza del fenomeno. Il frattale espresso della globalizzazione è l’esistenza inerziale dell’Uno: da lì si viene e lì si torna. Quei 3 'episodi' sono stati contraddistinti tutti da fatti che hanno costituito l’innesco, acceso la miccia dei conflitti. Quali sono questi fatti? 

Un assassinio, una invasione e un attentato. 

Questi sono i fatti accertati e sotto gli occhi di tutti attraverso la santificazione della storia deviata. In realtà, dietro, si nasconde un potere che ha spinto intenzionalmente per giungere sino a quei 3 episodi. Un potere bancario/esoterico, ad esempio. Il motivo che ci viene rivelato dalla contro informazione è legato al business ed alla sete di comando sempre maggiore sulle masse. Ma, ancora più dietro, si annida un altro potere più ‘sottile’, puramente esoterico che non sappiamo dove abbia la ‘testa’, ossia se sconfina addirittura nella sfera extraterrestre, ma non importa, perché dietro ancora esiste l’Antisistema che punta solo ed esclusivamente a mantenere il genere umano alla ‘deriva’ di se stesso per assumere, aspirare da lui tutta l’energia di sopravvivenza che gli serve per ‘andare avanti’

È dunque una questione ‘energetica’ che spinge l’umanità a girare in cerchio: energia vitale e studio 'sottile' dell'uomo.

Oltre L’Antisistema esiste il Piano Divino, per cui anche l’Antisistema ha un senso: perlomeno quello di permettere al genere umano, schiacciato contro le proprie paure, di autoeducarsi attraverso la ‘sofferenza’. Il perché è subito detto: il genere umano è il Creatore distribuito in ogni ambito della Creazione. Il motivo è ‘conoscere se stesso’, e cosa si annida dentro le proprie profondità inesplorate. Frattale chiama frattale…

Cosa hanno rappresentato le crisi economiche, provocate ad arte dalle banche centrali, gli attacchi a Pearl Harbour e a New York? Le due facce della stessa medaglia: altro che dualità! 

Dietro a questi atti drammatici c’è un solo volere ed un solo potere unificato. Ogni evento accaduto ha sempre avuto un perché occulto ed ogni evento è sempre servito per eseguire una certa azione, una certa parte del Piano. Le invasioni dell’Iraq e dell’Afghanistan hanno la stessa matrice dell’invasione dell’Europa nella prima e seconda guerra mondiale. Saddam come Hitler. E adesso? Leggiamo questo articolo, gentilmente postatomi dall’amico Carlo, che ringrazio: 

Gheddafi, Finmeccanica, petrolio, acqua e Dinaro...
Gheddafi e la Francia.
Per circa 3 anni il presidente sionista francese, Nicolas Sarkozy, si è occupato personalmente, assieme al suo staff, di due colossali affari con la Libia: la vendita di una intera flotta aerea da combattimento e un mega investimento per costruire centrali atomiche a Tripoli e dintorni. Tutto ovviamente di marca francese! Stiamo parlando di affari da centinaia di miliardi di euro. Questi contratti nessuno di noi ovviamente li ha visti, né tantomeno Sarkò.
Di volta in volta infatti il dittatore libico ha sostituito le aziende francesi con aziende russe e anche italiane, facendo schiumare dalla rabbia il presidente francese. Ecco perché a fine novembre scorso, il presidente francese inizia una controffensiva mediatica verso Gheddafi.
Casualmente, proprio in quei giorni, arriva a Parigi con tutta la famiglia, uno degli uomini più vicini al colonnello libico, Nouri Mesmari, capo del protocollo di Gheddafi.
Mesmari chiedendo asilo politico per sé e la famiglia è diventato, da allora, il più prezioso collaboratore di Sarkò, svelando segreti militari ed economici della Libia
A guerra iniziata, sempre casualmente, il primo obiettivo dei caccia francesi è stata la flotta aerea libica, composta da 20 aerei tutti russi (Mig21-23 e Sukhol22), come pure da 40 elicotteri, sempre di produzione russa... 
 
Gheddafi e l’oro.
Dopo che la Cina ha annunciato il conio dello Yen d’oro si sono alzate strane voci sul sistema aureo del Medio Oriente. Non a caso il principale iniziatore e fautore del pagamento senza dollari né euro è stato proprio Gheddafi, il quale ha fatto appello al mondo arabo per adottare una valuta unica: il dinaro d’oro!
Il colonnello libico ha anche proposto di creare uno Sato Africano Unito che conti 200 milioni di persone!
Questo ovviamente non s’ha da fare e infatti secondo il sionista Sarkò: “i libici hanno attaccato la sicurezza finanziaria del genere umano”!
Gheddafi in pratica ha deciso di ripetere i tentativi del generale francese De Gaulle, di abbandonare l’uso della carta igienica americana, chiamata dollaro, e tornare all’oro. Verso la metà degli anni 60 infatti il generale De Gaulle con l’aiuto di un influente monetarista francese, Jacques Rueff, denunciò la pericolosa egemonia del dollaro, proponendo per questo il ritorno all’oro come mezzo di regolazione delle transizioni internazionali (abbandonò anche la NATO).
 
Molto probabilmente Gheddafi stava attaccando il principale potere della moderna democrazia sionista: il sistema bancario internazionale
 
Gheddafi e l’oro nero.
Secondo le ultime ricerche, la Libia risulta avere un capitale incalcolabile di greggio e gas. Non solo, il petrolio che possiede è di ottima qualità perché raffinarlo costa pochissimo, cosa questa rarissima in natura. Stiamo parlando di circa 44 miliardi di barili. Inoltre la Libia, a differenza degli altri paesi africani non è indebitata con la Banca Mondiale o con il Fondo Monetario Internazionale, quindi Gheddafi può dettare le condizioni e non subirle.
Il petrolio della Libia finirà nelle mani dell’inglese British Petroleum (che dopo il disastro ambientale non naviga in buone acque), della francese Total e dell’americana Chevron.
L’italiana ENI è fuori! L’Eni infatti perde le concessioni a favore della BP, Chevron e Total. 
 
Gheddafi e l’oro blu.
La Libia, oltre all’oro nero e al gas è ricchissima di acqua, l’oro blu. Sotto i piedi di Gheddafi, sembra esservi un mare grande quanto la Germania, una riserva blu grande almeno 35.000 chilometri cubi.
 
Gheddafi & Unicredit.
La Central Bank of Libya, ha in portafoglio il 4,99% delle azioni dell’Unicredit e insieme alla Libyan Investment Authority – che detiene il 2,59% di Finmeccanica di cui è il secondo azionista - ha raggiunto il 7,58% del capitale di Unicredit. 
Per tanto oggi, la Libia è il primo azionista di Unicredit!
 
Gheddafi & Finmeccanica.
Non tutti sono al corrente che Finmeccanica è una delle principali aziende mondiali che si aggiudica ogni anno miliardi in commesse con i vari governi occidentali.
Nel 2007 il Pentagono, sede della Difesa statunitense, ha commissionato a Finmeccanica la fornitura del valore di 6 miliardi di dollari per la costruzione di 145 velivoli per l’esercito e l’aeronautica. Nel quinquennio 2011-2016 sempre Finmeccanica si è aggiudicata un contratto del valore di circa 570 milioni di sterline con il Ministero della Difesa Britannico. Dal 2008, dopo l’acquisizione dell’americana Drs, Finmeccanica è uno dei principali fornitori del Pentagono e dal 2009 Gheddafi è entrato nel gioco acquistando le azioni di Finmeccanica.
Gli Stati Uniti d’America sono molto preoccupati per questa pesantissima ingerenza libica nei loro sporchi affari economici e guerrafondai
 
Conclusione.
Dopo tutto questo, viene da sé, che il colonnello non poteva rimanere nel suo trono dorato per molto tempo ancora. A questo punto è importante non farsi confondere le idee dalla propaganda vergognosa del Regime mediatico: in Libia non c’entrano nulla le sommosse popolari, i movimenti o le rivolte.
La Libia NON è la Tunisia, NON è il Marocco o l’Egitto!
L’intervento criminale guerrafondaio di Francia, Inghilterra Usa e Italia era in programma da tempo e non dopo le recenti sommosse radiocomandate.
I motivi sono assai diversi, ma il filo conduttore è sempre lo stesso: interessi economici!
Da una parte Gheddafi ha commesso il grosso errore di ficcare il naso negli affari sporchi anglostatunitensi mediante Finmeccanica, dall’altra il colonnello nel corso degli ultimi anni si è fatto alcuni potenti nemici tra cui Israele, Usa, Francia e Inghilterra. 
 
Non si può scardinare il sistema monetario internazionale senza pagarne conseguenze pesantissime
 
Ultimo ma non per importanza, la Libia possiede allettanti e ricchi giacimenti (petrolio di ottima qualità, gas, acqua dolce e perfino uranio nel sahara libico). Tutto questo, per gli squali e gli avvoltoi mascherati da banchieri internazionali, è grasso che cola.
Ricordiamo che i banchieri internazionale sono gli unici che guadagnano miliardi di dollari da guerre, carestie, disastri naturali e artificiali, attentati, terremoti.
Da www.disinformazione.it 
  
Fenomenale analisi di Marcello Pamio. Ma non fermiamoci qua. Questo frattale serve per capire com’è la ‘procedura’ attuata dal Controllo. Si crea un ‘caso’ internazionale, tra i tanti a disposizione mantenuti in fresco o in caldo per ogni evenienza futura. È stato il turno della Libia. Le ondate di ‘malcontento’ sono artificiali. Il prezzo del pane non può essere un errore del Controllo. Non esiste errore

C’è un’altra intenzione sotto: sempre. 

Osserviamo cosa è successo in questa ondata di guerra verso la Libia, in questo intervento internazionale della coalizione, richiesto esteriormente addirittura dal popolo libico

La risoluzione Onu è giunta alla velocità della luce. 

Rispetto alla velocità notevole con la quale si espresse, l'Onu, ai tempi dell’11 settembre 2001, questa volta possiamo dire che si è battuto il record mondiale di velocità. In fondo si parla di bombardare un paese autonomo, ‘libero’, e poi di ‘invaderlo’ in ampie modalità. Eppure la velocità è sempre maggiore. Ecco il punto.

Dall’11 settembre 2001 la velocità di approntamento di una forza internazionale di 'guerra' è sempre maggiore. Perché? Perché la massa, l’opinone pubblica è abituata dal ‘precedente’. Sfondata una porta non si torna indietro, nemmeno Einstein in realtà lo ha fatto. Il popolo è abituato, vaccinato, educato a ‘sopportare’ questa modalità del fare. 

E la prossima volta sarà addirittura normale fare in questo modo. Le crisi scoppiano ad arte e servono per muovere interessi ‘particolari' ed abituare inconsciamente la popolazione alla prossima e più grande 'mossa'. Dove si sta andando?
 
Torno alla mia ‘visione’ di ieri. Succederà qualcosa…

Ci vorrà qualcosa di ‘unico’ per raggiungere un dato livello! 

Ecco la frase che mi è balzata in testa ieri. Una voce. Una fitta. Un monito. Un avvertimento. Un urlo. Un sussurro. Una certezza!
Mentre assistevo alla visione di Equilibrium, mi si aprivano gli occhi. Avevo letto, il giorno prima alcuni articoli di Hacker che mi avevano veramente colpito, e 'tutto insieme' mi si è formata una chiara visione degli eventi futuri

Sì, ‘cose’ relative al futuro. Il futuro è scritto nella misura in cui non si cambia la direzione intrapresa. Per cui ho letto il futuro che è scritto dall’Antisistema e non certo l'intento dello Spirito globale umano. 

La cosa certa e chiara è che per raggiungere la fase finale che porterà alla densificazione del nuovo ordine mondiale, dovra accadere qualcosa di eccezionale.

Qualcosa di talmente ‘vasto’ che la popolazione mondiale ed i Governi mondiali non esiteranno a dare ‘mandato’ ad una coalizione internazionale di agire indisturbata secondo ogni modalità possibile ed immaginabile. A quel punto, l’ordine imposto sarà molto simile al coprifuoco ed alla legge marziale. Le persone verranno ’marchiate’ e controllate da dentro e da fuori, cosa che già oggi succede, ma a quel punto sarà a norma di legge

Cosa accadrà non lo posso sapere. Sarà qualcosa di eccezionale, qualcosa che farà apparire il crollo delle Torri Gemelle come la caduta di una torre di Lego fatta da un bambino.

Lo so che sto irrorando emozioni negative, ma non posso esimermi, vista la portata del 'segnale' che mi ha raggiunto. Le variabili sono due, secondo me:
  1. l’apparizione di una società extraterrestre
  2. una svolta globale della comunità umana.
Ma se raggiungiamo quel livello sopracitato, la seconda variabile mi sembra francamente irrealizzabile, almeno in tempi stretti ed accettabili, mentre la prima variabile rimane quella più probabile’. Incredibile, vero? Vorrei scrivere molto altro ma forse è meglio fermarmi qua.

Il Controllo è stato autorizzato dalla massa ad agire, tramite gli episodi provocati nel passato. Oggi è tutto più semplice e veloce. Però servirà un fatto molto evidente per infliggere la nuova mossa, quella che condurrà il Controllo ad assumere i panni ‘densi’ dell’amministrazione pubblica ed evidente dell’intero genere umano. Lo si capisce da come tutto quello che non rema in quella direzione, venga spazzato via senza pietà e senza l’intervento di praticamente nessuno al Mondo

C’è la volontà di spingerci sino a quel punto? 

Allora accadrà certamente, perché quando accadrà l’evento, sarà la popolazione stessa a chiederlo. Di questo possiamo esserne sicuri. Come si ‘sposa’ tutto ciò con quanto scritto precedentemente in questo Blog? Alla perfezione direi. Questo scenario 3D può solo oscillare tra un massimo ed un minimo e mai trascendere la sua funzione tridimensionale autoeducativa. L’Ascensione riguarda quella parte del ‘raccolto’ che è pronta. il resto continuerà ad oscillare dando luogo ai cicli della storia Antisistemica. 

Secondo me l’occasione del 2012 potrebbe essere utilizzata per generare un qualcosa di epocale proprio allo scopo evidenziato. Quel qualcosa potrebbe anche essere un ritenuto fenomeno naturale, come ad esempio il terremoto e relativo tsunami accaduto ultimamente in Giappone.  Si dice che sia stato provocato da Haarp. È solo complottismo? Sono solo parole vuote? La tecnologia in mano al potere del Controllo è inimmaginabile, è sufficiente vedere cosa ci hanno permesso di possedere nelle nostre case, per capire quanto siano avanti rispetto alla massa. 

Facciamoci una bella 'meditata' per favore.

Ma, in realtà, cosa possiamo fare? Secondo me, quasi nulla per fermare questa ‘avanzata’. Non la si può più fermare se non accade un qualcosa di altrettanto eccezionale. Però oguno di noi può percorrere il proprio percorso spirituale e ‘conoscere se stesso’. 

Solo in questo modo può sperare di lasciare questo piano e questa dura versione delle ‘cose’. L’Ascensione è la nostra unica via di uscita. Questa versione del Mondo è fatta e concepita solo così e serve proprio che sia fatta e concepita così…

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

giovedì 23 dicembre 2010

L'apparenza dello HuBit.





Cosa sta sperimentando l’unità d’informazione umana (Human Bit o HuBit / l'unità di misura dell'informazione codificata e strutturata in un sistema corpo-mente-spirito) nel proprio viaggio nel tempo della Creazione? 

Il “Tutto” o l'apparenza del Sè riflesso.

Ciò è dimostrato dal grande numero di umani presenti sul pianeta e da ciò che gli umani sono stati capaci di generare all’insegna della “logica” della biodiversità: un grande numero di sogni individuali e collettivi intessuti nell’arazzo della poliedricità dell’Essere.

Il detto recita: paese che vai, usanze che trovi.

La globalità è per sua Natura collegata da punti in comune, in grado di racchiudere vasti “territori” all’insegna di un’unica “bandiera”, proprio come la presenza immateriale del concetto di Stato. Un reame, un impero, una nazione, una regione, un quartiere, una famiglia, e così via… 

Ma, nella concretezza dei fatti, cosa può essere classificato come "globale" se non l’unico collante della Spiritualità a-religiosa? Ogni tipo di “unione” di cui si è onorato l’uomo, nel corso dei millenni, è direttamente dipesa dalla propria necessità di sopravvivenza di fronte alle avversità dello scenario 3D che lo ha ricevuto. Ogni unione umana è una necessità primaria. Ogni unione umana dipende da istinti antichi di preservazione della Specie. 

Questo tipo di unione risponde al richiamo dei campi morfologici che guidano, come un raggio traente, l’evoluzione dell’esperienza in Terra. 

Step by step ci avviciniamo, tuttavia, ad un tipo diverso di unione, molto simile a quella grande orchestrazione sinfonica che è racchiusa entro la nostra fisicità. Mi riferisco a quella strutturazione cellulare che ci scolpisce periodicamente nel reame delle 3D, sottintendendo al volere impresso nelle memorie e nell’intelligenza di ogni microstruttura organica e nel sistema di corpi sottili da cui "fuoriusciamo", come una sorta di Matrioska

È nel nostro Dna ridefinirci ad ogni istante: cambiamo ad ogni istante.

Stiamo parlando di una unione invisibile di interi “mondi” per permettere ad un singola entità umana di “vivere”. Da questa funzionalità intrinseca deriva il nostro “senso di protagonismo”: il nostro Ego.

È come essere al comando di un potente mezzo che è stato affidato proprio al singolo individuo. Il primo aspetto da superare, per imparare a guidarlo al meglio, è proprio superare quel senso di protagonismo reo di mantenere l’entità ferma a farsi scattare fotografie in piedi sulla cappotta del veicolo, sorridendo e gonfiando il petto d’orgoglio… Godendo della fama, della stima, del senso delle aspettative… Senza mai in realtà partire.

La linea di “frontiera” dell’esperienza umana è ampliata ogni giorno, proprio dal grande numero di umani presenti. E non mi riferisco solo all’esperienza in Terra…

Cosa sappiamo di un organismo che, per effetto della globalità planetaria nascente, viene trasportato dal proprio “mondo” in un altro? Nulla, se non quello che impariamo attimo dopo attimo, anche a scapito di grossi errori e drammi. 

In questo senso trascendiamo l’impulso originario di sopravvivenza della specie, ritenuta altrui, quando prendiamo un organismo vivente in un Continente, perfettamente adattato, e lo forziamo, per vari motivi, a trasferirsi in un altro Continente. Un esempio? Eccolo: 

La Stella di Natale: bella colorata e minacciosa.
Effetti collaterali del Natale: prurito, bruciore agli occhi, alla bocca e alla faringe, eritema. E ancora: nausea, vomito, diarrea, perdita di coscienza. Soggetti più a rischio: bambini e cani. Come può la più docile delle festività avere effetti tanto nocivi sul corpo umano?
Il colpevole in questi casi va cercato tra le mura domestiche, ma non è il maggiordomo, come quando si gioca a Cluedo. Dovete guardare alle sue spalle: quell’innocua, colorata, immancabile Stella di Natale che ogni Natale abbellisce nel nostre case e che, a dispetto del nome e del periodo dell’anno, ha origini tropicali. La sua provenienza infatti è l'America Centrale. E’ una tipica pianta ornamentale di alcune regioni del Messico, per esempio. In Europa arriva però carica di colori squillanti e cattive intenzioni.

L’Euforbia pulcherrima, questo il suo nome scientifico, può essere tossica

La colpa è di una cosa chiamata triperpene, una sostanza contenuta nel fusto e nelle foglie. Fa male se ingerita o anche solo toccata. Certo, per sprigionare i suoi nefasti effetti, deve prima essere estratta dalla pianta. E qui entrano in gioco cani e bambini. Non sarebbe certo la prima volta che assaliti dalla febbrile curiosità di sapere 'cosa c’è dentro' o solo per attirare la vostra attenzione, sfasciano oggetti di ogni valore e provenienza.
Ma a differenza di quella preziosa anfora che conservavate come ricordo imperituro di un viaggio in Mali, la Stella di Natale sa come difendersi. Quindi, il consiglio per risparmiarsi questo fastidioso effetto collaterale delle sante feste è mettere la vostra Euphorbia pulcherrima fuori dalla portata di dita curiosa e fauci spalancate delle bestiole di ogni specie che avete in casa.
Ora che abbiamo capito come neutralizzarla, passiamo al come averne cura. Tenetela tra i 14 e i 22 gradi: anche se fiorisce d’inverno, è pur sempre una pianta tropicale. Per dare il meglio di sé, è però meglio tenerla al buio per gran parte della giornata (è tra le piante brevidiurne, motivo per cui fiorisce nei mesi invernali). Il massimo di ore di luce che può sopportare ogni giorno è otto. Cercate anche di risparmiarle troppa luce artificiale: non la gradisce.
Da Yahoo

I motivi di questo trasloco forzato risiedono esclusivamente nella sete commerciale umana, nel parallelismo dei festeggiamenti del Natale e di un pensiero colorato da regalare: come sono belle quelle foglie rosse, in tinta con le tende e gli orpelli che invadono gli ambienti domestici, vero?

Quella pianta è un essere vivente, non è stata prodotta in una fabbrica cinese. Quella pianta non ci urlerà in faccia che la stiamo uccidendo, che la stiamo perlomeno maltrattando. No. Il senso della nostra azione risiede nella mancanza di consapevolezza che l’intero ecosistema è vivo. Riusciamo a mettere cartelli di “non calpestare le aiuole” solo perché l’occhio deve poter godere di un manto verde perfetto, così come nella scelta di un frutto al supermercato, cerchiamo quello magicamente levigato, luminoso, senza ammaccature o gibbosità. Non importa se poi gustandolo, al primo boccone finisce nella spazzatura.

Nella società dell’apparenza è l’apparenza che domina.

“L’opera (il ‘Dottor Faust’ di J.W.Goethe) ha in sé tutti i requisiti per potersi addentrare con fiducia nella riflessione proposta, perché come sappiamo, narra le vicissitudini di un uomo che per amore del sapere, sperimenta di persona ogni bassezza umana, arrivando al punto di sacrificare la propria Anima pur di raggiungere lo scopo finale.
Alle comuni menti può sembrare sacrilego meditare sul Santo Natale partendo dal corrotto personaggio del Faust, ma questo, è solo ciò che appare”.
Da Piccola riflessione sul significato Esoterico del Natale Cristiano e la venuta o rinascita del nuovo "Uomo" di Sergio De Ruggiero

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro