Visualizzazione post con etichetta Interfaccia Frattale Espansa.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Interfaccia Frattale Espansa.. Mostra tutti i post

venerdì 28 luglio 2017

Immagina che… (1) L’interfaccia.



Salvare il mondo da chi sta salvando il mondo…”.
Manhattan
Cade un tabù: la prima pubblicità di sex toys è in onda sulle reti nazionali
Link
Tu non sei “così”. Ti dipingono “così” e, nel tempo, lo diventi “qua, così”
Chiunque arrivi prima, stabilisce le regole. È valso per tutte le civiltà, pertanto, ritengo che la domanda più grande da prendere in considerazione sia ‘chi volete che abbia il controllo dello Spazio?’…”.
Il diritto di contare
Il “controllo” è, dunque, ciò che più conta. 
Ossia, qualcosa che non prende minimamente in considerazione il valore universale “giustizia (ad angolo giro)”, perché… per giungere al controllo - così come quando si è in guerra - “vale tutto”.
Nel film si parla di “per assicurare la sopravvivenza dell’umanità…”. 
Questi luoghi comuni tendono a piallare anche e sopra a tutto la “tua” mente “qua, così”.
Segui il ragionamento, secondo l’atteggiamento più consono alla decodifica dell’informazione ambientale, riflessa dalla memoria frattale espansa:
la domanda più grande è…
quindi
la portata, l’estensione, la giurisdizione, l’influenza, la dominante, etc. di qualsiasi “ambito”, che ne determina anche l’efficacia su tutto ciò che è auto contenuto al suo interno (un tipo di appartenenza scambiat3 per “naturale o nativa”, poiché immanifest3 anche se sempre compresente).


martedì 29 marzo 2016

“Lanormalità” stranamente, ma non casualmente, al potere (3)



Ecco un elenco di “cose strane” percepite, nell’indifferenza generale, come normali/fantasiose.
Molte delle persone, se le guardi con attenzione, non sono grasse. Sono sovrappeso. Molto spesso, da vestite, sembrano “in linea”. I chili di troppo si concentrano sempre negli stessi “punti”. Se, costoro, dovessero fare uno sprint, una corsa al massimo della loro velocità – per salvarsi la vita – morirebbero dopo pochi metri, a causa di un infarto, oppure si fermerebbero quasi subito, lasciandosi travolgere dall’evento.
Anche i più giovani rispettano questa “regola”, e più vanno avanti con l’età… rispettano anche la “tradizione” di concedersi, per svago, moda, dieta mediterranea, pubblicità, tendenza oltreoceano, gola o possessione… a tutte quelle “arti/usi e costumi”, che polarizzano il vivere d’insieme, scandito dall’orologio atomico globalmente sincronizzato.
Una persona vestita, sembra “altro” rispetto a “com’è al di sotto”. E, persino, svestitasembra altro rispetto a “com’è al di dentro”. La cosa curiosa è che, anche se si sottopone ad una radiografia, ciò che si vede dentro non corrisponde a “com’è ancora più dentro”.
È la radio che fuoriesce dalla musica. O il contrario? Chi può dirlo?