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martedì 24 ottobre 2017

Al centro portante del significato. Al di là di ogni necessità di trasformazione e cambiamento.



Al mondo, seppure “qua (così)”, ci sono già tutti gli “strumenti” per accorgerti dell’autentica e sostanziale “forma”, che gli è stata data e che, dunque, il “mondo” ha dovuto prendere; ovvio che, chi ha una simile “influenza (potere)” non sei tu. 
È, altrettanto ovvio che, il “chi” continua a riecheggiare nell’ambiente globale, seppure non abbia alcuna intenzione di venire ad emersione (dato che è “sommers3”) - in ogni “caso” - la sua “opera” lascia continuamente segni, tracce, indicazioni utili a… risalire la corrente sino “a monte”, etc. 
Certamente è così, perché esiste (c’è) un “marchio” su/in questo mondo. E, come tale, ogni marchio lascia sempre (sempre) il “segno”
Questa evidenza è, però, nel significato di ciò che continua a succedere, non visto che “si tratta di una memoria (quella originale frattale espansa)”.
Se (se), all’opposto, credi di cercare le “prove” per “dimostrare” che… (la realtà manifesta “qua, così” è ingiusta e, quindi, cerchi una tale colpevole compresenza)… allora (allora) “campa cavallo”, qualora decidessi di provare e dimostrare ciò, attraverso la strumentazione “offerta” dalla legge AntiSistemica.
Ed eccoti a quella sorta di paradosso logico, che si auto ricava “riunendo i puntini”, alias:
al mondo, seppure “qua (così)”, ci sono già tutti gli “strumenti” per accorgerti
campa cavallo”, qualora decidessi di provare e dimostrare ciò, attraverso la strumentazione “offerta” dalla legge

mercoledì 26 aprile 2017

Il “marchio” è sempre riportato.



Ci ritroviamo dall'altra parte di qualcosa che non abbiamo mai scelto…
Quello non ero io. Era lui…
Si comporta così di default”.
Mr. Robot
Scrivere, citare, riportare, trovare, ricordare, dimostrare, etc. è un “esercizio” molto complesso se (se) l’ambiente è rinchiuso in se stesso, se non lo permette, se non è previsto, se (se) esiste una in-certa compresenza soprattutto immanifesta e – dunque - dominante.
Dimostrare questa verità (assolut3) è come… “scoprire un nuovo mondo”, nella sostanza, poiché “quest3” cambia tutte le “carte in tavola”:
ancora “qua” ma “non così”.
Senza alcuna necessità di una nuova “terra promessa”, né via di fuga di ogni e qual tipo.
Facendo perno (focus) su di (in) te, la realtà manifesta viene riscoperta come estremamente “plasmabile”:
risponde, di conseguenza… (è la giurisdizione dominante - grande concentrazione di massa - che te lo impedisce di "vedere/fare", anche se potenzialmente è sempre possibile).
Or dunque, che cosa (chi) “è” – allora – la creazione?
È, persino, ovvio:
 “è” la stessa, risoluta, in-dimostrabile, dominante.
Perché non la prendi in considerazione? 

mercoledì 14 ottobre 2015

Una diversa manipolazione del reale manifesto, a partire da te.


Come riassumi ciò che ti dicono esistere in una certa forma?
Tre “cose”:
  1. se vivi sotto ad un “effetto cupola”, il reale manifesto sembra funzionare secondo determinate leggi “naturali” che, in realtà, sono gli effetti collaterali di quello che è – lungi dall’apparire – un “impianto di condizionamento” (causa a monte, sorgente di radioattività, carico influenzante dell’imprinting). Qualcosa che, a sua volta, è un fenomeno reale fisico e, dunque, esistente tanto quanto te, che sei a “sua immagine e somiglianza
  2. SPS utilizza intenzionalmente le “notizie di giornata”, che i Media contribuiscono a diffondere anche nel Web. Ciò non significa che, allora, SPS è controllabile indirettamente ma, significa soprattutto che… SPS ha la proprietà di estrarre valore aggiunto, anche dal “tentativo altrui di controllare tutto ciò che consegue alla propria compresenza dominante; a questo punto… quasi per intero, tutto ciò che accade a valle”
  3. in quanti modi puoi ritrovarti sempre dalla “parte opposta”, relativamente alla “migliore prospettiva, dalla quale puoi godere dell’autentico messaggio frattale espanso, corrispondente allo strato/stato di verità, sottaciuto dal potere dominante? In quanti modi? Immagina una normale etichetta, apposta all’interno di una t-shirt. Questa ha due versi di lettura, ossia, due possibili stati (1) dritto e (2) rovescio. Quindi, tu puoi leggerla tenendola al rovescio e decidendo secondo quale orientamento (alto/basso) posizionarla. Cioè, esistono altri due stati di (3) dritto/alto e (4) rovescio/basso”. Non solo. Infatti, se decidi di tenerla voltata dall’altra parte (quella “giusta”, quella dove le scritte ti appaiono correttamente leggibili) sei ancora alle prese con altre due possibilità di (5) dritto/sopra e (6) rovescio/sotto. Addirittura, se l’etichetta in questione ha la possibilità spaziale di riportare scritte anche in verticale, allora i versi di lettura si moltiplicano per due. E se la stessa etichetta ha uno spessore, allora le facce scrivibili si moltiplicano ancora per due o, addirittura, per quattro. Che cosa significa tutto ciò, a livello frattale espanso? Che sei confuso/a, smarrito/a, nel dubbio e costantemente alle prese con "manufatti lavorati ad arte" perché concepiti ad arte. Che necessiti di un orientamento specifico per “leggere, capire, acquisire stati di verità”. Che la verità superiore “qua, così” è dispersa nel calcolo probabilistico e combinatorio. Che tu consegui. Che necessiti di un orientamento “tuo, interiore” che, invece, sei convinto/a di ottenere orientando “da confuso/a” tutto ciò che puoi manipolare (secondo un codice di credo, che sin dalla sua origine “puzza di bruciato”).
Questi tre punti, così brevemente riassunti sull’onda dell’ispirazione mattutina (che è conseguenza del “riposo notturno” e, dunque, un ritardo rispetto al più autentico tempo auto ispirante), permettono di agganciare le tre facce della stessa medaglia; sì… le facce sono tre e non due. Dovresti, ormai, sapere che in un ottica dominante, gli aspetti sostanziali sembrano rovesciati e quello che si cela, lo fa per apparire diversamente rispetto a ciò che incarna/”è”.

Perchè continuano ad edificare "piramidi"?

martedì 20 gennaio 2015

Nulla di nuovo all’orizzonte.



Il sistema esperto di Intelligence che andrà ad estendere DriveOnStreet, permetterà di identificare, classificare e archiviare immagini di persone e oggetti ricercati. Questo permette di generare segnalazioni spontanee in tempo reale in base alla richiesta degli agenti e di restituire risultati di ricerca dall’archivio ma anche di prevedere un avvenimento in funzione dei dati archiviati…
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Prevedere un avvenimento in funzione dei dati archiviati…
Dunque, i dati diventano centrali. Che cosa puoi (pre)dire se, ad esempio, questi dati vengono manipolati ad hoc? Se sparisce una parte e/o viene cambiata e/o aggiunta un’altra?
La predizione come cambia? Quante “prove” sono (s)comparse nel corso del tempo? Quanti “dati” mancano? Quanta menzogna è contenuta nei dati?
Senza una prospettiva più “aperta e focalizzata”, non si può (rag)giungere quel livello di “Tutto è vero”, che garantisce sempre il costante monitoraggio della fonte, che controlla/ammorba il piano inclinato della realtà emersa come (con)seguenza della (com)presenza (che… non esiste ma che c’è, sostanzialmente).
Nel grande trattato di alleanza, firmato a Losanna nel 1875, tra i supremi consigli di rito scozzese antico ed accettato si affermò:
la Massoneria proclama ciò che ha proclamato fin dalla sua origine; l’esistenza di un Princìpio Creatore (nel significato, però, di “princìpio di generazione” e non di creazione dal nulla!), sotto il nome di “Grande Architetto Dell’Universo”...
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“Princìpio di generazione” e non di creazione dal nulla…
Una base di (ri)partenza, capace di (ri)fondare tutto ciò che rimaneva, (ri)terraformando la realtà.
Dal punto di “reset” all’obiettivo (meta), passando per il lungo viaggio del presente.
Un percorso “punto – linea – punto”:
la lettera “R” in Codice Morse.
La particolarità che emerge in SPS, è che la lettera “R”, se la digiti tra parentesi, in Word diventa il simbolo del “marchio registrato”:
®
Il simbolo ® serve a indicare… un marchio registrato.
Il marchio è un qualunque segno distintivo suscettibile di essere rappresentato graficamente, e può consistere in parole (marchio verbale), disegni, lettere, cifre, suoni, addirittura la forma di un prodotto o della confezione di esso (marchio di forma), combinazioni o tonalità cromatiche, purché siano tutte caratteristiche idonee a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelle delle altre…
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Ergo, ecco il “marchio” di tutta la “cultura” (ri)emersa progressivamente nella realtà di (ri)ferimento.
Un marchio reca con sé, sottilmente, anche la firma del progetto.
La firma è tutto ciò che segna la realtà. Se la realtà è (in)giusta, quella è la firma dell’intento, che la sorregge…
Ok?
Difficile a credersi ma è, banalmente, così.


lunedì 26 agosto 2013

Il marchio.




Il marchio è un qualunque segno suscettibile di essere rappresentato graficamente, in particolare parole (compresi i nomi di persone), disegni, lettere, cifre, suoni, forma di un prodotto o della confezione di esso, combinazioni o tonalità cromatiche, purché siano idonee a distinguere i prodotti o i servizi di un'impresa da quelli delle altre…
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Se disegni una qualsiasi forma, anche su carta, beh… avrai dato luogo ad un “processo di flusso” (diciamo, non una vera e propria creazione di qualcosa ma, un indirizzamento ex novo dell’energia presente in loco, verso qualche direzione e secondo una certa spinta ed intenzione).
La radionica inneggia proprio alle proprietà “non scritte” delle onde di forma:
una delle sue particolarità è infatti la possibilità di operare a distanza.

Mediante la facoltà radiestesica e con strumenti specifici, l’operatore radionico può analizzare e intervenire su qualunque sistema, vivente o non vivente, che si trovi vicino a lui come dall’altra parte del mondo.  Sebbene ciò possa sembrare assurdo, le nuove scoperte della Fisica confermano che a certi livelli non esiste separazione e siamo un’unica cosa, come sostenuto dall’antico Sapere. Questo la radionica lo dimostra quotidianamente a migliaia di persone nel mondo, che la utilizzano per mandare o ricevere un trattamento…
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