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lunedì 24 ottobre 2016

Lo sai di tuo.




Sonvi delle leggi che generano la memoria, come ci sono delle leggi che governano l'oblio”.
Giuseppe Calligaris
Leggi che generano e che governano...” = ?
Per “tua” semplicità, qualcun3 si è preso la briga da dare loro un “nome”, che le ha – “qua, così” – rese assolutamente sfuggenti.
Ad esempio, sono state chiamate:
Dio
natura
ambiente
scienza
pianeta
leggi, etc.
Tali “reagenti”, costituiscono la visione di parte che si preoccupa di te. 
Una “sol cosa”, scambiata – viceversa – per ogni singolo abbaglio che, da ess3, si diparte… mentre osservi, ti specchi e vieni rifless3, unitamente a tutto il resto (essenza delle “cose”, compresa).
Ovvio, in un tal insieme, ti disperdi piuttosto che altro.
O, meglio, vieni disperso in te e nell'ambiente che ti “ha”.
Le “leggi generano e governano”, oppuresolamente obbediscono a… ?
 

mercoledì 21 settembre 2016

Non ci sono. Seguimi…



Bocca della verità, ora inserire la mano costa
Costerà 2 euro infilare la mano nella bocca, una delle mete preferite dai turisti a Roma…
Si narrava, ieri, della “demenza” che attanaglia la società “qua, così”.
No. Non il “morbo di Alzheimer” o analoghe forme di effetti collaterali, bensì, della demenza che è, ormai, insita nella società umana AntiSistemica.
Qualcosa che giunge “dall’alto”, facendo il verso al più che convenzionale moto di orientamento, che “partendo da Dio, discende verso il basso”.
Ergo:
qualcosa di “radioattivo”, che rappresenta la realtà compresente “nei cieli”…

"Radioattività"...
Chi di “sano di mente”, potrebbe “spendere” due euro, per inserire la propria mano nella “bocca della verità”? Forse, qualcun3, per "far felice i figli"...
E, soprattutto, con quale scopo?
Dimostrare che “è nel vero”? Confidando in chi/che cosa?
Gettare via due euro, così, equivale a non avere rispetto per tutti coloro che, “qua, così”, per guadagnarli devono “lavorare (da perfetti schiavi)” per qualche giorno intero.
Certo, il riferimento non è alla “ricca sceneggiatura occidentale (che anche quando piange, sta meglio di qualche miliardo di persone)”, ma alla “derelitta parte altra” che non ha più nemmeno la forza di “alzare la testa”, se non per rispondere con la violenza (nelle sue frange più estreme) ad una forma di violenza non apparente, perché cementata nella “legge” e nella sostanziale “distrazione” altrui, massiva.
Una forma di demenza pubblica è sempre più “tollerata/attratta”, tanto che “auto definirsi… pazz3, è diventato ormai di moda”.
  

venerdì 9 settembre 2016

Nel rito, il simbolismo, e viceversa.


"Dal buio della mente" alla luce della notte, illuminata dalla "mente"...
Ci sono due aspetti, “interessanti”, che emergono grazie all’attività delle sottodominanti, “qua, così”:
  • il rito e il simbolismo. 
Due “tendenze consolidate” e una modalità di celare qualcosa che è stato, via via, drenato dalla Massa. Massa, che è stata come “isolata”, in/da qualcosa che, ad esempio, puoi ricordare anche attraverso la “normale” tri-unità, rappresentata dai “fili elettrici, che attraversano case, luoghi, città, persone, etc.:
  1. neutro (circuito primario o sistema frattale espanso original/neutrale)
  2. fase (circuito secondario o avvolgimento, in proiezione sul primario)
  3. massa (circuito terziario, realtà manifesta "qua, così")...
Il filo neutro… rappresenta uno dei due componenti della linea elettrica, in cui passa la corrente di "ritorno" dalle utenze e prosegue verso il contatore
La fase è il secondo filo della linea e trasporta l'energia elettrica verso tutte le utenze
Il conduttore di protezione, noto come "filo di terra"… raggiunge tutte le utenze senza nessuna interruzione.
Per quanto riguarda le prese, è quasi sempre collegato allo spinotto centrale… L'impianto di messa a terra è obbligatorio ed evita pericolose folgorazioni provocate da un contatto diretto
In tutto questo, ritrovi – come sempre – sia il rito che il simbolismo (la frattalità espansa). 
Perché, l’infrastruttura riflettente tutto (nonché “superficie” adatta per l’emersione di realtà manifesta + realtà potenziale) è a caratteristica frattale espansa (un “modo di fare”, in leva, che permette di trasportare, comodamente, “attraverso le qualità attribuite simbolicamente a Dio”, praticamente, tutto… dalla “posizione fisica ed intenzionale” dominante, a quella – altrettanto fisica e ricevente – massiva), ergo:
serve, proprio, per “edificare sogni (realtà manifestabile)”
trasformandoli (elevandoli) in realtà manifesta.
  

giovedì 8 settembre 2016

“Per virtù del grande demone (che è l'amore)...”: nel codice.


 
C’è, come, un codice
Ed, esiste, anche “non solo ‘qua così’”.
È un collo di bottiglia. Di più, un “senso di percorrenza, inscritto e trascritto (trascrivibile, portatile e portabile, in maniera tale da rigenerare sempre se stesso, in ogni “lingua” codificata) ovunque ed in ogni ‘caso’”
Alla fine, tutto lascia una traccia…”.
Billions
SPS (Io) mi sono accorto di questa “comune caratteristica” e, come conseguenza, ho preso a seguirne la connotazione geografica, allo stesso modo del percorrere il letto del fiume, dal punto in cui lo si “scopre”, sino ai due punti di delimitazione convenzionale “qua, così”:
  1. la sorgente (o nascita apparente, ma di più… una manifestazione)
  2. la confluenza in un bacino più grande (o morte apparente, ma di più… un assorbimento).
Ti può servire, anche, una vita intera (e oltre) per risalire all’intero disegno della “vita di un fiume”, poiché le devi dedicare la tua, attentamente, coerentemente, degnamente, passionalmente, puntualmente, etc.
E se pensi che, nel frattempo, puoi “staccare” – ad esempio – per condurre anche una vita sentimentale o una cattedratica, lavorativa… o per giungere a concederti brevi periodi di “vacanza”, allora tutto questo non fa per te, poiché… nel disinnesco, il disinnesco.
La perpetuazione dell’osservazione, ti rende sempre più “accort3”.
Ogni sosta, anche la più breve, corrisponde a “lasciar perdere (reset) e, così, ad aprire “feritoie” utili all’evoluzione del disinnesco, ossia, alla sua “routine”... costituita da ciclica ed impressionante compresenza, non manifesta (non rintracciabile con senso ordinario delle “cose”).
  

mercoledì 31 agosto 2016

Pilota e densità.



La “grande concentrazione di massa” permette di essere il “pilota” del sistema operativo frattale espanso (a capo dell’infrastruttura reale manifesta & potenziale, che riconosci unicamente a livello della “tua” realtà manifesta “qua, così”).
La caratteristica frattale espansa è, dunque, una “intelligenza artificiale (un sofisticato programma sensoriale, perlomeno planetario, che semplifica la trasformazione della catena distributiva “del potere”… in “comando collegato alla presenza”):
comanda padrone”…
I riflessi frattali espansi, della frattalità espansa, sono ovunque (è sufficiente che te ne accorgi, dalla prospettiva più adatta per… accorgertene).
Non a caso, ad esempio, esiste “da sempre” – in un certo lignaggio familiare – la “servitù”.
Non a caso, si è sviluppata la “schiavitù”, oggi trasformata in una situazione talmente globale, in ogni sua forma, da essere diventata praticamente normale, tollerata, codificata nelle menti e nella legge.
Non a caso esiste la dipendenza. Non a caso esiste la tecnologia, che ha preso la via della sostituzione umana, nel “parco lavori pesanti e ripetitivi” e che, ben presto, invaderà l’intera società planetaria... attraverso la generazione di “intelligenze artificiali”, applicabili alle prime forme commerciali evolute di… (ancora una volta) “servitù”.
Tutto bene, quindi? Chi/cosa "pilota" tutto ciò?
  

martedì 30 agosto 2016

La radioattività frattale espansa.



Ragione fondamentale = compresenza, non manifesta (“lato proprio, centrale”, tri-unitaria), a monte della dualità causa/effetto.
Che “cosa” ricresce, sempre, “qua, così”?
Tutto ciò che “non è lasciato al caso”.
Da chi/cosa? Dalla dominante.
E… “al caso”, non è lasciato sostanzialmente nulla, poiché, il sistema operativo – dell’infrastruttura reale manifesta + potenziale, è a caratteristica frattale espansa:
  1. legge
  2. strumento
  3. memoria
  • neutro e neutrale
ma
  • riutilizzabile (riprogrammabile)
  • attraverso se stesso (compresenza globalizzata e globalizzante)
  • per mezzo dell’assumere i panni della grande concentrazione di massa, giurisdizionale (influenza caratteriale, comportamentale, etc. su ogni altro simile compresente).
Come mai, la dominante non conosce autentica concorrenza?
  
Perché “non c’è gara”, essendo la competizione uno stato alterato di coscienza “qua, così”. Alias:
  • hai dimenticato il “come porti, in proiezione (avendo scordato direttamente, che esiste il sistema di riferimento unico, frattale espanso).
La simbologia divina, infatti, non deriva dall’adorazione “ignorante” del Sole, bensì, è il riflesso frattale espanso della frattalità espansa (stessa).
Il “modo”. Il “motore”. La “via”. La “verità”.
Ovvio, sino a quando non ne riesci. Ossia:
sino a quando/dove/come/perché… non trascendi, persino, lo scenario reale manifesto/potenziale, per l’esercitazione umana o per l’esperimento in corso d’opera.


  

lunedì 29 agosto 2016

Fai.



Guida elettronica (loop, frattale espanso. Domanda: “chi/cosa guida cosa/chi?”) = permetterti di continuare ad usare gli smartphone (la tecnologia), in maniera possessiva, mentre alla tua sicurezza (apparente, fisica)” ci pensa la tecnologia…
 
Sono trascorsi, praticamente, sette anni... da quando SPS non esisteva ancora.
Il classico “ciclo”, insomma.
Quel numero “7”, tradizionalmente ritrovabile ovunque, dalle note, ai colori, ai giorni settimanali, etc. Il “settenario”, che qualche anno fa permise l’emergere della consapevolezza di “ritrovarsi perfettamente (da una prospettiva dominante), in una realtà ordinaria e manifesta ‘qua così’ a polarizzazione (caratteristica) AntiSistemica”…

  Il settenario. Ovvero, la legge del sette e le sue applicazioni - Ing. Carlo Splendore (emersione dell’AntiSistema, in SPS)...
Ora, personalmente, si è concluso (si sta concludendo) il primo “step”:
  • l’accorgersi.
        

venerdì 12 agosto 2016

Convertire il luogo comune, in immagine reale (sostanza).



Il processo è alquanto intricato (reso complesso). Ma, non complesso, se
godidella prospettiva analoga (non certo per “valore etico, morale, universale, etc.”, bensì, solamente per “posizionamento panoramico, senza per questo perdere, smarrire, snaturare la tua originale centralità sovrana) a quella che lo ha immaginato "qua, così" (creato, ideato, ispirato, retro ingegnerizzato):
  • un “luogo comune” è la condensazione di quella che era/è, l’idea portante di un progetto, esistente nella mente della grande concentrazione di massa (“qua, così”… della dominante e/o delle sottodominanti, facenti sempre “parte” della dominante, per riflesso frattale espanso)
allo stesso tempo
  • un “luogo comune” – ti sembra (appare) – come qualcosa di abbastanza fumoso, da non essere “vero” (nel senso che descrive piuttosto una caratteristica non fisica; qualcosa che confonde, attraverso un processo che lo porta a crearsi e che convenzionalmente la Massa non utilizza, anche e soprattutto, per poter “risalire la corrente”, che lo ha permesso), ossia “che non te ne fai nulla”… avendo ben chiara una simile impressione (deduzione simbolica), derivante dal moto della freccia, che l’arco teso lancia verso il bersaglio, senza la possibilità di ritornare indietro, non lasciando traccia alcuna, rilevabile, della relativa traiettoria dipinta per aria.
Di quale “processo” si tratta
  

martedì 9 agosto 2016

Sacer.


  
Se consulti il semplice traduttore offerto da Google, inserendo il termine “sacer” e assumendo la lingua latina, il risultato – in italiano – è:
maledetto”.

 
Il termine sacerdote (maschile) o sacerdotessa (femminile) deriva dal latino sacer, sacro…, unito al radicale dot, (dal greco antico): "io do"…
nel senso di un ministro che aveva il compito di offrire sacrifici alla/e divinità.
In molte religioni, il sacerdote è una persona che funge da mediatore tra i fedeli e la (o le) divinità, spesso in base a una particolare consacrazione.
Link
Ora, sei uno spazio web che si chiama Sacro Profano Sacro (per cui dovresti essere abituat3 a “gestire” ogni ambiguità di una simile scala di “valore”, di un duopolio che “divide et impera”, alla compresenza non manifesta della dominante: regolatrice di luce ed ombra), però… di fronte a questa “curiosità”, potresti anche trasalire:

  • sacer = maledetto
  • sacer = sacro
  • ministro che aveva il compito di offrire sacrifici alla/e divinità
  • persona che funge da mediatore tra i fedeli e la (o le) divinità…
Capisci anche da te che, allora, è la prospettiva che fa la differenza. Il moto direzionale che unisce monte a valle, conferisce significato di parte (relatività e relatività assoluta, nella gerarchia infrastrutturale), ossia:
  • denota interesse e/o (allo stesso tempo) decide in/giustizia.
In una realtà manifesta “qua, così”, dove la coperta è sempre troppo corta (lato umanità, dominata)”, questa dualità fa perno su un centro, che distribuisce le forze in maniera tale da rispettare l’intenzione dominante (che è “poca” in termini percentuali) vs quella dominata (che è “tanta” in termini percentuali), come una sorta di “altalena a bilico (basculante)”:
  • dal terzo stato “lato proprio, centrale”
la dominante
  • redistribuisce le forze (il “lavoro”)
  • in maniera tale da avere sempre, ai due lati, l’umanità... e al centro se stessa
  • padroneggiando la situazione, dettaglio per dettaglio, a livello di sostanza (status quo).
  
  

giovedì 21 luglio 2016

Quale spiegazione, oltre alla ragione fondamentale dominante?



"Scure" di Erdogan su scuola turca, Giannini: fatto molto grave.
Quanto sta accadendo in Turchia dopo il tentativo di golpe preoccupa, in Italia, anche il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, in particolare per quanto riguarda la decisione del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, di sospendere oltre 15mila insegnanti pubblici e di togliere la licenza a 21mila privati.
"È un fatto molto grave colpire il mondo della scuola… desta sgomento e inquietudine... In Turchia… si è veramente toccato 'il cuore della società'".
Link
In... “Turchia”?
Se assumi in “valore assoluto (lato umanit3, centrale)” questa informazione, ricavi a livello frattale espanso molto di più, rispetto alla sola componente del “giudizio (parte)”; ottieni la:
  • strategia sottodominante (dominante).
Uno schema ridondante “qua, così”.
Gli zuccheri, una volta entrati nell’organismo, “polarizzano la luce (ossia la ridispongono secondo altra ‘prospettiva/orientamento’).
Gli inquinanti, una volta emanati nell’aria, “polarizzano la luce (ossia, la ridispongono secondo altra ‘prospettiva/orientamento’)”…
Quale causale forma di analogia è, mai, questa?
Una analogia frattale espansa:
qualcosa che ha l'esatta forma di un segnale ridondante, di una eco, di un "rumore di fondo", di informazione codificata in vari modi che, tuttavia, riportano sempre ad un messaggio centrale.
A qualcosa che “qua, così” risulta, cioè, come polarizzato.
Infatti, non lo capisci nel "momento" in cui, non lo ricordi e non ricordi quello che è” già successo” (che ritorna sempre come radiazione di fondo auto informativa: “quel che fai, l’aspetti”).
  
Se accetti di espandere la tua capacità di decodifica, frattale espansa, dell’informazione ambientale (il pianeta, la realtà manifesta, etc. sono banchi di memoria come, ad esempio, il concetto sfuggente di Akasha, collocata - non si capisce bene - “dove”, quando, nella sostanza… essa è, in potenziale ed in pratica “tutta attorno e dentro a te”), allora, “cogli l’attimo” e anche “di più”.
Inizi a fermare un “lembo d’informazione”, trasformandolo in un cardine che, per effetto leva (filtro "lato tuo, centrale") agisce come un fenomeno di “curvatura spaziotemporale”, con il risultato che “tutto prende a girargli attorno”:
  • la conseguenza è che... l’informazione frattale espansa, si auto organizza nella giurisdizione della tua grande concentrazione di massa (che diventa autoreferente o, meglio, autotrofa… "predominante, superiore")...
      

mercoledì 20 luglio 2016

Cos’è che non capisci? Quello che continui a dimenticare.



Memorizza...
Per la ricerca scientifica… negli Stati Uniti si uccidono ogni anno tra i 20 e i 40 milioni di uccelli e mammiferi.
Possono sembrare cifre enormi – esse superano di gran lunga quella degli animali uccisi per la pelliccia, per non parlare di quella delle bestie usate dai circhi - ma anche la stima di 40 milioni non rappresenta che il sacrificio compiuto in due soli giorni nei macelli americani, dove si uccidono circa dieci miliardi di esemplari all’anno
La tesi del libro è che l’allevamento ha distrutto il nostro antico senso di affinità con gli animali e con i viventi, sostituendolo con la fede nel dominio (una licenza accordata dalla divinità a utilizzarli nella maniera che ci sembra più utile) e un senso di alienazione dalla natura che è alla radice di molte delle crisi sociali e ambientali di cui siamo vittime
Come mangiamo. Le conseguenze etiche delle nostre scelte alimentari – Peter Singer, Jim Mason
 
Sapere certi “numeri”, conferisce all’immagine di quello che pensi, uno spessore e una prospettiva molto più… “precisi”. Non è più solo una idea, qualcosa a “caso”, che ignori selettivamente o intuisci distrattamente
Diventa la "tua" realtà manifesta e quello che la distingue e precisa meglio.
Il “buco con la menta attorno”.
Qualcosa che, per come sei mess3 “qua, così”, la “tua” mente tende quasi immediatamente a cancellare, poiché è più “forte (vicin3)” la priorità “status quo”, ossia, l’auto mantenimento – imperituro passivo – delle condizioni di vita – più che altro, fisiche (salute) e inerenti al futuro (pensione) – più adatte alla propria sopravvivenza in uno scenario che sembra e viene giudicato come “troppo grande per mettersi contro”.
La sensazione (che è inerente ad un solido stato mentale auto indotto, a partire dall’ambiente che si “respira” ogni giorno) è quella di conseguire a qualcosa di “enorme”.
Uno stato che disarma dentro ed arma fuori, ma sempre nella direzione dell’interesse, che si crede essere solo personale e che, dunque, sembra essere una propria esigenza, per la quale la “divinità (di qualsiasi tipo)” ha conferito “mandato” ad ogni umano, di agire in un simil modo.
    

giovedì 30 giugno 2016

Dsa, zuccheri nascosti, Tv e innovazione del prodotto “umano+macchina”.



Come “si fa notizia, ‘qua così’”? Non lasciando nulla al caso.
Oppure, lasciando al caso, solo quello che è previsto (ossia, che serve… lasciare al caso). In definitiva, di casuale non c’è nulla che non sia disallineato con lo status quo (con la dominante).
Ed, in pratica, la società nella quale “sei” (la “tua” realtà manifesta) èperfetta sotto a tutti i punti di vista, o meglio, sotto al profilo di osservazione (prospettiva) della dominante, dato che – da qualsiasi altra gradazione ottica di pensiero (prospettiva conseguente, deviata) – tutta questa “perfezione” non appare mai.
Anzi, dalla “tua” prospettiva ti sembra sempre il contrario della perfezione.
Eppure, tutto “funziona” ugualmente.
Certo – obietterai – funziona male, ma funziona.
Vero. Infatti, è previsto che sia proprio così, in quantoché tu “servi” (hai mai visto/sentito di uno schiavo che sia, anche, contento di esserlo? No). La prospettiva “lato tuo, centrale” (ottica + lente, frattale espansa), tuttavia, ti permette di inquadrare – per quello che è, realmente/sostanzialmente – questa realtà manifesta, dominante, “qua, così”:
  • in coerenza
  • lungimiranza
  • consapevolezza
  • in “memoria ed esperienza di ‘te, lato tuo, centrale’”.
Vedrai, nel corso del presente Bollettino, che esistono "sostanze" in grado di “polarizzare la luce”, ossia, leggerai – ad esempio – di:
  • potere rotatorio
  • attività ottica (la “capacità di ruotare il piano della luce polarizzata…”).
E, tra le molte sostanze in grado di farlo, ce n’è una molto ma molto a te vicina (soprattutto interiormente).
  
  

giovedì 28 aprile 2016

Il “sogno” dominante (2)



C’è stato un momentoun punto, nel tuo passato recente. Un errore, una pulsione, una decisione… insomma, qualcosa che ti ha portato dove ti trovi adesso. L’unico consiglio che posso darti è… di trovare questo momento. E di comprenderlo. È l’unico modo di riconciliarti con il tuo fallimento…”.
Mr. Robot
Quello che “ti sembra” un fallimento, è – in questa realtà manifesta “qua, così” – piuttosto, l’esito temporaneo, in via di definizione, della strategia dominante.
Temporaneo, perché si riferisce ad uno stato, tra quelli possibili e… in via di definizione, visto che... ciclando - in ciò che scambi per trasmissione vita/morte, vita/morte/vita, etc. in funzione della tradizione (credo) alla quale aderisci - si va (la strategia dominante) definendo sempre più, andandoti a caratterizzare anche quando sei al di là del “tuo” corpo fisico “qua, così”.
Ossia, ogni volta che “lasci il corpo”, hai la possibilità di recuperarti a livello originale (prima del “è già successo”), oppure, hai la possibilità di “trasformarti, senza cambiare sostanzialmente”, portando con te la polarizzazione dominante, anche in quella sede di "andata e ritorno".
Per cui, sino a dove giunge l’infrastruttura, ospitante qualsiasi tipo di reale manifesto?
Non ha un limite, essendo la capacità mentale, ricreativa a partire da una ciclicità che funge da “cancellino”.
Per cui, lo “spazio” non è infinito, venendo in continuazione “riciclato” (onde di “alfa e omega”), ma è infinito… quando lo osservi nella sua facoltà di essere convertito e riconvertito, dall’onda dominante che lo utilizza proprio come una lavagna (definita fisicamente, ma infinita per grado di potenziale rappresentabile, previa cancellazione del contenuto precedente).
Questo, accade in una infrastruttura a Filtro di Semplificazione attivo, che viene sondata attraverso lente frattale espansa, caratterizzata dalla presenza di ogni tipo di informazione, direttamente accessibile, esattamente dalla “coordinata” nella quale ti ritrovi, non importa in quale condizione culturale, preparatoria, iniziatica, spirituale, religiosa, filosofica, etc. “qua, così”.
Questo significa che “sei potenzialmente, sempre, al corrente di tutto quello che ti accade”.  
   

martedì 29 marzo 2016

“Lanormalità” stranamente, ma non casualmente, al potere (3)



Ecco un elenco di “cose strane” percepite, nell’indifferenza generale, come normali/fantasiose.
Molte delle persone, se le guardi con attenzione, non sono grasse. Sono sovrappeso. Molto spesso, da vestite, sembrano “in linea”. I chili di troppo si concentrano sempre negli stessi “punti”. Se, costoro, dovessero fare uno sprint, una corsa al massimo della loro velocità – per salvarsi la vita – morirebbero dopo pochi metri, a causa di un infarto, oppure si fermerebbero quasi subito, lasciandosi travolgere dall’evento.
Anche i più giovani rispettano questa “regola”, e più vanno avanti con l’età… rispettano anche la “tradizione” di concedersi, per svago, moda, dieta mediterranea, pubblicità, tendenza oltreoceano, gola o possessione… a tutte quelle “arti/usi e costumi”, che polarizzano il vivere d’insieme, scandito dall’orologio atomico globalmente sincronizzato.
Una persona vestita, sembra “altro” rispetto a “com’è al di sotto”. E, persino, svestitasembra altro rispetto a “com’è al di dentro”. La cosa curiosa è che, anche se si sottopone ad una radiografia, ciò che si vede dentro non corrisponde a “com’è ancora più dentro”.
È la radio che fuoriesce dalla musica. O il contrario? Chi può dirlo?
    

lunedì 21 marzo 2016

La free energy de’ noantri (8) e “I droni della morte” (parte 2)


Non può andar bene… non saperlo?”.
Anesthesia
Rispondi “di tuo”, se ci riesci. Ti può “andar bene”? Che ne dici? Che ne pensi? Ti senti affine a quel Cypher di Matrix?
L'ignoranza è un bene...”.
Cypher
Liberati? Questa la chiami libertà? Fare solo quello che lui mi dice di fare. Se dovessi scegliere fra questo e Matrix, bè... sceglierei Matrix...”.
Cypher
La “liberazione, ‘qua così’” è sempre di parte.
C’è sempre interesse, al di sotto (o al di sopra). C’è anche un detto “cadere dalla pentola nella brace”. Qualcosa che ti “ammonisce” a far luce, a non dipendere, a credere in te stesso/a. Quale liberazione può esistere, quando non credi nemmeno di essere in “gabbia”?
- Io non voglio ricordare niente. Niente. Sono stato chiaro? E voglio essere ricco. Non so, una persona importante. Un grande attore.
- Tutto quello che desidera, signor Reagan.
- D'accordo. Riportate il mio corpo alla centrale, reinseritemi dentro Matrix e vi dirò tutto quello che volete…
Cypher
Fra il tempo in cui l'oceano inghiottì l'Atlantide e il sorgere dei figli di Aryas, vi fu un'era aldilà di ogni immaginazione. L'era in cui…”.
Conan il barbaro
Che cosa ne è stato della tua “memoria”?
Quale trauma/trama te la “portata via”?
Sei abituato/a a credere che il “tuo” inconscio “veli il passato, per il tuo bene”, per farti dimenticare un episodio troppo brutto per essere vero. Ma… se “ora” non ricordi il motivo per il quale “vivi in un modo ed in un mondo simile”, allora:
  • come puoi riuscire a scegliere, anche prendendo in causa l’alternativa sostanziale”?
È doloroso il ricordare tutto? Ed il “non ricordare la pietra angolare del ‘tuo destino’, come può essere”?
  

martedì 9 febbraio 2016

Il labirintico status quo (4)


Quando, la luce, incontra un "corpo di contrasto", si manifesta... illuminando e caratterizzando.
Sei nato/a nello status quo.
Qualcosa che è sempre attuale, perché viene mantenuto, come tale, per mancanza di alternativa sostanziale e, non, perché… “è possibile solo questo modo, 'qua, così', di concepire il mondo”.
La realtà è, prima di ogni manifestazione, un potenziale, un iceberg... dal quale si distaccano (non casualmente) pezzi, che insieme costituiscono il reale manifesto “qua, così” (perché inteso/scelto dalla grande concentrazione di massa, dominante… che non è l’iceberg, bensì, “il terzo incomodo”: il Dominio, il "calore/colore" che agisce sull'iceberg, affinché perda i pezzi, in sintonia con l'agente dominante).
E “se sei nato/a direttamente nel ‘qua, così’”… che ti resta da fare, se non puoi “essere ciò che già sei, ma che hai dimenticato”? Non ti resta che “piangere”, ossia… conseguire, se non ti accorgi.
Ti sei adattato/a. Hai messo radici. Hai creato una bolla nella bolla, facendotela andare bene, anche se… dentro di te, qualcosa, non riesce mai del tutto ad “accomodarsi”, perché è come se ti manca sempre qualcosa, anche quando ti sembra di avere tutto.
- E Junior?
- Non si ricorda niente. Lui, sai… non l’ha mai conosciuta veramente. Così la cosa non lo tocca molto

Il coraggioso
Qualsiasi “perdita” può essere dimenticata, nel tempo e nella diluizione mentale, facendo sempre altro. Avendo sempre “come prima cosa da fare… mille altre cose da fare”.
  

martedì 2 febbraio 2016

Centri di potenziale (passato prossimo).



La "legge (in ogni sua forma)" è una forma di "passato (sempre) prossimo".

Il Dominio "ieri, prepara, l'oggi". In italiano (qualsiasi "cosa" sia) è... sbagliato. Vero? Il tempo del verbo, non è corretto. SPS, tuttavia, è certo che "si capisce ugualmente", di cosa si tratta...
Il passato prossimo come forma dell'attualità.
Questa forma verbale può indicare un'azione da considerarsi compiuta nel presente...
Anche se l'azione è situata nel passato, l'effetto (compiutezza) è attuale, si riferisce al momento dell'enunciazione.
Dunque, non si può parlare di un vero e proprio riferimento temporale al passato, ma piuttosto di aspetto compiuto.
L'attualità della forma del passato prossimo traspare negli esempi soprattutto dalla presenza di un'indicazione temporale abbastanza precisa (adesso; in questo momento). Si noti peraltro che negli enunciati proposti non sarebbe possibile usare il passato remoto...
Link
Sono esistite almeno cinque Ere glaciali nella storia della Terra
Link
Così come un’era glaciale, passata, è già successa, “è già successoche
È lecito, dunque, poter immaginare (non senza una logica basata sui fatti, frattale espansa) qualcosa d’insieme, relativo a “ieri”, anche a partire dai centri potenziali che esistono “oggi”, come – ad esempio – il “deposito dei semi” alle isole Svalbard.
In caso di cataclisma planetario, improvviso o progressivo, coloro che detengono la “proprietà privata”, di una simile “banca”, di fatto, che cosa vengono a detenere, oltre al patrimonio investito nella banca?
Non è, forse, intuibile che, a quel punto, è il “destino umano” ad essere nelle mani di una proprietà unica, privata e non del tutto emersa alla luce del sole, se non altro per quanto riguarda le “intenzioni in toto”.
E se una simile “fonte di memoria”, vivesse di luce riflessa e, a quel punto, potesse esprimere quelle che erano le progettualità iniziali (qualcosa che va al di là di una semplice, utile e provvidenziale, raccolta di sementi mondiali), ossia:
  • un investimento a lunghissimo termine
  • un progetto
  • un “esserci sempre e comunque”, anche a fronte di ogni tipo di asperità, sull’onda lunga del motto: ogni crisi è una opportunità.
   

giovedì 7 gennaio 2016

Al centro per centro.



Finisce a Veronella, in provincia di Verona, il primo premio della Lotteria Italia da 5 milioni di euro. Il numero del tagliando vincente è il G 050111…
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Come non dubitare che 1) non vengano assegnati i premi più rilevanti, 2) di fronte alla “favola della privacy e, dunque, dell’anonimato per ragioni fiscali e di sicurezza personale”, 3) nel momento in cui “la cura dell’anonimato autorizza, di fatto, una evasione fiscale futura - ad opera dello Stato stesso, che lo permette - relativa al patrimonio del ‘fortunato vincitore e anonimo’, che paga solo la tassazione iniziale sulle vincite e poi scompare come ‘lacrime nella pioggia’”…
Tu, personalmente, conosci almeno uno di questi ‘fortunelli’?
No? Sì? Se, sì… tieni, comunque, conto che “esiste sempre l’eccezione che conferma la regola”.
Ogni tanto, di tanto in tanto, qualche nome deve saltare fuori, a riprova della bontà del concorso (ed il termine “bontà”, riflette molto bene l’argomento principe del programma “culinario”, che la Clerici conduce perpetuamente, scelto come testimonial massivo a capo mediatico delle estrazioni ufficiali della ‘Lotteria Italia’), magari qualche caso che non ce l’ha fatta a sopportare un simile evento danaroso” e, anche per questo, ha pensato “bene” di togliersi la Vita.
In definitiva: come ti poni nei confronti della verità?
In realtà:
ti poni... come ti devi porre, visto che sei “sotto posto a…”?
   

lunedì 7 dicembre 2015

Un vecchio dispositivo, senza memoria.


 
È di qualche giorno fa, la grande notizia della “donazione”, da parte di Zuckerberg ("zucchero della montagna"), della pressoché totalità (99%) del “monte azioni” che possiede. Tanto che, i Media hanno subito intonato gli elogi evocati dalla situazione stessa.
Si è narrato di “responsabilità” (da parte di chi “ha di più”), ossia, di “una tendenza dimostrata verso un futuro migliore, per tutti i bambini”. Ora, a prescindere da quello che sei portato/a a pensare, davvero credi che un miliardario AntiSistemico, sia disposto a donare per intero una simile “fortuna”?
Ma neanche se impazzisse. Perché… esistono gli "altri", i contratti, la legge, lo status quo, etc.
Prima vengono sempre i “collusi”; i soci, la famiglia, i parenti, gli “amici”, i vincoli, i cavilli, le persone “vicine” e le persone giuridiche, gli accordi, il passato, il presente ed il futuro, l’AntiSistema, i Punti di Riunione AntiSistemici, la gerarchia, la dipendenza, l'inerzia, il Dominio…

Ecco cosa avevi letto.
 

venerdì 27 novembre 2015

Dimenticare è scavare un vuoto disponibile.



So che è la cosa giusta da fare, ma ho come la sensazione che sia totalmente sbagliato.
Non pensarci. Fai solo quello che avevamo programmato…
Narcopolis
In un futuro vicino, Frank Grieves è un agente di polizia impiegato in una città in cui tutte le droghe assunte per scopi ricreativi sono legali
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Fai attenzione:
  • so che è la cosa giusta da fare, ma ho come la sensazione che sia totalmente sbagliato
  • sapere e “sentire”. Sei sempre “tu”. Ma, se (1) sai quello che ti dicono, poiché te lo hanno insegnato, allora (2) a cosa equivale l’avere anche delle “tue sensazioni”? E se “1 e 2” non coincidono
    Chi/cosa ha la meglio?
    Certamente sei sempre tu che hai la peggio.
La deviazione “qua, così” è di casa. Un dato di fatto che indica chiaramente, a livello frattale espanso, la compresenza di una causa originale non più rilevata, non certo perché non rilevabile ma solo perché “sfuggevole”.
In questo senso “non convenzionale (travestito da usualità acquisita per via temporale)”, tal sfuggevolezza è diventata virale, intaccando qualsiasi ambito del reale manifesto, compreso te ed il “tuo” interno (quello che sai e quello che senti).
Se le sensazioni sono, pur tuttavia, non coincidenti con quello che “sai e devi fare”, allora… significa che in te ci sono ancora “aree originali”. O, meglio, c’è perlomeno una zona franca in grado di “intendere e volere autenticamente, al di là di ogni teatro di paura, ricatto, dipendenza”. Una simile area è ancora tua, nel senso che riflette le tue intenzioni pre invasione dominante.
Se l’inconscio è una enclave del Dominio, direttamente impiantata dentro di te, o dentro a dove ci sei anche tu… che cosa è il conscio?
È tutto ciò che è sempre disposto a “cambiare carro, ogni volta che cambia il ‘vincitore’”. È “tabula rasa” da ogni coerenza, se ogni coerenza risulta minoritaria. È un “terreno di scambio” vero somigliante al “voto di scambio” che, a livello emerso, caratterizza da sempre lo status quo.
E se (1) l’inconscio è zona invasa e conquistata (costruita, ricavata, riempita, delimitata), (2) il conscio è un burattino dell’inconscio (conseguenza che si tinge dei suoi "colori")… (3) che cosa rimane come indirettamente centrale e responsabile di quello che, nonostante tutta la “sorveglianza”… riesci ancora a “sentire”?