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martedì 29 aprile 2014

Multinazionale Mondo.


Nella troppa “libertà” è facile smarrirsi, se non si possiede una “bussola interna” sufficientemente orientata verso obiettivi realmente motivanti e, quasi sempre, coincidenti con il lato "egoico" dell’individuo stesso.
Ossia, che cosa è possibile isolare nel contesto appena portato alla luce? Ecco i capisaldi:
  • libertà = area accessibile alla presenza, nell’area di circolazione
  • orientamento = sostenibilità della presenza motivata, nell’area di circolazione
  • obiettivo = motivazione ed asse portante della presenza, nell’area di circolazione
  • ego = interesse individuale della presenza, nell’area di circolazione.
All’interno di questa “immagine” trova spazio quell’impulso, giudicato come "interferente", che è più  generalmente definibile come:
  • smarrimento = (in)sostenibilità della presenza (im)motivata, nell’area di circolazione.
Lo smarrimento fa da contraltare all’orientamento, nella convinzione generale che esistano sempre coppie di opposti, in grado di caratterizzare ogni fase attraversata dall’individuo e, di conseguenza, dalla “società media” derivante.
La summa mediata, chiamata società, giunge davvero “dopo” ogni azione/comportamento dei singoli? Cioè, la società è davvero l’esito dell’azione comportamentale media elaborata dalle singolarità?
La società è come il fumo che esce dalle ciminiere produttive delle industrie? La società dipende dal modus vivendi degli individui?
Se su cento individui, la maggioranza accetta determinate regole, che cosa significa?
Occorre prestare attenzione al “giro del fumo” e... a sostenerlo, questa volta (in SPS), non è un “esperto” o uno specialista in nessuna materia economica, sociale, legale, etc. Il Sottoscritto è un “prodotto” probabilmente “di scarto” del processo produttivo sociale d’insieme o un… “divergente”, per dirla tutta utilizzando un termine in voga, derivante dalla recente uscita nelle sale cinematografiche mondiali, del film “Divergent”:
la vita di Beatrice cambierà per sempre quando scoprirà di non appartenere a una fazione, ma di essere una Divergente…
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Insomma… l’eccezione che conferma la regola?
 

lunedì 28 aprile 2014

L'Uno è solo lo sfondo.



Tutto quello che sappiamo su di voi… è sbagliato!
Dragon trainer
Che cosa sai? 
Principio basilare dell’ermetismo è l’unità della materia, rappresentata dall’Uroboros, il drago che si morde la coda.
Il mondo è concepito come un insieme armonico animato da uno spirito intelligente; legami invisibili uniscono cielo e terra, l’uomo al cosmo. La Spirito universale è il fondamento di tutte le cose manifeste; è la materia prima degli alchimisti, quella che si trova dappertutto, disprezzata dagli uomini che la calcano e non la riconoscono
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Ad ogni gradazione di livello del “sapere”, è vivo quel senso apparentemente superiore che giustifica ogni singola azione come parte del totale, al quale ogni azione fa, indirettamente e direttamente, a capo…

Dal punto prospettico umano attuale, a quale livello di consapevolezza/conoscenza si riesce ad accedere? Se il livello di riferimento è ancora qualcosa di intermedio… a cosa ci si espone? Se ciò in cui si crede è, a sua volta, la credenza, la strategia, il piano auto esistente al livello di interfacciamento, a quale rischio ci si apre? A cosa si presta attenzione e Tempo?
L’Uno emerge ad ogni latitudine ed un simile concetto (sentire) sembra ispirare, da una “altezza” estremamente onorevole, rispettabile, edificato al di fuori di tutto e tutti e, per questo, ritenuto al di là di ogni forma di interesse, derivante dallo stanziamento nelle 3d attuali.

Sia che si percorra l’ambito spirituale che quello religioso, esistenziale, filosofico e/o scientifico, etc. sembra sempre che tutto faccia riferimento ad un qualcosa di più “elevato”, che funge da anello di collegamento unico e comune, del quale l’immagine di “Dio” è l’archetipo immaginario più appropriato. Vero?
L’Uno è Dio? L’Uno è il Creatore?
Che cosa si “fa” quando si afferma che “Tutto è Uno”?
Ci si “fa” eco di una verità pre esistente a se stessi. Ossia, ci si “rifà” ad una “prisca-theologia”: alla presunta vera tradizione, madre di tutte le tradizioni.
Qualcosa che ti precede e che ti “ordina”. Qualcosa del quale “tu  non sai autenticamente, nulla… ma del quale ti fidi”. Qualcosa che, supponi, sia in grado di offrirti quello che a livello profondo senti di “non avere, non possedere, non conoscere”. Qualcosa che ti protegge da ciò che le paure irradiano in te, da sempre. Qualcosa che ti attende oltre alla fine di questa Vita e che percepisci come in grado di “aprirti alla vera conoscenza ed alle porte del Paradiso”…
 

giovedì 24 aprile 2014

Come una multinazionale.


Nell'universo  tutto  è  radiazione.  Ogni  materia,  ogni  sostanza, anche ogni essere emette un irradiamento specifico. Al contrario, come ho diffusamente spiegato nel mio libro "La Materia", ogni irradiamento è suscettibile di materializzazione

Da dove vengono questo ferro e fosforo che non erano nel  vetro  né  nella  gelatina?  Provengono  effettivamente  dalla materializzazione degli irradiamenti ambientali, che possiedono radiazioni di tutti i minerali della chimica e di tutte le sostanze. Così tali microbi, sviluppatisi nella gelatina, si sono materializzati per risonanza...

L'oscillazione cellulare, la risonanza e la materializzazione – Georges Lakhovsky

La teoria del Big Bang si fonda sulla convinzione che l’Universo sia nato dal “nulla”, dal vuoto che ha in sé… “tutto”. Ora, se si unisce la citazione precedente a questo “pensiero”, che è sorto come diretta conseguenza del “pensare, riferito a Lakhovsky”… che cosa si può intuire?
(1) Ci si trova all’interno di “un” loop e (2) esiste un filo comune che unisce ciò che sembra, ad un certo “livello”, diverso, slegato, a sé.

I due “poli” ruotano attorno a sé e contemporaneamente attorno a… cosa? Ossia, da cosa sono sostenuti ed, in un certo senso, “autorizzati”?
Venendo meno la variante del caso, allorquando esiste un “osservatore speciale” in grado di ordinare il tutto (il cui frattale è "Dio"), che cosa intesse la trama che, solo in seguito, gli umani prendono a “respirare” nella convinzione di "essere qualcosa"?
Campi morfogenetici, raggi traenti, ispirazioni…
Quale differenza sussiste tra “sincronicità e manipolazione” (implanting)?
Di “chi” ti puoi fidare? Ed, in definitiva, per fare “cosa e perché”?
Mancano le risposte e non tutte le carte sono disposte apertamente sul “tavolo”.
Senza rendersi conto di ciò, ogni tipo di impulso che sembra animarti (qualsiasi), risulta come essere una corrente che sospinge la barca dispersa in mare aperto.
Da dove trae spunto ciò che sembra sospingerti?