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lunedì 3 aprile 2017

Impara traendo esempio, dall’esempio.



Quando è la memoria (originale) a “fare difetto”, allora, puoi sempre ricorrere alla caratteristica infrastrutturale onnipresente della frattalità espansa, assunta a livello di simbolismo sostanziale “che cosa significa”, by atteggiamento (configurazione) “formulare”. 
Con un centro relativo all’assoluto, che “è” un “momento (punto) di valore universale, ad angolo giro”.
Lo so. Molto probabilmente, “non ci avrai capito un’acca”. Ma, nonostante tutto, tant'è.
Il tempo, continua sempre, dopo (e... prima, durante) tutto.
No?
Complicazioni. Si chiamano così gli ingranaggi degli orologi
Qualunque cosa facciamo ticchettano comunque…”.
Penny Dreadful
In orologeria si definiscono complicazioni tutte quelle funzionalità aggiuntive presenti in un orologio oltre alla visualizzazione dell'ora…
Link 
Quali “complicazioni”, allo stesso modo (tempo), ti rendono la vita… una corsa alla sopravvivenza
Gli ingranaggi degli orologi, sono “negli” orologi:
non si vedono (ma esistono e lo sai)
anche perché
quello che “vuoi vedere” è l’ora esatta (e le altre funzioni complesse)…

mercoledì 28 settembre 2016

Per te, che cosa significa “niente di strano”?


È "strano" che l'Isis batta una propria moneta? Oppure, sarebbe "strano" se non lo facesse, visto che lo fanno tutti gli Stati?
Cosa è... normale?
Se dalla terra nascerà,
la forza che ci attaccherà
noi restiamo tutti con te,
perchè tu... tu sei Jeeg.
Quando il domani verrà, il tuo domani sarà
coi tuoi poteri tu salvi il futuro
dell’umanità…”.
Jeeg Robot
Citando il testo di Jeeg - il popolare “eroe immaginario di fine anni ’70, del secolo scorso” – ti puoi accorgere di una chiave di lettura, di quello che 1) “è già successo” e, per questo 2) “continua a succedere”, poiché 3) “non ricordato e non ‘visto’”.
Quanto, di interpretabile dalla “forma” di qualsiasi “cosa/evento/persona”, ricorda 1) quello che “è già successo” e 2) quello che “continua a succedere (ad ‘immagine e somiglianza’)”?
Quanto, di quello che “fai/sei”, ricorda – poi – quello che “ti accade”? Quanto di tutto ciò è casuale e/o causale? Quanto, di conseguenza, “puoi giungere a controllare”?
E, altresì, quanto “ti controlla”?
Termini alla moda, come “caso, fato, destino, fortuna, forza, impotenza, etc.” che cosa decretano – sostanzialmente/concretamente – mentre li “emetti (usi)”? E… in quale percentuale “li usi” e/o “vieni usat3”?
Non lo sai, poiché “non sembra tanto importante”. Vero?
Ma è proprio nella particella “sembrare”, che si sviscera l’incanto:
  • ciò che ti sembra
  • non corrisponde
  • a ciò che “è”
e che continua a succedere
  • nonostante il “tuo” giudizio di parte, dominat3.
Ciò che “ti sembra di sapere”, da dove giunge
  

mercoledì 30 marzo 2016

Una realtà manifesta "stabile". Ma da quale prospettiva?



Tu, che sei una persona “normale”, hai forse qualche causa pendente con la “giustizia”?
Temi di essere “arrestato/a”? I servizi di pubblica sicurezza ti sono addosso? Sei pieno/a di “cause giudiziarie”? Hai molti “scheletri nell’armadio”, oltre a quelli di “ordinaria amministrazione”?
No. Vero?
 
Ebbene, di conseguenza, perché molti “imprenditori, politici, ex presidenti, ex amministratori delegati, persino… ecclesiastici e sportivi, sono – viceversa – alle prese con situazioni del tipo “a te, ancora, estranee”?
Perché, “ad un certo livello” sembra che non si possa fare a meno della “bustarella”, del “doping”, dell’inciucio?
Perché, “al tuo livello” sembra che non esista tutto ciò?
Perché… quando sei in coda, sembra che la tua scelta sia sempre quella “sbagliata (in termini di “tempo occorrente per arrivare a… pagare, prenotare, giungere allo sportello, adempiere al “tuo dovere”, etc.)?”.
Se ti sembra di essere completamente “lindo/a”, ossia, se riesci a pensarti al di là, al di fuori di situazioni che, invece, sembrano colpire solo “gli altri”, sei grossolanamente “disturbato/a”.
Perché?
Perché cambia solo, appunto, il “livello” nel quale sei inquadrato/a. Non cambia la sostanza. E se ci pensi bene, te ne puoi accorgere tranquillamente.
È la “dimensione dell’interesse” che cambia.
Non la questione “corrosiva”, nella quale sei.