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lunedì 17 settembre 2012

Simili ma non uguali.




Si dice che ‘tutto scorre’, che ‘tutto sia in movimento’ e, quando ci si mette ad osservare un fiume, lo si riesce anche a constatare in maniera molto evidente

L’acqua passa davanti a noi; non si sa da dove venga e dove vada. O, meglio, si dice che il tal fiume sgorghi, come per incanto, dal tal luogo e che vada a finire nel tal bacino acqueo. In realtà, il ciclo dell’acqua non ha un inizio ed una fine, infatti, si può parlare di una miscelazione continua tra masse biodiverse.

Come al solito, l’umanità ha creato attorno a sé un contesto convenzionale.

Perché? Per conferire stabilità apparente a quello che per sua Natura è fluido. Tale 'stabilità' serve per questo piano degli aventi; un luogo da esperimentare, previa emersione di un substrato ‘denso’ da colonizzare. 

Non espandiamo oltremodo, per quest’oggi, l’ambito duale ‘movimento e stabilità’, mentre focalizziamoci sul relativo 'monopolo del movimento’.

Esiste un parametro economico, convenzionale, nella società umana, attraverso il quale accorgersi e misurare uno scostamento tra prezzi e Tempo, ossia, capace di rilevare un vero e proprio movimento del prezzo di un bene mentre mutano gli scenari: l’inflazione.

In economia il termine inflazione indica un generale e continuo aumento dei prezzi di beni e servizi in un dato periodo di tempo, che genera una diminuzione del potere d'acquisto della moneta…

Con l'innalzamento dei prezzi, ogni unità monetaria potrà comprare meno beni e servizi, conseguentemente l'inflazione è anche un'erosione del potere d'acquisto…

L’inflazione può avere diverse cause, e non c’è completo accordo su quale sia quella che influisce di piú…

Con l'introduzione dell'Euro, in Italia si è verificato un fenomeno particolare:

alcuni indicatori economici segnalavano un aumento dell'inflazione, stimato intorno al 6% annuo, mentre le rilevazioni ufficiali dell'Istat si attestavano intorno al 2-3% annuo. Secondo alcuni il primo dato corrisponde all'inflazione percepita dai consumatori, e a quella rilevata da altri istituti, come l'Eurispes. Questo, secondo il parere di alcuni economisti, non tanto perché i dati siano falsificati, bensì in quanto il campione dell'Istat non è più rappresentativo dei consumi
Link 
 
L'introduzione dell'Euro raddoppiò di colpo gran parte dei prezzi e, ciò, avvenne a tutte le latitudini del potere.

L’inflazione muove i prezzi dei beni e dei servizi, solitamente in Avanti, tramite un movimento opposto del relativo potere d’acquisto

È, insomma, una spinta contemporanea al rialzo compensata da una al ribasso (loop, Nastro di Möbius, routine, etc.).

Ciò che colpisce maggiormente, tra i vari aspetti dell’inflazione, è che sembra esserci, in un simile meccanismo, una inevitabile costante azione impoverente in atto nel Mondo.

L’inflazione è una invenzione del Controllo? Osservando una montagna, si tenderebbe a dire di no; infatti, nel corso del Tempo, la sua fisicità cambia, erodendosi per mezzo degli agenti atmosferici. Ossia, diminuisce la sua massa emersa, tramite erosione. Le sue particelle non scompaiono nel nulla, tuttavia, ma diventano più o meno fini granelli di polvere, finendo praticamente dappertutto e tornando in circolo.

Per cui, analogamente, il denaro inflazionato dovrebbe perdere anche peso fisico, dalla sua componente di garanzia basata sulla presenza di particelle d’oro. Cosa che non accade più, ormai, in quanto le valute più popolari al Mondo (Dollaro Usa ed Euro) sono state sganciate dal sistema di garanzia, basato sull’equivalente possesso di oro, depositato nelle casse degli Stati battenti moneta.

Mentre, una volta, questo processo accadeva:

Caso pressoché unico nell'evo antico, la reale perdita di valore della moneta romana, occorso nei secoli, è concretamente e tangibilmente evidenziabile dalla decurtazione del titolo (percentuale di metallo nobile rispetto al peso totale della moneta) nell'arco dei secoli

Quando - come nell'antichità - il valore nominale di una moneta era legata direttamente al titolo (percentuale) di metallo prezioso di cui era costituita la moneta stessa, costituiva reato da pena capitale non solo falsare il titolo (alterare la quantità di metallo prezioso presente), ma anche la tosatura (alterarne il peso, limandone i bordi e recuperando la polvere di metallo prezioso medesimo da riutilizzare)…
Link 
 
Quindi, possiamo assistere ad un progressivo processo di 'alleggerimento' del valore fisico della moneta ed al relativo, opposto, movimento di sostituzione del valore aureo attraverso materiale comune. Ciò descrive a pieno un processo alchemico di trasformazione, che ha creato un mezzo di scambio, basato sul concetto di valore intrinseco, per poi lasciarlo allo scorrere del Tempo, ossia all’erosione della sua particella nobile. 

Ciò equivale a dire, che le fasi inflattive sono direttamente proporzionali alla trasformazione del vettore aureo di scambio monetario verso la sua virtualizzazione più completa.

Il denaro è energia solidificata e, come tale, nel Tempo sta tornando nuovamente energia, per via del processo naturale di riassorbimento nell’Uno. Anche in questo aspetto v’è, interamente, quella componente apparente e illusoria dell’ambito materiale.

Il processo è contraddistinto da almeno tre fasi post creazione:
  1. moneta contenente particelle auree (titolo)
  2. moneta senza particelle auree, ma garantita dal possesso di equivalente oro nelle casse dello Stato battente moneta
  3. moneta senza particella aurea né garanzia in solido determinata dal possesso di oro.
Ciò che decretava, autorizzava, il 'valore' contenuto nella moneta è completamente scomparso. Lo Stato non batte più moneta, ma lo fanno le Banche Centrali. L’oro è ancora ammassato nei caveau, ma non garantisce più per la moneta battuta.

A cosa equivale, un simile processo di impoverimento aureo della moneta?
  • ad una trasformazione in movimento.
  • al relativo impoverimento della Massa.
  • al diretto frattale, illusorio, del conferimento convenzionale di potere, mediante opera di convincimento della Massa.
  • ad un furto autorizzato, di valore e di potere, nei confronti della Massa con il proprio tacito consenso.
L’oro, che non è più parte del peso fisico della moneta, è l’equivalente di una nuova estrazione di ricchezza materiale, non più dalla vena prolifica della Terra, bensì dall’erosione artificiale, provocata dal Controllo. Come ad anticipare l’erosione naturale della moneta e delle sue componenti diverse, ad opera degli agenti naturali. 

Frattalmente, questo lucido proposito equivale all’intenzione, duratura nel Tempo, di non volere rinunciare alla propria posizione dominante, all’interno di uno scenario 3d, altamente polarizzato (docenza senza memoria, inconscia).

Voglio trovare un senso a questa sera
anche se questa sera un senso non ce l'ha...
Voglio trovare un senso a questa vita
anche se questa vita
un senso non ce l’ha.

Voglio trovare
un senso a questa storia
anche se questa storia
un senso non ce l’ha…

Un senso – Vasco Rossi

Il senso c’è sempre. Nel caso umano è la propria presenza nella nave-scuola auto educativa Terra Antisistemica 3d, polarizzata inversamente (negativa).

È comprensibile, come il valore aggiunto dell’esperienza in Terra 3d, derivi dall’erosione di parti incomprese di sé, al fine di permettere il trasferimento delle stesse, per erosione naturale, al di fuori di sé

Cioè, forniamo l’autorizzazione all’emersione del nostro lato oscuro. Perché? Perché una volta emerso è molto più facilmente osservabile, etc.

La conseguenza viene da sé…

Per accorgerci del processo inflattivo reale, possiamo ad esempio agganciarci ad un bene materiale molto diffuso ed avente ruolo caratteristico nel Tempo, come la testata settimanale 'Topolino'

È importante rendersi conto di un simile movimento e la cosa migliore per non dimenticare questo processo, è fissare dei paletti nel Tempo, da cui contare e a cui potersi riferire. È un processo di consolidamento della consapevolezza. A tal proposito, vediamo com’è cambiato il prezzo del 'Topolino' nel corso di oltre sessant’anni di storia italiana.

          Costo                   Numero         Data 
Lire     60 (
Euro 0,03)          1         aprile 1949
Lire     70 (
Euro 0,04)        22         dicembre 1950
Lire     80 (
Euro 0,04)        36         dicembre 1951
Lire   100 (
Euro 0,05)      148    10 ottobre 1956
Lire     80 (
Euro 0,04)      236      5 giugno 1960
Lire   100 (
Euro 0,05)      289    11 giugno 1961
Lire   120 (
Euro 0,06)      410      6 ottobre 1963
Lire   150 (
Euro 0,08)      605      2 luglio 1967
Lire   200 (
Euro 0,10)      906      8 aprile 1973
Lire   250 (
Euro 0,13)      975      4 agosto 1974
Lire   300 (
Euro 0,15)    1021    22 giugno 1975
Lire   400 (
Euro 0,21)    1119      8 maggio 1977
Lire   500 (
Euro 0,26)    1245      7 ottobre 1979
Lire   600 (
Euro 0,31)    1329    17 maggio 1981
Lire   700 (
Euro 0,36)    1378    25 aprile 1982
Lire   800 (
Euro 0,41)    1413    26 dicembre 1982
Lire 1000 (
Euro 0,52)    1464    18 dicembre 1983
Lire 1200 (
Euro 0,62)    1524    10 febbraio 1985
Lire 1300 (
Euro 0,67)    1596    29 giugno 1986
Lire 1400 (
Euro 0,72)    1649      5 luglio 1987
Lire 1500 (
Euro 0,77)    1678    24 gennaio 1988
Lire 1700 (
Euro 0,88)    1710      4 settembre 1988
Lire 2000 (
Euro 1,03)    1754      9 luglio 1989
Lire 2300 (
Euro 1,03)    1859    14 luglio 1991
Lire 2500 (
Euro 1,19)    1963    11 luglio 1993
Lire 2800 (
Euro 1,45)    2059    16 maggio 1995
Lire 3000 (
Euro 1,55)    2119      9 luglio 1996
Lire 3200
(Euro 1,65)    2223      7 luglio 1998
Lire 3300
(Euro 1,70)    2328    11 luglio 2000
Lire 3400
(Euro 1,76)    2380    10 luglio 2001
                Euro 1,80     2432      9 luglio 2002
                Euro 1,90     2536      6 luglio 2004
                Euro 2,00     2606      8 novembre 2005
                Euro 2,10     2641    11 luglio 2006
                Euro 2,20     2745      8 luglio 2008
                Euro 2,30     2850    13 luglio 2010
                Euro 2,40     2954    10 luglio 2012
Link 
 
La progressione è davvero impressionante. Il processo inflattivo è ancora più marcato dell’affine traccia lasciata graficamente dall’aumento del prezzo della benzina. Nell’ultimo periodo il prezzo sembra aumentare di 10 centesimi di Euro ogni due anni, sempre prima delle vacanze. All’opera c’ è sempre una intelligenza opportunistica, che non lascia nulla al caso e, questo, ad ogni livello.

Per curiosità o per constatare coi propri occhi, è possibile trovare in 'Rete' dei siti che hanno raccolto e scannerizzato tutte le copertine di 'Topolino', in maniera tale da evidenziarne anche il prezzo.
Tra l’altro, a questo link, per la gioia di molti, è possibile leggere anche delle storie Disney on line.

La storia si ripete, anche se due 'cose' non avvengono mai nello stesso modo.

Topolino 151 e Topolino 999: copertine gemelle.
I numeri chiamati in causa sono il 151 e il 999 e l'autore è il ben noto Carl Barks, papà dell'universo dei paperi, che disegnò questo splendido compleanno dei nipotini per l'albo americano Walt Disney's Donald Duck numero 46 del lontano 1956. Il disegno è identico anche se nel numero 151 è un po' più ravvicinato e tagliato sulla sinistra. Anche i colori cambiano tra i due numeri, ma di poco…

Link

L’influsso derivante dagli Stati Uniti d’America è frattalmente e nitidamente osservabile e, in questo caso, per un Paese tanto creativo come l’Italia, sembra costituire un raggio traente di rara potenza. Anche se l’Italia è divenuta progressivamente il centro mondiale di produzione delle vicende del Mondo Disney:

nei numeri di Topolino del 1949 le pagine a fumetti create in Italia sono appena 43 su oltre 700. Ma già cinque anni dopo sono decuplicate, e a partire dagli anni sessanta occupano progressivamente sempre più spazio. Oggi, e ormai dagli inizi degli anni novanta, tutte le storie pubblicate su Topolino nascono in Italia.
Topolini Story – 1949.

Ciò dimostra che il potere erodente permette anche una certa creazione di valore, al contempo. Prima allineata e poi… chissà! 

La conoscenza, affine all’emersione di parti di sé non propriamente conosciute, è sempre veicolatrice di valore aggiunto: 

basta accorgersene, come ad esempio, non si fa, allorquando si vive il processo inflazionistico in maniera mnemonicamente sconnessa, senza memoria.

Consapevoli, tuttavia, senza giudizio.

Dipende da noi.

14092012 S 25,4 + 258 Esaltazione della Santa Croce (Una festa paradossale) +-
15092012 S 25,2 0 259 Santa Caterina Fieschi Adorno (Quanta sofferenza) + 0
16092012 S 25,6 0 260 Santo Cipriano e San Cornelio (Perdere la testa con troppa facilità) +0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 27 luglio 2011

Lo specchio dorato (2).





Quello che sappiamo proveniente dalla cosiddetta 'antichità' è un qualcosa di talmente minimo e sminuito dal tempo, che francamente possiamo considerarci come degli alunni delle scuole elementari dell’evoluzione. Come un coccio di bottiglia viene lavorato dalle onde del mare, assumendo altre forme più arrotondate, allo stesso modo le onde del tempo levigano e mediano le ‘forme ‘ e gli ‘effetti’ di ciò che fu

Sulle nostre ‘rive’ giungono ‘detriti’ irriconoscibili, difficilmente interpretabili e facilmente manipolabili dalle energie di controllo in auge. Cos’è un archetipo? È un principio base o cardine, che sintetizza il cammino di intere passate esperienze; è un ‘costrutto’ simbolico che riassume un intero ‘percorso’

La Radionica ci aiuta a meglio comprendere questo principio, quando afferma che una determinata ‘forma’ è in grado di provocare effetti ben precisi sugli eventi presenti e futuri. Come può accadere? Accade perché una ‘forma’, anche solo disegnata, è in grado di muovere l’energia che riteniamo non esistere fuori e dentro di noi

Ecco che, allora, l’archetipo è meglio interpretabile alla luce di quando asserisce il principio radionico:

un 'modello' che muove energia polarizzata con il modello stesso.

Come un emettitore di onde ben specifiche in grado di catalizzare e promuovere le reazioni energetiche fra le ‘cose’, dove per ‘cose’ dobbiamo intendere ogni tipo di relazione/esistenza presente sulla Terra, in poche parole, il ‘tutto’

Nella figura dell’archetipo possiamo riassumere un ‘esempio’ distribuibile al ‘tutto’. Non stiamo alludendo, quindi, ad una figura mitologica figlia di fantasie lontane, bensì ad una forma radionica di base, come sintetizzata dagli Arcani Maggiori ad esempio, in grado di veicolare informazione d’una certa tipologia e ‘consistenza’. 

L’oro è anche un archetipo, da questo punto di vista, in quanto la sua ‘funzione’ è quella di esaltatore di qualità preponderanti ma ancora inespresse. È 'facile' comprendere come, nella prima fase evolutiva umana, quella che viviamo, le qualità di questo tipo siano quelle ‘negative’, trasportate dalle ‘cantine del Creatore’ al mondo illusorio, ma fisico, delle 3d. 

‘Tinte’ che dovevano emergere in ogni modo. 

Ora la ‘musica’ potrebbe cambiare, perché stiamo per accelerare verso un nuovo step evolutivo scolpito in ogni modo nel Cosmo, il cui intercorrere sta avvendendo già da tempo, e che coincide con il termine del conteggio Maya dei giorni tra un’era e l’altra. Ciò che ci viene tramandato dall’Antisistema è un qualcosa a cui manca sempre perlomeno un nesso, il ‘senso’ finale della sintesi dell’informazione veicolata

Lo scopo principale degli alchimisti era di produrre l'oro da altre sostanze, come il piombo, presumibilmente tramite una mitica sostanza chiamata ‘pietra filosofale’... L'alchimia promosse un interesse nella trasformazione delle sostanze, che pose le basi per lo sviluppo della chimica moderna. Il simbolo alchemico per l'oro era un cerchio con un punto nel centro, che è anche il simbolo astrologico, il simbolo geroglifico e il pittogramma cinese per indicare il Sole

Secondo gli alchemici esisteva infatti una stretta corrispondenza tra l'oro e il Sole, al punto che chiamavano con il termine 'Sole' in maniera indistinta sia l'elemento chimico (oro) che il corpo celeste (Sole). In particolare con il termine sole obrizzo gli alchemici indicavano l'oro puro ridotto in polvere.
Da Wikipedia 
 
Questa ‘verità diluita’ racchiude frattalmente una verità più alta, non modificabile, questa:

la ‘produzione dell’oro da altre sostanze’ si riferisce a quel processo evolutivo in corso che ci vede coinvolti in qualità di personaggi principali, e che ci condurrà a divenire ‘energia oro divina’ a partire da ‘altra sostanza evidente’
 
A causa del suo alto valore e grazie alla sua resistenza alla corrosione, gran parte dell'oro estratto nel corso della storia è tuttora in circolazione, in qualche forma.
Da Wikipedia 
 
Il principio ‘aurifero’ ci riflette in qualità di diretti compartecipati senza fine di distinzione. I comuni destini narrano vicende sottilmente collegate di cui, molto spesso, deve emergere sempre la parte più densa e meno spirituale. Un esame sempre in corso in cui ognuno di noi ha l’opportunità di ‘aprire gli occhi’ ad ogni istante di Vita intercorso e vissuto con vera consapevolezza, senso prospettico e lungimiranza capace di andare ‘oltre’

L'oro costituisce a volte parte di un investimento finanziario difensivo (bene rifugio per la tutela del capitale), data la stabilità del suo valore commerciale a lungo termine e la sua sostanziale scorrelazione rispetto all'andamento del mercato azionario ed obbligazionario; proprio per questa sua stabilità, la speculazione sull'oro diventa particolarmente appetibile quando la fiducia in una valuta viene meno, e quando il valore di una valuta è soggetto ad iperinflazione.
Da Wikipedia 
 
Un ‘bene rifugio’ è secondo me un pericolo comune sempre più grande, in quanto lede il principio della biodiversità. Pensiamo ad una coltivazione globale di grano d’una sola specie; se un virus colpisse quella tipologia di grano, l’umanità cadrebbe per intero nella spirale della carestia. Attenzione, allora, ad un concetto simile perché prima o poi anche questa vana illusione cadrà e anche l’oro mostrerà la sua vera Natura strutturale legata alla scuola esistenziale di questa esperienza tridimensionale: un mezzo messo a disposizione degli allievi.

Forse, quando tutto il sistema economico/finanziario sarà basato sulla virtualità, allora potrà cadere, perché basterà ‘togliere la corrente e smagnetizzare’. Se non si fosse abbandonato il modello finanziario basato sulla garanzia dell’oro, come avrebbero potuto ‘inventare’ il concetto di ‘leva debitoria’?

Una grana per Apple, si fa per dire. La società di Cupertino ha in cassa nientemeno che 76,2 miliardi di dollari (53 mld euro). Liquidità parcheggiata, in attesa di essere impiegata in qualche modo, che nell'ultimo trimestre è aumentata del 16% rispetto a fine marzo. Una cifra colossale, che corrisponde a più del prodotto interno lordo di 126 nazioni tra cui Ecuador, Bulgaria, Sri Lanka e Costa Rica… 

Con tutti quei soldi a disposizione Apple può permettersi il lusso di comportarsi come meglio crede, senza dover dipendere da nessuno
Da Yahoo 
 
Se Apple fosse uno Stato non avrebbe debiti e non ‘dipenderebbe’. Da chi si ‘dipende’ in queste circostanze? La sua liquidità garantisce per lei, proprio come l’oro, per molto tempo, aveva garantito per chi emetteva valuta. 

Chiunque l’avrebbe potuta ‘emettere’ senza avere quella particolare garanzia. Chiunque l’avrebbe potuto fare perché, in realtà, stiamo parlando di un ‘gioco’ che diventa tanto più coinvolgente quanto più assume i panni di una 'convenzione'. 

La partecipazione della massa determina il successo di un ‘modello’ piuttosto che un altro. L’oro garantiva ma identificava anche un Potere. È questo un principio cardine del luogo energetico in cui siamo inseriti, che il simbolo del Tao descrive alla perfezione:

Questo ulteriore simbolo è un inno all’astensione dal giudizio in ogni e qualsiasi sua forma.  

In un prossimo articolo tratterò, alla maniera di SPS, un’espansione ulteriore del tema legato all’oro. Quello della ‘misteriosa Energia Oro’ raccontata da Roberto Zamperini nel suo interessante Blog. Intanto è utile iniziare a leggerlo:
 
Conosco Zamperini per i suoi interessanti libri e, soprattutto, per via della sua 'incantevole' creazione chiamata ‘Cleanergy’. Un piccolo 'disco di opportunità' a disposizione di noi tutti. Ovviamente parlo per esperienza e non per sentito dire

Quando un dolore scompare lascia un certo ‘segno’ dentro di noi… 

Nulla è per caso.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

martedì 26 luglio 2011

Lo specchio dorato (1).




Oggi intendo partire da questa considerazione:

perché l’oro è sempre stato al centro delle ‘attenzioni’ dell’uomo?
 
Ossia, perché proprio l’oro? È, forse, per il fattore legato alla rarità? Da sempre questo prezioso metallo ha costituito un fulcro di potere. 

Nel 2001, si calcola che ci fosse in circolazione una quantità totale di oro pari a 140.000 tonnellate, una quantità che può essere rappresentata, in volume, come un cubo di lato pari a circa 20 metri…
Da Wikipedia 
 
Tutte quelle tonnellate sono una piccola o grande quantità? Non ce ne possiamo fare un’idea se non la confrontiamo con le altre ‘presenze’. Secondo me c’è n’è molto:

L'iridio è l'elemento più raro presente sulla crosta terrestre, con una abbondanza in massa inferiore a 1 parte per bilione.
Da Wikipedia 
 
L’oro non è ‘raro’ nel senso più comune del termine, ma è stato da sempre al centro dell’interesse della ‘massa’, la quale rifletteva per inerzia l’interesse dei ceti nobili e/o dei ricchi possidenti. Che altro?

Allo stato puro l'oro è incorruttibile, cioè non arrugginisce, è eterno, inalterabile, omogeneo, facilmente trasportabile… Altre qualità chimiche dell'oro lo rendono invece simile a osmio, iridio e platino, i quali, insieme a rutenio, rodio e palladio, vengono definiti 'nobili' per la loro inerzia chimica, che li rende inossidabili. Il più importante dal punto di vista economico è il platino…
Link 
 
È il ‘simbolo’, la sua quintessenza, che caratterizza l’oro e lo rende tanto attraente? Se la nobiltà ha creduto di vedere nelle ‘caratteristiche’ dell’oro quella stessa origine ‘superiore’ che essa stessa vorrebbe vantare, allora l’oro può essere divenuto il simbolo implicito della nobile appartenenza all’elite blasonata che ha, da sempre, governato sul Mondo?

Eppure, a pensarci bene, l’incorruttibilità dell’oro è, per certi versi, molto più simile alla descrizione di qualità interiori dell’uomo e non legate all’appartenenza o a caratteristiche ‘gaudenti’ facilmente esprimibili. Forse, e sempre secondo me, l’oro riesce a racchiudere in sé entrambe le facce della 'medaglia', rispecchiando in questo solo ed esclusivamente colui che vi si riflette

La ‘superficie’ in oro è rappresentativa di colui che suppone di possederla, infatti la sua grande malleabilità fisica potrebbe equivalere anche alla sua grande capacità di riflettere e qualificare le caratteristiche  del suo ‘credente possessore’. Una sorta di ‘specchio magico’ insomma.

È il metallo noto più duttile e malleabile; un grammo d'oro può essere battuto in una lamina la cui area è un metro quadrato.
Da Wikipedia 
 
Un pugno d’oro nelle mani di una persona la sottopongono ad una pesante ‘stretta’ esistenziale. Come non pensare alla possibilità del tradimento o del doppio gioco, in funzione della promessa di un ‘pagherò’ in oro? L’amplificazione delle caratteristiche ‘native’ di una persona è dimostrata anche dalla capacità dell’oro di interagire con determinate sostanze esaltandone l’attributo maggioritario. Come a dire che l’oro è una cartina tornasole capace di rivelare lo ‘spessore’ di base, la nota di fondo, di una persona così come di una sostanza. Non solo:

l'oro, il rame ed il cesio sono gli unici elementi che allo stato metallico, in condizioni standard, sono colorati (nel senso di essere dotati di tinta).
Da Wikipedia 
 
L’oro è un simbolo dalla determinata apparenza fisica: rappresenta un’entità ben polarizzata dentro e fuori, un insieme molecolare coeso che manifesta all’esterno la propria ‘volontà’ o colorazione, per questo:

L'oro ha assunto nel tempo il significato di simbolo di purezza, valore e lealtà.
Da Wikipedia 
 
Inoltre:

L'oro è anche un ottimo conduttore di elettricità, inferiore solo al rame e all'argento, e non viene intaccato né dall'aria né dalla maggior parte dei reagenti chimici.
Da Wikipedia 
 
Cosa significa? Che questo metallo è un veicolo, esaltatore, ‘libero’ da interferenze esterne.

Sono in corso studi sull'utilizzo dell'oro come catalizzatore; infatti l'oro mostra una grande attività catalitica quando si trova in forma di nanoparticelle disperse su adeguati supporti.
 
I catalizzatori supportati a base di oro ricoprono un ruolo fondamentale in diverse reazioni, tra cui:
•    ossidazione di monossido di carbonio (CO);
•    ossidazione completa di idrocarburi;
•    ossidazioni selettive;
•    reazioni di water-gas shift.
L'attività di questi catalizzatori dipende notevolmente dal metodo di preparazione e dal tipo di supporto utilizzato…
Da Wikipedia 
 
È capace, dunque, di un’opera catalizzatrice ossia:

un catalizzatore è una sostanza, fonte o dispositivo che interviene in una reazione chimica aumentandone la velocità ma rimanendo inalterato al termine della stessaUn catalizzatore, in generale, modifica il ‘meccanismo di reazione’ della reazione a cui partecipa tramite un percorso reattivo alternativo al quale compete una minore energia di attivazione
Da Wikipedia 
 
Allarghiamo il ‘cerchio’ adesso. Cosa cercavano gli Anunnaki sulla Terra? L’oro. Perché? Perché, a quanto sembra, l’atmosfera del loro pianeta nativo, Nibiru, stava progressivamente degradandosi. L’oro avrebbe potuto avere questa funzione ‘catalizzante’ ed insieme ‘esaltante’ delle caratteristiche native dell’atmosfera planetaria di Nibiru? 

Ossia, avrebbe potuto accelerare, in maniera trasparente, la ‘cura’ messa in atto dagli abitanti del Pianeta per ‘guarirlo’? O avrebbe potuto accelerare l’esaltazione delle armoniche naturali di quella atmosfera divenuta ‘corrotta’ per qualche misterioso motivo? Può essere, avendo presente le caratteristiche del metallo aurifero riscontrate sulla Terra.

Se così fosse, l’estrazione dell’oro dovrebbe essere databile a tempi molto remoti e, per quello che la storia deviata ci ‘narra’ è proprio così:

l'uomo iniziò a estrarre l'oro circa 6000 anni fa, nelle regioni in cui sorsero le prime civiltà antagonistiche, cioè nell'Africa settentrionale, in Mesopotamia, nella valle dell'Indo e nel Mediterraneo orientale.
 
È talmente remoto il periodo in cui s'iniziò questa pratica che le sue tracce, conservate nei racconti mitologici, sono quanto mai oscure. Non ci riferiamo ovviamente alla favola del Re Mida, quanto alla non meno famosa leggenda del Vello d'oro, di cui forse pochi sanno che quella pelle di montone, una volta immersa nelle rapide acque dei torrenti montani, era in grado di svolgere una funzione di filtro e quindi di trattenere piccolissime particelle d'oro.
Link 
 
E ancora:

l'oro è noto e molto apprezzato dagli umani fin dalla preistoria. Molto probabilmente è stato il primo metallo mai usato dalla specie umana (anche prima del rame), per la manifattura di ornamenti, gioielli e rituali…
   
Il re assiro Ashur-uballit I e il re Tushratta di Mitanni sostenevano che in Egitto l'oro fosse ‘comune come la polvere’… L’oro, specialmente nel periodo di formazione dello stato egizio, ebbe sia un ruolo politico che economico: fu infatti uno degli elementi all’origine della divinizzazione del faraone e della nascita delle città… 

Secondo il ‘Vangelo secondo Matteo’, l'oro fu uno dei doni portati dai Re Magi al Bambino Gesù… Nella tradizione cristiana l'oro simboleggia la regalità di Cristo… Nel Buddhismo è uno dei sette tesori e viene equiparato alla fede o la retta convinzione.
Da Wikipedia 
 
Sitchin ci rivela che gli Anunnaki scavarono e trovarono l’oro in Africa, da principio. Infatti:

Storicamente, sin dal 1880 lo Stato del Sudafrica è stato la fonte di circa due terzi dell'oro estratto nel mondo. La città di Johannesburg è stata costruita alla sommità di uno dei più grandi giacimenti del mondo. I giacimenti negli stati sudafricani dell'Orange e del Transvaal sono invece tra le miniere più profonde del mondo. La guerra Boera del 1899-1901 tra i boeri e i britannici fu in parte dovuta ai diritti di sfruttamento ed ai contenziosi aperti sulle proprietà delle miniere sudafricane...
Da Wikipedia 
 
Ma, ‘non tutto quello che riluce è oro’, no? Infatti, possiamo immediatamente accorgerci come l’oro abbia giocato un brutto effetto sugli umani, ossia abbia amplificato le ‘reazioni disarmoniche presenti in loro’… cioè, ha avuto proprio una funzione catalizzante, nel senso di accelerante, dell’espansione della caratteristica di fondo più evidente, in questo piano tridimensionale, legata allo ‘spicchio’ di tempo artificiale in cui siamo stati veicolati. 

I ‘depositi naturali’ d’oro non ancora sfruttati dimostrano come l’umanità abbia ancora delle ‘carte nascoste’ da mostrare o da evidenziare, segno che l’evoluzione umana è ancora lontana dal definirsi completa e dall’avere trovato la ‘via’ più risonante con le proprie potenzialità complessive o native. Un esempio? Eccolo: 
 
nelle viscere del Monte Rosa si trova un giacimento di 20 chilometri, superiore a quelli attualmente più produttivi (presenti in Sud Africa). Tuttavia, a causa di problemi ambientali e di sicurezza, tale oro non è sfruttato né sfruttabile…
Da Wikipedia 
 
Il potenziale legato alle risorse naturali è assai più grande di quello che ‘gli esperti di turno’ possono dirci e calcolare. Il frattale risiede proprio nella grande capacità inespressa dal genere umano di poter essere molto più ‘ricco’ di quanto dimostrato sino ad ora. 

Siamo ancora agli albori di quello che, molto probabilmente, diverrà la specie umana, una volta liberatasi dal baco di queste prime evoluzioni del sistema di corpi energetici che l’hanno veicolata nel piano tridimensionale al fine di sviluppare e completare ciò che poteva ‘manifestarsi e fiorire’ solo in determinate circostanze. 

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 6 aprile 2011

Il 'caso' oltre l'angolo.




Il mio ‘sentire’ mi ha portato ad una visione quantica e certamente ‘personale’, del senso della Vita e, di conseguenza, del senso del ‘Tutto’. Perché esistiamo? Forse per caso?
 
L'etimologia del termine italiano risale al latino 'casus-us' che vuol dire caduta... Il casus latino si riferisce sia alla grammmatica e sia alla dinamica ontologica, nella seconda accezione indica qualcosa che inaspettatamente accade, che ci cade di fronte.
Da Wikipedia 

Quindi per ‘caso’ dobbiamo intendere un ‘qualcosa che ci cade di fronte’. Che cosa c’entra con il significato più comune che la massa ha memorizzato a livello d’inconscio? Quel ‘qualcosa che ci cade di fronte’ non è detto che sia ‘senza senso’. Facciamo attenzione al linguaggio, perché ogni termine, nell’accezione moderna,  è stato distorto, reso ‘opaco’. 

La smemorizzazione dalle lingue antiche ha contribuito a staccare l’uomo dal significato dei ‘primi suoni’. Per analisi frattale deduco che il modello del sistema educativo attuale è l’opera di un fitto intreccio di oscuramento delle nostre origini, ritenute primitive e ‘lontane’, perché inserite in un contesto ‘sequenziale’ del Tempo. La ‘caduta’ e ‘ciò che ci cade in fronte’, descrivono un fatto che deve le sue cause ad un qualcosa di ben preciso ma che, non sempre, ha una evidenza ‘palpabile’: 

Per 'caso' in filosofia s'intende ciò che contraddistingue un evento accaduto per cause che certamente vi sono ma non sono conosciute ovvero ‘non-lineari’, sconnesse, che non presentando una sequenza causalità-effettualità necessitata, cioè deterministica, tale da permettere l'identificazione di esse e predicibili gli effetti.
Da Wikipedia 

Ecco il fulcro del discorso: le cause ‘non-lineari’ non sono identificate dall’attuale modello di ‘pensiero’. Perché? Perché ufficialmente non si crede che esista un ambito dimensionale 'diverso', relativo al mondo invisibile dal quale si sviscerano tutti i fenomeni densi relativi alla realtà percepita

Non avendo questo riconoscimento ufficiale della Scienza Antisistemica, la massa non ritiene esistente il Mondo dell’invisibile. Eppure la Scienza stessa ha dimostrato che il Mondo invisibile esiste, tramite microscopi ed apparecchiature fantascientifiche. Ma non basta, perché il Mondo invisibile al quale mi riferisco è stato bollato come ‘esoterico’, termine che mette i brividi alla massa, al solo pensiero. Insomma abbiamo, semplificando, due Mondi non percepibili ad occhio nudo:
  1. quello rivelato dalla Scienza Antisistemica
  2. quello rivelato dalla Scienza Esoterica
Il secondo, ovviamente, è inerente ad un ambito ridicolizzato, minimizzato, etc. Coloro che affermano che questo Mondo esista e che sia estremamente importante ai fini del ‘conosci te stesso’, sono ridicolizzati anch’essi. Si parla di superstizione del popolo, ed in questo modo, si ridimensiona persino quel ‘sentire’ intuitivo che ‘chiama ad avvicinarsi’ senza quasi un perché. 

L’umanità è naturalmente attratta dal ‘mistero’. 

È lo stesso effetto che si genera ‘artificialmente’ vietando un qualcosa, come ben sappiamo, analizzando ad esempio gli effetti del protezionismo americano degli anni 30 del secolo scorso.  

Vietare significa rafforzare 'prima' esotericamente, 'poi' praticamente: a cascata...

Il Controllo conosce, ha memoria ed utilizza tutto quello che ha cancellato dal tessuto sociale. È sempre tutto alla rovescia in questa versione della realtà percepita. Si è creata una intera economia di scambio basata sul concetto della ristrettezza e, per questo motivo, della preziosità acquisita come per magia. Cosa è una pepita d’oro? Perché è così preziosa? 

Forse perché ricorda frattalmente e mnemonicamente un riflesso ancestrale e/o genetico a carattere Anunnaki? Coloro che fecero una parte dell’umanità a loro ‘immagine e somiglianza’? 

È così ‘casuale’ che proprio l’oro sia divenuto il bene principe, segno di duratura preziosità e valore? C’è certamente una causa non-lineare che ha imposto questa verità al Mondo odierno. Una causa ‘sigillo’ che ha realizzato nel visibile, quell’ombra del ricordo inserita in ogni essere originato in quel Tempo. 

L’oro era, infatti, il ‘materiale’ ricercato da quegli esseri; un materiale importantissimo perché poteva salvare il loro Pianeta nativo dalla distruzione e dalla rarefazione dell’atmosfera respirabile

A livello inconscio è rimasta questa grande preziosità, sfociata, poi, addirittura come pietra angolare di un intero modello economico e dunque 'vitale'. Raccogliendo oro e custodendolo avidamente, si continua a svolgere l’antica missione assegnata dal ‘Dio Anu’ in persona. Questo è il caso? Questo è ciò che ‘ci è caduto in fronte’. Le cause non-lineari sfuggono certamente a coloro che non hanno più ‘occhi’ per vedere. Questo è l’esempio lampante di come ci sfuggano tutti i veri significati di ciò che ‘ci accade’ tutto intorno

Il nostro ‘tutt’attorno’ è ormai concretamente popolato da fantasmi di spot pubblicitari famosi, come quelli a marchio Vodafone e Banca Mediolanum: tutto intorno a te.

Perché esistiamo, dunque? Certamente non per caso. 

E allora, quali sono le cause non-lineari, non evidenti ai nostri sensi irretiti e confusi? Noi siamo esseri meravigliosi ma fragili se inseriti in un contesto di privazione della ‘memoria’. Fragili, ma spinti da una ‘sete’ naturale di ‘emersione’ e di evoluzione. C’è un Potere che ci ha accolti sulla Terra: l’Antisistema. Egli è una Madre ed una Matrigna allo stesso Tempo. Egli è un Padre ed un Patrigno allo stesso Tempo. 

Egli rappresenta il frattale della Mente: non dovrebbe essere lui a 'condurci', ma esattamente il contrario. È come vedere passeggiare un cane che porta a spasso il suo ‘padrone’.

Cosa è una orchestra? È un insieme di musicisti, certamente. Se li osserviamo da più ‘vicino’, questi musicisti sono capaci, appunto, di suonare. Hanno imparato e molto spesso sono dei Maestri. Se non avessero imparato a suonare così bene, l’orchestra non ci sarebbe stata. Chi è il Direttore d’orchestra? Colui che detta il Tempo. Tutti guardano a lui, al momento opportuno. Egli è necessario? Se c’è non è per caso. 

Tutti insieme sono Uno. Chiediamoci, allora:
  • chi sono i musicisti?
  • chi è il Direttore?
  • cosa è l’orchestra?
Il linguaggio dei frattali ‘parla chiaro’, seppur ‘tra le righe’. Occorre comprenderlo secondo un linguaggio codificato in noi, un linguaggio che può solo essere oscurato ma non cancellato, perché è un modello codificato divino: ci appartiene così come noi apparteniamo a lui. 

Il piccolo che ha dentro il grande e viceversa…

La co-creazione non è una pluralità, ma piuttosto l’esplorazione del mondo terrestre come un uno. Dio e voi siete uno, e man mano che attraversate l’esperienza della vita, Dio vede e ascolta attraverso il vostro strumento umano, spingendovi su questa o quella via perché voi avete invitato la Sua presenza nel vostro cuore. Ora, ricordate, prima ho suggerito che il cuore, o il sistema emozionale umano, è l’organo primario di percezione per le frequenze ultra-sottili delle dimensioni superiori. Se invitate Dio nel vostro cuore, se sentite fiorire questa presenza, allora man mano che sperimentate la vostra vita, riuscite a percepire che viene vissuta creativamente nel momento insieme a Dio, e non perchè state sperimentando la vita e poi fate rapporto a Dio con la preghiera o la meditazione in cui cercate un consiglio su questa o quella decisione

Questo è il modo in cui sapete di essere sul giusto sentiero.
Wingmakers - estratto da: Intervista a James, Sessione 1
 
Alla luce del linguaggio dei frattali, come dovremmo analizzare/comprendere questa notizia?

Verso la connessione cervello-macchina.
Robocop, l'ibrido uomo-macchina, potrebbe presto fare la sua comparsa tra noi: un team di ricercartori dell'Università del Michigan è infatto riuscito a far crescere delle cellule nervose animali all'interno di sottili tubi di materiale semiconduttore. Secondo gli scienziati è il primo passo vero la messa a punto di interfacce cervello-computer che potranno essere impiegate per il controllo cerebrale di arti artificiali e altri tipi di protesi.
Minrui Yu e suoi colleghi hanno creato dei microscopici tubi in silicio e germanio, materiali che possono isolare il segnale elettrico trasmesso da una cellula nervosa. I tubi, di varie forme e misure, erano abbastanza grandi da permettere alle terminazioni nervose di crescere al loro interno, ma abbastanza piccoli da non far passare la cellula.
I ricercatori hanno poi seminato la zona attorno a questi micro condotti con cellule nervose di topo: le terminazioni nervose, nel giro di qualche tempo, hanno colonizzato i tubi crescendo al loro interno e seguendone le forme, anche le più contorte.
'Questo ci permette di costruire reti nervose con precise geometrie' spiega Justin Williams, uno dei ricercatori. Non è ancora chiaro però se questi nervi 'cablati' siano in grado di trasmettere l'impulso nervoso come fanno nel corpo umano. Proprio per questo gli scienziati vogliono ora riuscire a inserire all'interno dei nanotubi dei sensori in grado di registrare i passaggi di corrente. Lo studio di Yu e dei suoi colleghi, in apparenza teorico e speculativo, apre in realtà la strada allo studio di nuove terapie anche per malattie neurologiche come il morbo di Parkinson o la sclerosi multipla.
Da Yahoo 
 
Lascio a voi ogni deduzione del ‘caso’. In aggiunta vorrei proporvi questa altra notizia, che certamente contiene un importante frattale relativo a ciò che è ‘caduto in fronte’ ad una grossa fetta dell’umanità, forse tutta se allarghiamo il contesto della notizia:

Una divinità femminile nascosta nella Bibbia?
I recenti studi di una ricercatrice di Oxford aprono un nuovo, e probabilmente aspro, dibattito sul ruolo della donna nelle tre grandi religioni monoteiste: islam, cristianesimo ed ebraismo.
Francesca Stavrakopoulou, della facoltà di Teologia e Religione del blasonato ateneo britannico, avrebbe trovato, nell'Antico Testamento, alcuni riferimenti ad Asherah, una divinità femminile della fertilità che nel corso dei secoli sarebbe scomparsa dal testo sacro. Forse cancellata da mani maschili e maschiliste?  
Secondo alcune iscrizioni rinvenute su reperti archelogici trovati nel Sinai, Yahweh (nome di Dio in ebraico) e Asherah sarebbero stati adorati in coppia, e, secondo un versetto del Libro dei Re, nello stesso tempio.
J.Edward Wright, presidente dell'Arizona Center for Judaic Studies, conferma i risultati dello studio della Stavrakopoulou, affermando che in molte iscrizioni ebraiche antiche si fa cenno a 'Yahweh e la sua Asherah'.
Secondo quanto ha dichiarato a Discovery News, il ruolo di Asherah era particolarmente rilevante in alcune antiche religioni sudorientali: era una divinità potente legata ai culti della fertilità e della terra

Era conosciuta con nomi diversi tra cui Astarte e Istar, che in italiano può essere tradotto come "albero sacro".

Aaron Brody, biblista presso la Pacific School of Religion, spiega che gli antichi ebrei erano politeisti e solo una piccola minoranza monoteista. La situazione è poi cambiata radicalmente nel 586 a.C., con la distruzione del Tempio di Gerusalemme, quando ha inziato ad imporsi universalmente una visione monoteista.
Da Yahoo 
 
Nulla è per caso e tutto è opportuno.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 6 ottobre 2010

Il simbolismo dell'oro e il suo lato oscuro.





Le “cose” cambiano, sono sempre cambiate e cambieranno ancora. Nulla è per sempre. Penso che siamo d’accordo tutti su ciò; basta osservare la nascita ed il declino degli imperi. Cosa ne è stato della dominazione Egizia o Romana o Greca? Si è disciolta nel tessuto sociale e negli imperi che si sono succeduti.

Non è andata persa ma diluita nel tempo e nelle “tradizioni”.

Almeno così sembra a prima vista. Le “cose” cambiano e lo scorrere del tempo è testimone di questa “corrente” eterna. Tuttavia esiste un legame intimo, in taluni aspetti della Vita, che sfugge ai più. A cosa mi riferisco?

Alla linea di continuità del potere amministrato sulla Terra. Una linea continua a discapito del tempo e di quello che insegnano nei libri di storia a scuola. Esiste un filo conduttore contiguo che unisce tutte le nascite a tutte le “morti” degli imperi: la consanguineità, la linea “reale”.

Ma non solo: la "fratellanza".

Mi riferisco ad un potere che non appare mai, nemmeno per amministrare da Re. Un qualcosa che è sempre stato “dietro”. Un qualcosa a cui non interessa apparire ed essere “baciato” dai raggi solari. Ecco, ciò è sempre “andato avanti”, anche oltre le cadute degli imperi, anzi “reo” di avere provocato il “cambiamento”. È difficile inquadrare un simile potere. È d’uso identificarlo con un principio negativo. Tuttavia non ne sono più totalmente certo. Le persone che “godono” di questo potere sono anch’esse delle marionette e “servono” inconsapevolmente un principio più alto che non si ferma mai. Preferisco vedere la questione degli Illuminati e compagnia bella in questa maniera: essi sono stati opportuni per creare le condizioni di base per il risveglio dell’umanità. Essi sono dei custodi della verità. Giudicarli nel frangente del presente è inopportuno. Si sbaglia senza ombra di dubbio.
Così come lo è per la Chiesa.

Esiste un frattale sulla Terra che delinea questa verità: l’oro.

Da sempre l’oro ha costituito un “bene” inalienabile, certo, prezioso, garantito dalla sua “luce”. Esso ha sempre contraddistinto il potere. Le casse degli antichi stati traboccavano di oro, che garantiva la moneta emessa a titolo di scambio. L’oro rappresenta la linea di continuità “indeformabile” del potere di una certa “categoria” di persone sulla Terra. Di fronte al pericolo di una crisi dovuta ad un cambiamento, chi “sa” si premunisce comprando oro. Infatti:

Miliardari Si Rifugiano Nell'Oro, Boom Acquisti Lingotti.
(AGI) Ginevra - I miliardari del Pianeta si rifugiano nell'oro, acquistandolo a tonnellate, a causa dei timori sull'economia. In questo modo, stanno spostando risorse fuori dal sistema finanziario. Lo sostengono esperti del settore, come Josef Stadler della Banca Ubs.
Fonte: Yahoo

L’oro non si consuma come il petrolio, ad esempio. Ciò che si estrae va ad “accumularsi”. Ce n’è sempre di più. Ma allora perché è tanto prezioso? Centinaia di migliaia di tonnellate di oro estratto, in tutto il mondo, autorizzano ancora a ritenerlo tanto prezioso? Ma non è la scarsità che produce valore? Non ci hanno insegnato così in questa fase del mondo? Forse è per questo che le banche centrali lo ammassano nelle loro “pance”; per evitare che ne circoli troppo.

O forse lo stanno solo raccogliendo?


Chiamato il "diversificatore" per eccellenza da analisti professionisti così come da manager di portafoglio, senza ombra di dubbio l'oro non rientra nei tre gruppi di beni nelle mani della maggior parte degli investitori:
  • Obbligazioni: l'oro non frutta interessi, almeno che non venga dato in prestito in cambio di una rendita (piuttosto che darlo in prestito scioccamente in cambio di un conto d'oro "non allocato"). L'oro non è nemmeno una promessa di ripagare il capitale iniziale in un qualsiasi momento futuro. Non è una data di scadenza per il rendimento, ma non essendo nemmeno un debito che una terza parte ripaga all'investitore non vi è alcun rischio di inadempienza.
  • Azioni: l'oro non ha nulla in comune neanche con le quote di capitale. Esso non ha bisogno né di personale né di un consiglio di amministrazione e non ha una relazione trimestrale sulla sua rendita. Non produce nulla e non fornisce un servizio, ma è semplicemente giallo, lucente e raro.
  • Immobili: l'oro non è come gli immobili commerciali o residenziali. Anche affittandolo non sarebbe possibile mettergli il pavimento in legno o installargli il riscaldamento centralizzato. L'oro non ha bisogno di manutenzione (è praticamente indistruttibile) e non è soggetto ad imposte sul reddito perché non vi è alcun reddito da tassare.
Visto che l’oro non matura interessi, dividendi o una rendita, e visto che non ha un vero e proprio valore industriale, il “motivo dell’investimento” per l’oro può essere spiegato solamente con il desiderio di abbandonare altri tipi di investimenti.

O per lo meno di possedere un investimento in tutto e del tutto indipendente da ciò che fa muovere gli altri tipi di investimenti… Forse il mercato dell’oro indica che gli investitori cercano protezione dalle azioni, dagli immobili e dalle obbligazioni in calo. E anche dal dollaro e dall’economia americana. Quindi stanno premunendosi in anticipo comprando oro; un tipo di bene completamente diverso da tutto il resto.

Fonte: http://oro-oggi.bullionvault.it/oro_tipo_di_bene_diverso_euro_dollaro_commodities

Le famiglie “facoltose” unite stanno rifugiandosi nell’oro. Perché? Perché non si fidano di questa economia, di questi tempi che stiamo percorrendo. Ma come? Il luogo comune non dice che queste famiglie siano in grado di cavalcare sempre l’onda? No, a quanto pare, perché stanno ritirandosi nell’unico lido sicuro che pensano di conoscere: l’oro, il “legame” con il passato e la sua continuità. Ed in questo modo sotraggono denaro ed investimenti alle dinamiche dell'economia drogata e "malata"... Tutto sommato non sembra male, secondo me.

È questo il segno inequivocabile che la “crisi” economica è solo agli inizi. È questo l’indicatore principe. Ciò che dobbiamo osservare. E l’oro sta macinando record su record proprio in questi giorni, in cui i governi rassicurano la popolazione che “il peggio è alle spalle”…


I ricchi non si fidano: segno che le loro “fonti” – la continuità – non vede più al di là dei tempi. Il loro potere è obsoleto. La nuova era è imperscrutabile per i Cuori “avidi”.

La questione dell’oro può forse derivare dalla forma pensiero Anunnaki? Ciò che cercavano i “Signori” può essere divenuto simbolo di potenza?

È una semplice emulazione delle antiche "abitudini"?

Ciò che fungeva da oggetto di ricerca disperata da parte degli Anunnaki era proprio l’oro, da portare su loro pianeta nativo, al fine di evitare un processo di disgregazione atmosferica che stava avvenendo a gran velocità. Era per loro una necessità vitale, infatti i primi equipaggi che giunsero sulla Terra furono appellati come “eroi”.

L’accumulo di oro, era per loro non sfoggio di ricchezza e potere ma “medicina” per il loro pianeta “malato”. I loro “discendenti”, ossia noi, “adoriamo” ancora quel minerale tanto prezioso, capace di ridonare la Vita ad un intero mondo in via di disfacimento. Il ricordo diluito nel tempo ha dato luogo ad un’altra forma di “adorazione”: quella rivelata dalla luce ingannatrice del minerale finemente lavorato ed indossato o posseduto. Proprio come le fattezze dell’Anello del “Signore degli Anelli”: la sua levigatezza e brillantezza e armoniosità capaci di sedurre l’animo umano.


Un altro fattore che ha giocato una carta oltremodo importante è la simbologia con il Sole rappresentata ad esempio attraverso il culto del Sole nelle varie epoche di sviluppo della “tribù” umana. Il faraone eretico Akhenaten, insieme alla regina Nefertiti, creò il primo culto monoteista dell'Egitto omaggiando la figura di Aten, il dio Sole e mettendo la famiglia al centro della Vita di coppia e dunque dell’impero. Un vero e proprio scandalo per le “abitudini” del tempo, già deformate dalla presenza di un potere strisciante, evidentemente molto attivo.

Tutto ciò ci riporta all’osservazione della “carta” dei Cieli. Sole e Nibiru conducono lo sguardo verso l’alto, verso il luogo infinito da cui arrivarono i “Signori alati” portatori di venture e di sventure, il cui riflesso è ancora vivo in noi attraverso il brillante luccichio di un gioiello in oro: segno della nostra immaturità spirituale e opportuno male solo da “educare”.

L'Astrologia è la Scienza delle Reazioni della Vita alle Vibrazioni Planetarie.
L'astrologia, come interprete della Natura, mostra che il mondo è condotto secondo un piano ben definito, che ogni cosa è ordinata con ordine meraviglioso, chiaramente regolata con incredibile precisione e realizzata con infallibile accuratezza.

Niente succede per caso; non ci sono incidenti nel piano divino; ed in realtà non c'è dissenso, dal momento che la natura non riconosceva distinzioni e lavora solo per il progresso attraverso un processo raffinato che qualche volta distrugge per ricostruire con miglioramento. Come gli studenti avanzano nei loro studi dell'astrologia loro mettono ogni cosa al suo posto, secondo un ordine o piano cosmico; con possibilità di produrre risultati certi, ma ci rimane di determinare la qualità di questi risultati affidando le nostre reazioni all'influenza planetaria.

Llewellyn George
Fonte: http://www.magicavalon.com/?q=astrologia/astrologia

Le influenze astrali sono basilari nell’ambito dell’orchestrazione della Vita. È difficile da credere lo so, eppure le percepisco come grande verità. La massa e la presenza di un astro planetario, determina differenze armoniche che si propagano nell’area di “competenza”. Pensiamo solo a cosa significhi essere vicini ad una grande personalità piuttosto che ad un ritenuto derelitto. Il nostro giudizio fa la differenza in questo caso, però le evidenze sono paragonabili alla presenza di un pianeta. Presenza che influisce sugli stati comportamentali.

È così! La “scacchiera” del Sistema Solare è in un equilibrio sottile. I pianeti sono disposti secondo distanze precise e regolate da leggi universali come la successione di Fibonacci. Nulla è per caso. Ed ogni ambito della Creazione è basilare per l’intero. Infatti la mancanza di oro è riuscita a mettere in pericolo di Vita un intero pianeta.


Il simbolo è potentissimo.

Il linguaggio simbolico è molto vicino al linguaggio della luce che abbiamo sempre usato nel nostro lontano passato o in forma animica. Nel simbolo dell’oro rivive il dramma di una intera razza: quella degli Anunnaki.


E noi, come figli immemori ma eredi di una certa simbologia, continuiamo ad adorare ciò che i nostri padri cercavano come l’elemento più prezioso per la loro sopravvivenza: l’oro.

In questo modello genetico è racchiusa la verità dell’ereditarietà simbolica e non solo…


Attraverso l’accumulo di oro nelle mani dei potenti, l’oro stesso viene caricato di una simbologia negativa da cui dipende la loro stessa sopravvivenza in termini di “ignoranza della Luce” e a cascata quella dell'intero genere umano, sottoposto ad un vero e proprio incantesimo "radionico". Sino a che non decideranno di fondere l’oro nelle fornaci del “Vulcano”, l’energia oscura dell’oro, il suo lato oscuro, avrà il predomino su di essi e sull’intera umanità che ha paura, simbolicamente, che un giorno il pianeta possa averne bisogno e dunque “teme” per esso...

Questo attaccamento è deleterio per i piani ascensionali in corso e l’Antisistema lo sa benissimo.

Cambiamento dei Modelli di Esistenza – Camera 2.
Se l’entità è una coscienza collettiva consapevole della sua totalità sovrana, il principio del libero arbitrio è una forma strutturale inutile come l’impalcatura per una costruzione terminata. Quando le entità sono inconsapevoli della loro totalità, la struttura serve come forma di sicurezza auto-imposta. In questa continuità di sviluppo di un universo strutturato e ordinato, le entità hanno definito da se stesse i confini – i loro limiti – attraverso l’espressione della loro insicurezza. Progressivamente sono diventate frammenti della totalità e, come le schegge di vetro di un bellissimo vaso, conservano scarsa somiglianza con la loro bellezza composita. – Capitolo 8
Fonte: Wingmakers