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venerdì 15 ottobre 2010

La verità "scomoda" attualizzata.





Vecchio e nuovo. Ci risiamo. Ancora una volta la dualità! Vediamo quest’oggi come il vecchio possa essere riconsiderato “nuovo” e, “vestito” di queste fattezze, provocare dilatazioni quantiche del concetto di tempo. Partiamo da questa notizia:

Google fa un indice dei prezzi.
Il re dei motori di ricerca Google ha deciso di realizzare un indice che misura l'inflazione. Si chiamerà “Indice dei prezzi Google” e, per costruirlo, saranno tenuti in considerazione, tra gli altri elementi, i prezzi dei beni commercializzati via internet.
Come chiarisce Hal Varian, capo economista della società americana, Google avrebbe i mezzi non tanto per fare meglio degli istituti di statistica, quanto per essere molto più veloce nei calcoli. Mentre gli indici tradizionali vengono resi noti una volta al mese e con diverse settimane di ritardo, il motore di ricerca riuscirebbe, secondo Varian, ad anticipare il presente partendo dal proprio indice attualizzato in tempo reale…
Fonte: Yahoo

Notizia di chiara proposizione attuale, "nuova". L’indice dei prezzi al consumo misura l’inflazione e l’inflazione lega a doppia mandata pensioni e stipendi, in termini di adeguamento monetario. Se l’inflazione aumenta deve aumentare di conseguenza anche lo stipendio e la pensione. È importante avere un indice dei prezzi sempre attuale e “reale”. Per comprendere l’assurdità dei metodi di calcolo ufficiali statistici, è sufficiente ricordare a quanto veniva calcolata l’inflazione nel periodo di passaggio dalla Lira all’Euro; periodo in cui i prezzi praticamente raddoppiarono e l’inflazione venne calcolata attorno al 5%. È semplice capire il perché:
  • il calcolo utilizza una “immagine vecchia” proiettata sul “nuovo”
  • il “nuovo” deve confermare il “vecchio” ai fini della continuità ed autorevolezza del “servizio”
  • l’adeguamento delle pensioni e degli stipendi al costo della Vita rimane staccato dal “nuovo”, non riflettendo l’aumento dei costi sopportati dalle famiglie nell’aumento “salariale” previsto di volta in volta.
In pratica è successo che il costo della Vita raddoppiò ma l’aumento relativo in “busta paga” ne rispecchiò solo una minima parte. Chi ci avrà mai guadagnato? Diciamo i soliti “ignoti”…

Un servizio “nuovo” come quello di Google può regolare il calcolo inflativo, avvicinandolo alla gente e influenzando in questo modo il “vecchio” o la linea di continuità. Le due “misure” si compenetrano più di quello che si possa pensare.

Il “nuovo” può riversarsi sul “vecchio” influenzandolo: perché?

Il vecchio è qualcosa che esisteva, non è attuale; non possiamo mettergli le “mani” addosso perché è una fotografia non reale! Ma come? Se ci influenza ancora adesso! Come può un ectoplasma essere tanto influente sull’adesso? Il “vecchio” rappresenta lo status quo: il paradigma ufficiale, il sogno di qualcuno attualizzato. È come se la sua struttura sia collocata in un’altra dimensione e sia sfuggevole: si ha l’impressione di non potere fare nulla!Si è sempre fatto così!” - dicono negli ambienti lavorativi al giovane che si chiede “Come mai, invece, non fate così?”.

Il “nuovo” può mutare il “vecchio”. Come? Mettendolo in luce, attualizzandolo e mostrandone tutta la limitatezza, la sua Natura antidiluviana, fuori dal tempo. La successione nuovo-vecchio non è lineare, ma traccia complesse figure geometriche. Gli agganci che il “vecchio” lascia nel “nuovo” sono ponti d’energia che possono anche essere invertiti. Diciamo che è un ancora di salvezza che il “vecchio” si autoconferisce, un meccanismo quantico di refresh, l’intelligenza di meccanismi ritenuti “freddi e calcolatori”. 

Chi plasma il “nuovo” attraverso il “vecchio” ne è consapevole? 

Io penso di si. Per questo il "vecchio" non ci permette di riflettere abbastanza. Tuttavia il meccanismo evolutivo non si ferma mai e, prima o poi, compensa e spazza via ogni ostacolo alla crescita. È un fiume sempre in piena e non è semplice bloccare per molto tempo la sua “furia”.

Google dimostra come il nuovo possa cambiare il vecchio, il quale altrimenti e “tranquillamente” comanderebbe per sempre, a distanza, lo scorrere del tempo. Stiamo pur certi che il calcolo di Google darà molto fastidio ad un certo potere, perché introduce un pericoloso principio di alternativa e paragone. Vecchio e nuovo possono guardarsi in volto.

Come il “vecchio” si attualizza nel “nuovo”?. Lo abbiamo già scritto sopra: plasmandolo a distanza attraverso un sottile gioco di illusioni nelle vesti di abitudini, leggi, consuetudini, educazione, etc.
Eppure il “vecchio” può rinvigorirsi e superare persino il “nuovo” in termini di attualità: è il caso delle profezie! La visione mistica è sempre attuale, “nuova”.  

In questo caso il “vecchio” corrisponde al “nuovo” perché lo identifica, lo segue.

Ad esempio nel libro di Carpi Le profezie di Papa Giovanni XXIII”, Angelo Roncalli riporta degli avvenimenti particolari che si riflettono su un certo tempo “nuovo”. È come se avesse lanciato degli arpioni nel tempo, aprendo degli squarci. Gli squarci sono delle aperture che attendono il cammino dell’uomo. Sono in attesa. L’uomo può anche deviare, come è successo per le visioni dei Profeti, i quali avevano visto un “nuovo” apocalittico che è stato superato solo nel 1987 dalla comunità animica umana intera. 

Ciò che avevano veduto non corrispondeva più al “nuovo”, o meglio, a questo “nuovo”

Giungendo a scrivere di fase duale del tempo, degli estremi della scala del tempo, si concepisce una diversa modalità dell’utilizzo dei termini, diversamente abusati. Si capisce che in realtà non hanno molto senso se il nostro punto prospettico diventa multidimensionale. Il tempo limita la sua portata in questo caso: si liquefa. Anche ciò che è inerente alle diverse opportunità conferite dal corso evolutivo, dagli errori, dagli slanci di ciò che è stato e di ciò che è.

Tutto prende una prospettiva diversa… Solidale alla comprensione di colui che osserva e che aveva una curiosità da soddisfare: “vediamo come andrebbe se…”.

Nuovo e vecchio sono concetti che valgono dal punto di vista "denso". In realtà esprimono un solo punto sulla scala evolutiva osservata dall’Anima; un punto molto simile al concetto di “Voi siete qua”. 

In che modo ci siete arrivati? Ecco che allora si apre lo scenario “vecchio/nuovo”, andando nei “dettagli”.

A proposito di profezie del ”Papa buono”; sto continuando la lettura del libro e ieri sono rimasto sgomento da varie “espressioni” e relativo commento del Carpi; vediamole:

Pagina 116. Una famiglia di dittatori prenderà il potere nella terra dei figli di Lutero. Spargerà sangue… Cadrà il presidente, cadrà il fratello. Tra essi il cadavere della stella innocente. C’è chi sa. Chiedete alla vedova nera e all’uomo che la condurrà nell’isola dell’altare. I loro segreti sono nelle armi, nel delitto. E sono segreti di chi non era a Norimberga. In tre spareranno al presidente. Il terzo sarà tra i tre che colpiranno il secondo. Morirà Lutero e sarà bene. Dietro di lui, l’ombra di chi ha già ucciso. Mentiva la sua voce…".

Commento del Carpi: Negli Stati Uniti, la famiglia di dittatori dovrebbe essere essere sicuramente quella dei Kennedy. Si dice che essa abbia sparso sangue, per questo potere, e dopo la sua conquista… 

Poi la profezia che prevede la morte dei due fratelli… Il brano seguente dice come tutto può essere spiegato nell’uccisione dei Kennedy. Chi sa viene indicato dal profeta nelle figure della vedova nera e dell’uomo che la condurrà nell’isola dell’altare. Jacqueline vedova di John Kennedy, fu sposata da Onassis in un isola, Skorpios. Onassis, se sapeva, è scomparso. Che veramente la sua vedova sappia qualcosa di determinante circa gli attentati alla Vita del primo marito e del cognato? Se è così, perché tace? E qual è il legame segreto su questi fatti ignoti, che la legavano al suo secondo marito scomparso? Un’ipotesi sconcertante

Soprattutto se si pensa che  è stata avanzata dal profeta addirittura nel 1935

I loro segreti sono nella armi, nel delitto. E sono segreti di chi non era a Norimberga. La prima frase è un’accusa durissima contro Jacqueline Kennedy e Aristotele Onassis. La seconda, mette in scena nuovamente le forze del male, i personaggi scampati alla caduta del nazismo e ancora in azione. Nel mondo. Quali i collegamenti? Il mistero continua. Secondo il testo, gli attentatori di John Kennedy sono stati tre. E uno di essi, assieme a due persone diverse, avrebbe partecipato anche all’attentato al fratello Bob. 

Eccoci ad un altro atroce delitto, l’uccisione di Martin Luther King. Il profeta dice che la sua morte è stata un bene: dietro di lui, l’ombra di chi ha già ucciso. Mentiva la sua voce. La spiegazione è sin troppo evidente, ma potrebbe nascondere riferimenti che mi sfuggono. Forse collegati con l’uccisione dei fratelli Kennedy. Il giudizio sul personaggio, comunque, è drastico.
È la frase finale della profezia, d’altra parte, fa intendere come per il mondo il momento sia stato veramente drammatico.

Che dire? Da quando ho iniziato il processo interno di "risveglio", sono cadute tutte le lucide falsità che vengono propinate sui libri di storia, tutto!

Ma a questa visione delle “cose” non ero ancora giunto. I casi sono due:
  • o i “versi” delle profezie sono stati male interpretati
  • o abbiamo altre due false icone suggerite a “modello” (e non sarebbe la prima volta)

Cosa ne pensate? Le profezie sono del 1935. L’autore è un Papa…

Il “vecchio” che si rifrange sul “nuovo” per aiutare ed essere aiutato.   

 

venerdì 8 ottobre 2010

Papa Giovanni XXIII: profezie e "angeli".





Chi sono gli Angeli? Siamo abituati a credere che siano entità evanescenti, illuminate perennemente di "Luce bianca", che siano “buoni”. Allora cosa significa questo “passo” tratto dalla lettera di San Paolo ai Romani (8.38)?

Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.

Gli Angeli sono inseriti nell’elenco delle “entità” che possono separarci dall’Amore del Creatore. Nel film “L’ultima profezia”, il protagonista principale si esprime in questa maniera:

In cielo c’erano ancora Angeli selvaggi che portavano le armi…

L’origine di tale verso è attribuita a San Paolo ed è contenuto nella Bibbia (lo si può udire nel film al minuto 1.31.49)

Ho cercato sul web questa frase, che dovrebbe far parte di una delle lettere di San Paolo, ma non ho trovato nulla a tal riguardo. Come al solito chiedo a qualche “visitatore” del Blog se ne fosse a conoscenza e, in tal caso, di potermi segnalare una simile evidenza. Grazie...

Ho trovato in Matteo (13.36) questa espressione:

Allora Gesù, licenziate le turbe, se ne ritornò a casa, e i suoi discepoli gli si accostarono, dicendo: dichiaraci la parabola delle zizzanie del campo.
Ed egli, rispondendo, disse loro: Colui che semina la buona semenza è il Figliuol dell'uomo. E il campo è il mondo, e la buona semenza sono i figliuoli del regno, e le zizzanie sono i figliuoli del maligno. E il nemico che le ha seminate è il diavolo, e la mietitura è la fin del mondo, e i mietitori son gli angeli. Siccome adunque si colgono le zizzanie, e si bruciano col fuoco, così ancora avverrà nella fin del mondo. Il Figliuol dell'uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali, e gli operatori d'iniquità; e li getteranno nella fornace del fuoco. Ivi sarà il pianto e lo stridor de' denti. Allora i giusti risplenderanno come il sole, nel regno del Padre loro. Chi ha orecchie da udire, oda.

Focalizziamo meglio: e la mietitura è la fin del mondo, e i mietitori son gli angeli.

Sempre nel film “L’ultima profezia” si dice che Dio ha sempre mandato gli Angeli per compiere il suo volere. Gli Angeli sono sempre stati a contatto con Dio ma con un ala intinta nel sangue

Sono come una sorta di “braccio armato”. 

Ora, io credo che, questi Angeli non siano altro che antichi ricordi provenienti dalla storia umana “velata” dal tempo e dall’Antisistema. Questi Angeli sono ciò che rimane del ricordo degli Anunnaki. Mi rifiuto di credere a simili entità come empie, cariche di violenza e intrise del sangue umano. Non ci credo e non ricrederò mai. È tutta una parafrasi quella che si compie. 

Le legioni angeliche sono legioni di combattenti. Le schiere angeliche sono entità evolute che hanno la responsabilità della crescita delle altre razze viventi nell’Universo, proprio come i Wingmakers oppure le razze “centrali” evolute.

Nell’economia universale coloro che sono più evoluti si occupano degli “altri”; l’evoluzione che intendo evidenziare è di tipo spirituale e non solo tecnologica. Una simile evoluzione nel suo stato di alto compimento comporta un senso di responsabilità nei confronti della Vita. 

Simili razze, appunto angeliche, costituiscono le schiere dei servitori volontari dell’opera del Creatore. Queste razze non possono ricorrere alla violenza in nessun modo. Questo è il mio pensiero.

Occorre fare pulizia di tutte le false credenze sparpagliate per cielo e terra.

I brandelli di verità intrisi nella violenza Anunnaki, vivono ancora oggi miscelati insieme a saggezza e buona volontà. Confondono. Mettono appunto zizzania. Ma secondo “logica” spirituale è ora di fare grande pulizia. Certi termini sono da “rifondare”. La storia stessa è da rifondare…

Leggendo alcuni passi di una raccolta di conferenze di Rudolf Steiner intitolate “La Bhagavad-Gita e le lettere di Paolo” è evidente come stiano, nella loro essenza, i due grandi tasselli della conoscenza e dell’esperienza inerenti l’oggetto delle conferenze stesse:

l’una racconta la sintesi finale di millenni di evoluzione umana ed in questo è perfetta, l’altro racconta gli inizi di una nuova fase dell’evoluzione umana che parte dall’esperienza del Golgota ed in questo è ancora “imperfetta”, allo stato di “seme”.

Come poter giudicare dunque opere tanto diverse, non tanto per i contenuti, quanto per “l’età” relativa al quel tipo di esperienza? Nessun giudizio. Nessuna conclusione. Solo una semplice ed oggettiva “osservazione” lungimirante trova senso.

Le due epoche diverse si succedono e fanno staffetta dell’evoluzione umana: la nascita dell’Io, la sacra fiamma che fa risplendere di luce propria l’Anima dell’uomo. Non è più solo una mutazione di forma ma di interiorità. Vicende legate al sangue, alla sua linea “spezzata”, alla perdita della chiaroveggenza, allo sviluppo dell’intelligenza legata all’Io, all’irruzione nei reami di competenza degli Asura, dei dominatori delle lande della densa materia, della resistenza all’evoluzione.

Una resistenza degna di tal nome, avveduta, sensata, motivatrice, motore di evoluzione

Che senso hanno, a tal proposito, le “denunzie” relative alle “Profezie di Papa Giovanni XXIII” contenute nell’omonimo libro di Pier Carpi?

“A Roma correranno i cani e la Madre sarà legata alle Crociate” (La Chiesa servirà a molti per fini di basso potere). Pagina 76.

Queste profezie furono trascritte nel 1935, quando Angelo Roncalli, arcivescovo di Masembria, delegato apostolico in Turchia, ebbe sette “sogni” ricorrenti e continuativi, nei quali ebbe il dono di queste “anticipazioni”.

“Lesse, e fu facile. Dio, tutto era tanto semplice, tutto era tanto chiaro. Se anche gli altri uomini avessero saputo. Il mondo sarebbe stato diverso. Ma Angelo si rendeva conto che non tutti potevano sapere. Perché quelle erano cose pericolose. Solo pochi potevano interpretarle nel senso giusto, usarle per il bene. Nelle mani dei malvagi, sarebbero state armi terribili contro l’uomo. Pagina 51.

Nel nome della Chiesa si farà mercato, si conquisterà potere politico, si abbatteranno nemici, distaccando l’azione sociale della Chiesa da quella che doveva essere. Infatti, nella politica italiana (qui ci si riferisce chiaramente a Roma e ai cani) i cattolici autentici non potranno mai inserirsi. I falsi si, e nel nome dei cattolici faranno una politica capitalistica, borghese, persino laicista, con compromessi antiumani, antisociali. Lo scopo sarà il ladrocinio: i falsi figli ruberanno dal gregge. Pagina 76.

“E in questi brani, egli oppone sempre la guerra dei potenti eserciti, fredda, calcolatrice, mossa da interessi economici e non sempre confessabili, da ogni parte, alla guerra d’entusiasmo, per la vera libertà, della Resistenza. Dei Partigiani, è detto: Europa, questi sono i tuoi figli migliori, che un giorno saranno traditi. Perché i capi che crederanno di abbattere comanderanno ancora, sempre gli stessi…. Infatti, continua la profezia, abbatteranno le marionette del denaro, non i padroni del denaro. Pagina 104.

Che dire? Che siamo alle prese con una storia tutta da riscrivere e tutta falsa. Così come adoriamo falsi Dei, siamo immersi nella falsità assoluta dell’illusione di Maya. Siamo in uno scenario difficile in cui padroneggiarsi è assai ostico. Ed il “bello” è proprio questo. L’uomo sta forgiando l’uomo nuovo attraverso se stesso. Sta imparando a cavarsela con i nuovi doni della nuova era che, paradossalmente, gli hanno portato a prima vista solo “guai”. L’era dell’Acquario che si è appena aperta, segna un nuovo inizio per l’intera "saga" umana.

Un “nuovo inizio”, ma contemporaneamente ad una “nuova fine”, che ancora deve avvenire.

Questa fine è un inizio: il 2012 carico di simbolismo…

Lasciamo andare il 2012, perché il 2012 è già stato, è adesso, sarà domani… Che importa? La cosa importante è che la “caduta” corrisponderà ad un pronto rialzarsi.

Ricordo che tra il materiale Wingmakers, esiste una frase illuminante che esprime questo concetto:

All’incirca nel 2075 ci sarà ad opera della scienza, l’irrefutabile scoperta dell’Anima. Un'altra "profezia"...

Quando anche la scienza sarà libera di annunciare una scoperta di questo tipo, il mondo sarà effettivamente prossimo ad un profondo cambiamento.

Un consiglio; a questo link  esiste un pdf intitolato “Vivere dal Cuore” che merita tutta la nostra attenzione.
  
Infine, una "citazione pesante" presente in quarta di copertina del libro “Le profezie di Papa Giovanni XXIII”:

Un libro sensazionale e straordinario: le profezie enunciate nel 1935 da Angelo Roncalli, allora delegato apostolico in Turchia, che sarebbe poi divenuto Papa con il nome di Giovanni XXIII.
Introdotto, dopo una serie di esperienze supernormali, in una società segreta iniziatica, Angelo Roncalli dettò le sue profezie, che vennero scritte dal gran Cancelliere e sarebbero dovute rimanere segrete.

Ovviamente tutto ciò non sarà mai riconosciuto ufficialmente dalla Chiesa. Ma in futuro tutto verrà inesorabilmente alla luce e… questa è invece la mia profezia!

Vediamo infine ed in termini brevi, un cenno sulla Vita di Pier Carpi:

L'ottimistica previsione di Pier Carpi sulla galanteria del tempo e sulla futura riconsiderazione dell'ultimo suo sofferto romanzo, per ora non si è avverata e il problematico "Gesù contro Cristo" resta ancora abbandonato nelle soffitte polverose del dimenticatoio librario, colpevole (ma sarebbe meglio dire "in attesa di giudizio") per quella sua temeraria visione di un Cristo troppo umano, debole e fragile, che ha infastidito non poco l'ambiente ecclesiastico e che gli è costato la fredda accoglienza dell'intellighenzia culturale italiana. Direi, comunque, che, a beneficio di coloro che non hanno ancora avuto modo di valutarne il talento artistico, sarà meglio dare qualche cenno in più sulla sua figura.
Pier Carpi, morto prematuramente il 26 giugno 2000, era nato a Scandiano (RE) il 16 gennaio del 1940 e, oltre che un importante giornalista, è stato anche scrittore, sceneggiatore e regista cinematografico di un certo rilievo (tra l'altro molto conosciuto anche all'estero). Un artista "a tutto tondo" insomma… Con questa piccola premessa che vi prego di tenere in debito conto: il suo è sempre stato un talento, oltre che indubbio, anche un po' scomodo, o sarebbe meglio dire poco "allineato", poco "malleabile", soprattutto negli anni Settanta, quando l'anticonformismo era più facile sbandierarlo che praticarlo.
Del resto Pier Carpi qualche sgambetto ideologico lo aveva già subito quando, nel 1975, con il suo film Povero Cristo era stato selezionato per la Mostra di Venezia e poi meticolosamente fatto sparire perché a qualcuno una pellicola incentrata sulla ricerca di Cristo, soprattutto da parte delle giovani generazioni, dava parecchio fastidio

E sì che il suo precedente poema Il Vangelo di Maria, con la sua straordinaria interpretazione della Rivelazione, aveva ottenuto elogi e giudizi positivi proprio dall'ambiente clericale e perfino dal Papa. Cosa verificatasi anche per il successivo Le profezie di Papa Giovanni, saggio controverso e decisamente più commerciale, che fu dapprima accolto con diffidenza e ostracismo e divenne poi un grosso successo editoriale (ben supportato dal riconoscimento - in un certo senso "ufficiale" - delle capacità profetiche del Beato Papa con un Angelus dell'allora Pontefice Paolo VI)
Fonte: www.piercarpi.interfree.it