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giovedì 18 dicembre 2014

L'accecato.


 

Quando cerchi l’alternativa a qualcosa che è “trito e (ri)trito” (abitudine, paradigma, convenzione), che fai? Dove vai? Come ti muovi? Dove guardi?

Beh, correggimi se sbaglio ma, a SPS (Me) sembra che:
  • tu non fai nulla di sostanzialmente “nuovo/diverso”
  • tu non vai da nessun’altra parte che non sia questa versione della realtà
  • tu non ti muovi concretamente in maniera "altra"
  • tu guardi sempre, sostanzialmente, nella stessa direzione.
Bah! Capire il perché non è poi tanto difficile.
È, forse, più complesso arrivare ad accorgersi della situazione complessiva e totale nella quale versi. Qualcosa di molto simile ad un grattacielo che toglie il cielo, la luce, il calore naturale, di un panorama libero di potersi manifestare
È come essere chiusi dentro ad un sacco e scambiare il buio (ri)velato (la notte), per assenza naturale e ciclica della luce solare:
non è del tutto naturale ciò che ti accade. Lo sai, vero?


Ai cavalli viene applicato il “paraocchi”:
coppia di pezzi di cuoio cuciti lateralmente alla testiera del cavallo per impedirgli la visuale ed evitare così che, disturbato, si imbizzarrisca
Link
È, dunque, per evitare un “disturbo ed un eventuale imbizzarrirsi”, che viene applicato il “correttivo alla visuale”.
Ma… quando questo “disturbo” corrisponde ad un’ingresso/aggancio di alternativa, che cosa diventa allora il “dispositivo” applicato alla tua apertura ottica?
Che cos’è, in realtà, il pericolo derivante dall’imbizzarrirsi?
E, chi/cosa corre questo “pericolo”?
Te stesso, la tua famiglia, la società, lo Stato, l’Ue, gli Usa, l’Onu?
Chi o cosa?

giovedì 11 settembre 2014

SPS pone la propria fiducia.


Il megafono utilizzato da George W. Bush nel discorso improvvisato tra le macerie dopo l'incidente…
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Non c’ è proprio limite al ridicolo?
(Ri)fletti, tuttavia, sul simbolo del megafono, però, a livello di Analogia Frattale... 
Le “prove”, di questa versione degli attentati, sono state trasmesse in diretta tv, tredici anni or sono. Come puoi dubitare?
Beh… è giunta l’ora di “andare oltre”.
SPS (ri)edifica la questione della “fiducia”.
Partiamo da qualcosa (innesco) che, analogamente ma più da "vicino" (non certo, temporalmente), piega le travi in acciaio del “suolo” sul quale - ora - appoggi i tuoi "piedi"…
Il cosiddetto “carteggio Mussolini Churchill” (intercorso alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale), sull’esistenza del quale “SPS pone la propria fiducia, senza necessità alcuna di comprovazione altrui fisica attendibile” (una delle strategie adottate dai sottopoteri inconsci del Nucleo Primo, nell’AntiSistema 3d, al fine di controllare anche attraverso una procedura di blocco o di “censura sottobanco”), è una sorta di intesa sottile per mezzo della qualelo statista inglese gli chiedeva espressamente di entrare in guerra, desiderando di avere l’Italia al tavolo della pace per contenere le richieste tedesche"...Link

Una trappola costituita d'illusioni e di false promesse, cavalcanti le paure di rimanere tagliati fuori ed invasi, nel "dopo guerra". "L'ora delle ardue decisioni", che toccò ai singoli... impegnati in qualità di attori primari e (com)primari, ordinati gerarchicamente in maniera non del tutto (ri)comprensibile nè lineare.
Del Duce è passata un'immagine altamente tendenziosa, capace di deviare verso tutto quello che, ora, supponi di sapere perchè ti hanno detto... (Sps identifica in virtù di osservatore imparziale del processo storico e storico deviato)...
Ora, come puoi meglio (re)inquadrare questo "dettaglio", di certo molto significativo, (contenuto nell’Armistizio lungo ossia nella “resa incondizionata dell’Italia alle forze alleate” - Instrument of surrender of Italy), se (ri)assumi come certa l’esistenza del patto sopracitato (non un patto tra popoli, bensì, tra due uomini e una serie di interessi ispiranti dalla cabina di regia):
Art. 29. Benito Mussolini, i suoi principali associati fascisti e tutte le persone sospette di aver commesso delitti di guerra o reati analoghi... saranno immediatamente arrestati e consegnati alle Forze delle Nazioni Unite…
Link
Come ben sai, Mussolini fu "regolato" prima di comparire davanti ad un "tribunale competente" appartenente alle Nazioni Unite, ergo… la sua posizione era talmente scomoda, a giochi ormai conclusi, che in una maniera o nell’altra egli doveva essere posto in una condizione certa di... silenzio perenne (come la quasi totalità dei "dittatori" ha conosciuto, dopo essere "passati di moda").
Da qua, le spire sempre più strette relative alla “dedica” di un articolo dell’Armistizio lungo che, comunque, avrebbe posto un’analoga fine alla Vita dello sconveniente statista italiano:
una pedina come tutte le altre, all’interno di uno scenario sospeso a metà, tra la fiction e la realtà, ossia, tra quello in cui sei portato a credere/vedere e quello che ti rimane inaccessibile.
Vai oltre a tutto quello che "credi di sapere". Apriti...


lunedì 16 giugno 2014

Il Sapiens Sapiens virale.


Dal dopoguerra ad oggi la misura con cui si considera lo sviluppo di un paese è il Pil, ma noi, visto la nuova idea di sviluppo che si sta diffondendo, ci dobbiamo chiedere quanto esso sia  affidabile...
Link 
Il calcolo del Pil - assunto come centrale rispetto alla “crescita ed al benessere di una Nazione” - giustifica un certo tipo di “politica” diffusa viralmente sull’intero Pianeta. Un simile strumento equivale, in altri termini, al mantenere aperto un modello predatorio, sia nei confronti dei propri simili, che della sfera sovrana dell’intera Terra 3d.
Tutto... (ri)porta ad una simile assunzione di realtà (marchio, imprinting) ma, la presenza del Pil, relativamente vicina nel Tempo, non smarca dal comportamento che, da “sempre” ("prima", storia deviata) ha caratterizzato il “modo di fare” di (ri)strette oligarchie umane, sulla grande Massa separata e divisa in se stessa, in qualità e quantità di… preda sacrificale, raccolto, produzione, allevamento, coltivazione, pietanza inesauribile, etc.
L’introduzione del calcolo del Pil (la sua “ascensione sul piano reale 3d, investito della centralità autoritaria ai fini del dominio sul Mondo) è qualcosa che viene dopo la grande spartizione del Mondo, cioè, non è da confondere l’anno della sua introduzione con il livello spartiacque (prima e dopo) tra “bene/male”, bensì… la sua introduzione è la culminazione del piano che viene avanti nel Tempo deviato, della sua misurazione all’interno dell’impero del Nucleo Primo (contenitore).
Cioè: non è mai stato diverso e non c’è mai stato, in realtà, un “prima e/o un dopo”, perché si può effettivamente parlare di un solo modello autoritario e centrale, che viene avanti da “sempre”, all’interno del medesimo scenario 3d, entro il quale l’umano è raccolto e contenuto.

lunedì 13 febbraio 2012

Il frattale del Tao.




È tempo di cambiamenti; infatti, tanto per fare il verso alla pubblicità: ‘L’unica cosa certa è il cambiamento’.

Comunque, certo o non certo, il cambiamento è alla base della legge della biodiversità. Si potrebbe dire che è un suo ‘postulato’ o un effetto, che ‘prende forma’ allorquando le ‘forze’ Cosmiche e Planetarie, di cui l’umanità è una comune rappresentante in termini di co creazione, si miscelano per dare luogo alle manifestazioni esistenziali 3d.  

Ciò a cui pensiamo di assistere, cioè allo spettacolo della ‘Natura’ e a tutte le sue sfumature, dipendono dal nostro ‘comportamento’, dove con quest’ultimo termine si deve intendere l’intera struttura di potere racchiusa nella nostra sfera individuale e collettiva. La ‘miscela’ di leggi diverse, quelle poco sopra accennate, che percepiamo come un qualcosa di così grande da essere inarrivabile, in realtà ci ‘assistono’ nel processo di Vita e di conoscenza di se stessi.

L’umano, perfettamente integrato nella sua centralità e potere, è 'al di sopra' degli effetti di queste leggi e all’altezza del Piano Divino, del quale è una diretta emanazione.

È una questione di consapevolezza, ovviamente. Quando si soffre, nelle 3d, la sofferenza è ‘autentica’ pur essendo solo una ‘parte’ del Tutto che ci contraddistingue. La ‘sofferenza’ ci sta semplicemente dicendo – ‘Tu sei lì’. Null’altro. Non sta giudicando. Sta solo eseguendo un ‘compito’. Ella è come un nostro riflesso

Se smettessimo di ‘ammalarci’ ogni volta che si ‘accende una spia’ e mettessimo semplicemente in funzione una modalità più ampia dell’osservazione di noi stessi e degli eventi che ‘attiriamo’ tutt’attorno, allora potremmo procedere con fare molto più sicuro verso la nostra maggiore conoscenza.

Questa modalità di non consapevolezza è molto simile a quello che accade quando si manifesta la malattia in noi. Cosa facciamo? Andiamo dal medico. Come se quella malattia piombasse su di noi all’improvviso e fosse essa stessa causa di se stessa. No, la ‘causa’ è il nostro ‘comportamento’ e il ‘delegare’ alla classe medica il compito della nostra guarigione, nel tempo, ha significato perdere ancora maggiormente il ‘controllo di noi stessi’

Ci siamo come ‘spenti’, adagiati sul fondo. 

Tanto c’era sempre qualcuno che ci poteva guarire in qualche modo. Questo è un processo molto antico, che nasce addirittura con lo sciamanesimo, nel momento in cui diventa ‘elitario’, ossia nel momento in cui nella ‘tribù’ s’inizia a parlare di una persona che guarisce, mentre tutti gli altri ‘dipendono da lui per stare bene’.

Il frattale ‘moderno’ è la medicina allopatica, caduta nelle mani Antisistemiche, votata all’osservazione della causa apparente. Non intendo, con questo, demonizzarla, in quanto per le cure di pronto soccorso e di determinati interventi chirurgici è assolutamente basilare, anzi… la medicina allopatica è, con le religioni, tra le poche ‘branche del sapere umano’ ad affermare l’esistenza delle entità parassite, ossia degli organismi virali, ossia quei diretti frattali che testimoniano, al pari di quello che si vede in Natura, della manifestazione fisica di forme viventi, più o meno microscopiche, ‘parassite’. 

Anche l’informatica, il Mondo dei computer, ci narra dell’esistenza di forme ‘virali’; infatti persino nell’ambito al silicio di pc e cellulari esistono i cosiddetti ‘virus’. In quella sede è opportuno notare come l’esistenza del virus sia da mettere in relazione all’intenzione umana di generarlo ad ‘immagine e somiglianza’ dell’impulso sovradimensionale che ‘ispira’ inconsciamente. Molte volte questi ‘virus’ sono delle retro ingegnerie di modelli di debugging utilizzati dai programmatori per verificare il proprio lavoro

Da notare, altresì, che abbiamo anche in questo caso ‘coloro’ che traggono un beneficio dalla progettazione e diffusione virale dei programmi ‘nocivi’ al maggior numero di computer possibile. Chi sono? Tra le righe, le case produttrici di ‘antivirus’.

Ecco il frattale del Mondo alla ‘rovescia’: chi 'protegge' è lo stesso che diffonde la causa opprimente.

Alludevamo, pocanzi, al cambiamento come atto strutturale insito nelle 3d. Questa notizia, a tal proposito, ‘rischia’ di procurare un vero terremoto in ambito sportivo calcistico, ossia in quella sorta di ‘reame incantato’ nel quale i ‘cittadini’ sono tutti milionari in Euro e appaiono come distaccati dal contesto 3d, da cui traggono la loro linfa vitale di denaro, fama, etc.  

Il calcio si apre al tetto salariale.
Per combattere la crisi economica, il Levante ha deciso di auto-imporsi un tetto salariale sugli ingaggi, con valore massimo fissato a 500.000 euro: non saranno più tollerate 'escursioni' al di sopra di questa cifra. 

Il club granota è il primo a fissare una soglia ben definita: svolta nel calcio?
 
Cinquecentomila euro all'anno, non uno in più. Che, di per sé, fanno comunque una bella cifra, con cui vivere in maniera più che dignitosa. E se qualcuno dovesse avere richieste maggiori sarà libero di firmare, sì, ma per un'altra squadra. Il Levante non ammette più contrattazioni che superino il mezzo milione di euro per la stipula dei contratti dei suoi giocatori: la squadra valenciana ha deciso di auto-imporsi un tetto salariale ben definito per abbassare i costi fissi ed evitare, dunque, gravi buchi nel bilancio in un periodo economico di per sé già estremamente complicato.
 
Il pesante giro di vite adottato dal Levante è una grande novità all'interno della Liga e nel calcio in senso lato: certo, i club minori che militano nei principali campionati sono costretti, giocoforza, a una gestione più oculata degli ingaggi e, di conseguenza, a rinunciare a giocatori importanti, ma il caso della formazione granota è unico, perché è la prima a fissare con precisione una linea oltre la quale è vietato andare. Cinquecentomila euro, appunto. In questo senso, se un giocatore punta già di per sé a strappare un contratto migliore, saprà già che sarà inutile provare a bussare alla porta del Levante; di contro, un giocatore che accetterà di imbastire una trattativa con la seconda squadra di Valencia, saprà a cosa andrà incontro.
 
Ovviamente il tetto salariale vale anche per i giocatori già in organico: il centrale difensivo David Navarro, che ha un ingaggio di un milione di euro, sarà costretto a tagliarlo della metà se vorrà continuare a giocare nel club granota anche nella prossima stagione. Se il salary-cap resterà sempre una parola incomprensibile per i grandissimi club come Real Madrid e Barcellona, l'imposizione di un tetto salariale sulla falsariga di quanto proposto dal Levante potrà invece essere una soluzione per le altre squadre del campionato spagnolo, e non solo

un'idea che potrebbe attecchire ovunque in Europa, quanto meno per aiutare i club a fare chiarezza sin da subito: 

o questi soldi qui, o niente, cambiare aria.
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È una questione di tempo, come lo è stato per ogni ‘rivoluzione’. 

Il 'contrasto tra Mondi' è diventato talmente stridente da infastidire anche un ‘sordo’. In un contesto che cambia possibilmente in ‘meglio’, occorre attendersi la manifestazione del ‘nuovo’ all’insegna di valori diversi rispetto al ‘vecchio’ o, meglio, rispetto all’attuale forma di paradigma. Osserviamo da vicino il meccanismo perverso del Pil, un sistema di calcolo tramite il quale la moderna economia ‘misura’ il livello di crescita o di 'de crescita' degli Stati e, dunque, del Mondo. 

Il Pil tiene conto di tutto, anche degli effetti nefasti che accadono nel Mondo. Per cui una guerra, paradossalmente e nel medio periodo, fa addirittura ‘bene’ al Pil di una Nazione. Logicamente ci sarà una Nazione che subirà e una che ‘godrà’ apparentemente della situazione. Pensiamo al meccanismo usuale messo in atto durante tutte le guerre:
  • uno Stato attacca un altro Stato per un certo ‘motivo’
  • la distruzione è più o meno distribuita
  • uno dei due Stati alla fine della guerra ha ‘vinto’
  • le politiche economiche si rimettono in moto per la ricostruzione di entrambi i Paesi.
Si distrugge per cambiare degli ‘assetti’ e per infine tornare a costruire. Non solo. Il Pil misura anche l’indotto economico generato dal malessere, dagli incidenti, dagli infortuni, etc. 

Maltempo, Adoc: ultimo weekend costato a romani 440 euro spese extra.
‘Il weekend di maltempo è costato in media 440 euro alle famiglie romane’. Lo sostiente Carlo Pileri, presidente dell'Adoc (Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori), che aggiunge: ‘Cento euro di spesa per l'acquisto delle catene, il cui prezzo è più che raddoppiato in concomitanza della neve, una vera e propria speculazione. Dato che le catene sono pressochè introvabili, soprattutto per le vetture più comuni, chi non ha potuto acquistarle ed è stato multato sarà costretto a pagare in media 250 euro di sanzione. L'allarme neve ha provocato anche un aumento dei prezzi dei beni alimentari, con un aggravio di spesa per i romani pari a 120 euro, il 30% in più di quanto normalmente speso mensilmente’.

Secondo il presidente di Adoc, inoltre, ‘il maggiore consumo di energia elettrica e gas ha comportato un aggravio di spesa pari a 50 euro, i rialzi della benzina fino a 1,85 euro al litro hanno causato un aumento della spesa pari a 80 euro, il prezzo di un pieno. Infine, per lavare le auto, sporcate da neve e sale, il costo è di 15 euro. Totale, quasi 450 euro di spesa in un solo weekend’.
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Il maltempo ha dunque generato un innalzamento del Pil. Ma è 'crescita' quella identificata dal Pil?

Quel denaro speso in più dalle famiglie viene registrato come ‘crescita’ dello Stato. È tutto misurabile in termini di maggiori o minori introiti, di proiezioni mancate o rispettate, di annunci superiori o inferiori alle attese. È tutto ‘relativo’ perché illusorio…

Riguardo alla spinosa vertenza greca, non ancora definita, Monti ha detto di non avere aspettative eccessive sul lavoro dell’Eurogruppo. Sono stati fatti sforzi importanti ed è importante raggiungere un accordo, ma quando qualcosa è meno atteso è più facile perseguirlo
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Questa frase suona un po’ sibillina, tuttavia ‘quando qualcosa è meno atteso è più facile perseguirlo’ equivale, secondo me, a mantenere lontana l’opinione pubblica da questioni troppo ‘delicate’ e relative al ‘controllo’ dell’opinione pubblica stessa. È l’applicazione consapevole di quel ‘distacco’, necessario al fine di non generare ‘potenziale superfluo’, per come lo intende il ‘virtuale’ Vadim Zeland

È l’assumere il proprio compito, lo stare nei ‘ranghi’ delle proprie mansioni, nella tranquillità che ciò che interessa accadrà. È una virtù dei ‘forti’, questa e, in soldoni, significa essere consapevoli del proprio potenziale di co creazione e del proprio ruolo.

Osserviamo il ‘vecchio’ come stenta a ‘lasciare andare’. Si ostina a radicarsi nella struttura energetica che sta lentamente ‘scivolando via’.

Codice disapplicato.
Premafin ha verificato la sussistenza, per gli amministratori non esecutivi, dei requisiti di indipendenza dichiarati. Il cda ha deciso di ‘disapplicare’, tra i criteri enunciati dal Codice di autodisciplina delle società quotate, approvato da Borsa italiana, quello che prevede che non possa essere considerato indipendente il soggetto che sia stato amministratore della società per più di nove anni negli ultimi 12, ‘ritenendo che la semplice durata dell`incarico, disgiunta da ulteriori elementi di valutazione nel caso concreto, non costituisca elemento idoneo di per sé a inficiare l`indipendenza di professionisti qualificati’…
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Questa è ‘paura’. Paura di perdere la posizione guadagnata nei livelli Antisistemici, per cui ci si ostina a circondarsi degli stessi individui ‘ci cui ci si fida’.

Da qualche settimana a questa parte sembra che gli investitori internazionali abbiano deciso che l’Europa non è più in pericolo, tanto che i mercati obbligazionari dell’area euro hanno fatto spallucce anche all’ipotesi di default della Grecia…
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Chi sono ‘gli investitori internazionali’? Essi hanno deciso che… 

Ci si rende conto, mediamente, che il Mondo è amministrato da ‘pochi’? Sembra una favoletta, ormai. Dirlo o scriverlo suscita esclamazioni del tipo: ‘Ancora con queste storie?’. 

Matrix has you.

Whitney Houston è stata trovata morta in un hotel di Beverly Hills. Aveva solo 48 anni. L'annuncio è stato dato dalla sua rappresentante, Kirsten Forster, che però non ha rivelato le cause della morte. La Houston lottava da anni contro la dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti…
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Osserviamo le routine come siano ben radicate nel substrato delle 3d. Ecco il caso di un altro ‘Vip’ morto nelle consuete circostanze dubbie, atte a costituire un simbolo perpetuo da consacrare all’industria del business 'post mortem' a beneficio altrui

Anche lei, la tenera Whitney, che mi faceva battere forte il Cuore da adolescente, se n’è ‘andata’ in maniera tragica, nella solita camera d’Hotel. Bah. Pace a lei e grazie per quello che ha fatto di bello al Mondo intero.

Infine, vediamo come gli opposti si attirino e come il ‘paradosso’, per questo paradigma, governi le vicissitudini 3d:

la piccola era glaciale.
Tra la fine del 1200 e l'inizio del 1800 la Terra fu investita da una piccola era glaciale: un periodo di freddo intenso, con picchi da inverno Siberiano, che in alcune zone del pianeta rese la vita davvero difficile ai nostri antenati. 
 
Secondo uno studio condotto dall'Università del Colorado il calo di temperature fu innescato da un periodo durato circa 50 anni di massicce eruzioni vulcaniche nelle aree tropicali.
 
I ricercatori sono arrivati a questa conclusione grazie all'analisi di alcun reperti vegetali risalenti a quel periodo carote di ghiaccio prelevate in vari punti del Polo Nord e informazioni raccolte dai sedimenti lacustri.
 
Un modello realizzato al computer ha permesso di ipotizzare, circa 800 anni fa, un'attività vulcanica così intensa da diminuire l'insolazione del pianeta: il materiale emesso dai vulcani emise anche grandi quantità di solfati e aerosol che riflessero la luce del Sole verso lo spazio. 
 
'È la prima volta che qualcuno ha chiaramente identificato la causa fondamentale del periodo freddo che innescò la Piccola Era Glaciale', ha spiegato Gifford Miller dell'Università del Colorado.
 
'Le nostre simulazioni - ha spiegato il ricercatore - dimostrano che il freddo prodotto dai vulcani può aver innescato una reazione a catena che ha interessato i ghiacci polari e le correnti oceaniche diminuendone la temperatura generale e conseguentemente la loro attività'…
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Il freddo prodotto dai vulcani: che meraviglia di espressione!

Le eruzioni vulcaniche, ossia un simbolo di fuoco e calore, sono dunque in grado di procurare l’effetto opposto: il freddo. Tramite copertura della luce del Sole, ovviamente. 

È interessante questo accostamento di ‘valori’. 

Viene in mente la condizione geografica particolare, a cui abbiamo dato il nome, Islanda

una terra di fuoco e ghiaccio.

Un luogo della Terra che ricorda molto da vicino il simbolo dello Zen:


Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 8 settembre 2010

Come Remore: opportunismo e illusione.




Il linguaggio sincronico dell’Universo ci parla in continuazione, ci ispira, sussurra “cose”, ci spinge, ci illumina ad “andare avanti”. Questo linguaggio è stato dimenticato con il trascorrere del tempo, i nostri “banchi” di memoria sono stati smagnetizzati dall’Antisistema; in che modo? 

Con il nostro consenso implicito, inconscio. 

Altrimenti non sarebbe mai stato possibile. Sino a che le generazioni che “ricordavano” hanno avuto respiro sulla Terra, questa opera immane ha lavorato silenziosamente ai perni dell’equilibrio, delle consuetudini, delle tradizioni, della saggezza condivisa dalle comunità. 

Che cosa può avere fornito il “vassoio d’argento”, la situazione ottimale, al fine di innalzare il livello dell’incantesimo?

Beh, guerre, pestilenze, il Diluvio… Diciamo che ad ogni evento drammatico che ha investito il genere umano, l’Antisistema ha potuto “salire” di uno scalino verso il proprio obiettivo cardine: il controllo

Ma che panni doveva vestire l’Antisistema per approfittare delle situazioni tragiche che si abbattevano sui popoli e non venire, esso stesso, travolto dagli eventi?

Bella domanda, vero? Semplice! Doveva avere una posizione di “agio” e vantaggio su ogni altra persona o gruppo, ossia doveva essere al corrente dell’imminenza degli eventi traumatici, ossia doveva essere il fautore degli eventi stessi!

Le guerre sono sempre state programmate e non si sono mai abbattute per caso. Le pestilenze erano programmabili anch’esse, infatti basta vedere ancora oggi, nelle zone più disperate del globo, come le condizioni di scarsa igiene portino ancora allo sviluppo di malattie, da tempo, scomparse ad esempio in Occidente. Dunque le condizioni vitali che circondavano l’uomo determinavano anche il respiro delle pestilenze e ciò era facilmente programmabile o perlomeno osservabile. 

La preparazione degli "uomini" dell’Antisistema era ed è sempre stata ai limiti della perfezione, sia per dotazione di mezzi, sia per atteggiamento dovuto al fatto di non avere subito nessun “lavaggio del cervello”, ossia per conoscenza. Se ci aggiungiamo che la “regia” è sempre stata saldamente nelle mani delle organizzazioni dell’Antisistema, il circolo è completo. I popoli sono stati usati uno contro l’altro nella storia. Il “lavoro” sporco, duro, spietato è sempre stato portato avanti dalle masse stesse, come il domatore di leoni li costringe a saltare nel cerchio infuocato.

L’azione di controllo è perpetuata, insita, fusa e cucita insieme nel corpo del controllato, che a sua volta controllerà il suo vicino e che sarà controllato, alla stessa maniera, dal suo vicino anche occasionale: “Se non sei uno di noi, sei uno di loro” (Morpheus)

Questa citazione da Matrix, ha la necessità di sostituire il termine “sistema” con “antisistema”, per il resto rende bene l’idea:

Matrix è un sistema, Neo. E quel sistema è nostro nemico. Ma quando ci sei dentro ti guardi intorno e cosa vedi? Uomini d'affari, insegnanti, avvocati, falegnami… le proiezioni mentali della gente che vogliamo salvare. Ma finché non le avremo salvate, queste persone faranno parte di quel sistema, e questo le rende nostre nemiche. Devi capire che la maggior parte di loro non è pronta per essere scollegata. Tanti di loro sono così assuefatti, così disperatamente dipendenti dal sistema, che combatterebbero per difenderlo". (Morpheus)

La maggior parte di loro non è pronta… perché?

Perché ha accettato, come il pesce di nome Remora, di affiancare sempre il corpo dello "Squalo" senza mai mettersi davanti alle sue fauci, cibandosi dei suoi avanzi. In realtà lo stare di fianco ha determinato che la Remora stessa abbia partecipato a sbranare se stessa, perché è se stessa che lo Squalo sta divorando! La Remora crede di essere a fianco delle fauci del più forte, ma è solo una  illusione provocata dallo Squalo stesso. Lo Squalo "decide", la Remora "partecipa".

A cosa ha portato questo modello di Vita ammassato nelle città? Ad un lento impoverimento delle nostre energie vitali, ad una marcia rallentata verso la vecchiaia, verso la fine di una esistenza grigia e determinata da tappe “fondamentali” come ad esempio la “militanza” nelle scuole, nel mondo del lavoro, il matrimonio, la famiglia, la pensione, la "fine".

Il tutto sotto l’egida, la “protezione” delle Istituzioni dello Stato. È stato come lasciarsi andare, arrendersi, scivolare nell’oblio, vendersi in cambio di “sicurezza” e perdere se stessi giorno dopo giorno.

Giappone:suicidi e depressione -0,4% Pil.
(Ansa) - Tokyo, 7 Set - Senza la piaga di suicidi e depressione in Giappone il Pil nel 2010 crescerebbe dello 0,4%, pari a circa 1.700 mld di yen (16 mld di euro). Una cifra pari a quella che il governo potrebbe mettere in campo nell'imminente pacchetto di misure per rilanciare l'economia. Il rapporto è stato presentato dal ministro della Salute Nagatsuma in una riunione con all'ordine del giorno le misure da adottare per arginare fenomeni che, oltre ad avere gravi risvolti sociali, pesano molto sui conti pubblici.
Fonte: Yahoo
 
Anche in Oriente, come possiamo appurare, non stanno meglio. La cosa che infastidisce ulteriormente è il “come” vengano istituzionalmente e popolarmente digerite le situazioni personali che conducono al suicidio: con grande freddezza e logica analitica. I suicidi e la depressione sono una “piaga”! Ma da qualcosa saranno pure determinati, no? Forse dalle condizioni di Vita a cui le persone sono sottoposte, no? Forse dalla fine della capacità di adattamento, dall’esaurimento della “pazienza” cellulare del nostro corpo, no? E di questo non è anche responsabile il ruolo delle Istituzioni alle quali si dà tanta fiducia? 

Invece il messaggio che filtra negli inconsci è addirittura di rabbia, perché di fronte a queste morti, chi “rimane” inveisce invece che comprenderne il significato

Questi “coraggiosi che se ne vanno” lanciano un vero e proprio segnale di “stress” alla comunità: così non si può più andare avanti!

 
Altro che perdita di valore del PIL, indice di “ricchezza” che già Robert Kennedy nel marzo 1968, tre mesi prima di essere ucciso, aveva messo seriamente in dubbio:

Durante i discorsi RFK poneva spesso l'accento sul fatto che dovessero essere la compassione e l'amore a farci comprendere il mondo. Egli criticò duramente il PIL come indicatore di benessere in un'epoca in cui il concetto non era ancora così noto e dominante:
Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell'indice Dow Jones né i successi del Paese sulla base del Prodotto Interno Lordo. Il PIL comprende l'inquinamento dell'aria, la pubblicità delle sigarette, le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine del fine settimana… Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari. Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione e della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia e la solidità dei valori familiari. Non tiene conto della giustizia dei nostri tribunali, né dell'equità dei rapporti fra noi. Non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio né la nostra saggezza né la nostra conoscenza né la nostra compassione. Misura tutto, eccetto ciò che rende la vita degna di essere vissuta”. (Robert Kennedy - Dal discorso tenuto il 18 marzo 1968 alla Kansas University)
Fonte: Wikipedia
 
E lo uccisero anche per questo! Per la pericolosità di certe affermazioni che entrano e lavorano in profondità nell’inconscio delle persone; proprio la stessa modalità operativa che utilizza l’Antisistema per azzerare il nostro collegamento Ego-Anima.

“Bob Kennedy si sposò presto ed ebbe, dalla moglie Ethel, ben undici figli, l'ultima dei quali nascerà dopo la sua morte”. Spero proprio che il suo Spirito possa avere continuità nella sua discendenza.

Ecco a cosa l’insensibilità del PIL, e di molto altro, ci ha portati a diventare:

Giardino unico al mondo minacciato dalle ruspe.
Il giardino di Vavilov, 500 ettari di terra con alberi da frutto e fiori, che si trova a 30 chilometri da San Pietroburgo, rischia di finire all'asta e di cedere il posto a eleganti case. Un paradiso della biodiversità situato nei dintorni di Pavlovsk, borgo imperiale dotato di un magnifico palazzo dove amava soggiornare lo zar Paul I, vissuto a fine 700, figlio di Caterina la Grande.
In questo ambiente incontaminato si trovano 12 mila specie di piante e ciò lo rende un luogo unico al mondo.
Si tratta di una banca genetica a cielo aperto appartenente all'Istituto russo di orticoltura, fondato nel 1926 dal genetista Nikolai Vavilov. Fatto sta che l'Agenzia federale della casa, che ha ricevuto dallo Stato 91 ettari di questo terreno a titolo gratuito, non vede l'ora di approfittarne per fare cassa, mettendo il patrimonio all'asta. Un'operazione che dovrebbe fruttare un miliardo di rubli (circa 25 milioni di euro). Gli acquirenti sarebbero promotori immobiliari e l'obiettivo è costruire case per i ricchi residenti di San Pietroburgo.
La prima vendita era in calendario per il 23 settembre. Ma i dipendenti del giardino botanico, affezionati al loro lavoro di cura di piante e fiori, non ci stanno. Così, a fine agosto, si sono riuniti e hanno deciso di dare battaglia per bloccare il progetto. Sono state inviate petizioni al presidente russo Medvedev e giornali e televisioni si sono interessati al caso…
Fonte: Yahoo
 
Ricordiamo sempre che “tutto scorre”; infatti anche gli Imperi si sono dissolti e trasformati, passati di “stato”, ma sempre sotto l’egida dell’Antisistema. Non è impossibile pensare ad un mondo, ad esempio, con gli Stati Uniti sfaldati, disgregati proprio come è successo all’ex Unione Sovietica:

“Io sogno cose che non ci sono mai state, e mi chiedo perché no". (R. F. Kennedy, citando George Bernard Shaw)

Ma se ciò succederà sarà solo a causa di due dominanti diverse:
  1. perché farà ancora "comodo" all’Antisistema
  2. perché l’Antisistema inizierà a scivolare e perdere "presa"
La stessa situazione vista in maniera duale, che descrive il braccio di ferro in corso tra energie antitetiche: lo “smog” ed il “vento”.

Ecco un esempio di ciò: 

Il Belgio sta dividendosi in due.
Una scissione del Belgio diventa, con il passare dei giorni, qualcosa più di una semplice ipotesi. Potrebbe presto trasformarsi in realtà.
A tre mesi dalle elezioni politiche il paese non è ancora riuscito a darsi un governo. L'ultimo tentativo, messo in atto dal socialista Elio Di Rupo, è andato a vuoto…
Fonte : Yahoo
 
Gli Illuminati, branca dell’Antisistema, vogliono un governo unico, una moneta unica, una religione unica e, tutto ciò, costituisce il loro sogno. Tale obiettivo, è facile da comprendere, va nella stessa direzione del “ritorno a casa”, ossia percorre la via che riconduce all’Uno, all’Unità da cui tutti discendiamo. Per cui il Piano Divino descrive sempre il massimo cerchio che circoscrive il tutto; Antisistema compreso. Da quella “altezza” è possibile circoscriverlo come se fosse una perturbazione fissa in una infinitesima zona del Creato chiamata pianeta Terra, proprio come le più grandi perturbazioni stabili sulla superficie di alcuni pianeti del Sistema Solare

Se impariamo ad inquadrare la situazione in questo modo, con il tempo, riusciremo a comprendere dimensionalmente ciò che sta accadendo sulla Terra: osservando da una prospettiva superiore, i fenomeni si rimpiccioliscono e possono essere capiti, intuiti, sminuiti.

È una questione di “respirazione”, di apertura delle nostre “ali” rattrappite.

“La più grande rivoluzione della nostra generazione è la scoperta che gli esseri umani, mediante il cambiamento del loro atteggiamento mentale, possono cambiare gli aspetti delle loro Vite”.
William James