Visualizzazione post con etichetta Qe.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Qe.. Mostra tutti i post

mercoledì 11 novembre 2015

Il bisogno della causa.

 
Vertice (causa) apparente (mancante) della piramide.
Abbiamo bisogno della causa”.
11:00 AM
Tu sai qualcosa d’insieme, relativamente al reale manifesto e anche “più in là”, dentro di te; qualcosa del quale “non te ne fai nulla”, perché ti sembra allo stesso tempo “vero e falso” e, dunque, alla luce dello status quo, sopra a tutto, falso. Perché?
Per "convenienza" tua, ossia, per tacito consenso verso una realtà convenzionale che non ti lascia spazio alcuno, per affermare le tue “idiozie”.
Pertanto, idiozia diventa tutto quello che “sai dentro di te e che non hai il coraggio di esternare, se non per scrivere romanzi di fantascienza, dai quali estrapolare film di  fantascienza”…
Non è, in un solo termine, opportuno (per te) sostenere di credere a fondo in quello che “senti”; una percezione basata sugli effetti collaterali della manifestazione del reale attuale (fatti), che hai maturato vivendo nel corso della “tua” Vita “qua, così”.
Visto che “non sei stupido/a” ma che, al limite, sei “istupidito/a” (reso/a stupido/a dal modello di paradigma che “ti ha”)… è gioco forza accorgerti che “il tuo sentire è davvero tuo” e che “ciò che ti impedisce di esprimerti a fondo, con coerenza, in totalità, è parte in causa relativamente a questo tuo sentire tanto particolare”.
Perché la realtà sostanzialmente è ingiusta e non cambia mai, nonostante ogni buon proposito ad ogni “campagna elettorale”?
  
Perché “squadra che vince non si cambia”. No?
Ma, per essere vera questa massima, dovrebbe esistere – allora – la “squadra vincente”. Tu la “vedi”? Tu la riesci a “vedere”? No.
Perché fa parte della strategia.
Però tu la “senti”. Vero?
È proprio il discorso precedente. Tu la percepisci nonostante tutto.
Ma non hai nomi e cognomi, oppure, li hai ma “come fai a provare, nel modo in cui si provano certe accuse tanto sensibili, che hai ragione”?
   

martedì 21 aprile 2015

Nulla di nuovo, nulla di fatto (2).



 
"Nulla di nuovo" = niente che cambia nella sostanza, lo status quo.
"Nulla di fatto" = lo status quo.
Non qualcosa “da divenire (cambiamento, trasformazione)” ma qualcosa che “si è dimenticato”.
Così, (ti) spieghi perché dal passato (antichità) giungono “voci lontane” di una sapienza “fuori luogo”, dal “tuo” punto prospettico.
Che cosa sarà successo?
Beh... pensa, più in "piccolo" (ma in maniera frattale) a come frutti molto di più “far spar(i/a)re” un “vip”, piuttosto che accontentarsi di dividersi le briciole, che cadono dalla tavola del proprio “cliente vip”:
Michael Jackson, ecco come ha guadagnato 150 milioni di dollari nel 2014.
Tour, dischi e duetti:
a 5 anni dalla morte, il Re del Pop continua a macinare soldi. Merito di un'oculata gestione della sua sterminata opera e, soprattutto, della sua immagine...
Link
Ecco(ti) “la fabbrica della morte dei vip”. Ad esempio:
Whitney Houston: la figlia si sveglia dal coma?...
Link
L’elenco dei vip morti “in circo(stanze) misteriose” è molto lungo e quanto mai “sospetto”.
La creazione di un “mito/leggenda” vale oro, al di là di tutto ciò che rap(presentava) il successo della stessa persona, quando era in Vita.
La trasmutazione in “simbolo” rende molto denaro a chi de(tiene) i “diritti”. Ossia, a quel seguito di individui/società, che curavano la carriera del proprio “assistito” in qualità di “parti minoritarie”, rispetto a ciò che incamerano “ad vitam”, in seguito alla scomparsa dello stesso (che non incide più fisicamente, nella divisione della "torta").
Una scomparsa che fissa per sempre, a livello simbolico, la figura di ciò che di(viene), ad ogni effetto, una vera e propria “gallina dalle uova d’oro”.
Non sarà difficile (ri)pubblicare il “meglio del meglio”, qualche “inedito”, unita(mente) ai gadget più svariati ed alla riscossione dei diritti d’ogni tipo, ereditati dalla gestione del “defunto vip”.
Di tanto in tanto… all’elenco si aggiunge qualche nuovo “arrivato”.

venerdì 23 gennaio 2015

Se lo dice lui, allora...


Alcuni sono “scelti” per (s)confortare, dicendo la verità “sul/del come stanno/vanno le cose”.
SPS (Io) è tra questi (l'oceano è composto da "gocce")...
Da dove giunge l’ispirazione, che (re)spira da qualsiasi direzione e parte?

Il reale emerso è un fitto habitat, comandato a “distanza” (wireless ombra) ed ombreggiato da una situazione di dominio non apparente, se non nella (re)distribuzione proporzionale frattale – per mezzo della legge di frattalità, che “amalgama tutto insieme, (man)tenendo conto delle debite proporzioni esistenti sostanzialmente, al di là di ogni gradazione di “dubbio” (credo, apparenza, appartenenza, incanto, interesse, paradigma, etc.) tra forze emerse e non, tra potenza e… potenziale.

Appar(ten)enza.

Questo, se leggi SPS da qualche tempo, lo sai già, ma:
tra potenza e… potenz(i)a(le)”?
He He He…
La caratteristica frattale del tutto (una sorta di clonazione delle forze, utilizzata come riferimento a specchio, per amalgamare la realtà emersa di conseguenza. Come per miscelare l’impasto della “farina, con la quale si andrà a caratterizzare l’ambiente del reale di riferimento) è, appunto, nel tutto.
È ipotizzabile che, nel tutto, sia (ri)flessa – oltre a quello che SPS ripete da sempre – anche quella componente di “potenziale”, (ri)ferita al “10” (20) che la percentuale di “squilibrio prevedibile 90 (80)” (ri)porta e (ri)colora fedelmente, nella situazione d’insieme sociale ed ambientale (realtà emersa)?
Il potenziale è un punto di approdo che "è" ad una certa “distanza”, dal “dove sei ora tu”.
Il potenziale, dunque, (auto)esiste… perché “è” (im)possibile.
Essendo (im)possibile… esso “è”, sia che:
  • sia possibile
  • sia impossibile.
Perché? Perché “ci puoi pensare”. Perché “lo puoi pensare”. Ok?

È il terzo stato l’(im)possibile, e se lo puoi (ri)pensare, allora lo puoi immaginare e, dunque, la “tua” mente ha in sé perlomeno una sua parziale traccia di (ri)ferimento. Per cui, la frattalità lo deve (re)distribuire nel Mondo.
Il potenziale è “scolpito” nel reale, anche quando non lo vedi.
Nel “10” (20) che controlla il “90” (80) c’è potenziale.
Nel “90” (80) che viene controllato dal “10” (20) c’è potenziale.
Ma… “che cosa intende SPS per potenziale”?