Visualizzazione post con etichetta Ruota.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Ruota.. Mostra tutti i post

martedì 21 marzo 2017

Le conseguenze della forma.



Stiamo entrando in una fase in cui la conoscenza di noi stessi e dell’ambiente, va oltre la nostra capacità di comprensione”.
Kong
Questa è una interferenza
Che cosa (chi) c’è bisogno di comprendere, se non il tipo (dima) di “forma”, nel quale sei (e “ti ha”, conseguentemente)?
Ossia, una volta chiarito (per sempre) che “sei nel ‘qua, così’ = AntiSistema by compresenza immanifesta dominante (la ragione fondamentale)”, di converso, tutto il resto dell’attività di pensiero (memoria ed esperienza) riguarda solo il “prenderne le misure, mediante auto distacco dal relativo segnale portante, attraverso l’idea/intenzione di ritornare a manifestare, pienamente, una realtà a propria ‘immagine e somiglianza attraverso una configurazione, atteggiamento, by la ‘formula’”.
Che altro.
Il resto è solo inganno. Anzi: auto inganno.
Non apparenza, perché – sostanzialmente – l’apparenza non esiste (ma c'è a livello di simbolismo) quando diventa fisica (reale manifesta).
L’apparenza rimane, allora, quella che "è", ossia, una disquisizione filosofica che “qua, così” serve per l’auto manutenzione del relativo assoluto status quo, senza causa (né, quindi, ragione fondamentale), lasciando sempre ed ogni volta, la Massa alle prese con qualcosa che “non può comprovare nemmeno a se stessa”.
Un auto distacco, pur rimanendoci dentro perfettamente.
Questo "dubbio" erode dalle fondamenta e permette le infiltrazioni, che hanno permesso l’avvento del momento di “è già successo”.
Questa è una realtà che prende tutt3, “ricolorando causalmente”.
Tanto è vero che:
Senza uniformi e senza guerra, diventò mio fratello…”.
Kong