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lunedì 6 ottobre 2014

Qua.



Grecia: economia fuori da recessione, nel 2015 Pil a +2, 9%.
Dopo sei anni di recessione l'economia della Grecia è a una svolta. Il ministro delle Finanze Christos Staikouras prevede che quest'anno il Pil crescerà dello 0,6% e nel 2015 perenderà ancora più slancio, aumentando del 2,9%. Il surplus di bilancio della Grecia sarà del 2% quest'anno, oltre il target dell'1,5% previsto nel piano di salvataggio internazionale.

Grazie a "San Sec2010":
Altre modifiche sulle pratiche di compilazione dei conti, non strettamente collegate al Sec2010 ma condivise a livello europeo...
Per l'Italia erano state poste tre riserve specifiche, oltre a otto riserve riguardanti tutti i paesi. Gran parte delle riserve sono relative a dettagli tecnici che hanno un impatto molto limitato.
Tuttavia una delle riserve trasversali ha una rilevanza maggiore e riguarda l'inserimento nei conti delle attività illegali, in ottemperanza al principio di esaustività, già introdotto dal Sec95:
le stime devono dunque comprendere tutte le attività che producono reddito, indipendentemente dal loro status giuridico.
Le attività illegali di cui tutti i paesi devono inserire una stima nei conti (e quindi nel Pil) sono:
traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando (di sigarette o alcol).
La metodologia di stima della dimensione economica di tali attività è coerente con le linee guida stabilite da Eurostat...

Pensi seriamente che “tutte le carte sono sul tavolo”, che tutto è alla luce del Sole, che tu hai un autentico “peso specifico” all’interno di questa forma di realtà 3d, che tutti gli attori sono apertamente auto dichiarati, che la Vita si svolge con pesi e misure egualmente distribuite tra tutti, che etica, morale e giustizia sono effettivamente al centro del motore di (ri)composizione del reale?

È di/con questa "speranza", che ti nutri?  
Se lo pensi, allora (1) sei un illuso (2) sei addormentato o sotto ad incantesimo (3) non sei in te (4) sei attaccato ad un filo di "libertà", che non esi(s)t(e/i) mai a lasciare andare, perché temi le conseguenze del tuo “agire/essere” altro.
Le popolazioni descrivono un insieme fatto di singoli, i quali manifestano valenze, (M/m)assa, diverse, ordinate ed emergenti secondo/attraverso un ordinamento impartito dall’alto della “legge”.

Un insieme nel quale ti viene detto che tu sei lo Stato e la Banca centrale dello Stato e nel quale ti viene detto che tu sei un frammento di  Dio (ossia, che sei Dio), anche se – in soldoni – allorquando lo Stato, la Banca, la Chiesa, “prosperano”… tu non sei preso in considerazione nella divisione dell’utile (privatizzato e... sfuggevole, a norma di legge), semmai, limitandoti al solo (con)seguire ed usufruire ad/di uno stato di benessere dopato, come ad esempio è tutto ciò che s’emana da un periodo ciclico di “vacche grasse” (maggiori consumi).
Viceversa, quando il ciclo s’inverte e pezzi di (Anti)Sistema iniziano a cadere, dopo evidenti distorsioni irresponsabili dell’utilizzo sia “per legge” che “per potere/denaro” (derivanti da "assenteismo statale" e sfruttamento in leva del privato), ebbene, tu – singolo – improvvisamente diventi lo Stato, nel momento in cui sei chiamato a porre rimedio a quella condotta corrotta, dimostrata dal gioco d’insieme delle parti che, regolarmente, ti sfugge tagliandoti fuori e prendendoti in considerazione solo nel momento in cui “occorre che tu ci sia”.
Ora, com’è potuto accadere un simile risultato?
Come è stato possibile che il Mondo ti venisse caricato sulle spalle?