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mercoledì 10 giugno 2015

Senza microscopio né camice bianco.



Nell’articolo di ieri SPS ha appena sfiorato l’ambito, de(scritto) da Rudolf Steiner - “cento anni fa” - relativo agli “uomini locusta” (o i “senza Io”).

Eppure, l’(app)orto fornito da SPS è fonda(mentale) al fine di 1) (man)tenere il proprio focus, 2) man(tenere) la propria coerenza e 3) man-tenere la visione sulla (com)presenza non manifesta del Dominio.
Per cui, in questa “ottica”, anche i “senza Io”, sono stati (de)scritti nella loro intima essenza – attra(verso) la spiegazione frattale espansa, che caratterizza questo piano di reale manifesto “qua, così”.
Ossia, il modello “idiocracy”, lo status quo e i “senza Io”… sono tutti aspetti apparente(mente) di(versi), ma relativi allo stesso principio dominante, (ri)velato e (s)velato proprio per mezzo della frattalità espansa che, da un lato è “strumento” e dall’altro è “legge/memoria”.
Qualcosa di... “uno e trino”, cioè, indemagliabile, essenziale, centrale, indivisibile… per coloro che osservano il reale, in qualità di “accorti”.
Accorgersi è l’inizio.

A Filtro di Semplificazione attivo, i “senza Io” sono esseri umani.

Sono, cioè, coloro (gli umani) che, come dei (ri)tornanti, sono “obbligati (ormai)” a girare attorno al piano reale (ri)emerso (status quo), (ri)nascendo e (ri)morendo in continuazione (essendo eterni, per quanto riguarda la loro sostanza).
Questo eterno vorticare “attorno a” (che non cambia mai, anch’esso… nella sua sostanza), rende progressiva(mente) gli umani… come degli “svuotati dall’interno”.
E ciò che viene drenato, in termini di conoscenza/memoria (esperienza pregressa, sempre resettata), viene sostituito con palliativi a minore valore aggiunto. Ossia, da tutto ciò che “serve” per… rimanere “qua, così”.
È il continuo, costante, progressivo, centrale… “ruotare attorno a…”, che forgia i “senza Io”.
Per cui, non sei alle prese con fenomeni “alieni”, rispetto alla natura umana, bensì, sei alle prese con un cambiamento strategico (pre)visto ed intenzionale, “diffuso da una fonte, che insisti a non prendere in considerazione (certo, per motivi altrettanto strategici ed imperativi… come dei comandi ipnotici o un incanto)”…
Preterintenzionale
Che va oltre l'intenzione di chi agisce; in particolare, di azione che provoca conseguenze più gravi del previsto
Ecco. Leggiti “per bene” (con “far frattale”, dal tuo centro o terzo stato, “lato tuo”, in coerenza ed equilibrio) la definizione appena (ri)portata.
  • che va oltre (al di là, ossia, “prima”. He He)
  • l’intenzione di chi agisce (qualcosa che fai, ma in quanto meccanismo inconscio)
  • in particolare (focus)
  • di azione che provoca conseguenze più gravi del previsto (le “conseguenze più gravi” sono quelle – non registrate direttamente da te – che permettono allo status quo, di rimanere del tutto “intatto e sempre attuale”).
Ciò mette, chiara(mente), in luce (alla coordinata di SPS) che… “tu non sei in te, non sei te stesso/a”.