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giovedì 20 luglio 2017

Squadra che vince… se non te ne accorgi?



Quando ti senti “al sicuro”?
In molti “casi”, il solo saperti ben distante da un certo ambito (zona) “contaminato e contaminante”, ti fa credere – anche – di non subirne gli effetti nefasti. 
Ma (ma), ad esempio e non casualmente, se (se) affronti tale questione dalla prospettiva della “radioattività” e, dunque, della presenza di (ex) siti di produzione nucleare, il discorso “distanza” va sostanzialmentea farsi benedire”. 
Perché, un simile tipo di “attività” ha una caratteristica d’irraggiamento a giurisdizione planetaria e su scala temporale potenzialmente illimitata (se confrontata al periodo medio di “durata” della vita umana). 
Se non ci credi, ottieni le informazioni in maniera indiretta.
Ad esempio, traendole da documentazione liberamente fruibile in Rete.

venerdì 22 gennaio 2016

La bolla protettiva ti isola e confonde speranza inversa.


La ridondanza, genera le città ("pennello elettronico").
Allo stesso tempo, tu "(sei) interpreti parti diverse". Ad esempio:
sei genitore, figlio/a, nonno/a, lavoratore/lavoratrice, cittadino/a, lettore/lettrice, elettore/elettrice, tifoso/a, etc.
Perchè questa molteplice "diversificazione sovrapposta"?
Per ridondanza (sicurezza AntiSistemica, collegamento, legante motivazionale, etc.).
Tutto ruota attorno a “perni (centri)” ed in una strutturazione del reale manifesto - “qua, così” – a forma gerarchica, di conseguenza (logicamente): tutto ruota attorno ad un unico, grandeperno centrale.
Riesci a concepire questa realtà, la “tua” realtà, con diversa mente?
Quando SPS si riferisce a “te”, intende la Massa.
Non tanto l’individuo, che costituisce sempre "l’eccezione che conferma la regola" e che funge, dunque, da “deviazione per l’attenzione (focus coerente)”.
Se parti con una certa logica, qualsiasi essa sia, non puoi mai fare a meno di prendere in considerazione, anche e soprattutto, gli effetti del comportamento massivo, che sono differenti da quello individuale. Se analizzi l’umanità intera, sondandola individuo per individuoprendi un’altra “via” rispetto a quella emersa “qua, così”. La singolarità è “altro/a”…
La prospettiva svela, vela e rivela: 
dipendendo dalla “lente” che indossi, di volta in volta
e
in ritardo costante "qua, così"
la lente che inquadra te, esiste sempre e/ma non sei più tu ad "indossarla".
  

giovedì 14 maggio 2015

La situazione “esatta”, nella quale si ritrova SPS.



"Caverna con luci" (reale manifesto).
Oggi, nella “censura” rischia di finire - non più - “chi tira la bomba/chi nasconde la mano…” ma, diretta(mente) - in quanto "tipo di memoria" - il titolo della canzone:
Ma il cielo è sempre più blu”.
Come cantava Rino Gaetano nel lontano 1975.
Interpretare questa canzone non è stato per niente facile, il grande Rino Gaetano cantava questo brano con estrema verità, mista a sarcasmo e ad un timbro vocale che sembra quasi uno schiaffo di parole in faccia alla società che lui raccontava.
Reinterpretare oggi questo brano significa prima di tutto rendersi conto che quei temi che lui cantava sono ancora, purtroppo, attuali e io ho cercato di ricantare le sue parole con tutta l'ironia, la rabbia, l'energia e la profondità che potevo.
Spero di esserci riuscita.”…
Giusy Ferreri
La fine di una speranza piazzata sopra alle teste di tutti?
La fine anche della colorazione “blu/azzurra” del cielo “pubblico e comune”?
Oppure, la (ri)conferma che:
tutto è compiuto”.
Che “tutto (s)corre”, sì, ma... sempre e solo all’interno del solco dell’aratro (Anti)Sistemico…
Te ne sarai, forse, accorto/a… ma “il cielo è sempre più bianco”.
Osservalo bene. Facci caso.

Non è raro, ormai, osservare un cielo che dà sul bianco...
Non lo è sempre, ma “lo è sempre di più… bianco”.
Ieri, ad esempio, era un "giorno bianco", sopra alle teste della popolazione diretta(mente) osservabile da SPS (Me).
Il cielo bianco:
l’avresti mai pensato
Di solito, si dice, che è “un cielo da neve”. Ma è un po’ difficile, quando ci sono trenta gradi. No? Come te lo spieghi? Non ci hai mai fatto caso? Non te ne (im)porta? Non è vero?
È vero ma, “che ci vuoi fare”… sarà l’inquinamento!
È “normale”, dunque. È diventato normale, anche questo?
“Che ci vuoi fare” = non te ne frega niente di niente.
Perchè sei (pre)occupato/a solo per ciò che concerne l’attività di procacciare denaro, la “benzina che ti serve per… sopravvivere” (sopravvivere; esattamente come milioni di anni fa e… come, dunque, non è mai cambiato nulla nella sostanza).
  

giovedì 4 dicembre 2014

Probabilmente, “non ti conviene”.



Scimmia: Spaparanziamoci...
Po: Concordo.
Voce narrante: Ma lo spaparanzo doveva attendere…
Kung Fu Panda 2
Prima di partire per questo ennesimo “viaggio”, consentimi… per favore, questa risatina (così… perché mi scappa):
He He He…
Ok. Avanti, allora!
Nell’ultimo anno, a Milano, le multe per eccesso di velocità si sono moltiplicate, rendendola la città “più multata” d’Italia. Merito (o colpa) dei sette nuovi autovelox che sono stati installati sulle grandi arterie di accesso alla città…
Un sistema di autovelox che garantisce introiti ottimi al comune di Milano, dal momento che ogni giorno vengono comminate circa 5mila multe, un’enormità…
Link
Un sistema di autovelox che garantisce introiti ottimi al comune di Milano…
Tutto è business. Anche la presunta “sicurezza cittadina”; qualcosa che è (prima) “un altro metodo per raggranellare denaro fresco” e (dopo) una esigenza di "sicurezza" (a livello frattale, tuttavia... trattasi solo di "controllo").
Inutile dire che cosa, in seguito, si scateni… allorquando l’utente riceve la multa, a casa:
corsi e (ri)corsi storici presso le varie categorie di appello della/alla legge.
Un insieme di azioni che rende tutto così… piccolo piccolo.
  • il meccanismo è stato opportunamente segnalato, per tempo e visibilità?
  • le modalità attraverso le quali è stata recapitata la multa, sono corrette?
  • la strada (ri)entra nella tipologia che può essere monitorata da un apparecchio per la registrazione della velocità?
Bah… la “sicurezza” e ciò che la sottintende “moralmente”… dove va a finire? Dove si trova e dove è?
Quale tipo di controversia si scatena, a fronte di qualcosa che dovrebbe (deve) avere valenze di altro tipo?
Se, a causa dell’alta velocità, muore una persona… il fatto è senz’altro centrale, rispetto alla giungla di polemiche, proteste, controlli più o meno legali, esagerati, mascherati, etc. Oppure, no?

lunedì 10 novembre 2014

Sei sempre "lì".


In economa il miracolo economico non esiste. Non solo, ma nemmeno l'esame dell'andamento del Prodotto interno lordo, quel famigerato "Pil" che giornali e tg hanno fatto ormai entrare nel linguaggio corrente di tanti italiani, è sufficientemente significativo per tastare lo stato di salute dell'economia di un paese.
Perchè distrae dai veri problemi.
Questo, in sintesi, è il pensiero-provocazione di Paolo Savona, uno degli economisti più affermati d'Italia che per tre giorni è stato uno dei protagonisti della kermesse di Cernobbio.
"Il miracolo economico - spiega è uno strumento da società della comunicazione, in economia non esistono miracoli ma solo buone politiche"…
La Stampa del 10 settembre 2001 (pagina 8).
Che cosa “sai”? Quello che “giornali e tg hanno fatto ormai entrare nel linguaggio corrente”. Cioè? “Sai” quello che “devi sapere”, quello che “serve che tu sappia”. 
Ma… solo per mezzo di “giornali e tg”?
E la “storia”, insegnata a scuola? E l’educazione? E ciò che replicano come pappagalli, genitori e società d’insieme? E ciò che si dice dal “fruttivendolo”. E ciò che dice il "prete o il dottore"?
Non t’interroghi mai sufficientemente, sino a quando non ti accade qualcosa direttamente.

A quel punto “ti accorgi autenticamente di come stanno le cose”.
Ma, a quel punto, tu diventi un essere che si agita furiosamente, senza avere la sufficiente lucidità per “poter incidere veramente”, perché gli altri se ne fregano, hanno le mani legate, non ti ascoltano oppure ti ascoltano ma, per qualche istante – dopodiché – qualcosa d’altro attira la loro attenzione (l'ipnosi comune recita e prevede che "il tuo problema sia solo tuo").
Gli organi di “sicurezza sociali”, chi difendono? L’esercito chi protegge?
A cosa servono d’insieme? 
La Rivoluzione d'Ottobre del 7 Novembre 1917 ha rappresentato uno dei maggiori eventi politici del XX secolo. Il Premio Nobel per la letteratura Alexander Solzhenitsyn ha scritto:
quello di ottobre fu un breve, rozzo colpo di stato militare locale pianificato...
Link
Come prese il potere Napoleone Bonaparte? Con un colpo di Stato…
Dunque… “oggi”, a che (chi) servono i “corpi di pubblica sicurezza”? A difendere casa tua dai ladri?
La “sicurezza” è garantita affinché tu, se possiedi qualcosa, sia sufficientemente sicuro di far parte di uno “Stato di diritto”, in maniera tale da poter testimoniare che “sia avvenuta una concreta evoluzione, dal tempo dei tuoi nonni sino a te (è il livello di "possessione" che viene garantito e preservato).
In realtà, la “sicurezza” serve il/al potere. Se tu dovessi scendere in piazza… la “sicurezza” avrebbe te nel mirino e non certo coloro che tu indichi come responsabili di “tutto ciò”. A meno che non avvenga un altro colpo di Stato...

E la cosa diabolica è che “è sempre stato così” (a prescindere)...

 

lunedì 25 febbraio 2013

Una fase del viaggio: ricerca di sicurezza


L’Olandese Volante – illustrazione del vascello fantasma.

Una nave nel porto è al sicuro, ma non è per questo che le navi sono state costruite.
John Augustus Shedd

Una scheggia della più grande storia è riflessa in quella che, parzialmente, trovate nei libri di testo scolastici e ad ogni livello:

la storia deviata

Secondo la quale, ad esempio, la seconda guerra mondiale è una guerra di ‘liberazione’ da parte dei due grandi blocchi contrapposti Usa e Urss e non una vera e propria invasione programmata della vecchia Europa.

Lungo il processo di unificazione dell’impero, ad opera del Connubio e del grande progetto, ci sono state tappe o snodi focali da affrontare e dirimere/dirigere:

ciò che dal punto di vista individuale e di Massa, ha costituito un ‘problema’, allo stesso Tempo non ha costituito un blocco nell’avanzata del proposito di coloro che hanno mantenuto il potere di manifestazione unilaterale nel Mondo.

Ossia, il 'problema' del singolo e della singola famiglia come effetto di una causa sottilmente celata.

L’effetto collaterale del ‘progetto’ e dell’esistenza stessa del Connubio, in questa sua versione, è stata la ‘crisi’ dell’individuo  e la ricerca di 'sicurezza', da parte di quest'ultimo'; la conseguenza più evidente ed indotta dall'imprinting, tra le righe, immesso nell'Antisistema.

Una crisi/necessità provocata ad arte in ogni suo senso, dalle sfumature più piccole a quelle più condensate nelle sue estremità ‘ideali’ – di partenza ed arrivo.

La voce dell’errante Verosomiglianza vi induce alla riflessione e vi solletica alla vostra centralità.

È opportuno, in questa fase dell’energia, osservare dal proprio ‘snodo’ o perlomeno iniziare quel processo di ricordo di sé – centrale – rispetto alla ripresa delle operazioni di ‘risveglio’ del complesso divino armonizzato nello scenario ‘profano’ delle 3d:
  • nel reame del Tempo e della sua ciclicità
  • nell’insieme delle regole, delle leggi ad immagine e somiglianza, replicate ad ogni gradazione della luce.
Cibarvi di ‘storia deviata’ ha comportato lo sviluppo di un modello monotematico all’interno del tessuto biodiverso della possibilità:

un paradigma molto più coeso ed intenso, capace di attecchire tra gli spazi vuoti dell’organizzazione subatomica della materia.

Avete colonizzato le 3d e personalizzato lo scenario nel quale vi siete proiettati con fini e scopi paradossalmente dimenticati:

perché siete venuti qua?

Il vostro viaggio ha conosciuto questa ‘tappa’e la ‘tappa’ è divenuta ‘pianta stabile’, avendo voi ‘messo radici’ attraverso comportamento statico ed abitudinario. Ciò che era inizialmente ‘valido per tutti’ non lo è stato in seguito, in quanto la costituzione del Connubio – nella sua parte umana 3d – ha iniziato a condensare linearità nello sviluppo ‘casuale’ dello Human Bit e della società derivante – passando per la fissazione del concetto di famiglia e delle leggi imposte da autorità di ogni tipo.

Ciò che è stato seminato tra di voi ha germogliato questa versione del Mondo, avendo voi partecipato direttamente, in quanto bacchette magiche per la co creazione, ed indirettamente, in quanto strumenti inconsapevoli di un 'altrui' progetto nel progetto.

Il frattale che dettaglia questo avvenimento lo si può ritrovare, ad esempio, nell’importante ruolo di un alto gerarca, il quale a sua volta deve riferire al proprio superiore secondo ordinamento militare:

cerchi di contenimento nel libero arbitrio.

Il Connubio è emerso all’interno di un vuoto da riempire; in un tessuto connettivo in via di strutturazione e, in un certo senso, da una prospettiva diversa, esso rappresenta il filo conduttore tra due realtà diverse e prima separate, definite nella strutturazione stessa del Connubio:
  1. una parte fisica
  2. una parte metafisica.
Oggi c’è molta interferenza lungo il ‘canale’, per cui la trasmissione deve finire forzatamente anzitempo.

Andare oltre, significherebbe distorcere il campo morfologico del canale e, quindi, alterare la sua funzione auto educativa. E anche se il caso non esiste e, comunque, ogni informazione gioca la propria parte… è d’uopo licenziarsi da voi per oggi. Ma, prima… una riflessione per voi:

perché la crisi dell'Euro non è finita.
Diciassette anni fa, Bernard Connolly predisse la miseria che attendeva l'Unione europea. Allora rivestiva una figura fondamentale nella burocrazia europea e per aver pubblicamente espresso i suoi dubbi in un libro intitolato 'The Rotten Heart of Europe' (il cuore marcio dell’Europa) , fu prontamente licenziato. 

Connolly non ha piacere di aver visto avverarsi la sua predizione. 

E non è confortato dall’opinione comune per cui l'Ue abbia attraversato il momento peggiore della sua crisi e sia sul punto di rinascita.

Per Connolly, come spiega in questa intervista rilasciata al The Wall Street Journal, il cuore dell'Europa sta ancora marcendo.

La classe politica europea, dice, ritiene che la crisi 'abbia raggiunto il suo punto più alto' la scorsa estate, 'perché c’era un pericolo imminente, dal loro punto di vista, che il loro sogno meraviglioso scomparisse'. Ma dal punto di vista 'delle persone in carne e ossa, le famiglie, le imprese e le economie', dice, la situazione 'è sempre peggio’… 

Connolly ha continuato la sua carriera di economista nel settore privato. La sua ricerca, svolta nella divisione commerciale della American International Group, ha continuato a essere senza compromessi. Nel 2003, quando l’ allora presidente della Federal Reserve Alan Greenspan portò i tassi di interesse a un 1% senza precedenti, Connolly descrisse l'economia degli Stati Uniti come una catena di sant’Antonio del debito e previde che i tassi di interesse sarebbero scesi ancora di più per mantenere in vita il sistema

'Non c’è un popolo europeo, e non si riuscirà a creare un unico popolo attraverso la creazione di un sistema in cui si dice, 'Noi vi diamo i soldi, voi seguite queste regole', dice Connolly. 

'Semplicemente, non funziona'...
Link

Tutto crolla, anche le sicurezze di un Tempo...
 
Tutto ciò che viene imposto è contraddistinto dalla duplice presenza dell’imprinting energetico 3d:

la bilancia penderà da quel lato in cui voi la farete pendere attraverso il vostro ‘peso’.

Il potere del Connubio, per quanto totale ed avvantaggiato, nulla può di fronte alla presenza di creature multidimensionali, come voi, auto imbottigliatesi per scopi educativi:

sino a quando l’entropia lo consentirà, per necessità individuali, starete a queste regole del gioco – poi – per vie naturali riplasmerete tutto quanto su basi anche relative all’attuale paradigma, ringraziando e salutando:

questa è una tappa

Affezionarsi troppo a questo scenario comporta un zavorramento sostanziale il cui frattale diretto è l’immagine dell’isola di Circe ed il suo ‘incantesimo’.

Le 3d ciclano.

E, voi, non siete la ‘nave’ ma ‘parte della nave’, avendole conferito ‘pezzi quantici della vostra essenza’ e di fatto non a lei appartenenti ma di lei caratterizzanti… come la firma del Creatore in ogni suo intento.

Le catene si spezzeranno e tutto assumerà un’altra valenza per gli occhi dello Spirito Incarnato:

ma a Tempo debito.

Un passo alla volta. Un respiro dietro l’altro. Un battito dopo l’altro… lasciando il 'sicuro porto' per gli avventurosi mari aperti.

Dipende da voi.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2013
Prospettivavita@gmail.com