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mercoledì 17 maggio 2017

“Dove” vale la pena di guardare.



Otranto, stop al Twiga. Il cantiere fermato per abuso edilizio.
Briatore: “In Italia non si può lavorare”…
Link 
La cronaca quotidiana “serve in tavola”, regolarmente, una serie infinita di notizie che, nella sostanza, ti dicono tutto ed il contrario di tutto (sai perché? Perché tu, personalmente, non hai nessun potere di “verifica”, né di “incisione”. Quindi, ti limiti a “leggere” ed a prenderne atto, sviluppando – nel tempo – una sorta di “impotenza” e, di più, l’abitudine all'impotenza).
“Qua, così” le fake news le assorbi, non le scrivi (le scrivi quando sei, però, parte in causa: quando hai interesse sottodominante).
Eppure, il problema sembra diventato l’esatto opposto (l'evoluzione della censura: l'auto censura. Una forma di prevenzione sempre più avanzata), dato che la legge studia di mettere il “bavaglio” alla tua possibilità di espressione (tu che sei diventat3, prima di tutto, un semplice terminale che si limita a leggere, ed è delimitato, da ciò che legge).
Quel famoso monito, appeso in molti esercizi commerciali, la dice molto lunga:
per colpa di qualcuno, non si fa credito a nessuno”.

giovedì 4 settembre 2014

Giurisdizione del “Signore” e base batterica (Due).



Episodio "Uno". 
SPS cambia il segnale (im)portante. Ciò a cui sei interconnesso, che alimenti alimentandoti di lui. Sei, dunque, un suo rafforzativo, ergo, come un pilone/(ri)petitore per le comunicazioni senza fili (cellulari).
La rete di Human Bit è un insieme di dispositivi (im)mobili per la (ri)produzione del segnale ricevuto e trasmesso in continuazione. La scatola cranica alloggia il cervello, ossia, una tecnologia naturale avveniristica (ma… che esiste già in te) per il “radio controllo” dell’interezza dell’ibrido umano.
Il romanzo di Mary Shelley “Frankenstein” descrive, (in)direttamente, proprio la situazione globale della specie umana 3d, nella sua parte d’assemblaggio, così come il romanzo di Robert Louis Stevenson “Il Dottor Jekyll e Mr. Hyde” svela la tua molteplice natura, nonché insiemistica comportamentale auto convivente entro le stesse “mura” fisico-psico-organiche-genetiche.
L’umano ha almeno tre diverse nature, perché è (ri)nato, come specie, almeno tre volte:
  1. natura legata ai cicli naturali del Pianeta Terra 3d
  2. natura legata alla fusione con il frammento animico
  3. natura legata alla (ri)programmazione per parte del Nucleo Primo.

Stiamo parlando di tre diverse dimensioni, implementate nel medesimo bacile contenitore (le Colonne d’Ercole). Da cui deriva quella sorta d’imprecisa “multipla natura/(com)presenza”, che i libri religiosi (ri)feriscono a proposito della “Trinità.
Nel primo episodio di questo “articolato”, hai potuto prendere atto, tra l’altro, che:
tutte le etnie umane sono uguali al 99,99%, quindi presunte differenze razziali sono geneticamente insignificanti
Link
Questa verità sottaciuta/dimenticata o sconnessa selettivamente dal tuo (ri)cordare, (ri)guarda in pratica l’assurdo di ciò che la storia deviata continua ad insegnare, ancora oggi, nelle scuole alle nuove generazioni. Non solo; (ri)guarda ciò che distingue, illusoriamente, le religioni mondiali ed ogni “pseudo differenza” che, allopaticamente, caratterizza la versione della mente “moderna” globale:
le diversità come frutto di un "progresso", che lascia indietro taluni e premia gli altri.


mercoledì 3 settembre 2014

Giurisdizione del “Signore” e base batterica (Uno).



Quanto è “complesso” il Mondo. Quanto è reso complesso? Quanto lo è... e quanto lo sembra?
Nella complessità tu che fine hai/fai? E, dunque, quale ruolo (ri)vesti? Tu fai parte della complessità, oppure ti senti un attore osservatore? Gli “studi” dimostrano che sei molto complesso. La quantistica dimostra che tu sei un osservatore e che tutto quello che “misuri” contribuisci a modificare, per cui:
che cosa misuri? Perché lo misuri?
In "tutto quello che osservi" non (ri)levi, però, … la tua percentuale frattale diluita in “tutto quello che osservi”. Perché? Perché, forse, gli studi sono condotti da esperti, che... "non sei tu"?
Gli esperti sono se stessi, allorquando osservano, rilevano, misurano, etc.? Dietro all’esperto di turno, non esiste sempre – forse – un potere d’interferenza, che nutre particolare “interesse” per l’esito del tal studio? Non a caso, il Mondo accademico e quello industriale sono “congiunti” come vasi comunicanti o come economie in equilibrio tra loro (interdipendenti).
Il business sino a che punto interviene in tutto quello che, poi, ti raggiunge e caratterizza? E che cosa (ri)guarda, dunque, il “business”? In quale ambito è insito il modello che recita “gli affari sono affari”? Sino a dove si estende la sua tentacolare (com)presenza? Sino a quale punto giunge la sua invasività?
Sino al punto di... (ri)disegnare ogni "confine"? Sino al punto di tracciare ogni "limite"? 
Beh… perlomeno, sino a dentro di te, ad esplorare e conquistare le tue profondità che nemmeno tu (ri)conosci. La sua esplorazione è un’opera che avviene in te, mentre tu sei mantenuto lontano dal tuo centro di presenza. Il tuo “non sentire né avvertire” nulla… è opera sottile altrui. Qualcosa che necessita di questa versione 3d, del Mondo, per (av)venire tranquillamente alla luce del Sole.
Tutto, nell’attuale realtà 3d, ti (in)trattiene lontano da te, mentre qualcosa accade usualmente dietro alla cortina del backstage della ruotine quotidiana (scenografia).
 

lunedì 1 settembre 2014

Il pensiero è un sistema di controllo basato sull’influenza dell’ispirazione (1).


 La scuola “deuteronomista” ha un’idea precisa a farle da guida:
la necessità molto sentita di riproporre... la profondità originaria della Legge
“Deuteronomio”… in greco significa “seconda legge”.
Il protagonista è ancora Mosè, nel suo compito di “commentatore ed esortatore” della Legge per il popolo. Mosè è il condottiero anche della mente e del cuore del suo popolo
I grandi libri della religione. La Bibbia. Antico testamento.
C’è una “guida” inscritta nel tutto e nel dettaglio del tutto:
in ogni singolo dettaglio, costituito e costituente la gerarchia. Nulla accade per caso… se non lo permetti. Ciò che non vedi/percepisci, non significa che non esista. La tua capacità di “farti un’idea del tal fenomeno o della tal cosa” è completamente soggiogata proprio da quel “qualcosa”, che non vedi/percepisci perché non intende essere veduto/percepito.
La prospettiva ha più punti di partenza e di approdo.
Dipende da quale di questi “punti” tu osservi, pensi, (ri)fletti ed… esisti. La “fede/credo” è un programma che ti vincola ad un punto preciso di questo insieme di prospettive diverse. Per questo motivo, nel Tempo, la tecnologia della natura ti (ri)configura secondo ciò che hai agganciato in qualità di campo d’imprinting/morfogenetico.
La tecnologia naturale è un circuito primario, che esiste da “sempre” (con il Pianeta Terra 3d).
La tecnologia del Nucleo Primo è un circuito secondario, che esiste da “molto Tempo” (sul Pianeta Terra 3d).
Entrambe le circuiterie sono zone di possibilità (fonti di emissioni di realtà), entro le quali “scorrono” i programmi o, meglio, i loro effetti della riprogrammazione di qualcosa che, inizialmente era neutro.
Il circuito primario, in pratica, è un modello infrastrutturale “spugna” (ospitante), atto a ricevere informazioni, input, segnale terra formante, in sé (sistema operativo predefinito/tecnologia naturale) e dall’esterno (riprogrammazione/tecnologia del Nucleo Primo).
Ciò permette di (ri)assumerlo da una prospettiva infrastrutturale, ossia, caratterizzato da una funzione programmabile e, seppure dotato di una origine funzionale, aperto ad una sua - appunto - possibilità di (ri)programmazione (sistema open).