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martedì 24 luglio 2012

Cortina di fumo e orientamento.




Personalmente sono davvero stanco di leggere assurdità di questo tipo:

Piazza Affari e le principali borse europee hanno terminato la seduta con pesanti ribassi. Secondo quanto riportato dalla stampa, il Fondo Monetario Internazionale starebbe valutando l'idea di bloccare gli aiuti alla Grecia.

L'organismo guidato da Christine Lagarde potrebbe non fornire la sua quota di aiuti alla Grecia prevista per settembre...
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Si mette in relazione un pesante ribasso borsistico (fatto reale) con:

ciò che riporta la ‘stampa’in relazione ad un altro organismo che ‘starebbe valutando di’…

Questo, perlomeno, 'doppio passaggio’ è molto simile alla lettura del futuro a partire dalla propria non dimostrabile capacità di leggere nella mente delle ‘persone’, a meno che il ‘leggere nella mente’ corrisponda ad una gigantesca pantomima inscenata per trovare sempre 'una spiegazione del giorno dopo'.

Una ‘spiegazione’ che, in realtà, non spiega mai nulla, anzi, che lascia interdetti e con la sensazione di trovarsi alle prese delle bizze fantasiose di ‘organi’ tutt’altro che responsabili.

La speculazione, che arriva dappertutto, muove enormi masse di denaro 'virtuale' secondo gli umori dei funzionari degli organi di amministrazione delle varie Istituzioni costellanti il Globo? Suvvia.

È tutto molto più pratico e concreto il 'gioco delle parti'... 

La lacerazione sistematica degli emisferi del cervello umano, tocca anche questo punto costante di ‘spiegazione non sense’. Tutti i giorni ci ‘beviamo’ notizie come queste e tutti i giorni sentiamo che qualcosa non quadra, tuttavia tutti i giorni non possiamo fare altro che continuare silenziosamente ad esistere secondo una modalità di partecipazione indotta alla Vita sociale.

A livello di responsabilità, non è possibile che dei ‘rumors’ possano provocare scrolloni tanto forti dei Mercati Internazionali. Eppure è così! È come se qualcuno fosse nella testa di certe persone di ‘potere’ e leggesse ciò che vi circola in ogni situazione e momento della giornata, visto che non penso sia possibile che questi personaggi riferiscano i propri ‘umori’ alla carta stampata o a qualche 'referente interno', che non sia anche un confidente molto particolare, ma anche se fosse, in questo caso ci si ritroverebbe alle prese con una sorta di tradimento personale, che non penso possa ripresentarsi quasi quotidianamente senza lasciare modifiche nelle relazioni private.

Queste ‘fughe di notizie’ relative a fatti ‘mentali’ a cui non seguono fatti concreti, non ‘veri’, frutto di attività di pensiero inerenti all’azione continua della mente, sono certamente delle vere e proprie invenzioni del ‘giorno dopo’, delle trovate ingegnose per spingere la speculazione a farsi avanti o per semplicemente azzardare delle spiegazioni da dare in pasto alla comunità di esseri laboriosi e con poco Tempo a propria disposizione per tentare di capire veramente.

Questa finzione continua, recitata tanto 'seriamente', è tale da lasciare senza respiro. Anche perché la situazione è tutt’altro che serena e gli organi di controllo ed amministrazione sono chiamati alla massima responsabilità anche e soprattutto nell’amministrazione e nel controllo dei propri pensieri e delle proprie dichiarazione al pubblico.  

Dichiarazioni pubbliche che avvengono attraverso la cassa distorcente della ‘Stampa’ e dei Media, i quali introducono altri fattori di distorsione nella comunicazione

Secondo indiscrezioni sembrerebbe cheQuante volte abbiamo sentito o letto ‘introduzioni al discorso’ di questo tipo? Ma su cosa poggiano le informazioni riferite, riverberate, alla/sulla Massa? Su quale spessore umano trovano la loro linea di galleggiamento sociale?

Alla voce ‘indiscrezione’, molto spesso troviamo agganciato il termine:

fuga di notizie, gossip, pettegolezzo. Link 
 
È a questa latitudine che si fonda l’informazione data in pasto all’opinione pubblica? È questo il suo valore specifico in termini di autorevolezza e serietà? La cosa certa è che manca la radicata consapevolezza del ‘cosa accade’ a livello sociale, allorquando questi ‘pettegolezzi’ si diffondono a macchia d’olio, creando ondate di ansia, panico, preoccupazione, tensioni d’ogni tipo, etc.

Gli ‘emittenti’, ossia coloro che 'pensano' e a cui una ‘cannuccia’ sembra clonare sistematicamente i pensieri, riferendoli alla struttura pappagallesca dei Media, sono consci del loro ruolo a tuttotondo? 

Me lo sono sempre chiesto, perché troppe volte ho pensato che fossero come dei lobotomizzati messi alla guida di una ‘macchina’, che va troppo forte per essere fermata in Tempo. Insomma, di ‘sana mente’, 'chi' accetterebbe di essere messo alla guida di una struttura destinata a sfracellarsi nel Tempo? 

Persone irresponsabili che credono che il crash non li riguarderà nell’attuale Vita, oppure persone accecate dalla brama di potere e di denaro? Può darsi, però credo che, invece, ad un certo livello, in un contesto 3d come il 'nostro', le persone siano sufficientemente sensibili per capire che 'è meglio non capire'. Quando si apre troppo una ‘porta’ si inizia a vedere sin troppo distintamente il panorama che nasconde e, a volte, è meglio essere messi nella possibilità di non capire/vedere, piuttosto che mantenere inalterata la propria funzionalità sensoriale e mentale.

La lobotomizzazione di queste persone è quasi necessaria al fine di non vederle cadere a pezzi nel durante del loro primo mandato ad un certo livello di responsabilità. Esse demandano ad un ‘qualcosa’ che è celato oltre all’evidenza di un organigramma interno. Qualcosa in grado di ‘colpire’ sempre ed in ogni luogo, nelle modalità più fantasiose del possibile…

Ognuno fa il proprio mestiere. Questa verità è osservabile ad ogni livello dell’espansione energetica.

Il ‘proprio mestiere’, quando coincide anche con la propria conduzione di Vita, ossia quando si verifica un allineamento di ‘potenze’, veicola una risultante in grado di definire la propria Vita come un manifesto di quello ‘che si è’. 

La Tenebra è ‘totale’ in questo:

il proprio mestiere coincide con la propria conduzione esistenziale. È ovvio che il giudizio deve essere lasciato da parte, leggendo SPS. Essere ‘totali’ nel bene e/o nel male è non solo possibile ma anche la stessa identica cosa. La vibrazione che autorizza ad interpretare una ‘parte’ è la medesima, ad un certo livello energetico’. È nelle 3d che le parti si materializzano caratterizzandosi.

Dietro alle fughe di notizie esiste un esercito di 'inservienti inconsci' della Tenebra che avvolge la Terra. Non è cosa di poco conto ‘mentire’, ma ci si abitua di gran lena quando la coscienza è ispessita dal fumo della mancanza di chiarezza e dell’ordine imposto dalla struttura gerarchica dell’amministrazione del potere. Come mai non esiste 'gossip' su questa struttura oscura? 

Le 'fughe di notizie' sono impossibili a quel ‘sottolivello’? Penso che siano più difficili da avvenire e che quando avvengono sono immediatamente insabbiate attraverso la cassapanca 'disarmonica' dei media e del Controllo Antisistemico.

In un mondo di vampiri il ‘non vampiro’ è il diverso. L’informazione che sfugge dalle maglie del Controllo e viene riversata sulla Massa, che futuro trova? Chi sarà disposto a leggerla nel dovuto modo, oltre alla cortina di interferenza mediatica? Chi la lascerà correre senza togliere energia e possibilità? Chi, in un Mondo come questo, sarà disposto a rischiare un briciolo della propria affermata concretezza?

La Consob ha deciso di reintrodurre il divieto alle vendite allo scoperto sui titoli bancari e assicurativi...
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È questa la ‘libertà’ che pensiamo di avere ottenuto dopo secoli di guerre? La libertà non si ottiene con la guerra ma attraverso un innalzamento delle coscienze. Essa non dovrebbe nemmeno mai essere messa in dubbio. Se la dobbiamo rincorrere con la guerra, allora quello che cercheremo sarà solo un surrogato, un simbolo zoppo di quello che sentiamo

Oggi, che gran parte dell’Europa è in uno stato di pace apparente, possiamo dire di essere liberi? Quale livello di libertà ci contraddistingue? Provate a dimenticare a casa la patente e poi ne riparliamo. Viviamo in una versione del Mondo in cui dobbiamo dimostrare di essere quello che ci hanno detto di essere alla nascita. Dove si trova la nostra volontà/intenzione, in tutto questo? 

Dove si trova la nostra libertà in tutto questo?

Dopo un incontro col Garante degli scioperi, oggi i sindacati dei benzinai hanno confermato la chiusura delle pompe del 4 e 5 agosto, per protestare contro i tagli dell'industria petrolifera e i mancati interventi del governo… 

Per i sindacati, le politiche commerciali e di prezzo dell'industria petrolifera - che da un mese e mezzo hanno dato via, sulla scia dell'Eni, a forti riduzioni di prezzo delle benzine nei self service nei fine settimana - stanno mettendo a repentaglio i 120.000 posti di lavoro del settore
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Ecco il grado di libertà a cui siamo ‘associati’. Divisi in ogni tipo di categorie, non possiamo fare nulla che non vada a discapito dell’orizzonte vitale di altri.

O meglio, di tutto quello che disegna e colora l’apparenza di un simile abbaglio collettivo. Ognuno pensa al proprio. Ognuno chiuso in una sorta di scatola affumicante i sensi, come una cortina grigia di foschia mentale e spirituale.

Questo tiro alla fune sociale non porterà mai da nessuna parte, perché le forze si equivalgono. La Forza che se ne avvantaggia è quella che in qualche maniera è riuscita a risalire la cima, portandosi al di fuori della contesa fra ‘poveri’. 

Consumare di più sembra essere l’unica regola da tutti conosciuta e 'capita'.

L’economia ‘moderna’ si basa sulla depredazione delle risorse per facilmente consumare sempre di più, visto che il numero della popolazione è sempre crescente. Dove stiamo andando? Chi siede al comando della ‘macchina’? Chi controlla l’aderenza tra la direzione intrapresa e quella tracciata prima di partire? Chi decide quando fermarsi per una sosta e quando fermarsi perché la strada sembra sbagliata? Chi possiede tutti i dati inerenti al percorso scelto? Chi è in grado di capire cosa stiamo facendo tutti insieme? Chi decide che siamo sulla strada giusta?
 
Osserviamo il frattale economico messo in moto dal comportamento proattivo dell’Islanda. Come hanno reagito tutte insieme quelle persone? Cambiando ‘rotta’… Esiste poi la situazione della Finlandia:

la Finlandia ha una situazione economica ‘unica’ - il paese non ha debito, ha un sistema bancario relativamente piccolo e soprattutto interno - e per questo il suo outlook è rimasto invariato
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Se andassimo al 'nocciolo della questione' potremmo osservare le differenze che esistono tra queste eccezioni biodiverse e il resto del panorama, Italia compresa.

L’esistenza dell’eccezione che conferma la regola, è legge. Questi 'luoghi diversi' costituiscono una versione della realtà con la quale, se si vuole, ci si può anche misurare. 

Essi esistono e possono anche valere come ‘dima’ per il futuro

Così è se vi pare.

Dipende anche da me

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

mercoledì 1 febbraio 2012

Dopo la neve, buon tempo viene.




Dopo la neve, buon tempo viene.
 
Così recita la proverbialità italica emanantesi dalla propria regionalità o biodiversità. È possibile notare la diretta verosomiglianza tra il significato di ‘quello che viene dopo ad un certo fenomeno’, espresso dal proverbio sopracitato, e quello che accade ad esempio in Borsa, dopo una tendenza ribassista, che fa puntualmente temere per il peggio, mentre offre in realtà l’opportunità di partecipare all’inizio di un nuovo trend rialzista, perlomeno nel breve periodo di tempo.

Ossia, ciò che intuisco, osservando la saggezza di questo proverbio, è quella grande capacità di non farsi influenzare dall’apparenza delle ‘cose’

Dopo il brutto tempo viene sempre il bel tempo.

Se cercassimo di 'fare nostra' questa vera e propria ‘lezione di Vita’, che permette di interpretare una caduta copiosa di neve, in maniera tale da rimanerne solo affascinati, al limite giocosi-gioiosi, ma nulla di più in termini di appesantimento energetico in relazione a quello che 'viviamo percependo' nelle 3d, allora potremmo sempre rimanere ‘neutri’, non ‘attaccati’ alla situazione emersa come ambito della possibilità.

La posizione consapevole permette di mantenere ben salda la centralità, riuscendo persino a scorgere, intuitivamente e mnemonicamente, addirittura il potenziale futuro celato nella manifestazione attuale.

Non solo. Riuscendo a mantenersi ‘stabili’, non facendosi imbrigliare dal carattere illusorio del fenomeno, si può godere della ‘bellezza’ del fenomeno stesso, pur rimanendo ‘fermi’ nella visione nitida di quello che il fenomeno stesso ‘annuncia tra le righe’: senza prenderlo troppo sul 'serio', senza farsi fagocitare 'testa e piedi'.

Questa decodifica del ‘segnale’ diventa saggezza, con il trascorrere del tempo. L’illusione di un fenomeno è da intendersi a livello del ‘fenomeno che verrà dopo’, a livello di 'futuro presente': futuro annunciato nel presente.

Non a livello fisico, bensì a livello di potenziale. 

Nella fisicità, è ovvio, che il fenomeno è reale e concreto. Può fare ‘male o bene’ in funzione di una miscellanea di leggi ed eventi vibrazionali diversi e in funzione della ‘storia’ individuale e collettiva. Un’illusione è relativa alla sua potenzialità, da non intendersi mai come ‘definitiva’, mentre nelle 3d si manifesta tramite condensazione energetica, diventando ‘reale’ e, dunque, con un certo ‘peso specifico’.

Non fermarsi alle apparenze significa vedere sempre ‘oltre’ al fenomeno che si annuncia nella 'concretezza percepita come unica realtà'.

Come prevedere con chi farà affari la camorra.
Conoscere in anticipo i movimenti della criminalità organizzata. Sapere, per esempio, come si spostano i flussi del narcotraffico. Chi stringerà affari con la camorra, quali sono i bersagli del cyber-crime. O dove la corruzione riuscirà a infiltrarsi. 

Così da intervenire sul sistema preventivamente, perché lo scenario preconizzato non si realizzi e le sorti della società volgano, invece, a favore della giustizia. Non siamo ai livelli di Minority Report. Siamo oltre. Al posto dei veggenti di Steven Spielberg, qui c'è un pool di veri esperti di computer science, data mining, scienze sociali e cognitive. Che fa sul serio. Sono i ricercatori del neonato Crime Exploratory (o CrimEx), un Osservatorio sul crimine e l'export della corruzione, costituitosi nell'ambito del progetto europeo FutureICT e coordinato dal Laboratorio per la simulazione dei fenomeni sociali (Labss-Istc) del Cnr di Roma.
 
'L'illegalità è un business fiorente, in continua crescita, trasformazione ed evoluzione', ha detto Rosaria Conte, dell'Istituto di scienze e tecnologie della cognizione, nel corso della conferenza di lancio di CrimEx. 

Per avere un'idea del giro d'affari: solo negli Stati, la corruzione muove tra gli 800 e i 2mila miliardi di dollari. Il traffico di droga s'aggira globalmente sui 320 miliardi di dollari. La guerra al terrorismo, dall'11/9, è costata mille miliardi di dollari. Mentre in Italia le mafie sono la prima industria nazionale, con guadagni (stimati al ribasso) per 150 miliardi di euro all'anno, pari al 15-20% del Pil

'È urgente adottare un approccio radicalmente innovativo e multidisciplinare per affrontare una delle sfide sociali ed economiche più complesse del nostro futuro', ha esortato Conte. Intercettazioni, controlli fiscali, retate sono utili, certo. Ma si tratta di metodi vecchi, che arrivano quasi sempre tardi e hanno un successo parziale. Servono tecniche più sofisticate

Il futuro della lotta alla criminalità organizzata si giocherà sui modelli computazionali del crimine. 'Si tratta di software che consentono di analizzare enormi reti di dati o simulare le dinamiche sociali collegate alle attività criminali', spiega Barbara Sonzogni, ricercatrice dell'Istc-Cnr Gli esperti del data-mining, per esempio, sono capaci di estrarre informazioni cruciali dalla combinazione di grandi database, individuando possibili pattern su come evolverà un certo fenomeno. Per capire: il fatto che Cosa Nostra abbia messo radici negli Stati Uniti, mentre la 'ndrangheta abbia attecchito in Germania o la camorra si sia radicata nella Francia meridionale non è casuale. Ci sono ragioni storiche, economiche, demografiche, sociali, culturali che determinano l'andamento di certi flussi. 

La sfida del futuro è combinare gli elementi giusti e accorgersene prima che si verifichino. Un po' come quando si uniscono alcuni punti di una figura e si intuisce a colpo d'occhio quale disegno si andrà a configurare.
 
Altra grande risorsa, nella quale sono specializzati quelli dell'Istc-Cnr, sono le simulazioni ad agenti, qualcosa che ricorda, alla lontana, i giochi di ruolo tra amici, dove ci sono quelli che interpretano la parte di cittadini, chi fa il ladro, chi il poliziotto. 'Le simulazioni ad agenti sono vere e proprie ricostruzioni virtuali che permettono di modellizzare un fenomeno reale e studiarne tutte le evoluzioni possibili, al variare delle variabili in gioco', spiega Sonzogni. La ricercatrice ha realizzato uno studio di questo tipo sulla camorra in Campania: date le premesse attuali (popolazione, tasso di occupazione, lavoro nero, reddito ecc.) e impostate le regole d'interazione tra i cosiddetti agenti (imprenditori, camorristi, forze dell'ordine), la simulazione gira al computer e determina quale sarà il futuro scenario a seconda delle impostazioni di partenza

'Abbiamo osservato che la repressione dell'illegalità è efficace nel ridurre il racket, ma fino a un certo punto: l'effetto deterrente non è direttamente proporzionale', ha spiegato Sonzogni. 'Intensificare le punizioni sopra una certa soglia, cioè, non porta a riduzioni altrettanto significative della criminalità. Di contro, se i controlli delle forze dell'ordine sono troppo deboli, la criminalità prende il sopravvento'. 

Ma è emerso anche un altro dato: 'Se nelle interazioni si introducono variabili culturali, si riduce l'imitazione sociale che porta a delinquere'. La cultura è un altro efficace contrasto dal basso.
 
Le simulazioni ad agenti sono estremamente utili per prevedere in anticipo i rischi sociali e soprattutto testare gli interventi più efficaci contro le mafie. 'Non abbiamo davvero un'idea precisa di cosa funzioni e cosa no per contrastare le organizzazioni criminali', ha aggiunto Conte.
 
'Il nostro obiettivo è seguire questo approccio innovativo, altamente tecnologico, ma allo stesso tempo fondato su solide base teorico-scientifiche', ha concluso Conte: 'Siamo convinti che il coinvolgimento di diverse competenze, dalle scienze sociali e cognitive alla criminologia, dall'intelligenza artificiale alla scienza della complessità, dall'economia alla psicologia, permetterà un vero e proprio cambio di paradigma nella lotta contro la criminalità'. 

Magari non basterà per realizzare il migliore dei mondi possibili, ma il meno peggio sì.
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  • capaci di estrarre informazioni cruciali dalla combinazione di grandi database, individuando possibili pattern su come evolverà un certo fenomeno
  • la sfida del futuro è combinare gli elementi giusti e accorgersene prima che si verifichino. Un po' come quando si uniscono alcuni punti di una figura e si intuisce a colpo d'occhio quale disegno si andrà a configurare.
L’ambito che emerge con sempre maggiore vigore, in SPS, è quello relativo all’analogia frattale. L’osservazione di verità superiori riflesse e diluite in verità direttamente comprensibili, in funzione del livello dell’osservatore e della osservazione consapevole a quel livello: nel nostro caso il livello è quello delle 3d.

Tornando alla notizia precedente, come reagiranno gli ‘esperti’ quando l’intelligenza artificiale, ottimamente programmata, evidenzierà verità ‘scomode’ per l’Antisistema? Ossia quando metterà in chiara relazione gli ambiti ‘governativi’ con quelli di ramificazione mafiosa, cosa accadrà? 

Oppure l’algoritmo è già stato programmato in maniera ‘opportuna’ per cogliere sul fatto solo scippatori e ladri di galline?

Ciò che 'già adesso sappiamo tutti', ossia la grande collusione del potere politico con quello mafioso, verrà dimostrata anche dalla prodigiosa capacità elaborativa dei computer? Ripeto, per chi non avesse colto: ciò che già adesso sappiamo tutti!
 
Però ben vengano tutti i metodi che si ritengono utili al fine di dimostrare delle ‘verità nascoste’.

Attraverso l’analogia frattale è istantanea la conferma di questa sottile comunione del malaffare. Come? Beh… attraverso ‘somiglianze’ che non verrebbero certamente prese in considerazione, come ‘prove’, da nessun tribunale al Mondo. Ad esempio, certe ‘dimenticanze misteriose’ che accadono troppo spesso in ambito giudiziario

Un altro frattale che rivela la 'non intenzione', da parte delle ‘Autorità’, di rivelare questo legame occulto Mafia-Politica è quello riflesso dal comportamento della gente che protegge i mafiosi, ‘nascosti’ in città e paesi, allorquando gli organi di vigilanza inscenano parodie, di tanto in tanto, tentando di penetrare il ‘fortino’ di turno.

Con il tempo e la narrazione in SPS, l’analogia frattale crescerà sempre di più, arrivando a dimostrare tutto il celato che ci attornia ed avvolge come una corda impigliata nella nostra facoltà di discernere.

Occorre sempre tenere ben saldi in mente questi due concetti basilari:
  1. l’intreccio delle leggi Cosmiche e Planetarie a ‘regolare’ le 3d
  2. il ‘vuoto dimensionale’, descritto nell’articolo di ieri, come decodifica al proprio livello di verità troppo ‘alte’ per essere recepite in maniera ‘concreta’ nelle 3d.
Questi due punti, se non ben 'stabilizzati' in noi stessi, daranno luogo ad uno smarrimento 3d conseguenziale dell’individuo non consapevole. Il ‘vuoto esistenziale’ che sappiamo molto bene tutti quanti riconoscere nella società globale.

Lo smarrimento globale è un fenomeno ‘pronosticabile’ da una entità  sovrasensibile in costante osservazione del costrutto umano, che l’ha attirata tramite la liberazione del proprio polo magnetico, durante la fase di ‘caduta’. Queste entità parassite stazionano attorno alla nostra capacità di co creazione, avendoci del tutto ‘conquistati’ a livello inconscio

Tutto quello che co creiamo deriva dal loro grande potere ispirante. Le illusioni rimangono tali, ma una volta condensate nelle 3d, diventano concrete: reali.

Reali e illusorie allo stesso istante. Dipende da noi. Da quale punto prospettico le ‘viviamo’?
 
Termino, per oggi, evidenziando la grande illusione tecnologica, che sottintende la costituzione del parco autoveicoli in circolazione. Quello che ci fanno credere a proposito delle vetture d’uso comune è che la tecnologia sviluppata sia sempre più al top della possibilità. Ma se ci pensiamo bene, la tecnologia è stata sempre più perfezionata nella sola direzione già presa:

quella illusoria relativa allo sfruttamento energetico. 

La diretta conseguenza, che nasce nella percezione della massa, nel tempo,  è una mancanza di alternativa.

Altra fenomenale illusione.

Il motore a scoppio a moto alternato è un divoratore di energia, ed è usato come mantenitore del concetto di continuo bisogno di grandi quantità di energia, e conseguente uso smodato di risorse e il loro relativo impoverimento...
 
L'auto in generale è un affronto all'intelligenza umana ,oltre a consumare risorse inquina, ci priva pure di spazi, ma soprattutto non rende lavoro ma consuma solamente.
 
Quando presentano la Moto GP o la Formula 1, facendola apparire come apice della tecnologia, con enormi scie di calore e quindi energia dispersa nell'ambiente, per non parlare del rumore, anch'esso energia dispersa, e di rumore ne fanno tanto, in realtà vedo Valentino a cavallo di un prototipo ottocentesco, e mi scappa da ridere quando vedo ingegneri costruire le moto con l'aspirazione frontale in linea ai gas di scarico poveri di ossigeno di chi gli sta davanti...
 
Tutte le auto sono dei catorci divoratori di energie,  altamente impattanti, pericolosi, privatrici delle nostre libertà, delle nostre Vite, e vanno trattati come tali, per cui in ogni caso bisogna liberarsene...
Marini Andrea

È una tranquilla notte di Regime. Le guerre sono tutte lontane. Oggi ci sono stati soltanto sette omicidi, tre per sbaglio di persona.
 
L'inquinamento atmosferico è nei limiti della norma. C'è biossido per tutti

Invece non c'è felicità per tutti. Ognuno la porta via all'altro.

Così dice un predicatore all'angolo della strada, uno dall'aria mite di quelli che poi si ammazzano insieme a duecento discepoli. Ce n'è parecchi in città. Dai difensori dei diritti dei piccioni alla Liga artica. Siamo una democrazia. Ogni tanto, sul marciapiede, si inciampa in qualcuno con le mani legate dietro la schiena. Forse la polizia lo ha dimenticato la notte prima. 

Ho guardato in alto, oltre le insegne illuminate e, obliqua su un grattacielo, c'era la Luna. Le ho detto: 'cosa ci fa una ragazza come te in un posto come questo?'...
Baol  - Stefano Benni.

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 31 gennaio 2012

Il vuoto dimensionale.




Questa notte mi sono ’balenati’ in continuazione, per la mente, due termini particolarmente sfuggevoli:   

vuoto dimensionale

Il fatto che fossero ‘uniti’ dalla mia percezione, a formare una sorta di costrutto, mi ha fatto supporre, al risveglio di questa mattina, che fossero quello che rimaneva di un più ampio discorso, che avevo completamente lasciato al di là del 'velo del sogno'.

Questo frammento di verità ha certamente un senso, anche se rimasto l’unico rappresentante dell’intera struttura di ‘segnale’ originale. Osservando questi termini in maniera sufficientemente intuitiva, ho potuto constatare che si riferissero ad un concetto di ‘orientamento’ dell’individuo, nel momento in cui esperimenta la dualità e dunque la ‘scelta’ continua, che nelle 3d contribuisce alla radicale manifestazione della nostra capacità di co creazione. 

Questo 'orientamento' è inerente al fatto di poter riuscire a svincolarsi dallo stato di smarrimento che ‘ci ha’, allorquando cerchiamo di interpretare razionalmente delle verità vibrazionalmente superiori al nostro livello di consapevolezza.  Un esempio potrebbe essere questo:

Studente: Cosa m’impedisce di sperimentare il mio sè più profondo?
Insegnante: Nulla.
Studente: Allora, perché non ne ho esperienza?
Insegnante: Per paura.
Studente: Così, è la paura a impedirmelo?
Insegnante: Nulla te lo impedisce.
Studente: Ma non hai appena detto che è la paura il motivo per cui non riesco a sperimentare questo stato di coscienza?
Insegnante: Sì, ma non te lo impedisce.
Studente: E dunque cosa lo fa?
Insegnante: Nulla.
 
Studente: Allora che ruolo gioca la paura?
Insegnante: Se sei in prigione, cosa temi di più quando sogni di essere libero?
Studente: Di tornare in prigione... Così stai dicendo che ho paura di sperimentare il mio sè più profondo perché ritornerò nella mia ignoranza?
Insegnante: No. Sto dicendo che la tua paura dell’ignoranza ti tiene nell’ignoranza.
Studente: Sono confuso. Pensavo che tu avessi detto che temo l’esperienza del mio sè superiore, ma ora sembri dirmi che ho paura del mio sè umano.  Quale dei due?
Insegnante: Hai paura di tornare al tuo sè umano dopo aver sperimentato il frammento-Dio in te.
Wingmakers

Ecco. In funzione del nostro livello di ‘attenzione e consapevolezza’, questa verità può risultare sfuggevole in termini di comprensione pratica. La possiamo intuire ma difficilmente attuare nelle 3d, vivendo attraverso l’usualità scandita dalle lancette dell’orologio del tempo deviato. 

È proprio una sorta di ‘vuoto dimensionale’, ossia un ‘decadimento’ della coppia ‘comprensione-usufruizione’ tridimensionale

Quello che cerchiamo di capire, e che forse intuiamo, non è direttamente applicabile nelle 3d, proprio per via di una sorta di ‘vuoto’ relativo alla ‘dimensione’ in cui ci troviamo; con il termine ‘dimensione’ intendo alludere sia alla nostra sfera individuale, sia a quella dell’energia stratificata, di cui uno ‘strato’ è proprio quello 3d.

Una verità ad alta vibrazione non può essere compenetrata a pieno da una consapevolezza più bassa. Se ci cerca di fare ciò, allora può accadere di trovarsi come in un ‘vuoto esistenziale', caratterizzato dalla mancanza di capacità di quadratura del sistema di navigazione del nostro ‘veicolo’ bio psico fisico. Come se possedessimo una capacità difficilmente utilizzabile in un determinato ‘luogo'; ad esempio, il saper volare mentre si vive in una comunità sotterranea: 

è un fuori luogo, un ‘vuoto dimensionale’.

Al fine di compenetrare una verità a più alta vibrazione, occorre ‘diluirla’ attraverso la propria capacità frattale di osservarla al proprio livello di frequenza, ossia riportandola o scorgendola direttamente riflessa nel luogo in cui siamo auto installati: nelle 3d.

Ecco perché tutti quei libri ‘spirituali’, ad esempio, che tentano di diffondere verità meravigliose, ma praticamente ‘vuote’ nelle 3d, a causa dell’incomprensione pratica delle individualità costituenti la massa, possono solo contribuire ad effettuare una sorta di semina in quei ‘terreni’ più fertili o meglio disposti a lasciarsi compenetrare per compenetrare. I tempi della massa sono diversi e molteplici, secondo biodiversità e 'sicurezza' di specie.

Le ‘dimensioni’ individuali e globali ‘dialogano’ con consapevolezze, o frequenze, diverse, il cui frattale diretto è la differenziazione in termini di tipologie di linguaggio esistenti nelle 3d. Ogni ‘clan’ parla alla propria maniera e l’incomprensione sembra essere l’unico dato effettivo, che balza all’occhio dell’osservatore superficiale.

In realtà quella difficoltà nella comprensione deriva dal controllo parassitario - un altro effetto benintesi -, dal ‘dividi et impera’; una conseguenza riflettente la verità superiore della biodiversità e della differenza vibrazionale del segnale, da dimensione a dimensione. Senza una decodifica del segnale, opportunamente demodulato alla nostra frequenza esistenziale 3d, il rischio è quello di male interpretare  e di alimentare la confusione percepita a ‘terra’ e il senso di smarrimento che ne consegue.

L’ago della bilancia, come al solito, siamo noi stessi.

IX
Vacuità qui, Vacuità lì, ma l'universo infinito rimane sempre davanti ai nostri occhi. Infinitamente grande e infinitamente piccolo; nessuna differenza, poiché le definizioni sono scomparse e non si vedono limiti

Così pure circa l'Essere e il non-Essere. 

Non perdere tempo in dubbi e discussioni che non hanno nulla a che vedere con ciò. Una cosa, tutte le cose: si muovono e si mescolano, senza distinzione. Vivere in questa realizzazione significa essere privi di ansietà circa la non-perfezione. Vivere in tale fede è la strada al non-dualismo, poiché il non-duale è uno con la mente fiduciosa. Parole! La Via è oltre il linguaggio, poiché in essa non c'è...
 
Nessun ieri
Nessun domani
Nessun oggi.
Sosan Hsin Hsin Ming: il Libro del Nulla

Questo è il ‘paragrafo’ finale del ‘Libro del Nulla’, che secondo me tenta di trasmettere delle verità ad alta vibrazione ad individualità che non possono ancora, mediamente, essere compenetrate. La conseguenza del ‘nutrirsi’ di questa verità poco diluita rientra nell’ambito del ‘vuoto dimensionale’, ossia nella mancata usufruzione ‘pratica’ dell’insegnamento nella coerenza della Vita di tutti i giorni

Il rischio è lo smarrirsi ancora di più, perdendo il ‘senso’ dell’ago della bussola, che punta verso il centro piuttosto che verso un punto cardinale tra quelli conosciuti. Il puntamento alla nostra centralità non è compreso a fondo dai sistemi di ‘guida’ automatici dell’individualità stessa, causando una sorta di cortocircuito nella capacità applicativa di quello che si è riusciti ad intuire.

La mancanza della coerenza nella Vita di tutti i giorni, mancanza inconscia per via di una non adeguata decodifica del segnale ricevuto, comporta nel breve/medio termine lo sgretolamento del proprio senso di autostima e la relativa svalutazione di sé. Un terreno propedeutico al radicamento della malattia e della continuazione del 'loop'.

Ecco come una verità superiore, inadatta vibrazionalmente a 'compenetrare per essere compenetrata', può risultare addirittura ‘dannosa’ per l'individualità non pronta e, di conseguenza, per la globalità scaturente. Questo meccanismo di base è definibile ‘naturale’, in quanto se lo riportiamo alla dimensione del bimbo, ad esempio, viene naturale modulare ‘verità’ conosciute dagli adulti, in maniera tale che inizi ad essere comprensibile anche per il bimbo stesso. 

Un passo alla volta, nel rispetto del proprio tempo.

Questa ‘diluzione’ della vibrazione del ‘significato’ non comporta una riduzione della portata del significato, ossia non si perde nulla del valore aggiunto vettorialmente trasportato nel segnale; il frattale lo ricaviamo direttamente dall’Omeopatia, attraverso la diluizione del principio in parti tali da renderlo presente, anche senza più la presenza del principio stesso, ossia attraverso ‘clonazione’ del principio ad un livello più ‘comprensibile’ per la struttura individuale in ascolto.

Esistono le dimensioni ed esiste il vuoto tra le dimensioni

Il vuoto è quella ‘protezione’ che mantiene/contiene l’energia nelle proprie fasce di competenza vibrazionale. Gli anelli del libero arbitrio, se vogliamo. L’immagine del cerchio, della sfera, dell’equilibrio, dell’orbita degli elettroni, del salto quantico, della consapevolezza, etc.

Cos'è la biodegradazione?
La biodegradazione è il processo, mediato da microrganismi, che permette la degradazione della plastica in elementi inorganici e biomassa. In presenza di ossigeno si ottiene biossido di carbonio, acqua e biomassa. In assenza di ossigeno si ottiene biogas (biossido di carbonio e metano) e biomassa. 

La biodegradazione delle plastiche risulta essere utile quando la velocità di smaltimento mediante biodegradazione è corrispondente alla velocità di generazione dei rifiuti plastici (es. conferimento all'impianto di trattamento). 

È chiaro che una bassa velocità di biodegradazione rispetto alla corrispondente velocità di produzione comporta l'accumulo dei rifiuti e rende la biodegradazione inutile da un punto di vista sociale. Per questo motivo, dichiarazioni di biodegradabilità devono essere associate a degli standard che definiscano i l termine, le condizioni, i tempi, ecc. all'interno di un contesto di recupero del rifiuto plastico.

In mancanza di standard, il concetto di biodegradabilità non soltanto è aleatorio ma fondamentalmente fuorviante. Un prodotto detto 'biodegradabile', sulla base di considerazioni non condivise e non operative dal punto di vista del recupero dei rifiuti, è fuorviante perché induce a far credere che i prodotti 'biodegradabili' siano positivi per l'ambiente quando questo non è provato.
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Ecco la derivazione pratica dello smarrimento sociale, che deriva dal vuoto dimensionale: 

una stretta dipendenza, dettata dalla paura di non comprendere, dall’autosvalutazione delle proprie capacità innate. L’inganno prolifera in un simile terreno propenso a demandare all’esperto di turno, a sua volta un clone ad immagine e somiglianza Antisistemica, che contribuisce a veicolare caos ammantato d’illusoria verità:

fuorviante perché induce a far credere che i prodotti ‘biodegradabili’ siano positivi per l'ambiente quando questo non è provato.

Ovvio che il ‘biodegradabile’ è un effetto da conseguire, ma attraverso un cammino in equilibrio del concetto stesso di ‘sostenibilità’ nel tempo. Avendo ben presente l’ambito in cui ci si muove e un’ampia prospettiva da cui osservare. In mancanza di ciò, l’unico effetto sarà di alimentare questa verità:

va peraltro osservato come la definizione ‘oxo-biodegradabile’ non è sorretta da alcun riferimento normativo e pertanto assume un significato prettamente commerciale
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Perchè il cibo spazzatura crea dipendenza.
Perché ci piace tanto? Che cosa spinge a ordinare un hamburger e a chiedere una porzione doppia di patatine fritte, possibilmente con salse dai colori improbabili? 

Perché questi alimenti creano dipendenza (junk food addiction la chiamano negli Usa, con lo stesso termine che si usa per le droghe)? 

E, soprattutto, come fare per evitare il consumo compulsivo di cibo non solo poco ricco di principi nutritivi ma addirittura dannoso per la nostra salute e responsabile di gran parte delle patologie legate all'obesità?
 
La ricerca più interessante sull'argomento è stata fatta in America nel 2010 presso l'Istituto Scripps di Jupiter ('Dopamine D2 receptors in addiction-like reward dysfunction and compulsive eating in obese rats'). Ha dimostrato che il junk food agisce come una vera e propria droga sull'organismo, inducendo in chi ne consuma abitualmente una dipendenza paragonabile a quella di una sostanza stupefacente qualsiasi

Abbiamo intervistato la dottoressa Valentina Chiozzi, biologa nutrizionista e dottore in Scienze fisiologiche e neuroscienze, per farci spiegare meglio come stanno le cose.

D: Dottoressa Chiozzi, perché questi cibi attraggono così il nostro palato?
R: Studi come quello americano hanno scoperto che questo tipo di alimenti, arricchiti in laboratorio con sali, zuccheri e grassi per renderli più appetibili al nostro palato, agiscono sui recettori della dopamina in maniera del tutto simile a come fanno le droghe. In altre parole, innescano quel meccanismo che porta poi alla dipendenza fisica.
D: Come accade?
R: La dopamina è un ormone endogeno, cioè prodotto direttamente dal nostro corpo: questo tipo di cibo stimola i recettori che secernono l'ormone ma non appena questi recettori non sono più stimolati il corpo sente 'la mancanza' dell'ormone. Ecco spiegato perché questo tipo di cibo, se consumato abitualmente, crea una dipendenza non solo psicologica ma anche fisica. In medicina si usa un termine, 'craving', per indicare la ricerca spasmodica di questo tipo di cibo junk, spazzatura.
D: Parliamo non solo di cosa è ma anche di come è consumato il junk food.
R: Questo è un altro aspetto importante del problema, da non sottovalutare. Il junk food ha indotto nei consumatori una nuova esperienza di masticazione: se i cibi sono facili da masticare e deglutire, perché molto morbidi, si avrà voglia di buttar giù velocemente un secondo boccone, e poi ancora un altro e così via. Non solo: il junk food ha introdotto la brutta abitudine di non consumare i pasti con calma seduti a tavola, ma di masticare continuamente snack dalla mattina alla sera, in maniera compulsiva, quasi fossimo dei ruminanti, magari davanti alla televisione o, per i ragazzi, con un videogioco in mano. 

Non dimentichiamo poi che un cosiddetto pranzo completo al fast food è ricchissimo di grassi e può arrivare a contenere 2000 calorie, cioè il fabbisogno giornaliero calorico di una persona media. Una cifra spropositata, ma assolutamente priva di principi nutritivi come le vitamine e i sali minerali.
D: Come evitare la dipendenza da junk food?
R: Bisogna cominciare da piccoli: è stato dimostrato che l'educazione al gusto dei bambini comincia già nel ventre materno

Fondamentale poi è il periodo di svezzamento, quando il bambino si accosta ai sapori. Una madre incinta che abusa di junk food trasmette al futuro bambino la propensione per questo gusto. Vorrei ricordare che non stiamo parlando di un problema meramente estetico: l'obesità infantile è in aumento di tutto il mondo occidentale e comporta patologie legate a una eccessiva assunzione di cibi ricchi di conservanti, coloranti e zuccheri, come i succhi di frutta. Penso ad esempio al deficit di attenzione, all'iperattività e a tutte le malattie metaboliche o dell'apparato cardio-vascolare.
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McDonald's - ogni momento è giusto da McDonald's. Vieni e scegli il tuo menù ideale!

È attivo in SPS un osservatorio sull’andamento aziendale della catena mondiale di fast food per eccellenza, ossia quel McDonald's che non smette mai di registrare trimestri con ‘numeri’ in continua crescita. Il declino, o la riconversione, di questa azienda sarebbe la cartina tornasole dello stato di consapevolezza umana globale.

Quale frattale migliore per misurarla?

La verità, opportunamente diluita, è molto meglio ‘digeribile’… e la dipendenza che crea è altamente consigliabile... andando 'oltre' al vuoto dimensionale.

La nostra preoccupazione maggiore è di evitare di fare pazzie... e finisce che siamo i più matti di tutti.
La nave dei folli

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 29 novembre 2010

Quanto è profonda la "tana" di WikiLeaks?





Wikileaks, La Russa: notizie "non stravolgenti".
All'indomani della diffusione da parte del sito WikiLeaks di migliaia di documenti riservati americani che offrono visioni senza censure di molti leader stranieri, tra cui il premier Silvio Berlusconi, il ministro della Difesa Ignazio La Russa dice di non essere particolarmente preoccupato e che le notizie uscite "non sembrano stravolgenti".

Tra i documenti diffusi ieri da WikiLeaks, ce ne sono alcuni che riguardano Berlusconi che viene dipinto come "vanitoso, inutile e incapace" e protagonista di "feste selvagge", come riferito oggi da molti quotidiani che sottolineano anche come dai file di WikiLeaks emerga una stretta amicizia tra il premier e l'omologo russo Vladimir Putin.
"Ci sono ancora tantissime notizie non note, ma quelle uscite non mi sembrano stravolgenti", ha detto oggi La Russa in un'intervista al Corriere della Sera aggiungendo di "non (essere) particolarmente preoccupato".
"Si tratta di informazioni che dovevano rimanere riservate, probabilmente sono frutto di un'azione illegale, e, con mia sorpresa, sembrano uscire da giornaletti specializzati nei gossip", ha detto ancora La Russa.
"O per questa natura scadente o perché sono frutto di informazioni destinate a essere riservate credo che non dovremo annettere a questa fuga un'eccessiva importanza", ha aggiunto...

"I diplomatici dovranno, cioè, essere più attenti più riflessivi e anche più prudenti nei loro rapporti".
Fonte: Yahoo 

Perché i “politici”, ossia un pezzo della “Casta”, parlano di certe pubblicazioni di documenti riservati, con tanta preoccupazione? 


Analizziamo la frase di La Russa:

"Ci sono ancora tantissime notizie non note, ma quelle uscite non mi sembrano stravolgenti", ha detto oggi La Russa in un'intervista al Corriere della Sera aggiungendo di "non essere particolarmente preoccupato".

Perché dovrebbe essere preoccupato? Per quale motivo? Ha qualcosa da nascondere? Basta analizzare certe “battute” per osservare il frattale del “come stanno le cose”. È un po’ come la campagna presidenziale USA. Alla sua conclusione gli americani, ed il mondo intero, sanno che i due candidati in lizza per divenire il "Presidente", sono degli immondi personaggi. Ciò che viene alla “luce”, in una vera  e propria guerra di investigazioni parallele, è solo ed esclusivamente stomachevole. E uno dei due diventa il “Capo dello Stato”. Solitamente si punta l’attenzione al fatto che il “perdente”, negli USA, è solito stringere la mano del “vincente”, come ad accettare il termine di un match lealmente disputato. In realtà quella stretta di mano non è altro che il frattale dell’Unità insita nell’Antisistema, il quale peraltro rappresenta l’Unione dell’Uno ad un minore livello

I “due” recitano la loro parte e sottintendono ad un unico piano di Controllo oltre al Tempo.

Perché tanta preoccupazione nel mondo politico & Co. per queste rivelazioni? 

Se io avessi la coscienza pulita, di cosa dovrei preoccuparmi? Di nulla! Allora l’arma di difesa/offesa diventa l’artiglio della menzogna: WikiLeaks dice il falso!

Ora. Occorre capire se questa “organizzazione” anonima e segreta, lo è per davvero, ossia se fa parte di un movimento “nuovo” oppure se è ancora una “costola” dell’Antisistema

Vediamo innanzitutto cosa è WikiLeaks:

“WikiLeaks (da leak, "perdita", "fuga [di notizie]" in inglese) è un'organizzazione internazionale che riceve in modo anonimo, grazie a una "drop box" protetta da un potente sistema di criptaggio, documenti coperti da segreto e poi li mette in rete sul proprio sito web. WikiLeaks riceve, in genere, documenti di carattere governativo o aziendale da fonti coperte dall'anonimato. L'organizzazione si occupa di verificare l'autenticità del materiale e poi lo pubblica tramite i propri server dislocati in Belgio e Svezia (due Paesi con leggi che proteggono tale attività), preservando l'anonimato degli informatori e di tutti coloro che sono implicati nella "fuga di notizie".
Nonostante il prefisso, il progetto non è un wiki e non ha alcun legame con Wikimedia Foundation, l'organizzazione senza fini di lucro che possiede i server di Wikipedia.
WikiLeaks vuole essere "una versione irrintracciabile di Wikipedia che consenta la pubblicazione e l'analisi di massa di documentazione riservata". Lo scopo ultimo è quello della trasparenza da parte dei governi quale garanzia di giustizia, di etica, di una più forte democrazia.
Il sito è curato da giornalisti, attivisti, dissidenti del governo cinese, scienziati. Comunque i cittadini di ogni parte del mondo possono e sono invitati ad inviare materiale "che porti alla luce comportamenti non etici di governi e aziende".
Gran parte dello staff del sito, come gli stessi fondatori del progetto, rimangono anonimi.
L'esistenza del progetto rimase un segreto fino al gennaio 2007, quando il curatore (editor) di Secrecy News, Steven Aftergood, rivelò di aver ricevuto la richiesta di farvi parte in veste di consulente.
Julian Assange, un membro della direzione di WikiLeaks, affermò che il piano originale prevedeva il lancio del sito web per marzo 2007 ma che WikiLeaks si trovò impreparato a causa del risalto mediatico scaturito dalla rivelazione anticipata del progetto. Le ricerche su Google relative a WikiLeaks passarono da 8 ad oltre un milione nel giro di due settimane.
WikiLeaks aveva pubblicato il suo primo documento nel dicembre 2006. Trattava di un complotto per assassinare i membri del governo somalo, ed era firmato dallo sceicco Hassan Dahir Aweys. Il New Yorker scrisse: «Julian Assange ed i suoi collaboratori erano incerti sull’autenticità del documento, ma pensarono che i lettori, utilizzando le funzioni del sito simili a Wikipedia, avrebbero aiutato ad analizzarlo. Lo pubblicarono affiancandogli un lungo commento in cui chiedevano: "È un manifesto audace scritto da un militante islamico con collegamenti a Bin Laden? O è una velina proveniente dai servizi segreti americani, volta a screditare l'Unione, rompere l’alleanza somala e manipolare la Cina?"». Il giornale concludeva: «l'autenticità del documento non è mai stata accertata».
Lo staff afferma di avere in preparazione per la pubblicazione oltre 1.200.000 documenti riservati. Nella seconda metà del 2007 è stata pubblicata una cospicua documentazione, anche di grosso impatto per i media; si va da materiale sull'equipaggiamento militare nella guerra in Afghanistan fino a rivelazioni sulla corruzione in Kenya.
La gestione del campo di Guantánamo è uno dei casi più celebri venuti alla conoscenza del grande pubblico grazie a WikiLeaks.
Nel 2008 il sito web è stato chiuso per decisione di un tribunale californiano dietro le pressioni della banca svizzera Julius Bär, ritenutasi diffamata da documenti che l'accusavano di supportare l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro sporco. Il 29 febbraio 2008, lo stesso giudice che lo aveva chiuso, autorizzò la riapertura del sito web citando il primo emendamento e questioni riguardo la giurisdizione. Il 5 marzo 2008 la banca rinunciò alla causa. Una successiva richiesta della banca di bloccare la pubblicazione del sito web fu negata.

Del 25 luglio 2010 è la notizia che WikiLeaks ha svelato ai quotidiani New York Times, The Guardian e Der Spiegel il contenuto di alcuni documenti riservati dai quali emergono aspetti nascosti della guerra in Afghanistan. Tra le altre cose, le suddette informazioni riguardano: l'uccisione di civili e l'occultamento dei cadaveri; l'esistenza di un'unità segreta americana dedita a "fermare o uccidere" talebani, anche senza un regolare processo; e il doppio gioco del Pakistan — ufficialmente paese alleato degli Stati Uniti — i cui servizi segreti tessevano rapporti di collaborazione con i capi talebani per combattere l'operato militare americano e organizzare perfino complotti contro leader afghani.
Nel mese di ottobre 2010 il numero due dell'organizzazione, il tedesco Daniel Domscheit-Berg, ha rassegnato le dimissioni per dissidi con Assange.

Alle ore 22:30 (GMT) del 28 novembre 2010 Wikileaks ha pubblicato la più ingente rassegna di documenti riservati sulle diplomazie occidentali mai resi noti al grande pubblico, con focus sull'operato del Governo USA. Nei dossier, sono incluse valutazioni sul comportamento pubblico e privato di capi di Stato Europei, sui rapporti tra USA ed estremo Oriente, sulle posizioni dei principali alleati, inclusa l'Arabia Saudita, principale alleato degli Stati Uniti e nel contempo segretamente principale finanziatore della rete terroristica di Al Quaeda”.
Fonte: Wikipedia 

Che energia percepite? C’è da fidarsi? Ecco il punto! Ad esempio, si fanno i nomi di due funzionari, ma non si diceva che gran parte dello "staff" è anonimo? Qua addirittura si fa il nome del numero due, anche se ora è un "dissociato". Viviamo in un mondo dove non si ha chiaramente la percezione “di chi sia a parlarci”, ossia viviamo in una versione del mondo di cui non ci fidiamo. Perché? 

Perché abbiamo perso la fiducia?

Secondo me perché ciò rappresenta il frattale della perdita in noi stessi e, dunque, nella fiducia in noi stessi. Ci siamo smarriti dentro di noi o fuori di noi: non importa. Questo smarrimento è segnalato in ogni modo nel mondo. I Governi sono entità di cui non ci si può fidare. Il malcontento è globale. I Governo sono “fatti” da noi, anche se è una Casta a “dominare”. Siamo noi che abbiamo il potere. Essi scrivono il futuro tramite il nostro potere. Non si può fare altrimenti, ergo, siamo noi in un sottile gioco di specchi a suonarcela e a cantarcela. Non ci si può fidare della propria ombra, nemmeno di se stessi. 

Probabilmente è l’inconscio che ci “protegge” e che ci ”sabota” allo stesso tempo, perchè dal suo punto di vista le due "cose" sono una sola cosa. Antiche programmazioni sempre attive, ci logorano l’esistenza, ma nell’intento di difendere il nostro “territorio” profondo. 

La difesa e l’offesa si confondono e si inabissano in un controverso piano di scintillii inestricabili. Il risultato è… Lo smarrimento. Il pensiero è la perdita di fiducia. L’azione è rispecchiata in questo mondo tramite le varie forme di “schiavitù”, da quelle più evidenti a quelle più sottili e moderne. La nostra è una “rinuncia”.

Leggiamo nel particolare:

“WikiLeaks vuole essere "una versione irrintracciabile di Wikipedia che consenta la pubblicazione e l'analisi di massa di documentazione riservata". Lo scopo ultimo è quello della trasparenza da parte dei governi quale garanzia di giustizia, di etica, di una più forte democrazia.
Il sito è curato da giornalisti, attivisti, dissidenti del governo cinese, scienziati. Comunque i cittadini di ogni parte del mondo possono e sono invitati ad inviare materiale "che porti alla luce comportamenti non etici di governi e aziende".
Gran parte dello staff del sito, come gli stessi fondatori del progetto, rimangono anonimi.”

Come è possibile questo anonimato? In un mondo dove il denaro può ogni cosa? Lasciamo perdere!

Il risultato più evidente è la gran mole di materiale raccolto e il fatto che la “gente” partecipa al “gran ballo” della denuncia. Già! Ma di chi ci si può fidare? Siamo alle solite.
 
È davvero un gran progetto, un nobile intento!  

Eppure SacroProfanoSacro non è mai stato contattato da nessuno! In questo Blog si fa sul serio! In questo Blog si lavora sul concetto di "energia". 

È troppo piccolo ed invisibile questo Blog? No, non credo; a certi livelli l’energia scorre con la virtù delle proprietà olografiche e frattali dell’Universo!  

Come? Dovrei essere io a contattarli? Vero! Però in una “guerra” ogni soldato arruolabile è un tesoro senza eguali. Per cui questa organizzazione è perlomeno carente.

Ossia persegue un obiettivo molto limitato.  Non si avvale di tutte le potenziali risorse della "Griglia".

Uno specchietto per le allodole? Un qualcosa di molto evidente su cui fare focalizzare l’opinione della massa? Una sorta di aggiramento della Linea Maginot

E che cosa dovrebbero nascondere?
 
Semplice: l’attenzione di ognuno di noi verso se stesso. "Lontani da sè. Lontani dal Cuore".

Non attendiamo di vedere il Mondo cambiare, per accendere in noi il cambiamento.