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martedì 24 febbraio 2015

Andare alla causa.



SPS non è la pettegola del paese, la suocera, la… perpetua del prete. SPS non è il burbero senza speranza, il brontolone, lo… scemo del villaggio.
Naa, nulla di tutto ciò. C’è "epicità" che (tra)sale e che s’emana da “qua”
Era così micidiale che i suoi nemici venivano accecati dall'abbaglio di tanta miticità...
Kung Fu Panda

Ogni costume, ogni parte, ogni ruolo, ogni (ri)vestimento… è carta da parati già tolta e gettata sul pavimento a bruciare, in SPS.
Tutto “viene giù” e… passa a miglior Vita o impiego.
Tutto è (ri)composto da materiale, da sostanze, da risorse, ed il suo (ri)utilizzo deve sempre essere (re)inquadrato da una prospettiva all’altezza dell’intelligenza, che ha progettato/immaginato lo scenario del circuito primario, sul/nel quale può essere (im)piantato qualsiasi forma di circuito secondario (tipologie di realtà riemerse).
L’essere umano ha il dovere di essere coerente con una simile “realtà d’insieme”.
Qualcosa di (in)finitamente “ricco”, che attualmente (da molte migliaia di anni, perlomeno) viene nascosto per mezzo di una (in)versione del segnale (im)portante:
  • dall’abbondanza (origine)
  • alla scarsità (per effetto del controllo in leva frattale espanso).
Dalla infinita capacità di radicamento di qualsiasi tipo di realtà anche inimmaginabile.
Alla fin(i)ta (de)limitazione di questa forma di realtà, basata sullo sfruttamento continuo e sul “saccheggio” delle risorse.
SPS si è accorto, di ciò… dopo cinque anni di “stasi sul pezzo”; una stasi centrale (fermezza) che ha (per)messo di mettere meglio a fuoco, non i dettagli, bensì i cardini sui quali si regge il castello di carte (Anti)Sistemico:
(al)la causa primaria di questo paradigma, che ha (ri)coperto tutto di (con)seguenza
come una spessa cortina di smog o di cenere vulcanica (frutto di una eruzione).
È già (av)venuto. Che cosa?
 

mercoledì 31 luglio 2013

Non ubiquo ma… disperso.


Diogene

È veramente un enigma risalire alla posizione degli ingranaggi. Scoprire quali erano a contatto tra di loro… Gli ingranaggi sono come le persone. Se stanno per troppo tempo insieme, finiscono per assumere le forme reciproche
La migliore offerta
Il tempo trascorso insieme, a “contatto”, come il vivere in una comunità sociale apparente ed apparentemente regolata da leggi e consuetudini (famiglie, città, nazioni, unioni continentali e planetarie), comporta l’inevitabile rassomigliarsi per quanto riguarda la totalità dell’essere, come una pianta che prenda acqua da una fonte comune e che acquisisca progressivamente le caratteristiche dell’acqua stessa. 
Acqua che dipende dal “tratto” del territorio in cui scorre e si mineralizza.

Il "territorio", indirettamente, giunge sino alle profondità dell’essere che abita in/sopra di esso.
Troppa acqua plasma il territorio. Poca acqua viene plasmata dal territorio.

È una questione di pesi, misure, reciprocità dinamiche ma, anche, di diluizione, di rappresentazione, di parte e simbolismo...
Sino a giungere ad un punto, grande quanto un dettaglio e capace di fungere da “cervello” per un intero ciclo di dipendenze, schierato secondo prospettive molto spesso sfuggevoli.

giovedì 27 ottobre 2011

Stati sovrapposti e loro senso.




Questa mattina, qualche tempo prima e indefinito che la sveglia suonasse, ero già sveglio. O meglio, ero in una fase di dormiveglia o di ‘sogno lucido’, non so. Ero sveglio ma poi mi addormentavo e poi mi svegliavo… 

Ebbene, in quella sequela di stati diversi ho percepito come un ‘segnale continuo’ tra le onde. Mi sono ritrovato a pensare, come ispirato o guidato da quel segnale

Non è la prima volta che accade, ma questa volta mi è rimasto 'qualcosa' di quell’esperienza, dopo che ho messo i piedi giù dal letto. Sembra una modalità diversa della ricezione di informazioni dalle dimensioni sottili; una modalità ‘intelligente’ atta a superare le mie attuali difese o resistenze inconsce o mancanze. 

Questo è uno dei modi per veicolare informazioni, in termini di consapevolezza, oltre i filtri dell’attuale status globale individuale. 

È un modo raggiunto in maniera ‘sagace’ dall’energia dell’Universo attraverso gli stadi del Sé Superiore e grazie alla costanza nel seguire un certo percorso coerentemente, mantenendosi aperti all’intenzione naturale distribuita nell’atto del dare e del ricevere

Che cosa è giunto e che cosa ricordo? 

Ecco… cercherò di essere chiaro, perché non è facile cimentarsi nella descrizione a parole di una ‘immagine’ tanto completa ed esaustiva ed ‘auto descrivente’.

Leggiamo prima questa citazione inerente al Paradosso del gatto di Schrödinger:

(Chiuso in una scatola con un meccanismo particolare che lo può anche uccidere) dopo un certo periodo di tempo il gatto ha la stessa probabilità di essere morto quanto l'atomo di essere decaduto. Visto che fino al momento dell'osservazione l'atomo esiste nei due stati sovrapposti, anche il gatto resta sia vivo sia morto fino a quando non si apre la scatola, ossia non si compie un'osservazione
Link 

Qualsiasi oggetto è 'neutro' di suo, dal punto di vista di un osservatore esterno. È la nostra osservazione che lo ‘carica’ in qualche modo. Poniamo di avere davanti a noi un coltello. Di per sé esso conserva tutte le potenzialità che gli sono proprie. Esso esiste nella propria dimensione ed è libero di essere quello che è descritto dalla propria summa vibrazionale inerente a tutto ciò che è stato nelle sue ‘esperienze’ precedenti, dato che le sue componenti subatomiche hanno 'storie' diverse, che si miscelano insieme al fine di formare l’attuale forma di coltello.

In lui esiste anche l’intenzione della ‘mano’ che l’ha forgiato e che l’ha caricato di un preciso significato. Pensiamo al coltello ma allo stesso tempo ad un essere umano.

L’osservatore 'superiore' ha la facoltà di determinare l’uso di un oggetto o di un essere vivente

Il libero arbitrio esiste all’interno di un preciso ‘raggio’ vibrazionale. È elastico e può anche sovvertire questo meccanismo quando le condizioni energetiche interiori dell’osservato lo permettono, ossia quando è intercorsa una crescita talmente radicata da aumentare la sua entropia sino a creare un ponte oltre la sfera del possibile. 

Non esiste nulla di eternamente insormontabile o di statico.

Questo balzo quantico è descritto frattalmente da quello che può succedere all’elettrone quando salta di livello energetico.
Si direbbe che il tutto sia coeso nello ‘stressare’ una certa condizione, relativa alla sostanza vivente, sino ad ‘incoraggiarla’ ad eseguire il balzo e, per così dire, ad evolvere tramite una sua trasformazione sostanziale.

Sino a quel punto le leggi Universali mantengono lo status in equilibrio, questo perché si tende ad una sorta di risparmio energetico, non perché manchi l’energia all’Universo ma perché è più saggio ottimizzarla.

L’equilibrio può essere d’ogni tipo, persino a carattere di dominio di una specie su di un’altra.

Tornando all’esempio del coltello, come lo utilizzeremo? 

Egli è nelle 3d silente, passivo, pre costituito, disponibile per ogni utilizzo che venga deciso, da altri, di questa sua presenza. L’individuo che lo utilizza per cucinare, ad esempio, carica la sua intenzione nell’oggetto e il coltello assume quella caratteristica vibratoria, viene polarizzato da quella sua funzione imposta, scelta, decisa da altri

Questa vera e propria forma d’onda aggancia l’oggetto colorandolo di una precisa intenzione. Il coltello non si può opporre a questa intenzione superiore, almeno nella sua attuale forma aggregata ed al suo attuale livello energetico.

Il suo libero arbitrio è limitato in questo, mentre esiste ad un altro livello frequenziale che è certamente non distante dalla sua attuale 'destinazione d’uso', essendo il caso non esistente. Le sue componenti subatomiche saranno coese a livello di attrazione con quello che nella loro forma complessiva stanno esperimentando.

L’osservatore può anche decidere di utilizzare il coltello per fare del male, caricando questa forma d’onda nel coltello. La polarizzazione ricevuta è tale da rimanere familiare in quella forma materiale. Come a dire che l’intenzione si manifesta e vive nel corpo dell’osservato sino a quando l’osservato non riesce a ‘divincolarsi secondo crescita evolutiva’ da quella situazione ereditata come imposizione ‘superiore’.

L’essere umano esegue questa polarizzazione superiore in ogni ambito che riesce ad osservare nelle 3d. Carica la propria intenzione sugli 'oggetti, sull'ambiente, su tutto quello che riesce ad abbracciare con la propria apertura consapevole o inconsapevole.  A sua volta l’essere umano è sottoposto all’analogo ‘trattamento’ da parte di entità superiori, per livello vibrazionale, secondo la legge frattale ed attrattiva Universale.  

È nostra responsabilità accorgerci di questo funzionamento dell’energia condensata nella forma.

Lo dobbiamo comprendere con il cuore e la mente perché anche se inconsapevolmente funziona allo stesso modo. I ‘danni’ che possiamo arrecare a noi stessi e all’Universo intero possono essere importanti e l’Universo stesso cerca di renderci partecipi della sua ‘danza’ tramite le modalità più coerenti con il nostro attuale livello della consapevolezza.

I principi della Fisica sono validi nelle 3d, ma la questione è molto più profonda di quello che si vuole ‘misurare’. La consapevolezza passa attraverso l’espansione della visuale. È già stato scoperto e reso pubblico. La Fisica è stata trascesa ma la massa non è stata resa partecipe attivamente della scoperta:

Il Principio di Indeterminazione rappresenta la chiave di volta della meccanica quantistica, confermato da oltre ottant'anni di esperienze, in quanto sancisce il sostanziale indeterminismo comportamentale delle entità appartenenti al mondo subatomico, che quindi sono oggetto di studio della meccanica quantistica, sottraendosi totalmente ai criteri della fisica classica

Nelle formulazioni moderne della meccanica quantistica il Principio di indeterminazione di Heisenberg resta il suo principio base, compatibile coi postulati di essa e con le esperienze accumulate in ormai quasi un secolo
Link 
 
Chi ha ‘caricato’ il genere umano di questo ‘colore’?

Le entità parassite contano su di noi per essere aiutate ad ‘andare avanti’; paradossalmente il carceriere è il carcerato. Allo stesso tempo è valido anche il contrario perché siamo in una compartecipazione o compensazione energetica in chiave evolutiva…

Quando dai forma a un nuovo pensiero, qualcosa prende vita. E quando dai forma a questo nuovo pensiero, esso lotta, lotta e lotta per trovare posto nel tempo e nello spazio, per raggiungere la luce del giorno. 

Quindi continua a pensare questo nuovo pensiero e lo aiuterai a trovare la strada.
Mike Dooley

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2011
Prospettivavita@gmail.com

 

mercoledì 16 febbraio 2011

News e sogni infranti.





"Voi sapete tutti esattamente quello che volete.
E tu Tyler? Tu che cosa vuoi?
Non lo so. Io niente!
Andiamo! Che cosa volevi da bambino. Tutti da bambini abbiamo un sogno.
Oh. Sai, forse per me è meglio… È molto meglio non volere niente. Così se non ci riesco oppure se qualcosa va storto… Almeno, poi, non ci resto male.
Ma ora c’è qualcosa che tu vuoi, vero? Ad esempio venire a studiare alla mia scuola.
Ora ci sono tante cose che sogno di avere per la prima volta. Anche se cerco di non illudermi, continuo a desiderarle e non riesco a evitarlo".
Dialogo tra  Tyler (Channing Tatum) e Nora (Jenna Dewan) in ‘Step up’.

Cosa vogliamo fare da ‘grandi’? Quanto di quello che stiamo cercando di realizzare o che abbiamo realizzato è parte del sogno che avevamo da bambini?

Cosa ha interrotto o impedito quei sogni innocenti?

Forse il nostro giudizio sulla loro sostenibilità? O forse il giudizio di qualcun altro? Cosa, insomma, ci ha allontanati da quella strada ‘originale’ che tanto ci piaceva e tanto ci animava?

Probabilmente il venire meno di quel punto prospettico. Un punto privilegiato, dal quale era possibile osservare il Mondo senza paura, seguendo la ‘spinta’ energetica che ci aveva condotti sino sulla Terra. 

Quel sogno era importante e vale la pena di essere perlomeno ricordato e ri-soppesato.  Perché? Perché conteneva certamente una importante rivelazione, un sunto preciso, del 'chi siamo noi' in qualità di individui rappresentanti l’evoluzione globale. 

In noi vive il frattale del senso delle 'cose'.

La mia impressione è che stia per accadere qualcosa di assolutamente fuori dal comune, e che questo avvenimento sia progressivamente ostacolato dal potere imperante. Lo comprendo da come, ad esempio, un sito come Yahoo, negli ultimi tempi, abbia ‘partorito’ una campagna ad hoc per affrontare in maniera disarmante tutti i misteri che avvolgono il Pianeta. Non ho tenuto traccia di tutti i link, e vado dunque a memoria; ricordo articoli di poche righe che affrontavano il tema delle costruzioni delle Piramidi, delle linee di Nazca, del calendario Maya, etc

E adesso anche il mito di Atlantide:  
 
Peccato però che quei segni non sono la traccia delle fondamenta della misteriosa città, ma... Le linee di giunzione tra le mappe digitali utilizzate da Big G. Si tratta insomma di un inganno ottico dovuto alla tecnologia utilizzata da Google”.
Yahoo

Si affondano sogni...

Non entro nel merito del vero o del falso, però la posizione influente del ‘media’ Yahoo, unita alla superficialità ed il tipo di approccio abbozzato e superficiale, con il quale le persone affrontano certi argomenti ‘affascinanti’, non lascia scampo al ‘giudizio finale’: bufala.
Ricordo certi articoli apparsi su Yahoo, veramente striminziti, che avevano l’arroganza di asfaltare tematiche da lunghissimo tempo dibattute. I titoli delle notizie non ammettevano possibilità di replica: “scoperto il segreto di…”.

Adesso che ci penso, però, è come faccio io, usualmente, ogni giorno che scrivo in questo Blog. Ehmm, non avranno preso spunto dalla mia modalità di percepire le cose! 

È vero. Scagli la prima pietra chi è senza peccato. È proprio il mio modo di ‘fare’. Dunque? No, un momento. C’è una grande differenza, cioè questa: Yahoo non è Davide Nebuloni.

Wow, che grande scoperta, eh? Quello che scrivo io lo leggono pochi ‘eletti’, mentre quello che scrive Yahoo lo legge il ‘Mondo’. E soprattutto lo legge una gran massa di persone che passa velocemente di news in news, come cavallette affamate di curiosità. Questa modalità ricorda da vicino quel fenomeno dell’onda lunga, tipico ad esempio del mondo dell’editoria on demand, ossia di quel modo di aprire la possibilità di pubblicare un libro per chiunque lo desidera, senza passare dalle forche caudine dell’editoria classica. 

Cosa significa ‘onda lunga’? In termini di business, che c’è un fenomeno evidente da sfruttare, ossia quella grande platea di autori o pseudo autori in cerca di gloria, in cerca di realizzazione di un sogno che, magari, avevano sin da bambini: pubblicare un libro.
Questo fenomeno è scientifico, provato; esiste e sta facendo anche tendenza. Pensiamoci bene. Se in Italia c’è un gruppo potenziale di 1 milione di autori ‘nascosti’ e gli si conferisce la possibilità di pubblicare online la loro opera, anche solo la stampa della prima copia, che l’autore riserva a se stesso per controllare il lavoro svolto e per gongolare con il proprio Ego, porta un guadagno netto per l’azienda che propone il servizio. Se l’azienda guadagna anche solo 1 euro netto, moltiplicato per 1 milione fa già un buon incasso. In oltre c’è la possibilità che questi autori, mossi dalle dinamiche più diverse, acquistino uno svariato numero di copie da distribuire a familiari, amici, etc. Il business si allarga e quel milione di euro può moltiplicarsi molto facilmente.
 
È un effetto leva, proprio come quello che muove il debito e la speculazione.

È dimostrato che il cavalcare l’effetto dell’onda lunga, porta profitti maggiori dell’avere nelle proprie ‘scuderie’ solo esemplari ‘purosangue’. Roba da matti? Per niente. È solo il frattale del potenziale insito nell’individualità che emerge, dell’unione delle forze e degli intenti.

Che, poi, venga sfruttato per fini commerciali… Beh; lo sappiamo com’è ancora il Mondo. Non ci dovremmo più scandalizzare per questo. Semmai dovremmo ‘spremere’ il concetto, estraendo il significato nascosto di ogni fenomeno

Questa ‘seconda vista’ è molto importante e fa la differenza tra coloro che leggono superficialmente le news di Yahoo o degli altri player globali, news copiate ed incollate o giusto rivisitate, provenienti da una fonte unica, da una sorgente che decide, giorno per giorno, di cosa ‘parlare’, e tra coloro che invece leggono le stesse news decidendo di rimanere se stessi, anzi, sfruttando l’effetto leva delle proprie percezioni allargate al fine di confermare il proprio cammino auto esperienziale. 

Concetto astruso? Difficile da fare proprio? Non ci credo: persone che comprendono la chiarificazione dei misteri della Terra in un articolo di 10 righe, apparso in un sito di tendenza, non possono non comprendere quello che scrivo io. Saranno certamente in grado di discernere e valutare al meglio di volta in volta. Sì? Purtroppo, no! Magari. 

La velocità con la quale si vive, porta a schiantarsi con veri e propri  ‘treni in corsa’ che attraversano la nostra quotidianità, proprio come una news rilevante e ‘virale’ letta tra una pausa e una chiacchiera, tra uno sguardo al capo e uno al décolleté della collega, etc. News che, comunque, hanno il potere di penetrare nella psiche, anche in profondità, come mine a scoppio ritardato.

Il bombardamento mediatico ha questa silenziosa facoltà: plasma le persone giorno dopo giorno. Qualcosa che leggiamo e che riteniamo insignificante, può affondare dentro di noi se trova il giusto ‘terreno’. Quale ‘terreno’ si presta meglio per l’invasione?  Quello dell’insufficienza, della demotivazione, del senso del dovere oltre ad ogni limite, dello stress, della mancanza di sogni realizzati:

È più facile smettere completamente di fare qualcosa piuttosto che realizzare le aspettative di qualcun altro”.
Manuale per genitori dei bambini indaco’ di Carolina Hehenkamp
 
Quando riteniamo di combattere ci stiamo arrendendo. Tutta la ribellione delle nuove generazioni si infrange sugli scudi del potere imperante, il quale non deve fare altro che assorbire tutta quella forza. Dopodiché, i ‘ribelli’ non ne avranno più e si dovranno sedere per riposare. A quel punto i giochi sono fatti. Il tempo gioca in suo favore in questo scenario 3D. 

Il realizzare le aspettative di qualcun altro comporta un moto di stizza, di ribellione, che porta alla conclusione amara di perdersi in se stessi, come militi ignoti.. Senza memoria, senza coordinate esistenziali.

Continuiamo a descrivere il Mondo in cui viviamo oggi come il ‘Sistema’, quando è chiaro che chiamiamo con un termine ‘positivo’ una realtà ‘negativa’

Diamo a Cesare quel che è di Cesare, chiamiamolo ‘Antisistema’…

Che succederà adesso? Il governo deve intervenire. Siamo davvero sul punto di vedere scomparire per sempre il Sistema così come lo conosciamo?
Beh, se il governo non interviene esiste il reale rischio di implosione del sistema finanziario planetario. 
Questa è una crisi strutturale e chi non lo ammette mente a se stesso”.
Wall Street – Il denaro non dorme mai’ di Oliver Stone
 
Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
 
 

mercoledì 2 febbraio 2011

Il pensiero viene dopo.






Ho due immagini oniriche da raccontare, ricevute in due diverse sessioni del sonno, a distanza di circa tre settimane.
La prima:
  • un flusso gentile, colorato a tinte pastello rosa su bianco, orientato a nordest, più stretto nel mezzo che progressivamente si allarga raggiungendo le sue estremità aperte. È chiara la distinzione polare delle estremità e il punto neutro comune al centro.
La seconda:
  • un flusso perfettamente verticale, costituito da due fasce elicoidali, in movimento antiorario, colorate in maniera diversa, di un giallo e di un blu nitidi e lucidi. Non ho avuto nessuna percezione di polarità.
Mentre, nel primo caso, l’immagine porta subito all’evidenza di un campo magnetico, nel secondo caso abbiamo a che fare con una struttura elicoidale molto simile al Dna umano. Da cosa posso essere stato influenzato? Devo riflettere per forza qualcosa, che la visione di due film con Di Caprio, mi può avere trasmesso:
  • Shatter Island e Inception.
Questa mattina contavo i secondi, in attesa del suono della sveglia, perché il sogno non era un sogno ma un elaborato visivo con una portanza più profonda di implicazioni a livello del pensiero. Era lì, giunto per me, in attesa di essere elaborato alla frequenza della luce diurna. Questo è un resoconto breve di tutto ciò che mi ha sollevato dentro…

La manifestazione fisica di un pensiero come nasce? Il pensiero è come il punto neutro di un campo magnetico; è nel mezzo di due polarità che spingono, in realtà, nella stessa direzione, evidenziando solo una diversa distinzione di "segno", la quale serve per creare una differenza di potenziale capace di creare movimento, proprio come l’acqua scorre verso la più invisibile delle depressioni a livello del suolo e del sottosuolo. 

È un flusso in movimento che si genera, nel quale il punto in comune evidenzia uno scambio di polarità, passando da una zona neutra. 

Io penso che il pensiero nasca proprio lì, nella neutralità dell’incontro dell’idea e della ispirazione dell’idea, con ciò che deriva dal pensiero stesso. 

Non siamo nel reame del tempo. 

L’incontro è tra la fonte e il risultato, come se il pensiero venisse dopo, si auto adattasse per autorizzare una conseguenza in virtù di una causa. L’incontro è tra passato e futuro riferito a due dimensioni diverse. L’incontro è tra il dentro che determina il fuori, con il fuori che determina il dentro: come in alto così è in basso e viceversa. 

La nostra funzione di “ponte” frattale è sempre più intuibile. È per questo motivo che il pensiero “viene dopo”; a volte è molto chiaro che abbiamo già formata nelle mente l’immagine di quello che penseremo fra qualche istante. Questo pre pensiero è un elaborato quantico che fuoriesce da una “circuiteria” legata alla famiglia dell’istinto. Mentre il cervello viene dopo, avendo funzioni molto più “pratiche”. 

La legge d’attrazione esprime proprio la nostra capacità di immaginare con immedesimazione tale da provocare la forzatura dell’evidenza concreta percepita come unica realtà. In un certo senso è come se il pensiero venisse bypassato in questa fase di costruzione della realtà che, prima, deve essere vissuta ad un altro livello della percezione umana.

Il pensiero viene dopo.

I due film sopra citati esprimono proprio questa evidenza: cosa è reale e cosa non lo è? Quando si parla di “illusione” e “realtà” si tende a commettere perlomeno un errore nell’approccio alla questione: si affronta questo castello di carte con la strumentazione non idonea fornita dall’Ego. L’Ego che ci portava a credere che tutto ruotasse attorno alla Terra in senso fisico, mentre è chiaro che tutto ruota attorno alla Terra, ma in senso metafisico. 

Non ci sono menzogne ma solo verità ed è il nostro punto prospettico ad autorizzare un polo piuttosto che l’altro, miscelandoli in un sunto estremo definito “realtà”. 

I cosiddetti “pazzi”, costituiscono solo ed esclusivamente una minoranza del modo di intendere e vedere il mondo. Sono semplicemente risonanti con altre frequenze e non riescono a demodulare come fa la massa. Sono pericolosi? Per questo li si rinchiude e li si trattiene, evidenziando quella condizione come “diversa”. La società dell’uomo tende a classificare tutto, a dividere il diverso dal comune: è logico che sia solo la prima tappa di un percorso di consapevolezza.

Ecco lo "schema" che ho portato con me dal mondo dei sogni, miscelato con il mondo della percezione diurna, in ottica di manifestazione dell’essere:
  • abbiamo una mente “vuota”, bianca, inerte, che corrisponde allo stagno senza nessuna increspatura
  • appena iniziamo a desiderare, accendiamo un “puntino” nella mente, che corrisponde al gettare un piccolo sassolino nello stagno
  • ma il desiderio nasce nei piani più alti della Coscienza, parte da una ispirazione. Il “puntino” nella mente è l’arrivo di una idea che spinge a pensare. Quando iniziamo a pensare è già chiaro a cosa dobbiamo pensare perché leggiamo l’immagine del desiderio. Il pensiero arriva dopo. Ciò corrisponde alla mano che sta per lanciare il sasso nello stagno per verificare che si creino i cerchi concentrici d’acqua dopo il “contatto” esplosivo tra corpi differenti e che, in un certo senso, già li vede.
Ciò che viene dopo è la manifestazione fisica di quella ispirazione. Quella manifestazione fisica ha, tuttavia, la capacità di influenzare la sorgente. In che modo?   

Sorprendendola attraverso un fenomeno diverso dal previsto o aggiungendo qualcosa di nuovo, di diverso, di inconsueto. È in questo punto che si crea l’interattività tra le dimensioni. Ciò che evidenzia un meccanismo perfetto di evoluzione e crescita, può divenire anche il baricentro, il punto di leva per “sollevare i mondi”. In questo modo l’Antisistema ha iniziato ad interrompere il flusso informativo tra Anima e Corpo: sorprendendo tramite risultati, evidenze, moti diversi dalle "risposte attese". 

Questo scollamento è progressivamente divenuto un taglio netto, tanto da separarci dalla nostra condizione multidimensionale originale. Questo “taglio” è molto ben espresso, ad esempio nella Bussola d’oro, dove l’Anima/Daimon cammina a fianco dell’uomo ed è connessa all’uomo stesso, costituendo un unico connubio esistenziale.

Dunque:
  • abbiamo un punto, un potenziale
  • che diventa una linea, una tendenza
  • che diventa una superficie, una affermazione
  • che diventa un solido, una concretizzazione
  • che diventa rotazione, una immedesimazione
  • che assume le leggi del luogo dove fuoriesce, un adattamento
Penso che le due immagini sognate fanno parte dello stesso “meccanismo” Celeste inerente la Vita:
  • la prima è vista da "lontano", nei reami multidimensionali
  • la seconda è vista da molto più "vicino" ed è inerente alla preparazione che conduce alla manifestazione e percezione di una realtà “solida” nelle tre dimensioni.
Ci sono alcuni film, ad esempio, che riportano questa colonna di luce che unisce il Cielo alla Terra:
  • L’ultimo dominatore dell’aria
  • Ghostbusters
  • Teenage Mutant Ninja Turtles
  • Iron man
  • Star Trek – Il futuro ha inizio
La colonna è una identificazione ben precisa sul territorio: una evidenza.
 
Ciò che riporta alla mente è la colonna vertebrale, nella quale scorre la divina Kundalini, il Serpente d’energia che scava” l’unione con il Cielo. 

Dna è Kundalini sembrano frattali della Colonna Divina

Il movimento torsionale, a cui tutto sulla Terra è sottoposto, “scombina” le eliche attorcigliandole: è questo il simbolo della dualità, dalla quale non è possibile prescindere in un reame solido come quello che ci ospita nella terza dimensione. Nulla è per caso…
 
Realtà e illusione. Uno, nessuno e centomila. Vero e falso. Punti di vista. Biodiversità.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
 
 

mercoledì 13 ottobre 2010

Capoeira o intensità del sogno.




L’uomo è in grado di fare cose meravigliose se “solo lo vuole intensamente”. Il video di apertura di articolo lo dimostra a pieno. I due atleti della Capoeira conferiscono emozioni e brividi a coloro che guardano. Il loro livello è il risultato di una grande forza immaginifica, prima ancora che di volontà. Noi tutti saremmo in grado di fare quello che fanno loro? Perché no? Certo non ci si improvvisa, nell’età adulta, a fare piroette e salti mortali. È un percorso come “per ogni altra cosa”.

Questa notte ho fatto un sogno. Premetto che sto “vivendo” notti molto strane e agitate nell’ultimo mese, per cui non so mai se ho sognato oppure se ho immaginato, dal momento in cui molto spesso sono sveglio e lucido. Ebbene, in questo sogno ho avuto il dono della comprensione di cosa significhi “essere parte”, “fare parte”

Non è un concetto semplice da rendere comprensibile. 

In pratica, sorgevano delle “cose”, delle proprietà della materia riferite a me, interagenti con me e attorno a me. Come se io fossi un prolungamento della Terra, una pianta ed avessi necessità di determinate “cose” per vivere sia il sostentamento che l’evoluzione. La sensazione è stata di estrema comprensione e di unione. Lo so che probabilmente non sono riuscito a rendere l’idea, ma è un concetto quasi astratto.

Questo “sogno” sembra fornirmi il “La” per il proseguo del discorso relativo ai film portato avanti nell’articolo di ieri. Scrivevo “un film è un film”: oggi scrivo “un sogno è un sogno”, ma non certo fine a se stesso. Perché, non dimentichiamocelo mai che “nulla è per caso” e “tutto è opportuno”. 

Il sogno segue un proprio linguaggio, secondo una  interfaccia del tutto particolare settata sull’individuo, sul grado totale dell’individuo; per “grado totale” intendo l’insieme del sottile e del denso di ogni singolarità umana. Ognuno di noi è diverso da ogni altro! Ognuno di noi è inserito in un proprio tempo personale che riassume il proprio livello evolutivo: per questo motivo esiste la biodiversità anche tra le persone.

Il tempo scorre diversamente per ogni terminazione nervosa umana, proprio come i frutti della Terra non maturano tutti nello stesso istante.

“Chiunque crede che tutti i frutti maturino contemporaneamente come le fragole non sa nulla dell’uva". Paracelso

Dunque, se esistono differenze in ogni ambito percepito e vissuto della Vita, da parte di ogni entità vivente, i nostri “sistemi ricettivi” devono essere proprio essenziali al fine di regolarsi, sintonizzarsi verso quei campi morfogenetici che guidano la crescita dell’individuo. Ecco che allora diventa chiaro come l’Antisistema si inserisca, si interfacci con il nostro sistema-guida “emozional-logico”, che rimane una scatola di comando misteriosa dal momento in cui la scienza è bloccata nella sua opera di diffusione proprio dall’Antisistema; sotto le mentite spoglie del business si negano le autorizzazioni a diffondere le verità scoperte e mai rivelate sul nostro funzionamento sottile

Il cervello biologico comanda sull’intero corpo o meglio coordina una immane sinfonia cellulare, decodificando ciò che dai corpi sottili superiori scende a cascata. Quando l’eterico lascia il corpo fisico, questo inizia un processo di decomposizione: dunque un processo che rilascia Vita in abbondanza. La differenza è che la struttura cellulare umana non ha più la sincronizzazione ad opera del cervello e la polarizzazione, il senso, ad opera del battito cardiaco. 

I “comandanti” lasciano il corpo fisico e il corpo fisico, come una nave che affonda, si lascia andare adagiandosi sul fondale terreno, iniziando un processo di trasmutazione che riporta alla “cenere” o alla “polvere” di cui siamo fatti. Proprio come esprime la leggenda del Golem fatto con l’argilla e animato dal soffio vitale che “tiene insieme”.

La nostra centrale radioricevente è dunque molto importante, in quanto noi siamo delle entità “guidate” nel processo di apprendimento.

Ma cosa è successo in questi ultimi decenni? 

Che la Terra intera è stata inondata di onde e di campi magnetici ed elettromagnetici che mai, a memoria d’uomo, hanno raggiunto determinate accumulazioni in quantità e grado invasivo. La Terra e l’uomo “lavorano” su determinate frequenze; se questo frequenze sono invase da altro, i sistemi guida umani iniziano a vacillare denunciando molto “rumore di fondo”. La scienza non sembra intenzionata ad affermare che i cellulari siano dannosi per il nostro “funzionamento”, ad esempio. Vediamo però una parte di essa, secondo il principio della biodiversità, cosa inizia a sussurrare a noi tutti:

Si può condizionare il cervello mediante l'utilizzo di campi elettromagnetici?
Sì, ci è riuscito un gruppo di scienziati dell’ Università di Berkley che ha modficato l’attitudine di alcuni volontari all’utilizzo della mano destra o sinistra per compiere operazioni semplici.
Se infatti tutti noi abbiamo un lato dominante che utilizziamo per svolgere i compiti più complessi come scrivere, radersi o praticare sport, nei gesti più banali come suonare un campanello o aprire una porta siamo più o meno ambidestri, con vari gradi di abilità. Ogni volta che dobbiamo compiere queste azioni il nostro cervello affronta un piccolo conflitto, e, in condizioni normali, sceglie la mano che ci è più congeniale

Ma Flavio Oliveira e i suoi colleghi, grazie alla stimolazione magnetica transcranica (TMS), sono riusciti a trasformare in mancini, almeno per ciò che riguarda le operazioni più semplici, il gruppo di persone che ha partecipato al loro esperimento. 

I ricercatori hanno esposto alcuni volontari destri a un campo magnetico che ha interrotto i neuroni deputati al controllo del movimento. In questi soggetti si è notevolmente attenuata la propensione all’utilizzo della mano dominante per lo svolgimento di compiti elementari che sono quindi stati portati a termine con la sinistra. Questo risultato fa supporre ai ricercatori di poter utilizzare i campi magnetici per condizionare il cervello in modo più profondo, per esempio nelle scelte di consumo relative a quale film vedere al cinema o quale prodotto acquistare in un supermercato. Fantascienza? Forse....
Un altro studio condotto la scorsa primavera presso la Columbia University ha dimostrato che un campo elettromagnetico può arrivare ad alterare l’autocontrollo e la percezione di moralità in un individuo.
Fonte: Yahoo 

Si inizia a diffondere verità tenute nascoste da secoli:

Liane Young, una ricercatrice del MIT, ha dimostrato come un campo magnetico può alterare la percezione del concetto di moralità in un individuo. La Young e i suoi colleghi hanno identificato, mediante risonanza magnetica funzionale, la congiunzione temporo-parietale destra come zona del cervello dove viene elaborato il concetto di moralità. Ha poi alterato la capacità di trasmissione dell’impulso elettrico in quest’area applicando alla testa dei volontari un tenue campo magnetico. Ha quindi chiesto loro di esprimere un giudizio su alcune situazioni: per esempio un teppista che spinge una vecchietta intenzionalmente a terra provocandole la rottura del femore, contrapponendola a quella di chi causa lo stesso incidente, ma per distrazione. Il campo magnetico ha reso molto più difficile ai soggetti coinvolti nel test esprimere un chiaro giudizio di moralità nei due diversi casi”.

È chiaro che è solo un piccolo esempio, ma che inizia a manifestare tutta la potenza e l’influenza dell’invisibile sul cosiddetto visibile: la densità nella quale crediamo di essere “conficcati” senza altra via e senza scopo, separati da tutto e da tutti… Persino dal Creatore.

Al fine di meglio comprendere quello che è il mio messaggio personale nell’attuale contesto dell’evoluzione, vorrei fare un esempio che chiarisca lo scopo di questo Blog, che non è di mettere paura scrivendo di un mostro che ci vuole male e che io chiamo “Antisistema”, bensì di fare riflettere, portare alla luce o dissotterrare la testa dalla sabbia, evidenziando il messaggio di base che è: “doveva andare così? Poteva non andare così! Perché? Vediamo il perché!

Il Piano Divino, come onda Padre/Madre armonica più elevata, andrà sicuramente in “porto”, secondo il frattale espresso dai moderni sistemi di navigazione satellitare: i sistemi guida utilizzati nelle vetture e nei cellulari per suggerire il percorso verso la meta impostata.

Come si comportano in caso di strada interrotta o altra causalità? Ricalcolano un percorso alternativo ma che conduca sempre alla meta. Sarà forse un po’ più lungo e arzigogolato, ok, ma alla fine porta “sempre là”.

Se iniziamo a comprendere e a dare fiducia al linguaggio dei frattali, il nostro “viaggio” procederà più sicuro e spedito, sempre che abbia un senso parlare di velocità in ambito evolutivo.

Alla fine, il mio sogno descrive proprio questa modalità: immersi nel viaggio abbiamo il diritto, la proprietà di “chiedere” e immaginare il viaggio stesso; e tutto ciò che occorre si manifesterà come diretta estensione di noi stessi che siamo, a nostra volta, l’estensione di un principio eterno basato sull’Amore che ci attira ricalcolando di volta in volta il percorso più opportuno per ognuno di noi.

Insieme siamo Uno.