Visualizzazione post con etichetta Speranza.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Speranza.. Mostra tutti i post

mercoledì 24 febbraio 2016

Il destino è stato cambiato. Ma nulla va mai perduto.


 
Il mondo non è quello che dovrebbe essere. Qualcosa è andato storto. Il destino è stato cambiato. L’umanità è andata persa. Non conosciamo l’origine di questo grande male. Da quale ‘cellula’ è nato… Eravamo ciechi e deboli, come pecore in mezzo ai lupi… Con la nostra caduta, la Terra non ha speranza. Nessun’anima sarà presente per osservare le onde danzare o gli alberi muoversi al ritmo del vento… Tutto ciò fa parte di un piano...”.
Dragon Ball Z – The fall of men
  • il mondo non è quello che dovrebbe essere
  • qualcosa è andato storto
  • il destino è stato cambiato
  • l’umanità è andata persa
  • non conosciamo l’origine di questo grande male
  • da quale ‘cellula’ è nato…
"Tutto ciò fa parte di un piano...":
  • con la nostra caduta, la Terra non ha speranza. Nessun’anima sarà presente per osservare le onde danzare o gli alberi muoversi al ritmo del vento (proprio per questo motivo, il “piano” non può essere questo. Perché, “qua, così” è una proprietà privata “di tutto, per coloro che vi abitano”, ma sempre secondo un senso, una logica, una strategia, una prospettiva dominante, ossia: interessata).
Il Dominio amministra e, a Filtro di Semplificazione attivo, vive nella propria amministrazione, ergo, l’umanità “serve, qua, così”.
Per cui, non può estinguersi.
Del resto, come può "finire" ciò che, per "sua" natura (ormai, ibrida, trilaterale impoverita e, dunque, duale) è “senza fine”?
  

mercoledì 13 gennaio 2016

Sperare e disperare, fissa lo status quo.


 
Ci sono “aspetti storici”, appartenenti ad un passato già disinnescato (vista la estrema lontananza dal presente, nel quale lo status quo ha sufficientemente camuffato se stesso da “nuovo”, per risultare ormai apparentemente altra cosa, rispetto a ciò che l’analisi logica del passato denuncia apertamente) e che, proprio per questo, possono emergere per passare in rassegna (pubblica sfilata) al “tuo” giudizio, previo passaggio e trattamento per “mano critica, censoria e preventiva, altrui”.
Questi “aspetti storici” ti sembrano sempre legati ad “altri tempi”, ormai superati da quell’onda di “progresso, sviluppo e civiltà”, che riconosci al presente (la stessa cosa che è sempre accaduta, anche quando – un esempio – venne adottata la modalità della tortura e della morte violenta in pubblico, durante l’intero periodo della “santa inquisizione”).
E questo tuo gongolare, relativamente allo “stato dell’attualità che ti amministra perché ci sei completamente dentro, poiché riverso/a dentro”, non è altro che il poter osservare – finalmente libero/a da ostacoli, molto spesso, “ufficiali (segreto di stato)” – qualcosa che regolarmente si è abbattuto sulla società intera, per diverse decine se noncentinaia di anni, senza che la Massa potesse esprimersi sulla relativa liceità (giustizia sostanziale), visto che non è mai stata, la Massa, a decidere di “propria sponte”.
Finalmente, quando non può più “fare male allo status quo”, emerge un intero processo storico deviato (sempre senza apparato “radicale”, ovvio. Come l’erba gramigna, strappata bruscamente dalla terra, senza accorgersi che “l’erba non finisce con l’erba apparente stessa, ma prosegue non vista sotto alla coltre della terra”). 
 
Ormai va di moda. No? Ti dicono “tutto” relativamente a… E te lo dicono in grande e sfrontata differita, quando ormai non esiste più la generazione che ha vissuto quella “esperienza”. Un “ritardo” che sta diventando sempre più “piccolo”, tuttavia, visto che di tanto in tanto emergono “scandali abbastanza recenti (come quello relativo al Vaticano, ad esempio)”.
Una svolta nella prassi, che non nega quella principale (il grande ritardo post disinnesco/reset: ciò che è già successo), che rientra nel più generico ambito del “grande numero di frecce al proprio arco”. Una strategia o, meglio, una variazione sul tema
Una sfumatura. L’ennesimo dubbio instillato dentro, visto che agli scandali "ti ci puoi addirittura… abituare (altra strategia)".
   

lunedì 6 ottobre 2014

Qua.



Grecia: economia fuori da recessione, nel 2015 Pil a +2, 9%.
Dopo sei anni di recessione l'economia della Grecia è a una svolta. Il ministro delle Finanze Christos Staikouras prevede che quest'anno il Pil crescerà dello 0,6% e nel 2015 perenderà ancora più slancio, aumentando del 2,9%. Il surplus di bilancio della Grecia sarà del 2% quest'anno, oltre il target dell'1,5% previsto nel piano di salvataggio internazionale.

Grazie a "San Sec2010":
Altre modifiche sulle pratiche di compilazione dei conti, non strettamente collegate al Sec2010 ma condivise a livello europeo...
Per l'Italia erano state poste tre riserve specifiche, oltre a otto riserve riguardanti tutti i paesi. Gran parte delle riserve sono relative a dettagli tecnici che hanno un impatto molto limitato.
Tuttavia una delle riserve trasversali ha una rilevanza maggiore e riguarda l'inserimento nei conti delle attività illegali, in ottemperanza al principio di esaustività, già introdotto dal Sec95:
le stime devono dunque comprendere tutte le attività che producono reddito, indipendentemente dal loro status giuridico.
Le attività illegali di cui tutti i paesi devono inserire una stima nei conti (e quindi nel Pil) sono:
traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando (di sigarette o alcol).
La metodologia di stima della dimensione economica di tali attività è coerente con le linee guida stabilite da Eurostat...

Pensi seriamente che “tutte le carte sono sul tavolo”, che tutto è alla luce del Sole, che tu hai un autentico “peso specifico” all’interno di questa forma di realtà 3d, che tutti gli attori sono apertamente auto dichiarati, che la Vita si svolge con pesi e misure egualmente distribuite tra tutti, che etica, morale e giustizia sono effettivamente al centro del motore di (ri)composizione del reale?

È di/con questa "speranza", che ti nutri?  
Se lo pensi, allora (1) sei un illuso (2) sei addormentato o sotto ad incantesimo (3) non sei in te (4) sei attaccato ad un filo di "libertà", che non esi(s)t(e/i) mai a lasciare andare, perché temi le conseguenze del tuo “agire/essere” altro.
Le popolazioni descrivono un insieme fatto di singoli, i quali manifestano valenze, (M/m)assa, diverse, ordinate ed emergenti secondo/attraverso un ordinamento impartito dall’alto della “legge”.

Un insieme nel quale ti viene detto che tu sei lo Stato e la Banca centrale dello Stato e nel quale ti viene detto che tu sei un frammento di  Dio (ossia, che sei Dio), anche se – in soldoni – allorquando lo Stato, la Banca, la Chiesa, “prosperano”… tu non sei preso in considerazione nella divisione dell’utile (privatizzato e... sfuggevole, a norma di legge), semmai, limitandoti al solo (con)seguire ed usufruire ad/di uno stato di benessere dopato, come ad esempio è tutto ciò che s’emana da un periodo ciclico di “vacche grasse” (maggiori consumi).
Viceversa, quando il ciclo s’inverte e pezzi di (Anti)Sistema iniziano a cadere, dopo evidenti distorsioni irresponsabili dell’utilizzo sia “per legge” che “per potere/denaro” (derivanti da "assenteismo statale" e sfruttamento in leva del privato), ebbene, tu – singolo – improvvisamente diventi lo Stato, nel momento in cui sei chiamato a porre rimedio a quella condotta corrotta, dimostrata dal gioco d’insieme delle parti che, regolarmente, ti sfugge tagliandoti fuori e prendendoti in considerazione solo nel momento in cui “occorre che tu ci sia”.
Ora, com’è potuto accadere un simile risultato?
Come è stato possibile che il Mondo ti venisse caricato sulle spalle?

martedì 28 gennaio 2014

La speranza.



Innamorarsi non è soltanto essere attratti da una persona, vederla bella e desiderabile. È un mutamento interiore di tutto l'essere.
Francesco Alberoni
Innamorarsi… è un mutamento interiore di tutto l'essere
un mutamento interiore di tutto l'essere
interiore di tutto l'essere
di tutto l'essere
l’essere

Scindendo le “molecole” delle espressioni, nei corrispettivi “atomi” (componenti)… si giunge al Cuore delle espressioni stesse. Un Cuore, molto spesso, che si cela o non si “vede”, nell’insieme di tratti grafici e degli strati di significati.
L’essere o, meglio: l’Essere.
Un termine che viene utilizzato nella sua forma d’ottava più bassa, visto che poco si conosce... relativamente a quello che “è”. E, questa forma “ridotta”, assume le valenze di un “feticcio”, di un "bronzo da parata in un atrio di ospedale", di un ricordo che non ricorda quasi più nulla a nessuno e che assume altri significati, etc.


Un qualcosa di vuoto emerge dalla "riduzione espressiva", che evidentemente lo è a sua volta. Così come vuote sono le singolarità ruotanti attorno alle stesse riduzioni. E, dunque, non deve sorprendere quando la scienza deviata annuncia quel “vuoto” che, di fatto, contraddistingue le particelle di base della materia (gli atomi)…


Ciò che emerge o deriva è:
il vuoto ed il movimento vorticante/torsionale, che caratterizza interiormente/esteriormente (e, più o meno apparentemente) la materia.
Vuoto e Vortice: che cos’è che “ruota”? 
Ciò che ruota è una “configurazione”, ad esempio, molto ben rappresentata dal moto della Terra e della “sua” Luna, come due atomi giganteschi ed alla luce del Sole.
L’intero Sistema Solare è una rappresentazione, in scala maggiore, del vorticare atomico. Ora, se gli atomi sono “vuoti”… ed esistono in quanto “insiemi combinatori”, la Terra e la Luna esistono in quanto:
  • insieme combinatorio
  • caratterizzato da
  • vortici atomici in configurazione vuota.

lunedì 6 agosto 2012

Noi siamo ‘contenuti’.




In un supermercato, quando si intende ‘liberarsi’ di un certo stock di merce, generalmente cosa si fa? Lo si mette in evidenza. Come? Tramite una bella promozione, ossia attraverso un sostanzioso ‘sconto’.

In quel modo saremo certi di attirare l'interesse della clientela.

Nella pratica del commercio, lo sconto è quella riduzione del prezzo di vendita, praticata per spingere l'acquirente a compiere scelte più vantaggiose per entrambi

Lo sconto viene concesso per incentivare una vendita, in cambio di un pagamento immediato anziché di un pagamento a termine, per cedere più facilmente merce invenduta o per indurre l'acquirente ad acquistare una maggiore quantità di beni
Link

Questo frattale fa immediatamente pensare a come ‘tutto sia preventivabile’, da parte di un certo ‘insieme di controllo’, volto a determinare un certo tipo di comportamento nella Massa, che ‘usufruisce’ di un simile trattamento. 

Ossia, il comportamento massivo è facilmente inquadrabile, a priori, se la Massa si ‘muove/vive’ in un modello infrastrutturale creato ad hoc per ricomprenderla, come ad esempio le città.

Inoltre, questo è un frattale anche identificativo del ‘grado di conoscenza’ in possesso del Controllo. Una conoscenza drenata opportunamente dal bacino sociale, mediante una coerente strategia perpetrata nel corso del ramo millenario del Tempo deviato (quello artificiale di ore da 60 minuti, misurato con orologi ‘meccanici’).

La chemioterapia usata da decenni per combattere il cancro in realtà può stimolare, nelle cellule sane circostanti, la secrezione di una proteina che sostiene la crescita e rende 'immune' il tumore a ulteriori trattamenti…
Link

Ma va? Tutto ciò che combatti, rafforzi! È persino logico. In casa del ladro come puoi rubare? Ma anche 'tutto ciò che ignori'... È un concetto di chiusura applicato ad uno di monitoraggio. È il famoso ‘divide et impera’, ma allargato ai ‘confini della realtà’. Guardando film di ‘fantascienza’ si mette d’accordo la razionalità con la fantasia. Questo compromesso permette di prendere in considerazione anche le ‘bizzarrie’ più azzardate, senza ‘offendere’ la logica ammaestrata della mente. 

In questo caso ci si può misurare/confrontare con gli scenari più 'off limits' in cui il ‘credo popolare’  scivola via come acqua sui vetri:

il campo del possibile, riferito al proprio stazionamento in una realtà tra le infinite, in un Mondo tra i molti, in una dimensione tra le tante, si allarga a dismisura. Al cinema ci si ferma per qualche ora ad osservare ‘cose’ dal punto prospettico dell’immaginazione. È come quel gioco che si faceva da bambini, caratterizzato dall’uso di ogni possibilità creativa, al fine di avere la meglio nella disputa irreale tra ‘e allora io’ e ‘io sono’…

Solitamente si ‘andava a finire’ identificandosi con il ‘Tutto’ per allargare al massimo il campo del proprio potere e zittire definitivamente il proprio contendente.  E molto spesso, ciò non era sufficiente per zittire del tutto il bambino avversario. Sandman, il Signore dei Sogni, esegue lo stesso ‘gioco’ con un demone di nome Choranzon, all’Inferno, per recuperare una parte della propria ‘attrezzatura’, azzerando ogni possibilità avversaria, identificandosi con lo ‘strumento’ della Speranza.

La Speranza è ‘tutto ciò che rimane’?. 

Essa descrive un concetto molto simile a quello di ‘possibilità sempre intatta’. È una chiave per ‘rimanere nel loop, che contiene’

Attenzione: 

essa è una chiave per stazionare o liberarsi. 

L’anello di contenimento è sottile ma estremamente robusto e resistente, perché costituito della nostra necessità energetica. È come avere la rete Enel in casa: chi ne può fare a meno? Solo chi non ‘accetta le regole sociali imposte’. Cioè ‘nessuno’.
 
Infrastrutture che contengono. 

Leggiamo questa citazione, tratta da un forum, denudandola dal contesto in cui è stata espressa. Noteremo delle sorprendenti analogie con il ‘modello di controllo’, basato sul contenimento di una intera Specie, quella umana nelle 3d, e sul ‘comportamento massivo indotto’, che ne consegue come diretta emanazione, preventivata dai detentori del ‘ritmo’ all’interno del Tempo artificiale:

- Perchè gli anelli che servono a poter incassare i movimenti in casse di dimensioni più grandi, non ci piacciono? Perchè giudichiamo negativamente gli orologi che utilizzano tali anelli?
- Perché sono brutti alla vista, hanno un sapore posticcio e rappresentano l'antitesi della pregevolezza manifatturiera, nascendo per adattare a casse anabolizzate calibri pensati e sviluppati in passato per casse di dimensioni minori, quindi una scelta di mero risparmio per riciclare il già fatto piuttosto che sviluppare qualcosa di nuovo pensato appositamente per l'occasione. Un po’ come un petto posticcio cucito alla bene e meglio per riciclare una vecchia giacca ormai demodè.
- Perchè dici che sono l'antitesi della pregevolezza manifatturiera? In cosa inficiano sulla qualitá o sulla pregevolezza del movimento?
- Perchè dimostrano il fatto che è stato ‘riciclato’ un movimento, anche di buon livello capiamoci, per un altro orologio. È più pregevole dal punto di vista manifatturiero una cosa che ‘calza a pennello’ dentro un'altra, o una cosa pensata 40 anni fa per altro e adattata alla bene e meglio? La qualità del movimento non è in alcun modo messa in discussione o inficiata dalla ciambella, l'estetica e il pregio dell'intero orologio, sì.
- Ci sono case che realizzano solo movimenti e non orologi completi. Immagino ci possano essere case che realizzano solo 'contenitori' e non movimenti.
- Banalmente perché denunciano il fatto che il calibro non sia stato pensato per una data cassa ma piuttosto che si cerchi di adattare il movimento su una cassa che non ha alcuna relazione con lo stesso. Processo decisamente più vantaggioso in una logica di produzione di massa, probabilmente inevitabile oggi, ma non per questo gradito ad un utente consapevole.
- Mettiamola così, è molto simile al mondo delle automobili. Lo stesso telaio, sospensioni, cambio, motore vengono montati su diverse carrozzerie, dalla compatta alla station wagon o al piccolo suv. Il tutto unicamente per contenere i costi ed ampliare la gamma. Come per le auto però il progetto parte pure da qualche parte ed una di queste versioni è quella più ‘felice’, nel senso che è quella dell'idea originaria. La stessa cosa capita con gli orologi, stesso ‘motore’ diverse casse. Solo che sino a quando cambia il materiale e non le dimensioni la cosa ha una logica, quando cambiano le dimensioni invece la logica è solo commerciale per chi vende e mai per chi compra.
Link

L’equipaggio della Nabucodonosor, in Matrix, ne era al di fuori e nemmeno ‘lì’ era del tutto esente dalle spire del Controllo. Figuriamoci noi.

Le dimensioni di questa ‘crisi’, che sembra attanagliare la serenità degli umani, è ormai globale. Essa mette in evidenza un ‘castello di carte’ talmente traballante da risultare osservabile attraverso certe logiche ‘non sense’ espresse, ad esempio, dai ‘Mondi impossibili’ alla Lovecraft:

scale che veicolano e conducono sempre allo stesso luogo, dando solo l’impressione di muoversi con senso, affidandosi alle leggi dimensionali decodificate dallo strumento umano. L’inganno a cui si è sottoposti è sottile. Una fine strategia per ‘intrattenere’ per quel Tempo necessario e sufficiente per… ‘maturare assuefazione’. Dopo di che, l’umano diverrà come un bisognoso di tutto, dipendendo dal tutto.

Ignorando di essere rinchiusi in un ‘anello’, in una ‘gabbia senza sbarre né inferriate’, si scambierà la gabbia per il proprio Mondo nativo, allo stesso modo di un animale allo zoo. Ciò che avverte sempre, tuttavia, che ‘qualcosa non va’, è il nostro apparato più sensibile sensoriale; quel ‘senso di ragno’ capace di avvertire quello strano pizzicore cerebrale alle corde dello stomaco, quel senso di ‘saudade o di ‘spleen’ capace di inondare la quotidianità del vivere di una tristezza avvelenante

A volte ci si chiede ‘perché sono triste? Che motivo ho?’. E quali risposte scattano immediate? Pensiamoci bene. A quali ‘patteggiamenti’ indulgiamo? Non pensiamo, forse, a quello che ‘abbiamo’ in termini di possesso ed attaccamento? Oppure in termini ‘familiari’: 

ai propri figli, grazie ai quali si trova la forza per ‘andare avanti’. Ma ‘andare avanti’ dove? Nel loop. E dov’altro? Come sulla ruota del criceto

Spingi, spingi, puff puff pant pant… che fatica. Però vuoi mettere la soddisfazione? Ma quale soddisfazione? Quell’apparente stato di serenità, più rassomigliante ad una stanchezza troppo spinta che ad un effettivo stato di rilassatezza? Molto simile all’abbronzatura da ‘ferie annuali’, che passa dopo una settimana dal ritorno in ufficio.

Ci stiamo veramente accontentando. E il ‘bello’ è che questa rinuncia ha certamente un senso, in ambito Divino. Ci ‘serve’. 

Con la crisi del sistema economico e finanziario l'acquisto di terra è diventato una appetibile forma di investimento per mettere al sicuro il denaro dalle rischiose fluttuazioni dei mercati ma soprattutto per trovare una opportunità di lavoro alternativa con l'aumento preoccupante della disoccupazione’. 

È quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che negli anni della crisi i terreni agricoli, come l'oro, hanno aumentato il proprio valore a differenza di quanto è accaduto per gli investimenti nel mattone o nel mercato azionario…
Link

Siamo ‘prevedibili’. Chi è che ci ‘muove’? Facciamo tutto da soli?
 
Io direi che assolutamente questa ‘ipotesi’ non è possibile. La Vita è sempre una orchestrazione di fattori e, questa legge, è valida ad ogni livello. Non facciamo finta di non applicare gli stessi principi, scoperti ad altri livelli, anche al nostro, ossia a quello ritenuto dominante.

Noi siamo ‘contenuti’. Non c’è alternativa

Il contenimento è un concetto derivato dal modello di W.R.Bion, contenitore/contenuto, che indica una funzione (termine leggibile anche in senso matematico di relazione fra due entità) fondamentale per il funzionamento mentale e lo sviluppo psichico.
 
In particolare nel rapporto madre/bambino (neonato, infante) Bion ha usato il termine 'révèrie' per indicare una funzione mentale attuata istintivamente dalla madre per accogliere i contenuti indigeribili (usando una metafora che evoca la fisiologia dell'apparato digerente) per la mente in formazione del bambino e restituirli detossificati e resi digeribili.
 
La relazione contenitore/contenuto, e le sue vicissitudini, appare come una funzione universale applicabile a contesti diversi, dalla psicologia individuale e dei gruppi piccoli e grandi, alla linguistica (significante/significato), alla sociologia, ecc
Link

In televisione con 'contenitore' si intende un programma televisivo con conduzione o meno che contiene altri programmi televisivi. Questo termine viene usato anche più genericamente per indicare un varietà e un talk show…
Link

Un Vaso: nel linguaggio della Kabbalah si parla del desiderio come un Vaso

Anche se alla fine ci può essere un limite al nostro appetito, non esistono limiti al nostro desiderio. Viviamo con il pilota automatico inserito, mossi dal costante bisogno di appagare i desideri che abbiamo nel cuore e nell’anima. Desiderare la felicità rappresenta la nostra vera essenza, anche se può significare cose diverse per ciascuno di noi.
 
La Kabbalah riassume ognuna di queste differenti forme di appagamento in una sola parola: Luce

La luce include anche quella forza che chiamiamo intuito. Quello spirito che abbiamo dentro e che risveglia in noi la speranza. Il carburante che ci spinge ad andare avanti

La costante felicità e l’entusiasmo dell’essere vivi. La luce rimanda a una felicità senza fine, a una gioia costante. È la differenza che esiste tra piacere e appagamento. Questo appagamento costante è definito Luce. Esaurire la Luce è ciò che ci rende infelici. Più Luce abbiamo nella nostra vita, più a lungo i nostri desideri restano appagati e più felici siamo. La Luce viene definita anche come il conforto, la sicurezza, la tranquillità mentale di sapere che la felicità ci sarà anche domani. Quando siamo connessi con la Luce, non esistono la paura, l’ansia, o l’insicurezza riguardo al futuro.
 
La Luce è la sostanza più diffusa nell’universo. 

Riempie il cosmo e permea la nostra realtà. È infinita. 

Se il desiderio è la nostra essenza, e l’universo è inondato di Luce, che cosa si frappone tra noi e una felicità senza fine? 

Risposta: un Velo.

All’origine di ogni evento 'improvviso' c’è sempre una causa nascosta, qualcosa che ci è sfuggito. Nel passato, da qualche parte, deve essere stato piantato un seme. Non esistono errori. Non esistono coincidenze. Né incidenti né catastrofi improvvise. Tutto ciò che accade ha sempre una ragione

Non siamo capaci di vedere al di là del tumulto momentaneo per cogliere il grande disegno.
 
Tutte le cose sono connesse. La Kabbalah scoprì questo concetto secoli fa. Per quanto la nostra vita possa sembrare caotica, in essa si cela un ordine intrinseco. Ogni forma di conoscenza, saggezza e gioia dimora in questo regno. È il dominio di ciò che i cabalisti chiamano Luce. 

Edison, Einstein e Newton scoprirono soltanto qualcosa che esisteva già
Il potere della Kabbalah (Una tecnologia per l’anima) - Yehuda Berg

Apriamo la prospettiva, la consapevolezza di ‘non essere soli’ e che tutto sia scritto a ‘matita’, in maniera tale ‘da non essere calcato in versione definitiva, ma solo propositiva e conseguente ad un certo livello caratterizzante il cammino più affine per giungere a…’.

Il cammino è individuale ma si riflette su quello di tutti gli altri. La sinfonia è composta dai singoli…Noi, i singoli, siamo il 'contenuto', ossia la 'preziosità informativa dell'esperienza':

valore aggiunto.

Apriamo i nostri ‘occhi’. Dipende anche da noi, no?

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 9 gennaio 2012

Un caleidoscopio come cielo.




In questa 'versione del Mondo' – una delle possibilità del 'Tutto' di ‘fare 100’ – abbiamo lo strano caso di Unicredit, che chiede al Mercato ben sette miliardi di Euro, sulla ‘fiducia’ pur essendo praticamente ‘fallita’, ma non eroga al privato nemmeno 5000 Euro, senza le 'dovute' garanzie. È giusto. Da un punto di vista aziendale è corretto, per carità. Io non intendo focalizzare l’attenzione sul ‘giusto o non giusto’, ma sullo status in cui si versa globalmente, messo in luce - evidenziato - proprio da questi paradossi pubblici

Tutto ciò si perpetua perché sembra svanita ogni altra alternativa. 

Esistono allora aziende ‘troppo grosse per fallire’. È come dire che giunti ad un certo livello di ‘massa’, si è al di sopra di ogni legge di Mercato. Non è esattamente così, se non in quel luogo in cui il ‘potere di controllo’ gestisce ormai l’intero processo della filiera, in cui la ‘massa’ è una variabile sotto controllo - come addomesticata

'È così' in questo Mondo ed allo stesso tempo 'non è così'. 

Le leggi Cosmiche imperano, pur amalgamandosi per effetti le une con le altre. È come osservare il mare dall’alto di una scogliera. I flutti sembrano esplodere e ramificarsi a casaccio, tra le spire invisibili d’aria e la forza delle acque, che spinge sulle rocce a dibattere strane ed antiche ‘questioni’. È uno scambio d’informazioni a vari livelli energetici e non solamente un andirivieni regolato dal caos

La massa è al lavoro su altri piani della prospettiva, in quanto l’essere ‘qua’ corrisponde all'effetto di un piano superiore di ‘studi’ altamente sincronici. La 'massa' è molto di più rispetto all’evidenza, che emerge dalla visione della punta dell’iceberg, scambiata per unica realtà.

Tutto ciò che è stato 'asportato' dal Mondo, in termini di conoscenza, è solo tenuto nascosto in un’area di memoria dell’organismo umano globale. I vari ‘ordini’ che si sono occupati di questa operazione sono paragonabili a vere e proprie zone di memoria di un computer, hard disk cablati e protetti. Al fine di penetrare simili banchi di memoria, occorre ben ‘lavorare’ su se stessi. 

Non c'è nessun 'divieto' se non ci si può fare male o fare del male...

Ciò che sfugge è il risultato di un ‘movimento’ che parte dall’individuo, proprio come se fosse immerso in acqua e col proprio movimento, non opportuno, contribuisse ad allontanare un ‘salvagente’ che galleggia davanti a sé. Le piccole onde provocate dai movimenti incauti o goffi e irregolari del ‘corpo’, provocano lo spostamento e l’allontanamento dell’oggetto desiderato, che è sempre ad un ‘palmo di naso’. Tanto vicino quanto sfuggevole.      

Un nuovo satellite cadrà sulla Terra.
Dopo Uars un nuovo satellite, questa volta russo, si abbatterà sul nostro pianeta, secondo i tecnici potrebbe colpire un punto qualsiasi tra le latitudini 51,4 gradi nord e 51,4 gradi sud.
 
Una sonda russa in avaria, nei prossimi giorni entrerà in collisione con il nostro pianeta. Si chiama Phobos-Grunt, e la notizia è stata resa nota da Aleksey Zolotukhin, portavoce del ministero della Difesa della Federazione russa, secondo cui 'a oggi la caduta di frammenti del veicolo spaziale Phobos-Grunt è attesa per il 15 gennaio. La data effettiva della caduta potrebbe cambiare in base all'influenza di fattori esterni'…
 
Il 24 settembre scorso il satellite Uars della Nasa era a sua volta precipitato nell’atmosfera terrestre. Nonostante i diversi allarmismi diffusi nelle settimane precedenti, nessuno dei suoi frammenti era giunto intatto sulla superficie. Il 23 ottobre anche il satellite tedesco Rosat è stato fatto rientrare sulla Terra, precipitando nell’Oceano Indiano senza provocare danni.
Link

Che cosa sta succedendo nello Spazio aperto? Questi satelliti che rientrano nell’atmosfera terrestre, per vari motivi, significano senz’altro qualcosa; qualcosa che va al di là della spiegazione tecnica.

L’attività del Sole è in fermento. Si leggono spesso notizie come queste. Ovviamente ci si affida alla bontà delle stesse, provenendo sempre dalla medesima fonte, che ‘se la suona e se la canta’. Però, osservando il clima dell’ultimo periodo nella zona del milanese, non si può non accorgersi del particolare stato di alta pressione in cui si vive ormai da mesi

È sempre sereno con un bel Sole caldo. Non piove e, tutto sommato, ghiaccia persino poco di notte. Le scie chimiche ci sono sempre a dimostrare la potenza Antisistemica che svetta sopra alle nostre teste nonostante tutto quello che ognuno di noi può pensare o non pensare.

È tutto normale, ci dicono, tirando fuori dal ‘cilindro’ le spiegazioni del caso, giorno dopo giorno. C’è sempre qualche fenomeno che opportunamente si adatta molto bene al fine di permettere all’attenzione di volgere alle normali routine d’intrattenimento sociale e lavorativo. L’importante è non distogliere la massa dalle proprie attività, dall’economia caricata sulle spalle della massa stessa. 

In un momento di crisi e di austerità imposta, il clima diventa accomodante; in questa maniera è possibile uscire volentieri di casa per andare a fare acquisti, in saldo o non in saldo - anche durante il periodo festivo - e raggiungere il posto di lavoro senza difficoltà o semplicemente ammalarsi di meno. Si è chiamati, in tutti i modi, a fare ognuno il proprio dovere affinchè la ‘nave’ smetta di imbarcare acqua.
 
E, al solito, le ‘parti’ continuano ad essere ben interpretate come di consueto. Chi tira la carretta sono sempre gli stessi, e corrispondono anche a coloro che permettono ad un certo Mondo dello sport, ad esempio, di vivere come degli sceicchi persino in un momento storico tanto ‘teso’ come questo. Ricordiamo che non ci sono solo i politici che interpretano la parte dei 'nababbi'...

Sarkozy: Deregolamentazione cieca ha portato alla catastrofe.
Cosa ha portato alla catastrofe di oggi? Il fatto che tutto era possibile. Il modello della deregolamentazione è cieco. Non possiamo lasciarlo continuare’. Lo ha detto il presidente francese, Nicolas Sarkozy, all'Eliseo al termine dell'incontro col premier italiano, Mario Monti. 

L'Europa - ha aggiunto Sarkozy - è una creazione che non ha precedenti, è una costruzione al servizio della pace. Non abbiamo il diritto di far cadere l'Europa e non possiamo lasciar distruggere l'euro, che è il cuore dell'Europa. Se salta l'euro prima o poi sarà la pace a essere messa in discussione’.
Link

È facile fare il tiro al bersaglio con una certa classe politica. Sin troppo facile e non opportuno, giunti a questo punto. Le parole del presidente francese veicolano una verità frattale, nidificata a vari livelli della comprensione: la pace. Il ricatto ‘sottile’ è legato alla forma pensiero che unisce il concetto di pace a questa situazione geografico-socio-politica (in catastrofe) in cui ci si trova, come se non ci fosse altra possibilità al di fuori del paradigma attuale. La verità sta anche nei numeri:
  • 99+1=100
  • 98+2=100
  • 97+3=100
  • 57+43=100
  • 21+79=100.
Le possibilità sono 'caleidoscopiche'. Basti pensare alle parti decimali e ai numeri negativi, ad esempio. Oltre alle combinazioni con potenze, radici quadrate, etc. Che cosa rappresenta il ‘100’?
 
Il ‘100’ è la configurazione 'stabile', in un dato momento, del ‘Tutto’. Il ‘Tutto’ mescola le proprie componenti ed ogni risultato conferisce sempre ‘100’. Avrei potuto utilizzare l’unità o un altro numero qualsiasi, per cui il ‘100’ è anche una convenzione. Un numero usato per esprimere un punto prospettico.

Le differenze nel/del ‘100’ consistono nella diversa amalgamazione e relativa trasmutazione dei ‘pesi’ delle diverse componenti che concorrono a formare il ‘Tutto’. È come un caleidoscopio che ripropone nuove configurazioni della possibilità all’interno della potenzialità.

Ci sarà una grande differenza, in termini ‘sostenibili’, del ‘100’ derivante dall’epoca medioevale piuttosto che da quello derivante dall’epoca moderna. Differenza che non è dato comprendere a fondo, qualora ci si mantenga in un livello della consapevolezza ‘figlio’ del livello tridimensionale da cui s’impastano gli elementi. Assumendo una vibrazione superiore, il panorama cambia radicalmente, permettendo di osservare le linee basilari che contornano il paesaggio. Il ‘rumore di fondo’ scema e risulta meno invadente. La nitidezza dello ‘sguardo’ raggiunge vertici energetici che permettono una ‘ossigenazione’ dell’intero costrutto osservatore-osservato: tutto muta nella propria versione ‘migliorata’ e pur sempre perfetta.

Tuttavia, il valore aggiunto desunto dalla visione superiore a che cosa serve, se non ha modo di riflettersi nel complementare valore riflesso a ‘terra’? L’osservare dall’alto diventa fine a se stesso, allora, perché non coadiuvato e reso sensato da quello che di noi possiamo desumere vivendo la materia densa. Il corpo che si muove goffo allontana l’oggetto del proprio desiderio

Il vederlo dall’alto non cambia le carte in tavola, se le due prospettive non s’interfacciano, attraverso un miglioramento del proprio ‘moto’, tenendo in considerazione anche il livello suggerito dalla proposizione superiore. La morfologia del territorio è meglio inquadrata dall’alto, ma il livello di guida è dal 'basso', per cui l’unione prospettica corrisponde all’emersione di un nuovo modo di muoversi in linea con ogni asperità del territorio.

L’avere sempre ben presente questa visione, corrisponde all’aumento della propria consapevole condotta di marcia: se c’è un buco nel terreno oltra alla curva non è colpa di nessuno. È sufficiente anticipare la visione, aumentando la fiducia nei propri mezzi a disposizione. Quella buca è un’opportunità, che riconosceremo solo dopo esserci caduti dentro molte volte, allorquando troveremo il modo di bypassarla. 

Solo dopo ‘vedremo’ in maniera diversa.

Il ‘100’, pur rimanendo ‘100’, è di volta in volta diverso per valore aggiunto. Lasciare ‘casa’ e tornarci dopo un certo cammino ci vede diversi: siamo sempre noi eppure siamo diversi, in un senso o nell’altro. 

L’apparenza è legata alla visione limitata del ‘100’, ma anche se potessimo 'capirla molto bene’, sarebbe sempre una visione non assoluta. L’assoluto è tale solo per la limitatezza. La sua definizione indica i limiti dell’osservatore. La possibilità è talmente variegata da definirla infinita, pur ricorrendo nuovamente ad un termine utilizzato in maniera esponente il limite attuale della visione soprattutto mentale.


Un esempio è il cielo; un caleidoscopio come cielo dalle mutazioni innumerevoli. Il cielo è sempre il cielo, eppure ciò che compare nella sua ‘tavola magica’ è sempre diverso, scie chimiche comprese. Quella differenza nel ‘disegno’ è in grado di mutare le condizioni risentite a terra.

Le nubi, piuttosto che il sereno, conducono effetti opposti sul risentito umano, non a caso gli Antichi temevano che il cielo 'cadesse loro sulla testa'. Storielle per bambini mai cresciuti? O semplice metafora per verità divenute insostenibili dai bambini troppo cresciuti?

La verità è sempre nel mezzo, ovvero dove è auto installato l’essere umano.

Che cosa decidiamo di fare ‘oggi’? Il nostro comportamento, le nostre decisioni, comporteranno una differenza strutturale nella vibrazione del ‘100’. Altro che ‘non esistenza dell’alternativa’. La ‘palla’ è rotonda – si dice.

Mai dire mai. La speranza è l’ultima a morire…

Choronzon: Molto bene, inizio io! Sono un lupo feroce e spietato che attacca la sua preda.
Sandman: Sono un cacciatore a cavallo che trafigge il lupo.
Choronzon: Sono un tafano che punge il cavallo che disarciona il cacciatore.
Sandman: Sono un ragno a 8 zampe che mangia il tafano.
Choronzon: Sono un serpente dal morso letale che divora il ragno.
Sandman: Sono un bue dalla zampa possente che schiaccia il serpente… sento il serpente contorcersi sotto lo zoccolo… le sue vertebre spezzarsi.
Choronzon: Ed io sono un antrace, batterio dei bovini dall’azione letale.
Sandman: (credo di aver capito il gioco di Choronzon, meglio abbandonare la posizione di attacco) - Sono un mondo nello spazio infinito, un mondo fertile.
Choronzon: Sono una nova che esplode e distrugge il pianeta.
Sandman: Sono l’Universo che avvolge ogni cosa ed ingloba la Vita.
Choronzon: Sono la non-vita, la bestia del giudizio eterno, il buio alla fine di ogni cosa, la morte degli universi degli Dei e dei mondi… di tutto! … E tu cosa sei ora? Signore dei Sogni?
Sandman: La Speranza.
Choronzon: … oh… allora io sono… io… io… non so…

Dialogo finale tra Sandman e Lucifero:

Un Demone: Ecco Signore dei Sogni, tieni il tuo elmo, l’hai conquistato con onore.
Sandman: Io vi ringrazio Nobili Signori degli Inferi, non lo dimenticherò.
Lucifero: Nobili? Vuoi scherzare? Guardati intorno Morfeo! Un milione di demoni si è schierato per combatterti, dicci perché dovremmo lasciarti andare. Con o senza elmo non hai alcun potere qui. Che potere hanno i Sogni all’Inferno?
Sandman: Tu dici che non ho alcun potere.. e forse hai ragione. Ma sei sicuro che i Sogni non possano nulla qui? Dimmi Lucifero.. Stella del Mattino… e voi tutti, chiedetevelo. Che potere avrebbe l’Inferno se i dannati non potessero sognare il Paradiso?

La folla di Demoni si fende silenziosa al suo passaggio… incapace di incrociare il suo sguardo.
Link

Sottilmente, la ‘massa’ è pronta. La vera illusione la respira la ‘tenebra’. Tutto questo è stato creato per vederla venire alla luce…

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 7 marzo 2011

Il cuore della Terra.





Visto il clima carnevalesco, oggi vorrei ‘solo’ far notare questa similitudine fra ciò che dissero Ann Walker / Freccia Bianca e Ighina, a proposito del pericolo a cui va incontro il pianeta Terra. Ecco:

Nel volume è riportato un dettagliato resoconto del pericolo che il nostro Pianeta dovrà affrontare nel prossimo futuro. Causa di questo pericolo sono le foreste pluviali. La distruzione delle foreste sta causando uno spostamento dell’asse della Terra di cinque gradi e sta anche provocando un indebolimento delle linee di difesa del Pianeta, così, quando la Cometa arriverà, la sua forza spingerà verso l’esterno il nucleo della Terra privandoci della possibilità di sopravvivere.
 
Nel 2042 la Cometa arriverà sulla Terra. La differenza di cinque gradi sposterà la nostra orbita sulla sua traiettoria e spingerà verso l’esterno il nucleo della Terra. Mio compito (di Ann Walker) è portare questo messaggio al Mondo e  annunciare che, salvando le foreste pluviali, si può impedire la distruzione dell’Umanità”.
Sps

Le montagne scenderanno a valle, perché venendo il ritmo naturale, le pressioni provenienti dall'interno della terra subiranno improvvisi collassi. Avverranno movimenti tellurici ed eruzioni vulcaniche sempre più frequenti, fino a che la terra si aprirà, uscirà il fuoco magnetico dal suo centro, il ritmo naturale impazzirà, il fuoco magnetico si unirà con l'acqua, la superficie terrestre si incendierà. La terra comincerà a girare follemente su se stessa e sarà la fine di ogni forma di vita conosciuta. Quando la reazione fra acqua e fuoco magnetico si sarà neutralizzata, la terra cesserà di ruotare su se stessa e riprenderà l'antico movimento…”.
Il modo in cui si può salvare il pianeta di Pier Luigi Ighina

Curiosamente, emtrambe le fonti, parlano del nucleo planetario che viene come ‘estirpato’ dalla propria posizione consueta. Ighina si riferiva a questa misera fine planetaria ad una data, 30 novembre 1971, ovviamente già trascorsa senza che sia successo nulla. Non per questo le sue teorie devono essere accantonate come prive di 'potere'

Certe persone hanno la facoltà di poter ‘immaginare’ ciò a cui stiamo andando incontro, tuttavia in una modalità a-temporale, ossia dal punto di vista animico. Il destino è interamente scritto, in ogni sua minima variante, ma ciò che attiriamo nel reame dello spazio tempo di questo scenario 3D può mutare d’istante in istante secondo il motto ‘finchè c’è Vita c’è speranza'.

Noi siamo gli attori e i responsabili di tutto ciò.

Davide Nebuloni  / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com