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lunedì 2 maggio 2016

Il “sogno” dominante (4)


L'esperimento di Rutherford: poche particelle alfa vengono deflesse dal campo elettrico del nucleo, la maggior parte di esse attraversa lo spazio vuoto dell'atomo”.
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L'atomo è (un) vuoto, all'interno del quale accade qualcosa. Anche la Grande Piramide è "vuota"...
Attraverso questo esperimento, Rutherford propose un modello di atomo in cui quasi tutta la massa dell'atomo fosse concentrata in una porzione molto piccola, il nucleo (caricato positivamente) e gli elettroni gli ruotassero attorno così come i pianeti ruotano attorno al Sole (modello planetario)…
L'atomo era comunque largamente composto da spazio vuoto, e questo spiegava il perché del passaggio della maggior parte delle particelle alfa attraverso la lamina.
Il nucleo è così concentrato che gli elettroni gli ruotano attorno a distanze relativamente enormi, con orbite aventi un diametro da 10.000 a 100.000 volte maggiore di quello del nucleo.
Rutherford intuì che i protoni (particelle cariche nel nucleo) da soli non bastavano a giustificare tutta la massa del nucleo e formulò l'ipotesi dell'esistenza di altre particelle, che contribuissero a formare l'intera massa del nucleo. Nel modello atomico di Rutherford non compaiono i neutroni, perché queste particelle furono successivamente scoperte da Chadwick nel 1932…
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Perchè il "tutto è (un) sotto vuoto"? 
Perchè deve risuonare armonicamente con... l'esterno e/o, con un certo tipo di esterno.
L’atomo è un ricevitore, decodificatore, elaboratore, codificatore, trasmettitore… vibrazionale, di energia/informazione.
Esso riflette la proprietà funzionale del sistema operativo frattale espanso, all’interno dello spazio sostanza, costituito da particelle fondamentali (che sono, ad ogni effetto, ancora gli atomi o, meglio, che gli atomi raffigurano e ritraggono ad altra coordinata dimensionale. Qualcosa che, in realtà, non ha alcuna “distanza”, se percepito attraverso la lunghezza d’onda del funzionamento d’assieme, a partire dalla prospettiva più espansa possibile ed immaginabile “qua, così”: dall’Oltre Orizzonte, ossia, da quella “posizione” che riassume tutto, andando oltre all’apparenza, di parte dominante che, come una coltre perenne di nubi, mantiene il tuo “sguardo” confinato dall’orizzonte degli eventi, previsto ed interlacciato al potenziale, come per limitarne portata, realtà ed efficacia).
L’atomo riceve energia/informazione, in un contesto caratterizzato da una abbondanza naturale di… energia; un ambito dominato e, così, rimodulato ad hoc, in maniera tale da introdurre il concetto di “limitazione, carenza, deficit, denaro, debito, dipendenza, depressione, etc.”.
  
Alias, il controllo della dominante si auto avvera, nel momento in cui, tu inizi a respirare “qua, così”, introducendo in te… informazione AntiSistemica (il cui segnale frattale espanso è l’inquinamento e la radioattività ambientale).
SPS ha teorizzato (e non solo), per mezzo della tecnologia Liike, che l’energia è infinita (poiché, tutto è costituito da energia)...
  

mercoledì 29 luglio 2015

Utile “qua, così”.


Alimentazione...
Una mucca o una pecora morte che giacciono in un pascolo sono considerate carogne. La stessa carcassa, trattata e appesa a un chiodo in macelleria, passa per cibo”.
John Harvey Kellogg
La frattalità espansa rende tutto il (con)seguente (alla forma che ordina e prevede il reale manifesto) un surrogato di quello che potrebbe essere (“è” al netto del Punto di Dominio).
Allo stesso tempo, oltre al disinnesco ed all’avvio del programma “Morte” e dei relativi effetti collaterali (corrosione temporale, consumo, consunzione, malattia, depressione, annichilimento, etc.), l’espansione frattale rende tutto il (con)seguente come qualcosa di “leggibile (d)entro”, in merito alla (ri)salita verso la fonte originaria della (f)orma emersa (reale manifesto).
Come a dire che:
tutto (ri)flette la “sua” eminenza.
La “grandezza che con(tiene)” ogni “cosa (ambito, situazione, essere vivente, etc.)” è multipla:
  • (con)tiene se stesso/a, nella formula originale, nativa, al di là di ogni disinnesco
  • con(tiene) il (ri)tratto del Dominio, sempre vivo e cospirante... in linea con il segnale (im)portante.
Che cosa (ri)splende di/in te, allora?
La tua natura? L’amore? Dio? L’anima?
Oppure è tutto questo ma diluito in un oceano molto più influente, che rende la tua memoria/consapevolezza un suono flebile da udirsi solo quando il silenzio è totale (e non lo è mai, “qua, così”)?
Il Punto di Dominio è “tutto”, quando tu vivi ma non esisti nella sostanza. Quando “tutto è compiuto”… ma tu stai ancora “attendendo al varco il nemico, cercando di precederlo”…
Ti hanno sempre parlato del Diavolo. Ti hanno sempre affascinato con l(a/e) religion(e/i).
In realtà:
che cosa ti hanno “fatto”, ment®e ti “raggiungevano (parlandoti)”?
Anzi, prima ancora di iniziare a “parlarti”?
Sei in un progetto, perché sei il progetto.