mercoledì 25 maggio 2011

Insieme siamo Uno.




Mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi. Marguerite Yourcenar
Da
www.viverevegan.org 

Questa saggia espressione della Yourcenar denota la giusta sensibilità, o punto prospettico raggiunto, di una persona che ha aperto gli occhi sul Mondo percepito. È come se ognuno di noi vivesse in un proprio Mondo che si affaccia su una interfaccia comune, simile alla via principale che passa per un paese

In questo 'substrato' comune è possibile scambiarsi quantum energetici e ‘respirare’ la miscellanea di quello che si è contribuito a co creare. In quel mix, o brodo quantico globale, esistono forme pensiero di tutti i tipi, aggregative e disgregative, ognuna delle quali ha un certo potere attrattivo; il paradigma si forma quando la gran parte delle entità individuali inizia ad ‘aderire’ alla medesima forma pensiero, contribuendo ad alimentarla a dismisura, schiacciando le rimanenti in un limbo della possibilità

L’energia ‘respirata’ viene inalata e trasportata anche nel proprio Mondo, ‘luogo’ nel quale inizia ad erodere dall’interno i cardini del proprio equilibrio. In casa propria si è pressochè senza difese, ci si lascia andare nella comodità del ritenersi al sicuro dal Mondo esterno, che viene lasciato al di fuori. 

Questa 'rilassatezza' comporta un adeguamento della vibrazione personale, un lasciare andare tutte le difese mentali che usualmente alziamo non appena varchiamo proprio il varco di casa. Nella falsa quiete del proprio Mondo, le entità parassite, sotto forma di eggregore o energia respirata nel Mondo esterno, possono intaccare i nostri centri di potere, dal momento in cui hanno anche ogni notte per compiere questa opera di ‘abbordaggio’.

La notte, tuttavia, è molto particolare in quanto la dimensione rovesciata delle 3d viene trascesa dai nostri corpi sottili superiori e, in un certo senso, ‘si aprono gli occhi’ dello Spirito. Quando dormiamo siamo più svegli di quello che possiamo capire . 

È una veglia nel sonno della fisicità, una liberazione dalle catene dense tridimensionali. 

In quella modalità possiamo osservare il 'blocco energetico' in corso e lavorare al fine di poterci destrutturare e ristrutturare, pur sapendo che tutto quello che ‘ci succede’ o attraiamo, alla fin fine, concorre solo a riflettere una parte di noi stessi. Lo specchio è intelligente e può modulare opportunamente ‘superficie’ riflettente e riflessa, senza mai ledere equità e libertà altrui


L’Universo che ci compete quando siamo incarnati, è come il sopraggiungere continuo dell’oceano sulla riva (di cui il deserto è l'immagine speculare ed il suo 'prolungamento'); la comunicazione è continua e non solo relativa al tratto terminale che sfocia nella riva, nel confine, nell’ibridizzazione della forma esistenziale densa: è un trattato di arte continua che sensibilizza l’opera creatrice. 

Da quel ‘punto’ s’eleva la nostra prospettiva individuale, che dal ‘tutto’ si manifesta nelle vesti di una ‘parte del tutto’ rivestita delle proprietà del ‘tutto’.  
  
I miti della nostra cultura si riferiscono anche ad esseri di altri universi o soltanto a quelli del nostro? Per esempio, gli Angeli provengono da un altro universo?
 
Gli strumenti fisici delle forme di vita senzienti degli altri sei universi non incrociano il nostro universo, e viceversa. I sette universi sono isolati vibrazionalmente (spazialità) e geneticamente (struttura biologica). Ciò serve ad assicurare che i sentieri evolutivi di una specie di un universo non si scontrino o entrino in conflitto con quelli di un altro. Ciò permette una diversità e un’estensione dell’evoluzione prossima all’infinito. 

Se da una parte lo strumento fisico non può andare oltre, la coscienza individualizzata sì e, a questo proposito, ci sono alcuni esseri che ‘migrano’ da un universo all’altro

E questo processo non è analogo a quello dell’Ascensione. 

Per quanto riguarda la tua domanda sugli Angeli, gli esseri angelici non provengono da fuori dell’universo sette (il nostro), e neppure da fuori della nostra galassia.
Wingmakers - Creator – Q&A Session 3

Possiamo osservare come l’Ascensione esprima un ‘modello’ esperienziale, o il termine di una esperienza dimensionale circoscritta e ben definita, nonché funzione del livello vibrazionale raggiunto, o da raggiungere, al fine di continuare l’opera di evoluzione. Opera che prevede il continuum esistenziale in altri piani del Creato, tornando a salire nella vibrazione nella direzione impressa dal moto Ascensionale intercorso, come se avessimo acceso dei razzi trattori in grado di imprimere forza e direzionalità al nostro focus energetico primario, verso la direzione di ‘Casa’ o per il ‘Nulla/Tutto’ dal quale eravamo ‘partiti’ o emanati. 

La meraviglia è che il movimento evolutivo potrebbe essere, anche quello, una sensazione, una illusione simile a quella esperimentata sulla Terra 3d, di cui un frattale molto evidente è la non percezione del movimento rotatorio della sfera terrestre che, dunque, potrebbe anche non esistere se non all’interno di una neuro simulazione atta a generare un certo scenario opportuno al fine evolutivo stesso di una sottodimensione dell’essere primario.

L’illusione esiste e non esiste allo stesso tempo. 

Il tutto dipende dal livello da cui percepiamo l’evidenza delle ‘cose’. Raggiunta questa consapevolezza, esprimere un giudizio appare fuorviante in quanto, questa espressione, è manchevole di almeno una coordinata spazio/tempo/quantica: il punto dal quale si osserva. La triangolazione del segnale lo prevede e costituisce, appunto, un cono o angolo di Piramide, la cui traccia descrive insieme un tragitto ed uno spazio, per cui anche un tempo…

Ighina sosteneva che la Luna e gli astri sono fermi e che la reincaranzione non esiste. Il Maestro Kempis, del Cerchio Firenze 77 sostiene lo stesso punto di vista, paragonando l’effetto del movimento all’illusione dell’apparecchio cinematografico. Vadim Zeland descrive lo ‘spazio delle varianti’ come un infinito serbatoio contenente tutti gli ‘scenari’ immaginabili e richiamabili dalla nostra sensibile partecipazione. I fratelli Wachowski lo hanno descritto in Matrix, proprio in termini visivi ed allucinatori, e… alla via così. 

L’illusione però non va confusa con l’irrealtà (che in sè non esiste)


L’illusione, vissuta pienamente nella separazione da se stessi, si trasforma in piano, in scenario esperienziale denso, solido, ‘vero’. Come un incantesimo narrato in una fiaba o in un film alla ‘Le cronache di Narnia’ dove, nel primo episodio, la ‘Strega Bianca si è impossessata di Narnia’. 

Questa figura archetipica della Strega Bianca descrive anche un frattale del possesso dell’umanità da parte delle entità parassite, le quali ‘vengono’ se trovano le ‘porte aperte’. Per cui il significato nascosto del 'possesso' è che il genere umano ha dimenticato quello per il quale è venuto ‘a fare’ in Terra, ed ha dimenticato, infine, chi egli sia, lasciando la via aperta del Sè proprio a quella parte da cui sapeva benissimo di doversi 'ben guardare', pur non avendo idea di quale forma potesse essa assumere. 

In realtà non si tratta di dimenticanza ma di lucida aspettativa, di un piano ben preciso. Come abbiamo capito non esiste un livello vero ed uno falso ma entrambi coesistono in funzione del nostro adeguamento vibrazionale. La frequenza che ci contraddistingue concretizza gli scenari a partire dal potenziale eterico disseminato. È tutto solo opportuno. 

Vero e falso sono la stessa cosa e descrivono ambiti dimensionali diversi...

Nessun giudizio, please.

Il grado di bianco che si può raggiungere dipende dal colore della pelle e dei capelli. Anche in questo caso gioca molto l'illusione ottica. Il segreto sta tutto nel contrasto.
Link

L’illusione è indefinibile tanto quanto la realtà e la nostra vera Natura. L'illusione crea 'contrasto', evidenza, ma solo per l'occhio consapevole, che non cade nel baratro intessuto tra le righe, ma sorvola comprendendo una 'lezione' di Vita, adeguando la vibrazione.

È cominciato tutto con delle immagini: l'immagine di un fauno, un fauno che porta un ombrello, una regina su una slitta, un magnifico leone. All'inizio non c'era nulla di cristiano in essi: questo elemento si inserì successivamente di suo proprio accordo’.
Da Wikipedia 
 
Lewis parla di ‘immagini’, come Tesla, Ighina, Leonardo, Einstein, etc. Arguelles narra della Noosfera, ossia di quella nuova fascia simile alla biosfera che attornia la sfera terrestre, e ne parla in maniera inerente alla mente, ossia alla capacità anche di ricevere immagini e flussi informativi. 

Il bacino dell’Universo in cui pensavo si addensassero tutti gli scenari, potrebbe essere molto più ‘vicino’ a noi di quanto si potesse pensare. 

È logico che il concetto di spazio in ambito vibrazionale è fine a se stesso, tuttavia potrebbe la Noosfera costituire un qualcosa di 'appartenente' al genere umano, ampiamente descrittiva delle sue caratteristiche e del suo cammino esistenziale. Una sorta di ‘nuova’ biblioteca akasica a disposizione dell’intero Universo

Quando viene costruita una grande biblioteca? 

Quando si è formato uno Stato, una grande città, un Impero… solo allora esiste la possibilità di fissare il sapere comune in un luogo. Quando si vince la fame della sopravvivenza evolutiva e si passa alla modalità successiva: quella dell’abbondanza evolutiva

Per cui, da questo punto di vista, la nascita di una ‘biblioteca’ terrestre attorno al Globo, mi sembra di poter dire che sia di buon auspicio per il buon presente dell’intero genere umano.

Insieme siamo Uno.  

Immaginiamolo e non saremo molto distanti dalla Verità Primaria.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

 

martedì 24 maggio 2011

Tra luce ed interferenza.





Lasciamoci andare, anche quest’oggi, al flusso delle informazioni che giungono per noi. Il termine ‘noi’ dovrebbe essere, in realtà riferito a ‘me’? Non più. Mi sono reso conto che il concetto di risonanza estende in automatico e travalica l’utilizzo della terminologia del linguaggio. 

Se il linguaggio rispecchia le dinamiche interne al Dna, in relazione alla comunicazione delle sue parti, allo stesso tempo, ‘le sue parti’ costituiscono il nostro ‘essere’, per cui ha senso definire e visualizzare una differenziazione territoriale, una separazione? Non ha senso e ha senso, nel momento in cui trasferiamo la nostra consapevolezza nell’ambito riferito al ‘me’ o al ‘noi’ o al ‘loro’. 

È una questione di presenza e centratura. 

Mi rendo conto che ormai tracciare una linea netta di separazione, serve solo a ‘specializzare’ la ricerca, nel senso di renderla più fine, più personale, ma alfine quello che si scopre, che s’evidenzia, rientra sempre in una questione frattale dell’esistenza/creazione. È 'tutto talmente radicato nel tutto’ che non è possibile fare a meno di osservare la divinità espansa e sparsa dentro e tutt’intorno a noi

È sempre più evidente come il giudizio sia solo un modo per sfuggire a se stessi, evitando di auto osservarsi; come se fosse una forbice, taglia parti di noi e le incolla addosso agli altri, i quali non possono fare altro che rappresentarci, pur essendo al contempo se stessi. È un concetto quantico di sovrimpressione d’immagini a 360 gradi, immagini multimediali ed interattive, vive, che accadono allo stesso tempo, con funzioni diverse, variegate e identificanti differenti dimensioni della comunicazione non solo ‘sottile’. 

Le cose succedono allo stesso tempo ed hanno significati composti e sedimentati dalle dinamiche Celesti. Io sono, come ognuno di voi, il risultato evidente di una serie molto grande di elaborazioni multidimensionali dell’energia, che accadono allo stesso istante, ossia il cui ‘sbocco’ nella realtà 3d accade allo stesso tempo. Da questa prospettiva è possibile comprendere come Steve Rother possa sostenere che il Piano Divino non esista e che il ‘finale’ lo dobbiamo ancora ‘scrivere’, mentre allo stesso tempo, o allo stesso non-tempo, esista un Piano Divino che tenga in considerazione anche questo aspetto svincolante del Libero Arbitrio

Ricordiamo che Gurdjieff ci ha informato che la Legge d’Ottava esprime una verità che può anche invertire il proprio 'percorso', tranne l’onda principale, quella primaria. 

A cosa corrisponde questa onda ‘Madre’? Se non al Piano Divino, all’intenzione del Creatore, a che cosa potrebbe corrispondere? Alla nostra intenzione animica individuale o globale? Certo: intenzione che nel momento in cui si centra, corrisponderà ancora a quella del Grande Padre/Madre.
 
Il viaggio ha una meta certa e sicura, ma il viaggio può protendersi in maniere anche ‘bizzarre’ ed incerte. In queste anse avremo e proveremo l’esperienza di esserci persi e abbandonati. Ma il campo morfogenetico che guida silenziosamente l’evoluzione non smette mai di accompagnarci quanticamente. Anche la scienza di frontiera, quella d’avanguardia, registra la presenza di questi campi guida eterici. Sono riconosciuti ed hanno permesso di superare l’empasse vissuta da Einstein quando ‘ciò che vide aprendo la porta’, lo indusse ad esprimere la famosa frase ‘Dio non gioca a dadi’, osservando le differenze nel comportamento delle componenti subatomiche dell’atomo, come gli elettroni, che, per dirla in maniera colorita, non sempre rispondevano alla stessa maniera ad un apporto di energia e non sempre saltavano di livello. 

Questo ‘delta’, questa imprevedibilità delle componenti invisibili della materia, lo indussero a fermarsi. La 'leggenda' vuole che Einstein si fosse impaurito di fronte a questa interferenza non spiegabile, ma  io credo che ciò che scoprì andò molto più in profondità di quello che ci è stato tramandato dall’Antisistema. Questo ambito della conoscenza che ‘la società ha’ è il risultato di un’opera di ritardo che corrisponde ad uno dei semitoni mancanti nella scala vibrazionale della Legge d’Ottava, che Arguelles riporta, ad esempio, all’interruzione dell’armonia delle Sfere Celesti presente nel Sistema Solare, ossia al ‘famoso’ Pianeta mancante, perché sbriciolato, che attualmente caratterizza la fascia asteroidale tra Marte e Giove:

In astronomia si definisce fascia o cintura asteroidale una regione di un sistema planetario ricca di asteroidi caratterizzati da parametri orbitali simili. Il termine è talvolta impropriamente utilizzato, per antonomasia, per designare la fascia asteroidale più rilevante del sistema solare, la fascia principale, compresa fra le orbite di Marte e Giove.
Da Wikipedia 
 
Quell’antico Pianeta 'mancante', dimostrato anche teoricamente dalla successione numerica della scala di Fibonacci, è la causa da cui, a cascata, s’emana la mancanza di armonia che abbiamo registrato nel corso della storia umana. 

Difficile a credersi, vero? 

E infatti non ci crede nessuno, ma per me questo discorso, invece, è molto più autentico di ogni altra teoria scientifica accompagnata da formule e grandi menti umane. Il 'tutto' ed ogni sua infinitesima parte è la risultante di una vibrazione. Più pura è questa vbrazione e più pura è la Creazione. Se ad un certo punto, la ‘purezza’ iniziale ed inerziale del Logos viene in qualche maniera ‘disturbata’, da un qualcosa che s’inframmezza, ebbene da quel punto in poi si genererà una singolarità, il cui ‘cono’ avvolgerà, abbraccerà, la Vita che s’estenderà da quel nuovo inizio in poi

L’alimentazione di quel braccio di esistenza sarà manchevole della vibrazione superiore di purezza infinita e teorica. Ecco allora un altro concetto di dimensione e di manchevolezza della ‘luce’, di un velo che copre eliminando una componente di fondo del segnale principale, una sorta di filtro passa-non passa. Dobbiamo rammaricarci di questo accaduto? Giammai, dal momento in cui ‘noi siamo’ sempre scintille divine. 

La consapevolezza di questo fatto ci deve condurre a maturare quell’energia di compensazione del gap esistente nel Sistema Solare. 

Da un certo ‘punto’, dal fantasma eterico di quel Pianeta scomparso, s’emana un influsso negativo, nel senso di disarmonico ed imperfetto, manchevole dell’armonia superiore. Che cosa è successo? Le tavolette Sumere, tradotte da Sitchin, narrano di scontri Celesti e di distruzione di un Pianeta dalle cui ceneri nacque l’attuale Terra e la Luna:

'Quando in alto il cielo ed in basso la terra non avevano ancora ricevuto il loro nome, niente esisteva se non Apsu e Tiamat: essi contenevano tutto, e le loro acque si univano nel corpo di Mummu’. 
Enûma Eliš - Incipit del poema.
Da Wikipedia

Cosa è contenuto, tra l’altro, in questo antico poema, di ‘rilevante’? Vediamolo:

… Tiāmat, irata per il destino del suo sposo, mosse guerra agli altri dei alleandosi con il mostro Kingu e con altre divinità; soltanto Marduk, figlio di Ea/Enki, osò affrontarla, chiedendo in cambio di diventare re di tutti gli dei, e la uccise con una freccia. Poi ne tagliò in due il corpo: una parte diede origine al cielo e l'altra alla terra. Con il sangue di Kingu formò gli uomini perché servissero gli dei.
Da Wikipedia

Possiamo notare la nascita del Karma, legato alla violenza, all’ambizione, alla separazione, che a cascata si riverserà sull’umanità posteriore. Di frattale in frattale: che cosa è il ‘peccato originale’? Che cosa rappresenta? E che che cosa rappresenta il ‘debito’ che, ad esempio, ogni cittadino italiano riceve non appena viene al Mondo? 

Dei riflessi di un qualcosa che è accaduto nelle pieghe del tempo. 

Mi sembra inutile scrivere ogni giorno che ‘tutto è opportuno’, però lo faccio ugualmente al fine di non abbassare la vibrazione di/in coloro che leggono. Nulla è per caso. Il piano divino ci 'assiste' anche se il finale, relativo all’umanità, lo si deve ancora scrivere. Cosa faremo tutti insieme, cosa decideremo? 

Io sono molto positivo, e voi? Tutto ciò che abbiamo potuto generare, ci corrisponde ma solo fino ad un certo punto, perché nel reame del tempo ogni forma associativa tende a camminare con le proprie ‘gambe’, sfruttando l’energia dei creatori e dei membri.  

Vadim Zeland lo mette molto bene in evidenza nella sua trilogia del ‘Transurfing’, quando affronta il meccanismo oscuro dei ‘pendoli’.

Le entità parassite che ‘ci hanno’, vivono di questo: alimentarsi a nostro scapito ed inducendoci a generare un ecosistema adatto alla generazione di energia negativa da parte del genere umano in sofferenza e separazione. I ‘pendoli’ li riflettono, riflettono la loro ‘sete’ energetica, così come li riflette il mito del Vampiro o, nei reami della Natura, quelle forme viventi di succhiasangue. Anche in ambito energetico, l’umanità è stata spinta a sviluppare e scegliere forme d’energia a termine, che rispecchiano la paura delle entità che controllano le dinamiche del Mondo tridmensionale. 

La scarsità è imperante. L’abbondanza è divenuta una utopia e il retaggio di una classe dominante e sfruttante il resto dei loro simili. Capite che c’è qualcosa che non va? 

C’è un segnale distorcente che ha permesso a queste creature di agganciarci nel viaggio esplorativo di noi stessi riflessi nel/dal tutto. 

La sinfonia delle Sfere Celesti è venuta meno. L’onda emittente è stata traslata rispetto alla sua vera portanza.

Tutto ciò che s’alimenta del suo raggio traente, della sua guida morfologica, che cresce sotto alla sua ombra, che staziona nel suo cono d’azione, risente di questa imperfezione o alterazione dimensionale delle armoniche, sfasate rispetto all’onda primaria del Creatore. È come vivere sotto ad un ombrello che… protegge o separa?

Le persone sono indistruttibili, ma le organizzazioni no.
Nel lavoro che faccio con le persone e con le organizzazioni, non smetterò mai di sorprendermi della capacità che manifestano le persone di essere resistenti, forti e resilienti.

Anche gli eventi più traumatici, le situazioni più problematiche, le sfide più difficili... raramente danneggiano davvero un individuo.
Certo, possono ferirlo... possono farlo star male, ma difficilmente causano un danno permanente.

Le persone possono sopravvivere ai più devastanti disastri naturali e mantenere un equilibrio mentale quasi inalterato. E riprendersi presto. Ma le relazioni possono essere distrutte da una sola, singola parola... da un’unica azione, o da un’unica non azione

E questo, per me, ha delle implicazioni importanti sulle/e nelle organizzazione di persone, e negli ambienti di lavoro... Di solito è condivisa tra le persone l'idea di percepire i propri simili come 'fragili', e questo porta a considerare persone che hanno avuto un'esperienza traumatica come se fossero una specie di 'oggetti danneggiati', che non funzionano più bene.

E semplicemente... non è così. Non è che magari non soffrano, ma spesso non 'funzionano' molto peggio di come funzionavano prima. Le persone sono molto più forti delle organizzazioni.
Ed il motivo per cui non riconosciamo la vulnerabilità e la fragilità intrinseca delle organizzazioni è che difficilmente ci rendiamo conto che le relazioni che costituiscono una organizzazione sono reali. Sono quasi... solide, cose esistenti e con una propria identità.

Anche persone esperte di dinamiche dei gruppi, o lavorativa, spesso tendono a considerare una organizzazione più come una unione di persone che altro. Ma le relazioni, i collegamenti che costituiscono l'organizzazione sono assolutamente reali ed hanno una vita propria.
 
E determinano in grande misura quello che sarà il comportamento ed il carattere della struttura ... e il comportamento delle persone che fanno l'organizzazione.
Da
www.somaticamente.com 
 
Simone Pacchiele identifica molto bene questa dinamica. È come nel nuovo episodio dei ‘Pirati dei Caraibi’, in cui Capitan Barbanera ha il pieno controllo della propria nave, assi e corde comprese

Ogni singolo anfratto della nave è assolutamente vivo e dotato di sensienza. 

Barbanera ne detiene il controllo grazie ad un oggetto, la sua spada, tramite il quale ha la meglio sull’agglomerato del vascello. Tutto il resto del personale di bordo  è invece soggetto alla potenziale azione dell’energia della nave ed, in un certo senso, anche Barbanera stesso, il quale non esce mai dal proprio alloggio e non si fa mai vedere da nessuno

La nave è una struttura magica che necessita di energia e quindi si prende le vite dei membri dell’equipaggio e tutto ciò che la condotta dell’equipaggio porta ad essa in termini di bottino e di vittime. La nave rappresenta un ‘pendolo’, un incantesimo ed un frattale di ogni altra forma aggregativa umana. Le vele, pur piene di strappi e lacerazioni, fanno viaggiare a grande velocità perché non necessitano della forza del vento ma trae la forza dall’energia delle persone che le alimentano inconsciamente.

Allo stesso modo le persone alimentano questo paradigma, barattando la propria Vita per del denaro che serve per avere l’impressione di vivere, per rimanere attaccati per più tempo possibile a questo scenario che rappresenta l’isola sperduta nell’oceano del film sopracitato. 

Un’isola che nel tempo diventa ‘tutto quello che sembra esistere’: una abitudine... 

Si può vivere senza comprare?
Basta con gli acquisti d'impulso e quelli di cui ci si pente appena si superano le casse. Grazie anche ai social network si sta diffondendo un nuovo approccio all'acquisto, ecosostenibile e solidale, che trova nella Rete, o meglio nelle reti di amici, il fondamento stesso della sua esistenza

E gli scambi, in varie forme e modi, stanno vivendo una nuova epoca dell'oro.
 
Ma non è solo un modo di risparmiare, tanto più in tempo di crisi: è una vera e propria rivoluzione nei consumi. A parlarci di questa nuova filosofia dell'acquisto è stata Alessia La Villa, 35 anni, creatrice del gruppo su Facebook 'Riuscire a vivere senza soldi'

Nato meno di un anno fa da una discussione fra amici, il gruppo è diventato un punto d'incontro e un 'laboratorio' virtuale grazie al quale dimostrare che non è necessario ricorrere al portafogli per ottenere ciò che serve a essere felici. Basta smettere di pensare che i soldi sono la risposta a tutto e considerarli una seconda opzione rispetto agli scambi fra amici e conoscenti.
'Si tratta di capire quanto un oggetto ci serve — ha spiegato Alessia - e per quelli non indispensabili nell'immediato cercare all'interno della rete. Quante volte è capitato, parlando con degli amici a proposito di qualche acquisto d'urgenza, di sentirsi dire 'se me lo dicevi prima te lo potevo prestare io' oppure 'sai quanti ne ho a casa?’…
 
Gli scambi nella rete ti insegnano a non pensare solo al ricevere ma anche all'offrire'.
 
Ci sono però due problemi che possono ostacolare questa nuova filosofia dei consumi:
  1. Il primo è l'affidabilità delle persone a cui si prestano gli oggetti di elevato valore.
  2. La seconda è la vergogna che alcuni possono provare nel chiedere oggetti in prestito. 
'Molti non osano chiedere perché si sentono in difetto. Si sentono a disagio perché temono di essere giudicati persone che non vogliono spendere o che non possono permettersi determinati acquisti'. Bisogna uscire dal pensiero che chi chiede qualcosa lo fa per tirchieria. 

Il circolo di scambi — sostiene Alessia - crea legami di solidarietà che vanno ben oltre il semplice guadagno materiale. 

Non a caso per il gruppo su Facebook è stata scelta come immagine un bersaglio colorato: per fare centro bisogna liberarsi dell'idea che sono le cose, e il loro accumularsi, a dare la misura del proprio valore. 'Gli oggetti, di qualunque tipo, possono essere utilizzati anche temporaneamente e poi rimessi in circolo — conclude Alessia - in un fluire che ti permette di usare le cose senza mai esserne usato. Allora sì che potremmo dire di aver colpito il bersaglio!'.
Da Yahoo 
 
Cambiare paradigma si può. Servono le alternative. Alternative che sembrano non esistere solo perché non le abbiamo ancora ‘autorizzate’ a livello di massa. In realtà il potenziale per trasformare ogni ambito del percepito è sempre presente e passa lungo ogni nostra Vita: lungo la via del ‘Conosci Te Stesso’.

Alla ricerca di una seconda Terra.
Gli scienziati potrebbero finalmente aver trovato il primo pianeta extrasolare potenzialmente abitabile: si tratterebbe di Gliese 581d, un pianeta roccioso in orbita attorno alla nana rossa Gliese, a 20 anni luce da noi (qualcosa come 189.000 miliardi di km), nella Costellazione della Bilancia...
 
Secondo Living Planet Report, una Terra di scorta potrebbe proprio esserci utile: se andremo avanti a consumare le risorse naturali al ritmo attuale un secondo pianeta da sfruttare diventerà indispensabile attorno al 2030

Siamo quindi di fronte a una scelta: adottare uno stile di vita ed economico sostenibile o... prepararci a un lungo lungo viaggio?
Da Yahoo 
 
Una Terra di scorta? Un secondo Pianeta da sfruttare? Ma che linguaggio ci identifica? C’è davvero da provare vergogna. Costituiamo davvero una colonia virale? Siamo come gli sciami di cavallette che imperversano su raccolti? Siamo davvero così?
   
No. 

È l’ombra che ci veicola che lo è. Noi abbiamo permesso che questa azione fosse perpetrata a nome nostro ma non è assolutamente il volere dell’umanità. Chi si nasconde 'dietro' ci maneggia come plastilina o come bamboline per riti Voodoo

Italia, per vescovi ‘gente stanca di vivere in rissa’ politica.
 
Roma - Per i vescovi italiani la politica è 'inguardabile', 'ridotta a litigio perenne', 'noiosa' e la gente è 'stanca di vivere nella rissa' e si sta allontanando, mentre la stampa è troppo legata alle fazioni.
 
'La politica che ha oggi visibilità è, non raramente, inguardabile, ridotta a litigio perenne, come una recita scontata e - se si può dire - noiosa. È il dramma del vaniloquio, dentro - come siamo - alla spirale dell'invettiva che non prevede assunzioni di responsabilità', ha detto oggi il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, aprendo i lavori dell'assemblea nazionale.
 
'La gente è stanca di vivere nella rissa e si sta disamorando sempre di più. Gli appelli a concentrarsi sulla dimensione della concretezza, del fare quotidiano, della progettualità, sembrano cadere nel vuoto', ha detto ancora Bagnasco...
 
La critica del capo dei vescovi italiani riguarda anche la stampa '...che appare da una parte troppo fusa con la politica, tesa per lo più ad eccitare le rispettive tifoserie, e dall'altra troppo antagonista, e in altro modo eccitante al disfattismo, mentre dovrebbe essere fondamentalmente altro: cioè informazione non scevra da cultura, resoconto scrupoloso, vigilanza critica, non estranea ad acribia ed equilibrio'.
 
Parlando di una Italia in 'crisi oggettiva', Bagnasco ha detto che essa 'non si salva con le esibizioni di corto respiro, né con le slabbrature dei ruoli o delle funzioni, né col paternalismo variamente vestito', ma soltanto con un 'soprassalto diffuso di responsabilità' che porti al dialogo. E ha chiesto di 'preparare una generazione nuova di cittadini che abbiano la freschezza e l'entusiasmo di votarsi al bene comune, quale criterio di ogni pratica collettiva'.
Da Yahoo  

È il caso di dire ‘da che pulpito’, ma in ogni caso ben venga questo monito, in un Mondo che non vede più se stesso ma solo gli altri, confondendo in questo se stesso con gli altri. Il riflesso che giunge per ognuno di noi è, a livello globale, molto chiaro:

stiamo distruggendo 'casa' senza alcun senso evidente.

Perché senza nessun senso evidente? Perché ognuno di noi preso in separata sede è un essere diverso da quello che diventa quando è inserito nel contesto globale, nell'Antisistema che ci veicola come un Mago fa tramite la Magia. E che cosa è la Magia? Qualcosa che esiste solo nelle favole o nei film? No, davvero. Che cosa è, per esempio, l’elettricità? 

Ci siamo abituati ai suoi effetti magici. E solo perché ci siamo abituati non significa che essa non sia Magia. Allora che cosa è la Magia? È un’azione che viene chiamata così per ignoranza dei modelli che la sostengono, ignoranza che veicola le persone: tutti noi o gran parte di noi.

La conoscenza intuitiva e la consapevolezza sono molto meglio di un manuale d’istruzioni, di un libro di testo, di un filtro passa-non passa. È tutto demandato ad ognuno di noi, a prescindere dal ruolo che abbiamo in questa versione della Vita; vittime o carnefici, non cambia la sostanza della rappresentazione globale inscenata…

I ‘pendoli’ continueranno ad oscillare sfruttando la nostra energia, sino al giorno in cui decideremo di ignorarli. A quel punto si fermeranno come degli antidiluviani dinosauri sorpassati dalle spire del tempo e finiranno in un Museo del ricordo, nell’Akasha, nella memoria animica globale e costituiranno la forma archetipica di un esame superato, di un successo memorabile, di un senso nel non senso. 

Proust avrebbe molto da dire a tal proposito:

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che è offerto al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso.  ‘Il tempo ritrovato’ di Marcel Proust.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com

lunedì 23 maggio 2011

Entusiasmo, da 'En-Theos': abitato da Dio. Frattali del Creatore.







Sentivo ieri sera, su Radio Deejay, Fabio Volo che svolazzava di 'fiore in fiore', alternando battutacce a profonda saggezza ed, in questo, seminando perle per campi fertili. Ebbene, sono rimasto colpito dall’etimologia del termine ‘entusiasta’: dal greco En-Theos, abitato da Dio, ossia ‘agire con la forza di Dio’, alla sua maniera... per dirla in un gergo più moderno

I grandi Avatar, oggigiorno si potrebbero definire come dei ‘gran fighi’. 

Penso che piacerebbero molto alla gioventù attuale. Insomma, Gesù che va al Tempio e combina un gran casino tra bancarelle e mercanti, mi sembra molto in risonanza con lo Spirito ribelle della gioventù. Gioventù che necessiterebbe proprio di una guida al di fuori di ogni sospetto. A mio modo di vedere, la classe adolescente e anche più grandicella è molto sensibile a concetti di giustizia e di rispetto, solo che lo dimostra alla propria maniera: agitando mani e braccia un po’ a caso

Se spostiamo la nostra consapevolezza al di sotto del ‘pelo d’acqua dimensionale’, vivremo la separazione dell’energia in ‘bene e male’, se rimaniamo al di sopra vivremo una sol cosa. Questi due aspetti della manifestazione energetica descrivono due verità che sussitono allo stesso tempo. È la nostra attenzione che seleziona una delle due frequenze che costituiscono le diverse facce dello stesso ‘disco’. Questo fenomeno lo possiamo osservare e addirittura provare, ad esempio, quando ci sentiamo in un modo in un ambiente ed all’opposto, solo spostandoci di scenario. 

Se ci troviamo al lavoro ci sentiremo in un certo stato d’animo, a scuola in un altro, a casa ancora in uno diverso, tra amici o tra estranei saremo diversi, con la ragazza o col prete ancora diversi. Cosa significa? Che ci muoviamo lungo una scala vibrazionale che è in grado di mutarci l’animo. Noi siamo tutte quelle manifestazioni dell’essere, e lo siamo allo stesso tempo però selezionando di volta in volta la ‘parte’ più adatta secondo quello che è programmato in noi. Se 'saliamo' per un grattacielo, con l’ascensore, avremo la possibilità di visitare tutti i piani ma, in questa dimensione, un piano alla volta. A meno che non raccogliamo i segnali visivi di ogni piano in un’unica stanza e ci limitiamo a rimanere fermi in quell’unico luogo dove fluiscono le informazioni. 

 Le due modalità descrivono, tuttavia, forme di esperienza diverse e coinvolgimenti diretti diametralmente opposti. Una forma è di esperienza nella densità, l’altra è un’esperienza nel controllo. Entrambe sono comunque illusorie. Lo capiamo da soli che descriviamo ancora e comunque un tipo di esperienza tridimensionale, cioè volta alla tridimensionalità. 

 Il meccanismo dell’osservare una ‘situazione’ significa che l’energia è diretta verso quello a cui si anela: fare esperienza densa

Ecco che l’osservatore silente che è in noi, che siamo noi, sia esso stesso l’Anima o una sua parte ‘distribuita’ che veicola l’esperienza incarnata, volge la propria attenzione verso la scena o l’oggetto a cui è certamente interessato. Mi sembra logico. Per cui che ci facciamo in questa versione tridimensionale della Terra? È chiaro che abbiamo un ‘senso’, un ‘perché’, una ‘missione’.  
 
L’atto dell’osservare una ‘cosa’ denota l’interesse per quella ‘cosa’.

Cosa fanno i satelliti spia, mandati dai militari, in orbita attorno alla Terra? Osservano. Che cosa osservano? Di volta in volta ciò che più interessa. I satelliti sono artificiali e controllati ancora dagli stessi umani. Questo meccanismo frattale identifica un livello dell’interferenza molto vicino a noi stessi, un dispositivo fisico di controllo, ma allo stesso tempo, identifica e replica l’osservazione superiore della nostra stessa Anima.

Tutto quello che facciamo e siamo, descrive azioni ‘ad immagine e somiglianza’. In quanto legge è valida per tutti e tutto. Comprendendo il piccolo, possiamo comprendere il grande. Comprendendo noi stessi avremo compreso l’Universo. Per questo motivo trovo che la via del ‘Conosci Te Stesso ‘sia quella più risonante con la missione intrapresa: evolvere in un ‘qualcosa’ evidentemente diverso da quello che siamo adesso

In Natura esiste la farfalla che simboleggia molto bene, attraverso le proprie fasi, questa inarrestabile direzione evoluzionale. Quando Steiner riferisce di periodi di vuoto o stasi, tra un ciclo esprienziale e l’altro, penso che si riferisca proprio a ‘periodi’ di consolidamento della crescita

In ‘soldoni’, però, cosa significa? 

Che vivremo una ‘fermata’ obbligatoria? Per permettere ai semi eterici, generati dall’intero genere umano, di tornare ad attecchire, si dovrà passare da una sorta di ‘reset’? A quanto pare è sempre successo, infatti siamo qua a ricordare la storia che al massimo indietreggia di circa diecimila anni e che non va oltre all’ultima era glaciale. Però i resti umani trovati sono stati catalogati come risalenti a milioni di anni fa. Che significa? Che la ‘lavagna’ naturale della Vita ha avuto il tempo per cancellare quasi per intero ciò che è stato in altre ere.  

I cicli umani quanti sono stati? Le leggende di antichi contenenti sono solo leggende? I nostri avi ci hanno tramandato sciocchezze? Essi erano così ‘ingenui’ come questa 'versione delle cose' ci racconta? O piuttosto, questa versione delle cose deve comportarsi così ai fini della continuità con quello che hanno fatto gli Antichi? 

Nulla è per caso.

Dagli antichi Veda indiani, che taluni studiosi fanno risalire al 5000 a.C., fino ai Rotoli del Mar Morto di duemila anni fa, possiamo rintracciare un tema generale che sembra indicare che in realtà il mondo fa da specchio a ciò che accade in un regno superiore o in una realtà più profonda. Ad esempio, nel commentare le nuove traduzioni di alcuni frammenti dei Rotoli del Mar Morto oggi conosciuti come The Songs of the Sabbath Sacrifice ( I canti del sacrificio del Sabba), i traduttori ne riassumono così il contenuto:

Ciò che accade sulla Terra non è che un pallido riflesso di una realtà più vasta e fondamentale’. 

Le implicazioni condivise dalla teoria quantistica e dai testi antichi indicano che nei regni invisibili noi creiamo il progetto dei rapporti umani, delle carriere, dei successi e fallimenti che si manifestano nel mondo visibile. In tale prospettiva, la Matrix Divina funziona come un grande schermo cosmico, che ci permette di vedere l’energia non fisica di emozioni e credenze umane (rabbia, odio e furore, ma anche Amore, compassionee comprensione) proiettate nella dimensione fisica della Vita. 

Proprio come lo schermo di un cinematografo riflette senza giudizio l’immagine di qualunque cosa o di chiunque sia stato filmato, così anche la Matrix sembra offrire una piattaforma priva di pregiudizi alle esperienze interiori e alle credenze umane che si manifestano nel mondo… In altre parole, somigliamo ad artisti che esprimono la profondità di passioni, paure, sogni, e desideri attraverso l’essenza vivente di una misteriosa tela quantistica.
Da ‘La Matrix Divina’ di Gregg Braden

Per questo motivo sia i Wingmakers che il movimento del Planet Art Network di Josè Arguelles, hanno questa estrema sensibilità per la modalità artistica propria del genere umano. Attraverso il modello sensibile artistico umano, come se fosse un vero e proprio programma nativo inserito nei nostri processi, è possibile raggiungere quella vibrazione dell’essere in grado di entrare in risonanza con quelle zone ‘creative’ dell’Universo preposte al trasferimento di nozioni e conoscenza depositate in altri tempi o addirittura fuori dal tempo

Come se fossero dei testimoni di quello che siamo stati e che siamo sempre stati e che torneremo ad essere.

Perché è stato creata l’umanità? Per esplorare le profondità degli oceani o gli spazi siderali non serve forse una certa attrezzatura? 

Ecco, in ambito tridimensionale serve un corpo fisico. Per far sì che la simulazione di Vita possa essere il più possibile ‘vera’, occorreva un corpo denso impregnato delle leggi terrestri. Da quel livello della vibrazione, più bassa, si poteva esperimentare il grado separativo dell’energia. 

I ricordi di quella ‘immersione’ sono palesati dall’antico sapere tramandato per i posteri, per le generazioni successive, che sarebbero state sempre più immemori e lontane dal punto decisionale dell’inizio dell’avventura. Osserviamo come un principio divino localizzato abbia, di sua iniziativa, deciso di ‘spogliarsi di tutto’, accettando di lasciarsi andare per le voragini dimensionali, ricco della propria ed esclusiva intenzione di esplorare se stesso, rispecchiato dalla struttura indefinita ed inesplorata del proprio ‘Padre’; un organismo infinito dal quale ogni ‘cosa’ è emersa

Un insieme di scenari inesplorati che corrispondono al frattale della mancata conoscenza di se stesso, marchiata a ‘fuoco’ nel destino di ogni sua manifestazione creativa: una grande sete di conoscersi a fondo che evidenzia una grande necessità di evolvere e di trasmutare quella sensazione di incompletezza nell’assoluto

Perché gli antichi ci sembrano più saggi e più lungimiranti rispetto a noi? In che senso si può parlare di evoluzione se abbiamo questa marcata sensazione? È come se in realtà non ci fosse stata evoluzione, in quanto gli antichi non ci sono più e la loro conoscenza è andata perduta per sempre. Il loro riflesso vive in bagliori che sono giunti sino a noi ma che identificano il comportamento di esseri, invece, descritti dall’Antisistema come dei perfetti ingenui e vagamente allocchi

Beh, ci hanno raccontano un sacco di inesattezze alle latitudini del sapere attuale ufficiale. È tutto deformato e volutamente contorto. Ci racconta molto bene Steiner come quella ‘immersione’ sia stata sempre sensata e pienamente in vigore. Gli antichi ci appaiono contradditori proprio in virtù delle leggi che regolano questo piano dimensionale. Una sorta di tristezza o saudade per quello che non c’è più

Un mistero difficilmente perscrutabile rimanendo impelagati nelle anse emozionali delle 3d. Coloro che studiamo a scuola e che hanno compiuto grandi gesti, in epoche trascorse, avevano ancora un livello del ‘ricordo di sé, che gli permetteva di essere quello 'che sono stati', ossia dei grandi rappresentanti del genere umano divino. Ma costoro dovevano cedere il passo ad altri tipi di uomini, i quali dovevano abbassare la vibrazione collettiva al fine di raggiungere gli obiettivi situati nelle profondità degli abissi della densità energetica. 

La loro chiaroveggenza lentamente sparì di pari passo all’evoluzione intelligente dell’Io, ossia il nuovo ‘corpo’ eterico in grado di maturare la comparsa del proprio senso all’interno di un insieme di corpi scaturenti in una sorta di robot biogenetico, in grado di vivere in questo scenario tridimensionale.

La pressochè scomparsa della chiaroveggenza ha permesso la co-creazione del perno frattale dell’auto determinazione, in quanto entità singole e diverse le une dalle altre, ossia dotate di una propria personalità ed, allo tempo, unite dal medesimo disegno, missione, senso superiore…

Perché è stato creato l’euro?
Davanti al rischio di default del debito greco c'è chi ha avanzato una proposta alquanto azzardata: la Grecia esca dall'area euro. Per molti economisti, si tratterebbe di una scelta suicida per la stabilità dell'Unione europea e non dovrebbe essere presa neanche in considerazione. Tra i contrari alla possibilità che un Paese dell'Eurozona rinunci alla moneta unica c'è l'economista americano Nathan Lewis.  

Secondo il suo parere, in Europa si è arrivati a formulare un'ipotesi del genere perchè molti, leader politici compresi, non ricordano bene il fine per cui è stato creato l'euro.
 
Eliminare totalmente i tassi di cambio in modo che niente potesse generare squilibri: ecco qual era lo scopo originario dell'euro

Peccato, osserva l'economista, che un sistema così semplice e potenzialmente geniale sia stato gestito male e reso più complicato da chi lo ha amministrato.
 
In Europa c'è il timore che il valore dell'euro possa avere un crollo verticale in caso di fallimento di uno Stato. Una paura comprensibile, riflette Lewis, ma soltanto perché 'sembra che nessuno abbia detto ai responsabili dell'euro come gestire la moneta che hanno creato'.
 
Per l'opinionista di Forbes, infatti, esiste una soluzione molto semplice per mantenere forte il valore dell'euro in caso di svalutazioni: ridurre la quantità di euro in circolazione. Usando la terminologia della finanza, la Banca centrale europea potrebbe 'rastrellare' euro vendendo titoli di debito e 'distruggerli': è una legge economica che vale da sempre. A questo punto, una volta che la Bce è riuscita a tenere alto il valore dell'euro riducendo la quantità del circolante, l'eventuale default di uno Stato non inciderebbe minimamente sulla forza della moneta

'Che falliscano pure! Il sistema capitalistico funziona così', afferma Lewis. Che aggiunge: 'L'euro è nato per essere una moneta comune con la quale le persone fanno affari. E gli affari, talvolta, implicano il fallimento. E' semplice'.
 
L'analisi di Nathan Lewis prosegue con una riflessione: l'euro, pur facilitando gli scambi commerciali tra i Paesi europei, non può garantire da solo la propria stabilità. Il suo valore, infatti, può salire o scendere a seconda dell'andamento dei mercati. Il suo consiglio per rendere più stabile la moneta unica è quello di agganciarla all'oro, come si è sempre fatto con le valute europee prima dell'introduzione di altri sistemi come lo Sme e lo stesso euro. Se si facesse questa scelta, la Bce potrebbe adottare una tecnica semplicissima: se il valore dell'euro è troppo basso rispetto a quello di parità con l'oro, dovrebbe ridurre l'offerta di moneta; viceversa, se è troppo alto, dovrebbe aumentarla.
 
'Una moneta unica dovrebbe essere la cosa più semplice del mondo', conclude l'economista. 'L'euro non ha problemi in sé, salvo l'incompetenza delle persone che lo gestiscono. Quando impareranno a fare il loro lavoro correttamente, la situazione di Grecia, Portogallo e altri Paesi in difficoltà diventerà irrilevante'.
Da Yahoo 
  
L’Euro è stato creato per rendere più stabile ciò che non lo era. Il suo ‘uso’ deve essere gestito, tuttavia. Ecco un frattale del come si possa dimenticare o disperdere la conoscenza nativa. Inserito in un reame ciclico è difficile, però, che si possa stabilizzare in maniera definitiva un processo globale come questo. I cicli da cosa dipendono? Dal ‘tutto’. 

Anche un Pianeta lontano può influire sulle dinamiche accadenti sulla Terra. E allora? 

Che senso ha il cercare di stabilizzare un qualcosa che dipende per sua Natura da ‘ogni cosa’? Secondo me, il senso non esiste se non lo inseriamo in un ambito frattale della crescita evolutiva innata e caratterizzante ogni singola individualità. Individualità che sono pressate e confuse insieme al concetto di Nazione. Il fallimento di una intera Nazione non deve abbattere l'Euro, ossia gli interessi legati alla stabilità di una certa area. Ma, mi chiedo, e le persone? Non le si è perse di vista? In questo presunto abbandono è insito il concetto di 'Conosci Te Stesso', tirato alla sua massima estensione: quella del presunto dramma.

Il senso  della stabilizzazione, osservata nel concepimento ed introduzione  della ‘moneta unica’, è inerente ad un riflesso di quello che sta succedendo dentro di noi: una stabilizzazione del nostro sé, sulla via dell’auto conoscenza univoca ma inserita in un contesto d’insieme

Il Pianeta è grande, però noi siamo in tanti, per cui è gioco forza osservare che siamo chiamati ad interagire e collaborare, condividere e crescere insieme superando ogni illusione legata alla percezione di ogni differenza. Osservando da questo livello non ha più senso provare odio, rabbia, stizza, per ogni altra persona differente da noi, perché in realtà siamo tutti uguali e tutti riconducibili alla stessa ‘fonte’, pur essendo allo stesso tempo ‘univoci’ in linea con il concetto stesso di abbondanza legato al tema della biodiversità

Gli Human Bit umani riferiscono direttamente a se stessi ed al Creatore, ma si riflettono in chiunque gli stia 'vicino'...

S&P taglia outlook Italia. Tremonti: 'Terremo fede a impegni'.
Roma - L'agenzia Standard & Poor's ha tagliato l'outlook dell'Italia da stabile a negativo, confermando il rating A+ al debito a lungo termine. È quanto si legge in una nota, in cui si sottolinea che 'le attuali prospettive di crescita sono deboli e l'impegno politico per riforme che aumentino la produttività sembra incerto'...
 
'Per quanto riguarda l'economia, il Governo ha avviato ed intensificherà il ciclo di interventi riformatori; per quanto riguarda il bilancio pubblico, sono in avanzata fase di preparazione i provvedimenti mirati al rispetto dell'obiettivo di pareggio di bilancio per il 2014. Questi avranno entro luglio l'approvazione da parte del Parlamento'. È quanto si legge in una nota del Tesoro, a commento della decisione di Standard & Poor's di rivedere in negativo l'outlook dell'Italia.
Da Yahoo 
  
La condizione italica è il riflesso della condizione di ogni ‘italico’. Il giudizio espresso dalle Istituzioni internazionali non fa altro che rimarcare questo ‘peso’ oramai innato nel popolo italico. Il duplice significato di questo ‘giudizio’ è molto più profondo di quello che si possa immaginare

Innanzitutto è un giudizio e in quanto tale opportuno solo per la sua parte ‘sottile’ dell’avvertimento, mentre per il resto esprime solo una intenzione di un potere Antisistemico di confondere le idee. Infatti le Istituzioni che ‘dettano legge’ in un reame globalizzato senza guardare a 'casa propria', lasciano il tempo che trovano, pur nell’ampio bacino della verità opportuna, ossia nel riflesso che ogni singolo Paese ha provveduto ad attirare verso se stesso ed al proprio operato

Tuttavia, ormai, il 'problema' non è più del singolo Paese ma diventa il problema di comunità sempre pù grandi, che necessitano di aumentare la consapevolezza che ‘insieme siamo Uno’. Allo stesso tempo, quel problema è relativo ad ogni singolo cittadino di quella Nazione, nessuno escluso.  

Questo ‘gioco’ di luci ed ombre è sfuggevole, in quanto si potrebbe pensare che sia solo derivante da una differenza di ceto sociale e/o di mancanza di denaro o di lavoro, mentre in realtà le vere dinamiche che lo sorreggono si alimentano delle mancanze di ogni singolarità. Mancanze che possono essere ricondotte alla loro stabilizzazione solo quando l’individuo inizia a compredere che la separazione dagli altri è l’immagine della separazione da se stesso e che non esiste un concetto di ingiustizia che sorregge le differenze percepibili a livello sensoriale. 

Il denaro va e viene, alla stessa stregua dei cicli che avvicinano o allontanano dal sé. Vivere sulla Terra 3d è vivere le  alchimie delle proprie ‘estensioni’.

Cosa s’intende per Convergenza Armonica? La decisione della famiglia animica umana di cambiare il proprio ‘destino’, passando da un concetto di ‘fine del Mondo’, che i veggenti avevano da sempre veduto e descritto, ad un concetto di ‘continuità’ dell’esperienza. È come essersi auto promossi o avere raggiunto un livello vibrazionale complessivo tale da ‘meritarsi’ un certo 'extra time'. Era il 1987. Poi venne la Concordanza Armonica:

E così arriva il giorno da voi inizialmente stabilito per controllare la vibrazione e per vedere se fosse possibile mantenere questo potere di creatori in forma umana. Arrivò la Convergenza Armonica e, anche se nessuno se l'aspettava, nessuno pensava che quelli del raggio dorato potessero effettivamente vincere il Gioco. Fu controllato e fu sorprendentemente annunciato, attraverso Tutto Ciò Che E', che la frequenza vibrazionale umana aveva raggiunto un livello che poteva mantenere il potere

Ah, ma non è finito qui, perché adesso ebbe inizio un'intera serie di eventi per vedere come ve la sareste cavata con la vostra acquisizione di potere. Si trattava di vedere se fosse possibile per voi prendere questo potere e responsabilità ed utilizzarli nelle vostre vite quotidiane. Sì, una cosa è leggerne, una cosa è parlarne, una cosa è tenere questi concetti più elevati nel vostro cervello, ma la magia sta nel loro effettivo utilizzo. E voi l'avete fatto. Voi avete iniziato il processo. 

Avete incominciato ad elevare la vibrazione collettiva dell'umanità e l'intero stato vibrazionale di Tutto Ciò Che E'. 

Come risultato, una serie completamente nuova di eventi è stata messa in moto. Vi diciamo qualcosa: voi non avete scritto il copione di dove vi trovate oggi. Non c'è alcun grande piano in atto, amati. Sì, vi possiamo dire in quale direzione state andando, perché abbiamo un'ottima visione da questa prospettiva. Ma quello che non possiamo dire è il vostro futuro, perché dovete ancora scriverlo. E per quanto vi piacerebbe pensare che esista un piano divino e una coscienza collettiva divina che vi condurrà in questo piano, non è così.
 
Il piano siete voi.
 
Quello che voi non vedete è la vostra magnificenza. Ma siamo qui apposta per lavorare con voi su questo. Noi siamo quelli che hanno scelto il compito di essere gli Angeli del pianeta del libero arbitrio, perché siamo quelli che hanno avuto il permesso di dispiegare le proprie ali per riflettere la magnificenza degli umani. E' stato un grande compito davvero. 

Non facile nell'aiutarvi a ricordare chi siete, ma stiamo facendo progressi. Ed ora vi stiamo allenando a fare la stessa cosa. Questo è il vero aiuto ad entrare nel proprio potere. Quando potete aiutare l'un l'altro più di quanto possiate aiutare voi stessi, quando fate spazio agli altri intorno a voi, affinché possano entrare nel proprio potere, ecco che inizia la magia. State entrando nella 'Era dell'E' (empowerment = acquisizione del proprio potere). È incominciato.
 
Grazie alla misurazione della frequenza di vibrazione nella Convergenza Armonica, voi avete messo in moto una serie completamente nuova di posti di controllo. Uno di questi inizia oggi (8 novembre 2003). Quello che voi chiamate Concordanza Armonica, è una serie di allineamenti di stati vibrazionali che si estendono per tutto il cosmo. Uno dei luoghi, di cui diciamo che voi conoscete poco, è il Sole Centrale

E anche se il Custode ha detto in passato che non si tratta di un luogo fisico, vogliamo correggerlo, poiché lo è. È il primo luogo fisico che sperimentate quando venite dall'altra parte del velo come creature di forma infinita

La prima sosta di un'anima che sta diventando finita, è il Sole Centrale. Da quel punto in poi, vi diffondete in raggi di vibrazione. Ecco perché vi chiamiamo quelli del raggio dorato. Voi siete in risonanza con la gamma tra il giallo-ambra e oro.
La Concordanza Armonica - Il Secondo Passo - La Prima Misurazione Vibrazionale -  www.lightworker.com
  
Ricordate in K-pax in che modo si muoveva il protagonista? Utilizzando i raggi di luce.

I K-paxiani (gli abitanti del pianeta K-PAX) vengono descritti da Prot come degli esseri straordinari, essi infatti vivono in un pianeta senza leggi, in quanto tutti sono in grado di seguire la strada del bene senza condizionamenti legali. Lo stesso Prot dice infatti che 'chiunque nell'universo è in grado di distinguere il bene dal male' e che su queste cose anche da noi Buddha e Cristo avevano avuto delle idee diverse da quelle dei comuni uomini, ma non erano stati molto ascoltati.
Da Wikipedia 
 
Il Sole è molto di più di quelli che vediamo e che ci raccontano. È il principio della luce che dovemmo osservare e non tanto la massa ad effetto del Sole. Powell nel suo ‘Il doppio eterico’, ad esempio, ci descrive molto bene i principi di assorbimento del Prana proveniente da Sole, ad opera dei Chakra, nonché il suo scompattamento nei colori principali e loro relativa distribuzione a tutti gli altri centri sottili del nostro corpo. 
 
L’Antisistema ci passa il concetto che il Sole è ‘malato’, infatti ci proteggiamo da lui con occhialoni scuri e creme abbronzanti ed, in questa maniera, ci difendiamo dalla nostra fonte di Vita. Ha senso? La forma pensiero che autorizziamo a fissarsi nella densità del nostro Mondo è sempre di ristrettezza, di timore, di paura, di non fidarsi, di sopravvivenza. Un vero e proprio paradosso…

Scoperta Russa sul DNA.
Le parole e le frequenze possono influenzare e riprogrammare il DNA.

Il DNA umano è un Internet biologico, superiore, sotto molti aspetti, a quello artificiale. La più recente ricerca scientifica russa spiega, direttamente o indirettamente, fenomeni quali la chiaroveggenza, l'intuizione, gli atti spontanei ed a distanza di cura, l'auto-guarigione, le tecniche di affermazione, la luce o aure insolite intorno alle persone (concretamente, dei maestri spirituali), l'influenza della mente sui modelli climatici e molto ancora. 

Inoltre, ci sono segni di un tipo di medicina completamente nuova nella quale il DNA può essere influenzato e riprogrammato dalle parole e dalle frequenza senza sezionare e rimpiazzare geni individuali.
 
Solo il 10% del nostro DNA viene utilizzato per costruire le proteine. Questo subcomplesso di DNA è quello che interessa i ricercatori occidentali che lo stanno esaminando e catalogando. L'altro 90% è considerato 'DNA rottame'. Tuttavia, i ricercatori russi, convinti che la natura non è stupida, hanno riunito linguisti e genetisti per intraprendere un'esplorazione di quel 90% di 'DNA rottame'. 

I loro risultati, scoperte e conclusioni sono semplicemente rivoluzionarie! Secondo loro, il nostro DNA non solo è il responsabile della costruzione del nostro corpo, ma serve anche da magazzino di informazioni e per la comunicazione.

I linguisti russi hanno scoperto che il codice genetico, specialmente nell'apparentemente inutile 90%, segue le stesse regole di tutte le nostre lingue umane. Per questo motivo, hanno confrontato le regole della sintassi (il modo in cui si mettono insieme le parole per formare frasi e proposizioni), la semantica (lo studio del significato delle parole) e le regole grammaticali di base

Hanno scoperto che gli alcalini del nostro DNA seguono una grammatica regolare e hanno regole fisse come avviene nelle nostre lingue. Così le lingue umane non sono apparse per coincidenza, ma sono un riflesso del nostro DNA inerente.
 
Anche il biofisico e biologo molecolare russo Pjotr Garjajev e i suoi colleghi hanno esplorato il comportamento vibratorio del DNA. La linea finale è stata: 'I cromosomi vivi funzionano come computer 'solitonici/olografici' usando la radiazione laser del DNA endogeno'. Questo significa che hanno fatto in modo di modulare certi modelli di frequenza con un raggio laser e con questo hanno influenzato la frequenza del DNA e, in questo modo, l'informazione genetica stessa. Siccome la struttura base delle coppie alcaline del DNA e del linguaggio (come si è già spiegato) sono la stessa struttura, non si rende necessaria nessuna decodificazione del DNA.

Uno, semplicemente, può usare parole e orazioni del linguaggio umano! Questo è stato anche provato sperimentalmente...
L'articolo intero (in inglese) si può trovare sulla pagina www.fosar-bludorf.com (Kontext - Forum for Border Science). 

Ringrazio l’amico Mauro per questa preziosa segnalazione, che mette in evidenza ancora una volta la legge dei frattali:

Così le lingue umane non sono apparse per coincidenza, ma sono un riflesso del nostro DNA inerente.
 
E una ampia verità, da sempre ricondotta a noi attraverso le tradizionali forme di conoscenza orientali:

Usare parole e orazioni del linguaggio umano’ al fine di riprogrammare il proprio DNA.

Tutto è energia. Tutto è vibrazione. Ogni ‘cosa’ ha la propria componente vibrazionale. Se noi entriamo in risonanza con quella componente vibrazionale ‘originale’, otteniamo di guarire un nostro ‘problema’. Che cosa sono i Mantra se non l’espressione di una conoscenza che deriva proprio da questa verità?

Per questo motivo la tecnologia è uno dei mezzi a nostra disposizione, per raggiungere un tal livello fenomenologico, e certamente non il più comodo. L’introduzione della tecnologia Antisistemica, ossia quella svelata dal potere elettrico in maggioranza, ha determinato la scelta di un certo tipo di controllo, di condurre il resto del Pianeta a ruota

Si è scelto di estrarre la componente elettrica ‘finita’ in luogo di quella magnetica ‘infinita’. 

Ma nulla è per caso. Evidentemente avevamo la testa dura e serviva una 'cura da cavallo'.

Davide Nebuloni / SacroProfanoSacro 2011
prospettivavita@gmail.com