mercoledì 3 ottobre 2012

L'aria che respiriamo.




Questa mattina ho agganciato, in qualche modo, l’immagine della figura di Noam Chomsky. La sua ‘immagine’, rappresentata dentro di me, ha la caratteristica della 'lucidità di pensiero'. 

Ossia, questa è la struttura archetipica dell’individuo Chomsky, nata dalle circostanze legate al mio passato, da quello che ho letto e saputo su di lui. Se pensiamo che un simile processo, legato a me, identifica, in realtà, un altro essere vivente, allora come si può pensare di essersi fatti un’idea precisa dell’altrui dimensione?

La mia idea, di lui, sarà minima ed approssimativa. 

Saprò quello che avrò letto, decodificato, capito e ricordato. Insomma, la sua immagine dentro di me, è solo ed esclusivamente mia ed, in realtà, identifica più me che l’altro.

Questa immagine è un’altra traccia di noi che lasciamo nel Mondo, anche mentre parliamo di altri, allo stesso modo di quando passeggiamo sulla spiaggia, tracciando il nostro movimento attraverso il peso del corpo e la gravità del Pianeta. 

E che dire, poi, del meccanismo di induzione inconscia, a cui siamo tutti quanti esposti. Le altrui presenze generano fenomeni di attrazione ed, in seguito, di polarizzazione di ogni individuo attratto. È una legge inevitabile, che sottintende allo scambio informativo, per cui la proposizione precedente diventa:

l’immagine altrui evidenzia me stesso, ma quell’immagine si è formata in me attraverso un processo biodiverso, caratterizzato ancora da un certo grado di interesse altrui a formare in me ciò che non è prettamente mio (è un riflesso composito 'mio e non mio').

In parole povere, basta osservare il potere dei Media, relativo all'influenza di quello che pensiamo. Quello che pensiamo è intimo, è ‘nostro’? Certo, ma solo a 'metà'.

Quindi… io mi faccio un’idea del tale tizio. Questa idea di lui identifica me, perché mille altre persone si formerebbero mille altre immagini dello stesso soggetto letto, visto, decodificato e ricordato in maniere biodiverse. Allo stesso Tempo, l’esistenza di un certo potere di controllo permea il nostro campo inconscio, riuscendo ad infiltrare ‘particolari altrui ma non relativi a me’, cioè, che ‘io mai avrei pensato senza una simile intrusione’ (il frattale è l'ispirazione).

Ciò che si forma dentro di me è, dunque, un qualcosa di ‘mio e di non mio’ allo stesso Tempo. E, la presenza altrui, diventa paradossalmente (vista l'animosità del prossimo) solo uno specchio che identifica me nel Mondo. Ma quell’immagine riflessa di me, non rappresenta solo me, bensì anche il potere che mi sussurra all’orecchio e il soggetto che mi riflette:
  • io
  • l'altro
  • gli altri.
Come districare il pensiero in un simile dedalo interpretativo?

Ciò che siamo è molto simile a quelle spade forgiate e ripiegate su se stesse migliaia di volte:

il ferro riscaldato e appiattito si ricopre quindi di ossido e quando il fabbro, dopo averlo allungato, lo ripiega come una pasta sfoglia e continua a batterlo, la pellicola di ossido viene incorporata fra gli strati di metallo caldo e viene portata intimamente a contatto con il metallo stesso portando alla separazione di Fe e Co. 

Nei lavori di qualità, come appunto poteva essere la forgiatura di una spada, il ripiegamento veniva ripetuto anche per migliaia di volte e questo è il motivo per cui le spade hanno quel delicato disegno ondulato in cui ogni linea corrisponde a una operazione di ripiegamento e battitura…
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Ora, se leggiamo questo pensiero di Chomsky, cosa possiamo capire?

Ogni linguaggio regolare è libero dal contesto, ogni linguaggio libero dal contesto è dipendente dal contesto… e ogni linguaggio dipendente dal contesto è ricorsivo, ed infine ogni linguaggio ricorsivo è enumerabile ricorsivamente. Queste sono inclusioni proprie, nel senso che esistono linguaggi enumerabili ricorsivamente che sono non ricorsivi, linguaggi ricorsivi che sono non dipendenti dal contesto, linguaggi dipendenti dal contesto che sono non liberi dal contesto e linguaggi liberi dal contesto che sono non regolari.
 
 

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Che idea possiamo farci, di un simile intreccio di concetti? Direi che, invece che di una idea, possiamo trarre un ‘senso’, ossia intuire ciò che emanano le espressioni nel loro insieme

Questa caratteristica è propria di ogni individuo. Ognuno di noi trae sfumature diverse da ogni fonte osservata, a prescindere se la fonte sia più o meno comprensibile. Tutto diffonde in noi un ‘aroma’ particolare. E noi interagiamo col tutto, in questa maniera solo intuibile a posteriori.

Chomsky riporta in auge il discorso biodiverso della nostra presenza, nella fattispecie nell’ambito del linguaggio. Tutto è possibile, forse classificabile, tuttavia sfuggente anche se intimamente logico. La tabellina sopra riportata permette di intuire un’analogia col pensiero di Gurdjieff, quando si riferiva all’umano come ad una macchina, un automa, un robot.

La frase ‘ciascuna categoria di linguaggio o grammatica è un sottoinsieme del proprio sovrainsieme di categoria direttamente sottostante’ è un circuito chiuso; descrive un loop o, perlomeno, è quello che abbozza al mio interno.

Il suo ‘rumore di fondo’ in me è determinato dal senso, ma anche da quello che ‘si fa largo in me attraverso il suo senso decodificato dai miei centri’. È, insomma, una somma algebrica non convenzionale, una alchimia interiore/esteriore, che si avvale della trasmissione aerea, del trasporto inconscio, della presenza di organi identificati per altre funzioni, etc

Una vera e propria sinfonia corale, atta a generare un ‘senso’ di/da ogni ‘cosa respirata’. 

Infatti, non respiriamo solo aria, nel normale processo di sostentamento vitale, ma una miscela molto più densa di sensi diluiti nell’aria, a formare l’aria stessa, la quale non è più solo composta da miscele di ossigeno, idrogeno e componenti varie, tra le quali molti cosiddetti inquinanti.

L’aria è composta anche da pensiero diluito, come l’acqua capace di cambiare di stato; umori, sensazioni, emozioni, feromoni, odori, aromi, profumi, cose non dette, intuizioni, idee, commozioni, meraviglie, stupori, paure, ansie, etc.
 
L’aria che respiriamo è una miscela di Vita capace di cambiare stato e di influenzare tutto ciò che diventa sua meta temporanea. Un insieme vivente e mutaforma: 

un modello esistenziale alla pari di un batterio

L’aria, altri non è che materia cerebrale dell’organismo Terra 3d.

Leggiamo delle citazioni di Noam Chomsky, questa volta, molto più comprensibili ed estremamente taglienti: 
  • i sistemi democratici procedono diversamente, perché devono controllare non solo ciò che il popolo fa, ma anche quello che pensa. Lo Stato non è in grado di garantire l'obbedienza con la forza e il pensiero può portare all'azione, perciò la minaccia all'ordine deve essere sradicata alla fonte. È quindi necessario creare una cornice che delimiti un pensiero accettabile, racchiuso entro i princìpi della religione di Stato. (da La Fabbrica del consenso, in Libertà e linguaggio, traduzione di Cesare Salmaggi, Tropea, Milano, 1998)
  • certamente tutti dicono di essere a favore della pace. Hitler diceva che era per la pace. Tutti sono per la pace. La domanda è: quale tipo di pace? (dal discorso a UC Berkeley sulla politica degli Usa nel vicino Oriente, 14 maggio 1984)
  • se le leggi Norimberga fossero attuate ancora oggi, ogni presidente americano del dopoguerra sarebbe stato impiccato. (da un intervento al Saint Michael's College, nel Vermont, attorno al 1990)
  • una multinazionale è più vicina al totalitarismo di qualunque altra istituzione umana. (da una videointervista a Riccardo Roglione, 17 aprile 2001, riportata in Marcello Danovaro, Cristiano Ghirlanda, Globalizzazione e nuovi conflitti, 34 visioni di un mondo possibile, DeriveApprodi)
  • il potere sta finendo in mano ai sistemi totalitari, di fatto vere e proprie tirannidi private
  • la democrazia ha bisogno della dissoluzione del potere privato. Finché esiste il potere privato nel sistema economico, è una barzelletta parlare di democrazia. Non si può nemmeno parlare di democrazia, se non c'è un controllo democratico dell'industria, del commercio, delle banche, di tutto
  • non meno insidioso è invocare la 'rivoluzione' in un'epoca in cui non esistono neppure i germi di nuove istituzioni, per non parlare della consapevolezza morale e politica che potrebbe portare ad una modificazione sostanziale della vita sociale. Se ci sarà una 'rivoluzione' nell'America di oggi, si tratterà indubbiamente di una spinta verso una qualche varietà di fascismo. (introduzione, p. 26)
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Credo che lui sappia che cos'è Roma, Roma è il popolo, farà qualche magia per loro per distrarli, toglierà loro la libertà e la folla ruggirà lo stesso. Il cuore pulsante di Roma non è certo il marmo del Senato, ma la sabbia del Colosseo, lui porterà loro la morte, in cambio lo ameranno.
Senatore Gracco – Il Gladiatore

La storia si ripete, forse, anche perché l’aria è sempre presente ed è sempre la stessa:

Grecia, sbloccati fondi per costruire un circuito.
Il Governo appoggia il progetto di un nuovo impianto vicino all'area urbana di Patrasso, che è la terza più importante del territorio. Nonostante il debito pubblico ingente per lo Stato, sono stati stanziati 30 milioni di euro.

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Che senso ha, questa operazione, se non quella di ‘intrattenere la Massa’? Qual è il filo comune che collega le generazioni? L’aria…

Ue: proposta una 'terza via' per riformare sistema bancario.
Una diversa regolamentazione del modello della banca universale. E questa la proposta per riformare il sistema bancario dell'Unione europea consegnata alla Commissione Ue dall'equipe di esperti guidata da Erkki Liikanen, governatore della banca centrale della Finlandia.

Nel dettaglio si tratta di evitare che le attività più rischiose, come quelle da banca d'investimento, diventino la miccia che destabilizza anche le attività meno rischiose, come quelle da banca commerciale (raccolta di depositi e prestiti a imprese e famiglie), provocando crisi sistemiche delle banche universali che si trasmettono sull'economia reale.

Viene raccomandata la separazione legale, quindi anche in termini di copertura patrimoniale, tra le attività retail e quelle di trading prefigurando una ‘terza via’ rispetto a quanto proposto negli Usa e nella Gran Bretagna…

La separazione sarebbe obbligatoria per i gruppi bancari che hanno almeno il 15-25% del loro attivo concentrato nel trading e per quelli dove questo business raggiunge la soglia 100 miliardi di euro…

Proposte anche sulle modalità di remunerazione del top management, i bonus dovrebbero essere pagati sotto forma di obbligazioni, quindi emettendo strumenti di debito, se poi la banca dovesse essere oggetto di salvataggio, saranno anche manager ad accollarsi parte delle perdite...

L'idea della ‘terza via’ è quella di uscire da un sistema ‘dove i profitti sono privati, le perdite invece sono pubbliche e dunque a carico dei contribuenti’, ha sottolineato Liikanen

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Usando il ‘Metodo Indiretto’, Liikanen ha pubblicamente affermato, senza ottenere parere contrario, che:
  • le banche fanno trading, ossia speculazione, anche per enormi quantità di denaro
  • i manager non hanno nessuna responsabilità verso terzi per quello che fanno
  • il ‘sistema’ prevede profitti privati e perdite pubbliche.
È la scoperta dell’acqua calda? Forse. Però è anche ed ormai una verità inequivocabile. Dunque? Che fare? Beh… sembra che 'qualcuno' stia facendo qualcosa, no? Certo. Ma chi è questo 'qualcuno'? È l’esponente di turno che presta la propria faccia? Naa… 

Quello che si lascia, viene preso. 

La Massa non sta partecipando a questa fase della riscrittura di una parte delle regole. Perché? La Massa è così ingenua, indifesa, lasciva? Naa…

La Massa è semplicemente occupata a respirare aria.

L’incantesimo è ormai diluito nell’aria, essendo il modo più totale di connettere/sedare tutti quanti, secondo schemi di respiro diventati automatici.

Che fare? Smettere di respirare? Naa…

Anche nel ‘Giuoco del Calcio’ si respira la medesima combinazione di nulla di fatto, ad esempio:

un calciatore prende il proprio compenso a prescindere dal proprio rendimento.

Questa forma pensiero è trasmessa viralmente attraverso l’aria.

Questa forma pensiero si avvale dell’aria per muoversi e sopravvivere
.

Ecco, allora, il senso intimo e frattale di un buon impianto di condizionamento dell’aria. In realtà, l’aria è condizionata ed insieme a lei anche noi

Studente viola la rete della scuola e un'azienda informatica gli offre un lavoro.
Proprio come Matthew Broderick nel celebre inizio di 'Wargames' rimasto nei sogni di ogni studente degli anni '80, un alunno appena maggiorenne dell'Istituto Tecnico Industriale Marzotto di Valdagno, in provincia di Vicenza, grazie alle proprie abilità informatiche è riuscito a entrare nella rete informatica della scuola e correggere al rialzo alcuni voti suoi e di altri compagni. 

Ma è stato tradito dall'avidità. Infatti, un voto, proprio in informatica, lievitato dal 3 al 9 ha insospettito gli insegnanti, che si sono rivolti ai carabinieri. Sono stati i tecnici dell'Arma a scoprire che il ragazzo era riuscito a inserire un file script nel computer di un docente per arrivare alla password della rete scolastica e ora i ragazzi (oltre all'hacker, un complice e una decina di ‘beneficiari’ passivi) dovranno affrontare la questione in tribunale.

La vicenda ha colpito l'imprenditore Alessandro Petracca, titolare della Ceremit srl, un'azienda informatica di Thiene, che, impressionato dalle abilità di un ragazzo così giovane, gli ha offerto supporto legale per affrontare il processo e l'opportunità di un posto di lavoro presso la sua società.

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Ecco il punto:

qualsiasi cosa un individuo possa fare, interesserà sempre perlomeno un altro individuo in termini di possibile guadagno per il proprio business

Unitamente all'altro stato di fatto, rappresentato dal fatto che 'ci sarà sempre qualcuno disposto a fare quello a cui noi abbiamo detto di no', la miscela diventa davvero esplosiva, socialmente parlando:

etica e morale si diluiscono rapidamente nell'aria, sopraffatte dalle altre componenti più robuste (la mezza verità o speranza, è rappresentata, tuttavia, dall'esistenza del 'Principio Omeopatico')

Sino a quando le cose andranno così, il Mondo conoscerà solamente la regola della sopravvivenza, della logica dell’interesse privato e dell’egoismo cinico e riservato. Non è un giudizio, benintesi, ma solo un atto derivante dall’immagine, che un simile modo di essere/fare, delinea dentro di me:

è la 'mia' decodifica della realtà percepita, ossia di quello che i fatti 3d introducono in me e di quello che accade loro durante la mia opera di traduzione; le sfaccettature sono veramente vastissime, concorrendo a lasciare indietro il termine più arcaico del ‘giudizio’, a favore di una sua ricomprensione in chiave universale. Perché, quel giudizio, non è solo opera mia, ma l’estratto finale di un processo comune.

Da questo punto di vista, le espressioni ‘scagli la prima pietra chi è senza peccato’ oppure ‘giudica e sarai giudicato’, non rimangono solo dei fatti estetici o meramente legati all’ambito religioso o proverbiale, bensì diventano principi molto simili al concetto di aspirina o medicamento:

ogni espressione è un treno informativo, che introduce in chi lo respira delle modifiche del/nel proprio campo conoscitivo, percettivo, esistenziale.

Nulla è per caso. Per cui, chiediamoci il perché certe frasi vengano ripetute, attraverso i Media, in maniera martellante ed ossessiva. Quando, ad esempio, accade un incidente ferroviario, come mai sembra che nei giorni seguenti ne succedano in continuazione? 

Capitano perché vengono segnalati/ricercati, oppure capitano perché l’opinione pubblica è settata su quelle coordinate?

Non sminuiamo l’apporto individuale sulla realtà 3d.

Qualcuno lo sa benissimo e ci usa come dei cannoni selettivi di realtà…  

Dipende anche da noi la miscela d’aria che respiriamo.
 02102012 S 23,7 – 276 Santi Angeli Custodi (Un angelo per ogni bambino che viene al mondo) ++

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

martedì 2 ottobre 2012

Quel nonsense apparente.




Ci troviamo a vivere in una dimensione densa e apparente, caratterizzata da una inversione di tutto quello che potrebbe apparire sensato, ossia viviamo nel pieno ‘non sense’.

Il Ciciarampa.
Era cerfuoso e i viviscidi tuoppi
ghiarivan foracchiando nel pedano:
stavan tutti mifri i vilosnuoppi
mentre squoltian i momi radi invano...

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Ma in quanto ‘apparente’, la dimensione riserva la sorpresa della sua decodifica. Analizzando le proprietà di un ‘luogo’, è tra le stesse sue caratteristiche che si cela la chiave interpretativa del luogo stesso

Se, ad esempio, non si capisce il senso di una ‘cosa’, la si può meglio inquadrare alla luce delle proprietà del luogo, che accoglie quella ‘cosa’. La ‘cosa’ è parte del luogo, così come un corpo umano è fatto con quello che è disponibile in Terra, che poi non è altro che quello che esiste nelle Stelle e, in definitiva, nell’Universo. La materia di base è unita insieme a livello intimo

Dunque, per tornare al nostro esempio, abbiamo un luogo caratterizzato da una Natura apparente. E chi lo dice che è apparente? Beh… basta osservare un essere umano a caso, diciamo che ognuno di noi osservi se stesso e si prenda come campione: che cosa si evince? Certamente che la nostra immagine riflessa per gli altri e dagli altri, non è che un’apparenza di quello che sentiamo/sappiamo essere

L'abito fa il Monaco...

Mediamente, non appariamo per quello che siamo autenticamente, dunque, questa dimensione è apparente, visto il gran sfoggio di Ego e di alta presunzione che il genere umano si auto conferisce, inserendo se stesso al centro di ogni dinamica dimensionale. La Natura sembra, da questo punto di vista, essere la terminazione dell’essere umano. Sembra essere lì per uno scopo specifico inerente alla presenza dell’essere umano. No? Non mi sembra di scrivere una eresia. È sempre stato così, da quando l’umanità ha iniziato a sviluppare doti di raziocinio, passando dalla paura esemplare per un fulmine nel cielo, al suo studio e collocazione nel campo dell’intelligenza a compartimenti stagni.

Allora. Questa dimensione è apparente, visto che il comportamento umano è apparente, non essendo sufficiente per inquadrarlo a pieno, viste le gravi differenze che emergono tra l’essere e l’avere, tra l’atteggiarsi ed il dimostrarsi.

Essendo apparente, il tutto… allora il ‘non sense’ di molte situazioni, deve essere inquadrato come un qualcosa di rovesciato nella sua apparizione pubblica, ossia deve essere charito una volta per tutte, che ogni situazione cela un valore nascosto e pressoché ribaltato. Questo valore è in codice e richiede una sua traduzione al fine di essere ben utilizzato, perché questo valore ha un senso ben preciso ed è certamente riferito anche alla presenza umana sulla Terra.

Senza disperdersi nel loop, diciamo che l’umanità e contenuta in/da quello che la doveva contenere, che si sapeva doveva contenerla. Perché? Per imparare a conoscersi

Lo si evince frattalmente dalla proprietà risaputa di un luogo. È come recarsi alle terme perché c’è l’acqua curativa o andare nella savana per vedere un certo tipo di ecosistema. Lo si sa che un certo luogo è caratteristico. Non solo lo si sa, addirittura lo si è scelto, proprio come per andare a fare una vacanza, un viaggio studio, una full immersion per imparare una lingua straniera, etc.

Evidenziamo, dunque, la natura del luogo che ci accoglie, come la tavolozza del pittore, in attesa di essere personalizzata attraverso l’esperienza dell’accolto. Una precisa funzione auto educativa:
  • apparente
  • sensata
  • codificata.
Se visualizziamo certe opere d’arte apparenti, legate alla prospettiva di chi osserva, come ad esempio le opera di Victor Molev (ringrazio Patrizia per la segnalazione), possiamo tranquillamente emanare stupore per la innata capacità di un uomo di decodificare, con tanta grazia e ‘semplicità’, quel lavoro profondo che ognuno di noi dovrebbe fare per comprendere meglio quello che attornia con viva presenza. Vediamo quello che intendo esprimere.


La visione dipende dalla prospettiva, cioè dalla nostra posizione, ossia da noi stessi.

La visione è composta e multidimensionale. Un lavoro di squadra, una sinfonia scambiata per soliloquio. Tutto concorre alla funzione. Tutto è in essere al fine di… avere uno scopo:

Grazie. Ma, come lei ben sa, le apparenze possono ingannare... il che riporta la nostra conversazione alla ragione per cui siamo qui. 

Noi non siamo qui perché siamo liberi; siamo qui perché non siamo liberi. 

Di sottrarsi a questo dato di fatto, non c'è ragione. Nel negarlo non c'è scopo, perché sappiamo entrambi che, senza scopo, noi non esisteremmo. È lo scopo ad averci creati. È lo scopo che ci connette. È lo scopo che ci tira, che ci guida, che ci spinge. È lo scopo che ci definisce. È lo scopo che ci motiva. Noi siamo qui per colpa sua, signor Anderson. 

Siamo qui per togliere a lei quello che lei ha cercato di togliere a noi: lo scopo.
Agente Smith – Matrix Reloaded

Lo scopo è stato scambiato, nel corso del Tempo, per un atto egoico. Anzi, ha permesso la nascita e lo sviluppo dell’Ego, ossia di quell’aspetto completamente terrestre e nuovo, caratterizzante l’espansione umana nelle 3d. L’Ego ha conferito al genere umano quell’attaccamento necessario per sopravvivere. Ha dato nervo ad un qualcosa che evidentemente non ne aveva

Nulla è per caso.

Riassumendo la nostra tabellina, relativa alla caratteristica dimensionale del luogo che ci ospita, abbiamo rilevato queste caratteristiche:
  • auto educativa
  • apparente
  • sensata
  • codificata
  • avente scopo
  • specifica
  • egoica
  • prospettica.
È già nelle sue caratteristiche la risposta, la sua traduzione in valore aggiunto. È il peso che ognuno di noi le conferisce, scindendola in singoli termini, a confondere o a far comprendere. Se il nostro ‘periscopio’ prende decisioni in funzione di un peso specifico, associato per grande parte, alla traduzione di una singola proprietà dimensionale, allora sarà gioco forza smarrirsi nelle conseguenze di un simile atto del procedere, derivante dall’automatica respirazione inconsapevole.

Se, per noi, questa dimensione è ‘insensata’, ella lo diventerà molto presto, riflettendoci nell’atto stesso della sua polarizzazione ed, al contempo, mantenendo il proprio scopo...

Anche le opere di Octavio Ocampo e di Jim Warren, ad esempio, rientrano nell’inquadratura apparente delle forme terrestri. 

Vedendo il film documentario - L'ignoto spazio profondo – di Werner Herzog, sono rimasto affascinato dalla teoria del ‘trasporto caotico’, che riassume in sé in concetto di labirinto, ossia di caos apparente legato all’ordine superiore ed avente lo scopo di indurre auto conoscenza in colui che l’attraversa. 

Da questa prospettiva, il Sistema Solare, come il tutto, è una sorta di rete autostradale costituita da tunnel, e i Pianeti non sono altro che le parti emerse della rete, proprio come se fossero non solo dei terminali, delle mete, ma delle aree di servizio per osservatori in viaggio nell’Universo.

Come se l’Universo fosse, tra l’altro, frattalmente un cervello umano.

Vediamo tre immagini che veicolano lo spettatore, trainandolo dal modello Copernicano del Sistema Solare, a quello moderno del caos ordinato o labirintico sensato:

 



Il labirinto di Chartres.
Sul pavimento della cattedrale gotica di Chartres, in Francia, è disegnato il labirinto riprodotto in apertura di articolo.

La sua forma è circolare e il diametro misura 12,87 metri. Per andare dall'ingresso indicato con A, al punto di arrivo indicato con B bisogna percorrere 261,5 metri...
Link 
 
Sempre al link precedentemente evidenziato, è possibile leggere delle interessanti deduzioni sul senso di un simile labirinto. Molto interessante è la gif animata che evidenzia l’intero percorso per giungere al punto centrale del labirinto


La cosa che più colpisce, è quanto si vada subito vicini alla meta, girandogli poi attorno per il resto del tempo. Allontanandosi incredibilmente e riavvicinandosi a fasi alternate

È chiaro come tutto ciò sia inerente al percorso esistenziale umano. È matematico che, proseguendo con tenacia, si giunga, infine, sempre alla meta. È una questione di Tempo, rimanendo nella regione del Tempo. Eppure il Tempo rappresenta solo una delle possibili vie; quella più intensa legata alla pazienza, alla tenacia, alla perseveranza, alla fiducia in se stessi, alla consapevolezza di essere qualcosa di più rispetto all’apparente situazione fusa nell’attimo presente, come riflesso di memorie ed aspettative anche sterili.

Per la maggior parte delle persone, il mistero non consiste che nell'inconsueto. Chi potrebbe meravigliarsi di ciò che vede ogni giorno?
 
La stessa arte gotica è un enigma al quale non è mai stata data soddisfacente risposta. Il gotico è sempre sfuggito ai tentativi di fissarne l'origine. Si presenta improvvisamente, senza elementi premonitori, verso il 1130, e nel volgere di pochi anni raggiunge il suo apogeo, completo e totale, senza prove né tradizioni. E lo straordinario è che si trovano, improvvisamente, maestri di bottega, artigiani, costruttori, in numero sufficiente per intraprendere, in meno di cent'anni, la costruzione di più di ottanta immensi monumenti.

Contro il nostro attuale concetto estetico di 'arte', coloro che edificarono Chartres non pensavano certamente ad animare con uno slancio verticale il paesaggio orizzontale della Beauce. Non avrebbero iniziato a costruire una cattedrale se non l'avessero giudicata 'utile'

E non è sicuramente per un motivo casuale, anche se artistico, che la chiesa è situata proprio là dove si trova, se ha un'orientazione inconsueta per le chiese cattoliche: la forma della sua ogiva, la sua larghezza, la sua lunghezza. la sua altezza non sono il risultato delle riflessioni di un esteta.

In altre parole, i rapporti dimensionali della cattedrale non sono stati scelti per 'renderla graziosa', ma perché sono il risultato di una necessità, diremmo oggettiva, alla quale i costruttori non potevano sottrarsi…

Link

Ora, per terminare, facciamo il tentativo di decodificare la situazione insita in questa notizia:

Mercato auto Italia: a settembre vendite calano del 25%, Fiat crolla.
Le immatricolazioni di auto nuove a settembre sono crollate a 109.178, con un calo rispetto al 2011 del 25,74%. Nel periodo gennaio-settembre 2012 in totale sono state immatricolate 1.090.627 autovetture, con una variazione di -20,46% rispetto al periodo gennaio-settembre 2011, durante il quale ne furono immatricolate 1.371.117. La Fiat ha immatricolato 23.993 vetture, con una quota pari al 21,98%, con un calo del 22,92% rispetto al 2011, la quota dodici mesi fa era pari al 21,17%. 

Dall'inizio dell'anno la Fiat registra un calo del 20,21% a quota 228.420 immatricolazioni… 

Si sta generando quell'effetto di demotorizzazione privata, sul quale avevamo lanciato l'allarme alcuni mesi fa. Le famiglie italiane stanno gradualmente radiando la propria auto senza acquistarne una nuova: 

il parco circolante dei privati, infatti, nei primi 6 mesi di questo anno si è ridotto di 60.000 unità’ - Jacques Bousquet, presidente dell'Unrae, l'associazione delle case automobilistiche estere in Italia…
Link

Si lancia un allarme per un sistema morente. È davvero un allarme? O, piuttosto, il tentativo di ripristinare un passato che non c’è ormai più?

Viene in mente quell’orchestrina robotica, che sul Titanic provvedeva a suonare ancora, mentre la nave si inabissava inesorabilmente.

Non c’è nessun allarme. L’allarme è apparente. Lo scopo è insito nell’effetto, ormai. Non distruggere ma trasformare, così come l’umanità sta modellando se stessa secondo altra vettorialità. Senza rivoluzioni né violenza, oltre a quella apparente, il Mondo sta mutando, così come i ghiacci stanno mutando forma, tornando acqua

Le manifestazioni Greche, Spagnole, Portoghesi, quelle della Primavera Araba, etc. non sono altro che la punta di un iceberg, che si è già in gran parte sciolto. La Massa non ha scelto la violenza, questa volta. La trasformazione avviene per scambio naturale di informazioni. Come se effettuassimo un download del nuovo sistema operativo. Quando aggiornate il vostro computer andate forse in piazza a protestare? Quello che serve è un punto di connessione o di scambio d’informazioni.

Per biodiversità esisterà sempre anche la violenza, ma è possibile quasi del tutto escluderla dal nostro raggio traente. La violenza rimarrà sempre presente, tuttavia, come possibilità biodiversa della nostra funzione complessa. Sarà compito nostro non tornare a selezionarla. La sua presenza potenziale dovrà costituire una delle ragioni cardine per mantenere la rotta intrapresa…

La naturale evoluzione del capitalismo è la guerra... e millenni di storia stanno a dimostrarlo, senza ombra di dubbio.
D'altra parte, quando poni alla base del pensiero capitalistico le seguenti folli idee:
  1. massimizzare i profitti monetari delle aziende (c'è in ogni statuto di ogni azienda del mondo)
  2. basare il valore dei beni e servizi sulla loro presunta ‘scarsità.
L'esasperazione spinta di questi due concetti contrapposti può portare soltanto alla guerra, giusto? Se guardiamo alla storia è sempre stato così

fintanto che l'abbondanza relativa di materie prime, energia e lavoro ha permesso di aumentare costantemente i profitti, tutto sommato le cose sono andate avanti (anche se con evidenti storture come l'esplosione del debito pubblico e privato degli ultimi decenni), ma ogni volta che si è raggiunto il limite di saturazione in cui le risorse non sono più così abbondanti, l'energia costa sempre di più i profitti fanno fatica a crescere, ci rimettono per primi gli agricoltori e i lavoratori. Poi quando la contrazione dei profitti arriva alle aziende ed agli stati, la storia ci insegna, che l'unica via d'uscita è sempre stata la guerra.

Siamo in tempi davvero unici, perché abbiamo l'opportunità di scegliere diversamente... Sta a noi scegliere adesso: 

vogliamo fare come sempre abbiamo fatto nella storia umana e far scoppiare l'ennesima guerra mondiale (che potrebbe essere l'ultima...), oppure vogliamo scegliere diversamente?
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Questa giusta constatazione deve fare riflettere molto profondamente. Dove stiamo andando? Verso quello che appare o, piuttosto, verso quello che ha senso? L’acqua scorre sempre verso quella conformazione del territorio che più la attrae. Esistono dighe artificiali lungo il suo cammino, tuttavia ogni sbarramento è destinato a trasformarsi in un bacino di spinta ancora maggiore, al fine di permettere di raggiungere la destinazione e, più in generale, di continuare nel viaggio.

Bene (economia).
In economia per bene si intende un oggetto disponibile in quantità limitata, reperibile ed utile cioè idoneo a soddisfare una domanda.

  • un bene è limitato quando è scarso rispetto alla domanda
  • un bene è utile quando è idoneo a soddisfare una domanda (domanda che può non corrispondere ad un bisogno)
  • un bene deve essere reperibile sia per la localizzazione, sia per il prezzo.
I beni possono essere liberi se sono disponibili in natura in quantità illimitata per tutti, come l'aria o il sole. Si dicono economici quei beni ottenibili mediante l'attività umana o disponibili in quantità limitata. 

Per alcuni economisti i beni fruibili in quantità illimitata non sarebbero beni, perché sono fruibili senza alcun sforzo…

Beni di consumo: beni che vengono utilizzati direttamente per soddisfare un bisogno (ad esempio il pane e gli abiti);

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Seguiamo la linea torbida dei termini utilizzati:
  • beni di consumo: beni che vengono utilizzati direttamente per soddisfare un bisogno
  • in economia, per bene si intende un oggetto disponibile in quantità limitata, reperibile ed utile cioè idoneo a soddisfare una domanda
  • domanda che può non corrispondere ad un bisogno
  • un bene è limitato quando è scarso rispetto alla domanda.
La moderna economia si regge sul Pil, il quale misura tutto. La Apple crea beni di consumo? Non mi sembra che sforni pane. Eppure il Pil ringrazia l’apporto della Apple.

Il Pil è un indice perverso.

La domanda non corrisponde ad un bisogno, ma ad un apparente bisogno, frutto di una ipnosi collettiva. Controllando la domanda e la produzione di beni attraverso il concetto di scarsità (Legge di Liebig), è possibile controllare la Massa, programmandola a consumare secondo intenzione altrui.

La Fiat & Co. si lamentano della riduzione delle vendite di auto. L’allarme è la ‘demotorizzazione’?

È come osservare dalla riva di un fiume e pretendere che scorra al contrario.

La 'diga artificiale' ha già ceduto da Tempo...

Ed è dipeso da noi.
 01102012 V 23,8 + 275 Santa Teresa di Gesù Bambino (Una vita incomprensibile) +-

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com

lunedì 1 ottobre 2012

Abitudini codificate = programma di comportamento.




Il ruolo delle abitudini nella nostra Vita è codificato. Esse rassomigliano a programmi che, una volta scritti ed attivati, si installano in noi e da quel momento iniziano ad emettere forme d’onda vibrazionali nella struttura umana. 

La loro esistenza è simile all’innalzamento di antenne per le telecomunicazioni o ripetitori del segnale o stazioni radio, televisive, etc. all’interno di zone abitate.

Il campo frequenziale delle abitudini è in grado di interagire con la struttura armonica esistenziale del genere umano e dell'individuo. Esse rappresentano il 'rumore dei passi e del respiro' delle forme pensiero

Il paragone col mondo al silicio dei computer è molto forte ed attinente e la loro miglior descrizione è rappresentata dall’analogia con un programma codificato in linguaggio macchina, compilato. Esso svolge una precisa funzione. Tanti programmi codificati formano il 'comportamento sociale' della comunità di programmi, gestiti dalla Cpu/Dna centrale

Anche nei computer esiste il concetto di Tempo, infatti l’intero funzionamento collettivo è regolamentato dal meccanismo di Clock:

in elettronica il termine clock indica un segnale periodico, generalmente un'onda quadra, utilizzato per sincronizzare il funzionamento dei dispositivi elettronici digitali. Può essere generato da qualsiasi oscillatore, si usa generalmente il tipo a quarzo per la sua alta stabilità di oscillazione...

La velocità o frequenza di clock è il numero di commutazioni tra i due livelli logici '0' e '1', che circuiti logici interni ad un'unità di calcolo o di un microprocessore sono in grado di eseguire nell'unità di tempo di un minuto secondo, ed è espressa in cicli al secondo, o hertz, e suoi multipli; normalmente per eseguire un'istruzione o una semplice somma sono necessari più cicli di clock. 

Maggiore è la frequenza, più sono le operazioni che possono essere eseguite nello stesso lasso di tempo. Per aumentare le prestazioni di una CPU quindi è possibile agire sul clock. Visto che tale valore è limitato dal circuito logico più lento, è facile che alcuni circuiti molto complessi causino 'colli di bottiglia' con conseguente riduzione delle prestazioni generali

Per ovviare a questo problema è possibile ridurre la lunghezza massima dei circuiti logici spezzando in più parti quelli di lunghezza eccessiva. Le operazioni quindi non sarebbero più completate in un solo ciclo di clock…
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Ora, la frequenza della Terra si sta alzando, secondo la sequenza di Fibonacci, da 8 a 13 Hertz (maggiore è la frequenza, più sono le operazioni che possono essere eseguite nello stesso lasso di tempo. Per aumentare le prestazioni di una CPU quindi è possibile agire sul clock), per cui il genere umano è investito della possibilità più estesa di conoscere se stesso, attraverso l’emanazione di un proprio potere concreto, direttamente misurabile dentro e fuori di sé.

Visto che tale valore è limitato dal circuito logico più lento, è facile che alcuni circuiti molto complessi causino 'colli di bottiglia' con conseguente riduzione delle prestazioni generali:

ecco ancora il concetto di ‘Legge di Liebig’, espresso in maniera biodiversa:

la crescita è controllata non dall'ammontare totale delle risorse naturali disponibili, ma dalla disponibilità di quella più scarsa…
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La disponibilità della risorsa più scarsa è, tuttavia, un concetto pratico ed astratto allo stesso tempo. Perché? Vediamolo attraverso un esempio:

la Terra è coperta per i tre quarti della sua superficie da acqua, eppure una simile risorsa, tanto abbondante in molte zone del Globo, è ‘scarsa’, ossia la sua disponibilità non è sufficiente a coprire il fabbisogno in molte zone popolate. 

Questa ‘mezza verità’ è stata confutata da realtà desertiche interamente armonizzate, tramite lo sviluppo di tecnologie atte a desalinizzare l’acqua del mare, vicino. Ossia, la risorsa meno disponibile non è l’acqua quanto l’effetto leva derivante dal possesso di denaro atto a permettere lo sviluppo di tecnologie adatte alla conversione dell'acqua. Più ancora a monte, la disponibilità, nasce dal pensiero, dalle idee, dalle convinzioni di coloro che amministrano la Massa. E se andassimo più a monte ancora? Troveremmo forme pensiero condizionanti e i loro emettitori

Gli emettitori potrebbero essere ancora gli umani in toto, ossia il campo unificato della razza umana, così come il ‘programma di studi’, allo stesso modo della presenza di entità 'altre', interessate alla nostra esistenza in quanto campi d’energia altamente 'nutrizionali'.

Restando, la Legge di Liebig, assolutamente autentica, è difficile collocarla esattamente nello Spazio/Tempo. Tuttavia, mediante Analogia Frattale è possibile osservarla in uno qualsiasi dei suoi livelli al fine di proiettarla ad ogni altro stadio della possibilità.

Ogni realtà locale, all’insegna della biodiversità, racchiude comunanze sottili col Potere che irrora le strutture auto esistenti al di sotto. Le diversità, delle molte zone del Mondo, sono unite da una comune supervisione superiore.

Il rendersene conto, o meno, è anche un fatto derivante dallo stanziamento nelle regioni abitudinarie trascritte dalla/nella propria conduzione esistenziale.

Lo stato delle nostre acquisizioni cambia e si evolve in continuazione. La nostra conoscenza sul ruolo degli ossidanti e antiossidanti, per esempio, si e completamente capovolta negli ultimi cinque anni

Gli ossidanti (naturalmente prodotti dentro la cellula) erano considerati uno spiacevole e tossico sottoprodotto del nostro metabolismo, e gli antiossidanti (anche loro prodotti nelle cellule) erano considerati degli eroi, il cui compito era di ripulirci da questi malvagi e salvarci dalla loro presa tossica

La conoscenza di oggi è più illuminata. Abbiamo scoperto che gli ossidanti giocano un ruolo di messaggero cruciale ed essenziale per mantenere un equilibrio chimico di base dentro e fuori le cellule, e a dire il vero, non potremmo vivere senza di loro
Dr. Gary L. Samuelson 
 
È tutto al contrario, nelle 3d, perché un cammino ancora imberbe trova spinta nella resistenza derivante dalle cosiddette 'avversità', ossia di tutte quelle resistenze atte a generare spinta per azione riflessa o antitetica.

Pressare un contenuto affinché si generi un effetto/conseguenza. 

Sino a quando questa spinta reattiva sarà anche ‘reazionaria, i principi del Controllo avranno la meglio, rafforzandosi di conseguenza, come un muscolo sempre meglio allenato. La differenza avverrà nel momento in cui la reazione sarà di tipo diverso, cioè propositiva/proattiva, incanalando l’energia richiesta dagli istinti più bassi in maniera alternativa.

Allora, il Controllo inizierà ad avvizzirsi come una pianta non più alimentata dal terreno e dalla luce solare. Una pianta che, evidentemente, avrà compiuto il proprio Tempo, iniziando quel processo di riassorbimento nell’Uno, evidentemente solo dopo avere adempiuto alla propria missione.

A cosa crediamo? A cosa siamo indotti a credere? Due domande che sottintendono sempre alla medesima realizzazione. Non importata da ‘chi’ deriva un segnale. Importa il perché della sua presenza

Non cadiamo preda del ‘rumore di fondo’, ma facciamo focus sulla sua essenza e ragione d’essere.

Jasmuheen (balzata alla ribalta internazionale nel 2001, quando ha reso pubblico il suo percorso di ricerca spirituale e la scelta di nutrirsi solo di aria e luce… dieta molto speciale che segue dal 1993), dichiara di trarre alimento direttamente dal Prana, o energia fotonica, attraverso un processo simile alla fotosintesi

ma l’essenza del messaggio di cui si fa portatrice, non è tanto il superamento del bisogno di cibo, quanto la liberazione dagli schemi mentali che soffocano le nostre potenzialità, rendendo difficile l’incontro di ognuno con l’essere divino interiore…
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Ecco il punto:

la liberazione dagli schemi mentali, che soffocano le nostre potenzialità.

Smettiamo di vedere il sasso riflesso nell’acqua. Osserviamolo direttamente. Qual è la sua funzione? Non lo capisce solo dalla sua forma, ma soppesando vibrazionalmente la sua presenza.

La presenza ha un senso che prescinde, molto spesso, dalla forma. Le Piramidi hanno quella forma non a caso, tuttavia nella ragione della loro presenza s’annida il senso della loro materializzazione.

Abitudini e ‘costante di sfasamento’.
Da una visione chiara e diretta del Sè, deriva una chiarezza visiva in generale, pur rimanendo consapevoli dell’esistenza apparente del luogo che ospita. Apparenza che s’avvale o da cui s’emana quella costante di sfasamento, rea di amplificare ogni dubbio o tormento umano. La natura di mezza verità, nella quale siamo immersi, si presta all’unisona sinfonia dello smarrimento, qualora il nostro essere non sia sufficientemente in grado di auto regolamentare la propria capacità visiva interiore o Spiritualità Consapevole.
 
Conosco la metà di voi soltanto a metà e nutro, per meno della metà di voi, metà dell'affetto che meritate…
Bilbo Baggins

Ricordate lo stato di stupore e di smarrimento generale, derivante dalla platea di Hobbit in festoso ascolto delle parole di Bilbo, nella prima puntata del ‘Signore degli Anelli’?

Ecco la costante di sfasamento all’opera. Chi ha orecchie per intendere…

Eccola, allo stesso modo, replicata ai giorni nostri:

bocciata la mozione per ridurre i fondi ai partiti.
Della mozione del deputato Salvatore Vassallo sulla riduzione dei fondi ai partiti presentata alla Camera è stata approvata solo una parte. 

Un contributo finanziario trasferito annualmente a ciascun gruppo parlamentare, che sia di un ammontare non superiore alla metà dell'ammontare complessivo dei fondi assegnati, a titolo individuale, ai deputati che compongono il gruppo per le spese generali e il pagamento dei collaboratori’, questo è quanto stabilito in aula in termini di modifica al regolamento, nulla di più
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Nulla di più. Mi raccomando!

L’utilizzo delle parole non è cambiato dai Tempi in cui il Prete parlava in Latino ad una Massa, che non lo capiva più, e che celebrava despoticamente la Messa, dando le spalle alla platea.

Manipolazione della Massa. Procedimento di radicalizzazione e di intensificazione del processo abitudinario indotto. Sfruttamento dell’Inconscio collettivo, programmato ad hoc al fine di ‘trattenere nelle paludi dello smarrimento esistenziale’. Smarrita la bussola interna, gioco forza è emersa quella esterna

Croce Rossa italiana diventa indipendente, via militari dal 2015.
Il governo ha varato oggi un decreto che trasforma la Croce Rossa italiana in un'associazione indipendente, dopo essere stata per decenni un'istituzione statale.

Sanando quella che viene considerata a livello internazionale un'anomalia, il provvedimento azzera anche, entro il 2015, la presenza dei militari, che l'anno prossimo passeranno da 1.200 a 300, ha riferito un dirigente della Cri che preferisce restare anonimo.

Vengono sanciti alcuni principi fondamentali per il futuro. Prima fra tutti l'autonomia dell'Associazione che, così, non sarà più condizionata come purtroppo accaduto troppe volte nel passato. Dopo un percorso durato anni, la Cri si riposiziona a tutti gli effetti nell'ortodossia del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa’...

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La ‘Croce Rossa’ era condizionata? Ecco, a livello frattale, sin dove si spinga l’Incantesimo.

Vaticano: Osservatore Romano, papiro su 'moglie Gesù' è 'in ogni caso un falso'.
La vicenda del papiro copto che parlerebbe di una presunta ‘moglie’ di Gesù, presentato ad un convegno a Roma da una studiosa statunitense, è ‘in ogni caso un falso’

Lo scrive oggi il direttore dell'Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, storico dell'antichità, in un breve commento che accompagna un'esaustiva analisi del documento da parte del coptologo Alberto Camplani, che insegna storia del cristianesimo all'università di Roma La Sapienza... 

'Nel quadro, del tutto implausibile, di una lettura del fenomeno gnostico tendenziosa e piegata a un'ideologia contemporanea che con la vicenda storica del cristianesimo antico e con la figura di Gesù non ha nulla a che vedere. Insomma, in ogni caso un falso’.
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Come ci si aspettava, la risposta da parte degli organi della Chiesa è stata solamente in una direzione:

quella, meglio conosciuta, del preservare il proprio ruolo all’interno ed all’esterno della società.

È un comportamento assolutamente previsto e nella norma tracciata da questo paradigma. 

Ricordiamo sempre: 

la pianta non più alimentata avvizzisce perché il suo Tempo è finito, la sua presenza fuori luogo, la sua essenza riconvertita e riassorbita nell’Uno.

Il mondo (realtà esteriore) e l’uomo (realtà interiore) sono strutture informative: ‘Se osserviamo il mondo, l’uomo inserito nel mondo e come esso vi si evolve e si sviluppa, possiamo constatare che tutti i cambiamenti si dipartono dall’uomo stesso’. 

Ciò significa che il mondo, la realtà esterna, viene strutturata secondo il consapevole o inconsapevole mondo interiore dell’uomo

Il compito di ogni uomo è quello di imparare a pilotare la consapevolezza’, dice Grigori Grabovoi. ‘Ogni cosa nel nostro mondo possiede informazioni e queste informazioni possono essere modificate in una direzione positiva. Così facendo cambia anche il mondo – in meglio, ovviamente’. La chiave per la comprensione di tutto ciò che esiste nel mondo, nel corpo fisico dell’uomo e di come queste parti interagiscono tra loro, sta nella consapevolezza dell’uomo.

L’uomo è creatore e crea.
 
‘Non è facile portare la consapevolezza fino all’energia del puro spirito per percepire il sapere a livello dell’anima ed è ancor più difficile vedere ogni cosa e comprenderla realmente, ma si tratta di un percorso – il percorso della salvezza di ognuno di noi’.

Grigori Grabovoi; le sue scoperte sono:
  • l’esistenza del campo informatico creativo, che comprende ogni oggetto informativo in ogni luogo del continuum spazio temporale
  • metodi per la conversione dell’informazione di ogni azione in una forma geometrica conosciuta
  • concetti base della rigenerazione di ogni cosa in un qualsiasi intervallo di tempo, attraverso la trasformazione del tempo nella forma spaziale.
Il suo talento fu impiegato anche per riconoscere difetti su computer, macchine ed apparecchiature di ogni tipo, condutture, ecc., tutti oggetti di cui non aveva conoscenza specifica nelle loro singole componenti ma che riusciva tuttavia a sondare indipendentemente dal luogo in cui si trovano gli oggetti al momento dell’analisi e senza abbandonare la sua scrivania; gli era sufficiente conoscere il numero di serie dell’apparecchiatura. Senza sapere come giungesse alle sue conclusioni, gli scienziati russi dovettero riconoscere ogni singola volta la veridicità delle sue affermazioni…

Grabovoi constatò che ogni evento poteva essere modificato

'Le mie previsioni non sono fatali, io cerco costantemente metodi costruttivi a scopo preventivo. Non modifico nessun oggetto, bensì la situazione intorno all’oggetto’…

Grabovoi spiega i suoi successi per il fatto di correggere le situazioni del passato e le cause dei disturbi psicofisici, in modo tale che questi eventi non possano più produrre effetti nel presente. 

Tramite l’uso della consapevolezza e di determinate tecnologie, ogni individuo può pilotare personalmente la sua realtà ed il suo benessere psicofisico…

Rigenerazione e armonizzazione tramite sequenze numeriche.
Ogni sistema possiede la sua particolare e personale vibrazione. A prescindere dal fatto che si tratti di un atomo, di una cellula vivente, di un organo o di un sistema planetario, ogni sistema possiede la sua vibrazione di base da cui si crea la sua forma

Se per qualche ragione il sistema entra in crisi, la sua vibrazione subisce una distorsione che, secondo gli insegnamenti di Grabovoi, si esprime come discostamento dall’ordinamento divino preesistente. Egli vede ogni numero di una sequenza numerica come una frequenza e, grazie alle sue capacità di chiaroveggenza, individua singoli codici numerici con il cui aiuto si possono ricondurre dei disturbi psicofisici nell’ordinamento divino.

Grigori Grabovoi trasmette attraverso le sue tecnologie, che tutto dipende da noi, che tutto è già in noi e che possiamo utilizzare tutto questo sapere per creare l’equilibrio armonico in ogni cosa e pilotare la realtà...

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Grabovoi utilizza quella che io chiamo ‘Analogia Frattale’

Tutto ciò che serve è attorno a noi, adesso e per sempre, a prescindere da quello che sia il nostro stato d’animo, la nostra situazione generale, il nostro livello d’istruzione, etc. L’Analogia Frattale contempla un adattamento vibrazionale della ‘verità’, ripiegando se stessa in se stessa in funzione di ogni diverso usufruitore potenziale.

La 'consapevolezza' è la chiave, anche se tutto è attorno a noi al livello direttamente più accessibile.

Una sequenza sfavorevole associata ad un aereo può determinare la comparsa di vibrazioni indesiderate, al contrario, una sequenza di cifre corrette può determinare la comparsa di condizioni favorevoli. Il metodo Gribovoi di trattamento, si basa su una giusta combinazione di numeri. La corretta successione dei numeri porta l'organismo alla guarigione cioè alla norma.

Se la successione dei numeri , scelta correttamente, porta alla norma è perché la frequenza vibratoria dietro la sequenza numerica è essa stessa una ‘norma’

Il corpo è strutturato in 7 parti principali ognuna associata a una combinazione cifrata di restaurazione della salute:
  • testa : 1819999
  • collo : 18548321
  • mano destra : 1854322
  • mano sinistra : 4851384
  • tronco : 5185213
  • piede destro : 4812531
  • piede sinistro : 485148291
Concentrandosi su una determinata sequenza numerica, sintonizzandosi su questa serie di cifre, si realizza la regolazione dell'organismo in conformità alla normaIl lavoro con le combinazioni delle cifre contribuisce allo sviluppo dello Spirito
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L’abitudine limita ma, allo stesso Tempo, permette di esperimentare a fondo una certa situazione e, dunque, una certa parte di se stessi. Nell’abitudine troviamo esseri che proliferano in quello stato. Tali esseri non sono Demoni o altro, bensì, abitanti di quel luogo che siamo andati ad interessare. La loro presenza ha una funzione. Loro lo sanno? E noi lo sappiamo? Qual’è nostra funzione?
 
Gli Human Bit a cosa servono? 

È troppo disonorevole ritenersi degli ingranaggi di un meccanismo più vasto? Potremmo, al limite, sempre ritenerci la Cpu di un computer, invece di una scheda grafica, no? L’Ego richiede la propria parte, non consapevole che anche l’ultimo degli strumenti di una sinfonia è basilare per il corretto e buon funzionamento dell’intero complesso.

Se nel 2008 uno studente su quattro andava a Wall Street, nel 2011 la percentuale è scesa al 16,6% (dati della Wharton School University della Pennsylvania)…
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Le abitudini cambiano nel Tempo. Anche quelle più radicate.

Io ti guardo e vedo due uomini. L’uomo che sei e l’uomo che dovresti essere. Un giorno i due si incontreranno…
Le riserve.

È importante lottare… senza desiderio di combattere. Molto importante.
Ip Man 2

Dipende anche da noi.
 28092012 S 23,5 – 272 S. Venceslao (Gioventù bruciata) ++
29092012 P 23,4 0 273 Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele (Campi Morfogenetici) +0
30092012 V 23,0 0 274 San Girolamo (Un polarizzante riduttore di biodiversità) +0

Davide Nebuloni/SacroProfanoSacro 2012
Prospettivavita@gmail.com